10 HONEYLAND - recensione - festival
Sì, probabilmente è inferiore a quasi una decina dei film presentati ieri.
Ma ci sono opere che prescindono dal loro valore cinematografico, film che raccontano di noi, degli ultimi di noi, emozionandoci.
Una famiglia vive in una landa sperduta di roccia.
Allevano api, non possiedono nient'altro.
Non siamo nemmeno in povertà, siamo in piena sopravvivenza.
Eppure la gioia di vivere può ancora arrivare, magari sotto forma di un gruppo di bambini che va a vivere là.
Film sulla dignità come se ne vedono pochi
9 THE LODGE - recensione - festival
Dai registi di Goodnight Mommy un impressionante thriller/horror che si candida ad essere uno dei più belli di questi nostri anni.
Un film che si trasforma continuamente, pieno di dolore, suggestioni, paranoie, cattiverie.
Due ragazzini orfani di madre che devono passare il Natale con la nuova compagna del padre.
Si proverà empatia, paura e avremo un finale talmente grande e terribile da non poterselo dimenticare
8 MIDSOMMAR - recensione
La clamorosa conferma, dopo Hereditary, del talento di Ari Aster.
Midsommar è cinema "mainstream" come non se ne vede mai, visivamente bellissimo ma altrettanto profondo, derivativo ma originale, basico ma complessissimo e polisemico.
Non esente da difetti (purtroppo) questo è cinema grande, cinema del disorientamento, della manipolazione, della perdita di sè o forse dell'esatto contrario, del ritrovarsi.
Un film di bianco e luce per accecare la ragione e le tenebre del dolore
7 IL PRIMO RE - recensione
Straordinario.
Un film ambiziosissimo ma realizzato con una cura pazzesca in ogni suo aspetto.
Un atto d'amore per il cinema.
Italiano.
Regia, effetti, attori, sceneggiatura, c'è tantissimo - e tutto al meglio - in questo film che aveva tutte le caratteristiche per essere massacrato da chiunque, per non risultar credibile, per prestare il fianco alle lance di chi, secondo me, il cinema non lo ama poi così tanto.
La storia di Romolo e Remo, vero, ma - fuor dalla Storia - semplicemente il racconto archetipico di qualcos'altro, di un qualcosa che stava nascendo, di un'Origine.
Quelli siamo noi, noi nati nella violenza, nella paura degli Dei e di noi stessi.
Noi che aiutiamo nostro fratello ma poi possiamo sentirci traditi da lui.
Noi che abbiamo scelto di avere una religione, abbiamo scelto di credere che dentro quel fuoco ci sia qualcosa più grande di noi.
Oppure noi che, invece, dentro quel fuoco non vogliamo entrarci.
6 EL HOYO - recensione - festival
Opera prima che sembra distopica, sembra terribile, ma in realtà nasconde dentro l'unica chiave di speranza per la nostra specie.
Una piattaforma di cemento, due persone per stanza, centinaia di stanze in un edificio che sembra l'Inferno di Dante.
Una tavola imbandita di cibo che parte dal Piano 0 e poi va sempre più giù.
In fondo non arriva niente, solo pochi avanzi nei piani intermedi poi più nulla negli ultimi.
Un trattato sociopolitico fatto film che, forse, va anche oltre, sfociando in un piano esistenziale.
5 RICORDI? - recensione
A mio parere una delle più grandi sceneggiature del cinema italiano degli ultimi 10 anni.
Il piccolo Eternal Sunshine italiano è un film fatto della stessa materia del ricordo, così come quelli di Lynch, se vogliamo, sono fatti di quella del sogno.
Attenzione, un film sui ricordi, quelli improvvisi, emotivi, incidentali, non un film sulla memoria.
Colto, emozionante, girato alla grandissima, con dentro talmente tanti meccanismi delle reminiscenze che servirebbe un saggio per parlarne.
Un gioiello che sfiora la perfezione rovinato in parte da 5 minuti d'appendice finale a mio modo di vedere quasi criminali.
Ma sticazzi, stupendo
4 PARASITE - recensione
L'ultimo Bong è, al solito, un grandissimo film, forse addirittura il suo migliore di sempre.
Una famiglia poverissima, quella dei Ki, una ricchissima, quella dei Park.
I primi che, furbescamente, riescono ad andare a lavorare per i secondi (e qui potremmo discutere sul significato di parassita).
Ne nasce un film che non è tanto uno scontro di classi quanto un incontro, in ogni caso qualcosa che regala allo spettatore un affresco di disuguaglianza incredibile.
Ma, come in Joker, i personaggi non sono portatori di messaggi sociali o politici anche se il messaggio che ne viene fuori è quello.
Ma c'è una cosa che appartiene da sempre all'Uomo, la dignità.
Ed ecco che in questo film così camaleontico, tanto divertente prima quanto inquietante poi, anche la puzza di un uomo può diventare protagonista.
Stupendo
3 CAFARNAO - recensione
Cafarnao è un film di adulti e bambini, genitori e figli, in una Beirut povera, poverissima, dove le ragazzine vanno in sposa a 11 anni, dove altri ragazzini devono sopravvivere per strada, dove un'intera città, ma forse un intero paese, ma forse un intero mondo, sembra indifferente a tutto.
Emozionante ma mai esagerato, secco ma sempre con un filo di speranza dentro, Cafarnao è la storia di Zain, un bambino eccezionale che non cerca l'aiuto di nessuno ma tutti aiuta.
E del suo grido d'accusa.
A noi.
2 JOKER - recensione
Andai pensando fosse bellissimo.
Tornai a casa con un capolavoro.
Inutile spenderci ancora più parole, per me pietra miliare istantanea di questi nostri tempi
1 LA CASA DI JACK - recensione
Quando il tuo regista preferito gira il film in cui mette dentro tutta la sua vita e tutta la sua filmografia allora non c'è altro che devi chiedere o volere