Ed eccoci giunti, finalmente, all'ultima classifica.
Senz'altro, per certi versi, la più importante.
Comunque, di sicuro, la classifica che riguarda più persone, quella dove più ci può confrontare (rispetto ad esempio agli horror o ai non distribuiti), quella che esalta il luogo culto del cinema, la sala.
Quest'anno ho visto 43 film in sala, partecipando anche al mio primo festival.
Ne ho scelti 20 per voi.
Andando contro la mia natura li metterò in graduatoria, anche se si potrebbero scambiar di posto quasi tutti.
Credo siano tutte uscite italiane 2017 tranne due film visto a Torino al festival e quindi non ancora distribuiti.
In ogni caso quando farò il post del sondaggio (preparatevi) controllerò meticolosamente che ogni film possa rientrarvi.
Partiamo
( titolo porta alla recensione)
20 ORECCHIE
Il film di Aronadio mi ha divertito in modo insperato.
Attori bravissimi, gag perfette, anche profondità.
Peccato per un finale didascalico ed evitabilissimo
19 MONOLITH
Ancora Italia in un anno, però, un pochino debole per il mio amato cinema nostrano.
Monolith, dal comparto tecnico notevolissimo (che fotografia...) è un film molto particolare e dal valore metaforico (il saper esser madri) potentissimo.
Davvero una sorpresa
18 SAMI BLOOD
Visto appena 5 giorni fa.
E che dire, un film che racconta di un razzismo ai più sconosciuto, quello degli svedesi verso i puzzolenti Sami (lapponi per estensione).
E il racconto di una ragazza ribelle che invece di difendere le proprie radici vuole cercare di somigliare alla "razza dominante".
Ma forse no, forse il suo è solo un voler dimostrare che anche una Sami può farcela
17 JACKIE
Soggetto che non è proprio la mia tazza da thè.
Ma regista che potrebbe farmi piacere anche il thè più imbevibile.
E così alla fine mi sono ritrovato davanti un gran film, l'ennesimo immenso Larrain e una Portman che sfiora il divino
16 DUNKIRK
Per quanto mi riguarda non esistono Nolan minori, li amo tutti.
E questo altro che minore, è l'ennesimo grandissimo film del nostro.
Ma l'ho visto in un giorno particolare e, purtroppo, sia durante la visione che appena dopo non mi è rimasto quasi niente.
Da rivedere
Uno dei personaggi più belli dell'anno in uno dei film più dolci e delicati dell'anno.
Perchè a volte la bontà può essere patologica.