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15.12.14

Recensione: "I ragazzi stanno bene" - Diversamente, storie di ordinaria anormalità - 3 - di Federica Pace

Terzo appuntamento con le "diversità" di Federica. Dopo le ragazze borderline de Ragazze Interrotte e il disturbo intellettivo di Gabrielle e La teoria del volo adesso un film che affronta in maniera molto brillante l'omosessualità e il caldissimo tema delle famiglie non convenzionali.

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Mi piace la normalità. Certo questo lascerebbe pensare che ho scelto l’argomento sbagliato per questa rubrica, normalità e diversità collimano, la diversità per antonomasia non è normalità, non è regolarità. Se ci pensate la vita è fatta di dossi e buche, di regolare è rimasto solo il calendario. Perfino la malvagità è diventata normalità. Quello che non dovrebbe essere normale lo è diventato, e tutto quello che dovrebbe essere considerato normalità non lo è.  Lo so, comprendo la noia, forse sono stata stata un po’ ridonante con tutta questa normalità, normalità, normalità. Comprendo che non state capendo dove voglio andare a parare, ve lo scrivo subito. Voglio arrivare a “I ragazzi stanno bene”, un film del 2010 di Lisa Cholodenko.

28.11.14

Recensioni: "Gabrielle" e "La teoria del Volo" - Diversamente, storie di ordinaria anormalità - 2 - di Federica Pace

Per questa seconda puntata della rubrica ho bisogno di un sottotitolo “Diversamente: non puoi fare l’amore”, capirete il perchè. Tratterò due film: Gabrielle - un amore fuori dal coro, regia e sceneggiatura di Louise Archembault, e La Teoria Del Volo di Paul Greengrass.



Il giorno in cui vidi Gabrielle lo scelsi appositamente tra i film del Giffoni Film Festival, e lo  trovai  tra le pellicole della sezione fuori concorso Parent Control. 
Gabrielle (Marion Rivard) ha vent’anni ed è affetta dalla Sindrome di Williams (esattamente come l’attrice che la interpreta), una malattia genetica rara che procura un ritardo mentale, quindi una difficoltà nell’apprendimento che però cambia da soggetto a soggetto, dipende dalle aree del cervello interessate. Chi è affetto dalla SW ha un carattere estremamente socievole ed estroverso e anche un udito sensibilissimo, non a caso sono molto portati per il canto. Gabrielle vive in un centro per ragazzi affetti da diverse sindromi. Segue delle lezioni di canto e con il coro di cui fa parte dovrà partecipare a un concorso. Con lei c’è Martin, anche lui affetto da un deficit dell’apprendimento. Si amano immensamente, con una purezza assoluta, ma la madre di Martin comincia a non essere più d’accordo con il loro rapporto quando si rende conto che i due ragazzi vogliono fare l’amore. Ma loro sono diversi.

5.11.14

Recensione: "Ragazze Interrotte" - Diversamente, storie di ordinaria anormalità - 1 - di Federica Pace

E' giunto il momento anche della prima puntata della rubrica sulle diversità, o presunte tali, di Federica.

Con un cult assoluto che tutti voi, tranne me, avrete visto.


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Il punto è che ce l’abbiamo davanti, la diversità, anche quando non lo è, soprattutto quando non lo è. I film sono stati i primi luoghi dove ne ho sentito il peso. Ecco perché ho pensato di presentarvi le pellicole che per me hanno rappresentato con forza la diversità, anche inaspettatamente.   
Il primo film è Ragazze Interrotte, avevo 12 anni e in teoria non avrei potuto guardarlo neanche in presenza di un adulto ma mio nonno aveva la scheda taroccata di Tele+, quindi potevo scroccare i film di Primafila e mentre lui e mia nonna riposavano, avevo campo libero.
Fu un colpo di fulmine non ancora interrotto.
La regia è di James Mangold, il film è tratto da una storia vera. Siamo nel biennio 1967/69, anni in cui in America qualsiasi cosa sembrasse strana poteva farti finire in manicomio, in una pervasiva condanna della differenza.