26.9.11

Recensione: "La Donna che canta"

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leggerissimi spoiler, pericolosi solo per gente intuitiva...

Se non fosse per alcune forzature e per quello che a mio parere è un errore di sceneggiatura addirittura pacchiano, non avrei difficoltà a considerare La Donna che canta un capolavoro assoluto, un film indimenticabile.
Una pellicola che mischia in maniera geniale la Storia alla Tragedia greca (una famosissima tragedia greca ripresa in maniera quasi speculare), che attraverso le sconvolgenti vicende che ruotano intorno a Nawal e alla sua famiglia cerca di intraprendere un discorso più ampio, molto più ampio.
Nawal è una libanese trapiantata in Canada. Ha due figli gemelli. Alla sua morte i ragazzi scoprono nel testamento di essere stati "incaricati" dalla madre di tornare in Libano per cercare il fratello (che non sapevano di avere) e il padre. E' il suo ultimo volere, impossibile sottrarvisi.

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" La morte non è mai la fine di una storia" afferma ad un certo punto il notaio amico di famiglia ai due gemelli. Niente di più vero, per i ragazzi la morte della madre significherà probabilmente l'inizio della loro storia perchè la difficile e tremenda ricerca delle proprie origini li porterà a scoprire per la prima volta chi sono e da dove vengono.
"A volte è meglio non saper tutto" viene detto a Jeanne, la figlia femmina. E' davvero meglio così? Vivere una vita spensierata che ha alle spalle un segreto enorme oppure conoscere la tremenda verità? (la stessa domanda e opzione che, all'incirca, abbiamo alla fine di Old Boy - con il capolavoro di Park non finiscono qui le somiglianze...- e Shutter Island). I ragazzi scelgono la seconda opzione, estirpare completamente le proprie radici dalla terra anche se queste sono letteralmente cosparse di sangue.
Sangue di vittime innocenti, come quelle del conflitto civile libanese tra cristiani e musulmani. Nawal ( la madre) scoprirà con i propri occhi che non c'è una fazione che si possa preferire all'altra, che la violenza e lo sterminio sono gli unici mezzi conosciuti per prevalere l'un sull'altro. La terribile scena dell'autobus (turning point della vita di Nawal) la porterà a non credere più a niente, nè nell' Uomo nè nella propria stessa vita. Qualcosa si è rotto in quell'incendio e in quella fuga tragicamente interrotta della bambina verso la madre.

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Ma anche un altro sangue, il sangue del suo sangue, ha insozzato quelle radici. Una serie di terribili coincidenze porterà a un abominio che Nawal, una volta scoperto, non riuscirà ad accettare, preferendogli forse la morte. E' questo che vuole che i figli sappiano, è per questo che li rimanda in Libano. Non sarebbe bastato dirgli la verità, c'è bisogno che i ragazzi abbiano il quadro completo, che conoscano tutta la vita di Nawal perchè solo così probabilmente lei avrà la sua pace.
"1 + 1 può fare 1?" chiede Simon a Jeanne in una delle scene emotivamente più forti. L'equazione sembra impossibile ma questo non è il  mondo della matematica, questo è il mondo reale, quello dell'uomo e non c'è legge scientifica che regga. E così quell'infanzia, quel "coltello piantato in gola" viene finalmente fuori.
E come in Persepolis, come in Valzer con Bashir sembra che tornare indietro, analizzare la propria storia sia assolutamente vitale per il popolo mediorientale.
Il film, a livello puramente cinematografico eccelle. Già la prima scena con lo sguardo del bambino in camera (e una strepitosa canzone dei Radiohead in sottofondo) è da pelle d'oca. Forse il top è rappresentato dallo strepitoso piano sequenza dell'omicidio del politico da parte di Nawal.

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Ci muoviamo in spazi immobili in cui il tempo sembra essersi fermato. Gli scenari sono mozzafiato, dai sentieri disegnati del deserto alle strade distrutte dalle bombe. La narrazione è gestita in modo mirabile, il passato di interseca col presente alla perfezione, specie a Daresh quando in un perfetto montaggio alternato vediamo Nawal nel passato e sua figlia Jeanne nel presente cercare la stessa persona, il figlio abbandonato per la prima e il fratello scomparso per l'altra.
La recitazione (anche qui obbligatoria la lingua originale) è a livelli altissimi, oserei dire immensi per quel che riguarda Lubna Azabal, la donna che interpreta Nawal. Queste sono prove che un attore, e con lei lo spettatore, si porta dentro per sempre.
Purtroppo non mancano le forzature, specie quelle riguardanti Abou Tarek, il torturatore. Finisce proprio in quella prigione? E poi, a guerra finita, si rifugia proprio in Canada? nello stesso paese? nella stessa piscina?
E non manca un errore madornale riguardo le date e le età dei protagonisti, errore che spiegherò nel dettaglio con chi ha voglia di farlo.
Peccato perchè è un film straordinario. E' incredibile come l'amore e l'odio possano coesistere così. Un figlio frutto dell'amore diviene la tremenda reificazione dell'odio, un odio che poi si trova a generare suo malgrado altro amore.


Le catene sono ormai spezzate, tutti sanno tutto.
E Nawal, una donna che ha subito le più grandi sofferenze che una donna possa subire, che lo ha fatto cantando per non doverci pensare, diventa simbolo di tutto, di ciò che di più bello e di più terribile possa venir fuori da una guerra che, come tutte le altre, rappresenta soltanto una nostra cocente sconfitta.

( voto 9 )

se possibile finchè non si è visto non leggere nemmeno i commenti sottostanti

26 commenti:

  1. Bella recensione! Questo è un filmone!
    Ma l'errore di cui parli proprio non me lo ricordo...

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  2. magari un errore apposta per vedere se con tanta bellezza uno perdeva tempo a cercare l'errore :)(che non ricordo)

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  3. è da un po' che latita nel mio hard-disk, tra un po' mi sa che è arrivata l'ora di rispolverarlo...

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  4. aspettavo di vederlo perchè l'ho inquadrato come un film un po' pesantuccio.

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  5. *ottimista: grazie. Per l'errore aspetto ancora un giorno o due, magari interessa ad altri ed in più corro meno rischi spoiler nei primi giorni in cui è online la recensione.

    *ismaele: hai ragione, ma non l'ho cercato, sinceramente mi è balzato agli occhi. Come il film parla di matematica così sembra che abbiano sbagliato i conti, e non di poco...

    *marco: disharda allora!

    *wayne: ci sono film pesanti per la testa e si fa davvero fatica ad andare avanti. Questo è pesante solo per il cuore.

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  6. appena l'ho visto ho pensato subito ad old boy e di conseguenza sapevo che ti sarebbe piaciuto! in effetti sono molti i punti in comune! Per quanto riguarda l'errore, paradossale che sia un film costruito come teorema matematico e che sbagli poi così clamorosamente i conti! bellissimo cmq! difficile per un cristiano ingoiare l'immagine sacra sul mitra nella scena dell' autobus, così come raggelante l'urlo della figlia al momento della rivelazione! peccato davvero per l'errore(che ti raccomando di svelare, per fare i conti nero su bianco). ciao giusè!

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  7. L'immagine sacra nei mitra me l'ero segnata, mi sento molto colpevole a non averla in qualche modo inserita in recensione, hai provveduto te.
    Per l'errore ancora non capisco come sia possibile, ma ho paura che sia proprio troppo matematico (appunto) per poter essermi sbagliato.

    Ah, comunque la teoria pansessuale esiste, metti su google. Tra l'altro lo scienziato è italiano

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  8. l'avevo già segnato, non ho letto (ritornerà dopo la visione), però già dal voto sembra davvero convincente!

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  9. Ciao! :)
    Ma quindi dici che l'errore riguarda l'età dei protagonisti?

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  10. SPOILER

    Assolutamente Ottimista.
    Nel momento dello stupro, il "torturatore" secondo i miei calcoli avrebbe dovuto avere tra i 5 o al massimo 13,14 anni.
    Son calcoli molto semplici perchè abbiamo delle date precise di riferimento.
    A meno che i due gemelli non abbiano 18 anni...
    ma sia dall'aspetto che da altri elementi (ad esempio lei laureata ricercatrice universitaria) sono molto sulla trentina, se non di più.

    Tra l'altro ricordo un passaggio in cui la loro età sopra i 30 è menzionata ma dovrei rivederlo.

    Al 5% delle possibilità dovremmo dare loro 19enni e il torturatore 21enne (abbiamo data di nascita e di morte della madre e altri riferimenti).
    A parte che non è così (per i motivi che ti ho detto), anche nel caso fosse questa la "verità" ci sarebbe stato un errore nella scelta degli attori madornale.

    Comunque non si scappa.
    Resta un capolavoro lo stesso.

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  11. Interessante, ora però dovrei rivederlo per risponderti in modo decente. C'è da dire che forse, proprio per il fatto che il film si basa su questo, l'errore si trova, come dici tu, nella scelta degli attori (o più che altro in quella di tenere sempre gli stessi) più che nella logica della storia. Ma non saprei, sto dicendo cose a caso. :D
    Comunque prima o poi lo rivedrò, perché è proprio un filmone. :)

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  12. Avevo "saltato" OneWord, perdono!

    Guardalo, assolutamente.

    SPOILER

    Ottimista: no, il problema non è l'aver mantenuto gli stessi attori (ovviamente ti riferisci alla madre e allo stupratore, gli unici due che vediamo in due momenti diversi), anzi, sono rimasto abbastanza soddisfatto della resa in quel versante.
    Il problema è che, sempre che le età abbiano un senso (te l'ho detto l'unico è 19 e 21 anni) i due genelli son del tutto sbagliati. E anche lo "stupratore". Comunque , purtroppo, non è così, i ragazzi sono sulla trentina, indi per cui l'altro doveva averne intorno a 10.

    Ma tu l'hai recensito?

    Drive l'hai visto?

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  13. Sì sì, hai pure lasciato un commento quando hai postato questo. :D
    Comunque quando lo rivedrò tornerò di sicuro qui a parlarne, ma ora proprio non riesco a ricordarmi.

    Sì, Drive l'ho visto. Per me è un capolavoro. :D

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  14. Mamma mia come sto...

    Meglio, ho approfittato per leggere meglio la tua recensione.

    Drive capolavoro?
    Personalmente sì.

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  15. Entrambi (quasi) dei capolavori, in particolare "La donna che canta"...

    LA DONNA CHE CANTA

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  16. Mi riprendo dallo shok e provo a scrivere qualcosa di sensato

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    1. Cristo santo che finale!
      Ecco cosa voglio da un film, STORDIMENTO E BRIVIDI!
      Ed io sono stordita e con i brividi lungo la schiena.
      Cavolo, non riesco a trovare nulla da dire.
      Ed è strana come cosa, perchè io ho sempre qualcosa da dire.

      Questo finisce sicuro nella mia top ten di fine anno e forse pure tra i primi 3.

      Ho fatto una sorta di calcolo allucinante ed è uscito che l'età dei gemelli è di 29 anni mentre quella del fratello maggiore di 42.
      Non chiedermi come ho fatto perchè ho provato a rileggere quello che avevo scritto e non c'ho capito niente ahahahah

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    2. Ho fatto un calcolo da cerebrolesa, però era l'una di notte ehehehe ;) insomma posso sbagliarmi a quell'ora. (Se come no! Dillo,Rachè, che venivi rimandata in matematica ogni anno).
      Comunque, non mi convinceva il fatto che su un film del genere ci fosse un errore cosi grossolano, cosi ho rifatto i calcoli.
      A sto giro è venuto fuori che l'età dei gemelli è di 22 anni ( ci può stare che la ragazza sia una ricercatrice, avrà frequentato una triennale :D)
      e il primogenito 42 anni. .

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    3. Ahah, nel tuo primo calcolo risultava che lui avesse 13 anni quando ha fatto quello che ha fatto.
      Uno stallone precoce ;)

      guarda, noto che qua nel blog non le ho messe ma altrove (forse su filmscoop) avevo messo dei riferimenti precisi.
      Vado a memoria eh...
      Il primo riferimento, importantissimo, è la morte della madre, la sua lapide. Ecco, se non sbaglio si vede che è morta a 60 anni

      il secondo è una data che appare in sovraimpressione PRIMA dello stupro. E da quella data lei aveva 20 anni (perchè dalla lapide sappiamo quando è nata).
      Indi per cui il "totale" tra l'età dei figli adesso e l'età del torturatore quando commise lo stupro deve far 40

      22 loro e 18 lui? 20 e 20? 24 e 16?

      come la giri la giri la scelta del cast è disastrosa allora

      anche alla fine, alla consegna, diresti mai che lui ha 20 anni più di loro? no, sembrano quasi coetanei

      ma c'è una speigazione, non mi ricordo se l'ho messa qua. Questo film è una tragedia greca famosissima. E allora Villeneuve secondo me se ne è fregato delle età, della verosimiglianza, ha creato un film "universale" in cui, come nelle tragedie, contano più i ruoli che le età

      in ogni caso sto problema non lo rovina, è un capolavoro

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    4. Vabbe, dai ci sta che un ventenne possa sembrare molto più grande ( il caso dei gemelli). Io vengo scambiata per una sedicenne e di anni ne ho 26 e mezzo!!!
      Comunque poco importa, perchè il film è bellissimissimo!

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    5. Sì, ma a 20 anni non sei assistente universitaria...
      E poi che voi, te stessa te sei messa a fa dumila calcoli perchè non te tornava, ora li fo io e non te sta bene?

      ma guarda un pò...

      ah, sei minorenne quindi

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    6. Ma infatti ne ha 22! E si, puoi essere assistente, con una triennale, avendo fatto la primina e avendo finito l'università in tempo XD
      Tra l altro ho un foglietto con tutti i calcoli e mi sembrano abbastanza corretti.

      Eh, purtroppo non lo sono sulla carta d'identità ;)
      La gente è incredula quando dico che manca poco per i 30

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    7. Vabbeh, io dico che il totale fa 40, te 42, poco cambia.
      Rimangono dei volti che non rispecchiano le età, a prescindere dal fatto se quelle età sono verosimili.
      Loro sono trentenni fatti e finiti. Lui quando fa quella cosa non sembra appena maggiorenne, per niente.
      E nel finale che ha 20 anni più di loro ancor meno

      da 26 anni e mezzo a "manca poco per i 30" ce ne corre

      in ogni caso stanne contenta

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  17. C'e un errore o qualcosa che non va con doomsday, clicco sul titolo ma mi si bloccca l'entrata.
    Ciao
    Massimiliano

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    1. Ho controllato, il link è perfetto (ti riferisci a quello nella lista dei titoli no?)

      ma questi giorni il blog a tratti sta dando problemi anche ad altri

      io informaticamente sono zero, non so come fare

      prova a scrivere su google "doomsday il buio in sala" e vedi se ti entra da lì

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao