Un grandissimo film finlandese capace di tirarci fuori profonde riflessioni.
La storia di un uomo che pratica eutanasie clandestine agli animali.
Un uomo, però, che quegli animali li ama profondamente.
Un personaggio indimenticabile, complesso, incredibile.
Per un film violento e poetico, disumano e lirico.
Un'opera da vedere a mente aperta, senza pregiudizi.
Per conoscere tutto il meglio e tutto il peggio di noi
spoiler segnalati a un certo momento
Sono stato fortunato.
Sono arrivato a 41 anni e ho visto morire pochissime persone a me care. E, quelle poche, erano comunque giunte alla fine del loro lungo cammino.
La storia di un uomo che pratica eutanasie clandestine agli animali.
Un uomo, però, che quegli animali li ama profondamente.
Un personaggio indimenticabile, complesso, incredibile.
Per un film violento e poetico, disumano e lirico.
Un'opera da vedere a mente aperta, senza pregiudizi.
Per conoscere tutto il meglio e tutto il peggio di noi
spoiler segnalati a un certo momento
Sono stato fortunato.
Sono arrivato a 41 anni e ho visto morire pochissime persone a me care. E, quelle poche, erano comunque giunte alla fine del loro lungo cammino.
Non credo quindi di dire niente di strano nell'affermare che forse le due morti che mi hanno fatto più male (tra quelle riguardanti esseri viventi a me vicini) sono state quelle di due cani.
Di una ho parlato più volte, Beniamino, inutile dire qualcosa.
L'altra è di appena tre mesi fa, la splendida e giovanissima Miele che se ne è andata in un modo inconcepibile.
Andata dal veterinario per una semplice sterilizzazione, non è più tornata.
Quindi questo film che mi ha mandato ieri l'amico Giovanni (che l'ha subbato, se volete ce l'ho) mi ha colpito nel profondo.
E forse non solo per aver rivissuto la tragica dinamica dell' "eutanasia" animale.
Ma anche perchè, per vicende personali, conosco abbastanza bene il mondo veterinario.
Quello che mi è successo tre mesi fa, se non fossi una persona lucida e ragionevole, mi avrebbe forse portato a quello che tantissime persone al mondo fanno, ovvero demonizzare una categoria.
Non c'è cosa che sopporto di meno.
Leggere che i preti sono pedofili, che i medici sono incompetenti, che gli insegnanti sono capre, che i poliziotti sono bastardi, che i migranti sono delinquenti e tante altre generalizzazioni così mi danno un fastidio immenso.
Ho conosciuto lo stress, le privazioni, le difficoltà e la complessità che significa esser veterinario. E sì, ce ne saranno alcuni meno bravi degli altri, meno attenti, ma sono persone come tutti noi, come i preti, i medici, i poliziotti, i migranti.
Ce ne sarà sempre qualcuno, anche tanti, meno virtuosi o che fanno cose orribili.
Da qui ad attaccare una categoria c'è un mondo.
In questo stupendo film la figura della veterinaria presente è sicuramente messa in cattiva luce. E il nostro grandissimo protagonista odia tutta la categoria.
Ma è un film, lui ha dei motivi, ed è il pensiero di un solo uomo.
Tra l'altro, e qui apro un argomento delicato, la persona di cui sopra mi diceva "Giusè, non so se ce la faccio a fare questo lavoro, sono troppo coinvolta".
Ora, a parte il fatto che ce l'ha fatta alla grande, ma si arriva all'umano paradosso che più un veterinario ama i cani più rischia di non essere portato a fare quel lavoro.
Quindi l'accusa che il protagonista del film fa alla veterinaria, non amare gli animali, è sì molto giusta ma alla fine, se dovessimo scegliere tra due estremi, meglio un grande veterinario "freddo" che uno non competente che adora gli animali.
Questa premessa era per me doverosa perchè Armomurhaaja toccava troppe cose a me vicine.
Grande, grandissimo film, capace di tirarci fuori delle riflessioni importantissime. E lo fa in maniera secca, non accomodante, quasi fastidiosa.
E ci riesce grazie soprattutto a quello che è uno dei più grandi personaggi che mi si sono trovato davanti in questo anno di cinema, Veijo.
Un personaggio dalla complessità indescrivibile, che ti ruba l'anima da quanto è ben scritto.
Veijo fa piccole riparazioni, specie di automobili.
Ma la sua attività principale pare essere quella di fare delle eutanasie clandestine agli animali.
Se sono di piccola taglia Veijo li mette in un'automobile e li fa morire col gas, più grandi gli spara in testa nel bosco.
Ma la cosa incredibile, e qui già capiamo la grandezza e complessità del personaggio, è che Veijo ama gli animali sopra ogni cosa.
Il suo ucciderli è qualcosa di profondamente spirituale, un liberarli dalle sofferenze.
E tali sofferenze non sono necessariamente malattie inguaribili ma sofferenze "esistenziali", spesso dovute ai terribili padroni che hanno.
Veijo parla con gli animali, li ascolta, ne capisce il dramma, il dolore. E ucciderli in qualche modo diventa un'eutanasia non necessariamente medica.
Già qui si potrebbero aprire polemiche infinite (perchè, allora, non li prende con sè?) e legittime. Sta di fatto che consiglio a tutti di vedere il film, di aprire la mente e di provare a capire quest'uomo che tutto è tranne che un assassino immorale.
Veijo punisce una donna perchè ha investito un tasso e l'ha lasciato morire, Veijo che raccoglie le carcasse delle lepri per strada per seppellirle, Veijo che in una scena magistrale si fa il selfie col pescatore sportivo.
Un uomo incredibile che su richiesta uccide animali per salvarli da vite-non vite che non meritano.
Basterebbe tutto quello che ho scritto per delineare la complessità di un personaggio del genere.
Ma no, c'è di più, molto di più.
Perchè Veijo crede anche nel Karma, in questa specie di destino.
Un Karma per cui ci deve sempre essere un'armonia, un pareggio, tra colpe e realtive punizioni.
Se commetto qualcosa di sbagliato la vita "deve" pareggiare i conti. E se non lo fa lei lo faccio direttamente io, lo fa direttamente lui.
Ci torneremo.
Armomurhaaja è benissimo girato, benissimo interpretato. Ma la sua grandezza sta quasi tutta nelle sue tematiche, nei suoi dialoghi, nei suoi insegnamenti.
Un film di tanti uomini di merda e di uno, misantropo, che in qualche modo prova a combatterli.
Siamo in una piccola comunità, quella di uomini che bevono birra, sputano in terra, occasionalmente menano le proprie mogli e, "ovviamente", non amano gli animali.
Comunità ristretta di menti ristrette, maschilista, misogina, violenta.
Non è un caso che si formi un gruppetto di estrema destra, 4 debosciati che infilano una maglietta nera e si credono i padroni del mondo.
Questa vicenda si intersecherà con quella di Veijo per via del cane di uno di questi dementi. Un cane che sta benissimo ma che l'uomo, un meccanico, vuole uccidere per non spenderci più soldi.
Veijo ascolta il cane e questa volta decide di tenerlo per sè.
In realtà possiamo trovare almeno 4 filoni narrativi.
Quello di Veijo e delle sua attività.
Quello che lo farà scontrare con i fascisti.
E poi altri due filoni che portano ad altre grandi riflessioni.
Il primo riguarda Veijo e il padre, il secondo l'uomo e la ragazza di cui si innamorerà.
Il padre sta malissimo, è in ospedale e in fin di vita.
Ovvio che noi spettatori cogliamo subito il parallelo con gli animali e pensiamo subito che quel titolo - o almeno quello inglese- ci porterà ad una eutanasia.
In realtà non sarà esattamente così.
E qui torniamo al Karma.
E a grandi spoiler.
A metà film scopriamo che Veijo vuole che il padre viva e soffra il più possibile. In passato ha fatto delle cose terribili e allora non ha ancora pagato il suo debito.
Anche stavolta potreste vedere cattiveria da parte di Veijo, ma non è così.
Tutto è frutto di convinzioni fortissime dell'uomo, talmente radicali che spesso si ritorcono contro di lui (vedi il finale o quando si fa bastonare).
Il suo concetto di "giustizia" e di colpe da espiare è parossistico.
Nel finale, nello straordinario finale, capiremo tante cose in più.
Quel vecchio, il padre di Veijo, viene accudito da un'infermiera. Questa ascolta per sbaglio -una telefonata rubata- dell'attività di Veijo, le eutanasie.
Il giorno dopo si presenta da lui con la scusa di sopprimere un animale.
In realtà no, in realtà quella ragazza è affascinata dall'uomo e dalla "morte".
Non a caso nel loro primo selvaggio sesso chiede un'asfissia erotica a Veijo. Che solo per un pelo non la porta alla morte. Attenzione, non siamo davanti ad un film "malato". Anzi, c'è sempre un fortissimo lato di tenerezza, quasi di poesia, in quello che vediamo. Per questo, per questa unione tra violenza e poesia e anche per la vendetta finale, direi che il film che più mi ha ricordato è il meraviglioso Dead Man's Shoes.
Sta di fatto che Veijo, l'incrollabile Veijo, il misantropo Veijo, forse si innamora.
Questo è un uomo che nasconde il suo cuore ma lo fa maldestramente perchè quel cuore ce l'ha troppo grande.
Alcune scene di lui con gli animali, l'emozione di star bene con lei, quegli occhi che si fanno lucidi quando lei gli dice "tuo padre voleva chiederti perdono", ecco, ci son tante cose che raccontano una sensibilità pazzesca nascosta dietro un odio per il mondo e per gli uomini.
Purtroppo avverranno cose per cui questo probabile amore non potrà esser vissuto.
Vedete, quando c'è stata la scena dell'omicidio del cane di Veijo (molto forte) mi son detto "ecco, ora un film splendido porterà ad un banale finale di vendetta".
E invece no.
E invece vendetta ci sarà ma Euthanizer non diventerà mai banale, anzi, andrà ancora più in alto.
Molti sceneggiatori avrebbero fatto uccidere la banda, Nikki (anche regista), no.
Quel "a ogni passo che farete in vita vostra vi ricorderete di lui" e poi gli spara alle gambe è magnifico.
Come è magnifico il triplo karma finale.
Quello schifo di meccanico aveva bruciato il povero cane.
Lui deve morire bruciato.
Ma a quel punto lo steso Veijo deve morire bruciato.
Prima però, in 10 minuti straordinari, in un piccolo monologo, avevamo scoperto tutto.
I probabili abusi del padre di Veijo.
Quei veterinari che non arrivarono a salvare i tori.
L'incendio.
E tutto torna, in due minuti abbiamo l'intera psiche di un uomo.
E stringe il cuore ricordarlo portare i mughetti all'ospedale, dal padre, quei mughetti che credevamo di affetto e invece erano lì a farlo ricordare, a fargli ricordare la terribile cosa che aveva fatto.
E come non pensare alle urla di tori che sentiamo mentre brucia il meccanico.
Tutto struggente, tutto perfetto.
Ma poi c'è un finale di troppo, non necessario, quello all'ospedale.
O almeno credevo fosse di troppo.
Perchè quando poi lei gli chiede se vuole ascoltare la musica, e quando lui gli batte due volte le mani sulla spalla allora sono crollato.
Quel battere la spalla che richiamava il loro gioco erotico.
Sì, mettimi una musica.
Sì, stringimi il collo come facevo io con te.
Fammi andar via.
Così.
Così.
8
Bhe , bello!
RispondiEliminaSe non ti è troppo complicato mandamelo.
La mail dovresti averla.
Ciao
dovrei averla, tutto sta a ricordarsela però ;)
Eliminacomunque domani te lo mando, se non me la ricordo o non la ritrovo ti scrivo qua
Allora, allora, c è stata un'unica cosa che non mi è piaciuta in questo film ossia, l idea di far passare il protagonista -amico degli animali- solo perchè ha vissuto esperienze traumatiche con gli uomini. Il suo attaccamento agli animali perchè non è riuscito a creare legami con gli uomini. Questa è una cosa che ci viene rinfacciata spesso, soprattutto a chi ha un rapporto molto stretto con il proprio cane. Non che sia completamente falso, eh? Però cosi si sminuisce il rapporto che si crea tra uomo e cane.
RispondiEliminaDi Veijo che te devo dì. Un mito. Ce ne fossero così.
Giusto una cosa sul momento finale. Io credo che lui non si sia dato fuoco perchè aveva bruciato l altro tipo, ma per le eutanasie che aveva praticato sugli animali. Sta di fatto che lui si stava per suicidare già prima, in auto, con il gas.
Sembra quasi che abbiamo visto due film diversi Rachele ;)
Eliminama del resto la tua visione è piena di pregiudizi (in senso buono, non negativo)
e quindi le due cose che hai scritto le vedi a favore degli animali perdendo di vista il film secondo me
ma del resto a me capita invece coi bambini. Ripenso ad esempio al Cervo Sacro dove sono l'unico in Italia quasi ad aver letto il comportamento dei figli in un certo modo
vado nello specifico
no, assolutamente. Il suo amore per gli animali deriva proprio da un trauma animale. Ovvero quello di non aver potuto salvare i tori nella sua infanzia (il veterinario non veniva e lui non riusciva a vederli soffrire) e quindi aver bruciato la stalla per "salvarli"
é quello il turning point
un pò alla "silenzio degli innocenti"questa scena
ma se qui possiamo discutere nella seconda cosa hai preso un granchione ;)
intanto non avrebbe avuto alcun senso che lui dopo 30 anni di eutanasie si suicida per quel motivo
ma no, lui si stava suicidando per un motivo completamente umano, l'opposto di quello che hai scritto
lui aveva solo due esseri umani vicini, il padre e la ragazza
e la ragazza gli ha ucciso il padre, padre che ancora non doveva morire per espiare la sua colpa
in un colpo solo ha perso il padre e anche quella ragazza in cui credeva tanto
è rimasto solo, chiama lei e tenta il suicidio
gli animali non c'entrano nemmeno di striscio ;)
e poi il briciarsi è assolutamente dovuto al karma. vedi anche la scena con la veterinaria nella quale si fa colpire "solo" per averla trattata male
qui uccide un essere umano, deve fare la stessa fine, perchè è una colpa (a differenza delle eutanasie animali in cui invece compie un gesto "bello", di salvezza)
Grazie Giuseppe per il film.
RispondiEliminaGrazie anche alla fatina per avere spoilerato il finale del film ...se non l’avessi capito dalla tua rece ci ha pensato lei.
;) ;) ;)
De nada ;)
EliminaSe l’hai fatto apposta...sei un diavoletto più che una fatina dei boschi.
EliminaComunque chi se ne fregha del film...solo il fatto che sei tornata a cagharmi mi rende l’uomo più felice del mondo ;)
<3 <3 <3
;);););)🤣
Madonna son passati tre anni .
RispondiEliminaE sto film voleva proprio farsi vedere da me.
Ho riletto solo l’ultimo commento dove Rachele spoilerava il finale e io ti avevo chiesto il film.
Ma non ero riuscito a scaricarlo.
Confesso che non ricordavo il finale quando la settimana scorsa l’ho visto.
Ricordavo sommariamente di questo singolare “ giustiziere “ e guardando il film sottotitolato e ascoltato le imprecazioni se non mi sbaglio ( alla fine rileggerò la tua recensione che non ricordo molto bene) allora scrivevi che quando malediscono qualcuno in lingua finlandese si dice SATANA.
Bel film , loro tutti brutti tranne gli animali ma il film è bello.
Originale , non ho mai visto qualcosa di simile.
Penso che le perplessità te le lascia solo sul fatto se sia stato giusto uccidere il tizio che ha dato fuoco al cane.
Per il resto è tutto molto chiaro.
O almeno …non ho capito perché il protagonista c’è l’abbia tanto con il padre .
Forse perché lo maltrattava da ragazzino .
Perché si ubriacava e perché ha fatto morire di fame 20 tori che lui poi ha pensato di alleviarli dalle loro sofferenze dandoci fuoco.
Penso che Veijo segua rigidamente la legge del taglione per dare giustizia alle vittime alle quali pratica l’eutanasia.
Con il padre voleva che continuasse a soffrire ma questo ha avuto il vantaggio di firmare un testamento biologico che gli evitasse di soffrire per accanimento terapeutico.
Ci sto pensando anch’io a un testamento biologico ..te ci pensi mai?
Bisogna pensarci finché si sta bene.
Forse sto film porta pure a questo genere di riflessioni.
E poi ti resta sempre quel dubbio quando lui decide di porre fine alle sofferenze degli animali.
Se loro sarebbero d’accordo..se sanno cos’è la morte ?
Io credo che gli animali sentono la morte quando questa e’ l’unica cura possibile e con lo sguardo se soffrono te lo fanno capire .
Probabilmente ti chiedono l’ultimo aiuto.
La cosa che ho notato degli animali che ha uccido , la gatta prima , il cane poi ..poi ancora il criceto , questi animali hanno sofferto per come lo trattavano i loro padroni.
Questi padroni che pensavano di amarli ..invece li hanno condannati anche senza volerlo ad essere infelici ( penso al criceto senza compagnia ).
Son tutti morti senza essere mai stati veramente amati.
Cosa che invece non succederà a Veijo perché sopravvissuto al tentativo di suicidio , troverà la ragazza che lo accudirà fino alla fine con l’amore non morirà ,se lo farà ,da solo ma amato da qualcuno.
Vabbè adesso leggo la tua rece.
Letta.
Te dai la colpa al Karma.
Sul finale non saprei …come non ricordo nel film che lei gli ha detto che il padre voleva chiedergli perdono..proverò a guardare la scena di nuovo.
Io ricordo solo che lei gli diceva che il padre aveva firmato per interrompere le cure.
Ciao
Eccoci qua :)
Eliminanon ricordavo niente del film ma mi dispiaceva per un film che ho amato così tanto perdere il ricordo e non capire che scrivi, quindi ho riletto la recensione. E ho fatto bene perchè per fortuna è una di quelle dove ripercorro tutto il film, me lo sono ricordato molto
1 sì, film unico, di quelli che non somigliano del tutto a niente
2 a rileggere la recensione sembra che si mostrassero (o intuissero) abusi da bambino. In ogni caso questo è un personaggio che è quasi un robot, se ha il dato che qualcuno ha fatto qualcosa di male allora va punito, foss'anche sè stesso. Un'etica incredibile, che non ammette deroghe
3 la riflessione che fai è molto saggia e così delicata e importante che no, non ci ho mai pensato. Non riesco a pensare al mondo "senza di me". Credo che hai capito il senso, non senza di me perchè il mondo ha bisogno di me ma che non riesco a pensare in vita alle cose migliori da fare per quando morirò o su come morirò. Preferisco, per codardia, non pensarci
4 Il film racconta esattamente quello che dici, porre fine alla vita di animali che non sono stati mai amati, che non hanno un futuro. A differenza degli esseri umani che alla fine possono trovare loro strade anche singole e fare cose indipendenti dall'essere amati i cani (intendo quelli da compagnia, con padrone) che non sono amati è come se letteralmente non vivessero, una esistenza veramente struggente la loro visto l'amore invece che danno
5 sì, forse per Veijo sarà così, anche se a leggere la recensione mi sembrava che lui le chiedesse di ucciderlo e lei lo fa. Ma o ho letto male o ricordo male.
5 assurdo che dopo anni e anni io invece sta cosa che lei gli dice del perdono del padre la ricordo ancora...
comunque voglio rivederlo anche io
Che romantico che sei..io intendevo solo di mettere una firma da qualche parte per evitare qualsiasi accanimento terapeutico..un po’ come decidi di donare gli organi nel caso schiattassi …per sbaglio.
RispondiEliminaSenza pensarci troppo su.
Comunque onorato che hai riletto la tua rece per rispondermi.
Spero che quello che ha commentato su Jekill e Mr Hyde non sia geloso -:)))
ma quel film non lo ricorderei manco se avessi fatto una recensione in cui lo descrivevo scena per scena, sono horror di serie z, visti 11 anni fa, tutti uguali, manco dopo un mese puoi ricordarti
Eliminariguardo il testamento biologico, come ti dicevo, non riesco manco a pensare a sta firma, anche se credo la metterei ;)