11.10.14

Recensione: Big Bang Love, Juvenile A

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Il mio rapporto con Miike non è ancora definito.
E come può essere definito e defintivo il rapporto con un regista così diverso da sè ogni volta, così inafferrabile, così capace di farti gridare al capolavoro e poi, tre minuti dopo, mostrarti senza pudore la sua parte più trash.
Qual è il vero Miike?
Quello grottesco, eccessivo, sanguinariamente visionario di Ichi?
O quello disturbante, metaforico e psicologicamente violentissimo di Visitor Q.
O quello classico della prima parte di Audition?
O quello pazzo e freddamente sadico della seconda?
Oppure questo qua, quello di un film inafferrabile come il suo cinema, un film, e un cinema con esso, che passa senza ritegno e senza soluzione di continuità da impressionanti sequenze visionarie a lordi e stretti interni, dalla sensazione di trovarci davanti a qualcosa oltre la realtà, trascendentale a violentissime scazzottate e spargimenti di sangue.
Che film è Big Bang?
Difficile dirlo.
C'è un carcere, c'è un timido ragazzo gay diventato mostro per una notte che vi entra, ce n'è un altro violento e carismatico, c'è un direttore subdolo.
Il ragazzo violento è stato ucciso, non si sa da chi, non si sa perchè.

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E parte così un'inchiesta, e il film diventa qualcosa di strano, una serie di domande che non vengono mai pronunciate dai protagonisti del film ma appaiono invece sullo schermo, qualcosa di trierano, come se ci fosse qualcuno al di fuori della diegesi, che sia più un qualcosa di un qualcuno non si sa, una morale, una ricerca della verità, una tesi che entra nelle vicende, forse noi stessi.
In realtà non siamo davanti a un giallo, non è che ci interessi così tanto chi sia l'assassino, ma se giallo dev'essere è un giallo che nel nostro mondo indaga pochissimo, che le prove e gli indizi più che qua, da noi, le cerca in un mondo altro, parallelo, un mondo fuori dal mondo o forse sopra di esso, e come tutto questo non richiami quel capolavoro di Una pura formalità in cui più si andava avanti più i contorni di quel luogo si facevano sottili, eterei, trascendenza.
E qui lo stesso, Miike fa di tutto per non ancorarci alla realtà e ci fa perdere tra quelli che sembrano palchi teatrali, luoghi prima angusti e poi vastissimi, estratti di cartone animato e spazi e cieli irreali, che quello lì fuori dal carcere sembra un tempio azteco e là, lassù, c'è un razzo che mi porterà via, dagli alieni, in Paradiso, dove volete voi.
E allora ci sono uomini che vogliono uccidere per poi trovare la forza di suicidarsi e altri che si suicidano mente vengono uccisi forse perchè quel razzo desiderano prenderlo il prima possibile.
E c'è un ragazzo dolce che si innamora di un altro ma trova un raggio a trafiggergli il cuore.

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Miike cerca di raccontare sensi di colpa e desideri di redenzione e lo fa in maniera evocativa, metaforica, lievissima alternando tutto alle sue tremende scene di violenza.
Forse non comprendiamo tutto, forse è tutto troppo maledettamente difficile, quei colori ocra che dominano dapertutto, quell'uomo che sempre viene a chiamare la sua vittima mentre l'altro, il ragazzo buono, cammina sopra l'aqua che i loro vestiti laverà, quelle scale orizzontali, quella semplice vicenda di omicidio che si fa così complicata.
Chissà cosa è sto film.
Forse non è niente di complicato.
Forse è solo la storia di un uomo innamorato, di uno che non riesce più a vivere e di loro due che parlano di tripli arcobaleni e di amori che non saranno mai.



15 commenti:

  1. poesia, davvero un film poetico. in tanti dovrebbero imparare dal maestro di Yao, da tanti punti di vista!

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    1. Ho un rapporto conflittuale con Miike, probabilmente non sarò mai un suo fan.
      Ma se dovessi decidere dal film di ieri sarei il fan numero 1

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  2. film molto bello, ma a un certo punto punto si pecca di 'eccessivo contenuto'

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    1. Non lo so se è eccessivo contenuto, probabilmente è eccessivo stile ed eccessivo simbolismo.
      Comunque Miike è questo, da qualche parte eccede sempre, ti capisco

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  3. Ciao Caden! Ieri ho visto per la prima volta questo film di Miike, autore che ho iniziato a scoprire due giorni fa con Audition. Mi trovo molto d'accordo con la tua recensione su Big Bang Love, il quale reputo un gran film (drammatico, originale, metafisico, violento etc.) anche se, come dici te qui sopra, potrebbe(e sottolineo potrebbe)peccare di eccessivo simbolismo e stile...ma può anche darsi che sia un film che va veduto e vissuto nel momento giusto, per ritenerlo un capolavoro...boh, non so, è un film talmente particolare...
    Ripeto, ho visto solo due film di Miike (Audition mi è piaciuto parecchio...lì ci troviamo un po' meno in sintonia), però ho come la sensazione che Miike non sia il grandissimo regista osannato e idolatrato dai più...comunque in questi giorni visionerò altro del regista, in primis Visitor Q (ho notato che ti è piaciuto), Ichi the Killer e qualcos'altro...se sai di altri bei film di Miike, accetterò consigli ;)

    Ti scrivo pure riguardo a un altro nipponico che, invece, mi ha sconvolto ed è entrato violentemente nella mia personale classifica dei registi preferiti: Sion Sono. Anche lui l' ho iniziato a scoprire pochi giorni fa, ma già lo adoro alla follia. Ho iniziato con il Capolavoro 'Love Exposure' (non so se tu l'hai visto, per quanto mi riguarda ormai è uno dei miei film preferiti...dura 4 splendide ore, non annoia un solo istante, non ha mai una caduta, fa ridere, fa commuovere, fa riflettere...mamma mia, sono rimasto folgorato!), poi ho visto Suicide Club(fra quelli che ho visto, il minore...un film comunque grandissimo, beffardo, disturbante), Guilty of Romance(quasi capolavoro, te lo consiglio...dovrebbe stare su mymovieslive...approfittane;) e poi Cold Fish(ho letto anche la tua recensione e ho visto che l'hai apprezzato [ah, e ti ammiro perché sei l'unico, tra tutte le recensioni che ho letto, che ha citato il Cane di Paglia di Peckinpah]...però non quanto me...per me è secondo solo a love exposure...in più è uno dei film più disturbanti che abbia mai visto...ora ho finalmente capito il secondo gradino del podio nella tua play :)
    A te Sono piace? Quali hai visto e qual è il tuo preferito?

    Prima di andarmene ci tenevo a farti un' altra domanda...Conosci Simone Massi?

    Ciao Caden!

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    1. Grazie dei soliti commenti interessantissimi.

      1 sai che di Big Bang Love adesso ricordo pochissimo? è uno di quei film poco narrativi del quale ti rimangono immagini e sensazioni, pochissimo altro.

      2 Guarda, che Miike sia assolutamente sopravvalutato lo sanno tutti. Ma in realtà non è sopravvalutato (scusa l'incoerenza), il fatto è che l'idolatria verso di lui deriva proprio dallo stesso motivo per cui si può criticare, ovvero l'incredibile pazzia, la vorticosa produzione (questo fa 3 film l'anno...) che in mezzo a tante cose bellissime ha anche trashate senza fine. I suoi fan lo amano per questo, i suoi detrattori lo odiano per questo.
      Ad esempio Ichi the killer non solo è considerato un capolavoro, ma ho sentito persone che lo considerano il loro film preferito nella storia. A me è piaicuto ma è davvero grottesco e scemo come pochi ;)
      Credo che Visitor Q dei soli 4 che ho visto (mi pare) sia il migliore per me.
      Mi hanno parlato benissimo di Gozu

      3 Ecco, di Sono ho visto solo due film (l'altro è Strange Circus) ma sono già innamorato come pochi...
      Sto facendo la posta ai due titoli che hai citato te (se non li vedo st'anno li metto nella promessa 2016) e anche ad Himizu.
      Sì sì, ho visto che è su MyMovies, non sai quante volte stavo decidendo di vederlo e poi sono andato su cose più leggere, almeno di minutaggio.
      Ma questo è un registone, pazzo anche lui, forse più di Miike pure, ma senza quella vena trash e pop del primo.
      Non mi ricordo se la lista disturbanti fosse una classifica, non credo, ma se l'ho messo quasi alla fine sì, vuol dire che è uno dei più disturbanti ;)
      Beh, io Cane di Paglia lo tengo sempre come esempio perfetto dell'uomo normale che impazzisce, là mi sembrava evidente

      4 Vorrei rispondere con "Massì!" invece no, non lo conoscevo. Ma ho messo al volo su google ed è assolutamente nelle mie corde come disegnatore, sia come colori che come suggestioni, notevolissimo!

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    2. Beh si su Miike (per ora) la penso come te. Comunque a breve, come già detto, vedrò altri suoi film...poi ti dirò ;)

      Sì, Sono è proprio un registone! Mi fa piacere che la pensi come me.
      Su Guilty of Romance però devi stare attento a beccare la versione uncut (144') e non quella tagliata (113'). Comunque ho controllato e su Mymovies c'è quella originale.

      Guarda, Massi te lo volevo consigliare proprio perché penso sia nelle tue corde. Un vero Autore nostrano. I suoi lavori durano veramente poco (max. 11min). Sul tubo ne trovi alcuni. Te li consiglio vivamente!

      Ciao Caden!

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    3. No, figurati, su MyMovies son serissimi sull'originalità delle cose, anzi, a volte mettono film in lingua malgrado fossero stati doppiati.

      Magari su Massi ci faccio un post ;)

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    4. Ti prego! Ne sarei felicissimo ;)

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  4. L' ho visto ieri, bellissimo, come la tua recensione. Tra l' altro ottima nel non focalizzarsi nell' amore omosessuale, come si potrebbe superficialmente pensare, ma con uno sguardo più universale. Come credo fosse nelle intenzioni di Miike, visto il titolo originale (4,6 miliardi di anni di amore) e le immagini del razzo e del tempio (credo non azteco, ma uno ziqqurat mesopotamico) a simboleggiare il percorso dell' umanità, passata e futura.
    A mio avviso è un film speculare a Izo, simili nell' utilizzare diversi stili di regia e nell' essere "senza tempo", questo si concentra sull' amore, mentre Izo sulla crudeltà umana.
    Non l' ho trovato eccessivamente simbolico, in ogni caso qualcosa ti lascia dentro e non è mai un male.

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    1. La cosa di non rimarcare troppo la storia omosessuale mi è venuta naturale. Del resto non scrissi praticamente nulla nemmeno su La vita di Adele, pensa te... E' che quando ci sono storie universali d'amore del sesso dei due me ne frego poco, a meno che la componente omosessuale non sia motore del film, ossia non "muova" le cose.
      Ahah, io ho detto a caso del tempio, figurati...

      tu sei un esperto di Miike, io mi sono un pò arrabattato, come sempre, solo su quello che vedevo e che so

      Mi segno Izo, anche se ho sempre voluto vedere Gozu

      grazie dei complimenti, complimenti che rigiro a te

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    2. Sì, ma si poteva cadere ( e in qualcosa che ho letto in giro è capitato) nello scambiare il percorso di formazione, passaggio all' età adulta con la confusione dell' identità sessuale. Gozu invece è più incentrato proprio su quest' ultimo aspetto, nel conflitto interiore dovuto all' impossibilità di esprimere appieno i propri sentimenti in un ambiente in cui non sono accettati (yakuza), anche se mostrato in maniera un po' "bizzarra" :D

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    3. Ah, o.k, ora non mi ricordo perfettamente il film (è un film difficile e abbastanza denso e caotico, una sola visione dopo anni ti lascia poco della trama) ma capisco quello che dici.

      ah, vedi, io come al solito non sapevo nulla della trama, non mi informo mai

      grazie della pillola ;)

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    4. In Gozu la lettura è abbastanza tra le righe eh, più che altro perché il primo impatto è il più classico dei WTF :D
      Se lo vedi di sicuro penserai al film ogni volta che berrai del latte o un caffè macchiato. Anzi il caffè macchiato non lo prenderai proprio più :D

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    5. beh, i WTF con Miike credo li trovi nel 90% dei suoi fiolm ;)

      e così dopo aver smesso di mangiare il pollo fritto per colpa di Killer Joe devo anche smettere col caffè macchiato, capito ;)

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

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3 ciao