ATTENZIONE, QUEST'ANNO NON FARO' IL MEGA SONDAGGIO SUL MIGLIOR FILM 2020.
Sarei comunque contentissimo se condividerete comunque le vostre liste e classifiche in commento, o con il metodo regolamentato che usavamo gli anni scorsi oppure -come ho fatto io quest'anno - segnalando semplicemente le vostre migliori visioni del 2020 a prescindere come e dove la avete fatte (e anche l'anno del film).
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In quest'anno così anomalo, difficile e per certi versi terribile che è stato il 2020 anche le classifiche del blog non potevano non risentirne.
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In quest'anno così anomalo, difficile e per certi versi terribile che è stato il 2020 anche le classifiche del blog non potevano non risentirne.
Tanto che, per parecchi motivi, ho deciso che al posto dei soliti 4-5 appuntamenti (di solito due post coi gioielli non distribuiti, quello con le delusioni, le interpretazioni e altre piccole cose e i due con i 20 miglior film visti al cinema) ne farò soltanto uno, questo.
Ciò significa che unirò in un solo post tutti i migliori film visti quest'anno, a prescindere che li abbia visti al cinema, su piattaforme o su file (in questo ultimo caso possono esserci quindi anche titoli non 2020).
Non solo, ma non farò nemmeno una classifica dividendo film in semplice ordine cronologico, a mesi.
Voglio comunque segnalare in qualche modo i miei top 5 e i miei top 10.
Ah, non ce l'ho fatta ad inserire le recensioni nei titoli. Di solito in questi casi vi dico che se proprio volete leggerle le trovate nell'archivio. Ma l'archivio non lo aggiorno da 5-6 mesi, ahah. Quindi, insomma, se proprio volete le trovate in qualche modo (ad esempio scrivendo su google "titolo film + buio in sala").
GENNAIO
DYLDA - LA RAGAZZA D'AUTUNNO - TOP 10
L'opera seconda di Balagov (ma la prima che vedo, mi manca ancora Tesnota) è un film grandissimo.
Sembra incredibile che un ragazzo di 26 anni (età alla quale presumo abbia scritto il film) possa avere una tale sensibilità, gusto, padronanza dei mezzi e, soprattutto, capacità di togliere invece che di aggiungere, raccontare, costruire.
La storia di una ragazza altissima, scemotta, di gran cuore, e della sua amica che ritorna dal fronte.
Due personaggi femminili che diventano indimenticabili nell'attimo stesso in cui li vedi.
Un film che è meraviglioso da vedere per messinscena, colori (dei pastello impressionanti) e fotografia ma che nei contenuti e nella sensibilità in cui sono scritti personaggi e vicende, è ancora più grande.
FEBBRAIO
UNCUT GEMS (Diamanti Gezzi) - TOP 5
Dopo Good Time (stupendo) il nuovo film dei fratelli Safdie è, se possibile, ancora più bello, di sicuro una evoluzione, un portare ancora più all'estremo tutto quello che avevamo visto nel film precedente.
Cinema di impressionante rapidità, fatto di dialoghi, scene, musiche e vicende talmente veloci che si sovrappongono una sull'altra senza però sgretolare mai il film, anzi, rendendolo un tutt'uno potentissimo.
Per quanto mi riguarda uno di quei film paradigma di una certa idea di cinema, uno di quelli che più volte citerò come esempio.
Con un Sandler grandissimo.
O QUE ARDE (Fire will come)
Un altro grande film anche giocato sul togliere.
Un piromane torna a casa dopo anni e anni di prigione.
Vive una solitudine cosmica, solo la vecchia madre e una nuova veterinaria lo avvicinano (o meglio, è lui che si fa avvicinare solo da loro).
Tutto procede stancamente finchè non arriverà un nuovo devastante incendio a portare una completa distruzione
A TAXI DRIVER - TOP 10
Lo ammetto, l'ultima mezz'ora in sala ero una fontana (meno male fossi solo).
A Taxi Driver è un film magnifico, l'ennesimo della filmografia sudcoreana.
Giusto un paio di difetti mi bloccano dal considerarlo un piccolo capolavoro dei nostri tempi.
Il film è ambientato nel 1980, durante le proteste della popolazione coreana contro la neo-dittatura instauratasi nel Paese, autrice di un colpo di stato.
Un giornalista tedesco e il suo autista coreano si recano nella città epicentro della rivolta.
Prima si ride, poi, piano piano, A Taxi Driver diventa un'opera struggente sulla vita, sugli ideali e sul coraggio
MARZO
TOO LATE - TOP 5
Chi mi conosce sa che io amo praticamente tutto quello che vedo, parlo sempre e solo bene.
Però poi quando vai a vedere bene i film che veramente mi restano nel cuore sono pochi, non più di 5-10 l'anno.
Ecco, Too Late è uno di quelli.
Un film perfetto per me, che ha tutto quello che più amo, come personaggi fragili e umani, come dialoghi incredibili (se non li seguite bene vi perdete mezzo film), come una regia che adoro (il film è costituito da 5 piani sequenza), stimolante (non c'è ordine cronologico, dovete ricostruire tutto), attori che non dimentichi, colonna sonora, tutto.
E un finale talmente perfetto che mi resterà dentro per sempre.
Probabilmente è solo un bel film ma vi assicuro che se riuscirete ad "ascoltarlo" e a vedere ogni piccolo dettaglio lo troverete grandissimo.
Perchè è un film "facile" ma se lo spettatore non coglie tutte le meraviglie nascoste nella sceneggiatura Too Late viene rovinato.
Siamo tra Tarantino e i Coen ma con un'anima drammatica, anzi, tragica.
La storia di un investigatore privato e di una ragazza che deve difendere.
Una ragazza che ama moltissimo ma, forse, non per il motivo che tutti quanti si aspettano.
In questi ultimi tempi raramente mi sono così divertito intellettualmente, amato personaggi ed emozionato profondamente come con Too Late.
SWALLOW - TOP 10
Magnifico.
La storia di una ragazza sposata con un uomo ricchissimo.
Completamente sola nella splendida villa, non amata, non stimata, non realizzata, Hunter - anche complice un terribile trauma primigenio - piano piano inizia a cercare realizzazione e appagamento in un banale ma orribile gesto, ingoiare piccoli oggetti.
Swallow è un dramma psicologico di grandissima sensibilità, anche bellissimo da vedere e con una protagonista principale indimenticabile.
Visione quasi imprescindibile.
LA TARTARUGA ROSSA
ilm d'animazione che è quanto più vicino alla poesia si possa chiedere.
In dei disegni stilizzati, essenziali, in alcuni frangenti anche poco curati (ad esempio la sabbia non si muove mai) un film che racconta di tutto, della vita, della morte, del destino, dei cicli, dell'equilibrio naturale.
Colori bellissimi, le albe, i tramonti, le notti, le ombre sulla sabbia, i riflessi del mare, il verde degli alberi, il marrone della terra.
Ci saranno diluvi, ci saranno cadute che ti porteranno quasi a morire per poi quasi rinascere, ci saranno sogni e incubi, speranze e rassegnazioni.
Mai una sola parola, non ce n'è bisogno.
APRILE
BAIT
Un film assolutamente unico.
Più che un film un'impressionante operazione di mimesi con il cinema di una volta.
Pellicola sgranata e rovinata, montaggio frenetico e tagliato malissimo, inquadrature tipiche dell'epoca.
Bait è un film del 2019 ma, se non lo sai, non potrai mai capirlo.
La storia di un piccolo villaggio di pescatori, la storia di Martin, uno di loro, e del suo odio per i turisti che, durante la bella stagione, vengono a vivere lì.
Ne nasceranno delle tensioni, fino all'inevitabile tragedia.
THE MOUNTAIN
Un film che tanti hanno odiato.
Perchè non fa niente per farsi amare, fastidioso, fermo, freddo e pieno di personaggi irritanti com'è.
Eppure The Mountain, dopo Entertainment e The Comedy, è la conferma di trovarci davanti ad un autore vero - Rick Alverson - coraggiosissimo, estremo, di una intelligenza e sensibilità pazzesche, nascoste sotto vesti che cercano in tutti i modi di celarle.
Un'opera dall'estetica incredibile, la storia di un ragazzo e del suo viaggio a fotografare lobotomie in giro per le cliniche psichiatriche statunitensi degli anni 50.
Un viaggio che in realtà è una ricerca, la ricerca dell'unico essere umano che abbia mai amato.
Tre attori formidabili, specie un Denis Lavant insopportabile, fastidioso, mostruoso, indimenticabile.
Provate ad andare sotto la catatonia, provate a vedere sotto questo film lobotomizzato che racconta lobotomie tutto il dolore e la disperazione che nasconde.
Tutte quelle urla soffocate.
MAGGIO
MRS FANG
Mrs Fang sta per morire.
La macchina da presa è lì, ferma sul suo viso.
Intorno a lei chiasso e parenti.
Mrs Fang non è un film ma uno specchio.
Ognuno di noi è costretto a guardarcisi e rivedere i propri lutti, analizzarli, cercare di capire se c'è un modo migliore per andarsene o no, se c'è un modo migliore per assistere chi se ne va o no.
FAVOLACCE - TOP 5
insieme a Kaufman, questo è il film cui sono più legato n questa stagione.
I motivi son tantissimi, la bellezza del film, la tematica, l'amicizia che ebbi la fortuna di allacciare con Damiano D'Innocenzo e tanto altro.
L'ho visto due volte e, c'è poco da fare, per me è forse il top che abbiamo avuto in Italia negli ultimi 3 anni.
So che a molti non è piaciuto ma, al solito, ci sta.
Dopo La terra dell'Abbastanza (anche questo visto quest'anno, non l'ho messo nei 15 per non averne due degli stessi registi) i gemelli D'Innocenzo riescono a fare ancora meglio.
E lo fanno con un progetto molto diverso dall'opera prima (anche se parimenti dolorosa), coraggiosissimo.
Favolacce prende tutto il meglio degli ultimi 20 anni di cinematografia europea, grecia ed Haneke in primis.
Ne viene fuori un film cupo, senza speranza, con una tensione latente a tratti insostenibile.
Un film di famiglie romane, di padri sbagliati e figli incapaci di essere felici.
Un'opera che ha bisogno di più visioni per essere compresa fino in fondo.
Dolorosissima