spoiler
Ed eccolo qua lo Stand By Me degli anni 2000.
Chiaramente ispirato al capolavoro di Rob Reiner, il piccolo film indipendente inglese Mean Creek riesce a raggiungere quasi lo stesso livello del capolavoro di Rob Reiner, tra l'altro uno dei pochi casi (insieme a Misery, Le Ali della libertà, Il Miglio Verde e pochissimi altri) di pellicole tratte da opere di Stephen King in cui la trasposizione cinematografica supera addirittura quella letteraria. Non è un caso che in tutti e 4 i titoli che ho citato non ci sia nemmeno un horror, genere preferito del Re, ma difficilissimo da portare con grandi risultati in celluloide. Si potrebbe citare Shining ma in quel caso lo script fu letteralmente stravolto. E poi era Kubrick...
Quello che stupisce di quest'opera prima è l'incredibile maturità dello script, assolutamente perfetto nell'analizzare dinamiche, comportamenti, emozioni di quel magico e al contempo pericolosissimo periodo che è l'adolescenza. Film di formazione se ce ne è uno, Mean Creek analizza come un intero gruppo di ragazzini possa veder condizionata la propria vita per colpa di una ragazzata finita male.
George è un bulletto sovrappeso. Un giorno, per futili motivi, picchia il piccolo e dolce Sam (interpretato dal fratello di Macaulay Culkin, davvero bravissimo come del resto straordinario è il livello di tutto il "piccolo" cast). Il fratello maggiore di Sam decide di vendicarsi. Organizza una gita in barca e invita, tra gli altri, George. L'idea iniziale è di umiliarlo ma la vicenda prenderà tutta un'altra direzione.
Anche Stan By Me aveva al centro della sua vicenda un cadavere. Addirittura, Il Corpo (The Body) era il titolo della novella di King da cui fu tratto. Mentre nel film di Reiner però i quattro ragazzini vanno alla ricerca del cadavere di un ragazzo scomparso (e il loro viaggio diverrà un percorso di formazione incredibile) in Mean Creek sono gli stessi protagonisti a causare la morte del loro coetaneo. Non è quindi il viaggio in barca a far maturare i ragazzi, ma l'affrontare de visu la Morte e il Senso di Colpa, l'avere lì a fianco il freddo cadavere di George ed esser così costretti, anche non volendo, a non essere mai più quelli di prima, a divenire adulti in da un momento all'altro. La scena dei ragazzi in silenzio seduti vicino al corpo è magistrale perchè dà proprio l'idea di come in quel brevissimo tempo, pochi minuti, ognuno di loro stia pensando che niente sarà più come prima, che qualcosa di sbagliato è irrimediabilmente successo, che per tutta la loro vita dovranno fare i conti con un peso e un ricordo insostenibile. Eppure è stato veramente un incidente, eppure è stato lo stesso George a cercarsela. Non esistono colpe, esiste soltanto la morte e di fronte ad essa i come, i perchè, sono insignificanti. Come dicevo, il tratteggio psicologico dei protagonisti è perfetto, sia quello personale di ognuno sia quello delle dinamiche di gruppo. La scena in cui George deride Marty riguardo il suicidio del padre è senza dubbio emotivamente la più forte oltre che vero turning point dell'intera vicenda. Il rapporto tra i due piccoli fidanzatini è raccontato in maniera dolcissima, rappresentano in tutto e per tutto l'innocenza immacolata che d'improvviso si lorda senza che ne abbiano colpa. E anche Marty, l'unico che apparentemente sembra avere molto da perdonarsi, è in realtà la vittima principale, nessuna famiglia a cui appoggiarsi, un dolore immenso dentro di sè e la figura di responsabile principale di una vicenda che è pura e semplice fatalità, anzi, a voler essere sinceri il suo comportamento di fronte al delirio di George è stato quasi irreprensibile. Quello che è successo però ormai è successo, la morte è l'evento irreversibile per antonomasia, nessun rewind, nessuna seconda chance. E' così forte il suo senso di colpa e la paura del futuro che preferisce anticipare quello che aspetta che gli accada. La rapina con le lacrime agli occhi è l'ennesima perla di un film che non avrebbe potuto esser raccontato meglio.
(voto 8)
mi aspettavo di più. non so, un incrocio tra i goonies e stand by me.
RispondiEliminae invece non mi dato molto, anzi l'ho trovato anche un pochino noioso. peccato
Affatto d'accordo stavolta Marco. L'ho trovato perfetto, non so se dà molto a livello emotivo ma è raccontato e interpretato in maniera superlativa.
RispondiEliminaIo mi metto in mezzo.
RispondiEliminaNon all'altezza di Stand by me, ma sicuramente un prodotto buono e molto sottovalutato.
Da riscoprire.
Una bomba che vidi anni fa dopo un pomeriggio ad Animal House.
RispondiEliminaCiao! Non ho ben capito il riferimento ad Animal House (intendi il film, uno stile di vita o un luogo?) ma sulla bomba siamo d'accordo. A presto!
RispondiEliminaSemplicemente guardammo Animal House nel pomeriggio, per poi vedere Mean Creek in serata ;)
RispondiEliminaAh perfetto, mi aveva messo dubbi quell' "ad". Beh, avete bilanciato la giornata in maniera perfetta non c'è che dire...
RispondiEliminaBuonasera,
RispondiEliminaTi contatto tramite commento perché non ho trovato nessun altro modo per farlo.
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Ti ho risposto via mail, sempre che abbia ben inteso quell' [at] per @. Ti ringrazio dei complimenti comunque.
RispondiEliminaAltro film da recuperare quindi... molto interessanti le premesse... ricordo un trailer ma poi me ne sono totalmente dimenticato! Rimedierò al più presto. ciao, c.
RispondiEliminaE poi passa qua e dimmi come la pensi, senza problemi o accondiscendenze. Ciao!
RispondiEliminaVisto Stasera...altro gran film,che non sapevo neanche esistesse.
RispondiEliminaSto avanzando in ordine sparso,vado dalle vecchie recensioni al guardaroba ;-) !
Onorato ;)
Eliminacavolo, vedendo le date l'ho visto 6 anni fa spaccati...
gran bel film