Tower è un bellissimo documentario a tecnica mista (animazione in rotoscope, filmati d'archivio, interviste, audio originali) che racconta la prima strage in un college americano della nostra era moderna.
Siamo nel 1966, un cecchino spara indiscriminatamente dalla Torre dell'Università di Austin.
Un doc artisticamente grande, umano, rispettoso, emozionante
Mi ritrovo per caso a vedere Tower proprio il giorno che negli Stati Uniti si verifica l'ennesima strage.
Siamo nel 1966, un cecchino spara indiscriminatamente dalla Torre dell'Università di Austin.
Un doc artisticamente grande, umano, rispettoso, emozionante
Mi ritrovo per caso a vedere Tower proprio il giorno che negli Stati Uniti si verifica l'ennesima strage.
Questa poi, se vogliamo, ancora più preoccupante e "interessante" delle altre perchè non si limita a farci riflettere solo sull'abominevole discorso del possesso delle armi ma anche perchè avvenuta in un contesto, quello dei giochi virtuali, sempre più spersonalizzante.
Un ragazzo perde ad un torneo di un videogame e allora inizia a sparare a tutti.
Potremmo scriverci un libro su sto fatto, vero e proprio emblema dei nostri tempi.
Potremmo scriverci un libro su sto fatto, vero e proprio emblema dei nostri tempi.
Tra l'altro, altra coincidenza, in questo momento negli Stati Uniti c'è anche la piccola Caden Cotard.
E vabbeh.
Ma di cosa parla Tower allora?
Della prima strage con armi da fuoco compiuta in un college americano, o almeno la prima di questa nostra ultima era moderna (ci dovrebbero essere dei precedenti a fine 800 e inizio 900).
Siamo nel 1966
Da lì in poi non se ne conteranno più anche se mai tante come negli ultimi 20 anni.
E' abbastanza strano che un appassionato stragista come me non conoscesse (o non ricordasse) questo terribile e incredibile fatto, per certi versi ancora più assurdo e iconico di tante stragi famosissime avvenute dopo, come la Columbine o la Virginia Tech.
Perchè dico così?
Perchè questa strage avvenne di giorno, fuori, in uno dei punti più trafficati di Austin.
E in estate, con 38 gradi.
Ma, soprattutto, perchè il cecchino si mise sul davanzale della Torre dell'Università, questa qua, proprio sotto il grande orologio.
Praticamente era impossibile vederlo lassù, nascosto dietro la balconata, a quell'altezza.
Mentre lui, invece, vedeva mezza città sotto di sè.
Il cecchino iniziò a sparare in questo grande piazzale universitario e nelle strade adiacenti.
Impossibile nel 1966 (che non era il mondo di adesso) e in pieno giorno pensare che stesse accadendo qualcosa del genere.
Si pensava a petardi o cose simili.
E invece la gente cominciava a cadere.
Morirono (mi pare) 16 persone, senza contare la moglie e la madre dell'assassino, uccise la notte prima della strage.