Che c'è de meglio ad Halloween che andà al cinema a vedè un film horror ambientato proprio ad Halloween???
Niente!
No, spetta, parecchie cose ce sono meglio se il film è brutto come Scary Stories.
Noi assidui frequentatori delle sale erano mesi che prima della visione del film al cinema ce sorbivamo i mini trailer di SCARY STORIES TO TELL IN THE DARK.
Lo scrivo in maiuscolo perchè è questo l'effetto che facevano, trailer di 10 secondi l'uno in cui poi senza alcuna spiegazione c'era sto vocione che diceva "SCARY STORIES TO TELL IN THE DARK".
Voglio dire, grande promozione, quelle miniclip erano davvero buone e gettavano un alone di mistero e di fascino su sto titolo.
Per 4,5 mesi noi in sala abbiamo visto sti trailer, poi il film è uscito e manco me ne ero (ce ne eravamo) accorto (i).
La spiegazione l'ho avuta dopo che l'ho visto.
Il film è brutto, quasi parecchio brutto.
Capisco perchè tutta quella pubblicità e poi nessuno ne ha parlato all'uscita.
Perchè è brutto.
Intendiamoci, è il film perfetto per vedere ad Halloween, visto che ad Halloween è ambientato e ha come target, spero, quello dei ragazzini.
Però visti i trailer e visto che alla regia c'è quell'Ovredal che girò il cultissimo The Troll Hunter e il sottovalutatissimo (per me grande film) The Autopsy ofa Jane Doe, ecco, ce speravo anche io.
E invece niente, Scary Stories è la fiera, il mercato, il festival e la sagra del già visto, tutte messe insieme.
La mi espressione durante il film |
L'idea non è nuova ma sempre carina, quella di un film antologico, di piccole storie incastonate in una cornice (uno come me cresciuto con i Creepshow non può non amarle).
((Ah, a proposito, se volete un bel film antologico halloweenesco allora guardatevi Trick 'r Treat (RECE).))
Anzi, se possibile qui l'idea era ancora più carina nel senso che le storielle dentro al film (le scary stories del titolo) erano completamente inserite nel film stesso.
Questo grazie all'espediente per il quale i protagonisti del film trovano un libro de storie horror ma quelle stesse storie si scrivono al momento sotto i loro occhi perchè sono storie che riguardano loro stessi e insomma quello che scriverà il libro accadrà loro cosicche questo diventa quasi un film sul destino, se quello - il libro intendo - scrive sono cazzi, una cosa del genere, però è carina l'idea dai, nel senso che quelle che vediamo come scene raccontate e staccate una dall'altra in realtà non è niente di diverso che il progredire del film e insomma ho provato a scrive tutto sto periodo senza staccà mai le dita e senza usà la punteggiatura e nemmeno ricontrollo chissà che cazzo è venuto fori.
Siamo nel 1968, anni decisivi per gli Usa per la faccenda Vietnam e le elezioni.
E il film fa il GRAVISSIMO errore de provà a esse impegnato, tanto che sti riferimenti politici e le metafore (sulla paura) che crea ci vengono sbattuti in faccia ogni 5 minuti.
Ora, se fai un film brutto e stupido non provà a rendelo intelligente, risulterà ancora più stupido.
Non parliamo poi della protagonista, della storia col su babbo e co la su mamma, roba trita e ritrita che non ci emoziona - in questo film - manco mezza volta.
E niente, l'unico piccolo divertimento pe lo spettatore è vedè ste miniscene, ste STORIES, che cazzo saranno, una dopo l'altra.
E c'è da dire una cosa, i mostri sono belli, almeno sotto l'aspetto dell'outfit mostruofico il film funziona.
E' bello lo spaventapasseri iniziale, il morto dell'alluce, la grassona dell'ospedale (che pare una creatura inquietante uscita dalla matita de Miyazaki), l'omo col corpo a pezzi che attacca il messicano.
Ogni mostro rappresenta una paura (vedi It...) e La Paura (vedi anche sottotesto del film) ma tutto è completamente innocuo, non c'è profondità, empatia, pathos.
Tra l'altro - incredibile - in TUTTE le storie c'è la stessa tecnica, la creatura che si vede da lontano e piano piano se avvicina, pazzesco come siano una la copia carbone dell'altra.
Bella la trasformazione del bulletto in spaventapasseri, bella la scena del letto col jumpscare (il film ne è ovviamente pieno), belle le luci rosse all'ospedale e, davvero, poco altro.
Questo invece sempre io a fine film |
Per il resto un film che abbiamo visto mille volte, con personaggi insignificanti, enfio di tematiche importanti ma non sviluppate, con almeno un paio di errori evidenti (quando salvano la bionda dalla sua storia perchè non ci fanno menzione di quello che il libro ha scritto sulla cosa?? ) , con un finale che poteva esse interessante (la nostra protagonista che diventa Sara) ma che invece no, non è così, hanno solo mischiato i piani temporali.
E con un finalissimo sconcertante, pensato per un capitolo due (li riporteremo indietro, ce la faremo!).
Basta, non c'ho più voglia de scrive, questa è una recensione alimentare, tipo i film che fa da 10 anni Nicholas Cage.
Ah, è vero, a me mica me pagano però.
Allora che cazzo l'ho scritta a fa?
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