21.3.14

Recensione "Mr Nobody"




nel finale presenti spoiler ammazzafim



"Negli scacchi è chiamato Zugzwang... quando l'unica mossa possibile...

è quella di non muovere."



Mi sono ritrovato ad avere i brividi in questa frase nel finale di Mr Nobody, quando finalmente riusciamo a capire fino in fondo tutto quello che il film ci aveva mostrato fino ad allora.

E' davvero stranissimo come una pellicola simile a questa, Donnie Darko, dove si mescolava come qua fantascienza e filosofia, sia diventato un cult, forse il vero e proprio cult degli anni 2000, e invece questo Mr Nobody da noi non sia neppure uscito da noi.
Film complessissimo, tremendamente originale e allo stesso tempo derivativo da tanto del meglio cinema di questi ultimi 10 anni, da Se mi lasci ti cancello di cui prende la memoria emotiva a The Butterfly Effect per la tematica delle scelte che cambiano la vita, da Magnolia per gli scherzi del caso e del destino a Big Fish per il taglio nel quale è raccontato, da Europa di Von Trier per l'uso dell'ipnosi a Mulholland Drive per la realtà che collassa, da Sliding Doors per il racconto contemporaneo di più vite a Synecdoche per la ricerca, se esiste, del senso della vita e per altri concetti, come l'esistere o il non esistere o l'essere tutti un'unica persona.


E, anche se non lo conoscerà nessuno, c'è molto anche di un piccolo e interessantissimo film, Davanti agli occhi.
Insomma, gran parte del miglior cinema di questi ultimi 10 anni in un un unico, ambiziosissimo film, un soggetto strepitoso che però rischia più volte di accartocciarsi su sè stesso.
L'importanza delle scelte, o forse delle non scelte, è alla base di tutto. 
Ma c'è anche una cura molto particolare alla confezione.
L'impianto fantascientifico, che poi alla fine si rivelerà qualcos'altro, è curato nei minimi dettagli tanto da gridare al miracolo se pensiamo che il film è una produzione franco-belga. Sono decine le sequenze visivamente notevoli ed anche gli effetti speciali sono assolutamente di primordine. Il fatto è, come accadrà anche con le tematiche, che alla fine c'è pure troppo, un virtuosismo dopo l'altro, un gioco grafico continuo, un'inventiva impressionante che alla fine rischia quasi di stancare. E così se alcune sequenze le ho trovate formidabili (su tutte l'incredibile carrellata indietro alla velocità della luce che dalla stanza di Nemo finisce in una cartolina sul tavolo di un'altra vita parallela) ma passando da meraviglia a meraviglia la sensazione di un eccesso c'è stata, eccome.
Ma Mr Nobody rimane un film di tematiche, tante, forse anche troppe.

Risultati immagini per mr nobody scene film

Van Dormael racconta il mondo dell'infanzia e dell'adolescenza in maniera superba, regalandoci più di una scena dalla carica poetica enorme. Il tuffo della ragazzina con lui che la guarda da dietro la porta dello spogliatoio, i due ragazzi sotto le coperte, quel dettaglio sulla pelle d'oca, tutte le sequenze in cui l'amore (tema presentissimo) sembra così unico e definitivo. 
Il fatto è che ci si ripete troppo, si rischia più di una volta la ridondanza.
Tutto è molto complesso in Mr Nobody, il film è un continuo andare avanti e indietro nel tempo, passato e futuro collassano insieme. Non solo, nelle stesse fasce temporali abbiamo più realtà parallele, in base alla scelte prese, o alcune volte capitate per caso, che fa Nemo. Il tema del destino, del tempo, della memoria, del libero arbitrio, tutto è mescolato insieme anche se a volte ci sono momenti troppo didascalici (le lezioni) che riescono allo stesso tempo a rendere più interessante il film ma anche più pesante. 
E già leggero non era di suo.
Si esagera nel concetto di ineluttabilità di una scelta, perchè non è vero che nella vita ogni piccola decisione rispetto ad un'altra porta a conseguenze diverse, la vita è piena di azioni inutili in realtà, che non cambiano affatto la nostra esistenza. Ma bisogna scegliere sempre il meglio, capire quali possono essere le conseguenze migliori, o le meno peggio, di una scelta. A questo proposito la metafora iniziale che ho citato, quella della situazione negli scacchi per cui qualsiasi scelta fai ti porterà a perdere qualcosa (e in quel caso allora sarebbe meglio non scegliere, non muovere nulla) è straordinaria.

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Nemo muore in quasi tutti gli scenari, ogni mossa lo porterà alla distruzione, impossibile scegliere.
Ed è qui il colpo di maestro del film. 
L'impossibilità di prendere una decisione, l'impossibilità di sapere qual è la vita giusta o l'esistenza perfetta, altro non era che la metafora della scelta più straziante e inumana che un bambino può fare. 
Padre o madre, chi scegliere?
E la stasi di quel bambino, lo scoprire che tutto il film non è altro che l'immaginazione che lui fa sui possibili futuri che quella terribile scelta può portargli, l'ho trovata una cosa magnifica, la migliore possibile, e momento più intenso di tutto il film.
Mr Nobody, già, Mr Nessuno, perchè niente è esistito in realtà.
E forse c'è una terza scelta, una via alternativa, non scegliere uno dei due, ma scegliere sè stesso, scartare di lato da quella ferrovia.
E Anna sarà finalmente tua. Perchè è lei alla fine che hai sempre voluto ed è lei che hai sempre perso in ognuna di quelle vite.
Solo sulle tre figure di donna ci sarebbe da scrivere all'infinito, ognuna è metafora di qualcosa.

Immagine correlata

Ma Anna è l'amore vero e in quella sterzata fuori dalla ferrovia Nemo l'avrà.
E il tempo tornerà indietro, come quel topo nel filmato è tornato in vita dalla decomposizione.
Il tempo tornerà indietro, il vecchio tornerà in vita ridendo, Nemo non morirà mai, tutte le sue vite possibili finite in tragedia saranno salve.
Perchè non esisteranno.
C'è quella terza scelta che forse salverà tutto.
Ma quel bambino era speciale, possedeva il dono di poter vedere le cose.
Noi no invece, a noi l'Angelo le labbra ce l'ha toccate e ha formato la fossetta, noi siamo persone normali, senza nessun dono.
E le nostre scelte se saranno giuste lo sapremo solo alla fine.
Solo poi.

( voto 8 )

80 commenti:

  1. Meno male che su google chrome c'è il "trova".

    Avevo scritto "scelta" o "scegliere" 21 volte, l'ho ridotte a 14.

    Che tristezza...

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    1. Giuseppe, tutto molto bello, condivido al 100 per cento.
      Secondo me andrebbe approfondito un pelo la storia de "l'unica mossa possibile è non muovere", può essere vista sotto duplice luce.
      Da una parte può suggerire il non razionalizzare troppo e vivere seguendo le forti spinte emotive che sentiamo dentro di noi, senza cercare per forza la via "migliore", che poi...migliore per chi? Per noi? Per la società? Per gli altri? Ecc...
      D'altra parte potrebbe essere vista come un non scegliere affatto, come la rassegnazione al subire un po' passivamente la vita, come se fosse un essere vivente essa stessa, talmente più grande e "viva" di noi da travolgerci, capace di prendere le nostre leggere, piccole esistenze e di investirle, di farle roteare in un vortice di eventi, persone, oggetti, per poi scaraventarci li, in un posto che non abbiamo scelto, circondato da gli stessi oggetti e le stesse persone che casualmente il vortice a caoticamente disposto alla rinfusa attorno a noi.
      La cosa che però mi ha spinto a scriverti è un'altra: nella tua rece parli di "scansare di lato dalla ferrovia", citazione di De Gregori in Bufalo bill?
      Un abbraccio

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    2. Aggiungo una nota che chiarisce il mio punto di vista.
      L'immagine della scacchiera è eloquente e fortemente simbolica.
      In virtù delle due considerazioni precedenti, il film suggerisce che non sempre dobbiamo fare una scelta tra quelle che appaiono possibili, mamma o papà oppure farsi "mangiare" da uno dei pezzi della scacchiera.
      L'idea è di non razionalizzare, di aprire la mente all'immensità della vita: la scelta giusta può essere la più fantasiosa, la più passionale, la più istintiva.
      Guardando la vita nella giusta prospettiva di può muovere fuori dalla scacchiera, non scegliere le due uniche direzioni della retta (padre/madre) e "vedere" la perpendicolare, la terza via.
      Non a caso solo con la saggezza derivata dalla conoscenza delle possibili vite future questa terza via appare, prima invisibile agli occhi di un bambino di nove anni.

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    3. eccoci finalmente...

      c'è anche una terza lettura, quella che credo (ma dovrei rivedere il film) più pertinente

      ossia nè lo scegliere a cuor leggero nè il non scegliere lasciandosi guidare dallo tsunami vita

      ma l'impossibilità di scegliere
      o sapere che qualsiasi scelta fai sarà sbagliata

      del resto la domanda "vuoi più bene a papà o mamma" è la domanda simbolo delle domande da non fare, di quelle devastanti, impossibili da rispondere

      e come negli scacchi sai che ognuna delle scelte sarà sbagliata
      per questo è forse meglio una terza via, fuori dalle regole e dagli schemi
      ora non mi ricordo se ho pensato a Buffalo Bill ma quella canzone è assolutamente nel mio cuore

      una volta c'ho fatto un post intero su fb

      ma ripensando al film una ferrovia nel momento della scelta c'è davvero, quindi magari non ero per niente in metafora ;)

      ho risposto al tuo primo commento senza aver letto il secondo prima, vedo che poi andavi più nello specifico

      e devo dire che questo tuo secondo commento è perfetto, non avrei saputo dirlo meglio

      e sì, all'incirca è proprio quello che volevo dire ;)



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    4. Prendo la tua risposta come un grande complimento. Davvero.

      P.s.: che pezzo Bufalo Bill...

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    5. pezzo fantastico...

      avevo fatto un post in cui cambiavo tutte le parole declinandolo alla mia vita ;)

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  2. film poco conosciuto (quantomeno in italia) che ho trovato pero' molto gradevole.
    la questione delle scelte, che ognuna di queste, piccola o grande che sia, cambia tutto, mi affascina non poco. inoltre anche il finale, quando scopriamo che in realta' tutto il film si svolge in un attimo, mi e' piaciuto parecchio. gran film, e jared leto sempre ottimo.

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    1. SPOILER!!!!

      Infatti proprio per questo, tra tutti i film che ho citato, ce n'è anche uno che fa la stessa cosa, tutto il film è una proiezione che la protagonista fa in un solo attimo.
      Ad esclusione avrai capito quale, ed ora nemmeno lo puoi vedere.
      Ma là è molto difficile da capire, non è mai spiegato.
      Pensa che io ci sono arrivato solo con l'aiuto di mio fratelllo-

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  3. Un bambino non può fare tutte quelle proiezioni, film inverosimile, e poi è nell'attimo della morte che si dice passi davanti tutta la vita... se fosse caduto sotto il treno, ok, ma così... e poi scopiazzamenti vari, ripetizioni. Nel suo genere uno dei peggiori visti.

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    1. Aspetta anonimo, ma che c'entra la verosimiglianza?
      Questo è un film che non la cerca affatto ma attraverso vari stilemi, anche di genere, cerca di analizzare la vita e il senso di essa.
      E poi ti sei dimenticato un passaggio.
      Quando si vede il bambino che non viene toccato dall'angelo sappiamo che quel bambino acquisisce il dono di poter vedere il futuro, quindi il film, almeno a livello di sceneggiatura, ha perfettamente "senso"

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  4. Completamente d'accordo con quello che hai scritto e pienamente in disaccordo con Anonimo. Cosa c'entra l'inverosimilità? E' chiaro che è inverosimile, ma il messaggio che trasmette è potentissimo. E' un bellissimo inno alla vita...ridondante? certo. Pieno di difetti? di sicuro... troppo ambizioso? Anche. Ma vi si vede una passione straordinaria da parte del regista, quella si inverosimile. Perché non è semplice raccontare la vita in questo modo... Si viene a creare un'atmosfera davvero magica. per tutta la sua durata, guardi il film con il sorriso, nonostante l'amarezza di ciò che stai vedendo. Per me, nel complesso un film strepitoso, che mi ha trasmesso (ed aiutato, perchè no?), davvero tanto!
    Bellissimo il modo in cui è raccontata l'infanzia, il vero punto forte del film. Alcune scene sono indimenticabili. Non mi pento di avertelo consigliato!
    E ti consiglio, sempre di Van Dormael, il suo esordio "Toto le heros"... se ti interessa te lo passo tramite dropbox ;-)

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    1. Hai detto tutto te.
      E non dico solo qua, specialemente da te.
      Poi come ho detto sopra, il fatto di vedere il futuro anche se in maniera simpatica e simbolica è spiegato benissimo nel film

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  5. Visto da poco e entrato dritto dritto nella rosa dei miei preferiti!
    Mi chiedo perchè non sia mai arrivato qui, almeno in versione dvd...

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    1. Dillo a me a cui per anni l'hanno chiesto in dvd in videoteca...

      Vengo a leggerti!

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  6. nel vecchi blog di splinder, nel 2010, avevo scritto questo:

    Mai apparso nelle nostre sale, questo è un film bellissimo. Era 13 anni che Jaco Van Dormael non faceva un film, ne aveva di cose da dire e da far vedere; è un film che ricorda molti altri film, per esempio sia "Benjamin Button" che il film di Gondry con Jim Carrey. C'è materiale per tanti film, Jaco Van Dormael ce ne regala uno solo, ricchissimo e generoso.
    Il protagonista Jared Leto mi ricordava qualcuno, ho controllato, è in "requiem for a dream".
    Insomma un film da non perdere, nessuno se ne pentirà, promesso.

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    1. La solita perfetta sintesi Ismaeliana...


      (azz, ne ho citati 9 e non Button, è vero! )

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  7. ho letto qua e là cercando di evitare gli spoiler...ce l'ho lì da un sacco di tempo ma ancora non ho trovato il coraggio di vederlo..prima o poi lo dovrò fare...

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    1. Non dovevi leggere!!!
      Speriamo non hai letto alcune cose...

      Devi vederlo.

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  8. un gioiellino, visto oggi, piaciuto da morire

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    1. L'ho aspettato in italia 3 anni, niente.
      E poi l'ha preso in lingua originale un cinemino di qua, meglio di così...
      Benvenuta :)

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  9. Mi sono venute in mente tutte le scelte, e le non scelte, fatte fino ad oggi che ho quarant'anni. Mi consola la tesi formulata che tutte le possibili vite che da esse scaturiscono sono giuste, ma ci vorrà tempo per smaltire diversamente tutte le lacrime che stasera non ho pianto. Il film non è sicuramente perfetto dal punto di vista narrativo, ma onestamente è proprio l'ultima cosa da prendere in esame in questo capolavoro psicofilosofico.

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    1. Beh, come primo commento che dire, bellissimo.
      Grazie Caver.
      Sì, anche per me questo è un capolavoro fantapsicofilosofico e le imperfezioni dal punto di vista narrativo secondo me sono materia stessa del film, non tanto nel senso che siano state volute (ma non lo escludo) ma che fanno quasi giocoforza parte di un film così onirico, rapsodico e narrativamente (appunto) intrecciato.
      Magari il rischio è un altro, quello di vedere solo l'impalcatura di tutto, gli effetti, la fantascienza, i viaggi nel tempo e perdere di vista il cuore,la filosofia, il messaggio che Mr Nobody nasconde.
      A presto

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  10. Finito di vedere da poco...
    ... non so che pensare. Qualunque giudizio che sta fra 'cagata pazzesca' e 'capolavoro' mi sembra adatto. E questo forse è più importante del risultato finale!

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    1. Dovrai prendere una posizione.
      E, lo sai da solo, le cagate pazzesche son altre.
      Puoi odiarlo sto film, ma ha talmente tanta roba dentro (e fuori, come confezione) che distruggerlo è un delitto

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  11. Peccato, per me... inguardabile. Mi è venuto il mal di mare dopo i primi, boh, dieci minuti. È che non sapevo dove poggiare i piedi.
    Peccato sul serio, sembra molto interessante.

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    1. In realtà poi, ma molto poi, Mr Nobody si mostra davvero per quello che è, tutto quella che hai visto è una copertura.
      Ma un film per piacerti o interessarti non è che può farlo nell'ultimo quasrto d'ora e basta quindi sì, se per te era inguardabile hai fatto bene a lasciar perdere :)

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  12. Prima di fare il mio pistolotto, non ho capito cosa intendi per "lezioni", via al pistolotto:

    Più che l' ineluttabilità credo che il tema di fondo sia l'irrevocabilità, ma in realtà il film si mostra quasi fin dall'inizio, con la falsa maschera del film fantascienticifico (come fece ai tempi "lasciami o ti cancello"), un grande omeggio alla filosofia romantica.

    Il tema del bivio (che in questo film è sottile come un punk abbestia al Gambrinus, con tanto di cartelli "bivio" spesso e volentieri) , delle scelte che inevitabilmente condizionano tutto il resto, la ricerca della vita perfetta, l'idealizzazione dell'amata, la scelta di non scegliere perchè ogni scelta inevitabilmente esclude l'altra, il bambino come rappresentazione della purezza, la fuga dalla realtà, ecc.

    Insomma sembra davvero un saggio sugli ideali del romaticismo, più che un saggio una mitragliata, un bombardamento di meraviglia e stupore in ogni dove, in ogni quando.

    La parte del colombo iniziale è meravigliosa.

    pS: mentre scrivevo ho capito, con "lezioni"intendi quella specie di documentario che fa Leto e che spiega varie cose in stile Piero Angela?
    In realtà l'ho trovata la parte più razionale (e quindi in palese contrasto con tutto il resto) del film, onestamente ho apprezzato molto e ho anche scoperto che le rane si frizzano, mi mancava.

    buona notte

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    1. Che bella cosa questa tua puntualizzazione tra ineluttabile ed irrevocabile...
      In questi due termini, forse, c'è anche il punto cruciale del film, ossia l'eterna diatriba tra fato e libero arbitrio, scelta consapevole o, in qualche maniera, già "decisa".
      Ho scoperto una parte di te colta e molto profonda (il che mi fa rendere ancora più bello che apprezzi quei divertimenti della videoteca) e sono contento che tu abbia "capito" e metabolizzato questo film in maniera così perfetta.
      Anche il paragone con il romanticismo c'è tutto, ma anche in questa lettura e paragone il punto di partenza (fato o libero arbitrio?) credo sia decisivo.

      Capita moltissime volte anche a me di cominciare un messaggio chiedendo una cosa e poi durante la scrittura trovare già la risposta.
      Meno male, credevo di essere l'unico :)

      buon risveglio

      che film...

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  13. Grazie mille!

    Segnalo inoltre che ho potuto vedere il film doppiato in italiano, grazie a un gruppo di doppiatori amatoriali ma che non fanno assolutamente rimpiangere quelli pro.

    https://www.facebook.com/pages/Dubbing-Team/

    mi pareva il caso di segnalare questa interessante realtà.ciao

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    1. Ora mi metti in crisi...
      Perchè io l'ho visto (anche questo) al cinema, in una rassegna.
      E avrei giurato che fosse doppiato (ormai ne vedo al 50% tra doppiati e non, mi si mescolano nella mente tutti poi).
      Ma se mi dici che l'hanno fatto sti ragazzi dici che poi siano gli stessi dell'eventuale doppiaggio che ho visto io nella copia in sala?

      Però se era doppiato sono loro per forza, mai sentito di un film doppiato due volte

      hai fatto benissimo a linkarli, grandi

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  14. Non saprei, a me risulta che in italia non è stato distribuito quindi neanche doppiato, questi hanno la pagina su facebook da dicembre, non credo tu abbia visto la versione doppiata loro, però non ci posso giurare. quindi boh.

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    1. E' davvero strano...
      Io l'ho visto proprio in sala, non in un bar o in un circolo.
      Ovviamente era una rassegna in retrospettiva ma, insomma, per proiettare un film in un vero cinema impossibile che venga usata una copia piratata.
      A sto punto credo sia stato in lingua originale, anche se avrei giurato il contrario :)

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  15. ma solo io non riesco a recuperare questo film, lo trovo solo in francese senza sottotitoli? (non ce la posso fare, il mio francese è ormai incartapecorito dopo 15 anni di inutilizzo quasi totale)
    Già lo volevo vedere, dopo quanto ho letto lo desidero ardentemente!
    quindi esiste una versione doppiata in italiano? o almeno una inglese coi sottotitoli? dimmidisì dimmidisì!

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    1. Come dicevo a Mascabar qua sopra io ho avuto addirittura il privilegio di vederlo in sala.
      E' uno dei fllm "maledetti" di questi ultimi anni, uno di quelli dove si capisce meno come possa non esser stato ditribuito.

      Prova qua :)

      http://videopremium.tv/3vwqfmewj1vl

      non so quale sia la qualità video. Se Mascabar ha link migliori si faccia avanti :)

      speriamo bene, è un film molto molto complesso, non da capire, ma come costruzione e messaggio

      ciao!

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    2. grazie! stasera ci provo!

      sei di urbino giusto? o perugia?
      com'è che siete più avanti di noi nella città da bere??

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    3. Perugia ;)

      credo che per quanto riguarda la distribuzione del cinema non multisala siamo i migliori in italia, posso dirlo quasi con certezza.
      Abbiamo 6 sale d'essai, con tutti film una diversa dall'altro. E rassegne su rassegne.
      E l'estate un cinema all'aperto che ripropone tutti i film della passata stagione.
      Fammi sapere

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  16. Ok, ho letto l'inizio della recensione e ho deciso di fermarmi per non rovinarmi il film: sembra bellissimo.
    Lo recupero e poi ti dico.

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    1. Sincero eh?

      Perchè per me questo è un capolavoro, ma a tanti ha irritato

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    2. Mi sono reso conto solo ora che non ti ho più risposto...e, strana coincidenza, sono ritornato a leggere la tua recensione praticamente un anno dopo il primo commento. Il fatto però che, nel frattempo, io abbia rivisto il film per tre volte e lo abbia consigliato ad amici di cui stimo i gusti ti può far ben capire quanto ami quest'opera.

      L'idea per cui "finché non scegliamo possiamo essere qualsiasi cosa" é bellissima.

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    3. Risposta tardiva ma direi molto esaustiva ;)

      anche io devo rivederlo, non ne ho mai avuto il coraggio

      intanto vedo che nel torneo sta dimostrando di essere amato da tanti

      come non potrebbe esserlo...

      ciao gian!

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    4. Sì ho notato anch'io, anche se ho letto di un po' di detrattori...

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    5. Beh, ben vengano...

      quando un film divide vuol dire che è ancora più bello, stratificato e profondo

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  17. ma come fa a non piacere questo capolavoro?
    Mr. Nobody lo posso considerare il mio film preferito (insieme a Castaway on the moon, Oldboy e quella piccola perla che è Another Earth). Un film che tiene col fiato sospeso da inizio alla fine, ti commuove, le stesse canzoni scelte sono fantastiche (io amo particolarmente "where is my mind"), attori perfetti, la storia d'amore tra Nemo ed Anna è stupenda, alcune scene fanno venire i brividi da quanto sono belle e quindi, mi chiedo, come si fa a non amare Mr. Nobody? Inoltre le tematiche "fighe" trattate sono tantantissime e, secondo me, non appesantiscono la trama ma, anzi, l'arricchiscono e rendono Mr. Nobody un film quasi perfetto.
    Ps. Ci sono tantissime citazioni stupende ma la mia preferita è: "Se mescoli il purè di patate e la salsa non puoi più separarli. E' per sempre. Il fumo esce dalla sigaretta di papà ma non ci ritorna mai dentro. Non possiamo tornare indietro. Ecco perchè è difficile scegliere. Devi fare la scelta giusta. Ma finchè non scegli, tutto rimane possibile..."

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    1. Beh, cazzo, sui 4 film preferiti ne hai snocciolati 3 che oscillano tra la mia top ten e top five ;)
      (another earth piaciuto tantissimo ma non a quei livelli)

      Per il resto difficile aggiungere altro alle tue parole.
      Questo film per me è un capolavoro, di contenuti, di emozioni, di tecnica, di originalità

      e le tematiche che tira fuori, tipo quelle prese nelle tue citazioni, mi hanno rabbrividito

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  18. Più che Mr. Nobody sarebbe stato meglio intitolarlo Il Nulla. Ancora un esempio del "vuoto assoluto" di idee imperante in questo periodo storico. Prodotti confezionati ad hoc per masse di individui labili emotivamente che trovano o meglio si immedesimano nei vacui personaggi di questa storia. Capisco ora il significato della frase scritta sulla tomba di Ozu... Saluti Enrico

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    1. Mr Nothing allora, ci sarebbe stato bene ;)

      Io sono un individuo labile emotivamente che mi immedesimo in vacui personaggi allora, mi prendo la definizione senza problemi e me la porto a casa ;)

      Eh, avevano sempre ragione i vecchi maestri del passato. il cinema di oggi non vale nulla...
      Grazie del commento Enrico, un saluto

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    2. Addirittura?

      Era da tempo che nel blog non compariva un giudizio assoluto come questo. Ne sentivamo la mancanza, come della pioggia il 15 d'agosto.

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    3. Beh, ma ce ne fossero di interventi così...

      Mica possiamo facce sempre i pompini a vicenda.

      E viva la pioggia a ferragosto! anzi, viva la pioggia, sempre e comunque ;)

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  19. Sono completamente con tutto ciò che hai scritto, e forse poter vedere il futuro è un inutile condanna, chi davvero lo vedesse rimarrebbe immobile come l'asino di Buridano. Ti sei forse dimenticato il debito più esplicito: 2046. Lì come qui il protagonista si reca in un ipotetico futuro (il 2046 lì e il 2092 qui) per trasfigurare l'inquietudine del presente, in entrambi i casi per ritrovare una donna, e fatto clamoroso, che mi fa parlare di citazione esplicita, con la stessa colonna sonora: Casta Diva cantata dalla Callas. Mi viene pressante anche un altro debito letterario meno esplicito, ma sicuramente presente, "il giardino dei sentieri che si biforcano" di Borges, anche qui nessuna decisione è definitiva e tutte si ramificano nelle altre. Potenzialmente potremmo vivere altre mille vite e amare infinite donne ma il presente ci costringe ad un corpo solo, e quel fiume di vite e quelle donne fluiscono dal domani nell'istante presente in una vita sola e in un volto solo.

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    1. Cavolo, che grande accostamento Rocco...

      Impressionante, ti invidio

      no no, non mi sarebbe mai venuto in mente, anche perchè il film di Kar Wai è così complesso (MrNobody ha più cose dentro ma è meno complesso) che è quasi imparagonabile con qualsiasi altro film

      della colonna sonora non so come hai fatto...
      anche se ricordo perfettamente, ad esempio, quella di In the mood for love, diciamo il prequel di 2046

      e poi l'asino di Buridano, e poi Borges...

      ormai sei il mio critico preferito

      anzi, ti condivido su facebook va

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    2. Ho letto adesso l'apologo dell'Asino di Buridano.
      Standing ovation

      Secondo Buridano l'intelletto è sempre in grado di indicare all'uomo quale sia la scelta giusta tra le varie diverse alternative tanto che se, per assurdo, la scelta fosse costituita da due elementi identici la volontà si paralizzerebbe a meno che non si scegliesse di non scegliere.

      scegliere di non scegliere, restar paralizzati in questo

      anche se, paradossalmente, l'asino non sceglie proprio perchè ha due alternative identiche. Nel film invece tutte le varie scelte sono profondamente diverse

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    3. Ultima cosa, 92 è doppio di 46...

      me sa proprio che c'hai preso...

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  20. mancava un "d'accordo" all'inizio, ma credo che si capisse

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  21. partivo avvantaggiato comunque 2046 per me è come sineddoche a New York per te.

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    1. L'ho scoperto adesso.
      E allora eri tenuto a scoprire sto accostamento, lo ammetto.
      Io che accosto SNY anche a qualche puntata dei Griffin

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  22. Si, lo so , la mano di Max doveva restare per almeno un mese, ma che posso farci se 'sti due mi hanno fatto venir voglia di tornare quindicenne?
    Ma è così che si ama a quell'età?
    Mamma mia!


    L'amore.
    Ho sempre pensato che l'amore fosse unico, però, ieri,mentre guardavo il film mi è sorto un dubbio. L'amore è vissuto in maniera differente in base all'età e alle persone o è sempre lo stesso?
    L'amore dei 15 è diverso da quello dei 25 e l'amore dei 25 è diverso da quello dei 35? L'amore per A, sarà diverso dall'amore per B?
    Se riteniamo possibili tanti amori,non stiamo forse sminuendo l'amore stesso?
    Se invece poniamo che l'amore è uno, significa che siamo "condannati" ad amare una sola volta in tutta la vita? Imsomma se non ti va bene con una/o sei fregato!

    "Scrivete alla rubrica del cuore di Peppe, sarà lieto di rispondere ad ogni vostro dubbio esistenziale e amoroso"
    Ahahah

    Vabbè, lo sai che l'amore è un argomento a cui tengo particolarmente ( ne abbiamo parlato in lobster se ricordi) e poi 'sto film mi
    ha fatto riflettere su 'sta cosa.

    Le scelte.
    Credo che ogni scelta che compiamo, ogni giorno, dalla più banale e insignificante a quelle più importanti, influenzi il nostro futuro.
    Magari le piccole scelte, il caffè piuttosto che il latte al mattino, uscire con l'auto piuttosto che con la bici, non sono decisive nel breve periodo, ma vanno sommate a tutte le altre scelte che ogni giorno siamo "costretti" a fare, e che nemmeno ci rendiamo conto di fare.
    Quando Nemo dice "Finché non si sceglie, tutto resta possibile", beh, io non sono d'accordo.
    anche quando decidiamo di non scegliere in realtà stiamo scegliendo.
    Il possibile implica qualcosa di realizzabile, nel momento in cui non scelgo sto abbandonando il mondo della possibilità.

    Richiami cinematografici.
    Si, ho visto anch'io molto di the butterfly effect, magnolia ed eternal sunshine of the spotless mind. Sono d'accordo.

    E comunque la frase "Non ho paura di morire, ho paura di non aver vissuto abbastanza. Bisognerebbe scrivere sulle lavagne di ogni scuola: "La vita è un parco giochi o nulla"
    È la cosa più vera che abbia mai sentito.
    Tra l'altro anche in Harvey Krumpet c'è un messaggio simile, che mi aveva colpito un sacco.
    "Fatto n 1034: la vita è come una sigaretta. Fumala fino al filtro".
    Chissà quanti di noi si ritroveranno a rimpiangere di non essere saliti sulle montagne russe e di aver buttato la cicca prima dell'ultima tirata...


    Ps: aggiungo qualcosina in più al tuo 8 :)
    Pps: mi è passata la voglia di vedere Miike, uff :(
    Dopo la bellezza di Mr. Nobody non mi va di vedere lo squallore di Imprint.
    Dillo a Tommaso che non vengo più.











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    1. Per come si ama da quindicenni ti rimando alla puntata dei peri patetici dove iero declama I ragazzi che si amano di Prevert ;)

      ma l'hai già vista di sicuro

      parto dal fondo.
      Ilo mio 8 è sbagliato, ricordo che andai a vedere il film con una coppia di amici a cui non piacque per niente.
      E ne scrissi la sera stessa convinto invece, io, di aver visto un capolavoro.
      Ma non l'aveva visto nessuno, tra il mio 9 e il loro 6 dissi che magari 8 era giusto-
      Tommaso se ne è accorto che non sei andata ormai.
      Torno su

      No no, l'amore è uno, nessuno e centomila.
      Come noi del resto.
      E non inteso soltanto come noi esseri diversi l'uno dalla'latro ma anche noi stessi nel tempo.
      impossibile vivere un amore allo stesso modo in tutte le stagioni della vita.
      Ma è anche vero che non per forza quello giovanile debba essere più forte.
      Ecco, come diceva Prevert forse i ragazzi che si amano non ci sono per nessuno, stanno in un mondo loro, mentre gli adult che si amano col mondo ci si confrontano quasi per forza, sempre

      ma sulla "qualità", sulla forza e sull'importanza dei sentimenti non c'è età

      Io in questo sono un pò meno romantico, sulle scelte dico, nel senso che sono convinto che le scelte inutili siano mille volte più di numero che quelle decisive, anche nel piccolissimo
      insomma, non sono uno da butterfly effect

      ecco, però son convinto che una scelta minuscola possa essere una scelta che cambia del tutto la tua vita, quello sì

      sulla non scelta ti dò ragione. Ma proprio tanto

      sul vivere fino al filtro la vita io sono un disastro. Praticamente mi sembra di non averla mai vissuta. Però, ecco, se la vita interiore può essere paragonata a quella fuori, alle esperienze, sono uno da into the wild

      per capirsi, il voto è 9

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    2. Sono stra incasinata in questi giorni.
      Da giovedi torno a pieno regime sul blog. Aspettami ;)

      Ps: Lasciami entrare, il film nella challenge, è quello svedese, giusto?

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    3. Assolutamente.
      Il remake si chiama Blood story (ma forse da qualche parte è uscito con lo stesso titolo, Let me in)

      In ogni caso io sono uno dei più grandi estimatori di questo remake, l'ho trovato splendido

      dal regista di Cloverfield

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    4. Devo vedere Let me in e non Blood story quindi?
      Già devo vedere oltre 20 film se sbaglio versione è la fine,ahahah

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    5. Devi vedere quello svedese di Alfredson, almeno non ci confondiamo.
      Dicevo solo che il remake (che comunque consiglio) dovrebbe avere doppio titolo, Blood Story ma anche Let me in. Questo potrebbe confondere. Comunque sono sicuro che i tantissimi che hanno votato qua sapevano tutti cosa stavano votando.
      E poi metto le minilocandine apposta, anche se ora non ricordo se quella che ho messo di questo film fosse proprio indicativa

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    6. Scrivendo let me in su google come primo risultato mi porta il remake americano, insomma non volevo sbagliarmi.
      A posto :)

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  23. Ho i brividi.. Recensione stupenda, complimenti.

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  24. In una recensione qualcuno la ha definito "il miglior film mai visto" perché è il miglior film che non ha visto nessuno, chissà perché non lo hanno distribuito.
    Io amo questo genere di film intricato, questo buttare carne al fuoco, quindi gran parte dei difetti che citi e che qualcuno cita, per me sono pregi. E tra tutti i film che ho visto, ci sono solo tre o quattro film che riescono a buttare tutta questa carne al fuoco, senza fare un mappazzone indigesto: 2001 Odissea nello Spazio (a mio avviso il miglior film di sempre, ineguagliabile e denso come una singolarità), Interstellar e boh forse Donnie Darko, forse. È al livello di questi tre? Di 2001 no di certo, di Interstellar forse ma ne dubito, ma è senz'altro al livello - anzi è pure meglio - di Donnie Darko.
    La differenza grossa, almeno con i primi due, anzi almeno col primo e forse anche col secondo (vedremo nei prossimi 50 anni) è che 2001 è un concentrato di tutta la fantascienza e di buona parte del cinema dei successivi 40 anni, Interstellar ha le carte in regola per essere l'ispirazione per il futuro del sci-fi, Mr. Nobody invece è un insieme enorme di buona parte del passato (tu citi alcuni film, ma se guardiamo nel dettaglio ne troviamo sicuramente altri, per esempio il richiamo a 2001), il che per certi versi è pure più difficile da fare.

    Mr. Nobody mi ha colpito in particolare per due cose: 1. è un film romanticissimo senza essere melenso, caso quasi unico nel Cinema. 2. Vero che è un film pieno di messaggi, di simbolismi e filosofie, ma ci pensi solo dopo. Finché lo guardi non ti frega della simbologia, guardi un film, una serie di immagini e suoni che raccontano una storia. Ed è in questo sopra tutto che somiglia ai tre film che citavo in precedenza. Ed è questa - secondo me - l'essenza stessa dell'arte, i pensieri arrivano dopo. Quando leggi la Divina Commedia c'è la sonorità, il ritmo degli endecasillabi, Dante che viaggia per l'inferno ecc... quando smetti di leggere, c'è il simbolismo, la figura retorica ecc... L'arte prima la senti e poi la pensi. E per riuscire a farlo con una struttura narrativa così complessa devi essere bravo forte. (Secondo me alcuni dei difetti citati nella recensione e nei commenti, sono pienamente voluti, come il ritmo incalzante di Primer).

    È entrato di pieno diritto tra i miei film preferiti. Nota finale: ha una fotografia sublime, una bellissima colonna sonora e poi Jared Leto non sbaglia un colpo.

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    1. Nicola, io i commenti lunghi li leggo sempre a rate e rispondo di conseguenza. Se trovi quindi incoerenza nelle varie risposte dipende da questo

      1 Molto interessante Nicola.
      Piace molto anche a me cercare i film "totali", quelli che mettono dentro tantissime cose, in modo coerente o anche più confuso, dando l'impressione di parlare quasi di tutto.
      Non a caso il mio film preferito, Synecdoche New York, è appunto il preferito perchè quello, tra quelli visti in vita mia, che secondo me ha messo più cose dentro. C'è veramente la vita intera là dentro.
      Ti quoto tutti i titoli che dici con, anche per me, Donnie Darko qualche gradino sotto.

      2 Mr Nobody è un capolavoro, me ne sono reso conto anche negli anni successivi alla recensione. Pensa che lo vidi (al cinema! in una rassegna) con due persone che lo odiarono, letteralmente. E malgrado tutto, malgrado queste due voci che per tutto il viaggio di ritorno me lo affossavano, scrissi questa rece. Ecco, dagli un 20% in più ;)

      3 D'accordissimo sulla faccenda del romanticismo senza melensaggine.
      Ma sono d'accordo anche sul resto. Sai perchè te ne accorgi dopo? perchè durante sei invaso da tutto ma non trovi la chiave. SSuggestioni su suggestioni ma manca la soluzione. Poi la soluzione arriva quasi alla fine. E te ripensi a tutto. I film che nel finale offrono chiavi per essere (ri)letti sono quelli che preferisco.

      4 L'arte prima la senti e la vivi, aggiungerei. A volte il pensare arriva durante, non è un male, ma più il film ti dà tempo per pensare meno ti sta rapendo probabilmente.
      In Primer è assolutamente tutto voluto, ne ho avuto conferma col secondo film di Carruth. Lui se ne frega di noi, scrive e dirige film personalissimi che vanno avanti col suo modo di pensare e raccontare. Sta a noi capirlo o semplicemente esserne affascinati.

      Questo è un film grandioso.
      Non è un caso che nel torneo del millennio l'ho messo quasi sempre in cima.
      Per tornare a sopra, un film totale.

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  25. Tra i vari tributi ve ne aggiungo un altro: Harold & Maude, sw non l'avete visto dovete assolutamente farlo.
    Il tributo avviene nella scena in cui il ragazzino viene invitato dalla madre a comportarsi bene ed al limite a tacere la sera a cena in cui arriverà un ospite a lei molto caro.
    Bellissimo film, interpretato meravigliosamente.

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    1. Beh, che bella citazione che hai trovato...

      Me lo riprometto da anni di vedere Harold & Maude, non c'è una singola che conosco ad averlo visto e non essersene innamorato ;)

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  26. Tra i vari tributi ve ne aggiungo un altro: Harold & Maude, sw non l'avete visto dovete assolutamente farlo.
    Il tributo avviene nella scena in cui il ragazzino viene invitato dalla madre a comportarsi bene ed al limite a tacere la sera a cena in cui arriverà un ospite a lei molto caro.
    Bellissimo film, interpretato meravigliosamente.

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  27. Commento per la seconda volta un film su questo blog che non conoscevo, ma che trovo veramente ben fatto.
    Condivido completamente la recensione di questo meraviglioso film, che purtroppo è arrivato nella sale italiane con sette anni di ritardo, per quanto la prima assoluta sia stata fatta proprio in un festival italiano!
    Ci sono talmente tante citazioni che non è facile ritrovarle tutte. Il regista è stato veramente bravo a confezionare un'opera di questo tipo che contiene anche così tanti omaggi. Io ci ho visto anche il mito della caverna di Platone.
    Anch'io ho fatto un paragone con Donnie Darko. Va detto che Donnie Darko, per quanto sia una piccola produzione, viene da Hollywood, mentre Mr. Nobody è belga.

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    1. Io ebbi la fortuna di vederlo in un cinema.
      Non era stato distribuito da noi ma recuperato in lingua originale su una retrospettiva.

      Mi dici come ci hai visto la Caverna di Platone?
      Mi interessa molto

      sì sì, il fatto che sia belga ci tengo anche io a sottilenearlo sempre a tutti.
      Specie a quelli che mi dicono che è un'americanata ;)

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    2. Dovrebbe essere nella parte iniziale dove narra la vita di Nemo quand'era piccolo.
      Mi pare che stia descrivendo il modo in cui i bambini percepiscono la realtà e lo fa sfruttando una breve sequenza in cui il bambino non si vede, ma si vede la sua ombra nel muro. Appena possono la vado a cercare e metto qualche indicazione più precisa.
      Mentre stavo vedendo quella scena mi è venuto da pensare immediatamente al mito della caverna.

      Ma qualcuno ti dice che è un'americanata?
      Può non piacere, ma a definirlo un'americanata ce ne passa!

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    3. Se c'è questa scena che citi allora il riferimento è assolutamente pertinente

      io non la ricordo ma sono passati anni...

      a tal proposito ti consiglio La Caverna, di Saramago.
      Libro bellissimo

      beh, ma sai com'è il pubblico...

      lascia perdere

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    4. Eccomi qua.
      Minuto 16/17.
      "Tutto quello che vediamo esiste? Possiamo vederlo. Posso vedere gli occhi di mamma, ma non posso vedere i miei. Il piccolo bambino può vedere le sue mani, ma non può vedere sé stesso. Ma allora, esiste davvero? Io esisto davvero?"
      Durante queste ultime frasi si vede l'ombra del bambino nel muro.
      Ci sono un po' di differenze col mito della caverna, però mi ci ha fatto pensare.

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    5. Molto arguto e molto intelligente

      c'era un film che mi aveva fatto pensare moltissimo alla Caverna di Platone ma ora non ricordo, semmai torno qua a scriverlo

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  28. Visto oggi. Bellissimo, poetico e visivamente di impatto. Proprio in virtù di questa ottima resa visiva, mi ha fatto un po' storcere il naso il finale con quello "spiegone" (uso le virgolette perché in realtà sarà durato 40 secondi).

    SPOILER:
    Mi riferisco a quando Nemo dice che tutto è frutto della mente del bambino, che in realtà è lui che visualizza le conseguenze delle sue scelte mentre è sui binari e deve fare quella più importante della sua vita. Sarebbe bastato tagliare quelle linee di dialogo tra la sua "versione anziana" e il giornalista, mostrare il tempo che si riavvolgeva, per tornare proprio al momento dei binari. Direi che sarebbe stato tutto chiaro lo stesso, lasciando parlare le immagini.

    Mi rendo conto che sia una piccolezza e probabilmente sono l'unico a cui abbia dato fastidio, ma nel cinema come nella vita il non detto spesso dice moltissimo e mi ha fatto un po' storcere il naso questa spiegazione superflua. Sarà che vengo da 3 giorni in cui ho visto per la prima volta Synecdoche, Ho pensato di finirla qui e Anomalisa, quindi mi rendo conto che pochissimi film potrebbero reggere il paragone.

    Ottima recensione come sempre comunque!

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    1. guarda, ora non ricordo quei 40 secondi ma la penso come te a prescindere

      io adoro i film dove devo lavorare per capire, dove specialmente le svolte più emozionanti sono solo mostrate, fatte intuire, non spiegate

      quando dici "come avrebbe dovuto essere la scena" direi che è perfetto come dici tu, anzi, a memoria avrei detto che fosse stata così

      e non è un caso che adoro Kaufman :)

      madonna, quei 3 film in 3 giorni è pazzesco, complimenti..

      comunque viva il non detto, al cinema e nella vita. Anche se a volte, almeno nella vita, bisognerebbe avere il coraggio di dire

      grazie!

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