26.10.17

Tre sogni




Ho una particolarità io.
Ed è quella di credere in maniera impressionante alla magia della vita, alla magia delle persone, alla magia delle cose che facciamo ma non credere neanche una mollichina a tutte quelle magie all'infuori di noi, a quelle dei luoghi, a quelle degli astri e delle maree, ai fantasmi e alle streghe.
La magia esiste sì, ma la vedo solo connaturata strettamente a noi, dentro di noi.
Ed è per questo che ho sempre trovato tremendamente affascinante quel luogo limbo dove il terreno si mischia con qualcosa che terreno non è.
E questo luogo è il mondo dei sogni, un luogo, appunto, magico, che ha dentro cose stranissime, metafore, accadimenti impossibili, premonizioni, elaborazioni, sogni (dentro al sogno).
Io ho tre sogni ricorrenti.
Il primo è quello per cui succede sempre qualcosa appena prima di far sesso.
Come in quei film tv casti in cui vedi la mano iniziare a sbottonarsi i pantaloni e poi, niente, si va subito al dopo.
Accade sempre qualcosa.
Prendendo a spunto quella cosa immensa che è Inside Out è come se alla regia dei miei sogni ci fosse il Bunuel de Il fascino discreto della borghesia.
Come in quel film all'ultimo momento succedeva qualcosa per cui non riuscivano mai a mangiare nei miei sogni succede col sesso.
E percentualmente la cosa è così alta che quando poi, invece, alla regia del sogno c'è Rocco Siffredi al posto di Bunuel ecco, poi mi sveglio e mi dico "Che cazzo è successo? Devo preoccuparmi?"

Il secondo sogno è particolare.
Sono io che rifaccio il Liceo.
Sogno che si può leggere molto facilmente, è figlio del senso di colpa di averlo fatto in maniera indegna, con due bocciature che potevano anche essere 3,4,5.
Ma la cosa strana è che lo rifaccio ogni volta con l'età e le fattezze di adesso.
Sono lì, in mezzo ai giovani, consapevole, nel sogno dico, pure di essere laureato col massimo dei voti, ma desideroso di stare lì, in classe, ad ascoltare, ad imparare, a fare le cose nel miglior modo possibile.
Gli altri mi guardano in modo stupito a volte, ma tante altre volte l'atmosfera è assolutamente normale, capiscono
.
Il terzo sogno è il più classico di tutti ma nella versione giuseppiana diventa ancora una volta un pò strano.
Sogno di volare sì, ma non volare in alto, non essere un uccello, non sapermi buttare da un palazzo senza schiantarmi.
No, io sogno semplicemente di saltare e poi, mulinando un pò, restare così a mezz'aria, ad altezza salto, per quanto voglio.
Ed è buffo che ogni volta, sarà il mio amore per lo sport, nel sogno mi dico "cazzo, ma se vado alle Olimpiadi vinco di sicuro il salto in lungo". E' talmente nitido questo sogno e questa convinzione che anche appena sveglio un pò mi rimane addosso, posso fare salti lunghissimi, quasi infiniti.

Ogni tanto penso a questo meraviglioso mondo dei sogni. Quanto racconti di noi, quanto sia importante, quanto dovremmo analizzarlo o quanto invece è solo quello che è, una fantasmagoria, quanto magari se sei intelligente riesci a farne di belli e profondi e se sei una persona stupida solo basici e triviali. O forse no, forse nel mondo dei sogni i cervelli funzionano in maniera diversa, forse le profondità che uno riesce a toccare in vita si ribaltano.
Non so.
Però a raccontarli io un pò mi riconosco.
E mentre mi chiedo e vi chiedo se anche voi ne avete di ricorrenti penso a questo strano uomo che sono.
Un uomo che sì, forse non riesce a volare, ma è anche capace di non atterrare mai.

29 commenti:

  1. Dovresti specificare se dopo riesci a fare sesso nel sogno o forse rileggendo meglio mi sembra che qualcosa ti interrompa ancora prima di cominciare ahahha!!!
    Che sfiga , bhe almeno tu hai l'incipit di farlo ...io nemmeno quello.
    Pagherei oro per sognare di far sesso o ricordarmi di averlo fatto in sogno (o non fatto).
    Io i sogni non me li ricordo...una volta ho sentito che per ricordarsi i sogni il giorno dopo bisognerebbe appuntarsi su un quadernetto l'ultimo pensiero che hai fatto prima di addormentarti.
    Troppo laborioso.
    Non ricordo tanto i sogni che faccio però cè ne ho uno ricorrente (almeno che non dimentico)che assomiglia un pò al terzo sogno che racconti.
    Cioè quello di librarmi in aria , stare sospeso non tanto volare ,ma un po come quei salti che facevano l'uomo e la donna bionica con quel suono metallico distorto che li accompagnava .
    Massimiliano

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    1. beh, è praticamente identico al mio dai ;)

      boh, secondo me a quel punto è meglio proprio per niente, senza incipit

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  2. ecco io non ricordo quasi mai i sogni, ricordo sempre e solo dei piccoli frammenti, o più che altro delle sensazioni.

    è una cosa che mi manca molto

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    1. eh, ma questi li ho fatti talmente tante volte che alla fine te li ricordi per forza ;)

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  3. che bene ricordarsi in questo modo i sogni...
    io fatico ad averne un così nitido ricordo, e mi spavento anche sempre un po' quando mi capita di svegliarmi avendoli ancora addosso... preferisco dimenticarli sotto certi punti di vista

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    1. dipende da quello che si è sognato

      ricordo feci un post su questo, su quel tempo piccolo appena ci si sveglia da un sogno

      come fosse un bagnasciuga, sei tra il mare e la spiaggia

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  4. Beato te. Io sogno pochissimo e, in più, o non ricordo assolutamente nulla di ciò che ho sognato o ricordo dei piccoli dettagli che però dimentico subito.

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    1. praticamente tutti e 4 la stessa cosa mi avete detto :)

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  5. Il secondo lo faccio almeno una volta a settimana, stando bassi. La cosa assurda è la consapevolezza di avere 15 anni in più e essere lì, essere lì per scelta probabilmente. L'ansia di essermi scordato lo zaino o di dover rifare gli esami... Quando va bene mi rendo conto che non sono obbligato a stare là e me ne vado.

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    1. identico

      e sì, io per scelta, lo dico anche. Dico che ci torno dopo l'università etc... E so che ogni tanto posso andare e ogni tanto no, come dici te. Infatti a volte me ne vado senza problemi

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    2. l'unica differenza sono 25 anni, non 15. Il che lo rende ancora più assurdo e inquietante

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  6. Sogno tanto, mi sveglio e ricordo, penso al giorno prima e ne trovo le cause, poi pian piano svaniscono.

    Ricorrente e simile lo stare a mezz'aria, o più che altro caduta lenta; di solito fuori da casa saltando da un appiglio all'altro intorno a tetto e balconi.

    Alcuni col sonoro, musica e melodie, pochissimi come quadri, e quelli mi son restati in testa, su tutti un: "cose grosse che scendono un'enorme scalinata color seppia".

    Quello della scuola mi è successo ed è stata un'esperienza, mi chiedevano i compiti che non avevo, poi mi son reso conto che non era possibile essere a scuola e ho capito di star sognando, senza però svegliarmi.
    Ti è mai successo?! Capita raramente ma è stupendo, per un poco puoi dirigere il sogno, controllare quello che succede e l'ambiente intorno.

    Durante gli incubi a volte capita, e con uno sforzo ci si può svegliare, letteralmente costringendosi ad aprire le palpebre.
    Su tutti una volta in vita mia ho avuto un incubo terribile, poi da sveglio me lo son segnato su un quaderno (unica volta in vita mia in cui ho trascritto un sogno), non sto a raccontarlo però quello che più mi ha impressionato è che quando mi son reso conto che si trattava di un incubo ho deciso di svegliarmi. Mi son svegliato ma in realtà sognavo ancora, e nuovamente svegliato ma sognavo ancora. Allora mi son spazientito e mi son detto, adesso entro in quella stanza, ci sarà una porta la apro e mi sveglio. Beh, entro in quella stanza e la porta c'era, ma protetta da uno zombie che mi impediva di passare.
    Cribbio.
    Poi mi son costretto ad aprire gli occhi, svegliato realmente, andato in bagno sciacquato per lavar via il tutto, tornato a letto. La mattina dopo non avevo dimenticato nulla. Di solito i sogni di metà notte al risveglio mattutino non li ricordi più, quello era limpido, quindi l'ho trascritto e voilà.

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    1. Grande testimonianza ;)

      vado alla cosa più interessante

      sì, mi è capitato tantissime volte.
      Ed è buffo quello che succede

      se è un sogno bello, anche se sei consapevole che stai sognando, lo porti avanti più che puoi. A volte me lo dico proprio dentro al sogno "sei dentro al sogno, sbizzarrisciti" ;)

      uno direbbe invece che se sei dentro un incubo e te ne rendi conto, fai di tutto per uscire

      e invece no, invece io se mi accorgo di star sognando dentro un incubo a maggior ragione sto dentro, perchè so che qualsiasi cosa mi sta accadendo non è vera. E magari mi godo un horror sotto controllo. Anche se mi stanno per ammazzare glielo lascio fare...

      quello che ti è accaduto è spettacolare e non può non ricordarmi il sogno nel sogno nel sogno di quel capolavoro di American Werewof in London

      poi ci sono periodi, come questo, che sogno, incubo, realtà e finzione sono un tutt'uno ;)

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    2. Ah, forse stasera se non esco vedo il secondo film del regista di Krisha. E ovviamente il merito va sempre a te

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  7. un paio di anni fa leggevo un libro di Jung, di memorie, non di quelli scientifici, e a un certo punto racconta di un sogno ricorrente di un paziente, si assomigliava, ma non troppo, a uno che facevo da bambino, racconto di quel sogno a una mia amica, resta a bocca aperta, è esattamente il sogno che faceva il figlio anni prima, e lo lasciava turbato.
    che cosa strana la mente del sognatore :)

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    1. Credo che alla fine forse dobbiamo vedere tutto dalla prospettiva opposta

      Non siamo noi che sogniamo le stesse cose.
      Ma esistono dei sogni archetipi e, ogni tanto, ognuno di noi li va a vedere ;)

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    2. Intendi la Fama?

      sì, anche quello sogno ricorrente, ma io mai fatto

      m forse dicevi la Fuga, quello capita

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  8. Io i sogni me li ricordo abbastanza. A volte anche più di uno per notte/prerisveglio.
    I miei tre sogni ricorrenti:
    il primo (che facevo per lo più da bambina e poi da ragazzina) in cui nel paese in cui io trascorrevo la villeggiatura c’era una guerra. Ma del tipo classico, territoriale. E i nemici erano persone che conoscevo. Una specie di guerra civile. E il conoscerli non mi preservava dal pericolo di essere uccisa. Ed io scappavo e scappavo. A quel punto il paese assumeva contorni non veritieri. Era molto più esteso anche se con molte più possibilità di nascondersi, con case, strade, sentieri che non appartenevano alla realtà. Naturalmente mi svegliavo prima che mi uccidessero.
    Il secondo più recente e che si riaffaccia di tanto in tanto è quello di salire su un treno e sbagliare destinazione. Sto attenta, perché so che ci potrebbe essere questo rischio e anche quando ho fatto tutto per bene (o credo di averlo fatto) sbaglio treno. E conseguentemente non arrivo dove devo arrivare.
    Il terzo altrettanto ricorrente è quello di essere in un posto (una stanza, una casa, una camera d’albergo) in cui devo accendere l’interruttore e la luce non si accende o meglio (e questo è decisamente più inquietante) non si accende che una flebile luce che non mi consente che di intravedere delle ombre. E più premo e più non accade nulla cioè la luce rimane sempre fioca e io non riesco a vedere bene nulla anche se non sono nel buio totale e i miei occhi anziché abituarsi si stancano sempre di più.

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    1. ma che belli Elena...

      Sai, credo di non aver mai fatto nessuno dei tre, o magari li ho fatti decine di volte ma non me li sono mai ricordati

      comunque sono accomunati tutti e tre da una situazione di disagio

      disagio sempre diverso, uno di paura e minaccia, uno di incertezza, l'altro di inquietudine

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  9. Io lo scrivo anche a rischio di farmi prendere per il culo a vita , ma stanotte ti ho sognato.
    Niente di erotico eh...praticamente ho sognato che stavo guardando alla televisione uno di tuoi video tipo peripatetici e stavolta ti mostravi senza censurare la tua immagine con Leopardi.
    Eran più immagini rubate.
    Te eri alto ,spalle larghe capelli lunghi e barba neri mascella prominente un po’ dentone, assomigliavi un po’ al cantante dei Foo fighters ( non so se l’ho scritto giusto).
    Non ricordo i dialoghi , ma ho riconosciuto la tua parlantina...poi la cosa buffa è che stamattina me lo son scordato.
    Me ne son ricordare pocanzi che son andato a portare fuori l’immondizia me sopraggiunto come un flash.
    Cazzo stanotte ho sognato Giuseppe!!!
    Credo sia giunto il momento di non seguire più sto blog.
    Ciao
    Max

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    1. sarebbe arrivato lo stesso momento anche per me...

      però sto sogno strambo almeno mi ha ricordato i Foo Fighters e mi sono ascoltato Walking after you una decina di volte

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  10. Anche io ho questo problema che non ricordo i sogni che faccio, forse perchè appena mi sveglio sono già in ritardo per andare a lavoro e non ho fisicamente il tempo di pensarci.
    Però i sogni ricorrenti me li ricordo.

    Quand'ero bambino, credo dai 4 ai 6 anni, il mio sogno ricorrente era terribile, me lo ricordo come se fosse ieri.
    A un certo punto mi trovavo solo, al buio, iniziavo a cadere in un vortice di nulla (che a volte prendeva le sembianze di un pozzo, nero, infinito). Precipitavo fino a trovarmi su un tavolo rettangolare di legno sporco illuminato da luce fioca. Paralizzato, un gruppo di donne sbiadite, anziane, incappucciate con fattezze di streghe mi accerchiavano ridendo sguaiatamente, avvicinandosi sempre di più.
    A questo punto mi svegliavo in un bagno di sudore e lacrime, terrorizzato e tremante.
    Fortunatamente questo sogno che facevo veramente molto spesso, finì.
    Ora i sogni ricorrenti che faccio assomigliano molto ai tuoi. Anche io sogno di poter librare a mezzaria semplicemente roteando le mani..ma non volo, non faccio salti lunghissimi, semplicemente mi stacco da terra e non arrivo più in alto di un palo della luce. Sempre se i sogni hanno un significato, quello che gli ho voluto dare io è la mia necessità di trascendere, di estraniarmi dai problemi e dalle stupidità della vita per poter stare un un luogo più semplice, tra le cose che contano veramente..chi lo sa.
    Il sogno del liceo è da un po che non lo faccio, ma fino a poco tempo fa sognavo spesso di trovarmi nel bel mezzo di una interrogazione di matematica, davanti alla lavagna, a sprofondare per la vergogna nella mia ignoranza. A suo modo un piccolo incubo :-)

    Tra le mie fantasticherie, ho sempre immaginato di poter sbobinare i sogni di una notte intera..chissà quante cose capiremmo di noi stessi ;-)

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    1. dio bono, m'ha impaurito il tu sogno Dà

      ma a 6 anni non se possono fa sogni in quella maniera, devi aver visto qualcosa per sbaglio, per forza, non potevi avere quell'immaginario

      questo del mezz'aria è incredibilmente condiviso insomma. Ma la mia "applicazione" col salto è dovuta solo alla mia malattia per lo sport.

      eh, ma tutti risognamo la scuola. Semmai la particolarità sta nel fatto di rifarla con l'età e le sembianze di oggi
      Dal tuo sogno non ho capito se è così

      meglio non si possa fare questa cosa

      ci farebbe una paura talmente alta da farci impazzire

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  11. Forse perchè avevo una baby sitter che veniva la sera e si guardava i film horror col suo ragazzo (guardavano SOLO film horror) e io li guardavo di nascosto aqcuattato dietro la porta. credo sia l'unica spiegazione

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    1. secondo me è così

      ma non mi hai risposto sul sogno del liceo

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  12. I miei sogni sono tutti assurdi,ma propro tanto!!!quelli che mi ricordo meglio sono gli incubi,nell’ultimo che mi ricordo di aver fatto,ero chiamata a testimoniare nei confronti di un uomo colpevole di essersi ucciso,insomma un suicida e il reo mi mi parlava da morto e mi diceva che da lì a poco stavano per incastrare me per liberare lui,in un altro sogno più allegro c’erano un sacco di palline colorate saltellanti ovunque che poi si trasformavano in tanti cani,lo so,mi serve uno bravo!huahuahuahua!!! Chiara

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    1. se venite a vedere La Trilogia di Andersson allora portami anche gli acidi che vi fate

      e porta anche il suicida che lo convinciamo a ritirare le accuse

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  13. Va bene! :-D Si, dobbiamo portare acidi,il suicida e pure un analista bravo mi sa! :-D Ciao Giuseppe!Chiara

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