13.9.14

Recensione "Necropolis - La città dei morti"

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Avete presente quando fate (o.k, quando vi fanno) una torta e viene
fuori malissimo?
La prendete dal forno ed ha un aspetto orribile.
Probabilmente avete sbagliato qualche passaggio nella ricetta, probabilmente qualche ingrediente è stato messo un pò ad minchiam.
Non volete portarla a tavola, ci sono gli amici, ci sono i parenti, che vergogna.
Poi arriva lo zio che ne assaggia un pezzettino e dice:
"Ma sti cazzi che è brutta! è bona! portela di là, movete, mica dobbiamo vedella, avemo da magnalla".
Ecco, Necropolis è un pò così.
E' un film che sbaglia praticamente ogni passaggio da scena a scena.
E non solo, nella stessa scena sbaglia tutte le frasi e i dialoghi, gli ingredienti.
Eppure è buono, eppure ti lascia soddisfatto, eppure l'assaggi e ti sembra meglio di tante torte ben fatte che non sanno de na sega.
Per almeno 3/4 di film ci sembra di assistere ad una trasposizione di Tomb Raider.
La giovane archeologa, pure bona, col padre che fu anch'esso un grande archeologo ma ora è morto, le catacombe da esplorare, le frasi da decifrare, i marchingegni da azionare, persino passaggi subacquei che portano da una stanza all'altra, le reliquie, qualche mostro, qualche frana.
Mancano le pistole.
In realtà Necropolis è qualcosa di più.
Ed è quello il suo pregio.
Ed è quello il suo difetto.

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Sì, perchè il film diventa una metafora di tante cose, della realtà parallela, dell'inferno, del senso di colpa, dei ricordi, del viaggio dentro sè stessi, del rettificare.
De che?
Del rettificare.
De che?
Del rettificare, che mica ho capito quel che significa nel film, con quello specchio al posto della pietra filosofale (Potter, me dispiace ma la frega -ragazza in perugino- t'ha fregato, l'ha trovata lei), con quel bacio curativo, con quel tuffo collettivo.
Ma non è che prima ce se capisce tanto di più eh, con la prima mezz'ora fatta di teorie assurde, ventenni che traducono l'aramaico al volo e poi in quattro e quattr'otto risolvono enigmi senza alcun senso.
"Allora, questo vuol dire questo, questo vuol dire che dobbiamo fare 115 metri in profondità partendo dalle Rue A Casacc, questo vuol dire che la cripta è dietro il terz'ultimo osso della sedicesima fila, questo vuol dire che il sopra è pure il sotto, questo vuol dire che dobbiamo rettificare, questo è il famoso Cardine Tolemaico che glie bacia i piedi e poi le mani, questa è la Porta Alchemica del famoso studioso SonCazzen, qui dietro c'ha da esse per forza un passaggio che in 500 anni nessuno ha mai visto, sì, è questo, entramoce, ecco, qui non c'è entrato nessuno da 500 anni, ma questo qui steso secondo te è vivo? ma no, è morto, pressochè morto direi, dato che qui non c'entra nessuno da 500 anni come dicevi, qui c'è un connubio, qui so cazzi, giramo di là, qui te lo dico io che c'è scritto, c'è scritto che so cazzi ancora peggio de prima, qui devi capì che te c'hai un figlio ma se lo neghi anneghi, qui uscimo che me scoppia la testa e so stata troppo intelligente finora, ve l'avevo detto che se andavamo alla rovescia andavamo dritti"

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Insomma, un casino con pochi precedenti.
Ma il film affascina, le location son favolose (e poi fortunatamente un film decente dopo che il primo che fu ambientato nelle catacombe parigine, Catacombs, fu uno dei più brutti horror degli ultimi 10 anni) tutta la roba che mette dentro, con le immagini (pianoforte, fratellino, macchina in fiamme) simbolo dei ricordi e dei sensi di colpa, col coro necrofilo de Amici de Maria de Filippi che fa le prove in cripta, con l'uomo-talpa, con l'umo-marmo che all'andata sembra un semidio, al ritorno invece, siccome la ragazza ha fretta, piglia un cazzotto in bocca e giù, steso, con quel mostro incappucciato che sembra tanto la Morte, con le voci dei demoni nascoste nell'acqua, con il bellissimo e affascinante concetto della realtà a specchio destra-sinistra ma anche dell'inferno dantesco in cui per sbucar fuori devi scendere.
Alla fine il film affascina, prende, ha atmosfera e tante immagini buone.
"Lasciate ogni speranza voi che entrate" , c'è scritto fuori dalla porta del cinema, "perchè non ci capirete una fava".
Solo la nostra Lara Croft sa come la sceneggiatura riesce ad andare avanti ma noi ci fidiamo di lei, noi che non conosciamo il Cardine Tolemaico ci affidiamo a lei.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.

( voto 6,5)


20 commenti:

  1. Ero quasi tentato di vederlo, magari dopo la tua recensione gli darò un chance.

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    1. Beh, se hai letto bene al rece sta gran corsa al cinema non ce la vedo eh... :)

      a un link sì, ma corri piano :)

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    2. Vedo che mi hai capito XD no dai, un horror leggero ma comunque dignitoso ci sta, ogni tanto

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    3. Che poi alla fine è quasi più un thriller forse, anzi, dirò di più, un thriller psicologico come piace dire a qualcuno.
      Però è uno di quei film che se hai voglia di massacrare hai tutto il materiale per farlo...

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  2. Quasi quasi mi hai convinta a vederlo, e io che l'avevo messo in panchina hehehe, mai dare per scontato niente xD

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    1. Oh, strano, sei già la terza che mi dice che gli ho fatto venire mezza voglia di vederlo.
      In realtà non era una rece entusiasta.
      Ma senza gli 8 euri che ho messo io credo che possa starci come visione

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  3. Anche a me il trailer non aveva entusiasmato e invece hai scritto talmente 'na cosa caruccia, che quasi quasi quasi.....sí io senza 8 euro. Posso attendere, che tanto non ho manco il tempo di respirare, di questi periodi. Tipo che l'ultimo film "novità" che ho visto è stato Maleficent. Ahò.

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    1. Oh, ma davvero ho scritto una cosa che invoglia a vederlo?
      Non ho fatto apposta, scusate :)

      No, a parte gli scherzi, questo è un film con un trilione di difetti, inverosimile come pochi.
      Ma se vuoi atmosfera e belle scene fa il suo porco dovere.

      Apperò, l'ultimo Maleficent...

      E il penultimo? Il primo Rec? :)

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    2. Gli x-men. Un meravigliosissimo lato B di Jackman.
      Tu chiedi, io rispondo.
      :D

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    3. Oddio, spero comunque uno degli ultimi, non dei primi... :)

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  4. mi hai fatto veni voglia di vederlo :)

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    1. Ma fate apposta???
      Tutti a dire che vi ho invogliato con questa rece.
      Ah ah, stranissimo, non è nemmeno una rece superpositiva, anzi..
      Ma grazie

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  5. Beh tutti i torti non ce li hai quando parli della facilità con la quale i giovincelli riescono a svelare i misteri. A me personalmente non piacque il pochissimo spazio (quasi assente a dire il vero) dedicato alla costruizione del background dei protagonisti secondari. Non hanno lavorato come dovevano sul senso di colpa, ci sono pochi segnali e troppo deboli. Per esempio la storia del figlio rinnegato del terzo superstite, sputata fuori negli ultimi secondi tanto per strappare un biglietto per l'exit: che hai combinato tu? Io? Ehmmmm... C'ho un figlio che non mi sono mai cagato di striscio... Sei pentito? Cazzo si! Sarei pentito anche per le Torri gemelle se servisse a farmi uscire!
    Ma l'atmosfera c'è tutta, ed è estremamente coinvolgente. Con un cast migliore ed una sceneggiatura più snella ma più profonda,sarebbe stato da dieci.

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    1. Bravo, quell'episodio (ma anche altri :) ) ha davvero poco senso...

      E son d'accordo, il soggetto e l'atmosfera davvero ottimi, poi è crollato nella scrittura.
      Peccato :)

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  6. Ciao Caden, sono nuovo da queste parti, quindi innanzi tutto ti faccio i complimenti per il blog, e ti ringrazio per avermi fatto conoscere tante piccole e grandi chicche che altrimenti non sarei stato capace di scovare.
    Tra cui questa.

    La tua recensione su come questo film, nonostante la mediocrità tecnica di attori e regia, riesca ad affascinare, mi ha decisamente incuriosito :-)

    Me lo sono quindi divorato seduta stante, luci spente e aspettative contenute.
    Scrivo per spezzare una lancia a favore di Mr. Dowdle, difendendo in parte la pellicola, ma solo perchè, lo ammetto, sono di bocca buona per tutto ciò che riesce a creare intrattenimento.

    Per 90 minuti sono rimasto rapito dal fascino dell'ambientazione, reale e agghiacciante e dall'empatia con i protagonisti (seppur improbabili) per il senso di un non ritorno irrimediabile e angosciante da un oscuro aldilà.
    piacevolmente agghiacciante.

    Da un horror, affrontato tra l'altro con poche aspettative, non potrei chiedere di più.
    Un punto a favore.

    Le pecche del film sono molte, certo, anche se sono venute fuori a visione conclusa, perchè il film, nulla da dire, si lascia guardare con estrema piacevolezza.

    Alcune scene mi hanno riportato con il pensiero, ovviamente, all'inarrivabile The Descent (analogie di senso e di ambientazione), altre a i Goonies (il ritrovamento del tesoro-specchietto per le allodole / il masso che cade se sposti la pietra sbagliata/ l'immagine del piano in una caverna), e altro che ora non mi viene a mente, ma che al momento è andato a toccare ricordi sopiti con relativi brividi lungo la schiena.

    Il film mi ha dunque colpito a livello emozionale: questo aspetto mi è inevitabilmente piaciuto. altro punto a favore.

    Finito il film ho avuto un bel senso di soddisfazione. divertito e angosciato al punto giusto, senza troppe pretese.

    MA
    a posteriori, dopo aver "rielaborato", il tutto risulta affrontato in maniera approssimativa, sbrigativa, ti accorgi che la psicologia dei personaggi è poco approfondita (la Talpa è una sorta di Caronte, traghettatore di anime perse?
    Senza di lui non avrebbero mai incontrato la strada per gli inferi..).
    E poi la poca chiarezza di alcune scene (che fine fa la pietra filosofale? la sua scomparsa sta a significare che la risposta è dentro di noi? (lo specchio dorato riflette le proprietà della pietra incarnate nell'archeologa?), e poi ancora il mancato approfondimento dell'alchimia, tematica centrale del film, e ancora la banalità del mettersi a posto con la coscienza chiedendo un ridicolo "scusa" al caro perduto.. ma nonostante tutte queste mancanze sono qui a pormi domande, a incuriosirmi e a sentire ancora l'attrazione del buio, l'umidità di quei tunnel.. la mattina dopo la visione ero su wikipedia a informarmi sulle catacombe parigine.

    Questo è il vero pregio del film, che in qualche modo, subdolo e inconsapevole, per sbaglio, ti entra dentro.

    Probabilmente la maggiore pecca di As Above So Below è di essere una produzione americana. Se fosse stata una produzione britannica, i protagonisti sarebbero rimasti bloccati, persi in quel limbo di morte sospesa (vedi il crociato inspiegabilmente ben conservato dopo 500 anni) soffrendo le pene dell'inferno nel quale erano. Non esiste che si torni dall'inferno.

    Potenzialità incredibili inespresse, pensa sulla tematica della legge del contrappasso visti i riferimenti a Dante cosa si poteva costruire, invece accennata goffamente dalle anime intrappolate nella pietra, o alla storia del marciume parigino legato alle fosse comuni à la place d'Enfer, quanto materiale sprecato.
    Sarebbe stato un Gran film con qualche approfondimento storico e psicologico ben piazzato.
    Ma dei sè e dei ma son piene le fosse (appunto).

    Il film è quello che è, ideale per passare una piacevole ora e mezza, al buio, ancora meglio di notte per provare qualche sano brivido.

    L'ho trovato comunque al di sopra della media del genere, anche se qualche piccolo accorgimento l'avrebbe reso grande.

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    1. Beh, quando qualcuno esce dall'"ombra" e inizia a commentare è sempre bellissimo.
      Se poi come primo commento tira fori robe così, chapeau ;)

      Alla fine siamo quindi molto vicini come sensazioni ed idee su questo film, ossia riconosciamo parecchi errori ma in qualche modo c'ha preso.
      Sì sì, The Descent, I Goonies, come dicevo Tomb Raider, tutte le pellicole con qualche attinenza "cavernosa" o archeologica possono venir fuori, anche Indiana.
      Tutte le domande che ti fai sono in gran parte, credo, quelle che mi ero fatto anch'io, solo che lp'avevo un pò messe e scritte in caciara, te invece le hai esposte benissimo (scrivi in maniera perfetta, permettimi di dirlo).

      quando scrivi

      Probabilmente la maggiore pecca di As Above So Below è di essere una produzione americana. Se fosse stata una produzione britannica, i protagonisti sarebbero rimasti bloccati, persi in quel limbo di morte sospesa (vedi il crociato inspiegabilmente ben conservato dopo 500 anni) soffrendo le pene dell'inferno nel quale erano. Non esiste che si torni dall'inferno.

      è buffo perchè ho appena visto Southbound e... vedilo e poi capirai

      ma è un'altra a coincidenza più grossa. Prima hai parlato di The Descent, poi del fatto che siccome il film è americano loro escono etc...

      beh, non so se lo sai ma proprio in The Descent furono fatti due finali, uno, quello che conosciamo, in cui lei si immagina solo di uscire. Un altro, per gli americani, in cui esce davvero

      non so se lo sapevi ma in caso contrario quindi la tua analisi è perfetta

      dimostri anche grande intelligenza nel citare possibili pieghe di trama che potevano portare ad approfondimenti molto interessanti (il contrappasso, il marciume parigino).
      Insomma, gran commento, complimenti ;)

      sì sì. oltre la media

      se non fosse un pastrocchio era un horror con i controcazzi

      ciao!

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  7. Cioè hanno fatto un finale di the descent apposta per gli americani con happy ending?? Questa me l'ero persa ;-) ma si può??! Colgo al balzo la dritta southbound, grazie!

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    1. Eh sì, guarda, sono quasi sicuro

      anche perchè altrimenti non si spiegherebbe The Descent 2 con lei...

      Ma a prescindere da questo (ora non ricordo come erano collegati i due film) sono quasi sicuro di quello che ti ho detto sui finali

      ma no, non era un consiglio spassionato, solo curioso che te avessi scritto quella frase un giorno dopo che avevo parlato di Southbound. Perchè ci sta molto bene come concetto...

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