7.10.17

Recensione: "A Ghost Story"




Spoiler più grandi dopo ultima immagine

E poi sono andato ad alzare quel lenzuolo.
E c'ho trovato sotto, forse, il più bel film dell'anno.
Deflagrazione di tempo e spazio, tutto non ha più un ordine

(La terza inquadratura è una god view su di loro a letto
si accarezzano, si baciano
con gli stessi modi e i tempi del film
un film che dona la grazia ai sussurri
che dona bellezza all'accennato
che dona potenza all'essenziale
si accarezzano e si baciano come nella realtà ci si accarezza e ci si bacia
e solo poi capiremo perchè, solo poi
"Va bene, possiamo andarcene"
le aveva appena detto lui

Un tuffo dall'ultimo piano del grattacielo
in questa città del futuro
un tuffo dall'ultimo piano del grattacielo 
qui
dove un giorno ci fu casa mia
dove c'è sempre stata 

Rooney Mara santiddio
Rooney Mara
tenetevi le vostre bellissime con sguardo senz'anima
tenetevi la vostre bellissime manifeste
io mi tengo le belle che starei a guardare ore ed ore negli occhi

"Chi stai aspettando?"
"Non me lo ricordo"
perchè il tempo dei fantasmi è un tempo talmente lungo
e talmente non tempo
che alla fine nemmeno sai più perchè sei ancora là
il tempo dell'attesa
la prigione dell'attesa
poi un giorno quella casa dove aspettavi te la distruggono
"Non credo che torneranno"
e puff, ti lasci svanire
e capisci che un film dove un lenzuolo che svanisce a terra ti provoca emozione
ha qualcosa di magico

la seconda inquadratura è lei di spalle appena alzata dal letto
un'inquadratura che è un quadro, come tutte le altre
una luce pazzesca
c'è stato un rumore nella notte, qualcosa deve aver sbattuto sul piano
qualcosa o qualcuno capiremo
qualcuno che è qualcosa

Il tempo alla fine distruggerà tutto, atomo dopo atomo
ma tutti proviamo a lasciare un ricordo di noi
E ci son melodie che si avvicinano talmente a Dio che restano nel tempo
ci sono melodie che legano l'umanità, melodie che ci ricordano chi siamo e che il tempo lo si può sfidare
ma, alla fine, è sempre lui a vincere

A Ghost Story, già
perchè alla fine questa non pare la storia di un amore
ma quella di un fantasma e del luogo cui appartiene
e forse questo non è romantico
forse quello che noi volevamo è che lui seguisse lei
ovunque e per sempre
e invece no, e invece sta là fermo
legato al ricordo di quel posto da dove non se ne vuole andare
da dove non se ne voleva andare nemmeno quando era carne e ossa
ma perchè lui è sempre stato lì, anche prima delle ossa e della carne
lui è sempre stato lì a grattare cercando un bigliettino

una colonna sonora che fa spavento da quanto è bella
e che ci regala due scene pazzeshe
come quando lei ascolta la canzone di lui
prima e adesso
e adesso lo fa stesa in terra
e allunga una mano, una mano che sfiora un lembo


la prima inquadratura è una lentissima carrellata orizzontale sulla casa
L'inquadratura va orizzontale mentre Rooney Mara viene verticalmente verso di noi
un movimento di macchina, un quadro in movimento di rara perfezione
ed è solo il biglietto da visita

che c'era scritto dio mio, che c'era scritto in quel biglietto

In un cinema che racconta di storie di fantasmi sempre più digitali
qualcuno ha messo un lenzuolo sopra un attore
sai le risate che si sarà fatto qualcuno
sai le risate
E invece la potenza del fantasma di A Ghost Story è pari a nessuna
lui che cammina nell'erba vale quasi tutti gli altri film horror
quelli veri, quelli dove il fantasma ti fa saltare dalla sedia

La quinta inquadratura somiglia alla prima
ma dove una è carrellata questa è panoramica
e racconta di una placida mattina
poi, piano piano, si va a destra
e a destra c'è la morte
Impressionante

La quarta inquadratura è all'obitorio
statica, lentissima
La genesi del fantasma

bastano le prime 5 inquadrature a far impallidire il 90% del restante cinema

All'inizio c'è lo Spazio
perchè sì, perchè questo film vola alto, altissimo
e probabilmente nessuno di noi potrà capirlo fino in fondo
Profondo e altissimo
A volte la dilatazione delle scene lo appesantisce, inutile negarlo
ma c'è un coraggio di fondo pazzesco
La Mara che mangia per 6 minuti e mezzo un'intera torta
era necessario?
Ma non è questo, alla fine, saper restituire la vita vera?
E quella giovane donna disperata che mangia tutta la torta è completa mimesi con la realtà.
Tanti avrebbero montato il primo morso con l'ultimo ma quello è solo cinema, non un tentativo di raccontare il dolore per così com'è

Ecco cos'era quel rumore, lui che aveva sentito dire da lui che se ne sarebbe andato
Con un brivido sono andato a rivedere anche la prima scena
andate a vederla, avrete anche voi lo stesso brivido
loro a letto, si sente grattare


Però, lo vedete, alla fine sono sempre i rapporti a vincere
alla fine anche un film che racconta di un fantasma triste e del luogo dove ha vissuto 
si risolve così
con qualcosa che riguarda lei
Il fantasma trova il bigliettino
ognuno di noi può immaginarsi cosa ci sia scritto
Ognuno di noi può immaginare quello che lui ha provato nel leggerlo
Dolore, disperazione, appagamento, gioia, stupore
Qualsiasi cosa c'era scritto quello che lui è ha finito il suo percorso
qualsiasi cosa aspettava l'ha trovata
e, puff, svanisce a terra)

e io con lui
puff, svanisco a terra
e nel letto mi metto a piangere e pensare
Sotto il lenzuolo


92 commenti:

  1. Il film più incredibile dell'anno. La Mara che mangia la torta non mi ha dato per niente fastidio, la fissità di alcune scene era in completa sintonia con lo spirito dell'opera, così come quella ,tenerissima, di loro a letto. L'unica scena che forse ho sentito come "di troppo" è il discorso del tipo alla festa, che è sicuramente molto intenso e bello, ma forse esplicita qualcosa che si poteva anche tacere. In ogni caso l'effetto è di una potenza straordinaria. Bellissimo commento, come al solito

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    1. No no, ma nemmeno a me, l'ho scritto, quella scena porta la realtà all'estremo e una ragazza che perde il compagno può fare una cosa del genere ed è "bello" vederlo. Tra l'altro diventa ancora più impressionante pensare che la Mara l'ha fatto davvero, una scena quasi estrema

      E con me sfondi una porta aperta quando parli di quel discorso, anche io non sopporto quando in un film così profondo e capace di portarti a mille riflessioni c'è una specie di spiegone. Ma, come dici, anche lì alla fine la scena è talmente bella che funziona comunque. E più che uno spiegone è un'esplicitazione di qualcosa di comunque complesso e misterioso

      sì, la penso come te, per certi versi è il film più incredibile dell'anno

      grazie Enrì ;)

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  2. Mammamia che meraviglia di film. Non sono stato a contare quanti ne ho visti del 2017 ma questo certamente è il migliore. No cioè dai, dare questa potenza ad un lenzuola che cade, ma come si può. Un film allo stesso tempo tenero e doloroso, riflessivo pur essendo minimale

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    1. sì, impressionante amico mio...
      guarda, se non fosse che l'header che ho adesso per me significa moltissimo avrei messo quel lenzuolo a terra come copertina del blog

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  3. Visto adesso.
    Devo metabolizzare, ma raramente ho visto l'abbandono, il dolore, il non senso della vita messi in scena con tanta grazia e coraggio. Affleck mi commuove sempre, dopo Manchester by the sea: anche quando si trascina sotto un lenzuolo.

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    1. Manchester mi manca ;)

      Sì Michele, raramente tutto quello che dici è stato espresso così

      un film che rimarrà dentro

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  4. Caden puoi dirmi dove posso reperirlo online? Non ho letto la recensione o visto le immagini ma di sicuro sarà fatta benissimo come al solito.

    P.s. non mi sono dimenticato del film da recensire ;) prima o poi vedrai un mio commento haha

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    1. su tantifilm

      oppure su cb01

      mi raccomando però, il file streaming in Hd, è troppo importante su sto film. Se hai problemi contattami su fb che ti dò proprio il link

      (eh, ma tanto prima che li vedo... ;) )

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    1. ;)

      uno dei prossimi è l'opera seconda del regista di Krisha ;)

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    2. It Comes at night.Bello atmosferico,Krisha lo devo ancora vedere.

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    3. ste sere non riesco a veder film ;)

      ma matematicamente sarà uno dei prossimi. Il problema è che c'è anche tanta roba al cinema, Blade Runner, It, L'uomo di neve e un altro paio meno famosi

      di solito dò la precedenza a quelli

      vedi krisha ;)

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    4. L'uomo di neve no!
      Visto al cinema ieri sera.
      No. Ci son stati dei problemi sicuramente, idee litigi montaggio non so; però ne risulta un film davvero insensato. Mediocre, intuibile (per costruzione del film stesso, non per comprensione deduttiva), campate in aria varie parti, non spiegate altre, e momenti di vera e propria comicità involontaria.

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    5. Ma come mai vi ispirava sto uomo di neve? A me faceva storcere il naso già la pubblicità. È di un regista che avevate apprezzato altrove?

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    6. Guarda, se mi dici così lo andrei a vedere ancora più volentieri

      ho visto una sequela di film tutti da 8, non ce la faccio più, mi sembro un coglione che vedo tutto così bello

      un film mediocre è quello che ci vuole

      ho anche biglietti gratis tanto

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    7. Claudio il regista Tomas Alfredson è quello di Lasciami entrare. Esticatsi!
      Comunque non guardo trailer, l'altra cosa che mi aveva spinto a vederlo era una locandina stupenda con la semplice scritta:
      Signor polizia potevi salvarla avevi tutti gli indizi.
      (Che tra le cose, non c'entra nulla e nemmeno compare nel film, nè il biglietto, nè l'idea)

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    8. "Signor polizia potevi salvarla avevi tutti gli indizi. "

      o porca puttana, sembra scritto come c'è una che scrive le recensioni, claudio lo sa

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    9. Può essere che abbiano contattato lei in qualità di guru, per scrivere il testo della locandina :D

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    10. A me torna invece in mente Dr.Otutu e l'orda di commenti qui nel blog sotto il film con le/sulle sette! ;)

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    11. pensa che ne ho cancellati tipo 200 di quegli Otutu

      ma una ventina sono rimasti, possono sempre servire

      io ad esempio mi ci sono affidato per l'elisir d'amore ma niente, non è funzionato

      m'ha preso 3 caciotte e du culatelli per il servizio

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    12. Misteri dell'internet!

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    13. Hai commentato a

      17.35
      18.35
      19.35

      ora, o a ogni .35 della giornata ti tolgono le catene oppure qui c'è una cosa demoniaca che in confronto Otutu è il Mago Otelma

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    14. E salendo più su in questo stesso commento c'è .38 e .29

      sì, deve succedere qualcosa intorno alle tue mezze ore

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    15. Di poco neh?
      Però il "misteri dell'internet!" è 19:36.
      La matematica apocalittica non accetta arrotondamenti

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    16. -E salendo più su in questo stesso commento c'è .38 e .29

      sì, deve succedere qualcosa intorno alle tue mezze ore-

      Cavolo ho collegato ora, mi sa che hai ragione.

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    17. e anche qua .28 .30 .32

      sì, ho ragione

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  6. caspita...ho quasi paura di soffrire troppo a vederlo.

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    1. In realtà a mio parere la sofferenza in questo film è "mediata" da altro.
      E questo altro è il bello (estetico e colonna sonora) e l'interessante (le tematiche).
      Non c'è quella sofferenza nuda e cruda che ti ammazza perchè è tanto il godimento per altri fattori che diventa un tutt'uno.
      Se posso permettermi direi che è un film essenziale ma non sobrio, asciugato ma non asciutto.
      C'è tanto cinema dentro, tantissimo

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    2. grazie carissimo. un abbraccio

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  7. Appena finita la visione: interessante l' approccio. Tutto giocato sull' attesa, e noi ad attendere con lui (ci saluta anche dal grattacielo). A volte si dice aspettare un' eternità, lui di più: ha fatto proprio il giro.
    Forse anche un discorso sulla materialità, durante il film ho pensato in antitesi allo zio Boonmee, in cui viene detto che i fantasmi non si legano ai luoghi, ma alle persone. Ma si sa che in quelle zone hanno un diverso rapporto con la morte. Materialità che non è da considerarsi necessariamente con accezione negativa, perché ci mostra anche la potenza del ricordo, di come ci fa andare avanti, e di quanto sia importante: lui ha scelto l' attesa. Avrebbe potuto varcare quel portale così come avrebbe potuto evitare la sua morte, ma non l' ha fatto.

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    1. molto carina quella di ha fatto il giro :)

      vero, come dicevo anche in rece questo film, per certi versi, mica ha un insegnamento tanto bello, insomma, lui è legato al luogo, non strettamente a lei. Non è un caso che anche in vita non voleva andarsene da lì. E che quando decide di farlo il suo fantasma crolla (e magari causa l'incidente?). Ma forse lui non voleva andarsene proprio perchè quel luogo e i suoi ricordi erano sempre appartenuti a lui, è un paradosso temporale

      sul fatto di aver scelto non so, non ho capito se sceglie oppure si ritrova qua perchè si chiude il portale

      ma quasi sicuramente la prima cosa

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    2. Forse erano i fantasmi di quella precedente famiglia in qualche modo ad influenzarli? Hanno gli stessi comportamenti. O forse è lui che influenza la famiglia del passato, in particolare la bambina a comportarsi come la moglie con i bigliettini.

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    3. verissimo, quella cosa della bimba fa riflettere davvero molto

      tocca rivedello me sa

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  8. Io sono distrutta, Giusè.
    Non mi sentivo così, grazie ad un film, non so più da quanto tempo. Che meraviglia!
    Metabolizzo anch io (se riesco) e poi ripasso.

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    1. Ormai siete proprio coppia di visioni con Claudio, bella cosa :)

      eh, dopo Hope il concetto di distrutto per me è difficile spiegarlo :)

      come dicevo sopra sto film è talmente "bello" che per fortuna mi ha un pò mitigato il dolore che ha dentro

      comunque uno dei top dell'anno, sicuro

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    2. Diciamo che per vedere film ( cosa che faccio molto di rado ultimamente) ho bisogno di programmarlo e qualcuno che mi spinga a vederli.
      Claudio è questo qualcuno.
      Lasciamo stare poi che questo è il primo film che mi piace da quando è iniziata sta visione condivisa ahaha

      Eh, a me sto dolore è arrivato tutto e pure bello forte.

      Per me il film dell' anno (per ora)

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    3. eh, ormai difficile qualcuno lo scavalchi...

      secondo me il film mette su talmente tanto esistenzialismo, ti pone talmente tanti dubbi e ha un'estetica così grandiosa che un pò il dolore nudo e crudo lo perdi. Per te non è stato così

      ma cambia poco

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    4. Ho già flop e top dell'anno ahaha
      Sul flop me viene quasi da piangere :,(

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    5. ecco, scrivi così per attirare curiosità ma sai che con me non funziona

      scopriremo quello che sarà vivendo

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    6. Ma quale curiosità ahaha
      L ho scritto in almeno 2 post dove anche tu hai commentato ahaha

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    7. In realtà te l' ha già detto qual è il flop :P

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    8. Secondo voi sono in un periodo in cui ho capacità di intendere e volere? :)

      in più con tutto quello successo ieri c'ho la testa in pappa

      niente, ora non me lo ricordo, ma mi verrà in mente

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    9. Blade runner, Giusè. Non ti sforzare ;)

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    10. Non me ne ero accorto, giuro. Beh, sorpresa sì

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  9. il regista di A ghost story ha lavorato con Shane Carruth in Upstream Color, dice Imdb

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  10. La recensione dice già tutto. L'ho trovato trivellante nella sua lentezza, in senso positivo ovviamente. Toccante come poche la scena dell'abbraccio notturno, in cui si spiega l'amore, quello biologico, a cui le sovrastrutture umane non hanno accesso. Piacere del toccarsi, esserci in quel momento. Non importa chi tu sia al di fuori di ora, stai qui.

    Alla fine anche io e chi l'ha visto con me si è sciolto in un pianto perché credo che il film, oltre a raccontare "la storia di un fantasma legato al suo luogo" racconta la solitudine profonda che accompagna ognuno di noi che è ancora più sottolineata dal quell'essere spettatori della nostra stessa vita.
    Nessuno è in grado si ascoltare il suono di quel dolore, neanche il se stesso vivo riesce a percepirlo quel grattare.

    Come se trovassero senso tutte quelle volte in cui abbiamo percepito come sarebbe andata a finire. Forse già sapevamo fino a quando si vive improvvisamente il presente, si prende coscienza di un "qui e ora" e basta un foglietto. A qualcun'altro un "non torneranno" e pluff, finalmente ci si può disperdere. Smettere di sentire.

    Un film coraggioso, con una colonna sonora splendida e una fotografia che mi viene da definire "trasparente" in cui si staglia definito quel lenzuolo bianco, quasi ironico e eppure tragicamente malinconico.

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    1. Perfetto Luisa...

      Ma del resto se 2,3 anni fa ti (vi) avevo chiesto se potevo portare i tuoi (vostri) pezzi qua un motivo c'era...

      Sì, come ho scritto anche io quell'abbraccio per me rappresenta l'amore come poche altre scene ho visto ultimamente. Ha il ritmo, i gesti, la pacatezza e la corporeità dell'amore

      Sì, su tutto è un film sulla solitudine, presa in tutti i suoi aspetti possibili. E anche u film sul tremendo paradosso che ci sono due solitudini che non possono più diventar uno, anche se vorrebbero entrambe. Una solitudine bilaterale. Ma, come dici, parla anche della solitudine tout court, quella più profonda ed esistenziale.
      e sì, c'è anche quella sensazione di ineluttabile, di "ci stiamo perdendo". Ma poi prima di perdersi del tutto si rimane attaccati. E chissà quel fogliettino, quello del finalmente andarsene, cosa aveva dentro. Magari solo una cosa bella

      Comunque ho scritto puff, ma il tuo pluff è meglio, il mio sembra più svanire, il tuo afflosciarsi a terra ;)

      "quasi ironico e eppure tragicamente malinconico"

      hai vinto

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  11. Una coppia si trasferisce in una casa infestata da un fantasma che è lui stesso, insomma un casino. Alla fine mi era sembrato di averci capito tutto ma ripensandoci sopra la quantità di cose che non ho capito è tale che devo ammettere di averci capito poco. (Almeno, grazie anche alla predica della festa, il concetto chiave della relatività del tempo e della vanità del tutto è chiaramente esplicitato, ma tutto ciò che non è detto rimane nebuloso, da interpretare)
    Forse quando lei alla fine esce è quando lo troverà morto sulla strada. Ma non ho capito chi è il secondo fantasma sull'ultima scena(non credo sia quello della vicina), perchè c'è il biglietto infilato nello stipite(e se davvero c'è scritto qualcosa), perchè il fantasma lo vuole prendere nei secoli e perchè quando infine ci riesce e lo apre svanice(dove poi, se ne va in paradiso, si annienta, o forse si rialzerà dal tavolo dell'obitorio?) E poi perchè i fantasmi dovrebbero essere legati ai luoghi, sono come i gatti? No forse è più come i cani, perchè a quanto sembra stanno ad aspettare il ritorno dei cari. Ma invece è così per l'altro fantasma, perché lui sembra essere proprio legato al posto, come ci fosse da sempre qualcosa che lo trattiene al territorio, e infatti in vita rischia di guastare la relazione per l'ostinazione a restare, e da fantasma resta anche dopo la demolizione e la ricostruzione, fino a non poterne più probabilmente, anche se ovviamente non capisco perché. Forse mi è sfuggito qualcosa di importante, l'ho guardato solo una volta(ho rimandato indietro solo per vedere se anche la prima volta dopo il suono lui accende la luce per sbirciare nel bagno prima di tornare a letto, e ovviamente lo fa.)
    Il film da delle risposte a queste domande o ci vuole solo tormentare nel costringerci ad inventare qualche ipotesi?
    Curioso tu mi abbia consigliato questo film dopo che io pur senza bere un goccio d'alcol avevo fatto a cena un discorso del tutto sovrapponibile nel succo a quello del nichilista alla festa. Coincidenza?

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    1. non ci speravo lo vedessi (e finissi)

      ascolta ieio, me sembri tonto, ti perdi in bicchieri d'acqua e dai risposte te stesso a dubbi che ti poni

      1 la prima frase che hai scritto ha senso e non ha senso. Ma ti rispondi proprio dopo, con la relatività del tempo. Quel fantasma è sempre stato lì? oppure si è creato in quella casa e poi ha rivissuto a ritroso tutta la storia della stessa (dopo essersi buttato).
      Non si sa. Lui appartiene a quella casa, poi è tutto un gioco di paradossi temporali e, forse, di destino

      2 lui vede sè stesso, è lo stesso fantasma. A dimostrare a maggior ragione il collasso temporale e, una sorta di aver completato l'intero giro

      3 non hai seguito il PRIMO dialogo del film. E' decisivo come pochi. Non dico che ti dà soluazioni ma è bellissimo con come si unisce a tutto il resto. Lei spiega che ogni volta che va via da una casa lascia un biglietto. Riguardalo

      4 quel biglietto non si saprà mai cosa ci sia scritto. Può essere un messaggio d'amore per lui, può essere una cosa che lo annienta. Qualsiasi cosa sia lui ha finito il suo tempo là (come l'aveva finito l'altro fantasma) e può uscire da questo eterno limbo

      5 può darsi che ci sia molta cultura riguardo questo legame spettro-luogo. E sì, lui è legato a quel posto apparentemente più che a lei. Credo percò che tutto vada visto in coppia, sono i loro ricordi a tenerlo lì. Se ci pensi ha "più lei" in quella casa che seguendola per vederla stare con un altro. E, come la giri la giri, il suo tempo finisce quando legge il biglietto di lei

      6 quando hai fatto quei discorsi ho pensato ovviamente subito a questo film. Poi il fatto che lo ritenga uno dei più belli dell'anno mi hanno fatto decidere per consigliartelo subito

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  12. Sapete che proprio non so da dove cominciare? dal fantasma: C.Affleck che gira per 4/5 del film sotto un lenzuolo? dalla storia: un loop con paradosso temporale annesso? dal minimalismo: una location scarna ben arredata, perfettamente fotografata ed illuminata?
    Abbiamo già visto i fantasmi al cinema e in tv, in diverse forme, ma mai come (in modo infantile) li abbiamo sempre descritti (lenzuolo bianco in testa e due buchi "tristi" per gli occhi). Ci hanno già raccontato il retro pensiero dei fantasmi ma sempre utilizzando "noi" (vivi) per proiettare i loro non detti, le loro non risoluzioni (vedi "Ghost Whisperer"), ma MAI ci è stato raccontato il loro punto di vista dal "loro" punto di vista.
    Ecco "A Ghost Story" supera la dimensione e ci fa vivere da fantasmi, con i suoi tempi (dilatati, dilatatissimi ...), senza ordine o apparente logica, con la sua staticità, con le sue emozioni (o sono percezioni di qualcosa che c'è stato e che si cerca di rivivere). Il fantasma non ha bisogno di capire, subisce (ma poi si sente frustrato e reagisce, .... talvolta) e a pazienza (tanta pazienza).
    Probabilmente è "solo" un cortometraggio allungato e quindi qua e la ci sono scene un tantino poco cinematografiche (immagini ferme, sequenze di vita reale girate in tempo reale), ma tutto questo è funzionale a farci empatizzare con un lenzuolo e il regista (Lowery, da tenere d'occhio) ci riesce davvero. Cribbio, io mi sono innamorato di quel lenzuolo ambulante e, aiuto, da oggi casa mia mi sembra meno vuota (paura, vero?).
    "A ghost story" è pieno di momenti memorabili, di scene immortali (quelle a cui spesso torni con i ricordi, con i racconti), ma è qualcosa di più, perchè è anche perfettamente incorniciato (vedere il taglio della pellicola), perchè è accompagnato da meravigliose musiche, è perchè ha inquadrature che fanno davvero "paura" (ma non è un film horror).
    Non lo consiglio a tutti, ma se si gli dedica la pazienza e l'attenzione che merita, penso possa piacere a più di qualcuno.
    In caso di visione, fate attenzione.... i dialoghi e i rumori della prima sequenza sono più importanti di quanto possano apparire. Le poche scene recitate sembrano davvero girate senza telecamera, la realtà messa in scena (con i suoi tempi)

    In conclusione mi è sì piaciuto molto, ma credo che lo apprezzerò nel tempo, per le volte che lo citerò quando ve ne sarà occasione... anzi ora mi scrivo un appunto e lo nascondo in uno stipite, si sa mai che in futuro....

    VOTO ****

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    1. ottimo ;)

      sì, in questo film vediamo i fantasmi (anzi, uno) come non li avevamo mai visti, sia a livello "visivo" che come prospettiva

      film "dalla parte" dei fantasmi ce ne sono stati tanti (anche the others lo era, o anche il recente sono la bella creatura che vive in questa casa) ma mai ne avevamo, credo, visto uno in cui loro non "vivessero" ma si potevano solo limitare ad osservare così

      "Ecco "A Ghost Story" supera la dimensione e ci fa vivere da fantasmi, con i suoi tempi (dilatati, dilatatissimi ...), senza ordine o apparente logica, con la sua staticità, con le sue emozioni (o sono percezioni di qualcosa che c'è stato e che si cerca di rivivere). Il fantasma non ha bisogno di capire, subisce (ma poi si sente frustrato e reagisce, .... talvolta) e a pazienza (tanta pazienza)."

      sì sì, perfetto

      sì, a livello tecnico, di taglio, musiche e inqudrature è un gioiello

      e questo non è aspetto marginale, la cura formale a volte emoziona quanto quello che mostra

      anche the witch era un mezzo capolavoro grazie a questo

      anche io pensavo che era un film per pochi, invece praticamente ogni singola persona che l'ha visto, e ormai so quasi di un centinaio, l'avrebbe messo come film dell'anno o poco ci manca ;)

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  13. forse film dell'anno no, Continuerei a preferire le opere di Villeneuve e Dunkirk, ma di certo è una di quelle che ti rimane addosso...
    Giuseppe, proprio nel brano che hai "riportato" c'è un mio errore da biro rossa (un "a" pazienza) che fa orrore.
    Va beh che ci sono sfumature horror nella pellicola, ma ....

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    1. No no, dicevo con la maggior parte della gente che ho sentito, figurati

      già che lo metti nei 10 è tanto

      abbiamo tutti 7 errori da penna rossa a testa in un anno

      ne mancano 6

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  14. Leggo e apprezzo da un po' il blog ma è la prima volta che intervengo con un commento. Film visto qualche sera fa, contiene forse la rappresentazione del lutto più sincera, delicata e contemporaneamente dolorosa che abbia mai visto su schermo. Un film intimo e intenso che però non consiglierei a tutti, credo ci voglia una certa capacità di empatia per apprezzarlo come merita e non trovarlo noioso. Insomma, per me splendido.

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    1. Oh, oggi è il giorno delle nuove commentatrici ;)

      Sai che anche io pensavo che fosse un film ostico, difficile da consigliare

      e invece niente, 30 persone che conosce (quasi tutte virtualmente) l'hanno visto su consiglio e tutte, veramente tutte (tranne una) l'hanno amato

      la delicatezza del lutto, perfetto

      grazie del commento

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  15. E adesso che ci ho preso gusto può darsi che inizi a intervenire di tanto in tanto, anche perché questo blog è spesso una delle mie fonti per avere spunti sui film da vedere :)

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  16. “It’s all about time”, recita la tagline principale di A Ghost Story, ed è proprio il tempo il deus ex machina di questo film, il tempo e la sua percezione soggettiva, dal punto di vista di chi resta e da quello di chi, purtroppo, si prepara ad andare. E' un film speciale perchè ne comprendi il significato almeno 12 ore dopo la visione, come quando al risveglio da una lunga dormita ti ricordi finalmente quella cosa importante che dovevi fare la sera prima di andare a letto, e ti ci arrovelli perché era lì, impressa nella tua mente ma no, non riuscivi proprio a ricordarla. A Ghost Story è così, si lascia guardare con apparente indifferenza, all’inizio, perchè non capisci bene dov’è che vuole andare a parare, e poi ti cattura, scena dopo scena, fino all’intenso e drammatico finale. Lowery (mio nuovo idolo) decide di girare il film in digitale e utilizzando lenti per Super16, così da favorire una ripresa in 4:3 per dare un aspetto vintage all’intero film, rendendolo quasi più etereo, più sospeso, così come sono le anime in pena protagoniste di questo film. A Ghost Story, però, è anche un film semplice, che non ha bisogno di una sceneggiatura pomposa o di dialoghi drammaticamente intensi per arrivare dritto al cuore dello spettatore (il film è costato soltanto 100.000 dollari ed è stato girato in pochi giorni e praticamente in segreto), quasi a dimostrare che, a volte, basta un’idea potente per fare un grande film.

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    1. son contento che ti sei focalizzato(a) su quella frase

      perchè c'ho pensato anche io. E se fosse un film sul tempo?
      Se la vicenda fosse solo un'escamotage per parlare della relatività del tempo?

      Del resto tutto il discorso dell'uomo alla festa quasi tutto su questo verte.
      Potrebbe anche essere un film sulla percezione del tempo quando ti senti vivo e quando non ti ci senti. C'è da riflettere, molto.

      Per il resto niente da dire, commento perfetto, interessante, competente e tecnico

      e scritto magistralmente

      bravo(a) ;)

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    2. ho trattato escamotage come femminile ma, sinceramente, penso sia maschile

      sticazzi

      comunque davvero, ho riletto il commento 3,4 volte solo per la perfezione di ritmo, termini e sintassi

      via, notte

      però sul foglietto non hai detto niente eh, facile così, te sei tolto la patata bollente...

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  17. Complimenti per la recensione Giuseppe!
    Film profondissimo, meraviglioso, indimenticabile!
    La regia mi ha ricordato quella di Mommy di X. Dolan.....
    Ho rivisto tantissime volte la scena di quando lei lascia la casa: un crescendo di emozioni esaltate da un commento musicale memorabile
    Speriamo che Lowery ci regali altri capolavori come questo

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    1. ah, non sai quanto mi fa piacere che citi quella scena, nessuno la nomina mai e invece per me è pazzesca.. ;)

      eh, t'ha ricordato Mommy anche a causa del formato 1 : 1

      aha, anche involontariamente ti rimanda per forza a Mommy ;)

      grazie mille!

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  18. Il fantasma formaggino candido e lindo nel suo lenzuolino era ormai stanco di lavorare da anni alle solite noiosissime pubblicita' televisive di detersivi per lavatrici utra smacchianti.
    Quindi si prese coraggio e andò dal suo mega direttore onnipotente chiedendogli di trovargli un nuovo lavoro.
    E questi dall'alto della sua infinità bontà lo fece diventare agente immobiliare di un unica casa nella campagna americana.
    Impiegato a vita a trovarci inquilini a questa benedetta casa.
    Entusiasta per la nuova oppurtunità lavorativa si mise presto al lavoro , ma più passavano gli anni e meno si sentiva portato ad adempiere al nuovo compito.
    Passi per quella che vomitava la torta dentro al water , passi per i due bambini rompicoglioni che gli tiravano la gonna ma assolutamente no per lo sballato che imprecava frasi a vanvera.
    Mettendo in dubbio l'esistenza pure del suo onnipotente datore di lavoro , questo proprio no!
    E poi , come se non bastasse il tizio parlava male pure della NONNA di Beethoven, basta!!
    Ma la ciliegina sulla torta era che lui, nei suoi deliranti torpiloqui asseriva che pure scopare non serviva a niente!
    E no , penso' il fantasmino...io in una casa dove non fanno neppure le pulizie non ci sto!
    Andò da direttore pretendendo il trasferimento e questo l'accontentò mandandolo da Ridley Scott su Blade runner ma ormai la delusione era troppa che si getto' dal grattacielo futuristico piu' alto ,tipo dieci piani di morbidezza pensò fra se e se rimpiangendo l'amata pubblicita' di detersivi.
    Ma si dimenticò di morire e la sorpresa fu così tanta che quando si trovo davanti agli occhi la famiglia della "la casa nella prateria"... penso' "che culo" e ci stavano pure gli indiani e le frecce!
    "E no ! Megadirettore onnipotente adesso mi trovi qualcosa di più addatto all' istante ...perchè La casa nella prateria in eterno è peggio pure dell'inferno!!
    Il buon Dio esaudì la sua richiesta e da allora lavora sempre nel campo della pubblicità, ma come testimomial di una nota marca di cioccolatini ...quelli con i messaggini d'amore scritti da Emma Marrone e Laura Pausini.
    "Che culo" pensò di nuovo , il fantasma formaggino.

    Caro Giuseppe mai avrei pensato che un film con un lenzuolo mi emozionasse così tanto!

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    1. Tra l'altro Max ha aggiunto una cosa interessante: il fantasma non fa solo un viaggio nel tempo, ma anche nel cinema. Non so se era già stato fatto questo appunto nei commenti precedenti.

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    2. non avevo notato la cosa nè sul film nè sul commento di Max, ahah

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  19. Non so se si chiami finto 16:9 o 4:3 il formato con il quale è stato girato il film e quale fosse l’emozione che il regista voleva trasmettere utilizzandolo a chi lo guardava .
    Sta di fatto che anche il formato ,secondo me ,serve a rappresentare l’idea che mi son fatto io di “a ghost story”.
    Questo per me Giuseppe è un film sull’essere prigioniero di un ricordo.
    Non è una vera e propria storia d’amore.
    Lui da quando è diventato un fantasma ha perso pian piano il ricordo di se , della sua storia con lei ma forse anche di chi era.
    La morte violenta lo ha gettato in questa specie di limbo.
    È Il suo nome ,probabilmente, quello scritto nel bigliettino che lei ha lasciato dentro la parete che gli ha fatto ricordare chi era e lo ha liberato dalla prigione del ricordo.
    Il fatto che lui si dimentichi chi è nel film lo si intuisce nella scena nel viaggio temporale dopo che gli sfasciano la casa , nel momento in cui vede la bambina nascondere un foglio sotto un sasso ha come un dejavu che lo aiuta a ricordare.
    Ci son tante cose che non mi fanno pensare a una storia d’amore.
    Almeno non alla Ghost di Demi Moore ,per intenderci.
    Non c’è niente di irrisolto.
    Da quello che ho capito , lei prima dell’incidente era quasi propensa a lasciarlo .
    C’erano dei problemi tra i due.
    Probabilmente si sarebbero risolti , ma questo non può dirlo nessuno.
    Ci ha pensato il destino ad anticipare gli eventi.
    Azzerando purtroppo tutto e lasciando solo i ricordi , confusi e da riordinare .
    Lasciando solo il ricordo di un amore o meglio il fantasma di un amore.

    Sull’altro commento ci ho scherzato ma questo film è fatto veramente bene.
    La fotografia, il bilanciamento corretto del chiaro e scuro secondo me rende ottimo il risultato complessivo del film.
    Meravigliosa la sequenza del fantasma che torna nella sua casa strusciando il suo manto nel verde della campagna.
    Una delle poche scene girate in esterno come
    altrettanto bella alla Blade runner ( ciao Claudio ;) è la scena futuristica sopra quel grattacielo pieno di led da cui poi si butta!
    Minimaliste e essenziali le scene dentro la casa .
    Il formato a cui accennavo all’inizio serve a tenere “ prigioniero il film/ricordo”.
    Se ci pensi è brutto restare ancorati al passato a quello che è stato, è una non vita .
    Nel suo caso una non morte;)
    Infatti lei farà la scelta più sensata di continuare a vivere lasciando i ricordi e la casa ,chiudendo i conti per quanto possibile con quello che è stato , nel bene o nel male .
    Lui questo passato lo ha perso e lo deve rivivere ancora per poter ricordare e chiudere anche lui il capitolo.
    Se ci pensi è un film senza soluzione di continuo.
    Lo puoi guardare dall’inizio fino alla fine e poi rivederlo facendo finta che non sia finito .
    Ma non sarebbe un “rivederlo di nuovo”.
    Comunque mi è piaciuto molto.
    Non ho letto di nuovo la tua rece ne i commenti per non farmi influenzare sul giudizio del film.
    Però ricordo che mi sembrasse ti fosse piaciuto a suo tempo il film.
    È bella anche la musica ...ciao




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    1. no, assolutamente, non è un film su una storia d'amore (anche) ma più sul ricordo, come dici

      non è un caso che lui resti piantato in quella casa e non segua lei. Dietro c'è una filosofia molto diversa, forse orientale.
      E sì, il formato usato suggerisce l'idea della fotografia, del ricordo, dell'imprigionamento dentro dei limiti

      mai pensato che nel fogliettino possa esserci il suo nome (anche perchè lei sta cosa dei fogliettini l'ha sempre fatta, anche da piccola, il metodo è un altro credo, vai a sapere quale... Poi se fosse il suo nome è come se lei presagisse la sua morta) ma è un'ipotesi affascinante

      io non credo che lui abbia dimenticato chi fosse, semplicemente sia finito in un loop spazio temporale in cui, appunto, tempo e spazio non esistono

      sì, la loro storia era molto "vera", secondo me molto d'amore ma anche piena di crisi

      la sequenza di lui che torna sul prato è la più bella del film (insieme secondo me a quella di lei di schiena in controluce all'inizio). Non è un caso che misi quella scena come sfondo su fb

      tutto giusto ma lei, essendo ancora mortale, può fare delle scelte, lui no. Lui ha il destino dei fantasmi, quello della prigione del ricordo. Ma è una prigione dalla quale probabilmente, se si vuole, si può uscire (vedi la scena all'ospedale, se lui fosse entrato in quella parete)

      sì, è un film al tempo stesso di eventi lineari ma anche di collasso temporale. Un film che ha un inizio perso nel tempo e una fine che non conosciamo

      beh, è semplicemente il più bel film che ho visto l'anno scorso credo ;)

      e questo il tuo miglior commento di sempre

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  20. Io avrei premiato quello del fantasma formaggino come miglior commento.
    Che ipotesi affascinante....?
    Ma l’hai visto il film?
    Io 2 volte perché nella scena dei due a letto abbracciati, il fermo immagine m’aveva fregato e credevo si fosse incantato il Dvd!
    Quindi sono andato con l’avanzamento per frame saltando un po’ troppo...e poi l’inizio è soporifero dai..!.
    Alla seconda visione son stato più attento.
    Lei dice a lui che spesso lascia nelle case che ha abitato foglietti nascosti con scritto vecchie poesie per lo più o ricordi importanti perché nel caso ritornasse ad abitarci sarebbe come ritrovare un po’ di se stessa.
    Cosa che comunque non le succede mai ( di ritornarci).
    Quando muore e diventa fantasma lui la vede, prima di lasciare la casa ( perché probabilmente stava per cominciare una nuova storia,) scrivere qualcosa su un foglietto e nasconderlo dentro la parete!
    Quindi che presagiva?
    Per me ci sta ,a sto punto che fosse il suo nome.
    Che altro ricordo poteva conservare di quella casa?
    Il biglietto l’hai scritto dopo che era morto.
    Filosofia orientale i me cojoni ;) ahahaaa!
    Sempre i giapponesi tra le palle!!
    Poi ho letto che il film è tratto da una piece teatrale londinese...ma posso sbagliarmi.
    Caro Giuseppe pensa al fantasma come ai gatti ...che dicono essere più attaccati alla casa che al padrone.
    Aggiungi le amnesie post traumatiche ..al tipo ...ah me vien in mente naltra roba: l’altro fantasma che abitava la casa di fronte , nei loro dialoghi diceva che stava ad aspettare qualcuno ...non aveva le idee chiare nemmeno lui!
    Buone estate ;)
    .

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    1. no, mi sono spiegato male. Dicendo che presagiva intendevo che se ha messo il suo nome "per lui" è come se presagisse che il suo spirito restasse in quella casa e dovesse trovare il biglietto.
      Ripeto, non trovo appigli per la tua ipotesi (lei ha sempre lasciato foglietti nelle case che lasciava ma non è che li lasciava perchè le moriva il compagno) ma, ripeto anche qua, è un'ipotesi affascinane che deve restare tua

      avevo letto che questi fantasmi che restano nei luoghi avessero matrici orientali ma posso sbagliarmi...

      sì, il paragone con i gatti (sempre se sia vero, non li conosco così bene) ci sta

      l'altro fantasma, come lui, aspettava probabilmente la persona che aveva perso. Ma il concetto tempo è talmente annullato che ormai aveva perso il ricordo, magari in quella dimensione erano passati secoli

      buona estate anche a te ;)

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  21. ho visto ieri questo film, sinceramente pensando a un clone di "Ghost" con Swayze e Moore. Invece, man mano che lo guardavo, mi rendevo conto di trovarmi davanti a un capolavoro... Stamattina ho cercato in rete e sono incappato in questa tua bellissima recensione. Grazie.

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    1. film immenso...

      boh, la recensione non è nemmeno una recensione, mi è partita così, la scrivessi ora sarebbe tutta diversa

      ma grazie infinite ;)

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  22. Film potentissimo, una vera rivelazione. Ho pensato tutto ciò che hai scritto nella tua bella recensione, stranamente alla prima visione, senza riguardare nessuna inquadratura. Aggiungo che non ho avuto neanche la curiosità di vedere che c'era scritto nel biglietto, perchè lei aveva già detto che da piccola nascondeva poesie o frasi nelle case. Poi ho pensato che potesse essere una frase da "L'amore ai tempi del colera" che lui le fa rileggere facendolo cadere aperto a quella pagina, ma alla fine non era importante. Il cerchio si era chiuso e il film era più che soddisfacente ai mille pensieri che fa venire e alle mille sensazioni che fa provare: amore, nostalgia, morte, vita, lutto, ricordi, solitudine. E' proprio vero che quando non si hanno aspettative ti godi di più la visione. Grazie mille per questo gioiellino!

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    1. sulla frase non detta o letta la penso come te, magnifico che non si sappia

      è come svelare il mistero della vita o della morte, resta bello solo se, appunto, resta un mistero

      bellissimo commento in cui mi ritrovo completamente

      prego!

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  23. Essere ricordati.
    Volere essere ricordati.
    La tematica del film si aggancia al discorso filosofico, improvviso e ridondante di uno dei personaggi.
    Difficile visione, da te sto imparando a mettere nero su bianco le mie impressioni soprattutto quando un film ti fa riflettere e la mente gira in tondo.
    Il protagonista ormai fantasma vive in un limbo temporale. Attaccato al "terreno" rimane ancorato alla sua casa anzi la va a cercare. Sarà l'unica volta che si sposterà. Rimarrà a guardare lei fino a che non se ne andrà e inizierà a perdere piano piano i ricordi.
    Inizialmente la aspetterà, poi rimarrà in quella casa solo come inquilino senza sapere più cosa stava aspettando.
    Solo quando deciderà di andarsene veramente dopo anni e anni gli sarà data la possibilità di ricordare (volo dal grattacielo).
    La bambina che nasconde messaggi sotto un sasso in un tempo lontano potrebbe essere una precedente reincarnazione di lei...il vedere la morte della sua famiglia o addirittura gli scheletri gli fa capire cosa sia effettivamente la morte.
    La ritroverà in un'altra epoca insieme a se stesso e si ritroverà a rivivere la loro storia.
    Ma come mai all'inizio già c'erano rumori in casa e solo alla fine vedremo che era il suo fantasma a provocarli? Una premonizione? No, secondo me con quella luce artefatta, già all'inizio lui non c'era più e le prime scene che vediamo sono quelle che vede lui ormai fantasma alla fine.
    Forse rivedendo quella coppia il ricordo si riaccende e ne resta affascinato e solo allora ricorderà veramente.

    Lei lasciava biglietti nelle case. Se fosse tornata voleva che una parte di lei fosse lì ad accoglierla. Ritrovarsi. Allo stesso tempo il messaggio è "io sono stata qua". Quello che da sempre si scrive sui muri, si incide sui tronchi degli alberi, le persone viaggiano e firmano i loro ricordi. "Qui ci sono stata", qualcuno leggendo mi penserà, ho lasciato un'impronta, ho scritto il mio nome. Se tornerò, ritroverò una parte di me...
    Lei non tornerà ma quel biglietto è servito a lui per ricordare. Ora poteva andare, restare non serviva più. Lei aveva lasciato tanti biglietti nelle case, quello più importante era stato letto.

    Questo film me l'avevi consigliato quando ti dissi che avevo amato "Manchester by the Sea". È un film complesso e autoriale, queste sono state le mie sensazioni a caldo. Non credo esista una lettura precisa e assoluta, ognuno la elabora con la sua sensibilità. Mi è piaciuto abbastanza, ancora lo devo fare mio, devo dire che la colonna sonora non mi ha entusiasmato troppo...

    Ciao, buona domenica!

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    1. complimenti per la tua ricostruzione/lettura

      no, i rumori all'inizio non sono una premonizione, sono invece proprio quello che il film racconta, ovvero di un "non tempo" in cui passato, presente e futuro non sono in linea retta

      insomma, se vuoi chiamalo destino ma io direi semplicemente che quello che saremo è anche quando siamo già stati

      oppure è come dici te eh

      "Lei lasciava biglietti nelle case. Se fosse tornata voleva che una parte di lei fosse lì ad accoglierla. Ritrovarsi. Allo stesso tempo il messaggio è "io sono stata qua". Quello che da sempre si scrive sui muri, si incide sui tronchi degli alberi, le persone viaggiano e firmano i loro ricordi. "Qui ci sono stata", qualcuno leggendo mi penserà, ho lasciato un'impronta, ho scritto il mio nome. Se tornerò, ritroverò una parte di me...
      Lei non tornerà ma quel biglietto è servito a lui per ricordare. Ora poteva andare, restare non serviva più. Lei aveva lasciato tanti biglietti nelle case, quello più importante era stato letto."

      perfetto

      quel biglietto potremmo vederlo un pò come il senso della vita, una volta letto finalmente abbiamo completato il nostor percorso e uscircene dal limbo

      cavolo, pensa che è la colonna sonora che più mi è rimasta di questi anni, ahah

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  24. Complimenti questo commento è veramente e letteralmente Straordinario.

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    1. Se posso... Ogni film significativo con un commento del genere lo diventerebbe ancor di più, soprattutto per chi si autodefinisce cinefilo. Dovresti usare più spesso questa chiave artistica e magari creare una pagina che ha questa caratteristica come elemento principale.

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    2. grazie infinite amico

      il fatto è che scrivo sempre di getto, è il film e l'emozione che mi ha lasciato a darmi lo stile, non lo penso mai prima

      non riuscirei a scrivere in questa forma decidendolo a tavolino, sono sempre i film a guidarmi

      grazie ancora, davvero

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  25. Ciao. Commento pure questo, visto due sere fa, perché altrimenti la mia memoria spazzina si porterebbe via tutto in poco tempo.
    Non l'ho apprezzato sempre, questo film. Capisco il motivo di quei tempi dilatati ma, soprattutto nella parte iniziale, li ho tollerati poco.
    Ci sono passaggi che io ho avvertito un po' tirati, ad esempio quando si butta dal tetto e c'è il salto temporale. Ripresi poi, con la chiave di lettura giusta, sì, hanno un senso, ma uno straniamento l'ho avvertito.

    Tuttavia, ci sono momenti di uno spessore tale che posso lasciar correre molto del resto: quel lenzuolo che cade, ma soprattutto - prima che lo faccia - quella frase sottotitolata "Non credo torneranno", che è sconfitta e rassegnazione e insensatezza di tutto. Quella mano di lei stesa a terra a sfiorare il lenzuolo, la canzone nelle orecchie. Quel lembo del bigliettino che fuoriesce dallo stipite e la demolizione della casa che arriva a interrompere il tutto.

    Non so. Se fossi una che rivede i film, forse, lo dovrei rivedere.

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    1. ti capisco perfettamente

      questo io lo reputo un caolavoro ma è uno di quei film che se ci entri dentro è magnifico, altrimenti resta un film pieno di bellissime cose, altre noiose, altre, come dici, strane o di non facile presa

      le tre scene che citi sono praticamnte tutti i momenti più belli

      diciamo sicuro 3 dei 5 ;)

      magari rivedilo, ma fai passare tempo

      tanto il tempo non esiste

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  26. Che film!!!
    L'ho guardato questa notte, da sola nella mia baita in montagna, e stamattina mi sono svegliata sentendo urgente la necessità di condividere questa esperienza, cosi strana perche totalmente diversa e così intensa perché profondamente toccante.
    Ritrovarmi in mezzo a voi, che esternate sensazioni tanto simili alle mie, rende questo momento di riflessione quasi irreale, come se le mie stesse emozioni avessero avuto vita già tre anni fa; O forse è proprio così e da un angolo, affatto spigoloso, della mia stanza, un'altra me, immobile, mi osserva silenziosa attraverso i buchi di un non più candido lenzuolo.
    Vi ringrazio.

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    1. al contrario, "noi" ringraziamo te di questo bellissimo commento e di aver voluto comunque scrivere, anche solo per parlare di questa "condivisione" :)

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  27. Ho commentato su fb ma lo riscrivo qua, pure se in ritardo rispetto alla mia prima visione, insieme ai commenti di quanti lo hanno visto e amato.
    Opera di una bellezza struggente, a cui bisogna abbandonarsi, assendarne lo scorrere lento lento, aspettare sino a perdere il motivo dell'attesa ("Chi stai aspettando?" "Non me lo ricordo") e lasciarla fare, a scavarci dentro.
    Solo così i lunghi silenzi non saranno muti, le immagini, stupende, resteranno come quadri nelle nostra mente e riusciremo a percepire il nostro essere fragili e mortali come parte di un tutto che ci fa eterni. Un omaggio all'eternità.

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    1. L'ho0 rivisto e confermo quanto sia straordinario

      Credo che i due momenti più deboli siano quello della famiglia messicana e quello della festa con l'uomo che filosofeggia (discorsi molto belli ma troppo lungo), non a caso le due sequenze più "attive" e parlate di un film che è immenso invece nei silenzi

      bellissimo commento Angela

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao