Ed eccoci arrivati all'appuntamento con la classifica!
Quest'anno ho visto davvero pochissimi film (direi 45, di cui una 30ina del 2023) ma ho avuto la fortuna di beccarli quasi tutti belli, roba per cui gli "ultimi" in classifica - ovviamente a mio giudizio - si attestano tutti sul 7/7.5.
Partiamo subito.
I TITOLI PORTANO ALLE RECENSIONI DEI FILM
I TITOLI PORTANO ALLE RECENSIONI DEI FILM
POSIZIONE 16/20 TUTTI PARIMERITO
Visto in realtà al ToHorror 2022 è uscito solo quest'anno "ufficialmente" da noi.
Che dire, film cinico, a tratti malvagio ed altri esilarante, che tratta duemila temi e per la prima ora vola su livelli altissimi.
Se non calasse poi era un top ten senza problemi
Che dire, film cinico, a tratti malvagio ed altri esilarante, che tratta duemila temi e per la prima ora vola su livelli altissimi.
Se non calasse poi era un top ten senza problemi
BUSSANO ALLA PORTA
Un gran bel Shyamalan che, come sempre con i film del maestro, alterna cose eccezionali ad altre evitabili e un filo pacchiane.
In ogni caso un ottimo film da sala che rivedrei(ò) sicuramente
In ogni caso un ottimo film da sala che rivedrei(ò) sicuramente
TALK TO ME
Evidentemente in questo gruppo, senza farlo apposta, ci sono quei film che avrebbero potuto essere eccezionali ma che, in qualche modo, si sono boicottati da soli.
Un horror da sala come se ne vedono pochi questo.
E che peccato però, aveva così tanti sottotesti e così profondi che poi dispiace non vederne sviluppato nemmeno uno
Un horror da sala come se ne vedono pochi questo.
E che peccato però, aveva così tanti sottotesti e così profondi che poi dispiace non vederne sviluppato nemmeno uno
NESSUNO TI SALVERA'
Siamo in piattaforma (Disney Plus).
Un fantascienza intimista, terribilmente metaforico, che ha il coraggio gigantesco di evitare del tutto i dialoghi e di mostrarci gli alieni dopo nemmeno 10 minuti.
Un film visto e rivisto ma, per questi motivi qua sopra, abbastanza unico.
E più profondo di quanto si pensi.
Un fantascienza intimista, terribilmente metaforico, che ha il coraggio gigantesco di evitare del tutto i dialoghi e di mostrarci gli alieni dopo nemmeno 10 minuti.
Un film visto e rivisto ma, per questi motivi qua sopra, abbastanza unico.
E più profondo di quanto si pensi.
HOLY SPIDER
Regia dell'Abbasi di Border.
Film che racconta una storia vera ed incredibile, quella di un famosissimo serial killer iraniano che uccideva in nome di una "pulizia morale".
Bello da vedere, recitato benissimo, capace di restituire la condizione femminile iraniana in modo perfetto (anche nell'aspetto, poche volte battuto, della prostituzione) ma che forse pecca un pò per una sceneggiatura troppo povera, senza tanti guizzi e molto lineare.
In ogni caso un grande film che vi farà star male e arrabbiare.
E che ha dentro una figura straordinaria di donna, Rahimi, simbolo di intelligenza, ribellione, voglia di verità e giustizia.
E di libertà.
E di libertà.
POSIZIONI 12/15 TUTTI PARIMERITO
Garrone è Garrone, e non sbaglia un film nemmeno...per sbaglio.
Di certo non a livello dei suoi più grandi capolavori ma è sempre grande cinema.
Di certo non a livello dei suoi più grandi capolavori ma è sempre grande cinema.
Un road movie che attraverso bus, jeep, lunghissime camminate nel deserto e un'ultima traversata in barcone deve portare questi due ragazzi, e tutti i migranti insieme a loro, a questo sogno europeo che molte volte si rivela soltanto una chimera.
Una prima parte non del tutto convincente per fotografia, per montaggio e per racconto, fa da base ad una seconda molto più drammatica.
Eppure "Io Capitano" sembra un film che rifugge il completo realismo per diventare qualcosa di più simbolico.
E Seydou, questo giovane straordinario ragazzo, diventa una specie di Cristo che, attraverso l'empatia e l'amore per gli altri, può far aggrappare l'intera umanità alla speranza
DELTA
Dispiace molto non averlo recensito (a questo punto aspetto di rivederlo per farlo) perchè questo piccolo film italiano è passato sotto silenzio in modo criminale.
Eppure ha una grande regia, location favolose, attori eccezionali e una storia torbida e cattiva.
Per favore, recuperatelo.
Eppure ha una grande regia, location favolose, attori eccezionali e una storia torbida e cattiva.
Per favore, recuperatelo.
Visto su Mubi. Rivisto pure. Folgorato.
Un giallo? Un thriller? Un film a suo modo anche "divertente"?
Un giallo? Un thriller? Un film a suo modo anche "divertente"?
Un pò di tutto questo, con un finale "diverso" e inaspettato, per me super.
Film tecnicamente mostruoso, e non solo per il quasi unico piano sequenza, ma anche per le luci, la colonna sonora e tanto altro.
Eppure a Medusa Deluxe - opera basata principalmente sulle ossessioni - sembra mancare qualcosa per farcelo apparire straordinario.
Ma questo è quello che accade sempre con questi film strani, che ti confondono, che non riesci a decifrare.
E' il loro destino quello di farti restare al tempo stesso affascinato e confuso.
Film tecnicamente mostruoso, e non solo per il quasi unico piano sequenza, ma anche per le luci, la colonna sonora e tanto altro.
Eppure a Medusa Deluxe - opera basata principalmente sulle ossessioni - sembra mancare qualcosa per farcelo apparire straordinario.
Ma questo è quello che accade sempre con questi film strani, che ti confondono, che non riesci a decifrare.
E' il loro destino quello di farti restare al tempo stesso affascinato e confuso.
Siamo in un paesino montano del Giappone, paesino popolato da persone di grande semplicità, rispetto e levatura morale.
Il luogo è però scelto da una grande compagnia come progetto per il Gampling (camping di lusso).
I due rappresentanti venuti da Tokyo ben presto, si innamorano però del luogo e delle persone lo abitano, tanto da aspirare ad "essere come loro".
Eppure questo film dolce e spietato sembra raccontarci che quell'integrazione, quell'armonia, sono impossibili.
Il Male non esiste è un film che si eleva nei suoi straordinari ultimi minuti, minuti enigmatici che, però, sembrano dare senso a tutto.
Il luogo è però scelto da una grande compagnia come progetto per il Gampling (camping di lusso).
I due rappresentanti venuti da Tokyo ben presto, si innamorano però del luogo e delle persone lo abitano, tanto da aspirare ad "essere come loro".
Eppure questo film dolce e spietato sembra raccontarci che quell'integrazione, quell'armonia, sono impossibili.
Il Male non esiste è un film che si eleva nei suoi straordinari ultimi minuti, minuti enigmatici che, però, sembrano dare senso a tutto.
POSIZIONI 9/11 TUTTI PARIMERITO
Il terzo film di Aster rappresenta un notevole cambiamento rispetto ai primi due.
"Beau ha paura" è un film "alla Kaufman", metaforico, grottesco, un insieme di mille cose, un viaggio delirante nella mente e nel tempo.
La storia di un uomo impaurito da tutto e che vive in un perenne senso di colpa.
Tutto questo a causa di una madre totalizzante, egoista, esaltatrice di un amore (il proprio) che in realtà non è mai riuscita a dare.
Beau è sempre stato il suo "paziente" preferito, il bimbo (e l'uomo) malato e impaurito che lei con il suo affetto e i suoi prodotti farmaceutici sapeva curare.
Un film lungo, forse troppo lungo, e che non ha la forza, per tornare a sopra, di raggiungere l'esistenzialismo di un Kaufman.
Eppure un film impossibile da dimenticare e sul quale si possono scrivere interi saggi per quante cose ha dentro.
Un film islandese che pare venire da un'altra epoca.
Fine 800, un prete deve andare ad erigere una chiesa (e portare la Chiesa) in una delle zone più remote dell'Islanda.
Il viaggio sarà infinito, durissimo, quasi mortale.
Godland secondo me non è un film sulla perdita della Fede ma molto più banalmente su come una fatica inumana possa indebolire così tanto il corpo e la mente da far riscoprire come semplice uomo anche chi, in teoria, semplice uomo non dovrebbe essere.
Un'opera davvero grande, epica, lenta e faticosa come lento e faticoso è il viaggio che racconta.
Imperdibile
Film duro, "politico", un film che racconta di un paesino in Transilvania che diventa crogiolo di etnie, popoli e lingue.
Un film che parla di difesa delle identità, di paura e odio verso il diverso, di società maschiliste, di educazioni estreme, di bimbi che cessano di parlare.
E in tutta questa cornice realistica Mungiu (regista del quale dovete recuperare tutto tutto) inserisce sottilmente piccoli elementi misteriosi che rendono Animali Selvatici un film tutt'altro che immediato, un'opera da ragionarci sopra.
E poi c'è una scena, quella dell'assemblea, che è un miracolo
POSIZIONI 6/8 TUTTI PARIMERITO
Leo e Remi sono due migliori amici.
Migliori amici è dir poco, sono come fratelli.
O, forse, anche qualcosa di più.
Eppure il mondo guarda un pochino con sospetto due tredicenni così vicini, così "close", due tredicenni che non hanno paura di abbracciarsi, guardarsi dormire o appoggiare l'uno la testa nel braccio dell'altro.
Eppure il mondo guarda un pochino con sospetto due tredicenni così vicini, così "close", due tredicenni che non hanno paura di abbracciarsi, guardarsi dormire o appoggiare l'uno la testa nel braccio dell'altro.
Leo si impaurirà di questo e, anche se di pochi cm, si staccherà da Remi.
Ma quei pochi cm, in un animo puro e, forse, innamorato, sono come migliaia di km.
Un film bellissimo, con dentro tutte persone sane, belle, virtuose.
Un film bellissimo, con dentro tutte persone sane, belle, virtuose.
Eppure un film che fa male e che porta a profonde riflessioni.
The Whale è un film gigantesco, quasi quanto il suo protagonista.
Un'opera dolorosa e coraggiosa.
Un film dove l'obesità non diventa mai il tema principale ma soltanto una delle tante possibili scelte che si potevano prendere per raccontare una storia, una storia di amore, di odio, di cattiveria, di condanna, di perdono, di misericordia, di sofferenza.
Con dei personaggi molto complessi, anche "sbagliati" come esseri umani, a cui però non puoi non voler bene.
Dopo Il Cigno Nero, The Wrestler (a proposito, tra i 3 film c'è un emozionante punto in comune) e Madre! l'ennesima conferma di quanto questo regista sappia emozionarmi e farmi riflettere.
E di quando sappia raccontare tutti i lati migliori, e quelli peggiori, degli esseri umani
Film magnifico che, per quanto mi riguarda, ha come unico difetto l'eccessiva durata (dovuta ad una parte centrale, quella del processo, assolutamente troppo prolissa).
Un bambino cieco trova suo padre morto, nella neve.
L'uomo sembra essere caduto o essersi gettato dalla soffitta, ma in casa era presente anche la madre, che risulta quindi indagata.
Ne nasce così un grandissimo film che analizzando quella "caduta" analizza invece un intero rapporto di coppia, con tutte le sue crepe, i suoi problemi, i suoi segreti.
Dialoghi incredibili per un giallo sull'impossibilità di raggiungere una verità e su come per ogni cosa ci può essere sempre un punto di vista diverso per giudicarla.
Un bambino cieco trova suo padre morto, nella neve.
L'uomo sembra essere caduto o essersi gettato dalla soffitta, ma in casa era presente anche la madre, che risulta quindi indagata.
Ne nasce così un grandissimo film che analizzando quella "caduta" analizza invece un intero rapporto di coppia, con tutte le sue crepe, i suoi problemi, i suoi segreti.
Dialoghi incredibili per un giallo sull'impossibilità di raggiungere una verità e su come per ogni cosa ci può essere sempre un punto di vista diverso per giudicarla.
Sandra e Samuel siamo tutti noi, sono tutte le nostre storie d'amore difficili, tormentate, a volte pure "mortali".
E' impossibile descrivere l'anatomia di un amore o di una vita.
E' impossibile descrivere l'anatomia di un amore o di una vita.
Perchè l'anatomia è scienza, e tutte le nostre vite e le nostre emozioni, scienza, non potranno mai esserlo.
L'ultimo film della Rohrwacher è anche il suo primo che vedo.
Un film dolcissimo, tenero, che, come le cose che racconta, sembra un tesoro nascosto da scovare da noi rabdomanti amanti del cinema.
Perchè alla fine ognuno di noi ha un filo rosso da seguire, un destino da compiersi.
Un film dolcissimo, tenero, che, come le cose che racconta, sembra un tesoro nascosto da scovare da noi rabdomanti amanti del cinema.
Perchè alla fine ognuno di noi ha un filo rosso da seguire, un destino da compiersi.
Magnifico.
Un film sulle guerre civili, che siano di due popoli o solo di due persone, un film sulla noia e sull'impossibilità di evaderne, un film sull'intelligenza e sulla stupidità, sull'egoismo, sulla necessità di staccare, sul desolamento e isolamento dell'individuo in una cornice di desolazione e isolazione dei luoghi, un film sulla rassegnazione, sull'atavico analfabetismo e inconsapevolezza dell'esistenza di cose al di fuori dallo status quo che viene vissuto e, all'inverso, sulla "sensazione" che un altro mondo e un'altra vita siano possibili, un film sul senso della vita o sulle cose che almeno possano darle un senso ma, soprattutto, un film che in maniera radicale, tragica, tremenda e inarrestabile racconta di come a volte le cose debbano raggiungere le loro estreme conseguenze per poter avere termine, di come una palla di neve lanciata in cima alla montagna potrebbe facilmente essere subito fermata ma, in qualche modo, per masochismo, orgoglio, inerzia e maldestra curiosità, si ha la invece voglia e la "necessità" di vederla rotolare fino in fondo e solo poi, davanti al disastro che quella valanga ha procurato, avere la lucidità di capire quello che è successo.
Quando i danni ormai sono enormi e forse non più recuperabili.
3° OPPENHEIMER
Come sempre mi accade con i film di Nolan so già che anche Oppenheimer - col tempo - mi resterà poco addosso e sarà "scavalcato" da film meno belli ma che amo di più.
Eppure non posso dimenticare la potenza di questo suo ultimo portentoso lavoro.
L'emozione che mi ha dato.
E quanto mi ha fatto riflettere.
Eppure non posso dimenticare la potenza di questo suo ultimo portentoso lavoro.
L'emozione che mi ha dato.
E quanto mi ha fatto riflettere.
E in maniera al tempo stessa così evidente e così nascosta che molti nemmeno l'hanno vista.
Uno di quei film che una volta visti non ti andranno più via.
Uno di quei film che una volta visti non ti andranno più via.
L'ultimo film di Sorogoyen è un capolavoro.
Siamo in un minuscolo paesino galiziano (4/5 famiglie).
Siamo in un minuscolo paesino galiziano (4/5 famiglie).
Antoine e Olga sono due francesi che hanno deciso di trasferirsi lì, a lavorare prodotti biologici e costruire un agriturismo.
Sono odiati da Xan, il "leader" del borgo, perchè a causa del loro voto contrario non verranno lì costruite pale eoliche, costruzione che darebbe un sacco di soldi ai paesani.
Ne nasce un film incredibilmente teso, in climax ascendente eccezionale, con dei dialoghi impressionanti e interpretazioni dei 5 protagonisti da pelle d'oca.
Un film di uomini, bestie e uomini-bestie.
Un film di uomini, bestie e uomini-bestie.
Una delle meglio cose viste in questi anni.
al volo...
INTERPRETAZIONI DELL'ANNO (QUELLE CHE MI RESTERANNO PIU' DENTRO)
I PROTAGONISTI DI AS BESTAS / I RAGAZZINI DI CLOSE / JOSH O'CONNOR NE LA CHIMERA
MIGLIOR SCENA
L'ASSEMBLEA IN ANIMALI SELVATICI
MERDA DELL'ANNO
CREATORS - THE PAST
RECUPERI PIU' BELLI
SPEAK NO EVIL - AFTER LOVE - YOU WON'T BE ALONE - IL PRODIGIO
UNA SERIE CHE CONSIGLIO (L'UNICA CHE HO VISTO PRATICAMENTE)
LA CADUTA DELLA CASA DEGLI USHER
HORROR CHE CONSIGLIO
SMILE - BARBARIAN - THE FEAST
FILM PIU' MATTO
SLAXX