12.4.17

Recensione: "La vendetta di un uomo tranquillo"

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L'opera prima di uno dei due attori protagonisti de La Isla minima è un bel drammatico, un revenge movie atipico, come del resto il titolo apertamente preannuncia. E se è vero che non c'è niente che non vada è anche vero che il film non ripaga del tutto le aspettative (almeno le mie), somigliando a qualcosa di già visto prima per tutta la sua durata.
In ogni caso una visione che merita.

spoiler più grandi dopo ultima immagine

Opera prima di Raul Arevalo - il poliziotto giovane simile a Sean Penn dello splendido La Isla Minima- La Vendetta di un uomo tranquillo è uno di quei film dai contenuti quasi da thriller puro ma con ritmo, personaggi e dinamiche "soltanto" drammatici.
Un revenge movie in tutto e per tutto ma uno di quelli atipici, uno di quelli senza phisique du role, sia del protagonista che del film stesso.
Insomma, c'è poco da girarci intorno, il didascalico e al solito insopportabile titolo italiano lo dice da solo, siamo davanti a una di quelle storie di persone perbene che, ad un certo punto, vistesi private degli affetti più cari, decidono di farsi giustizia privata da sole.
Senza scomodare i grandi film sull'argomento ne cito di recenti due per tutti, ovvero il bel Death Sentence (che per certi versi è quasi identico a sto film spagnolo qua, solo in una versione più violenta e tamarra) e il particolarissimo Blue Ruin, film molto amato qua, anche dai lettori.
Cominciamo con un bel piano sequenza su macchina dopo una rapina, buffo vederne uno dopo Victoria.
C'è qualcuno che fugge e qualcun altro che viene preso.


La vicenda poi si sposta 8 anni dopo e da qui mai più si muoverà.
Vediamo un uomo dalla sguardo spento ma al tempo stesso molto vigile e teso, Josè.
Calmo, posato, tranquillo, molto educato.
Segue ossessivamente la bella Ana, la sorella del titolare del bar che frequenta.
Josè ha un solo obiettivo, avvicinarsi a lei, conoscerla, magari conquistarla.
I motivi li vedremo poi anche se questo film non cerca mai il colpo di scena o di nascondere le cose (anche se poi, nel finale, un colpo di scena, veramente difficile da prevedere, ci sarà), è solo una storia che si prende i suoi tempi molto lentamente e ti fa capire le cose piano piano.

In questo caso poi il titolo italiano è, al solito, uno spoiler assurdo, se in quei primi 20 minuti potevamo aspettarci qualsiasi cosa o storia sappiamo già, invece, per colpa del titolo, bene o male dove andremo a parare.
Ana è la compagna dell'unico arrestato della rapina di 8 anni prima.
Arrestato che uscirà di lì a giorni.
Che dire, sicuramente ci troviamo davanti ad uno di quei drammi molto solidi, coriacei, senza tanti punti deboli. I 3 personaggi principali funzionano, la location, una Spagna di campagne e paesini, funziona benissimo, la storia regge senza problemi (a parte un qualcosa che non ho capito e non mi torna).
Il problema del film semmai è quello di darci la tremenda sensazione di già visto, di non dire niente di nuovo, e di non eccellere in nessuna componente, che sia di plot, tecnica, fotografica o recitativa.
E' il classico "bel film" che avrei consigliato a tutti, ma proprio a tutti, in videoteca. Ma non quella chicca che avrei messo in mano ai clienti più cari ed esigenti.
Ad un certo punto c'è una sequenza talmente coraggiosa che quasi non ci si crede.
Compare un personaggio con un difetto nella voce ridicolo e ci regala 10 minuti quasi surreali, tragicomici, roba che io e i miei compagni di visione non si riusciva a smettere di ridere. Davvero particolare questa scelta di Arevalo nella caratterizzazione del personaggio. Il miracolo, però, è che la scena funziona alla grande e, forse grazie proprio a questo suo lato quasi grottesco, in qualche modo è più tesa, per contrasto di stili.
La storia va avanti lentamente e diritta, nessun subplot, nessun personaggio troppo secondario, nessuna divagazione.
Josè vuole completare la sua vendetta, è il classico uomo senza più istinti vitali, senza più motivazioni, soltanto un uomo "tranquillo" (e veramente lo è, lo si percepisce benissimo quanto tutto quello che fa sia contro la sua natura) che ormai si è costretto a compiere questa missione di odio e amore.
Del resto le immagini a circuito chiuso che vedremo a metà film sono veramente terribili, possiamo davvero capirlo.

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A mio parere viviamo i minuti migliori nella fattoria dove Julio tiene i maiali.
E' ottimo il senso di attesa, ottimi i tempi, molto realistici i comportamenti.
Lo spettatore è in bilico, non sa fino a che punto davvero Josè riuscirà a spingersi.
E in questo sia il film che il personaggio avranno una coerenza pazzesca.
E il finale potrà arrivare solo dopo che il cerchio si sarà chiuso in maniera perfetta, violentissima, quasi inumana (l'ultima morte con la bambina là).
Un cerchio che poi, nel finale, ha incontrato una curva inaspettata che rende tutto ancora più doloroso per Josè.
Bel film sì, da vedere, ma niente di cui doverci ricordare tra anni

7

8 commenti:

  1. Bello, nulla da dire, l'unica cosa è che gli spagnoli sono caduti nella "trappola" Jeeg Robot, esaltandosi per un film bello, internazionale, che di spagnolo ha giusto l'ambientazione, e che "sembra americano". Non che sia per forza un difetto, anzi, il film è da vedere ed è un gran bel film, ma tra qualche tempo ci si ricorderà dei suoi simili americani che hanno fatto la storia del genere e ci si dimenticherà, purtroppo, di questo. Solo personalità che poi hanno continuato e hanno saputo rinnovare e lasciare la loro impronta, come per esempio Leone, sono poi riusciti a non tornare nel dimenticatoio, vedremo se Arévalo, dopo questo bell'inizio, vorrà e saprà continuare su questa strada. In ogni caso consigliato.

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    1. Ah, per quanto riguarda Jeeg Robot anche io sono uno di quelli caduti nella trappola, l'ho adorato ;)

      Io non so come è stato accolto in Spagna, di quest'entusiasmo che mi riporti

      credo anche io he è un film che purtroppo non lascerà traccia, io stesso tra un paio di mesi probabilmente me ne dimenticherò (nel senso che difficilmente lo citerò o ne parlerò a qualcuno, poi dimenticarselo io non dimentivo praticamente niente)

      Beh, oltre i Leone e tutti i grandi ci sono anche centinaia di registi che hanno fatto una buona carriera, anche ottima, ma non per questo sono entrati sulla storia

      direi che dividere in due catgorie, immortali e dimenticatoio, è un pò forte come distinzione ;)

      sì sì, consigliato ;)

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  2. Visto ora in TV.
    Concordo... Bello, c'è poco altro da dire. La sensazione è che giri a vuoto dopo un poco...

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    1. eh, una cosa del genere...

      come si dice, ho visto di meglio ma te lo consiglio, ahah

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  3. Ciao Giuseppe, ho visto questo film qualche giorno fa in tv. Sinceramente mi trovi in disaccordo con parte della recensione, e anche con i due commenti qua sopra. A me è piaciuto davvero tanto, forse perché ci sono andato senza la minima aspettativa. Anche il titolo non mi ha influenzato, so che spesso le traduzioni vengono fatte a casaccio per attirare più gente. Infatti il pubblico medio può inquadrare molto meglio "vendetta" di Tardi per la rabbia (Tarde para la ira, molto melodioso in originale).
    Quindi, divagazioni a parte, me lo sono guardato sapendo solo due cose: è un thriller spagnolo, ed è l'esordio registico dell'attore de la Isla Minima . Forse Arevalo ha scelto quest'ultimo come modello, e ha fatto in mio parere un'operazione di lodevole umiltà. Ha preferito inserirsi in un filone evidentemente a lui caro, invece di buttarsi sotto i riflettori. A chi dice già che questo film non sarà ricordato vorrei far presente che si tratta di un esordio, sia di sceneggiatura che di regia. Ci siamo così abituati all'idea dell'esordio folgorante e fulminante, che sembriamo tutti delusi quando ne esce "solo" un ottimo film. Perché questo è, Tarde para la ira, un ottimo rappresentante di quell'ondata di meravigliosi thriller in arrivo dalla Spagna.
    In aggiunta, di eccellenze ne ha eccome. Lei per esempio, Ana. Mi sorprende che non ti sia soffermato più di tanto, trovo sia l'attrice che il personaggio straordinari. Certi momenti sembra avere milioni di anni in quelle rughe e nel volto stanco. Altre, sembra trasandata ma fresca e giovane come una rosa, bellissima, con degli occhi immensamente profondi e tristi. Le donne stanno spesso in disparte nel cinema di suspance, ma è solo perché sono loro le vittime, della violenza (come le ragazze della Isla Minima), delle perdite affettive, di quella crisi economica devastante e onnipresente nel cinema iberico. E anche in questo film è lo stesso, empatizzi con Ana, vorresti che si liberasse di tutte quelle catene, il marito ex galeotto (che ci tiene sinceramente a lei), il bar nel quartiere degradato... Ma nel frattanto il film srotola le sue sorprese, e quella che sembrava la storia dell'amore per una donna, si rivela essere la storia dell'odio per degli uomini. E di un atipico road movie: che meraviglia quei paesaggi aridi, quella campagna bruciata dal sole, quelle cittadine che o sono già morte, o la morte ci arriva da fuori. Per metà del tempo sembrava di vedere un film ambientato nelle zone più rurali di Sicilia o Calabria. Gli scenografi hanno fatto un lavorone, e Arevalo ci ha messo una buona regia (il piano sequenza iniziale) di suo.
    Ma ultimo appunto sugli attori, il protagonista è quell'Antonio De La Torre de Il Regno? Cavolo, qui è irriconoscibile, bravissimo pure lui.

    Comunicazione di servizio: la prima immagine dopo la locandina non si vede più. Un saluto!

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    1. quando ho visto che avevi commentato te mi son detto "oh, finalmente un commento dove non saranno d'accordo ;) "

      no, aspetta, non è che sto dicendo che dovevano mantenere il titolo originale per forza eh, solo che mi sembra il classico titolo italiano didascalico, che spiega il film

      purtroppo è passato più volte in tv ma non sono riuscito mai a dargli la seconda visione che volevo. Per questo, ad esempio, ricordo poco il personaggio di lei, Ana, che mi dici abbia poco valorizzato (sicuramente è così)

      però ora che mi dici del bar inizia a venirmi in testa di più...

      comunque ottimo commento/recensione, sai che adoro sempre quando qualcuno...adora dei film, anche e soprattutto quelli che io magari non ho apprezzato da morire

      sì sì, è lui, grandissimo attore

      eh, lo so, ma te non sai che mancavano immagini a più di 1000 post (parliamo di 2-3000 immagini)

      ho cominciato piano piano a rimetterle a posto tutte (il fatto è che le copia-incollavo da google senza salvarle prima e quindi sono spartite moltissime quando magari il posto da cui le ho prese ha chiuso, gliele hanno tolte etc...

      un lavorone, se non sbaglio sono arrivato a gennaio 2015 ma sono fermo da 6 mesi

      cntavo di finire entro anno ;)

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  4. Haha ormai sono noto come il bastian contrario dei tuoi commentatori ;) ma è solo perché non mi piace lasciare commenti dove il pezzo esprime già ciò che penso. Trovo più stimolante discutere dove le opinioni sono discordanti. Comunque, davanti ad ogni mio commento andrebbe posta la premessa: che trovo la recensione ottima, anche quando non condivido. E vale anche per quella di La Vendetta di un Uomo Tranquillo.

    A proposito del titolo, sono generalmente a favore delle traduzioni, ma qui potevano tranquillamente tenere quello originale, tanto più che lo capisce persino chi non sa lo spagnolo, tipo me.

    Credo sia un film che vale la pena rivedere. Se ti capita facci caso al personaggio di lei, sono convinto che ti sia piaciuto già la prima volta, ma per qualche motivo si vede poco nella recensione.

    Sì sì, sapevo della ricerca di queste immagini "scadute" nelle recensioni, per questo ho segnalato ;)

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    1. sono perfettamente d'accordo

      a prescindere dalle mie risposte (spesso tardive e con "non mi ricordo") i commenti leggermente discordanti sono molto importanti per i lettori occasionali che trovano così più letture e giudizi

      non è un caso che le aree commenti che hanno più funzionato sono quelle con bei commenti "contro"

      sì sì, ma lo rivedo sicuro eh, però solo se passa in tv, le rivisioni le faccio solo quando mi arrivano addosso

      poi ieri ho visto il film che sai, non so se riesco a fare recensione oggi perchè dovrei uscire. Se non ce la faccio manco domattina andiamo col tuo e ti contatto di là ;)

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