31.12.19

Classifiche 2019 - I migliori 10 film visti in sala


10 HONEYLAND - recensione - festival


Sì, probabilmente è inferiore a quasi una decina dei film presentati ieri.
Ma ci sono opere che prescindono dal loro valore cinematografico, film che raccontano di noi, degli ultimi di noi, emozionandoci.
Una famiglia vive in una landa sperduta di roccia.
Allevano api, non possiedono nient'altro.
 Non siamo nemmeno in povertà, siamo in piena sopravvivenza.
Eppure la gioia di vivere può ancora arrivare, magari sotto forma di un gruppo di bambini che va a vivere là.
Film sulla dignità come se ne vedono pochi

9 THE LODGE - recensione - festival


Dai registi di Goodnight Mommy un impressionante thriller/horror che si candida ad essere uno dei più belli di questi nostri anni.
Un film che si trasforma continuamente, pieno di dolore, suggestioni, paranoie, cattiverie.
Due ragazzini orfani di madre che devono passare il Natale con la nuova compagna del padre.
Si proverà empatia, paura e avremo un finale talmente grande e terribile da non poterselo dimenticare

8 MIDSOMMAR - recensione


La clamorosa conferma, dopo Hereditary, del talento di Ari Aster.
Midsommar è cinema "mainstream" come non se ne vede mai, visivamente bellissimo ma altrettanto profondo, derivativo ma originale, basico ma complessissimo e polisemico.
Non esente da difetti (purtroppo) questo è cinema grande, cinema del disorientamento, della manipolazione, della perdita di sè o forse dell'esatto contrario, del ritrovarsi.
Un film di bianco e luce per accecare la ragione e le tenebre del dolore

7 IL PRIMO RE - recensione


Straordinario.
Un film ambiziosissimo ma realizzato con una cura pazzesca in ogni suo aspetto.
Un atto d'amore per il cinema.
Italiano.
Regia, effetti, attori, sceneggiatura, c'è tantissimo - e tutto al meglio - in questo film che aveva tutte le caratteristiche per essere massacrato da chiunque, per non risultar credibile, per prestare il fianco alle lance di chi, secondo me, il cinema non lo ama poi così tanto.
La storia di Romolo e Remo, vero, ma - fuor dalla Storia -  semplicemente il racconto archetipico di qualcos'altro, di un qualcosa che stava nascendo, di un'Origine.
Quelli siamo noi, noi nati nella violenza, nella paura degli Dei e di noi stessi.
Noi che aiutiamo nostro fratello ma poi possiamo sentirci traditi da lui.
Noi che abbiamo scelto di avere una religione, abbiamo scelto di credere che dentro quel fuoco ci sia qualcosa più grande di noi.
Oppure noi che, invece, dentro quel fuoco non vogliamo entrarci.

6 EL HOYO - recensione - festival


Opera prima che sembra distopica, sembra terribile, ma in realtà nasconde dentro l'unica chiave di speranza per la nostra specie.
Una piattaforma di cemento, due persone per stanza, centinaia di stanze in un edificio che sembra l'Inferno di Dante.
Una tavola imbandita di cibo che parte dal Piano 0 e poi va sempre più giù.
In fondo non arriva niente, solo pochi avanzi nei piani intermedi poi più nulla negli ultimi.
Un trattato sociopolitico fatto film che, forse, va anche oltre, sfociando in un piano esistenziale.

5 RICORDI? - recensione 


A mio parere una delle più grandi sceneggiature del cinema italiano degli ultimi 10 anni.
Il piccolo Eternal Sunshine italiano è un film fatto della stessa materia del ricordo, così come quelli di Lynch, se vogliamo, sono fatti di quella del sogno.
Attenzione, un film sui ricordi, quelli improvvisi, emotivi, incidentali, non un film sulla memoria.
Colto, emozionante, girato alla grandissima, con dentro talmente tanti meccanismi delle reminiscenze che servirebbe un saggio per parlarne.
Un gioiello che sfiora la perfezione rovinato in parte da 5 minuti d'appendice finale a mio modo di vedere quasi criminali.
Ma sticazzi, stupendo

4 PARASITE - recensione


L'ultimo Bong è, al solito, un grandissimo film, forse addirittura il suo migliore di sempre.
Una famiglia poverissima, quella dei Ki, una ricchissima, quella dei Park.
I primi che, furbescamente, riescono ad andare a lavorare per i secondi (e qui potremmo discutere sul significato di parassita).
Ne nasce un film che non è tanto uno scontro di classi quanto un incontro, in ogni caso qualcosa che regala allo spettatore un affresco di disuguaglianza incredibile.
Ma, come in Joker, i personaggi non sono portatori di messaggi sociali o politici anche se il messaggio che ne viene fuori è quello.
Ma c'è una cosa che appartiene da sempre all'Uomo, la dignità.
Ed ecco che in questo film così camaleontico, tanto divertente prima quanto inquietante poi, anche la puzza di un uomo può diventare protagonista.
Stupendo

3 CAFARNAO - recensione 


Cafarnao è un film di adulti e bambini, genitori e figli, in una Beirut povera, poverissima, dove le ragazzine vanno in sposa a 11 anni, dove altri ragazzini devono sopravvivere per strada, dove un'intera città, ma forse un intero paese, ma forse un intero mondo, sembra indifferente a tutto.
Emozionante ma mai esagerato, secco ma sempre con un filo di speranza dentro, Cafarnao è la storia di Zain, un bambino eccezionale che non cerca l'aiuto di nessuno ma tutti aiuta.
E del suo grido d'accusa.
A noi.

2 JOKER - recensione


Andai pensando fosse bellissimo.
Tornai a casa con un capolavoro.
Inutile spenderci ancora più parole, per me pietra miliare istantanea di questi nostri tempi

1 LA CASA DI JACK - recensione 


Quando il tuo regista preferito gira il film in cui mette dentro tutta la sua vita e tutta la sua filmografia allora non c'è altro che devi chiedere o volere


30.12.19

Classifiche 2019 - I Migliori 25 visti in sala (25-11)


Non ce la faccio a fare una classifica a ritroso dal numero 25 all'11, il titolo è fuorviante.
E allora preferisco dividere questi 15 - per me - belli o bellissimi film per "categorie".
Alcuni mi sono piaciuti decisamente più di altri ma questo non conta niente, prendetelo come un elenco, nulla di più.
Oggi non ce la faccio a mettere tutti i link alle recensioni, casomai vi interessino le trovate nell'archivio.
Un abbraccio

I GRANDISSIMI FILM D'AUTORE NON DEL TUTTO ADATTI A ME

Questi 4 film sono tutti e 4 molto importanti, registicamente poi eccezionali. Sono tutti di autori straordinari che hanno fatto la storia di quest'Arte.
Diciamo che hanno affrontato tematiche e suggestioni che io frequento poco quindi non riesco ad inserirli nei 10 film del cuore dell'anno

LA FAVORITA di Yorgos Lanthimos


Intanto dico, per quel che conta, che per me è il più bello dei 4. A livello "oggettivo" impossibile non metterlo in una Top Ten ma, come sempre, ho preferito fare un mix tra valore cinematografico e quello che i vari film mi hanno lasciato.
Lanthimos per la prima volta fugge dai sui soggetti insidiosi, fastidiosi e surreali e si cimenta in un film in costume dalla grandissima costruzione psicologica.
La scommessa è vinta su tutti i fronti.
Scena finale da pelle d'oca


IL TRADITORE di Marco Bellocchio


Una specie di biopic di Mafia e Tribunali sul più famoso pentito di sempre.
 Una ricostruzione perfetta, specie del celeberrimo maxi processo (guardate sul tubo i veri filmati, sono uguali).
Favino, Lo Cascio, Russo Alesi, tutti straordinari

C'ERA UNA VOLTA A... HOLLYWOOD di Quentin Tarantino


Anche qui, come Lanthimos, un Tarantino molto diverso sa sè stesso, eppure - forse - è proprio questo il film che lo racconta di più.
Cinema di altissimo livello, sceneggiatura un pochino meno.
Film che non può non esser ritenuto grande ma che o lo si ama o non lo si ama.
Io non l'ho particolarmente amato

DOLOR Y GLORIA di Pedro Almodovar


Questo, lo dicemmo, è stato l'anno dei film più personali, da Tarantino ad Almodovar, da Dolan e Trier passando per un sacco di altri (ne contammo tipo 9).
Almodovar racconta sè stesso come mai prima.
Ne viene fuori un film autentico come pochi, semplice ed immediato, più di una volta molto emozionate.
Banderas immenso

I GRANDI HORROR (o cose che somigliano a horror)

Per me questo è stato, tra i recenti, il miglior anno di horror in sala che ricordi.
Due/tre li ho messi pure nella top ten, alcuni di questi l'hanno veramente sfiorata

US di Jordan Peele


Get Out (che poi ho rivisto due volte) per me era un capolavoro.
Questo secondo film di Pelle è se possibile più geniale, più importante, più ambizioso.
E poteva anche essere più bello se non fosse per qualche piccolo - ma evidente - difettuccio che ho trovato.
Ma, insomma, che doppietta....


SUSPIRIA di Luca Guadagnino


Il primo film visto quest'anno - 1 gennaio - è stato bellissimo.
Per me era il primo Guadagnino (a pelle non mi interessano molto gli altri suoi film) e un pochino la paura del "remake" (o quello che è) ci poteva essere.
Invece un film potentissimo, grande regia, alcune scene indimenticabili (la danza distruttiva), attrici formidabili.
Ahimè, se a livello di scrittura fosse stato più accurato viaggiavamo su livelli altissimi

29.12.19

Classifiche 2019 - I 15 gioiellini non visti in sala, i 5 film più deludenti e altre cazzate varie, anzi, st'anno manco quelle


Questo è stato l'anno con meno visioni dal 2012, e anche quello con meno post nel blog (per fortuna ne ho messi una 40ina di amici esterni, altrimenti con i miei andavamo di 6-7  di media al mese) 
Sia per questo motivo che per la stanchezza di questi giorni vi dò la SPLENDIDA notizia che farò un formato più piccolo di classifiche, ad esempio segnalando solo 15 gioiellini non visti in sala (al posto dei soliti 25), non citando le 10 scene da ricordare, non facendo la classifica delle interpretazioni e nemmeno i piccoli premi speciali.
Insomma, andrò di essenziale, 15 film non distribuiti, i 5 più deludenti, una menzione speciale e poi la classifica - in due giorni - dei migliori 25 film visti in sala.
Partiamo con il primo appuntamento

I 15 GIOIELLINI NON VISTI IN SALA 

(non sono in classifica, anche se tendenzialmente gli ultimi sono i miei preferiti)
(con link alle recensioni)

JOURNEYMAN - recensione


Paddy Considine interpretò il protagonista di uno dei capolavori di questi nostri anni, Dead Man's Shoes.
Poi girò il suo primo film alla regia, sempre bellissimo, Tirannosauro.
Torna adesso con questo suo secondo film che, in qualche modo, sembra la crasi emotiva degli altri due.
La storia di Matt, campione del mondo di boxe che riesce nel suo ultimo incontro a confermare il titolo.
Ma quello che perderà sarà molto più grave di una cintura

ANIMALS - recensione


Se vi piacciono quei film in cui non potete spegnere il cervello Animals (Tiere) fa proprio per voi.
Una coppia in crisi va sei mesi nelle Alpi.
Cominciano a succedere cose strane, le realtà iniziano a mischiarsi spazialmente e temporalmente, i sogni iniziano a confondersi con la realtà.
Una specie di commedia tragicomica che poi diventa sempre più insidiosa, con forti richiami a Polanski, Mulholland Drive, Eyes Wide Shut e altri.
Uno dei film spremi meningi più bello dell'anno


STYX - recensione


Una donna, medico, una mattina parte per un viaggio in mare in solitaria verso un'isola remota, in mezzo all'Atlantico.
Sembra di ritrovarci in uno di quei film sulla fuga dal mondo per ritrovare sè stessi.
Poi, però, accadrà qualcosa che modificherà completamente il viaggio della donna e il film con essa.
Styx, lo Stige, è il fiume dell'odio, un fiume che diventa mare, un mare che diventa oceano, un oceano che diventa simbolo di vita e di morte, di scelte umane e di altre incomprensibili


THE PERFECTION - recensione


The Perfection è, per me, la... perfetta dimostrazione di come dovrebbe essere il nuovo horror mainstream (che poi nemmeno horror è sto film, ma ci siamo capiti).
Perchè non possiamo pretendere di vivere in un mondo di soli film d'autore destinati alla nicchia.
Esagerato, magari a tratti pacchiano, patinato, che scopiazza qua e là, tutto quello che volete, ma comunque un film che ha una sua anima, che ha un suo messaggio, che declina in modo superbo una metafora, che non si avvale mai di un jumpscare e che ha una storia da raccontare.
Probabilmente a molti non sarà piaciuto ma se avrete voglia di leggere magari capirete perchè a me sì e, non si sa mai, alla fine potremmo essere anche più vicini di quello che pensate

HOLIDAY - recensione


Un gruppo di danesi in vacanza in Turchia.
Ville, lusso, gioielli.
Sono trafficanti di droga.
Sascha è l'ultima ragazza del boss Michael. E' svampita, "bambina", vive quel rapporto dominante e violento e forse vorrebbe uscirne, magari grazie all'aiuto del tenero Thomas.
Ne nasce un film molto lento, pieno di nulla ma dalla grandissima potenza psicologica, specialmente grazie a 3 personaggi principali scritti da Dio e a dei dialoghi perfetti.
Un film sulla dipendenza emotiva e psicologica, con un finale sorprendente e difficile da dimenticare

TIEMPO COMPARTIDO - recensione


Un film Netflix lontanissimo da quello che la gente pensa di un "film Netflix".
Il messicano Tiempo Compartido è infatti un film raffinato, difficile, con una sceneggiatura straordinaria che non fa alcuna concessione al mainstream.
Una commedia nera che sembra mischiare Madre! e The Bothersome Man, un film surreale che piano piano all'atmosfera divertente sostituisce un forte fastidio.
Ma, soprattutto, un film dalle tante letture e di grande sensibilità.
Un film sul riuscire a restare sè stessi, sul riuscire a vivere intimamente il dolore senza vendersi a follie collettive.
Tanta roba

PIN CUSHION - recensione


La storia di Lyn e di sua figlia Iona.
Lei donnone brutto e zoppo perennemente umiliato dal prossimo.
Lei, adolescente bruttina (ma affascinante) e strana, perennemente umiliata dal prossimo.
Una coppia di losers insomma, che vive in una casa dai colori pastello, con un uccellino.
Film imperfetto, anche acerbo, ma pieno d'amore dentro.
Due personaggi indimenticabili, un finale che vi colpirà al cuore, l'ennesimo racconto di quell'impari battaglia tra la bontà e la cattiveria umana.

POSSUM - recensione


Un'opera prima che, almeno all'inizio (ma anche dopo...), ricorda moltissimo lo splendido Spider di Cronenberg.
Un uomo psicologicamente molto debole e solo torna nella casa d'infanzia.
Con sè ha una borsa di cui non si priva mai.
Dentro quella borsa qualcosa o qualcuno di cui ha paura ma che, al tempo stesso, sembra avere bisogno.
Un esordio molto colto e misurato, un thriller psicologico dalle venature simboliche e inquietanti, un film non perfetto ma che è capace di darci sensazioni molto forti, creare una grande atmosfera e farci stare fino alla fine col desiderio di capire.
Interpretato da due attori in stato di grazia.

STARLET - recensione


Terzo film di Baker che vedo (oltre a The Florida Project e Tangerine) e terza volta che ne rimango quasi incantato.
Più che altro è davvero impressionante notare come i 3 film si somiglino, come a Baker piaccia raccontare queste storie di sobborghi in cui ci sono persone così dolci e sbagliate.
E lo fa con "non-sceneggiature" in cui accadono anche cose inutili, altre incidentali e altre strane, a formare personaggi difficilmente definibili ma sempre amabili.
La storia di una ragazza che, per sbaglio, ruba migliaia di dollari a una vecchia.
E che per questo motivo diventerà la sua migliore amica.
Sembra la storia di un senso di colpa ma in Baker niente è mai sicuro, i suoi sono film in cui siamo noi a dover decifrare azioni e personaggi.
Delizioso.


THE INCIDENT - recensione



Un grande film messicano, uno di quei film sui loop temporali e rompicapo mentali impossibili da perdere per un appassionato.
Succedono degli "incidenti", in più luoghi e in più tempi.
Dopo ogni incidente i protagonisti piombano in un loop temporale di 35 anni, imprigionati in uno stesso luogo dal quale è impossibile fuggire.
Grande atmosfera, regia di primo livello e una scelta di location e scenografie superba.
Non mi  bastata una visione, ho dovuto rivederlo mezz'ora.

THE MAUS - recensione


un thriller psicologico che oltre a far benissimo il suo lavoro (regia, recitazione, atmosfera, scrittura) riesce anche a raccontare i demoni post guerra etnica in un modo davvero convincente, forte ma coerente e onesto (e i riferimenti a quello spettacolo inaccettabile di A Serbian Film non sono casuali).
Lei poi è straordinaria.
Un bosco, una coppia, due cacciatori.
Tra sogno, realtà, incubi del passato e del presente un film che racconta la devastazione di una mente che ha visto atrocità incredibili.
Con un finale enigmatico ma secondo me straordinario.


GOOD TIME - recensione


Un film bellissimo girato da due fratelli registi (e il senso di fratellanza che viene sviluppato nel film è in effetti straordinario).
Un ritmo incredibile, una concezione di cinema pop, esteticamente bello ma non a discapito di personaggi ed emozioni.
Forse una seconda parte inferiore alla prima ma questo film di rapine, fughe e tentativi di tornare insieme vi conquisterà., anche grazie a una colonna sonora incredibile e ad almeno due attori (Pattinson e uno dei due registi) in stato di grazia


THE LIGHTHOUSE - recensione


Dopo The Witch l'opera seconda di Eggers è, ancora una volta, splendida.
Due soli protagonisti, confinati in un'isola sperduta in mezzo all'oceano come guardiani di un Faro.
In un bianco e nero notevole (il film è ambientato a fine '800 e parlato in un inglese arcaico) un film sull'isolamento, sulla pazzia, sul rapporto tra Uomini e Dei.



BEHEMOTH - recensione


Film documentario cinese gigantesco.
Behemoth è lo straordinario viaggio in una immensa miniera di carbone in Mongolia.
Viaggio, sì, perchè, con chiari riferimenti a Dante, questo film racconta un inumano, terribile e quasi struggente itinerario, dall'Inferno della miniera a un Paradiso finto e artificiale (non vi svelo nulla, il finale è grandioso).
Immagini mozzafiato, nessuna parola se non quella di un narratore "spirituale" che rimpiange quello che un giorno eravamo.
Non cinema degli ultimi, ma degli ultimissimi.
Impressionante


LONG DAY'S JOURNEY INTO NIGHT


Il giorno dopo che lo vidi persi la mia amata nonna, che guarda caso se ne andò dopo un capolavoro, com'era lei.
A te, nonna, dedico questo anno che se ne è andato.
Che la tua permanenza lassù possa essere un infinito pianosequenza

LE 4 DELUSIONI DELL'ANNO


4 IT COMES - recensione


Film d'apertura dell'ultimo ToHorror, alla regia il Nakashima dello strepitoso Confession.
E invece discreta delusione per un horror per niente brutto ma così carico, esagerato e pieno di cose da sfiorare quasi il trash involontario.


3 PET SEMATARY - recensione


Enormemente inferiore al primo.
Con degli effetti digitali a tratti terribili.
Con tante scelte diverse, alcune anche migliori, ma altre disastrose.
Bocciato, se non bocciatissimo


2 DURANTE LA TORMENTA - recensione


Quando giri El Cuerpo e Contratiempo poi noi vogliamo sempre il massimo.
E invece Durante la Tormenta è un giocattolone, un pochino prevedibile, confuso e per niente verosimile.
Peccato


1 LA MIA VITA CON JOHN F. DONOVAN - recensione


Prima o poi anche Dolan doveva sbagliare.
La cosa strana è che sbaglia con il suo film più personale, quello forse più autobiografico.
Dicono abbia avuto grandi problemi di gestazione sto film, si vedono tutti

MENZIONE D'ONORE

CHERNOBYL - recensione


Ho visto una sola serie nel 2019 (purtroppo non riesco proprio a vederle, ne avrei anche cominciate altre 3 bellissime poi non finite).
Ma questa basta per tutte.
Un capolavoro, da ogni parte la si veda, emozionante, accurata, recitata da dio, tesa, inquietante, umana, girata meglio di quasi tutto quello che vediamo al cinema.
Una cosa troppo grande, per me indimenticabile