VISTI PER VOI (13) - MATTIA BORGONOVO
Questo è in realtà un Visti per voi (se non sapete di cosa sto parlando cliccate qua) un pò particolare.
Richiesto dal bravissimo giovane Matteo Borgonovo (e ovviamente a lui "intitolato") è un film che appena il giorno prima che Matteo me lo richiedesse mi aveva "lasciato" a casa in chiavetta un altro amico che era venuto a trovarmi.
Una coincidenza notevole.
Tra l'altro allora non lo vidi. L'ho fatto solo l'altro ieri perchè questo amico è tornato ancora a casa mia e me l'ha chiesto.
Insomma, una dedica doppia diciamo.
In realtà, e i due non me ne vogliano, la dedica principale va ad un'altra persona.
Ed è una persona che non c'è più, almeno fisicamente.
E', se vogliamo, la dying girl del titolo, visto che quello che passò ricorda molto quello che passa Rachel nel film.
Ed è la persona per cui il secondo mio amico ha voluto a tutti i costi che io vedessi il film.
Scusa Matteo, scusa R., ma sto film è per D.
Un cancer movie diverso da quasi tutti i cancer movie visti in vita vostra.
Divertente, brillante, mai retorico.
Ma, ovviamente, anche doloroso ed emozionante.
Forse, c'è una parola più semplice per descriverlo:
ed è "vero"
spoiler pericolosi solo dopo ultima immagine
spoiler pericolosi solo dopo ultima immagine
Quando guardi Me and Earl and the Dying Girl (tradotto in italiano con un penalmente perseguibile "Quel fantastico peggior anno della mia vita") la sensazione prevalente che hai è quella di trovarti davanti ad un film vero.
Uno che racconta davvero come andrebbero le cose.
Non abbiamo infatti nè un eccesso retorico (tipico dei cancer movie) nè, all'opposto, un'esagerazione nel voler parlare in maniera divertente, anticonformista e sdrammatizzante di una tragedia come questa.
Se ridi è perchè quello che in questa storia fa ridere è verosimile.
Se piangi lo stesso.
Insomma, nessuna apparente furbata, nè da un lato nè da un altro.
Ma del resto questo film rispecchia in toto il "carattere" del suo protagonista, Greg.
Greg è un ragazzo come raramente ne vediamo al cinema.
Perchè se da un lato ci viene presentato come un Wallflower Boy, un ragazzo da tappezzeria, uno di quelli con cui nessuno parla, uno di quelli che alle feste, appunto, se ne sta appoggiato al muro, ecco, dall'altro lato è uno con la lingua lunga, uno che dice sempre quello che pensa, uno che crea imbarazzo negli altri perchè non ha nessun filtro e nessun tatto.
Uno che va da Rachel, la ragazza morente del titolo -colpita da leucemia-, e le dice che è andato da lei unicamente perchè costretto dalla madre.
Il film e Greg sono la medesima cosa, una specie di "così è se vi pare" dove tattiche e strategie non esistono.
Del resto tutti i rapporti del film sono abbastanza poco scontati e consueti.
Lo è l'amicizia tra Greg ed Earl ad esempio.
Si conoscono da quando sono bambini, fanno cose insieme da sempre, si vedono tutti i giorni. Eppure sembra che ad accomunarli ci sia più una passione ed un carattere comune che una vera e propria amicizia.
Lo dicono loro stessi poi, "non siamo amici, ma colleghi".
Per non parlare del rapporto tra Greg e Rachel. Greg non ha tatto, è diretto, ha davanti una ragazza che sta morendo ma non pensa mai di farla star bene dicendole cose, infondendole speranza. Al massimo la farà stare bene facendo cose, che siano soltanto andarla a trovare tutti i giorni.
Questi rapporti così veri, senza alcuna sovrastruttura o bella copertina davanti, sono quelli che più di ogni altra cosa rendono questo film "diverso" da tanti altri.
Lo spettatore ci rimane anche un filo spiazzato. Ma solo perchè non è abituato, in cinema, a vedere raccontare rapporti in questa maniera.
Ma MAEATDG (oh, scusate, ma è troppo lungo il titolo) è molto altro.
E' un grandissimo omaggio al cinema ad esempio.
E non solo nei personaggi del professore (che guarda continuamente film) o del padre di Greg (fissato con Herzog e Kinski).
Prendendo lo spunto di quella perla che fu Be Kind Rewind (ossia quello dei film "maroccati", modificandolo appena appena) racconta di due ragazzi che si divertono a parodiare tutti i grandi classici della storia del cinema.
Greg ed Earl ri-girano in modo sperimentale tutti questi film (la loro filmografia arriva a 42) storpiando con semplici ma al tempo stesso geniali giochi di parole anche i titoli.
(a proposito, complimenti per il lavorone degli adattatori italiani, questo era un trip linguistico quasi insormontabile).
Gli attori sono loro due. Tutto il resto sono oggetti, disegni, giochi grafici.
Loro stessi sanno benissimo che questi film amatoriali non valgono nulla. Se non fosse che a Rachel piacciono da matti, la fanno stare bene, se li divora tutti.
Decidono allora di fare un film per lei.
Il problema è: "come fare a fare un film per una ragazza morente senza essere retorici?"
Infatti non ce la faranno.
O forse sì, ci torneremo sotto magari.
Confermando di trovarci davanti ad un film abbastanza inusuale il protagonista tiene a dirci a circa metà pellicola che Rachel non morirà. Sa quanto lo spettatore si può essere affezionato a lei, sa quanto può soffrire per lei.
"Tranquilli, non morirà".
Del resto questo è un film abbastanza meta-filmico (film nel film, film che parla del cinema) e meta-letterario (forse la voce fuori campo non è altro che il romanzo che ha scritto Greg sulla vicenda), la rottura della quarta parete ci sta.
E se è vero che il film non convince proprio in tutto (ad esempio a me il prof non è piaciuto così tanto ed ho trovato molte di quelle scene abbastanza evitabili e strumentali, non vere come tutto il resto) è anche vero che ci troviamo davanti un'opera girata alla grande, benissimo fotografata, divertente ed intensa.
Scritta benissimo nei dialoghi ad esempio, mai banale.
Ho respirato più volte un'atmosfera alla Eternal Sunshine ma non so dire perchè e infatti non lo dico.
La scena dove lui le consiglia come reagire alle frasi inopportune (fingendosi menomati mentali) è bellissima.
E poi la figura del padre di Greg, il personaggio di Earl (uno diretto come Greg ma molto più forte caratterialmente), lo scontro col rapper ("smettila di rappare!"), le animazioni (ad esempio quella metafora di come le ragazze ti schiaccino sempre), le allucinazioni del panda, sono tante le cose da ricordare.
Ma è il finale che ci riserva le cose più belle.
Alla fine-fine c'è la scoperta di Greg di tutto il mondo che Rachel teneva nascosto.
Una tenerezza e delicatezza quasi struggente.
Una ragazza ormai piantonata nella propria camera che passava il tempo disegnando e costruendo piccole cose. L'arte, il genio, l'inventiva di una ragazza morente.
Prima c'era stata la scena del film in ospedale.
Bellissima, e non solo emotivamente.
Fotografata da Dio ad esempio.
Vedete, c'è chi dice che il cinema salva la vita.
E' una balla.
L'unico modo in cui il cinema può salvarti la vita è se ti sparano ed hai un dvd nella tasca della giacca a pararti il colpo.
Il cinema non salva la vita.
E non poteva salvare nemmeno quella di Rachel.
Ma una cosa può farla il cinema.
Ed è migliorartela quella vita, salvarti dalle sofferenze, regalarti momenti di fortissima intensità e felicità.
A volte così belli ed incredibili da decidere, come Rachel, che siano gli ultimi.
Giuse' per ora più che continuare a piangere e a dirti grazie non certo solo a nome mio, non so che dirti.
RispondiEliminaLa tua recensione è ovviamente splendida (come un film simile merita).
Appena torno in me, ti scrivo un commento più sensato di questo.
Ora più che dirti che ti voglio tanto bene e che te ne vuole anche D. non riesco a dire.
Grazie di vero cuore!
R.
;)
Eliminaera il minimo
Quando uscii dalla sala del Torino film festival un'amica con cui ci incontravamo per vedere alcuni film mi chiese direttamente "io posso vederlo?" Le risposi di no. Forse fosse stato un cancer movie classico con l'accento posto sull'aspetto medicale le avrei detto di sì. Ma quella dolcezza (non melensaggine) quella tenerezza e tutto quel mondo racchiuso in una stanza o tra le pagine di un libro, lei, la mia amica per quello che aveva vissuto, non sarebbe (ancora) riuscito a sopportarlo.
RispondiEliminaUn film straordinario. Delicato, struggente ... eppure quanto si sorride?!?
Lui a me ha ricordato il fintamente cinico Harold di "Harold e Maude".
Harold e Maude mi perseguita da un decennio, me ne parlano tutti ma ancora niente, non l'ho visto ;)
Eliminaal solito, anche questo al TFF
La persona con cui l'ho visto (che conosci bene) me l'aveva detto in effetti
beh, fino all'ultima frase non stavi facendo una grande pubblicità alal tua amica.
Poi alla fine invece si capisce perchè era meglio non lo vedesse ;)
si sorride molto, eccome.
Poi alla fine, beh, difficile non commuoversi
davvero bello
Quante lacrime mi ha fato versare questo film, forse l'ultimo nel tempo che mi ha vista singhiozzare come non mai. Perchè è vero, diretto, magico. Tanti sprazzi di genialità -tra film, libri, disegni- uniti da protagonisti speciali in una storia che purtroppo così speciale non è, visto quanto è dolorosamente comune.
RispondiEliminaNon ci credo che non singhiozzi da tempo, lo farai spesso ;)
Eliminasì, al tempo stesso vero e magico, quasi un ossimoro ma è quello che è ;)
tra familiari, amici o conoscenti hai ragione, queste sono storie molto comuni, le abbiamo vissute tutti
e il mio compagno di visione di quella sera in modo particolare
ho visto che hai recensito it's such a beautiful day, vengo appena posso!
Cribbio, grazie Giuseppe.
RispondiEliminaAvevo bisogno di sentire la tua su questo film. E, al solito, "la tua" è bellissima.
Ti dirò, io ho letteralmente adorato l'incipit:< ci sono giornate sì= forniture di cibo annuali e superfighe che suonano l'arpa- e ci sono giornate no= sospesi sopra l'acido con due omaccioni che ti pestano. Vi racconto il mio periodo no - e intanto una superfiga suona l'arpa in salotto. > La contraddizione più bella mai vista. Meravigliosi i libri intagliati, stupende le scale disegnate sulla finestra, che ci dicono che Rachel, ogni giorno, aspettava che Greg le salisse per andare da lei. La proiezione del film però rimane la cosa più bella.
Ho pianto su questa pellicola come non riuscivo a fare da tanto tempo. Liberatoria. Inoltre, colgo qui l'occasione per dirlo, grazie a una mia piccola recensione su questo film ho vinto un bando e fra poco (inizio il 7) farò una settimana di seminario al Mic (museo interattivo del cinema), lo dico qui anche perchè non vedo posto migliore dove condividere questa bella cosa. Penserò a questo blog quando andrò là. Lo dedico a te e a tutti quelli del blog.
E poi non devi scuse, anzi, mi sento praticamente in colpa per aver occupato il titolo che spettava a un'altra persona. È giusto che tu dedichi questa recensione alla persona giusta.
Bè, non so che altro dire. Spero di non essere stato inopportuno.
E grazie ancora.
Ciao Mattia, avrei un gran piacere di poter leggere la tua recensione... Dove e come posso trovarla?
EliminaMerci :-)
Marietoile
Ciao Marietoile
EliminaMi fa un sacco piacere il tuo messaggio. Il problema è che la recensione l'ho mandata direttamente al Mic, e non ho ancora un blog mio, quindi in realtà non la puoi trovare. Te la invierei via mail, ma non so quali sono i vincoli della cosa, quindi formalmente non posso, mi spiace. Prima o poi però un blog potrei aprirlo, nel caso ti avviso;)
intanto parto d'anticipo e vado a chiederti l'amicizia su feissssbukkkk :-)
Elimina"Ti dirò, io ho letteralmente adorato l'incipit:< ci sono giornate sì= forniture di cibo annuali e superfighe che suonano l'arpa- e ci sono giornate no= sospesi sopra l'acido con due omaccioni che ti pestano. Vi racconto il mio periodo no - e intanto una superfiga suona l'arpa in salotto. > La contraddizione più bella mai vista"
Eliminagrande occhio, complimenti ;)
già da questo piccolo commento si capisce quanto ti abbia preso questo film e quanto riesci a parlarne con passione e competenza
inutile dire che ti avrei chiesto anche io la recensione
anzi, te la potrei pure pubblicà, figurate
comunque se vuoi manda in mail
e anche se fai un blog sai dove comunicarlo, ti aiuto io a farti vedere un pò
per il resto sì, questa tua dedica è stata un pò sovrastata da un'altra
ma la situazione era davvero particolare, te l'assicuro
dolorosa, ma anche bella
grazie per i complimenti, al solito ;)
È giusto così.
EliminaE grazie a te. Che ormai sei la mia bussola cinematografica.
che mira sempre a sud, all'opposto
Eliminamaddai ;)
Io l'ho adorato, lo vidi al TFF dell'anno scorso e piansi come una disperata.
RispondiEliminaAvete rotto i coglioni co sto TFF!!!
Eliminabasta, st'anno vengo, almeno non sto sempre a legge de voi che avete visto là tutti i film che recensisco ;)
grande Giù
Ma sarebbe anche ora che ti decidessi a venire!
Eliminal'hai detto!!
EliminaVero vero??? Oh, l'hai detto eh!!!
RispondiEliminaGuai se provi a non venire su a Torino...
Ti si viene a prendere...
Tanto sappiamo dove abiti!!!
Eh eh eh!
Più che altro dovreste dirmi dove abitate voi che io mica voglio pagare alloggi
Eliminaahah ;)
Questo è l'ultimo dei tuoi problemi!
EliminaSo già che R. ti ha offerto la sua ospitalità e casa sua è sotto i cinema praticamente.
Ma in ongi caso se hai capacità di adattamento tipo casa spartana da studenti a casa mia c'è un cosiddetto "futon" ikea che uso per gli ospiti..
Comincia a dirci in quali giorni verresti e organizziamo!
Il mio problema, come dicevo a Roberto, è che finchè non parto non so mai se e quando vengo.
EliminaSe ti ricordi ero in dubbio anche per il raduno perchè pensavo che la fabbrica mi avrebbe chiamato già a inizio settembre.
Invece sto qua ancora adesso che non mi hanno chiamato.
Se lo faranno lo fanno un giorno/due giorni prima che inizio, il sabato per il lunedì
quindi niente, non posso fare alcun programma
se per fine novembre non mi hanno chiamato è veramente un problema... sarei felice solo pe sta cosa de torino
ma, insomma, non aspettatevi che vi dico qualcosa.
Se potrò prendo e parto ;)
ma grazie mille
massì è vero. anche io non sapevo se ce l'avrei fatta al raduno. sono sempre a rischio trasferte.
RispondiEliminase puoi prendi e parti e un posto lo trovi, e bon! ;)
esatto, è l'unica ;)
EliminaDa una parte spero che tu venga e dall'altra no. Quindi vanno bene entrambe! Come ti hanno già detto anche se decidi la notte x il mattino un posto si trova.
RispondiEliminaIntanto dopo il 9 dovrebbe uscire il programma on line sul sito del tff, così almeno inizi a studiarlo! :)
La notte per il mattino?
Eliminano, mai sentita una cosa del genere, conosci qualcuno che l'ha fatto?
;)
mah... forse è una di quelle leggende metropolitane ...
Elimina:)
Io ti ospiterei volentieri, che a casa il posto c'è, però abito fuori torino... Ok che la settimana del TFF prendo ferie, ma c'è il rischio che non si incastrino gli orari, e se tu metti caso vuoi vedere un film all'ultimo spettacolo - che io evito sempre - finisce che non riesci a tornare a casa...
RispondiElimina:)
Ma io scherzavo per la richiesta alloggi.
EliminaSe vengo DEVE ospitarmi Roberto, è tipo in debito di 4 ospitate a Perugia
non toglietegli le sue responsabilità
ahah
E certo che non sfuggo alle responsabilità. ..
EliminaÈ da 'na vita che te dico de veni'... portati pure Tommaso e il gioco è fatto.
Tutto permettendo e anche all'ultimo, come detto su. :-))))
Roberto
Ciao Giuseppe, non mi ero certo scordato di quanto detto nel primo messaggio che appare in calce alla tua bella recensione.
RispondiEliminaUn po' perché sempre incasinato e un po' perché ancora non ce l'ho fatta a scrivere una mia recensione di questo grande film per i motivi che sai... perché se da un lato lo amo tantissimo, dall'altro mi riesce molto difficile, perché non so davvero cosa e come dirlo...
Ci provo stasera qui nel commentare perlomeno ciò che di bello (anzi bellissimo) hai scritto tu, sia nella recensione che nella dedica iniziale.
Quella sera con te era forse la quarta o quinta volta che rivedevo con te questo magnifico film, che a ogni visione riesce sempre a divertirmi e a emozionarmi.
Hai detto benissimo, è un film vero.
Cioè non è assolutamente artefatto, esagerato, né nel registro (melo)drammatico, né in quello (auto)ironico (di Greg, ma anche di Rachel in certi momenti) e questo, come forse notavi anche tu, è uno dei suoi grandissimi pregi.
Probabilmente esisteranno film anche migliori sull'argomento, ma se dovessi mai consigliare a qualcuno un grande film che possa avvicinarsi il più possibile a cosa prova chi sta passando attraverso un momento tanto terribile, e intendo sia chi sta soffrendo sulla sua pelle una terribile malattia che non dà scampo (quasi mai, ma state tranquilli che Rachel non morirà alla fine del film, come ci dice Greg in assoluta sincerità e che come ti spiegai, non è un espediente narrativo...), come anche chi gli sta accanto, sia esso un amico come sono Rachel e Greg, il tuo compagno di vita, un genitore o un figlio.
Fatti i debiti distinguo ovviamente, visto che cambiando il tipo di rapporto ci son anche molte differenze e ulteriori fattori di sofferenza... ma insomma, ci siamo capiti.
Saranno banalità e frasi fatte quanto si vuole quelle dette dal prof di Greg quando parla di suo padre che non c'è più e racconta quell'aneddoto, ma sono verissime pure loro.
Chi non c'è più te lo porti dentro di te, vive attraverso di te, nei tuoi ricordi, nei tuoi racconti, nei tuoi pensieri.
Anche ora, in questo preciso momento, Diana c'è ed è viva, e sta leggendo sia queste mie parole, che le tue sopra.
E sicuramente eravamo in tre anche mentre stavamo vedendo il film, che è piaciuto tantissimo anche a lei.
Non chiedermi come faccio a dirlo.
Lo sento, e tanto mi basta, magari posso essere anche considerato un pazzo, ma non mi interessa.
Poi non devo, né posso, spiegarlo.
È così, punto.
Chi dice che il tempo aiuta temo lo dica perché non ci è passato, o se ci è passato e davvero ci crede forse ha una concezione del tempo diversa dalla mia o che caspita ne so...
Per me non è così e purtroppo so di non essere certo il solo...
Sono passati già tre anni (anzi quasi quattro) ma ti assicuro che fa sempre malissimo, anzi forse di più, in un modo diverso magari, ma l'assenza di chi hai amato e ti ha amato non va via, e mi vien quasi da dire "per fortuna".
È una cosa che ti porterai dentro per sempre, qualunque cosa, anche bellissima, possa mai accaderti.
Non sapevo cosa sarebbe venuto fuori da questo mio commento... so che non sono certo queste le migliori parole che potevo scrivere, ma le ho scritte così, di getto, com'è nel mio stile fare: buona la prima, come nei film a basso costo.
E te le scrivo proprio oggi perché è una data importantissima, che cade a ridosso di un'altra molto meno importante (cioè il mio compleanno di domani): oggi infatti è il compleanno di Diana.
E visto che tu le hai dedicato il tuo incipit io le voglio dedicare questo commento, sapendo che meriterebbe certo molto di più, ma ora di più non riesco davvero a scrivere, né ad andare oltre.
Grazie di vero cuore Giuseppe, un abbraccio fortissimo da me ma anche da lei, che come ti ho già detto ti avrebbe stra adorato e voluto molto bene, ma anche tu a lei.
E un grandissimo abbraccio e un bacio anche a te, Diana.
Roberto
Ho lasciato questo commento a rispondere solo perchè era "lungo" (e io su quelli lunghi torno con calma)
EliminaMa mi rendo conto che qualsiasi cosa avessi fatto, leggerlo allora o adesso dopo 5 giorni, sarebbe stato comunque impossibile rispondere
rovinerei solo qualcosa di troppo profondo e di troppo bello
mi dispiace solo non averlo letto allora perchè minimo minimo facevo gli auguri a te e pure a Diana
che as to punto, l'hai fatto te stesso, on c'è più nessuna D., c'è il suo nome, ed è meglio così
per il resto impossibile commentare, mando solo un abbraccio che è il mio e quello di tutti i lettori del blog
Diana, famme pubblicità!