2.1.14

Recensione: "21 grammi"




21 grammi se ne vanno nell'attimo esatto in cui ce ne andiamo, 21 grammi si dice, forse il peso dell'anima, sì,
come a farci credere che l'anima pesa uguale per tutti, chè mica è possibile, che una grande anima, un Mahatma, pesi come un'anima ignobile, se una pesa 21 grammi, mettiamo ad esempio la seconda, la prima almeno un paio d'etti per forza deve pesarli o se è la prima che pesa 21 grammi la seconda al massimo 4,5, non di più.
Che poi va a capire cos'è st'anima.
Se lo chiede più di tutti Jack, completamente timorato di Dio, anima (arieccola) ormai pia che non farebbe male ad una mosca. No, ma senza volerlo uccide due bambine e il loro babbo.
Non se lo saranno mai chiesto quelle due bambine, che a quell'età è più importanti chiedersi se i lacci sono più belli rossi o arancioni, è più bello rincorrere quel piccione, altro che domandarsi se esiste l'anima e che tipo strano di animale sia.
Se lo sarà chiesto forse Paul, o magari più di che cos'è l'anima si sarà chiesto cos'è il cuore, cos'è l'amore, com'è possibile che lo stesso cuore batta in due momenti diversi in due corpi diversi per la stessa donna: Va a vedere che quando simboleggiamo l'amore disegnando il cuore è davvero in quella maniera, va a vedere che tutta sta cosa indecifrabile che è sto sentimento ha il suo segreto nascosto tra valvole e ventricoli.

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Se lo sarà chiesto, di sicuro, Cristina che l'anima se l'è scoperta grande e forte, perchè non si resiste a quella roba là se l'anima non ce l'hai grande e forte. Altro che 21 grammi.
Ma più di tutti se lo sarà chiesto sto regista maledetto, uno degli iniziati della settima arte, uno che dell'anima, della morte e del senso di quello che viene prima di essa sta sempre lì a domandarsi, e certe volte le risposte ce l'ha pure altrimenti non ci avrebbe regalato il finale di Biutiful, una delle scene più grandi che il cinema c'ha sbattuto contro questi anni.
Che bello rivedere sto film, che bello scoprire che ti ricordavi poche vicende ma una miriade di sguardi, di piccole parole, di piccoli momenti.
E che bello rivedere la sceneggiatura di Arriaga, da lì in poi stra-abusata, quel collage di scene che si incastrano sincronicamente e diacronicamente, quell'andare avanti e indietro, a destra e sinistra, quel ricomporsi poi. E che bello rivedere il vero Del Toro, quello che in quegli anni tutti "è il migliore attore che c'è", quel Penn, quella mostruosa Watts e scoprire, perchè ce ne eravamo scordati, che là dentro c'era anche gente come la Gainsbourg, l'impressionante Melissa Leo, persino quell' Eddie Marsan per il quale hai finito di piangere solo una settimana fa in Still Life.
Forse dopo un primo tempo di devastante bellezza, forse il gioco di incastri di Arriaga inizia a perdere il suo fascino, forse ora che sappiamo praticamente tutto questi salti temporali non ci fanno più lo stesso effetto, non c'è bisogno che vediamo il castello costruirsi se sappiamo già che forma avrà.

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E forse c'è troppo dolore, troppo.
Ma ci sono le piccole cose, come sempre, a farci rendere conto della grandezza di un'opera.
C'è la sorella seduta dietro in secondo piano che non riesce a trattenere le lacrime quando in ospedale a Cristina viene detto cos'è successo. Un piano di ascolto di bellezza disarmante.
C'è il pick up regalato da Dio che diventa strumento del demonio.
C'è Jack che corre veloce in macchina per salvare l'amato Paul a Cristina. Lo stesso Jack, però, che facendo la stessa cosa, correndo in macchina, gli aveva distrutto la vita.
C'è una donna che appoggia la sua testa nel petto del secondo uomo per ritrovare i battiti del primo.
C'è una scena senza audio interrotta da un colpo di pistola.
C'è un ragazzo che pulisce un prato e poi smette di colpo perchè è successo qualcosa.
E la macchina da presa resta lì, impietrita, come noi.

( voto 8,5 )


29 commenti:

  1. grandissimo e struggente film, trio di attori superaltivi, su tutti Naomi

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    1. Io direi quintetto di attori superlativo, anche la Gainsbourg e la Leo.

      Su tutti, boh, forse Naomi.
      O forse Penn dai.
      Credo Del Toro però.

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  2. Naomi: "vuoi entrare?"
    Sean: "noo... si, si!"
    Mi ha fatto piegare quella scena, grandissimo Sean Penn :)... E gran film, indimenticabile!

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    1. "Meglio di no, anzi sì, certo che voglio entrare!"

      Sei riuscito a trovare l'unica scena divertente di tutto il film, comlimenti :)

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  3. Pensa, l'ho sempre trovato un film tronfio e decisamente sopravvalutato.
    Del resto, per me Inarritu si è fermato ad Amores perros.

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    1. Ahia pistolero, qui mi fai il radical chic te però...

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  4. Bella recensione, mi hai riportato alla memoria un film, di cui conservo con molto piacere il dvd originale. Dovrei rivederlo, perchè lo vidi tempo fa, forse troppo. Mi piacerebbe rivedere che effetto mi fa oggi... Inoltre, grazie a questa tua rece, ho scoperto l'altra su Biutiful, che da quanto leggo, non posso non aver visto. Quindi grazie. ;-)

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    1. Sì Vittorio, Biutiful devi devi vederlo. Gli ultimi 10 minuti sono qualcosa di impressionante.
      21 grammi a legger qua sembra amatissimo ma in realtà è un film anche abbastnaza odiato. Rivedilo.
      Grazie a te :)

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  5. Io l'ho rivisto il pomeriggio della vigilia di Natale e, credimi, mi sono sentito gonfio di soddisfazione e di Bellezza.
    La scena della sorella in secondo piano che non riesce a trattenere le lacrime mi ha fatto letteralmente piangere (sappi che quando l'ho ritrovata nella recensione ti ho stimato profondamente) :)
    Indimenticabili le scene del prato e di Naomi Watts che poggia la testa sul petto di Sean Penn. E indimenticabili anche Naomi Watts e Sean Penn. E il montaggio. E un mucchio di altre cose.
    Sto film l'ho visto a Natale ma è stata un'epifania.

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    1. Beh, Gianluca, questo è strano... Voglio dire, non è passato in tv e nell'arco di una settimana abbiamo visto lo stesso film, di 10 anni fa poi...

      E mi citi piccolissime scene come quella della sorella (l'ho citata perchè anche se erano passati 10 anni era impressa nella mia memoria in modo pauroso, cioè, proprio i viso dell'attrice, proprio ogni smorfia) e le altre due, è bello ritrovarsi in piccoli dettagli.
      Vabbeh, sul montaggio chapeau e basta.
      Io ho ancora 4 giorni per sperare nell'epifania filmica di quest'anno, difficile poteva capitare con un film già visto... :)

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    2. Comunque anche "Birdman" promette bene: le aspettative sono molto alte...

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    3. Al tuo guru (Locatelli) è piaciuto parecchio, e ne ha anche criticato il mancato ricevimento di premi a Venezia. Tutto il discorso sull'atteggiamento snob verso il cinema americano è interessantissimo.

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    4. E allora l'Hype cresce ancora di più. Questo mi piace di Locatelli (a parte la cultura e la magnifica scrittura), ossia, a 70 anni avere la freschezza mentale per innamorarsi di film "diversi" e all'apparenza di genere.
      Non ha pregiudizi e se li ha li confessa.
      Non posso leggerlo previa visione, ci sentiremo su questi schermi per tutto :)

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    5. o.t.

      Se ti capita Giusè, guarda "The assassination of Richard Nixon". Tematiche importanti (a me ha richiamato anche Taxi Driver) e Sean Penn, come sempre, impeccabile.

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    6. Ma te dici "The Assassination" credo...

      Visto all'epoca, piaciuto molto e sì, è vero, ricorda tanto Taxi Driver ma anche tutti gli altri film da "giorni di ordinaria follia".
      Sarebbe bello un giorno fare dei post a tematiche così, con presentazione multipla di film

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    7. Sì sì, è quello il titolo.
      Dici bene, tutte memorie dal sottosuolo diciamo. Ma sai che ci ho pensato anch'io ad una cosa così? E mi piacerebbe tantissimo prenderne parte: io ci sguazzo tra questi tipi 'implosi'.
      Te ne propongo un altro: "Down in the valley", col mio amico di giochi Edward Norton :)

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    8. Appuntato ;)

      secondo me se spulcio l'archivio una decina sul genere li trovo...

      ci facciamo sapere ;)

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  6. Film fantastico! Visto a 14 anni e l'ho amato!

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  7. l'ho adorato come tutti i film di inarritu, tranne biutiful che mi spiace ma io l'ho trovato davvero bruttiful :)

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  8. Bel film, così come sono molto belli anche gli altri due della trilogia, che di sicuro avrai visto.

    PS. ma che ne pensi del remake di Oldboy? Io non giudico il film in se perchè non l'ho visto ma non trovi che sia un delitto rifare un film così?? sti americani proprio non ci riescono a guardare un film fatto nel testo del mondo

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    1. Sì sì. di Inarritu ho visto sempre tutto e subito (al cinema), tranne Amores Perros ovviamente recuperato poi.

      Ho aspettato l'uscita del remake di Oldboy per un anno sperando di (potere) demolirlo. Non è uscito da queste parti, in realtà non è uscito quasi dapertutto.

      E questo la dice lunga forse...

      Ma Oh dae-soo voleva dire qualcosa del suo clone americano

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  9. bello...triste...e che all'epoca della sua uscita fu praticamente demolito...vedo invece che ha schiere di fans ...

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    1. Perchè c'era il radicalscicchismo che dal messico era arrivato ad Hollywood...

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

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3 ciao