Quello del cartone d' autore, è un vero e proprio campo minato, specie quello giapponese.Perchè ? Per il fatto che ha così tanti appassionati ed "esperti" che quando qualcuno fuori da questa cerchia si avventura in commenti o recensioni rischia come minimo di farsi dare dell' incompetente. Mettiamo dunque le cose in chiaro: io non conosco il manga di Ghost in the shell e di conseguenza nè le vicende nè le tematiche e il modo in cui sono state affrontate nel fumetto. Io ho visto il film. Ebbene, siccome mi era stato presentato come una delle massime opere d'animazione di sempre, non posso dire di aver avuto questa sensazione. Il livello del disegno è massimo; la tratteggiatura, il carattere dei personaggi principali molto forte, i temi affrontati (c'è anima, spirito, ghost nella robotica?) attuali e non banali ma... il film è di una difficoltà eccessiva, con una trama, almeno per me, molto confusa in cui si mischiano troppi funzionari, troppe associazioni, discorsi troppo tecnici o intellettuali, troppe "informazioni" di cui 5 secondi dopo non ricordi nulla.
Il film, forse volutamente, è molto freddo, quasi privo di sentimenti; rifacendosi al titolo, possiamo dire che è come se all' interno del suo guscio, della sua corazza, ha un'anima troppo debole, algida, incapace di emozionare. Eccessivi inoltre mi sono sembrati gli indugi sulla nudità della protagonista, il cyborg con anima umana Kusanagi, ma si sa, questa è una vera fissazione dei Jap. Ho quasi la certezza che tutti questi piccoli difetti siano dovuti, come ho spiegato all'inizio, alla mia non conoscenza di tutto quello che precede il film. Rimane un' opera visionaria di ottimo livello, una pellicola che per ambientazioni, personaggi, tematiche ha tutto per essere diventato quello che è diventato: un cult assoluto.
( voto 7 )