Vi giuro che dopo la visione ero già molto soddisfatto, ma il fatto di recensirlo il giorno dopo (e non immediatamente come faccio quasi sempre) mi ha senz'altro fatto alzare il voto. Questo perchè più ci penso, più credo che siamo di fronte ad una grandissima opera, quasi unica nel suo genere.
Al solito, prima la storia. A metà anni 80 una navicella aliena è atterrata a Johannesburg. Non può ripartire a causa di un guasto. A quel punto più di un milione di alieni (chiamati gamberoni per la loro forma), è costretta a restare "da noi". Non "con noi" però dato che vengono ghettizzati in un'area chiusa, il distretto 9 del titolo.Passano 20 anni. Quando un umano si infetta e inizia a mutarsi in uno di loro è costretto, per non essere usato come cavia, a rifugiarsi proprio nel ghetto...
Non basterebbero 200 righe a recensire in maniera soddisfacente questo film. Sono troppi i riferimenti politici , etici, culturali che stanno sotto l'evidenza delle immagini. Il Sudafrica dell'apartheid nella quale i nuovi "negri" sono gli alieni, i politici (non a caso tutti bianchi) che li usano come cavie. L' umanità, nel senso qualitativo del termine, che come spesso accade è rintracciabile solo nei poveri, in chi ormai non ha niente da perdere. L' esercito come macchina per uccidere, senza pietà. La stampa al servizio del potere che mistifica tutto. In District 9, l'Uomo, senza appelli, è condannato. Cinico, nazista (di razza superiore), incapace di emozioni, falso, opportunista. Sono gli Alieni, queste orrende creature ad essere alla fine i veri uomini, esseri viventi in cui la solidarietà, l'amicizia, la famiglia, l' umiltà, i sentimenti (indimenticabili gli occhi gonfi di pianto di Christopher, il protagonista alieno), il senso di patria, i sogni e la speranza sono virtù ancora rintracciabili. Questa è la forza del film, il suo messaggio dirompente.
A livello filmico è comunque una grande opera sia originalità di trama, per gli effetti speciali (alieni, armi, uccisioni), per l'atmosfera, per la grandissima interpretazione del protagonista, Sharlto Copley (non professionista!). Film che come poche volte mi è capitato ultimamente è un piacere per gli occhi, per la testa e per il cuore. Credo che negli anni ne sentiremo parlare c'è il rischio che possa diventare un punto di riferimento (e di confronto) con il cinema che sarà.
P.S Non ho dato un voto più alto a causa di quelli che considero 2 errori marchiani. Il primo è che non ci viene detto assolutamente come facciamo noi umani a capire la loro lingua. Può esser voluto, ma non lo condivido.
Il 2°, più grave, è che si parla di 1 milione e 600.000 alieni nel ghetto, una cifra già assurda di suo (saranno 400 casupole) ma che lo diventa ancora di più quando in moltissime inquadrature (anche campi lunghi) e in quasi tutte le scene non vediamo mai più di 3,4 alieni per volta. Con quella cifra non dovremmo vederne almeno centinaia?
Da come finisce ci aspetta un seguito (District 10?). Non vedo l'ora...
( voto 8,5)
hai ragione tu ripensandoci lucidamente ci sono molti riferimenti al razismo e alla politica, ai quali non avevo dato molta importanza perchè mi ero concentrato soprattutto sull'affascinante e contemporaneamente assurda idea di convivenza diciamo amichevole tra due razze differenti, totalmente diversa da tutti gli altri film del genere, cioè con alieni che vengono sulla terra ad invaderci manifestando la propria superiorità.
RispondiEliminaperò ci sono un pò di passaggi nel film che non mi hanno convinto, questi te li spiego a voce che sennò ci vuole troppo...comunque voto al film 8
Gran film. Grande idea. Tutti, credo, abbiamo pensato anche solo per un minuto alla possibilità di un invasione del nostro pianeta da parte di un'altra forma di vita con le relative conseguenze. Nessuno però può averla immaginata così. Alieni che pur essendo ovviamente superiori (basta pensare al fatto che siano arrivati qui, senza contare delle armi nettamente migliori), vengono sovrastati e sottomessi dalla cattiveria umana, ghettizzati e maltrattati. Incredibile la leggerezza dell'uomo nel parlare dei nuovi arrivati, nei comportamenti con loro, come se fosse tutto quanto normale. Potrebbe sembrare una cosa a favore dell'uomo, cioè che veramente sia riuscito ad eliminare tutte le barriere razziali, addirittura tra pianeti diversi. Invece no. E' vero che vedevamo la situazione dopo 20 anni, quindi forse stabilizzata, ma credo che il regista abbia voluto farci notare, o ricordarci, che l'uomo oramai non si meraviglia più di niente. E' una delle cose più belle della vita, ma pochi ancora riescono a meravigliarsi e a rimanere a bocca aperta di fronte alla bellezza delle grandi (come in questo caso) e piccole cose. Dove vede una piccola possibilità, l'uomo deve approfittarne. Addirittura bande trafficanti che vendono cibo per gatti a prezzi assurdi, prostituzione tra specie diverse, vivisezione eccetera eccetera. Tutto questo perché è egoista e non riesce a vedere la sofferenza intorno a se finché non la prova sulla sua pelle. Lo stesso protagonista del film che aiuterà Cristopher a fuggire, assisteva ad uccisioni, maltrattamenti, e rideva descrivendo lo scoppiettio mentre bruciavano uova aliene. Tutto questo fino a quando non ha visto la realtà con i loro occhi mentre veniva utilizzato come cavia. Ci sarà pure un motivo se ci sono migliaia di film che fanno notare la cattiveria insensata dell'uomo, e il motivo è semplicemente che la realtà è così. Del resto non c'è bisogno della fantascienza. La vivisezione sugli animali, per quanto è sottovalutata, è tra le cose più mostruose del mondo. Per fortuna però c'è anche l'altra faccia della medaglia. Persone completamente differenti, e questo film ne è la prova. In realtà credo proprio che il film sia la metafora del mondo: gli alieni (la minoranza) i buoni, il resto del mondo (la maggioranza) i cattivi.
RispondiEliminaE come scordare le scene tra padre e figlio alieni, o le lacrime di Cristopher. Ma soprattutto personalmente non dimenticherò l'ultimissima scena, il fiore di rifiuti nelle mani del gamberone...
Come fanno gli umani a capire la lingua degli alieni? Ma perchè non vi siete accorti?
RispondiEliminaNon so perché non mi avete detto prima che parlavano come lo zio Gianni, identici. Io ci sono abituato e quindi li capivo. Lo zio Uz è andato a fare il doppiatore.
Si, ma recensioni così ben articolate e dettagliate hanno bisogno di un nome. Anche se non fate l'account google mettete il nome alla fine. Comunque è praticamente l'estensione in immagini (scene) di tutto quello che ho scritto. Hai scelto tutte scene madri, importanti med esplicative, per ogni concetto.Sono recensioni complementari, direi che a questo punto c'è poco da aggiungere.Sì, avevo tralasciato lo splendido sottofinale, degno della bellezza del film.
RispondiElimina