Non so come ma ce l'ho fatta.
Il 29 giugno 2009, dopo aver visto il film La Zona, decisi di scrivere le mie impressioni online, stufo com'ero di farlo in quaderni che poi, sistematicamente, perdevo.
Nacque Il Buio in Sala.
Oggi 29 giugno 2019 sono passati esattamente 10 anni, traguardo che nemmeno nelle speranze (o incubi...) più grandi avrei mai pensato di raggiungere.
Potrei approfittare di questo post per raccontare in modo definitivo e dettagliato tutte le cose successe in questi 10 anni nel blog, dai suoi primi tre anni senza lettori al piccolo successo venuto poi, dalle numerosissime iniziative che ho portato avanti (il film del millennio su tutte) agli aneddoti più curiosi, dai lettori storici ai risultati raggiunti.
E invece no, non ho voglia, sarebbe troppo lungo ;)
Però ci tengo a dire solo una cosa, la più importante.
Il Buio in Sala non è mai stato un blog, o almeno non solo.
Il Buio in Sala è Giuseppe Armellini, lo è stato sin dal primo giorno.
Ho spesso "usato" questo spazio per parlare di me, e l'ho fatto sfruttando furbescamente una delle mie passioni più grandi, i film.
Se io adesso mi prendessi 500 ore per rileggere tante mie recensioni molto probabilmente nemmeno mi accorgerei dei film di cui parlavo ma riconoscerei me stesso in quello che scrivevo.
Riconoscerei la mia serenità quando ce n'era pure troppa o tutte le volte che è tornata.
Riconoscerei tutte le volte che mi volevo divertire come un pazzo e fare divertire chi mi leggeva.
Riconoscerei tutte le mie speranze andate in fumo.
Riconoscerei i miei fallimenti e i periodi in cui, invece, mi sentivo realizzato.
Riconoscerei tutti i miei amori, quelli lunghi di una vita, quelli corti e devastanti, quelli non vissuti, quelli aspettati, quelli che mi hanno portato su e quelli che mi hanno affossato.
Riconoscerei il mio anno di vera Depressione e tutti gli altri mesi di (non)depressioni in senso lato, il più delle volte ipocrite e autoinflitte.
Riconoscerei il mio esser diventato padre e il cominciare a vedere i film in tutta un'altra ottica, quella che solo i padri possono capire.
Riconoscerei ogni mese della mia vita da giugno 2009 a giugno 2019.
E lo riconoscerei camuffato da film.
So che anche voi, in mezzo a tutti quei fiumi di parole che parlavano di film, scorgevate un pò chi ero.
Certo, potevate vedere, capire e intuire solo una piccola parte di me, delle mie paure, dei mie pensieri, delle mie gioie e dei miei dolori.
Sono orgoglioso che questo mio falso diario sia stato letto da voi, un "pubblico" straordinario che ho sempre sentito molto simile a me (e non è un caso che i raduni mi hanno manifestato questa sensazione).
Un pubblico scelto che io non ho scelto.
Un pubblico scelto che io non ho scelto.
Sono un pò stanchino con il blog in questo periodo, lo dico davvero e non per piangermi addosso.
Questo è l'anno con meno post in assoluto (in compenso sono molto attivo nella pagina fb che, però, esiste solo perchè esiste il blog), ogni nuovo film ci metto 5 giorni prima di scriverlo.
Sono stanco ma forse solo perchè sono tanto stanco mentalmente anche nella vita, soffocato da una parte di "non vita" che spero si tolga via di mezzo presto per far esplodere in realtà tutte le speranze che sotto sotto sento di avere.
Sono stanco ma vado ancora avanti, adesso c'è finalmente il logo, tra poco ci sarà una sorpresa molto grande che spero funzioni, a settembre un raduno che - ne parlerò prestissimo - si prospetta come il più bello di sempre (a parte il primo).
Quindi sono ancora qua, 10 anni dopo, a provare a resistere sapendo che posso crollare da un momento all'altro come ricominciare con un piglio mai avuto prima (capire quale delle due sia una minaccia sta a voi deciderlo).
E forse il buio in sala, quello reale, è anche la perfetta immagine di tutto questo, noi esseri viventi in cui il buio e la luce si alternano continuamente.
Ma anche nei periodi peggiori, quando il buio è completo, ricordatevi che quello è anche il momento in cui la luce si vede meglio e più intensa.
Come nelle sale del cinema quello è il momento migliore per poter poi godersi sto strano, meraviglioso, contorto e difficilissimo film chiamato vita
in alto i calici quindi
ai prossimi 10anni, ehm, mesi
Come nelle sale del cinema quello è il momento migliore per poter poi godersi sto strano, meraviglioso, contorto e difficilissimo film chiamato vita
in alto i calici quindi
ai prossimi 10