6.4.11

Recensione: "The Cycle"


(spoiler)

La macchina che finisce la benzina.
La stazione di benzina fatiscente.
La famiglia di matti.
Il bosco.
Il gruppo di ragazzi che muore uno a uno.
Addirittura il luogo di sepoltura indiano.
L'assassino bestione.
La mancanza di emozioni alla morte degli amici.
Comportamenti illogici.
Twist finale sul gioco dell'immaginazione.

Sarà che stasera ho giocato a calcetto con un bravissimo ragazzo di 110 kg che alla domanda se trae la sua fonte di ispirazione da Toni (o da Nordahl se avesse gusti retrò) ha risposto di rivedersi invece in Pato. Tutto ciò non mi fa concentrare per tirar fuori un commento discorsivo. Abbiamo comunque vinto soffrendo 12 a 10 con ben 7 goal su 12 del vostro recensore (pur giocando dietro). Due di punta da 10 metri proprio alla calcetto- gli attori veramente penosi. Due con morbidi tocchi sul portiere in uscita- il doppiaggio è penoso. Due di piatto, palla all'incrocio-la tensione è zero e uno grazie a un mio compagno che ha fatto il velo appena davanti al portiere su un passaggio filtrante- la trama è da ergastolo. Non ha copiato qualcosina qua e là, è il film con più clichè horrorifici che abbia mai visto. Meno male che non c'era la figura del monco o dello storpio altrimenti avremmo il pacchetto completo. Ah, c'era anche quello? Vai a fare in ano. p.s: e se la'ssassino bestione fosse stato il ragazzo del calcetto? Brrrrrr

( voto 4,5 )

3 commenti:

  1. Non volevo vantarmi eh... E' solo che la voglia di scrivere qualcosa su sto film proprio non ce l'avevo.

    Sugli altri 5 goal 3 assist.

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  2. Mi chiedo sempre, quando non c'è il soprannaturale di mezzo, come cribbio fanno 'sti assassini ad essere sempre nel posto giusto, sempre lì.

    Mi piacerebbe convincere qualche regista a fare un film visto dal lato dell'assassino -normale- che deve inseguire e slasherare tutto.

    Però quello che mi viene in mente pensandoci non può essere altro che una commedia, che altro genere potrebbe essere? Tu killer che insegui uno/a, vedi sempre dove si infila, vedi gente inciampare continuamente, fai gli scherzetti, ti nascondi e stai in silenzio aspettando di fare Bù, fingi di essere qualcun altro..

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  3. Hai ragione, tra l'altro molto divertente lo scenario del punto di vista opposto. La famosa ubiquità dell'assassino è un elemento che spesso ho sotolineato, ma non c'è bisogno che ci sia di mezzo il soprannaturale, è quasi sempre così lo stesso. Non guardarlo, ma se vuoi leggi il commento al pessimo Nursie, la mitica infermiera era l'apoteosi dell'ubiquità. Ciao!


    "Mi piacerebbe convincere qualche regista a fare un film visto dal lato dell'assassino -normale- che deve inseguire e slasherare tutto."

    In realtà i film che prediligono la soggettiva dell'assassino son tanti (pensa a Jason con l'inquietante c c c c a a a a da sotto la maschera), la riuscita poi dipende da tanti fattori.

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