9.12.16

Recensione: "La Cosa" (1982)

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Un film formidabile sin dall'incipit.
Nessun minimo calo, nessun difetto.
Con dentro alcuni tra gli effetti speciali più grandi di sempre.
Cinema del sospetto, della minaccia, della fiducia.
La fantascienza e l'horror in un connubio perfetto poche volte raggiunto prima e pochissime altre dopo.
Ma anche, in barba a tutti, l'occasione per difendere il prequel del 2011


Il cane corre nella neve inseguito dall'elicottero.
Uno scenario mozzafiato che sa tanto di Antarctica.
E come fu in quella'ltro film cult anche qua una colonna sonora indimenticabile accompagna la scena.
Il cane corre nella neve e qualcuno, dentro l'elicottero, cerca in tutti i modi di ucciderlo.
Il cane corre nella neve e qualcuno gli spara, così, in media res, non sappiamo perchè.
Quello che sappiamo è che difficilmente possiamo trovare negli ultimi 30 anni degli incipit più belli di questo.
La colonna sonora, lo scenario, l'azione così arbitraria che stiamo vedendo, formano tutte insieme un capolavoro.

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Già, ma torniamo a quel in media res.
Che presuppone che qualcosa ci sia stato prima.
Non solo qualcosa, prima c'è stato letteralmente di tutto.
E nel film lo scopriremo, certo.
Perchè narrativamente La Cosa è formidabile.
Ma, e so di essere uno dei pochi a pensarla così, io credo che in tutto quel "prima" l'idea del 2011 di farci un film sia stata una grandissima idea.
Sarebbe stato terribile e criminale fare un remake.
Sarebbe stato insensato e troppo rischioso fare un sequel.
Ma un prequel cazzo, un prequel secondo me è stata un'idea geniale.
Quel film, anche se tutti lo odiano perchè ha toccato loro il Grande Classico, è uno straordinario omaggio al film di Carpenter.
La Cosa del 1982 non aveva bisogno di nessuna spiegazione, certo. Anzi, quel sapere e non sapere, quel mistero, sono una delle componenti che lo rendono ancora più grande.
Ma il prequel diventa così una specie di spin off per chi ama l'originale.
Perchè c'è una grandissima cura e rispetto dentro.
Vedere come si è formato quel buco nel muro nella base norvegese, o l'accetta conficcata, o il suicida, o il mostro a due teste trovato fuori o il vascone di ghiaccio, scoprire la genesi di tutto questo, secondo me, per chi vuole (che nessuno è obbligato eh) , è interessantissimo.
Un film scritto su quegli elementi, formidabile idea.
Ma torniamo a noi, al vero, originale ed insuperabile La Cosa di Carpenter.
Ecco, adesso magari dirò pure un'altra cosa che farà incazzare i Grandi Critici.
La Cosa non sarebbe La Cosa senza i fenomenali, impressionanti, devastanti, indimenticabili effetti speciali di Bottin e Winston.


Prima che vediate questo come un attacco a Carpenter (cosa che in realtà non è per nulla) cercate solo di immaginare questo film senza le 5,6,7,8 mutazioni e trasformazioni de "la cosa".
Diciamoci la verità, sono mezzo film.
Non c'è, per quanto mi riguarda, un solo effetto visivo degli anni 2000, un solo CGI, che può competere con certi effetti speciali.
Realizzati con fruste, chewing gum, marmellata, gelatina, maionese e chi più ne ha più ne metta.
La testa che viene fuori nella scena del defibrillatore è pazzesca, un incubo.
Come l'ultima trasformazione, quella nella scena del test sulle piastrine di sangue.
Entrambe le scene, ne parlavamo su fb, sono state tremendamente tagliate nella versione che gira nelle nostre tv.
Un Carpenter che, in questo senso, assomiglia più ad un Cronenberg ed alle sue celeberrime mutazioni.
Il fatto è che questo film eccelle quasi ovunque.
Un soggetto (letterario) formidabile, una location che è puro cinema, della colonna sonora già detto, degli effetti speciali già detto, tutti elementi per un film che, in fin dei conti - nel suo scheletro- è "solo" una sorta di giallo, un Dieci piccoli indiani dove nessuno si fida di nessuno.
Sarà quindi la Morte a scremare, a decidere chi era pulito e chi no.
La regia alterna campi lunghissimi dei ghiacciai a strettissime riprese nelle piccole stanze della base americana. Gli scienziati sono ormai isolati lì, nessun contatto con l'esterno (una specie di Shining in questo senso).
E devono convivere con questa "cosa", un essere mai visto prima, non conosciuto e probabilmente non conoscibile.
La cosa sa replicare le cellule animali ed umane.
Chiunque potrebbe essere La Cosa.

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Ne nasce un film del sospetto, della minaccia, della tensione. Ma anche un film sulla fiducia, sul coraggio, sui valori etici. Sia il dottore all'inizio che MacReady poi (un grande Kurt Russell) non lottano più tanto per la propria sopravvivenza quanto per quella dell'intero genere umano.
Sembra scontata come cosa ma non lo è affatto.
In questo senso il finale è veramente magnifico. Degli uomini ormai condannati a morte che fanno di tutto, come loro ultima azione in vita, per salvare la loro specie.
Carpenter non mette nemmeno un grammo di retorica, il film è asciutto, essenziale, freddo.
Perfetto.
In altre mani l'ultima sequenza sarebbe potuta diventare una perfetta occasione per emozionare e commuovere lo spettatore.
Qua no, o, se succede, è perchè ci rendiamo conto a quale destino tremendo vadano incontro quei due uomini. E con quale dignità, con quale malinconica tranquillità ed accettazione,
Pochi altri film nella storia hanno saputo far convolare a nozze in maniera così perfetta la fantascienza e l'horror, due generi fatti quasi apposta per stare assieme (sposati dall'Ignoto) ma che raramente producono figliolanze così riuscite.
La Cosa arriva a punte di shock visivo che solo l'Esorcista, probabilmente, raggiunse in quegli anni.
Nelle trasformazioni non c'è solo e puro horror, ma una sofferenza dentro, un'umanità lacerata, una specie che urla il proprio dolore.
Le paragonerei alla grandiosa trasformazione de Un Lupo Mannaro americano a Londra per efficacia e dolore.
Se ci pensate nelle scene di trasformazione abbiamo quasi più empatia per l'uomo invaso dalla "cosa" che per chi rischia di essere ucciso e combatte la stessa.
Questa antropomorfizzazione del mostro lo rende fastidioso, inquietante, disturbante.
E non è particolare da poco perchè questo film racconta della lotta circoscritta, ma con derive potenzialmente globali, tra due specie diverse.
Una, intelligentissima e silente, l'altra, la nostra, impaurita, impreparata e coraggiosa.
Ma si è fatto tardi, tutto quello che avrei potuto aggiungere non posso farlo, devo andare a vedere Dolan.
Tanto, in ogni caso, scrivere qualcosa di nuovo ed interessante su film di tale portata è impossibile.
Meglio, forse, smettere di leggere e premere play qua sotto





28 commenti:

  1. Grande recensione per un mostro (è proprio il caso di dirlo) sacro del cinema.
    Per caso hai visto anche il film fatto in precedenza, sempre riferito allo stesso racconto? (quello di cui si vedono alcune sequenze negli schermi)

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    1. Ma dici quello degli anni 50?
      assolutamente no!

      e non m'ero nemmeno accorto che lo vedevano loro

      ma sta cosa è incredibile, quindi loro stanno vedendo il film sulla stessa cosa gli sta accadendo?

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    2. Sì, quando vanno nella base distrutta, ci sono dei nastri che mostrano i precedenti esploratori intorno alla buca dell' astronave: quelle sono sequenze del film degli anni 50.

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    3. Cioè, come al solito non so se mi sono spiegato :D Le vicende del film precedente vengono fatte passare come vicende accadute al precedente team di scienziati.

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    4. Ah, dicevi di quei filmati??

      beh, no, ti eri spiegato male ma adesso benissimo

      e la cosa è ancora più bella e interessante allora

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  2. Ma de che stamo a parlà?,questo è un film la cui visione è OBBLIGATORIA 'na "cosa" eccezionale.
    E pensare che fu un flop clamoroso('tacci tua E.T.).
    Carpenter è il MAESTRO .Tutte le sue opere sono ricche di critiche sociali.
    Si potrebbe tranquillamente definire un autore politico,pur facendo film di genere.Una "cosa" unica.
    La "trilogia dell'apocalisse" è un must see per chiunque ami il genere horror ma io consiglio la visione di tutte le sue opere(di sicuro male non fa).

    Io gli effetti al computer, spesso non li reggo proprio ,con me sfondi una porta aperte.L "old school" la reputo parte essenziale di ogni buon film horror e fantascientifico.
    Tra ai curatori degli effetti speciali citerei anche Tom Savini e il nostro Giannetto De Rossi.

    D'accordo sul prequel, si può tranquillamente vedere.Io mi son pure divertito.

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    1. Ah, fu un flop? non lo sapevo. Sì, ricordo solo la faccenda, credo, di E.T. che gli fregò l'oscar per gli effetti speciali, ma vado a spanne

      Purtroppo non ricordo quasi nulla de Il Signore del Male.
      Gli altri due sono due film fenomenali però

      io, generalmente odio gli effetti visivi, troppo legato a quelli speciali
      tendenzialmente non vedo nessun film che abusa di computer grafica

      poi, come in tutte le cose, ci sono stati film in cui questi nuovi effetti hanno emozionato anche me

      Beh, Savini per forza, il nostro colpevolmente non lo conoscevo invece

      oh, molto contento della conferma sul prequel ;)

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    2. Mi correggo leggermente:anche i film di Romero sono di fatto politici (nel cancellare una frase avevo tolto la parola "quasi"senza accorgermene).


      E.T. usci nello stesso anno.Non solo gli fregò premi,ma soprattutto pubblico per evidenti motivi.


      Il signore del male da rivedere assolutamente(bellissimo).Se qualcuno mi costringesse a scegliere un solo film di Carpenter ,andrei su Il seme della follia.

      Giannetto De Rossi ha lavorato un po ovunque.Famosa la sua collaborazione con Fulci, qui posto una delle sue scene cult
      https://www.youtube.com/watch?v=dzhA4Hey0u4

      ,ma ha lavorato anche in Dune,,e diverse produzioni Hollywoodiane.Suoi gli effetti speciali di Alta tensione.Stranamente(aggiungo io)da metà anni '80 lavora prevalentemente all'estero.

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    3. Sì sì, su Romero nessunissimo dubbio

      Beh, però il pubblico di E.T in teoria sarebbe dovuto essere un pubblico diversissimo di quello de La Cosa. Insomma, a livello di pubblico non avrei visto questa competizione, due generi e due target troppo diversi


      Il seme delle follia è pazzesco. Non so quale film preferire di Carpenter, ci devo pensare...

      anvedi Zombi 2!
      grande scena sì, ti ringrazio di avermi fatto scoprire questa chicca...

      dalla carriera che mi citi la mia era proprio una grave mancanza, c'è poco da dire

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  3. Un capolavoro. A me è piaciuto tanto anche Essi vivono. E ha ragione Negative-Creep, Carpenter è un autore politico a tutti gli effetti, pur facendo film di genere.

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    1. Ah, giusto, non avevo risposto a Negative riguardo quella considerazione.
      Meno male l'hai fatto te ;)

      mi manca Essi Vivono!

      (lo conosco bene eh, ma mi manca ;) )

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  4. Cultissimo.
    Ora che arriva l'inverno, potrei anche rispolverarlo.

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  5. Ciao
    Il film è immenso ed è un must del cinema degli anni 80, da avere e coccolare.
    Concordo sul fatto che il prequel, che possiedo anch'esso, non vada stroncato, anzi... io lo ho apprezzato molto.
    E' quasi delicato nel cercare di non manomettere in alcun modo ciò che succederà nella Cosa originale.
    Dirò di più: vedendolo riesci finalmente ad immedesimarti in maniera totale nei norvegesi che rincorrono il cane con l'elicottero rendendo l'angoscia ancora più permeante durante la ri-visione dell'originale.

    Metto la cosa del 1982 alla stregua di Aliens di Cameron, Blade Runner di Scott e Atmosfera zero di Hyams, ossia tra i film di fantascienza imprescindibili degli anni 80; che nel mio caso equivale quasi a dire di sempre ;-)

    Mandi Mandi

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    1. Beh, ma 3 concordanze su 3 sul prequel è un successone.
      Io l'ho visto massacrato ovunque.
      Ma molte erano posizione prevenute e comode, sempre bello e fico fare il critico di classe
      Esatto, è un omaggio delicato e curatissimo, non ho capito perchè debba essere odiato
      Se fosse stato remake era un altro discorso ma questo è solo un gran bel tentativo, quasi da fan, di raccontare l'ellisse del primo

      beh, la fantascienza in effetti è anni 80, non ci sono cazzi

      non commento oltre sui titoli che cito perchè probabilemnte c'è una cosa che non sai ed è meglio non dico


      ciao!

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    2. Mi hai incuriosito mannaggia a te.
      Ma si può lanciare il sasso e togliere così la mano Giusè?

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    3. Non riesco a dirlo direttamente, mi vergogno

      cerca su google "sono una pippa il buio in sala"

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    4. Miiiiiiiiii......
      Ma sei giovane. C'è la farai.
      Credo in te :)
      La mia stima non è rimasta scalfita da questa rivelazione!

      Mandi Mandi

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    5. Sicuro del giovane? ;)

      stai parlando di Atmosfera Zero vero?

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    6. Giovanissimo! Già io son giovane, tu sei nato dopo, quindi...... ;)

      Si, Atmosfera zero con il grande Sean Connery

      Lo hai visto per caso?

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    7. No no, ma la mia era una battuta ;)

      nel senso che quel tuo Miiiiiii era ovviamente riferito a Balde Runner

      ma io facevo finta fosse per Atmosfera Zero (comunque non visto)

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  6. Non sapevo del prequel, giusto perchè c'è Mary Elizabeth Winstead una guardata ci sta... Più che altro sono molto curioso sul nuovo Dolan, visto ieri e che dire...

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    1. dado, non so perchè ma il tuo commento era finito nello spam!

      l'ho ripristinato adesso ;)

      speriamo che te ne accorgi, non vorrei che pensassi che c'entravo qualcosa io ;)

      il nuovo Dolan vado stasera ;)

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  7. Ho appena finito di parlare di Eastwood e ora si parla di Carpenter, due mostri sacri di Hollywood imprescindibili per ogni amante del cinema :D

    Carpenter è un artigiano assoluto e magnifico, dirige, monta, crea le musiche ed è un maestro nel vero senso della parola. Qui tocca una delle sue tante vette con questo fanta-horror immortale. Dici tutto benissimo, non aggiungo altro, se non chiederti se lo hai visto per la prima volta ora, oppure se questa è una revisione. Io è troppo tempo che non lo vedo. Interessantissimo anche ciò che dici su La Cosa del 2011, l'ho scartato perchè credevo fosse un remake, mica sapevo che era un prequel, a questo punto potrei anche recuperarlo ma ne ho letto peste e corna :D

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    1. No no, era la mia terza visione.
      Come sai recensisco solo cose che o vedo per la prima volta dopo l'apertura blog o rivedo ma sempre dopo l'apertura.
      Perchè a memoria non riuscirei a recensire nè, secondo me, ha senso.
      Questo poi è un caso ancora più strano.
      Perchè l'avevo già rivisto dopo aver aperto il blog ma era un periodo in cui non riuscivo a scrivere. Infatti lo misi in un post in cui dicevo due-righe-dure su una 40ina di film di cui non ero riuscito a fare la recensione

      ecco, vedi?
      le critiche sono state talmente pesanti e non oggetive che moltissimi l'avranno preso per un remake
      tra l'altro molti di quelli che lo criticano manco l'avranno visto

      invece è un prequel che in ogni piccolo dettaglio vuole portarti all'incipit di quello di Carpenter.
      Vederli vicini è il massimo

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  8. Affezionatissimo a La Cosa, da me visto per la prima volta al cinema Paris di Milano nel 1983 (credo.. sigh) ed un numero indefinito di volte in tv.... In effetti ricordo ancora che - all'epoca dell'uscita - oltre che al sottoscritto non piacque a molti altri, almeno tra le mie conoscenze.
    Che dire ancora dopo le Vostre osservazioni ? Senz'altro durante la prossima (sicura!) visione farò attenzione alle sequenze del film degli anni 50 che scorrono e che mi sono sempre sfuggite. Anch'io ritenevo il film del 2011 un remake, e me lo sono perso..vedrò di rimediare

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    1. ahah, a occhio sei una decina d'anni più grande di me ;)

      secondo me è stato talmente tanto il pregiudizio verso questo nuovo La Cosa che quasi tutti, per liquidarlo velocemente, l'hanno definito remake

      e quindi c'hanno sputato sopra a prescindere, atteggiamento, ahimè, consueto

      e invece è un prequel che esalta l'originale (pur restando anni luce sotto), che lo rispetta e che, anzi, porta nuovi spettatori a quel film

      con una vicenda che si conclude esattamente come inizia quello storico

      voglio dire, più prequel di così...

      ho parlato solo del nuovo perchè di questo c'è poco da dire ;)

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3 ciao