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12.1.21

Chi deve leggere i blog?



 In solo due giorni ho trovato, per puro caso, due diversi blog che, anche se in maniera diversa e da prospettive diverse, hanno parlato dello stesso tema, ovvero della "blogosfera" e dei lettori.
Sto parlando dei post di Miki Moz (che non ho mai frequentato ma so essere blogger bravissimo e molto seguito - tra l'altro anche commentatore a volte qui da me -) e di Franco Battaglia (amico di lungo corso, fin dai tempi di Film Tv, almeno 10 anni).
Il primo post aveva un titolo eclatante, del tipo "Mi ritiro dalla blogosfera".
Il secondo, quello di Franco, uno apparentemente più generale, "Blog sharing".
Dico la verità, sono rimasto basito da entrambi i post. Ma non nel senso di aver trovato le cose che Miki e Franco dicono sbagliate, ma proprio letteralmente stupito, quasi sconcertato.

Il post di Miki, all'apparenza così "netto" (mi ritiro dalla blogosfera) poi lo leggi ed è tutt'altro.
Scopro infatti che la blogosfera, nella quale mio malgrado sono da 11 anni, non è - come credevo io - il mondo dei blog, ma l'interazione tra essi.
Ovvero per blogosfera si intende la rete di relazione che unisce i vari blog e blogger. Quello commenta da me, io commento da lui, lui pubblicizza me, io pubblicizzo lui, si fanno cose insieme etc...
Continuando a leggere l'articolo dell'ottimo Miki scopro quindi che il suo è una specie di titolo click bait (non lo dico nel senso negativo del termine, per chi sapeva cosa fosse la blogosfera ad esempio non lo è) perchè in realtà lui il blog lo continua (anzi, meglio di prima, dice) ma si tira semplicemente fuori da questo do ut des tra blogger che, tra l'altro, stava ormai morendo da tempo (per la crisi dei blog e per il fatto che comunque è sempre più difficile star dietro a tutti).
L'articolo mi ha sconcertato intanto perchè dopo 11 anni ho scoperto cos'è la blogosfera e poi perchè ho scoperto pure che ci si può "togliere" da essa, come se prima quel fatto di commentare un blog da parte di un blogger e a sua volta ricevere lo stesso "trattamento" fosse qualcosa di dovuto, una specie di contratto che ora si rescinde.
Ma la cosa che più mi ha sorpreso è un'altra, e qui la unisco al post di Franco Battaglia.
Franco parla invece di quelli che lui chiama "apolidi della blogosfera", ovvero utenti che non hanno un blog ma commentano ovunque, in tutti gli altri blog.
Franco si chiedeva perchè non ne aprissero allora uno, anche se adesso ha cambiato idea, gli sembrano ottimi utenti.
Se leggete i due articoli e tutte le risposte (da Miki sono centinaia, da sempre quello è un blog commentatissimo, complimenti) viene fuori una cosa pazzesca per me, o almeno per quelli che sono i miei pensieri.
Ovvero che i blog esistano per i blogger, che il nostro sia un mondo chiuso dove dobbiamo tutti averne uno, tutti commentarci tra noi stessi e l'utente semplice che capita per caso è quasi un disturbo.
Incredibile.

Dico la mia.
Io da sempre sono stato fuori da queste logiche. Non solo non ho mai commentato altri blog perchè ero io stesso un blogger (ogni volta che dico "sono un blogger" mi viene un conato, ma non so come altro dire) ma ogni volta che ricevevo un commento da uno di loro, semplicemente, ho pensato che in quel caso loro fossero nelle vesti di lettori.
Sì, è vero, mi sono capitati anche quelli che mi hanno chiesto in commento di farsi pubblicità a vicenda, ma da anni non li vedo più.
Dirò di più, io ho sempre rifiutato anche tutti i Premi dati ai blog dagli stessi blogger (mi sembra ci feci un post, "L'unico stronzo del villaggio") perchè li trovavo quasi...imbarazzanti, un farci i pompini a vicenda senza senso. Ogni anno gli stessi premi, uno stesso blog che per 10 anni premi gli stessi 10, un'esaltazione generale per me insensata (sono semmai i lettori a doverti premiare) che magari ha aiutato qualcuno a farsi conoscere ma, per quanto mi riguarda, dava più una brutta sensazione ai lettori che positiva.
Quindi no, io non ho mai fatto parte della blogosfera per capirsi. Semmai ho fatto cose meno "dovute" e più sincere, come la rubrica "Blog ai confini del mondo" dove ho presentato e fatto conoscere blog molto belli (spesso migliori di questo qua) ma pochissimo seguiti. Credo questa sia la strada virtuosa, non i commenti a vicenda o i premi dati in casa dagli stessi abitanti della casa.
Ma la cosa che più mi ha sorpreso da questi due articoli, e la domanda quindi che mi sono posto, riguarda chi deve leggere i blog.
Perchè, davvero, se leggete quei due post sembra che i lettori "puri" vengano o considerati meno importanti dei blogger, o alcune volte osteggiati, specie se anonimi.
Trovo tutto questo pazzesco.
Quando si apre un blog e lo si mette in rete è ovvio che si scrive sperando che qualcuno possa leggere. Certo, ci sono casi in cui si può aprire un blog solo per sè o solo per prova (la mia ex ragazza ad esempio fece così), non mettendolo ancora ufficialmente in rete o comunque aperto per avere soltanto una specie di diario personale privato, ma nel 95% dei casi se lo si apre è sperando di esser letti.
E, per me, chiunque ti legge, chiunque lascia un commento, ti fa un regalo.
E, attenzione, SPECIALMENTE se non è un blogger a sua volta.
I lettori puri sono i più veri, quelli che leggono e commentano senza sicuramente volere niente in cambio. Anonimi, non anonimi, assidui, occasionali, non importa, ogni lettura e ogni commento sono un personale "grazie" che un blogger dovrebbe dire.
Leggendo quei due articoli e tutti i commenti mi sembra di stare in un altro mondo, leggo di blogger che non sopportano gli anonimi, altri che accettano solo gente con l'account google, altri che rimpiangono quando tutti i blogger si facevano finti commenti l'un con l'altro, altri che non capiscono quei lettori che commentano ovunque e via dicendo.
Forse non capisco tutto questo perchè, appunto, io in quella blogosfera di cui parlano non sono mai stato dentro, certe dinamiche le ho sempre odiate, ho sempre pensato che ci sono solo tre categorie in questo mondo del blogging, ovvero chi scrive, chi legge e chi commenta.
E ognuno di noi può essere ogni volta una di queste tre categorie.
Io posso scrivere un post, posso leggerne uno di un altro, posso commentare dove voglio, senza che mi debba sentire il "blogger" che fa visita a un altro o un lettore mal considerato o un commentatore fastidioso.
Come posso rispondere quindi alla domanda del post?
Semplicemente dicendo "chiunque voglia".
Continuiamo, finchè ne abbiamo forza e volontà, a mettere nero su bianco online i nostri pensieri.
Chiunque voglia leggerli è il benvenuto.
Chiunque voglia commentarli, anche a cazzo, è il benvenuto.
Non siamo una casta, ma persone che, semplicemente, scrivono e leggono.
E che non dovrebbero mai costringere nessuno ad essere letti nè sentirsi costretti a doverlo fare da altri.
Siamo solo parole nel vento, all'aria aperta, parole che possono colpire chiunque, che possono accarezzare chiunque, e alle quali chiunque può reagire nel modo in cui crede.
Finchè pensiamo che quel vento debba soffiare solo in casa nostra allora l'unica cosa che alla lunga otterremo è solo una fortissima e raggelante aria viziata.

1.10.18

La mia sul caso "Sulla mia pelle"

Risultati immagini per sulla mia pelle

Lo dico da subito, non ho visto Sulla mia pelle.
Non c'è alcun motivo per cui non l'abbia fatto, semplicemente ancora non è capitato.
Credo sia proprio un bel film, più di un amico me ne ha parlato bene, alcuni benissimo, molto emozionati.
Credo che sia un film imprescindibile?
No.
Semplicemente per il fatto che, per me, di film imprescindibili non ce ne sono, nessuno.
Credo che sia un film necessario?
Neanche.
O meglio, credo che sia un film che è stato necessario girare ma che non sia necessario vedere.
Io, ad esempio, ho seguito molto il caso Cucchi, e ho visto documentari e processi. Quindi se il film doveva aiutarmi a conoscere questa tremenda e inqualificabile vicenda non c'è bisogno che lo veda.
Lo vedrò per altri motivi semmai, per vedere che taglio è stato dato, per ammirare Borghi, per emozionarmi, per capire l'onestà intellettuale col quale è stato girato.
Ma, ecco, non è un film che necessariamente tutti debbano vedere ma una importantissima operazione per dare luce a una vicenda che - ho scoperto -ancora tanti non conoscevano.
Quindi sì, Sulla mia pelle andava fatto.
Il problema è un altro.
Il problema è che questo film ha tirato fuori, ancora una volta, tutto il peggio di questa nostra nazione abbastanza impreparata sugli argomenti, complottista, polemica a prescindere.
Tutti sapete che il film è stato "distribuito" da Netflix (metto le virgolette perchè per piattaforme streaming forse ci sono termini migliori).
Questo fatto ha obnubilato la maggior parte delle coscienze.
Perchè se è vero che molti esercenti non l'hanno programmato per questo motivo (l'uscita su Netflix) è anche vero che Sulla mia pelle ha avuto una distribuzione ANCHE al cinema di assoluto livello.
Solo la prima settimana era in cartellone in circa 100 sale.
CENTO
Di sicuro - anche se non ho i dati - sarà stato programmato da altre sale in seconda o terza settimana. 
Diciamo che ha avuto 150 sale.
A queste vanno aggiunte quelle sale che l'hanno proiettato in maniera "pirata", un numero impossibile da sapere.
Ora, voi non sapete quanti film italiani se le sognano 150 sale.
La maggior parte di loro non arriva a 15, altro che 150.
Il "centinaio" è quasi solo appannaggio di film di merda, le solite commedie nostrane.
Quindi il film di Cremonini è già una mosca bianca in tal senso.
Ma il paradosso è nel fatto che oltre queste 150 sale il film è ANCHE su Netflix, una piattaforma con ormai milioni di abbonati.
Faccio un'operazione stupida e senza senso ma potrei tranquillamente dire che Netflix vale almeno come altre 100 sale.
Diciamo 250 tra reali e virtuali.
Ed ecco così che trovo ridicolo, fastidioso e insopportabile vedere da 20 giorni post sulla scarsa distribuzione in sala del film, sui suoi boicottaggi, sul problema Netflix-Sala.
Post su post, articoli su articoli, lamentele su lamentele.
Quando questa gente non sa che il 90% dei film italiani se lo sognano il "trattamento" avuto da questo film.
Ma purtroppo a scrivere è gente che vuole la polemica per forza, che usa il film come strumentalizzazione politica, che non sa un cazzo di distribuzione e che va in sala 4 volte l'anno, solo per quei film di cui poi può vantarsi con gli amici.
Siamo arrivati all'assurdo paradosso che l'unico film della storia, per adesso, che è stato trasmesso sia da Netflix che proiettato in oltre 150 sale venga raccontato come il film che nessuno ti fa vedere, perchè lo Stato non vuole mostrare lo schifo della vicenda Cucchi, perchè gli esercenti son di destra, perchè perchè perchè.
Mi piacerebbe farvi parlare con i centinaia di registi che non hanno visto mezza sala, che al massimo con Netflix possono fare l'abbonamento come clienti, che devono girare l'Italia anche a spese loro per avere una decina di proiezioni.
I milioni di persone che hanno gridato allo "scandalo" "Sulla mia pelle" di cinema non sanno nulla, hanno solo portato la loro ignoranza e il loro livore in un campo che non conoscono.
E invece di gioire del fatto che questo film abbia visto due canali giganteschi di distribuzione hanno raccontato una verità che gli faceva solo comodo.

Non è così, ma tanto non lo capiranno mai.
Viva Sulla mia pelle, viva quel fenomeno di Borghi, viva il cinema italiano, viva Stefano Cucchi

E abbasso chi parla solo per dare fiato alla bocca


1.1.18

Sondaggio: Il Miglior film del 2017 per i lettori de Il Buio in Sala

Risultati immagini per zio sam

Ed eccoci arrivati all'iniziativa inaugurata l'anno scorso con grande successo (votaste in 50...), ovvero quella di stilare una classifica complessiva di tutti "noi".

L'anno scorso (trovate tutto qui) ci fu un risultato di straordinaria qualità, con il capolavoro Il Figlio di Saul a trionfare.
Furono votati addirittura 99 film!

Le regole ( LEGGETE ATTENTAMENTE!!!!!)

1 POTETE VOTARE FINO A 10 FILM, DARO' COME PUNTEGGI 15, 13, 11, 9, 7, 6, 5, 4, 3, 2

2 NUMERO MINIMO DI FILM VOTATI: 5

3 POTETE VOTARE ANCHE SENZA GERARCHIA, IN QUEL CASO TUTTI I FILM PRENDONO 6 PUNTI

4 VALGONO SOLO I FILM USCITI IN SALA IN ITALIA NEL 2017, CONTROLLATE CON GOOGLE O COME VOLETE

5 QUESTO VUOL DIRE CHE ANCHE TITOLI DI ANNI PRIMA COME, AD ESEMPIO, VICTORIA (2015) E LA LA LAND (2016) SONO ASSOLUTAMENTE IN GARA ESSENDO USCITI NELLE NOSTRE SALE QUEST'ANNO.
LA STESSA COSA PER ROBA USCITA APPENA 3,4 GIORNI FA, COME COCO.

6 SE AVETE VISTO IL FILM IN STREAMING, A PARTE UNA TIRATA D'ORECCHIE, STICAZZI, SE IL FILM HA AVUTO DISTRIBUZIONE IN SALA LO VOTATE LO STESSO.
 QUINDI CONTROLLATE CHE TUTTE LE VOSTRE MIGLIORI VISIONI 2017, ANCHE IN RETE, NON SIANO POI STATE ANCHE DISTRIBUITE

7 VALGONO ANCHE GLI ORIGINALI NETFLIX 2017

8 NON VALGONO I FILM VISTI IN DEI FESTIVAL MA POI NON DISTRIBUITI

9 PREFERIREI CHE METTIATE I VOTI QUA (dico agli amici di fb) PERCHE' SAREBBERO VISIBILI A TUTTI E, SOPRATTUTTO, NON AVREBBERO LA VOLATILITA' DEI SOCIAL (ma vanno bene ovunque, anche col piccione viaggiatore)

10 SE FARETE DEGLI ERRORI VE LO DIRO' NEI COMMENTI. SE NON CORREGGERETE SCALERO' IO ELIMINANDO I TITOLI NON VALIDI


Come prima metto la mia dalla quale, per farvi capire, devo togliere The Crescent (visto a un festival) e Una vita da Zucchina (uscito da noi Dicembre 2016) e aggiungo Get Out (messo negli horror)

15 VICTORIA (23 marzo)
13 L'INFANZIA DI UN CAPO (29 giugno)
11 LOVELESS  (6 dicembre)
9 GATTA CENERENTOLA (14 settembre)
7 ARRIVAL (19 gennaio)
6 MADRE! (28 settembre)
5 BLADE RUNNER 2049 (5 ottobre)
4 GET OUT (18 maggio)
3 SILENCE (12 gennaio)
2 IL CLIENTE (5 gennaio)

16.11.17

La censura in Italia. Illuminante intervista di Alberto Cassani al mitico Alberto Farina (per sapere davvero tutto tutto su come funziona)

Risultati immagini per totò che visse due volte

Qualche mese fa passarono lo splendido Still Life in tv, su RaiMovie. Proprio alla fine, nella scena più bella ed emozionante, misero un taglio pubblicitario assassino, roba da non credere. Mi lamentai. Alla fine in qualche modo arrivai in contatto con Alberto Farina, uno dei consulenti alla programmazione del canale (ma Alberto è anche tante altre cose). All'inizio, giustamente, lui pensava che fossi il solito rompiballe che sparava a caso, poi, parlandoci, raggiungemmo, credo, una grande stima comune.
Alberto Farina per quanto mi riguarda è la persona che, nel cinema, ho trovato più completa.
Competente da morire, memoria storica, umile, simpatico, cortese, educato, intelligente.
E buono.
Voglio dire, è uno che ha fatto di tutto, ha lavorato anche con Landis.
Per colpa de Lo Sciacallo iniziammo a parlare anche di censura. Perchè lui è uno de membri della commissione italiana in tal senso. E lui mi girò questa intervista.
Ho pensato che la cosa migliore fosse pubblicarla integralmente, è molto lunga ma molto interessante e, secondo me, vi dice tante cose che non sapete.
Oltre parecchie chicche.
L'intervista è di Alberto Cassani (milanese, critico cinematografico e fumettistico, traduttore di romanzi e fumetti, da poco nella redazione della Sergio Bonelli Editore) ed è stata pubblicata sul bel sito CINEFILE (CLICCATE QUI)
Magari può nascerne una discussione e, se potranno, gli stessi "Alberti" possono intervenire

Buona lettura

(domande di Cassani, risposte di Farina -del suo sacco- )

Nella presentazione della terza Commissione di Revisione Cinematografica, che assegna i visti di censura, il Ministero dei Beni Culturali ti ha indicato come “esperto di cultura cinematografica”. Diamo però qualche coordinata ai nostri lettori: esattamente di cosa ti occupi, nella vita?

Il 99% del mio tempo professionale è dedicato a Rai Movie, che trasmette film 24 ore su 24. Sulla carta sono consulente alla programmazione, poi in pratica si fanno tante cose diverse. Una cosa fondamentale è scegliere i film da mandare in onda e collocarli là dove possono andare legalmente e dove hanno maggiori possibilità di incontrare il proprio pubblico.

Ma ogni tanto vai anche in video, no?

In video vado su Rai Italia, che viene trasmessa soltanto fuori dall’Europa. È un canale che “reimpacchetta” il meglio della programmazione delle Tv generaliste Rai e ci aggiunge una serie di programmi dedicati esclusivamente al pubblico italofono all’estero. Tra questi c’è “Cinema Italia”, che è sostanzialmente un film in prima serata ogni mercoledì, che io presento. Per Rai Movie, da una settimana registro ogni giorno una minuscola presentazione, destinata a Facebook e Twitter, di uno a mia scelta fra i film della giornata.

Diciamo due parole anche su quello che hai fatto prima.

Ho cominciato a scrivere recensioni cinematografiche all’età di 8 anni, poi ho iniziato a scrivere in maniera più o meno professionale e ho lavorato anche in pubblicità. Sono stato aiuto regista per un minuscolo film italiano mai distribuito e poi, gratuitamente, in due film di John Landis, regista cui ho dedicato un libro per Il Castoro Cinema. Poi ho fondato un canale televisivo che si chiamava Coming Soon Television, che è stato il primo canale italiano incentrato esclusivamente sul cinema e che ho diretto per due anni prima di lasciarlo per via di divergenze diciamo “culturali” con la proprietà. Sono andato a fare altre cose, tra cui il programma “Doppio Audio” per quella che sarebbe poi diventata Rai Movie e che allora si chiama Raisat Cinema World: intervistavo registi italiani mentre vedevamo un loro film. Ne ho fatti una cinquantina, e spero di poterlo riprendere su Rai Movie prossimamente: in questo momento sarebbe la cosa che mi piacerebbe di più fare. Avere un regista tuo “prigioniero” con davanti il suo film, che vuole spiegare e raccontare… Puoi chiedere davvero qualunque cosa…

30.10.17

Una domandina al volo, per Halloween O ANCHE mini-sondaggio fatto a cazzo de cane sui migliori horror delle varie decadi

Risultati immagini per un lupo mannaro americano a londra

Visto che sulla pagina facebook del blog, ricordando stasera la proiezione (Paramount Channel - 23.30) di quel capolavoro che è Un Lupo Mannaro Americano a Londra (che buffo Edo, se ne parlava ieri sui sogni), ho anche scritto quelli che, per me, sono i due migliori horror di ogni decade (cioè, non migliori, quelli del cuore) pensavo di portare questa cosa anche qua nel blog.
Visto che siamo ad Halloween anche.

Insomma, anche se probabilmente qualcuno lo cambierei già tra 3 minuti ho scritto questi

70 Non aprite quella porta - L'Esorcista

80 Shining - Un Lupo Mannaro Americano a Londra

90 La Casa - Il seme della follia

00 The Orphanage - Lake Mungo

10 Babadook - The Witch

e i vostri quali sono??

(comunque, per chi volesse, nella pagina fb del blog consiglio film che passano in tv praticamente ogni giorno. Non ho voglia di mettere il link qua nel post, lo trovate facilmente alla destra del blog)

12.10.17

Mi sono rotto il cazzo

Risultati immagini per chaplin
Charlie, se tu ancora fossi qua ti uccideresti

Mi sono rotto il cazzo
di questi sedicenti e presunti cinefili morti dentro.
Mi sono rotto il cazzo di chi sta iniziando a far diventare il cinema soltanto come una scienza da studiare e dove chi è più scienziato deve zittire tutti gli altri.
Mi sono rotto il cazzo di vedere gente che non ama i film ma ama sè stessa che guarda e conosce film.
Finti appassionati, ego spropositato.
Come quegli intellettuali che non amano i libri ma amano sè stessi che leggono e conoscono libri.
Mi sono rotto il cazzo che ad esser in questa maniera siano soprattutto i più giovani, i ventenni, quelli che dovrebbero avere ancora addosso la meraviglia, lo stupore e la capacità di emozionarsi che avevano l'altro ieri, quando erano bambini che non sapevano rifarsi il letto (come non lo faranno adesso del resto).
Mi sono rotto il cazzo di vedere giovani che dicono a 40enni che da 25 anni campano di film:
"Eh, ma se non hai visto Bergman inutile parlare con te"
"Eh, ste cose le fa, e meglio, Bela Tarr"
giovani che devono dimostrare di saperne di più, che sembra debbano avere una patente da cinefilo.
Ma lo vedi lontano un miglio che la loro non è passione, la loro è una professione.
Non c'è alcuna differenza tra un selfie al bagno e un giovane che si fa bello snocciolando cinefilia vuota, cruda, senz'anima, è solo mostrare sè stessi al mondo, solo sentirsi belli, da ammirare.
E fanno sentire magari "handicappati" o inferiori quei magnifici giovani che invece hanno la passione, quella vera, quella di veder cose, qualsiasi siano, quella di sbagliare visioni, quella di avere gusti ancora di merda, quella di migliorarsi, quella ci scoprire piano piano.
E invece no, e invece soccombono a sti falsi scienziati che poi, per la legge del più forte, spesso li fanno diventare come loro.
Mi sono rotto il cazzo di chi non capisce che il cinema è nato per stupire, per meravigliare e per emozionare. E che solo dopo, solo dopo, può e deve anche essere materia di studio, di approfondimento, di analisi.
Mi sono rotto il cazzo di chi ha l'arroganza della conoscenza e non l'umiltà della conoscenza, di chi non capisce che sapere le cose, saperne di più degli altri, è una cosa bellissima solo e soltanto se quegli altri li accompagni a migliorarsi, se li aiuti, se gli spieghi cose con la gioia di farlo. E invece no, e invece è tutto morto, è tutto solo sport, saperne di più, arrivare prima, dimostrare di esser migliori.
Mi sono rotto il cazzo, e questo post da qui viene fuori, di vedere articoli su articoli per demolire il nuovo Blade Runner, articoli in cui si cerca solo di esaltare il passato, si cerca solo di dimostrare quanto un vero cinefilo difende i cult.
E fa quasi pena che chi fa così non sappia che il primo Blade Runner fu un flop clamoroso e che se nel tempo la critica e l'uomo non l'avessero rivalutato e "alzato" a capolavoro questi presunti cinefili di adesso l'avrebbero snobbato e, probabilmente, vedendolo, direbbero che è un filmetto.
Ma sulla loro patente ci deve essere questo.
Mi sono rotto il cazzo di chi non capisce che se dopo 30 anni viene fatto un sequel di un film (e non un remake) e se questo lo si affida a uno dei più grandi registi viventi è solo una cosa meravigliosa per il capostipite, un atto d'amore e di stima. Nessun sequel di 30 anni dopo può oscurare e rovinare un capostipite.
Ma non lo capiscono.
E vedono i film sapendo già cosa dire, sapendo già cosa scrivere. Li vedono cercando solo gli appigli per poi poter costruire le loro demolizioni.
No, amici miei, no.
E fa specie che spesso tutti questi sedicenti esperti, questi sul piedistallo, questi che appena ci provi a parlare ti viene subito l'orticaria poi, alla fine, di cinema nemmeno capiscono nulla, non saprebbero capire la differenza tra l'intensità di un primissimo piano e la magnificenza di uno lungo, tra la morbidezza di una carrellata e la potenza di un montaggio.
Niente li può cambiare, le loro frasi precostituite sono già pronte.
Porca puttana.
Mi sono rotto il cazzo di questo cinema che è ormai entomologia quando gli stessi entomologi, molte volte, si emozionano a dissezionare un insetto.
Non c'è vita, c'è solo saperne di più, anzi, saperne di meno ma cercar di dimostrare di saperne di più.
E ormai se la meraviglia, l'umiltà e la voglia di imparare ad emozionarsi l'hai volutamente persa a 20 anni poi non la ritrovi più, diventerai un insopportabile 50enne che ne saprà quanto ne sapeva prima, cioè poco, ma in più avrà inserito nella sua patente da cinefilo solo più nomi da snocciolare per farsi bello.
Lo studio senza passione non serve a un cazzo.
Lo studio freddo e metodico non serve a un cazzo.
O almeno non nel cinema, che è ed è sempre stata una macchina dei sogni.
Mi sono rotto il cazzo di chi guarda o studia film senza farsi mai brillare gli occhi.
Quando agli stessi scienziati, quelli veri, quelli con passione, brillano ad ogni loro nuova scoperta.
E invece no, invece a questi egotici e appariscenti cinefili, gente che senza la rete non sarebbe esistita, gli occhi brillano solo e soltanto in un luogo.
Davanti allo specchio. 
Magari sotto delle sopracciglia rifatte.

16.12.15

I Calci di Rigore de il Buio in Sala (N°2)


E' già passato un mese dalla prima edizione dei Calci di Rigore de Il Buio in Sala, credo sia ora di proporne di nuovi no?
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando trovate qui la prima puntata.
Il voto al limite di Edo ha portato due sfide sulla parità, fatevene una ragione.
Siccome è un gioco demente ma che ha un regolamento ferreo ogni volta lo posterò di nuovo.

Eccolo:

1 Potete votare SOLO SE conoscete, avete visto (nel caso di film) o comunque sapete di cosa parlano ENTRAMBI i contendenti

2 Se votate DOVETE votare in maniera onesta, non premiando per forza il contendente più "cinefilo" o quello più debole tanto per darvi un tono. Insomma, se non siamo onesti qua...

3 Ovviamente, dato il punto numero 1, potete votare da una a tutte e dieci le sfide, insomma, sempre e solo quelle dove avete cognizione di causa

4 Dopo 20 GIORNI riterrò le sfide concluse e comunicherò i risultati

Cominciamo:

MEGLIO...



NATALE SUL NILO  14



NATALE CON PARENTI INSOPPORTABILI  10

PERCHE' ME L'HA CHIESTO E.L.E.N.A E ALLORA IO LO CHIEDO A VOI


YOUTH   6


MIA MADRE  3

ETICA


SI' A SERBIAN FILM  8


C'E' UN LIMITE A TUTTO  10

OMOSESSUALITA'


BROCKEBACK MOUNTAIN  6


LA VITA DI ADELE   6

A CASA...


UN FILM BRUTTISSIMO CON UNA BELLA COMPAGNIA  23


UN GRANDE FILM CON COMPAGNI DI VISIONE ODIOSI  2


MASSIMI SISTEMI


SCARLETT JOHANSSON   17


DIO  4

TRAMA


LINEARE  13



ARZIGOGOLI TEMPORALI E DI MONTAGGIO ALLA ARRIAGA  10

PIANETI AVVERSI


MELANCHOLIA  13



MARS ATTACK 5

POLI OPPOSTI, MEGLIO...


UN TRASH AMATORIALE DI MERDA  11


UN FILM D'AUTORE AFGHANO COI SOTTOTITOLI  10

CAPOLAVORI DEL CUORE


I GOONIES  8


STAND BY ME  7


6.12.15

Risultati prima edizione calci di rigore

Avevo detto che i risultati dei calci di rigore si sarebbero avuti quando uno dei due contendenti raggiungeva 15 punti.
Ma così si creavano due problemi.
Il primo che in alcune sfide troppo di nicchia (vedi gli orientali o polytechnique) era quasi impossibile arrivare a quei risultati.
Il secondo che con una grande adesione (come è stata, grazie mille, come sempre) si potevano sforare i 15 in breve tempo.
Ho deciso quindi che la discrimante sarà temporale, ovvero 20 giorni dal post.
E siccome sono passati adesso 20 giorni vi dò i risultati finali (ovvio che se qualche lettore vota ancora io aggiorno e rispondo comunque).

1 EDIZIONE CALCI DI RIGORE IL BUIO IN SALA

POLYTECHNIQUE batte ELEPHANT 7 a 1

LE STRONZATE DI MUCCINO sono preferibili ai CINEFILI IMPROVVISATI CHE LO DIFENDONO per 19 a 4

FILINI asfalta la SILVANI 18 a 4

I lettori preferiscono VEDERE UN BIANCO E NERO MODERNO anzichè INFILARE DI NUOVO UNA VHS per 14 a 10

Lotta serratissima per i registi orientali, la spunta SONO su MIIKE per 6 a 5  (6 PARI CON VOTO AL LIMITE DI EDO)

Malgrado vedere un FILM DI MOCCIA sia devastante sempre meglio di UN CALCIO NELLE PALLE per 15 persone a 6

I FINALI PERFETTAMENTE CHIUSI sono preferibili a quelli COMPLETAMENTE APERTI per 11 a 10

KILL BILL dopo essere stato in vantaggio di 5 (!!), poi in svantaggio di 3 (!!) alla fine fa la contro-controrimonta e batte OLD BOY (cazzo) di 1, 10 a 9 (ma se votassi anche io saremmo pari, tiè)
(10 PARI CON VOTO AL LIMITE DI EDO)

Al cinema SENTIR CHIACCHIERARE è nettamente più fatidioso che SENTIR MANGIARE, 19 a 4

Infine il CINEMA annienta le SERIE TV per 19 a 2

ma qui c'ha colpa sto blog, se vai in uno che parla di serie magari è l'opposto

qualcuno di voi ha 10 vincitori?

alla prossima!


5.12.15

Guida minima (e per certi versi personale) alle inquadrature base nel cinema


Ricordo che quando aprii il blog avevo in testa miliardi di cose.
Volevo scrivere recensioni, pubblicare news, fare monografie, sondaggi.
E volevo anche, a puntate, spiegare un pò alcuni aspetti della scrittura dei film, della sceneggiatura.
Insomma dire due cose alla mia maniera, ossia molto sciolto e non professionale, su tutto quello che va dal soggetto, l'idea base, alla sceneggiatura finale.
Seicento ore di corso sull'argomento in qualche modo volevo farle fruttare.
Ma se questo progetto fu subito abortito (insieme anche a tutti gli altri, alla fine scelsi solo per le recensioni) pensavo potesse essere però divertente e per quattro gatti anche istruttivo impararare insieme almeno uno degli aspetti più importanti che possiamo trovare in sceneggiatura, ovvero le inquadrature, per essere più preciso i campi e i piani.

28.11.15

Guida minima per riconoscere il cinefilo d'accatto


Credo che questi anni "cinefilo" sia di gran lunga l'aggettivo che mi sono beccato più volte. Ovunque, qua nel blog, nei social e anche nella vita reale.
Intendiamoci, meglio cinefilo che stronzo eh, ma sull'argomento avrei molte cose da dire.
Perché, per come la vedo io, io cinefilo non sono.
E non devo nemmeno affidarmi al vocabolario e a quel significato di "amante del cinema e della sua storia" per darmi ragione perché, amante del cinema e della sua storia lo sono, senza dubbio.
Il fatto è che non basta la passione per questi elementi per fare un cinefilo, ma occorre "esercitarli". Il vero cinefilo, per me, è uno studioso del cinema, uno che non per dovere, non per etichetta, non per farsi bello ma per pura "filia" della materia imposta la sua vita in una continua ricerca, in un continuo studio e, importante, in un continuo aggiornamento, della stessa.
Molti di noi che ci sentiamo cinefili se un giorno stessimo vicino ad uno vero ci sentiremmo degli analfabeti in materia.

17.11.15

I calci di rigore de Il Buio in Sala (N°1)


Tanto tanto tempo fa tentai nel blog una primissima rubrica, si chiamava Uno di due.
Consisteva nel mettere in confronto due "elementi" e votare uno dei due.
Insomma, il gioco della torre.
Avevo in mente 20 puntate che poi si ridussero a 3,4, nemmeno ricordo.
In realtà quelle sfide erano veri e propri piccoli post, in cui presentavo un minimo i contendenti e dicevo la mia.
Ho pensato ora di riproporlo ma in maniera molto più fast food, veloce.
In ogni puntata, all'incirca mensile, metterò una contro l'altra due "cose".
10 coppie, come fossero calci di rigore.
Non ci può essere parità, o vince il portiere o l'attaccante, nessuna diplomazia.
Due film, due metodi, due aspetti, due tematiche, due registi, due che ne so.
Così, in modo diretto ed immediato, senza alcuna mia aggiunta.

Se ne avete voglia potete partecipare ricordando che:

1 Potete votare SOLO SE conoscete, avete visto (nel caso di film) o comunque sapete di cosa parlano ENTRAMBI i contendenti

2 Se votate DOVETE votare in maniera onesta, non premiando per forza il contendente più "cinefilo" o quello più debole tanto per darci un tono. Insomma, se non siamo onesti qua...

3 Ovviamente, dato il punto numero 1, potete votare da una a tutte e dieci le sfide, insomma, sempre e solo quelle dove avete cognizione di causa

4 A 15 punti (ora vediamo se funziona, al massimo scalo a 10) riterrò la singola sfida finita e segnerò il vincitore in bella evidenza nel post

cominciamo


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