16.10.16

Recensione: "F is for Family" - Le Serie tv de Il Buio In Sala - 16 -


A due mesi da Utopia mi sono visto ben DUE serie tv.
Una, questa, animata e cortissima.
L'altra (di cui mi mancano in realtà un paio di episodi) un pò più lunga e tremendamente seria.
Intanto diciamo qualcosa sulla prima, una sorta di Happiness di Solondz in formato cartone.

Me ne giro su Netflix con un solo obiettivo, cercare la serie più corta di tutte.
Clicco quelle che a titolo e locandina mi ispirano di più e vedo quante puntate hanno (sempre sperando nella stagione unica).
Mi imbatto in questa serie animata di soli 6 episodi, di 25 minuti l'uno peraltro.
Decido di vederla, in due ore e mezzo si fa fuori.
E mi trovo una serie che mi spiazza abbastanza.
Perchè è divertente ma non divertentissima, ha personaggi buoni ma non eccezionali, ha trame interessanti ma non geniali.
Insomma, una serie animata che chi è abituato da anni a vederne decine con centinaia di episodi potrebbe interrompere subito.
Ma, secondo me, sbaglierebbe a farlo.


Perchè F is for Family è in realtà una seria tremendamente seria. 
Ambientata negli Stati Uniti degli anni 70 racconta le vicende di un uomo, Frank Murphy, e della sua famiglia.
Quello che è interessantissimo in questa serie, tralasciando per un momento l'eventuale aspetto ludico e divertente, è la terribile autopsia che viene fuori della famiglia americana. E delle società in cui essa vive.
Se questa non fosse una serie animata, ma un film, parleremmo quasi di tragedia.
Ma sempre raccontata con toni grotteschi, esagerati, satirici.
A me ha ricordato il magnifico Happiness di Solondz.
Frank, il padre, è un uomo terribile che -e la sigla con lui che vola nel cielo lo dimostra- ha subito l'iter che quasi tutti gli uomini (in senso lato) subiscono.
I sogni da adolescente si tramutano poi in una vita che non ti soddisfa, con un matrimonio tanto per, un lavoro che odi, la pancetta che viene fuori e i capelli che cadono.
Profondamente maschilista, velatamente- ma anche no- razzista, verbalmente violento, abbastanza egocentrico, Frank riassume tutte le peggiori caratteristiche che un uomo possa avere.
E sfoga tutto nella famiglia. La moglie è amata ma viene vista come una che deve solo cucinare e pensare ai figli e i figli, già, sta qui la maggiore tragedia di F is for family.
Bambini non amati, financo non voluti. Continue offese verbali, continui scontri, continui traumi.
Ne fa le spese specie Kevin, un 14enne non del tutto sveglio e dedito a musica pesante e droghe. Il padre lo odia e l'odio è ricambiato. In realtà Kevin soffre da cani e in almeno un paio di scene (non mancano momenti quasi toccanti) capiamo che lui in realtà quell'amore genitoriale lo cerca e desidera di continuo.



Poi c'è la figlioletta, forse la più amata, ma anche lei tutt'altro che bimba felice. Comico e commovente allo stesso momento l'episodio in cui la vediamo vestita da noce di cocco per Halloween con quel padre che non l'ascolta mai.
E poi il più piccolino, Bill, che da sotto il letto sentirà dire su di sè e sulla sua famiglia cose terribili (per poi uscire fuori e vedere la traumatizzante scena dei suoi che fanno sesso).
Per ultima la madre, Sue, un di quelle donne americane con i capelli sempre a posto, un sorriso prestampato, un ruolo di madre e moglie da non sconfinare. Una di quelle che deve fingere di stare in una famiglia perfetta ma che poi piange disperatamente sopra un tupperware.
Un ruolo, non una persona.
Intorno a questa famiglia disastrata (ma che, in alcuni momenti, sembra volersi profondamente bene) si snodano alcune semplici vicende. Il rapporto con i vicini (uno, Vic, è l'immagine opposta dei Murphy, palestrato, pieno di donne, ricco, famoso, perennemente concentrato sul suo cazzo), Murphy e il suo lavoro (addetto ai bagagli all'aeroporto), la mamma e la sua solitudine, i figli con le loro amicizie pericolose o i continui atti di bullismo verso Bill.
Ne viene fuori l'immagine di una società laida piene di persone laide.
A tal proposito è letteralmente straordinaria la scena nell'ufficio del capo di Frank. Quell'obeso che mangia pollo, tutto quell'unto dapertutto, la sigaretta che si mischia con il cibo. Veramente qualcosa di quasi disturbante. Ma del resto la serie sa raccontare perfettamente il sudicio e il degrado, vedi anche l'inquietante bagno dello stadio o i luoghi dove Kevin si apparta con i suoi amici.
Un degrado non solo dei luoghi, ma anche delle persone, morale.
Un mondo di adulti terribile dove questi figli non possono far altro che crescere male, pieni di traumi ed infelicità.



Perfetta la ricostruzione degli anni 70, dalla diffusione della televisione a colori (talmente protagonista da avere un episodio tutto per sè e poi ricomparire di continuo) alle prime segreterie telefoniche, dagli scioperi alla musica, dalle droghe agli status symbol.
C'è di tutto, razzismo, bullismo, violenza, cinismo (i due inservienti che rivedono al ralenty la scena in cui il loro capo è stato decapitato dall'elica è terribile), violenza verbale, specie sessuale, e la sensazione di trovarsi davanti una serie che forse può non piacere, ma che sembra raccontare un'epoca e un archetipo famigliare in maniera talmente spietata che è impossibile non trovare interessante.
Si ride anche, e molto a volte, il taglio della serie è sicuramente il comico.
Ma quel comico che nasconde sempre, in ogni scena, una profonda tragedia.
Molto interessante come le prime 3 puntate raccontino 3 giorni consecutivi (ed anche le ultimi due credo).
Dategli una possibilità.

25 commenti:

  1. vista tutta, amata, e rivista....è un pò come fantozzi: tutti vedono solo la parte comica, ma sotto c'è tanto, tanto altro..

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    1. Beh, io ho talmente visto tanto di quell'altro da essermi quasi del tutto dimenticato della parte comica ;)

      (e anche di scriverne...)

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    2. peccato 'ste serie abbiano pochi accoliti, come ad esempio Rick&Morty, mentre robaccia come i griffin spacchino i culi e gli ascolti

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    3. Il tuo commento è diviso in 3 parti

      1 perfettamnte d'accordo fino alla prima virgola

      2 molto interessato tra la prima e la seconda

      3 perfettamente in disaccordo dopo la seconda

      ahah

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    4. 1 apposto

      2 http://onironautaidiosincratico.blogspot.it/2016/08/rick-and-morty-2013-in-corso-di-justin.html

      3 sono figlio dei simpson, i griffin li vedo volgari e molto "facili" quei rendono semplice e fattibile qualsiasi cosa

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    5. Sembra davvero interessante quella serie, ho letto da te

      Sì, certo, I Griffin sono cazzoni e molto meno intelligenti dei Simpson

      ma li adoro per quello

      anche io sono figlio dei Simpson, ma poi lo sono diventato anche loro ;)

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  2. http://www.davidlynch.it/twin-peaks-2017-il-primo-dietro-le-quinte-ufficiale-sottotitolato-in-italiano/

    STIGRANCAZZI

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    1. Mauro, devi stare attento ad usare quell'espressione...

      perchè è romana ma voi polentoni la usate in maniera quasi opposta

      sticazzi o stigrancazzi a Roma (dove è nata) significa che di quella cosa non interessa nulla

      da voi, credo, è tipo una cosa di giubilo o approvazione ;)

      mi ricordo l'avevi usata anche un'altra volta e, in effetti, non aveva capito nessuno quello che volevi dire (era riferita alla Città Incantata e alla Pixar)

      insomma, ho visto il link, credo che il tuo sticazzi era alla Nordica ;)

      e te l'appoggio...

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    2. da "madrelingua" confermo e smentisco allo stesso tempo, ok no panic .Ora provo a spiegarmi meglio.Molto dipende dal tono usato...
      C' è differenza fra il plurale e il singolare
      es. 1 " Hai sentito dell'ultimo film di Zalone?"
      "Ma sticazzi! chissenefrega della mondezza che gira quello scarsone"

      es.2"hai visto che gol che ha fatto Ronaldo?"
      "Stocazzo! che siluro che ha tirato un gol pazzesco "

      In alternativa C'è anche mecojoni,ma questa è un'altra storia...

      Sperando di non aver confuso ancor di piu le idee,(se cosi fosse sticazzi..)il mio commento sul link è stocazzo!! (alla nordica\romana),ho sempre un po' di timore quando si vanno a toccare 'sti cult,speriamo bene....

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    3. Figa c è lynch dietro alle macchine, non mia sorella! Se non ti fidi di david...ti devi curaaaare! 

      Ps su stosticazzi abbiam detto lo stesso negative. E' peppe che è fuori squadra. Dai zio raddrizzati santa madonna!mg

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    4. Il fatto che ci sia lynch mi rassicura abbastanza. é che dopo Prometheus ( l'accoppiata pelato palestrato che si fa shottini di petrolio ,piu benjamin button, so na roba inguardabile.......)non mi fido piu.


      ps ma 'sto Mario de filippo che ha contribuito all'articolo è un nome finto? perchè a me fa troppo ridere...

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    5. No no, altro che pignolo...
      Hai usato sticazzi in senso positivo e ho aiutato chi legge a capirlo

      perchè, e anche Negative lo conferma, "sticazzi" è nato come espressione fortemente negativa, non l'avete usato alla stessa maniera...

      se fai leggere il tuo commento a 10 persone sotto la romagna 8 ti diranno "ma come? possibile che non ti frega nulla? è Lynch!"

      quindi, insomma, non era bello se qualcuno pensava che te stessi dicendo così...

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  3. Uhhhh ....E sticazzi , che pignolo che sei Beppe alla nordica! Va che mi sunt mes terun ,te podet no fa tropp el barlafuss cun mi. Eh si comunque da noi si indica il proprio pisello a scopo di stupor...stocazzo! Da li lambiguità. Mg

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    1. Che poi...Nel caso sopra l espressione potrebbe aver sia l uno sia l altro significato.è un espressione interculturale insomma

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    2. guarda che ho ragione perfettamente io, te stai ad arrampicà ma...sticazzi ;)

      manda la rece e te la pubblico subbito!!

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    3. ok, po esse che sia un'intervista. va bene istess? ieri ho visto il doc fi herzog su internet, robot, futuro umano digitale. Molto, molto interessante, tu l'hai visto?

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    4. Va bene tutto qua, anche ricette culinarie, figurati interviste di cinema...

      No, ieri sono andato con Rocco a vedere Neruda, Rocco che, pochi giorni prima, aveva visto herzog

      Infatti tra te e lui qualcuno potrebbe recensirlo....

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    5. l'unica cosa che potrei recensire io è lo sbattimento della vita.
      epperò l'herzog meriterebbe un'incursione rocchese, altrochè!

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    6. Secondo me a te piacerebbe da morire...
      Più che a me credo.
      In ogni caso un biopic molto sui generis che specie nella seconda parte scatena riflessioni sull'Arte incredibili

      ma oggi metto la rece di Rocco (e due cazzate mia)

      lo sento anche per Herzog via ;)

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    7. E sentilo pure x il doc sulla banda se non l hai già fatto :-)

      In effetti mi incuriosisci sul larrain. Poi leggerò con molto interesse. Ieri ci andava pure la mia rocco a vederlo. Mo le chiedo com è stato

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    8. Vacci piano con le battute se non vuoi che contatti ogni rappresentante femminile over 18 e under 50 del tuo albero genealogico

      no no, lo fai te quello

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    9. Ahah. No non intendevo la mia compagna. È una nostra amica con cui spesso si condivide il cinema e le visioni in generale per così dire

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  4. Oh a proposito de roma, ho visto il doc sulla banda...,e stocazzo è fatto proprio bene ed è pure interessante il racconto. Lunico problema è che il romano sbiascicato a volte nun se capisce n cazzo. Mi sa che ci scrivo qualcosa... se me lo fai pubblicare aiuti un regista di spessore.mg

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