Cominciamo, in ritardissimo, le liste - classifiche finale dell'anno.
Cominciamo, al solito, con la lista di quei film non visti al cinema (quelli che chiamo gioiellini).
Questa lista attinge moltissimo -quasi completamente- dal gruppo facebook che gestisco Il Guardaroba de Il Buio in Sala (e, quindi, disponibili a richiesta).
Poi di sicuro farò la lista dei miglior film visti in sala.
Se trovo le forze anche quella dei migliori horror e quella mix in cui segnalo scene, grandi interpretazioni e delusioni dell'anno.
Vediamo, almeno le prime due le prometto però
TUTTI I TITOLI, SE CLICCATI, RIMANDANO ALLE RECENSIONI
Un film rumeno malinconico, divertente, colto, lungo, divertente.
L'odissea di un giovane intellettuale finito in un sanatorio alla fine degli anni 30.
Film lirico, esistenziale, rassegnato ma anche vitalistico.
Un'opera con dentro solo personaggi amabili.
Meglio un cuore che soffre che uno cicatrizzato, ormai insensibile al dolore
L'odissea di un giovane intellettuale finito in un sanatorio alla fine degli anni 30.
Film lirico, esistenziale, rassegnato ma anche vitalistico.
Un'opera con dentro solo personaggi amabili.
Meglio un cuore che soffre che uno cicatrizzato, ormai insensibile al dolore
Bellissimo documentario a tecnica mista (animazione in rotoscope, filmati d'archivio, interviste, audio originali) che racconta la prima strage in un college americano della nostra era moderna.
Siamo nel 1966, un cecchino spara indiscriminatamente dalla Torre dell'Università di Austin.
Un doc artisticamente grande, umano, rispettoso, emozionante
Siamo nel 1966, un cecchino spara indiscriminatamente dalla Torre dell'Università di Austin.
Un doc artisticamente grande, umano, rispettoso, emozionante
L'opera prima del figlio di Cronenberg è un film visivamente bellissimo, bianco, simmetrico, elegante.
Ma malato, estremamente malato.
In un prossimo futuro il divismo - uno dei concetti più lontani da me che esistano- è arrivato a livelli così assurdi e patologici che i fan comprano i virus, le malattie, contratte dai loro idoli.
Brandon "copia" suo padre (e ben venga la cosa per me) in un film che è uno Sci-Fi di corpi, aghi, malattie e mutazioni.
Ma malato, estremamente malato.
In un prossimo futuro il divismo - uno dei concetti più lontani da me che esistano- è arrivato a livelli così assurdi e patologici che i fan comprano i virus, le malattie, contratte dai loro idoli.
Brandon "copia" suo padre (e ben venga la cosa per me) in un film che è uno Sci-Fi di corpi, aghi, malattie e mutazioni.
Film difficile e dai tempi dilatatissimi.
Tutte cose che amo ma che stavolta mi hanno un pò bloccato.
Eppure questo film di soldati che non si svegliano dal sonno, di mondi ibridi (sonno-veglia, sopra-sotto, cielo-mare, passato-presente, realtà-tradizione orale) è opera che ho percepito come grande, grandissima, e che a prescindere da quanto si riesca a viverla ti porta a tante suggestioni, tanti pensieri, tante fascinazioni.
Tutte cose che amo ma che stavolta mi hanno un pò bloccato.
Eppure questo film di soldati che non si svegliano dal sonno, di mondi ibridi (sonno-veglia, sopra-sotto, cielo-mare, passato-presente, realtà-tradizione orale) è opera che ho percepito come grande, grandissima, e che a prescindere da quanto si riesca a viverla ti porta a tante suggestioni, tanti pensieri, tante fascinazioni.
Dai creatori dello splendido La Canzone del Mare un altro film che racconta una cultura ed un popolo, come fu allora quello irlandese adesso è quello mediorentale (afghana).
E ancora una volta tutto viene fatto affiancando al reale l'immaginario, la leggenda, il mito, il racconto orale.
La storia di Parvana, una bimba 11enne col coraggio di un leone.
Una bambina che sta crescendo in una cultura per certi aspetti straordinaria ma disumana con le donne.
Probabilmente il film più autoriale che ho visto su Netflix.
Due amici a caccia, un fatto di sangue, una scelta etica da prendere.
Thriller morale che pare quasi un Cuore Rivelatore formato gigante.
Tra paure, paranoie e minacce un drammatico a forte matrice psicologica che metterà anche lo spettatore, se vorrà, davanti a terribili dubbi
Due amici a caccia, un fatto di sangue, una scelta etica da prendere.
Thriller morale che pare quasi un Cuore Rivelatore formato gigante.
Tra paure, paranoie e minacce un drammatico a forte matrice psicologica che metterà anche lo spettatore, se vorrà, davanti a terribili dubbi
Il secondo film di Joachim Trier che vedo è, ancora una volta, dopo Thelma, un gran film.
E di nuovo un'opera profondamente umana in cui il regista racconta con molto affetto ed empatia il suo personaggio principale.
E questa volta abbiamo Anders, un ragazzo che esce dalla comunità di recupero in cui sta finendo il suo percorso per vivere una giornata fuori, di vera vita.
Un film in unità di tempo, da alba ad alba.
Un'opera sul sentirsi inutili, falliti, senza futuro, incapaci di rientrare con forza in quella cosa a volte così difficile che è la vita.
Eppure questo non è un film su una spirale senza ritorno ma, al contrario, sull'incredibile paura di poter star bene
E di nuovo un'opera profondamente umana in cui il regista racconta con molto affetto ed empatia il suo personaggio principale.
E questa volta abbiamo Anders, un ragazzo che esce dalla comunità di recupero in cui sta finendo il suo percorso per vivere una giornata fuori, di vera vita.
Un film in unità di tempo, da alba ad alba.
Un'opera sul sentirsi inutili, falliti, senza futuro, incapaci di rientrare con forza in quella cosa a volte così difficile che è la vita.
Eppure questo non è un film su una spirale senza ritorno ma, al contrario, sull'incredibile paura di poter star bene
Il solito Solondz, autore geniale, complesso, divertente ma anche tremendamente secco nel descrivere l'uomo.
Di sicuro non al livello del suo capolavoro Happiness, Wiener-Dog (bassotto) è comunque un gran film, capace di far riflettere molto. Divertente, cinico, abbastanza doloroso ma anche carico di tanta umanità.
Di sicuro non al livello del suo capolavoro Happiness, Wiener-Dog (bassotto) è comunque un gran film, capace di far riflettere molto. Divertente, cinico, abbastanza doloroso ma anche carico di tanta umanità.
Un documentario impressionante.
La storia di Dawson City, una cittadina del remoto Canada creata dai primi cercatori d'oro.
Ma soprattutto la storia delle pellicole che, in uno scavo, sono state rinvenute del 1975, 60 anni dopo.
Pellicole in nitrato, quasi delle bombe, che il freddo e il caso hanno portato ancora in vita a noi.
Un atto d'amore verso il cinema.
Una storia che era impossibile non raccontare
La storia di un domatore di leoni, di una contorsionista bella e triste e di una ricerca.
Tairo ha perso il suo amuleto, il ferro che gli piegò 15 anni prima Arthur Robin, il primo Mister Universo nero della storia.
Comincia così un viaggio che è ricerca, ricerca di sè stesso e di un uomo fortissimo.
Mister Universo racconta di un mondo decadente o forse già decaduto, un mondo malinconico e nostalgico.
Documentario che non ha la pretesa di nascondere i propri artifici narrativi, un piccolo gioiellino, un anacronismo, un film fatto col cuore
Tairo ha perso il suo amuleto, il ferro che gli piegò 15 anni prima Arthur Robin, il primo Mister Universo nero della storia.
Comincia così un viaggio che è ricerca, ricerca di sè stesso e di un uomo fortissimo.
Mister Universo racconta di un mondo decadente o forse già decaduto, un mondo malinconico e nostalgico.
Documentario che non ha la pretesa di nascondere i propri artifici narrativi, un piccolo gioiellino, un anacronismo, un film fatto col cuore
Dalla Spagna un altro gran bel thriller psicologico.
Interamente ambientato in una stanza El Metodo racconta di un colloquio di lavoro dove i sette candidati ben presto si renderanno conto che la selezione sarà molto anomala.
Nessuno dell'Azienda si presenterà, saranno sempre soli.
Comincerà una competizione senza scrupoli, quasi disumana, un mors tua vita mea per avere quel posto.
Intanto Madrid è semi-distrutta da una protesta No Global.
Il macrocosmo di fuori e il microcosmo di quella stanza inizieranno sempre di più a diventare una cosa sola.
Peccato per due piccoli problemi che lo allontanano dall'eccellenza.
Ma, insomma, da non perdere
Un film weird, estremo, grottesco.
Tre generazioni di una famiglia.
Un soldato erotomane, uno che fa sesso con tutto, cose, animali e persone.
Suo figlio, un uomo che diventerà un essere immondo, iper obeso, un mangiatore di professione.
E il figlio di suo figlio, un emaciato tassidermista che al calore umano ha dovuto preferire la freddezza della morte animale.
Un film che forse vi divertirà, forse vi farà ribrezzo, forse vi interesserà.
Sì, perchè Taxidermia in realtà è una spietata analisi dell'essere umano.
Corpi senz'anima, corpi materiali d'esposizione.
Tre generazioni di una famiglia.
Un soldato erotomane, uno che fa sesso con tutto, cose, animali e persone.
Suo figlio, un uomo che diventerà un essere immondo, iper obeso, un mangiatore di professione.
E il figlio di suo figlio, un emaciato tassidermista che al calore umano ha dovuto preferire la freddezza della morte animale.
Un film che forse vi divertirà, forse vi farà ribrezzo, forse vi interesserà.
Sì, perchè Taxidermia in realtà è una spietata analisi dell'essere umano.
Corpi senz'anima, corpi materiali d'esposizione.
Sant'Anastasia, Napoli
Siamo nei giorni della processione della Madonna dell'Arco, una Maria ferita nel volto che è punto di riferimento dell'intera, devotissima, comunità.
Ci sono una ragazza in carrozzina che non crede più ai miracoli, una pianista coreana che vede Dio nella musica e una trans che vive invece la sua religiosità in maniera più classica e sentita.
Dopo Il Libraio di Belfast un altro dolcissimo documentario di Alessandra Celesia, autrice che riesce sempre a star fuori da quello che mostra, a non dare giudizi, ma al tempo stesso ad amare le sue storie in modo assoluto
Siamo nei giorni della processione della Madonna dell'Arco, una Maria ferita nel volto che è punto di riferimento dell'intera, devotissima, comunità.
Ci sono una ragazza in carrozzina che non crede più ai miracoli, una pianista coreana che vede Dio nella musica e una trans che vive invece la sua religiosità in maniera più classica e sentita.
Dopo Il Libraio di Belfast un altro dolcissimo documentario di Alessandra Celesia, autrice che riesce sempre a star fuori da quello che mostra, a non dare giudizi, ma al tempo stesso ad amare le sue storie in modo assoluto
The Breadwinner è davvero splendido, uno dei film che mi ha dato più soddisfazione recuperare nel frenetico rush pre-Oscar.
RispondiEliminaAntiviral è un po' che vorrei vederlo, grazie per avermelo ricordato :)
eh, antiviral film a rischio
Eliminabellissimo da vedere, grande soggetto, ma per complessità e per quanto è ostico dire che ti piacerà sicuro impossibile. Anzi...
Breadwinner invece uno dei belli oggettivi, a chi non piace sta male ;)
Grazie! Come sempre riesci a incuriosirci, della tua lista ho visto ed apprezzato solo el metodo e antiviral
RispondiEliminaallora c'è tanto da recuperare ma le premesse son buone ;)
Eliminagrazie mille a te :)
Molti film curiosi, almeno 3 o 4 mi interesserebbe vedere ;)
RispondiEliminaalcuni si reperiscono facilmente ;)
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