24.10.17

Recensione: "It" - 2017



Il nuovo It per me è un sì
Un sì con tante riserve ma un sì
Il fatto è che era quasi impossibile discostarsi troppo dal new horror, che io sopporto poco
Eppure in un eccesso di spettacolarità, esagerazioni, effetti speciali e jumpscares per me alla fine la scommessa è vinta.
Benissimo girato, capace anche di emozionare a tratti.
E con un tuffo nel lago e due volti a pelo d'acqua che non dimenticherò

presenti spoiler

Arrivo alla visione di It un pò come ero arrivato a quella di Blade Runner, ovvero vergine, senza ricordi, sovrastrutture e possibili confronti.
In realtà è buffo perchè, in questo caso, vidi sia la trasposizione degli anni 90 sia lessi il grandioso romanzo di King.
Ma della prima ricordo nulla, se non le fattezze di It e poco altro.
E del secondo lo stesso, nulla, se non il momento in cui lessi l'ultima pagina e mi sentii perso per averlo "già finito", aver già finito un libro talmente grande che pesava come un macigno nelle mie gambe.
Insomma, anche se a grandi linee tante cose le sapevo questa mia visione, per certi versi, è come se fosse stato un nuovo primo approccio al clown mostro.
Mi è piaciuto, arrischierei a dire anche molto ma non ne sono sicuro.
Il prologo, ca va sans dire, è celeberrimo. 
Quel bimbo con l'impermeabile giallo, la barchetta che va velocissima nei rivoli formati dalla torrenziale pioggia. E poi l'arrivo al tombino.
E poi It.
Ne approfitto per dirlo subito. A me questo It si Skaargard (scusa Julie...) è piaciuto tantissimo, arrischierei a dire anche più di quello di Curry. Certo alcuni effetti speciali (sui quali torneremo) l'hanno aiutato a renderlo forse pure più spaventoso. Ma a prescindere da quelli per me funziona alla grande.
In ogni caso terribile l'attacco a Georgie, il braccio mozzato, i denti.
E con quel sangue che rapidamente l'acqua porterà via andiamo poi all'anno dopo.
E comincia il vero film, un film che si poggia su un testo straordinario e dalla profondità incalcolabile.
It è un film sulla paura. Sulla paura in ogni suo aspetto. 
Che quel mostro sia una gigantesca metafora non solo lo sanno tutti o lo capiscono tutti, ma viene esplicitato dagli stessi bambini che, ben presto, si rendono conto che quello con cui hanno a che fare non è qualcosa fuori da loro, ma dentro sè stessi, qualcosa che si reifica nutrendosi e facendo leva su tutto quello che li terrorizza.


Per Mike è il ricordo vivo della morte dei suoi genitori e del senso di colpa per non averli potuti salvare.
Per Eddie è quel lebbroso, summa delle sue ipocondrie, ipocondrie inculcate dalla terribile mamma (ma, del resto, gli adulti sono quasi tutti spaventosi).
Difficile capire cosa significhi l'It di Stan e Ben, con il primo che potrebbe avere a che fare con la sua circoncisione e, di conseguenza, un confuso e spaventevole rapporto con il sesso che verrà e con l'universo femminile e con il secondo che, magari, riguarda tutte le sue ricerche, tutto quello che It ha fatto negli anni.
Manifesto come nessuno il rapporto tra Bill e It, tutto incentrato sul ricordo e sul dolore per la perdita del fratellino.
Ma, su tutti, straordinaria e resa in maniera grandiosa la paura di Beverly, con quel sangue che inonda il suo bagno. La paura di diventar donna, delle prime mestruazioni appena arrivate (e come non ricordare Carrie...). La paura, anche, che quel suo diventar donna le renderà la vita a casa ancora più impossibile.
It è questo, It si nutre di quello di cui noi abbiamo paura. E, se non troviamo il coraggio di affrontarlo, di affrontare le nostre paure, ci prenderà con sè, ci porterà a galleggiare nella sua fogna, nel suo inferno.
Quando ho scritto per la prima volta Beverly faticavo ad andare avanti.
Perchè credo ci troviamo davanti ad un personaggio e, soprattutto, l'attrice che lo interpreta, che non dimenticheremo mai.
Il viso di Sophia Lillis non buca lo schermo, lo perfora, lo distrugge, lo divelle e ci arriva addosso con una potenza tale che ne restiamo destabilizzati. Come, del resto, ne restano destabilizzati i suoi amici perdenti. Ci torneremo dopo.
Ho citato tutti gli incontri tra It (soprannominato con una traduzione umbra e pertinentissima da Alessia "coso") e i ragazzini.
Ecco, ognuno di questi incontri sono piccole scenette horror, quasi tutte ben fatte ma che mi permettono di affrontare quello che, a mio parere, è il problema più grande del film.
It è assolutamente figlio di questi nostri anni, It prende tutto quello che c'è da prendere da quel new horror che io, credo lo sappiate, non amo molto.
E così gli effetti speciali sono più di quanto dovuti, e così i jumpscare non si contano, e così tante volte abbiamo sequenze di grana grossa quando, in realtà, qualcosa di più sottile e psicologico, in un film poi tanto metaforico, sarebbe stato meglio.
Vi dico due cose per farvi capire la mia idea di horror e per vedere se concordate.
Nell'incontro tra Ben e It qual è la cosa più spaventosa? di certo non il cadavere senza testa computerizzato. Ma è quella vecchia là sullo sfondo che ghigna mentre Ben legge il libro. Sfocata, da trovare, ma inquietante come poche altre cose nel film.
O parliamo del lebbroso di Eddie.
Pacchiano, esagerato, mezzo computerizzato, sembra uscito da I Pirati dei caraibi. C'è un personaggio simile nella storia del cinema, quale?
Il senzatetto di Mulholland Drive.
E quanto il secondo è più potente del primo? in maniera incalcolabile.
Ecco, potrei andare avanti ma questi sono due piccoli esempi per fare capire che l'horror  più lo asciughi e più lo umanizzi, più spaventa.
Ma It, come dicevo, è figlio di questi tempi e allora va benissimo, si è adeguato al periodo e, in questo caso, difficilmente poteva far di meglio.
Fosse per me avrei limitato l'uso degli effetti a quelle scene dove erano necessari e non sostituibili da qualcosa di più sobrio. Mi riferisco ad esempio ai corpi galleggianti. Ecco, in quel caso ben vengano gli effetti, di surrogati sarebbe stato difficile averne.


Che poi è difficile giudicare. Ad esempio altre scene probabilmente troppo grossolane sono quelle che riguardano la terribile bocca del clown. Anche qui, a mio parere, troppa mostruosità, troppo mettere, troppo horror, e poco togliere. Cazzo sì, ma son meravigliosi quei denti. La mia paura è, però, che in un soggetto del genere spettatori non troppo attenti o svegli possano confondere questo film con gli horror spettacolari di paura perdendo del tutto quella che è l'anima di It, strisciante, sottopelle, profonda.
Potrei poi citare alcune scene abbastanza inutili o mezzi disastri come loro che puliscono il bagno con quella musichetta o la sassaiola.
Eppure la maggior parte delle scene a me hanno combattuto, le trovavo esagerate ma riuscite. Quella delle diapositive ad esempio, talmente "oltre" da sfiorare il kitsch. Eppure, che dire, benissimo girata.
Buffo però che poi le maggiori tensioni, in un film di decine di scene horror, io le abbia provate senza It, in quel padre che sfiora Beverly o in alcune scene del terribile Henry, uno dei cattivi più disumani che abbia mai visto (grande prova d'attore, ma in generale il livello è alto).
Altro problema è il finale, tirato troppo per le lunghe a mio parere, forse più di mezz'ora. E non del tutto convincente, troppo combattuto, troppo coreografato e, secondo me, mal spiegato. Perchè in un film del genere, pura metafora, andrebbe meglio fatto capire il perchè e il percome combattere It. Non si accetta che un mostro in quella maniera durante il film almeno una decina di volte poteva mangiarsi in un sol boccone chi aveva davanti, e alla fine invece desisti sempre o aspetti chissache. E questo scontro non doveva essere visto come uno scontro di pistole, spranghe e tubi, ma come uno scontro con le proprie paure. In realtà un piccolo accenno vi si fa ma resta sullo sfondo, a scapito della spettacolarizzazione.
Però, ragazzi, ci troviamo davanti ad un film che rispetta un testo, girato benissimo, spettacolare sì ma anche capace di tanta introspezione. Un horror che ce ne fossero in sala.

Risultati immagini per it 2017 beverly bill

Ma il mio It col clown non c'entra niente.
Il mio It è in 40 secondi che sono fatti della stessa materia della poesia, eterea ma potentissima.
Il mio It è in 40 secondi che avremmo potuto tranquillamente trovare nel più grande film generazionale di sempre, quello dove un altro gruppo di perdenti andò a cercare un corpo sfidando sanguisughe, treni in arrivo e paura di diventare grandi.

(if the sky that we look upon
should tumble and fall)

Il mio It è in quel tuffo preso dall'alto

(or the mountain
should crumble
to the sea)

il mio It sono loro in quel lago
Il mio It è il viso di lei e di lui appena sopra il pelo dell'acqua

( i won't cry,
i won't cry)

Il mio It è in quel momento, un momento eterno.
Uno di quei momenti che uno si ricorderà per tutta la vita

(no i won't
shed a tear)

perchè sono quei momenti origine di tutto, tutto.
Quando penserai all'amicizia ricorderai quel momento
Quando penserai alla scoperta dell'amore ricorderai quel momento
Quando penserai alla scoperta delle pulsioni sessuali ripenserai a quel momento, a quell'unico momento

(just a long
as you stand)

quando penserai che non dovevi avere paura ripenserai a quel momento
quel momento nel quale avresti voluto dirle

(stand by me)

non ho paura finchè sei ancora qua

a tutti i losers che, alla fine, diverranno lovers




46 commenti:

  1. Menzione negativissima per me il personaggio di Richie, e visto che in qualche modo l'hai rimosso suppongo anche per te. La sua funzione è unicamente i siparietti comici, fastidiosissimi e ripetitivi oltretutto, e una paura abbastanza inutile e forzata, quella dei clown (a stiracchiarla potrebbe essere la paura di perdere gli amici).
    Come ti avevo già detto a me non ha entusiasmato molto, così come i personaggi, approfonditi in maniera troppo diseguale per considerarli un gruppo. Ecco ovviamente quello di Beverly mi è sembrato il migliore. Però come si dice svolge la sua funzione, anche se con troppi ammiccamenti verso l'horror"facile".

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    1. In realtà io non l'ho menzionato perchè, alla fine, ho parlato dei ragazzi solo riguardo il loro primo incontro con It, e ritchie non ce l'ha. O meglio, lo incontrerà nella casa abbandonata, ma solo molto dopo gli altri, solo molto dopo che ormai già tutti parlano di It e in maniera non intima.
      Anzi, se devo dirti la verità a me è piaciuto, ha fatto ridere un paio di volte ma hai ragione, troppo ripetitivo e alla fine poco credibile, smorza la tensione.

      poi per il resto sono abbastanza con te anche se, in generale, ho trovato la media caratterizzazione buona o più che buona

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  2. Infatti, il vero colpo NON riuscito di questo IT 2017 è stato quello di inserire scene da horror per ragazzini, scialbe e sciocche, in una storia che ha ben altri sottotesti.
    Potevano basare l'horror sull'inquietudine costante, come nella miniserie 1990, e trattare le metafore in modo più approfondito: perché, in fondo, la storia dei ragazzi è ben raccontata, addirittura poetica.

    Moz-

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    1. sì sì, perfetto quello che dici

      ma, come ho scritto, credo fosse impossibile fare un horror milionario nel 2017 senza farlo ibridare con il new horror di adesso

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  3. "a volte ritornano" ;-) Come va?
    Concordo pienamente sulla tua recensione. Mi è piaciuto molto e trovo che la cosa davvero straordinaria di questo film sia la caratterizzazione dei personaggi, dal primo all'ultimo. Oltretutto le interpretazioni sono devvero notevoli, su tutte quelle dei deu ragazzini protagonisti.
    Insomma, come film è molto piacevole e la cosa paradossale è che la storia dei ragazzini funziona benissimo di per sè, mettendo quasi in ombra ciò che mi aspettavo fosse invece centrale, ovvero la figura IT - peraltro, Pennywise è stato davvero poco caratterizzato e l'uso della CIG su di lui è francamente eccessivo. Il personaggio non ha quella vena sadica che da lui ci si aspetterebbe, o meglio ce l'ha ma non nel modo in cui ci si aspetterebbe che l'avesse. Nella trasposizione originale (e forse nel libro?) questa vena veniva soprattutto resa attraverso le espressioni e i dialoghi. Qui invece si è dato troppo peso al suo lato "mostruoso" e spesso la sua cattiveria, troppo impetuosa, è quasi roccambolesca (a tratti quasi sfiora il ridicolo involontario, come quando ha gli scatti).
    Bellissima la scena delle diapositive - che ci dà un esempio lampante di quanto il nuovo IT peschi dal new horror - in questo caso, mostra un pesante debito di ispirazione verso Sinister.
    Altro colpo andato a buon segno è l'ambientazione di fine anni 80 (ritardata di 20 anni rispetto all'originale). Una bell'idea, che mostra quanto questo film sia dedicato, anche come mercato di utenza, proprio a coloro che erano ragazzini in quell'epocca (cioè la gente della nostra età, per intenderci). Noi che proprio in quella stessa epoca leggevamo IT o ne vedevamo la trasposizione nella serie tv.

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    1. Ciao grande ;)
      va meglio dai

      beh, come incipit sei quasi al contrario di claudio. Io sono a metà, ma più vicino a te

      io non ricordo l'It del libro nè quello di Curry ma ho trovato questo forse troppo giocoso (rimandi a Freddy Kruger? del resto c'è anche un easter egg riguardo freddy). Ma la cosa più particolare è dell'averlo reso così mostruoso ma al tempo stesso non dico innocuo ma disasrtroso, non riesce ad ammazzà nessuno praticamente. E i motivi per cui non riesce a farlo secondo me dovevano venir fuori meglio.
      Però mi è piaciuto It eh? troppo CGI ma mi è piaciuto.
      Ahah, anche io ho pensato a Sinister, l'avevo pure detto

      mmm, sul finale non sono d'accordo Marco, sai perchè? erano costretti ad ambientarlo negli anni 80, non credo sia una scelta. Perchè ora deve uscire la parte due, quella da grandi. E se avessereo ambientato la prima ai giorni nostri la seconda sarebbe stata nel 2044, in un mondo che non sappiamo nememno come sarà ;)

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    2. ciao - sì sono d'accordo sul fatto che non potevano farlo ai giorni nostri, se no la seconda parte sarebbe stata ambientata nel futuro, con indubbi effetti comici e poco credibili. No io mi riferivo al fatto che, se avessero voluto rispettare davvero il romanzo, avrebbero dovuto ambientare la prima parte a fine anni 60 e la seconda a fine anni 80.
      Invece hanno fatto un'operazione molto intelligente, lo hanno spostato in avanti di 20 anni, lo hanno "svecchiato". Questo svecchiamento può essere conveniente o no, in base al film - ma io credo che mai come in questo caso abbia pesato l'intelligente idea di "coinvolgere" di nuovo una generazione che, in passato, vedeva il gruppo di ragazzini che avevano la loro stessa età, vedendoli poi come adulti nella seconda parte. Mentre oggi quegli stessi ragazzini, ormai adulti, vedono il gruppo di ragazzini - rispecchiandosi in essi poichè abbiamo vissuto come loro quegli stessi anni di fine anni 80 - e vedrà la seconda parte rispecchiandosi negli adulti che hanno, oggi, la nostra stessa età. Quest'idea la trovo geniale e la dimostrazione è il risultato al botteghino. Questo film mira a portare al cinema noi (vedo quarantenni che non vanno al cinema da anni, che stanno andando a vedere IT). Punta sfacciatamente a noi perchè i ragazzini di oggi andrebbero lo stesso, pure se si trattasse di The Conjuring.

      Inoltre ho riflettuto su una cosa: la scena del bagno. Anche io ho storto il naso quando è partita la musichetta mentro loro pulivano i sanitari dal sangue - però se ci pensi quella scena è fondamentale nell'economia del film: è la scena che sigla il patto tra i ragazzini. SOLTANTO LORO vedono il sangue - invece il padre di Beverly non lo vede. Questo aspetto porta i ragazzini su un piano di unione e confidenza profondo, nonchè ad una conoscenza maggiore, mentre allo stesso tempo divide il mondo degli adulti dal loro mondo. Questa cosa della divisione dei piani dev'essere una cosa cara a King perchè mi ha fatto pensare ad un altro film tratto da un suo romanzo, "Ultimo indizio : la luna piena". In particolare, la scena in cui la sorella dice al fratellino che crede alla sua storia del licantropo, mentre tutti gli adulti, compreso l'amato ed eccentrico zio, non gli credono (secondo me è l'aspetto più poetico di tutto il film). Questa comunanza, che sta "nel vedere le cose che gli altri non vedono" unisce profondamente i protagonisti (mi viene in mente anche Shining: solo alcuni possono avere lo Shining e quindi si possono capire fra loro e possono comunicare, gli altri no). Gli altri, gli adulti, sono esclusi, confinati in un mondo dove queste cose non esistono, confinati dai loro stessi limiti.

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    3. non potevi spiegare meglio la cosa degli anni di ambientazione, perfetto, inutile aggiungere altro. Secondo me anche Negative se legge sto commento un pò su questo aspetto si ricrede ;)

      ma certo Marco, quella scena era molto molto emblematica e importante. Anche perchè ti faceva capire che per quanto loro sapevano che era immaginazione non potevano comunque considerarla solo tale. Ormai erano nel mondo di It.
      Il problema non è cosa ma come. Cavolo, io l'avrei resa in maniera drammatica o quasi struggente, non come una cosa da boy scout. In teoria è terribile come scena

      grandi le tue considerazioni e citazioni finali. Ma anche su Stand by me ad un certo punto fanno una considerazione per cui quello che stanno vivendo solo loro possono capirlo, solo loro che sono ragazzi. Io ste cose le adoro

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  4. Allora, ho amato anche io la scena che descrivi: il tuffo e tutto il resto (a me però ha ricordato the beach, un film imperfetto ma a parer mio troppo sottovalutato).
    Però. Io sono arrivata a pagina 600 circa del romanzo. E trovo che manchi del tutto la magia e l’alchimia potente dell’amicizia fra i ragazzi. E’ tutto molto freddo, di superficie. Risulta quasi casuale o accidentale il divenire amici. Quando è vero che conta nell’esperienza di vita una certa casualità, ma poi deve essere avvalorata da una certa sintonia, da affinità o complementarietà che qui non ho trovato. C’è l’aderenza fisica certo, ma alla fine i personaggi sembrano un po’ figurine del Cluedo e l’interazione fra loro è scarsa o mal rappresentata. Insomma il film vola a pelo d’acqua e non si tuffa mai in profondità. Non sonda l’oscurità e il malessere e anche la paura diventa accessoria. Salvo la parte di Bev, perché lei è davvero brava coi suoi occhi di brace e regge un ruolo ben oltre la scrittura assegnatale. E il prologo è assai bello. Peccato che il seguito non ne sia all’altezza.
    Non c’è emozione, turbamento, empatia o addirittura apprensione per ciò che accade e accadrà ai protagonisti. Non è Stand by me per intenderci!
    E manca del tutto la pesantezza oscura di Derry e l’inquietudine strisciante dei Barren. Il disturbante psicologico, mentale, interiore è assente. Ed è tutto giocato sullo spavento e le varie (e via via sempre più stucchevoli) apparizioni di It. Troppo poco. Un compitino da 6 meno meno e nulla più, come quelli che ricopiavano il tema a scuola in bella calligrafia e riempivano il foglio protocollo scrivendo largo.

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    1. quanto ti capisco

      ma nel senso che se sei "sotto libro" è inevitabile un commento del genere. 600 pagine che raccontano di loro, come le raccontava King poi, e poi ti ritrovi in contemporanea dentro al film, impossibile non avere la tua reazione. Le considerazioni che fai sono perfette e molto profonde ma, come dicevo, dipendono da questo. Se non avessi mai letto It o l'avessi fatto 20 anni fa non scriveresti così.
      Io per quel che potevano trovo che si è fatto bene, forse non il meglio ma bene, anche nella caratterizzazione dei perdenti, sia singolarmente che di gruppo. Pessimi invece, tranne il leader, i bulli

      però è vero che non c'è tanta apprensione ma io, per quanto mi riguarda, l'ho creduto dovuto al fatto che so che li vedremo da grandi, che so già la storia, che sapevo che nessuno di loro sarebbe morto. Dovremmo chiederlo a chi sapeva zero di It se ha avuto empatia o apprensione ;)

      "E manca del tutto la pesantezza oscura di Derry e l’inquietudine strisciante dei Barren."

      vero, i Barren sono il ricordo forse più nitido che ho

      in ogni caso queste mancate sottigliezze e profondità te l'appoggio tutte, purtroppo sono state oscurate dalle spettacolarizzazione. Eppure io, senza It, ho trovato un paio di scene molto potenti. E son bstate a creare un mondo ;)

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  5. Non potevo non andare a vederlo e non potevo non leggere la tua rece, Giuseppe ;) Anche io sono arrivato a questa pellicola con pochi ricordi e pure sbiaditi, sia riguardo alla mini serie che al libro. Di quest'ultimo ricordo praticamente niente, all'infuori della maestria di King nel rendere in maniera potente e struggente le dinamiche uniche ed irripetibili dell'amicizia e dell'amore di quegli anni. Stessa, sublime maestria, che si ritrova, per esempio, anche nel quarto libro della "Torre Nera", di cui non menzionerò l'abominevole ed imperdonabile fantazziana cagata uscita pochi mesi fa al cinema.
    Dalla sala sono uscito soddisfatto ed appagato, ma anche io con delle riserve. Mi pare di capire che le sensazioni mie e tue siano state le medesime. Anzi, in alcuni casi sei riuscito a farmi focalizzare aspetti che mi avevano infastidito, ma che erano rimasti appena sotto la soglia della percezione. Come i denti del pagliaccio, ad onor del vero visivamente eccessivi, barocchi mi viene da dire. Ma è anche vero che, se IT nasce e si nutre di paure infantili, è assolutamente accettabile pensare che anche la sua immagine sia in un certo qual modo "bambinesca", come lo scarabocchio di un bimbetto che disegna un lupo mannaro con zanne frastagliate ed abnormi. Ma nel complesso la sua figura regge alla grande il confronto con suo nonno (a proposito, avrai sicuramente notato l'omaggio nella stanza dei clown, vero?) Quegli attimi nei quali resta come imbambolato nel tombino, davanti a George, con quegli occhi storti... da brividi!
    Uno dei punti di deboli che invece ho focalizzato l'ho riscontrato certamente nel modo in cui le varie paure dei bambini vengono affrontate. Per esempio, come mai Richie non ha un incontro "personale" col pagliaccio? Proprio lui, poi, che ha terrore dei clown. Anche il contrasto tra Ben ed i suoi genitori in merito alla scomparse di George sono appena abbozzate nel confronto tra il bambino ed il padre. Dopodiché anche questo cade nel nulla. C'è poi, sempre a livello di scrittura, quella che a mio parere è una grossa leggerezza che si son presi. Mi sto riferendo allo scontro tra la bellissima Beverly e suo padre, dal quale quest'ultimo ne esce gravemente ferito se non addirittura morto. Ecco, magari su quest'ultima cosa sono un po' pignolo, ma non ho potuto fare a meno di notare che la cosa è passata in sordina come se si fosse trattato di un banalissimo calcio nelle palle utile a metterlo fuorigioco per scappare. Insomma signorina, nel bagno di casa sua c'è suo padre morto in una pozza di sangue col cranio fracassato, parliamone...
    Tuttavia questo incide solo relativamente sul quadro generale, che come già detto mi ha ampiamente soddisfatto. Le premesse per fare un altrettanto valido secondo capitolo ci sono tutte, auguriamoci che il livello resti il medesimo, magari con un taglio più "sottile" della componente horror come tu (ed io) avresti preferito.

    P.S. una menzione d'onore per Ben: la sua dolcezza vale da sola il prezzo del biglietto. Tanto quanto la bellezza di Beverly.

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    1. La Torre Nera ho volutamente evitato ;)
      Sì, King era un maestro nel raccontare quelle dinamiche. E, ad esempio Stand by me, è riuscito a portarle al cinema in maniera perfetta

      esatto, barocchi. Ma barocchi nel senso di ridondant, oltre. E non solo i denti...
      gli occhi sono il punto forte anche per me, mi son dimenticato di ricordarli. Ma sì, certamente, la sua eccessiva mostruosità ha, volendo, delle basi motlo forti, così lo vedono loro. Però a quel punto secondo me c'è un problema di causa effetto, un essere così mostruoso che alla fine rimane sempre con un palmo di naso. Io avrei molto più insistito su cosa è It, perchè si mostra così, perchè a volte è come disinnescato, perchè malgrado l'aspetto riescono spesso, e facilmente, a farla franca tutti.

      Perchè se uno vede il film solo come un horror normale non capisce come cazzo è possibile che questo alla fine rimanga sempre con un palmo di naso

      Sì, è vero, a Ritchie manca l'incontro personale. Ma non ricordo se anche nel libro è così

      verissimo quello che dici riguardo Beverly. Puoi avere un padre mostro ma rimane sempre la figura, ahimè, più importante per lei. E che lo uccida e poi non si menzioni più la cosa (anche a livello di "polizia" dico) è assurdo. O che lei non ne parli più

      non credo ci sarà un taglio più sottile, se ci doveva essere l'episodio perfetto era quello dei bambini credo

      sì, Ben che li vede al bagno o nel lago e si gira altrove è struggente

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  6. Pure per me, quasi tutto IT sta in quella scena del tuffo, davvero bella, e nelle dinamiche di gruppo dei ragazzi. In più c'è il mostro.
    Ad ogni modo, al netto dei suoi difetti, io a questo film ho voluto un bene dell'anima.

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  7. Tornato ora dal cinema! Qualche incomprensione con i compagni di visione "non faceva paura" -non è quello il punto!- ma da parte mia promosso. Riesce ad emozionare e far percepire la forza dell'amicizia, dell'unione. La scena del pulire il bagno funziona per quello. Non scompare quel sangue, Bev continua a vederlo e quindi ci si rimbocca le maniche e insieme, lo si pulisce.
    Peccato un po' per la scelta estetica generale del film, i troppi effetti speciali, un po' meno di pc avrebbe reso tutto più sporco, realistico, funzionante.
    Concordo con te che l'orrore più grosso è il padre di Beverly, altro che clown e lebbrosi.
    Tra l'altro, genitori in generale che o non si vedono, o non fanno una bella figura; non è la prima volta che lo si vede al cinema recentemente...

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    1. che buffo leggere sensazioni così diverse per ognuno di voi...

      no, aspetta, non ho trovato la scena delle pulizie sbagliata in quanto tale, anzi! il fatto che malgrado quel bagno fosse pulito loro lo vedessero tutti imbrattato e quindi doverlo pulire è ottimo. Come se questa ipnosi collettiva o questa affinità elettiva fosse talmente forte che niente, andava pulito comunque

      io parlo della realizzazione. Ne hanno fatto una scena divertente. Divertente un cazzo dico io

      vedo che sul desiderio di meno pc siamo tutti concordi, la sporcizia e l'aderenza all'umano, quando possibile, nell'horror vincon sempre

      sì, l'ho scritto, gentori o adulti quasi tutti terribili

      che non si vedono già so dove vuoi andare a parare

      e buffo che potremmo unire i titoli

      It... follows

      eh, li segue anche qua

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    2. Capisco benissimo il senso

      però dai,questa no,non scherziamo .L'accostamento mi fa male. :)
      It follows è na bomba visiva(come minimo)
      it è piu una cataratta mal curata

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    3. Negative, però devi legge bene quando commenti altrimenti rischiamo sempre de non capisse ;)

      l'accostamento l'abbiamo fatto solo riguardo la cosa curiosa degli adulti assenti (o disastrosi)

      in ogni caso per me non son tanto lontani come valore i due film, forse mezzo punto sopra it follows

      ma sono gusti, come sempre, e che ce l'abbiamo fondamentalmente diversi l'abbiamo capito

      dopo rispondo a quello lungo!

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    4. no,no, scusa te era chiarissimo il senso. Era vedere sti due titoli insieme nella stessa frase tutto qui.
      Sai quanto voglio bene al primo...

      Però mo hai rincarato la dose...
      Siamo d'accordo nel non essere d'accordo;)

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    5. Ah, o.k, allora tutto a posto ;)

      mi sembra misi 7.5 al primo, darei un pò più di 7 a questo

      ma, come sempre, sticazzi, il mondo è bello perchè vario ;)

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  8. Dopo tutto questo parlare di IT m’hai fatto voglia di recuperare Stand by me - ricordo di un ‘estate.
    Sui film generazionali avrei da dire la mia , c’è ne sono tanti che per me sono molto più azzeccati di IT , vuoi perché alla fine mescolando Horror e conflitti tra ragazzini e adulti hai ottenuto una favoletta .
    Per carità puoi trovarci un messaggio sullo sconfiggere le paure nascoste il valore dell’amicizia ecc.. ma condirlo ragni pagliacci dai denti da squalo minimizza il risultato.
    Per me eh...!
    Per me i film generazionali sul valore dell’amicizia sono altri ,Gioventù bruciata o magari più recentemente Un mercoledì da leoni restando in Italia io ho amato tanto Vanzina e Sapore di mare o la sua controparte invernale Vacanze di Natale dei primi anni 80.
    Tornando a IT vuoi per l’età , nel 90 avevo 21 anni ed ero reduce da ben altro genere di horror ( che poi etichettare per generi film che alla fine hanno lo stesso scopo e cioè quello di far paura mi sembra na cazzata) come i film di Wes Craven , Tobe Hooper , Raimi e Barker tanto per citarne alcuni.
    E questo IT me scivolato via senza grandi rimpianti.
    Non m’e piaciuto.
    IT 2017 continua a scivolarmi via , anzi leggendo la tua rece ma soprattutto i commenti non troppo benevoli di chi ti ha scritto rafforza la mia convinzione di trovarmi di fronte a un filmone da blockbuster pensato giustamente per questa generazione.
    Sarebbe bello sapere nel tempo cosa resterà a questa generazione che l’ha visto di IT?
    Complimenti per la parte finale della tua rece , ma quei 40 secondi di paura sono le cosiddette farfalle nello stomaco?
    Max

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    1. No, aspetta, quando ho scritto più bel film generazionale di sempre parlavo di Stand by me, non di It. Tra l'altro, ovviamente, quando faccio questi superlativi relativi è implicito che ci sia un "per me" sotto

      beh, ma i tuoi sono film generaionali realistici sull'amicizia, ben vengano. Ma quando riesci a tirar fuori certe tematiche in film di genere forse è ancora più bello

      Ma no, quell'It era un film tv di livello discutibile infatti. Però fece il suo effetto, impaurì tanti bambini e creò un'icona. A rivederlo adesso fa tenerezza

      sì, questo It è pensato per il nuovo pubblico ma, fortunatamente, riesce ad essere anche qualcosina in più. Ma forse è merito solo del testo che c'era sotto

      quei 40 secondi non sono di paura, tutt'altro. Ma li ho visti come un attimo eterno, quell'attimo in cui lei può rappresentare tutto per te. Quell'attimo talmente alto in cui non avresti paura di nulla, se non quella di innamorarti e diventare grande

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  9. Le farfalle nello stomaco appunto le senti quando ti innamori.
    Soprattutto.
    Allora c’avevo capito giusto.
    Hai mai pensato di recensire un cinepanettone?
    Max

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    1. sì sì, infatti per rispondere a tanti commenti perdo le sfumature, ho sbagliato a rispondere

      sì, sono quei momenti in cui potresti morire di emozione e, semmai ti creano paure, sono quelle di star troppo bene

      no, impossibile

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  10. forza e coraggio,iniziamo.

    Devo partire dalla rece e stavolta le uniche cose che condivido
    sono il barbone di mulholland drive e che l'horror piu l'asciughi e umanizzi piu spaventa (magari non in senso assoluto a me hellraiser fece paura di brutto per esempio).Non sai quanto questa frase sembri fatta a posta per Frailty.

    Le considerazioni che fai andrebbero bene per il libro,anche se io l' ho trovato narrativamente ripetitivo e con un difetto imperdonabile per un horror :mancanza di ritmo e tensione.Ma qui non siamo su anobii,quindi torniamo al film che ha la profondità di una pozzanghera.Certo con un po di fantasia si puo immaginare che ci nuoti dentro moby dick,ma onestamente non mi sembra il caso.

    Non ho ben capito l'accostamento con stand by me ,ma forse era per ricordarci la differenza fra l'ottone sporco e l'oro luccicante. Fatto sta che io ho schiacciato play e le emozioni son sempre le stesse.Uno delle cose piu belle mai viste.


    Arriviamo finalmente a coso:

    il film inizia con una delle scene piu esilaranti mai viste,Georgie che prende in faccia una transenna (roba del miglior scary movie).Dimenticare sta scena è stato impossibile,meno male che poco dopo arriva la vera star del film :il gatto sulla veranda...(non me ne voglia la discreta protagonista ma il felino vince)

    La scelta di abolire il 58 non l'ho proprio condivisa.Ci toglie la gioia di vedere una ricostruzione del passato e di capire di che pasta è fatto il regista,inoltre fa male alla storia rendendo tutte le azioni dei protagonisti meno convincenti(gatto a parte).Pensa a quanto perderebbe stand by me ambientato negli anni 80.

    Gli effetti speciali?? sono il male minore,è quasi tutto che non va :
    1)l'opera è infarcita di easter eggs buttati a caso che non verranno colti quasi da nessuno del pubblico come l'esplosione della ferriera, l'incendio al punto nero, la povera tartaruga ,il palloncino con la scritta i love derry,la maglietta dei fratelli tracker(credo che eddie indossi quella di cristine la macchina infernale)e altri che mi sarò perso e poi si sceglie di non mettere parti del libro di grande effetto come il racconto di stan alla cisterna o la morte di patrick hockstetter .Inconcepibile

    2)è tutto improntato sul jump scare e sull'azione a scapito dell' atmosfera, il marciume che dovrebbe aleggiare su tutta Derry abitanti compresi è impercettibile. E quella battaglia finale in stile Bay è inguardabile per non parlare della sassaiola al rallenty.

    3)-Non possiamo lasciare il bagno cosi.
    -Ma che cazzo voi fà ,ma n hai visto che dè?
    Ahò, mejo de dieci imbianchini

    4)it pare un bizzarro incrocio fra un valletto di corte ,quello de clown(il film)e il joker caricato a molla del cavaliere all'oscuro. Oltre a non c'entrare na fava con il personaggio del libro che si travestiva da pagliaccio proprio per attirare i bambini(in modo da non spaventarli)perde decisamente il confronto con quello di Tim Curry che spaventava proprio per il suo non far paura(almeno all'apparenza)

    5)Si è riusciti nel far rimpiangere la miniserie degli anni 90 il che è tutto dire data la sua modestia.Però qui almeno c'è il gatto sulla veranda.

    6)Chiosa finale, uno dei produttori del film si chiama david katsenberg(non è uno scherzo)che per un film cosi ad minchiam è perfetto .5- perchè mi sento buono

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    1. Ahah, mi hai molto divertito anche se, ovviamente, non concordo su niente ;)

      ma il tuo odio è così grande che ti ha fatto anche perdere lucidità e obiettività, sei partito in quarta per demolirlo e qualche cazzata è scappata dai

      ma andiamo in fila

      1 la profondità l'abbiamo trovata in tanti ma, sempre gli stessi tanti, accettiamo tranquillamente chi non ce la trova. Te invece che molto spesso usi frasi un pò assolutistiche e non opinabili. Ma va bene ;)

      2 l'accostamento con Stand by me, anche qui, l'abbiamo visto in tanti. Ma saremo tutti capre

      3 a me la scena della transenna è piaciuta tantissimo

      4 anche sugli anni non sono d'accordo. Che loro adulti si ritrovassero nei nostri anni secondo me è stato un grandissimo cambiamento

      5 Ecco la prima cazzata, anzi due ;)

      gli easter eggss sono fatti apposta per non essere notati dai più o essere difficilmente individuabili. Quindi è una frase un pò assurda quella di dire che ci sono ma si vedono male

      Manca la parte della morte di Hockstetter?? ma se è una scena che prende quasi 10 minuti ;)

      6 d'accordo sui jumpscares e sul marciume che viene fuori poco

      7 la scena della pulizia va vista solo in senso metaforico. Il sangue NON c'era, quindi la critica è un pò strana dai

      8 e 9 ecco, qui mi affido a tanti lettori di It che ho sentito questi giorni. E tutti mi hanno detto quanto questo film sia più fedele al libro della miniseri, It compreso. Quindi che ne so, dire che la miniserie era meglio e poi dire che sta versione rovina il libro mi pare strano

      comunque mi hai divertito

      ciao!

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    2. Sì però dovresti essere meno "negative". Non dico addirittura Positive...ma anche solo "Neutral" sarebbe già un traguardo gigantesco :-)

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    3. eheheh!!

      1\2
      A volte dimentico di scrivere cose come secondo me ,credo che,penso che ecc. tu fai finta che ci siano sempre.Dico sempre cio che penso ma non voglio certo convincere qualcuno.Film come i goonies o explorers possono essere paragonati fra loro,ma stand by me e it proprio no siamo su 2 categorie differenti.
      è per la profondità del primo che dico che it è una pozzanghera in confronto.Poi è chiaro che sempre di ragazzi si parla ma è un po come paragonare una partita amatoriale alla finale di champions ,sempre pallone è però.......

      3
      ma pure a me ,infatti sto ancora a ride.

      4
      be a me dispiace non vedere gli anni 50:la colonnina del barbiere,le macchine,i vestiti,le acconciature diverse ecc.ecc.

      5
      è qui ti do ragione ma è solo per ignoranza, ho scoperto il termine qualche anno fa.Il senso era se tu mi fai tutti sti riferimenti alla versione cartacea perché poi non mi ci infili pure il resto?

      Ti assicuro che il personaggio di Hockstetter è molto complesso e per certi versi più cattivo\inquietante di bowers. .Nel libro non muore cosi, è una delle scene più pulp che ci sono,quasi alla Clive Barker.

      7
      be allora si son fatti un gran bel culo metaforico per pulire dato che per loro il sangue c'era. Sarei curioso di sapere come se la son cavata con soffitto e tendine.
      Poi la scena è di un esagerato , il lavandino pare yellowstone.

      8\9
      sicuramente questo è piu curato nei dettagli anche se poi manca totalmente la parte dei barrens con la costruzione della diga (magari son cose che infilerà nel secondo a mo di flashback,boh?).La parte del rapimento di bev è inventata.Entrambe le versioni hanno dei buchi.Dico che è meglio(meno peggio) la miniserie perchè nonostante sia pessima a livello tecnico è meno trash di questa.E poi c è Tim Curry.
      It nel romanzo è un incrocio fra bozo e ronald mcdonald .Vedere per credere.

      In effetti mi son divertito anche io a rileggermi.



      Jolly Roger io sono un tuo grande fan!, .Mi son divertito un sacco a leggere la tua rubrica sul blog anche se non ho mai commentato .Quelle sui rednecks e quelle sugli animali assassini in particolare.Colgo l' occasione per farti i complimenti per la competenza in materia.Poi lessi un tuo bel commento su filmscoop su L'insaziabile film che a me piacque tanto.


      Capisco l'ironia sul nome ma è solo il titolo di una canzone che stavo ascoltando al momento della registrazione,forse dovrei cambiarlo,ma, magari lo tengo....

      Poi però dai, meglio cattivello che neutrale su....

      Saluti;)

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    4. ciao Negative, sono venuto ora su il buio in sala e mi chiedevo se dopo il mio commento mi avevi mandato a quel paese o se invece l'avevi presa per quello che era, cioè una cosa scherzosamente ironica ;-) Sono molto contento che tu abbia risposto a tono e questo mi conferma che sei una persona intelligente - anche se a questo punto quindi mi dispiace ancor di più che non ti sia piaciuto questo film :-) Ma va beh, comunque anche io non lo considero un capolavoro, ma ho cercato nel commento di sottolineare solo le cose positive.

      Conosco la canzone perchè mi è sempre piaciuta la musica un po' cattivella o comunque un po' vivace :-) E ai tempi mi piacevano i Nirvana e molti altri gruppi di qeull'epoca (anche adesso a dir la verità).

      Grazie anche per i complimenti. Purtroppo è da parecchio tempo che non frequento il blog e nemmeno filmscoop, sarà più di un anno - anche se ora vorrei riprendere un po' a commentare - quindi ci sarà sicuramente l'occasione di conoscerci meglio.

      P.S. sì è meglio essere cattivelli che neutrali ;-)

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    5. 1 ma no, figurati, anche io dò spesso parerei forti dimenticandomi di scrivere "secondo me". Ma la differenza è che i tuoi sono duri, i miei sempre positivi. E quindi quando uno è così duro e manca il secondo me tutti gli altri potrebbero scambiarlo per un arrogante, ahah.
      A me al massimo mi scambiano per un santo

      Intendiamoci, per me tra It e Stand by me ci sono 3 PUNTI di differenza, proprio altri mondi... Però, caspita, se 40 secondi, solo 40 secondi secondo me sono a quel livello mica c'è niente de male...

      4 sarebbe stato molto più fico sì. Ma poi vedere loro grandi negli anni 80 boh, secondo me portare il presente ai giorni nostri è stato un atto giusto e coraggioso

      5 Allora, oltre alla difficoltà ad essere trovati gli easter eggs hanno un'altra caratteristica, quella di non "allungare" il film, manco di un secondo. Gli easter eggs sono cose nascoste dentro il resto del film. Quindi capisci che anche se ne metti 100 non c'entra nulla con il non aver messo altro. Mettere altro significa allungare il film e già dura 2 ore e 10... E certo non per colpa degli easter eggs che, ripeto, non rubano un solo secondo.
      Dai, stai provando a salvarti in corner, sopra parlavi di mancanza di quella vicenda. Poi che il personaggio fosse più complesso e la morte più bella ci mancjerebbe. Ma credo vale per qualsiasi personaggio e qualsiasi vicenda del film

      7 esatto, un culo metaforico ;) eh, interessante come scena secondo me. Ma messa a commedia proprio no, grosso errore

      8 o.k, qui sto leggendo cose molto molto diverse. E non ricordandomi il libro andrei a spanne. Mi fido di tutti, anche se qualcuno sbaglia, ahah

      Jolly è un grande, e una persona dalla struggente bontà

      meglio cattivello che neutrale?

      mamma mia sì, infatti continua così

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    6. struggente bontà? Anahah è vero, penso che intendi che quando commento i film sono troppo buono, giusto? Sì in effetti è così, lo penso anche io perchè la media dei miei voti è sempre un po' troppo alta ;-)

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    7. non far finta di non capire...

      ti aspettiamo comunque, io, tommaso, romina, julia e daniele

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    8. ahahah sulla bontà stavo glissando ma mi hai beccato subito :-)
      Sto pensando a un week end di novembre o inizio dicembre

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    9. jolly credo tu sia l'unico qui a conoscere la canzone.
      Ottimo;)

      1
      E quindi quando uno è così duro e manca il secondo me tutti gli altri potrebbero scambiarlo per un arrogante, ahah.
      A me al massimo mi scambiano per un santo.

      Ahah,si vede che va un po meglio,stai ricominciando a fare le battutine che mi piacevano tanto.
      Sia lodato Jolly Roger!

      5
      be,allora a me sti easter eggs non piacciono proprio.O li fai bene sti riferimenti,o meglio non farli a sto punto.Son buttati proprio alla cazzo.
      La morte di quel ragazzo di fatto è come se non ci fosse.

      7
      'spe,io ero ironico .il bagno l'hanno ripulito per bene e devono essersi fatti un gran mazzo. C'è poco di metaforico nella fatica.

      8
      Boh? che devo dirti....
      Evidentemente girano versioni riscritte\contraffatte
      Ma che ne so.....


      Saluti a entrambi.

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  11. Io me ne sono innamorata, cosa devo dire?
    Mi sono sentita parte del gruppo dei Perdenti e ho vissuto le loro paure. Secondo me la sua intenzione non era quella di fare un horror puro, classico, perchè ci sarebbe stato molto più da lamentarsi. Essendo completamente fedele al libro ci sarebbe stato comunque qualcuno a dissentire sulla scelta dell’adattamento, quindi ha fatto tanto bene a fare di testa sua.

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    1. vallo a dì a Negative che è fedele al libro ;)

      a legge tutti i vostri commenti è incredibile come ci siano non solo giudizi diversi ma anche posizioni completamente opposto su dati che dovrebbero esse oggettivi

      in ogni caso sono con te Giulia, per quel che conta

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  12. Provo un sentimento particolare per quest'opera. La miniserie anni 90 è stata non solo il mio punto di partenza del mio percorso cinematografico, ma anche il primo horror che io abbia mai guardato con occhi differenti. Sono stato da sempre affascinato dall'horror però da piccolo mi facevano paura. Ricordo ancora mia madre che mi diceva che It era spaventosissimo come pellicola. A 13-14 anni mi cimentai nell'impresa: fu amore a prima visione.

    Ho atteso talmente tanto questo film che non me lo sono nemmeno guardato al cinema, ma 2-3 settimane prima in streaming sottotitolato. La tentazione era troppa, dovevo sapere se era un flop o un capolavoro.

    Il nuovo IT era sicuramente più di scena (grazie al cazzo c'era pure la computer-grafica) anche se meno espressivo rispetto a quello della miniserie secondo me, quell'altro entrava più sotto pelle. I losers sono così così: la metà sono filler, l'altra metà capolavori. Il ragazzino di colore e quello che ha perso il fratellino sono senza dubbio coinvolgenti come personaggi proprio per la loro triste storia che portano appresso. Ma poi c'è lei: Beverly, stupendo personaggio e magnifica giovane attrice che risolleva enormemente il gruppo.

    Parlando di tutto il resto, ci sono tante cose che mi hanno fatto un pò storcere il naso sinceramente. Talmente tante che non ho nemmeno la voglia di elencarle. Però poi ripenso alla scena del lago, ai numerosi riferimenti e citazioni all'opera cartacea, alle emozioni provate nel vedere la mia paura primordiale. E' come quando una persona a te cara ti fa un torto, sulle prime ci potresti rimanere male, ma non smetterai di volergli bene. Vale davvero la pena rimanere arrabbiati con un amalgama di personaggi e vicende che da bambino ti hanno fatto illuminare lo sguardo? Direi proprio di no.

    Flop o capolavoro? In parte entrambi. 8.

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    1. ciao Ruggè!

      Sì, quel film è stato un cult e una pietra miliare per tanti di noi. Probabilment sopra ogni suo merito. Ma se tanti di noi ce lo ricordiamo così vuol dire che riuscì veramente in un'impresa, al di là del valore

      ecco, io non ho mai hype per film, stranissimo. L'unica volta che mi affretto è quando c'è un film in sala e ho paura di perdermelo

      Concordo su tutto quello che dici dei losers, tranne che su Mike, secondo me il personaggio più debole. Non basta una triste storia alle spalle per salvarlo. Tra l'altro anche l'attore, boh...
      Che lei sia sopra tutti non ci sono dubbi

      mi rconosco tantissimo nell'ultima parte. Anche io sono uno portato a voler bene ai film, anche al netto di tremendi difetti. E credo vorrò bene anche a questo.
      Ma del resto faccio così anche nella vita vera

      buffo, sembrava un commento da 6.5...

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    2. Magari il mio era davvero un commento da 6.5, chissà forse sono stato troppo buono. Resta il fatto che non potevo dargli un voto basso, perché il mio vedere IT non è stato solo vedere il remake di una pellicola a cui tengo: è stato rivivere in parte emozioni e paure che conserverò gelosamente sempre con me.

      Io con i nomi sono una frana; Mike è il ragazzino di colore? Se sì, probabilmente hai ragione tu. E' più corretto restringere il campo alla bella Beverly e al ragazzo palesemente innamorato di lei.

      Nemmeno io di solito rimango così in trepidante attesa di un film. Se qualcosa mi interessa lo aggiungo in watchlist e attendo che esca, poi con calma me lo guardo al cinema o subbato. Qui è stato diverso: Già dal primo trailer lo aggiunsi in lista e ogni mese cercavo news a riguardo.

      P.s. Già che son qua ne approfitto, anche se non sarebbe del tutto il posto giusto per parlarne. Nella rece hai detto una cosa giustissima: la vera paura del film non è IT, ma tutta la componente psicologica che ne deriva. I personaggi più spaventosi sono in realtà quelli umani come il bullo o il padre di Beverly. Negli ultimi tempi, gli horror stanno puntando troppo su effetti speciali e jumpscare: sapresti consigliarmi qualche film capace di fare veramente paura anche con grande umiltà e caratteristiche semplici? Giusto per fare qualche esempio: It Follows (tralasciando il finale il resto è molto ben confezionato), Get Out, Audition (la scena del sacco, brrr...), Strange Circus. Non deve essere per forza asiatico, perché si sa, i nipponici riescono bene in questo.

      Grazie per aver risposto, attendo un consulto. Buona serata Caden! ;)

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    3. Ah, è un voto dovuto al tuo rapporto con It, ottimo
      sì sì, Mike è quello di colore, secondo me molto sullo sfondo rispetto agli altri

      no no, ma è bello avere fretta di veder le cose, è sintomo di passione. L'importante è che questo non porti a comportamenti che con l'amore del cinema c'entran poco

      ah, ma sì, chissà quanti ce ne sono...
      Intanto dai un'occhiata alle liste qua sopra (sotto il titolo del blog)

      st'anno mi sono piaciuti molto Raw, A Dark Song, Starry Eyes, The Autopsy of jane doe. Ma poi tanti altri che avrai visto come The Witch, Babadook, Lake Mungo, Sauna.
      Se ti piace sono impossibile non vedere Cold Fish

      per non parlare dei film non horror ma angoscianti da morire come Dogtooth, Miss Violence, Magic Magic

      ho un gruppo su fb dove metto link di film bellissimi e introvabili, Il guardaroba de il buio in sala. Purtroppo sti 4,5 mesi l'ho interrotto per altri motivi ma anche lì c'è tanta roba.
      E ho i link, se non li trovi, anche di alcuni scritti qua sopra

      magari poi ne aggiungo più ;)

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    4. Scusami Giusè, vengo a ri-risponderti solo adesso, causa impegni universitari.

      Dei film da te citati ho già visto: Autopsy of Jane Doe (che non mi ha comunicato nulla purtroppo), Babadook (bello bello), Lake Mungo (ottimo come atmosfera, anche se avevamo già parlato della scena clou), Coldfish (visto con la mia ragazza, casualmente dopo il sushi, inutile dire che ci abbiamo messo un bel pò a voler tornare a un ristorante giapponese haha), Dogtooth e Miss Violence (immensi).

      Gli altri che hai detto alcuni non li conosco e di altri so a tratti la trama, ora vedo cosa guardarmi.

      Grazie per la risposta e per l'avermi aggiunto al gruppo Fb ;)

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    5. eheh, alla fine quelli che ti sono piaciuti di più sono i due non horror

      ma nel tempo ne dirò altri

      nel gruppo trovi, per adesso, 28 film, poi per motivi personali ho abbandonato
      riprenderò

      Magic magic e Sauna li amerai

      se non li trovi fai un fischio, te li mando in hd

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