17.10.16

Recensione: "Swiss Army Man"



Ci sono film bellissimi.
Ci sono film meravigliosi.
Ci sono film brutti.
Ci sono film interessanti.
Ci sono film sbagliati ed altri giusti.
E poi ci sono film come Swiss Army Man.
Film superiori.
Film che non è tanto importante giudicare se belli o brutti, interessanti o meno, giusti o sbagliati.
Sono film superiori, punto.
A prescindere se piacciano o no.
Sono film che se ne possono fregare di tutto. 
Che possono scardinare ogni regola.
Che possono permettersi di fare tutto ciò che vogliono senza dover rendere conto a nessuno.
Che possono permettersi la satira dell'emozione, emozionando più della stessa emozione che in qualche modo stanno parodiando.

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Swiss Army Man è un film cardine del nostro tempo.
E' l'anarchia pura, è la libertà pura.
Come quella di scoreggiare in pubblico senza nascondersi o vergognarsi.
E' uno dei film più belli sull'amicizia di questi nostri ultimi tempi.
Sempre che di amicizia parli alla fine.
Non lo sapremo mai.
Perchè Manny può rappresentare tante cose.
Infinite cose.
Manny è un ragazzo morto che viene visto, riverso nella spiaggia, da un altro ragazzo, Hank, che sta per ammazzarsi impiccato.
Hank è finito in un'isola deserta, ha deciso che non ce la fa più.
Ma quel corpo morto lo fa desistere.
Gli si avvicina.
Il morto scoreggia.
E scoreggia ancora e ancora.
Ma niente, è assolutamente morto.
Però quelle scoregge possono fare da propulsore. E il corpo da zattera.
Hank cavalca Manny e arriveranno ad una nuova terraferma. Anche questa pare disabitata anche se tracce degli uomini si vedono dapertutto.
E' piena di spazzatura.
Hank e l'uomo morto Manny diventano sempre più amici.
Manny serve a molte cose, è uno Swiss Army Man, un "uomo coltellino svizzero".
Ma ecco che comincia anche a borbottare qualcosa. Comincia a muovere le dita.
C'è solo una cosa da fare adesso, insegnare di nuovo la vita ad un uomo morto che non la ricorda più.
Swiss Army Man si permette di prendersi gioco di tutto.
Peti, saliva che diventa acqua da bere, cazzi eretti che fanno da bussola, bocca che funge da fionda.

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Si prende in gioco della verosimiglianza, si prende gioco delle emozioni,  si prende gioco della vita e della morte, si prende persino gioco della colonna sonora (meravigliosa) sostituita spesso dal goffo cantare dei due.
Swiss Army Man annienta qualsiasi convenzione cinematografica.
Uno dei soggetti più arbitrari, non sense e goffi di sempre.
Elevato a poesia.
Cos'è Manny?
Io credo che possa rappresentare la vita stessa.
Il motivo per non abbandonarla mai.
"C'è sempre un motivo" dice Hank ad un certo punto.
C'è sempre un motivo per vivere. E sembra che questo motivo si sia reificato e personificato in Manny, un uomo morto.
Insegnare la vita a Manny vuol dire, al tempo stesso, riscoprirne la bellezza per Hank.
E' come se ci trovassimo in un raro caso di schizofrenia, quasi paradossale, in cui grazie ad una nostra parte morta diamo nuova vita a quella viva che sta morendo.
Sarà Manny a svelare ad Hank il nome della ragazza dell'autobus anche se quella ragazza l'aveva conosciuta solo il secondo.
E' come se Manny, quindi, sia un tramite, un mezzo, per sopravvivere ed avere la forza di andare avanti.
Manny che piano piano inizia a parlare, muoversi, ricordare, non è altro che la fiamma dell'esistenza di Hank che ricomincia a bruciare.
Regia superba, colonna sonora da brividi, attori perfetti, sequenze da urlo.
Questo è un film che sarebbe piaciuto al miglior Gondry.
Hank si traveste da donna per far ricordare a Manny del sesso femminile, Hank che costruisce pupazzetti che simulano la nostra società, Hank che costruisce un autobus (che porterà ad una delle scene più belle, quella delle immagini fuori dal finestrino), Hank che simula il cinema, Hank che parla del sesso e della masturbazione, Hank che "usa" senza alcun ritegno Manny come fosse un oggetto.
Manny che quando percepisce di nuovo l'amore stringe la mano come una morsa.
Restiamo storditi ed affascinati.

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Manny poi che si sente tradito, Manny che più riscopre la vita e più desidera tornar morto.
Manny che capirà che quello che lui è adesso spaventa gli altri.
Si piange in Swiss Army Man, questo è un film con dentro un cuore che si fa fatica a capire quanto sia grande.
Questa isola piena di rifiuti. Come sembrano essere rifiuti i due stessi protagonisti.
Uno che si nascondeva dalla vita nella sua timidezza e l'altro, di cui non sappiamo nulla, che adesso è solo un brutto e repellente sacco morto.
Eppure questi rifiuti umani proprio con i rifiuti avevano rappresentato la vita e ne avevano vissuto le emozioni più forti meglio e più di qualsiasi persona "normale".
Nessuno saprà veramente quello che hanno vissuto Hank e Manny.
Ma adesso sono tornati al mondo.
I ruoli sono opposti, adesso è Manny a trascinare Hank. A dargli coraggio di affrontare di nuovo la vera vita.
Ma il mondo ripresenta tutti i suoi spigoli.
Quel padre che sembra piangere per te ma che in realtà sarò lo stesso padre di sempre.
La ragazza dei tuoi sogni che capisci non sarà mai veramente tua.
La sensazione di essere tornato in un posto che non ti appartiene.
Ma adesso sei più forte.
Mi sarei aspettato che Manny non fosse visto, che fosse solo una proiezione di Hank.
E invece eccolo là, lo vedono tutti, lo inquadra persino la telecamera della giornalista.
Manny, però, non vuole star qua.
E' incredibile come questo finale mi abbia ricordato un mio vecchio racconto, Catarsi.
Manny scoreggia di nuovo, dopo esser morto di nuovo.
E riparte.
Sicuramente ci sarà qualche altra persona con un cappio al collo da salvare.

da da da da da da da da da da da da da da da da da da da



66 commenti:

  1. io non grido al miracolo perché, se scelgo di non puntare l'attenzione sulla particolarità della sceneggiatura, certe parti le ho trovate noiose e a volte ripetitive ma è senza dubbio un bel film. ottima prova per entrambi gli attori. sul finale, per una battuta del padre, m'era quasi venuto il sospetto che dano, in realtà, fosse un'entità incorporea. invece no. credo.

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    1. Quando parto con recensioni scritte così poi mi dimentico o non riesco a parlare dei difetti.
      Ebbene sì, anche io dopo mezz'ora stavo iniziando ad annoiarmi.
      Poi il film parte del tutto ed è stata, per me, un'emozione dall'inizio alla fine

      io invece avevo pensato che fosse Radcliffe l'incorporeo...

      no, per me è veramente un miracolo sto film
      e lo sarebbe anche se mi fosse piaciuto poco o niente

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  2. Me ne hanno già parlato, devo ancora vederlo, e devo ammettere di temerlo non poco.
    Non vorrei si rivelasse troppo "cannibale". ;)

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    1. ahah, il peggior pregiudizio che tu possa avere credo ;)

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  3. A pelle, è un film che potrei odiare! Però lo guarderò cercando di mettere da parte i pregiudizi :)

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    1. Allora ho paura che non arriverai a metà

      anche perchè è proprio a metà che esplode. Ti consiglio di arrivare fin là, poi magari per te diventa pure peggio ma io ci proverei

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  4. Ne avevo sentito parlare bene. Poi mi piacciono i film che sembrano trash superficialmente e poi dicono altro (poi quando ce l' avrò sottomano vediamo se mi dice altro :) ), perlomeno i registi dimostrano un po' di palle rischiando di scontentare lo spettatore occasionale, ma creando qualcosa di diverso dal solito.

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    1. Infatti pensa che volevo fare un inizio di rece proprio su questo aspetto

      citando pure tag ;)

      beh, qualcosa di diverso lo crea di sicuro, lì non ci piove...

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  5. Concordo con la recensione qui sopra (la migliore in assoluto di tutte quelle che ho letto, che riesce a cogliere davvero l'eesenza di questo film) a prima vista strano, ma é poesia. Straordinario e emozionante, paradossale eppure incredibile. Un film sueriore.

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    1. hai detto tutto, l'unica cosa che posso fare è ringraziarti moltissimo Niki ;)

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  6. Non riesco a capire come tu faccia ad esprimere a parole un film del genere. Quando ho provato a descriverlo e consigliarlo ad amici, mi hanno guardato tutti storto. Un bel pò. Complimenti, analisi meravigliosa. E anch'io credevo che Manny fosse un'idea. Ciao

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    1. Guarda, a voce non ce l'avrei fatta e non ce la farei nemmeno io.
      Per iscritto è più facile.
      Mi sono lasciato trascinare dal film. E ho scritto con la colonna sonora sotto in loop ;)

      eh, io ne ero sicuro fino ad un certo punto di Manny

      magari lo è davvero
      grazie mille Dado

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  7. Ach
    "La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita"
    Mi è parso così, non sono riuscito ad arrivare in fondo.

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    1. Rischio "Forrest Gump"? Così mi demoralizzi ahah

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    2. Ma forse la metafora era il film stesso, lo ha aperto non sapendo cosa gli capitasse e gli è capitato il cioccolatino sbagliato ;)

      ci sta, con questo film è così

      spero che sia arrivato almeno ad oltre metà pechè è lì che parte veramente. Nella prima parte ho un pò faticato anche io, pochissimo eh, ma un pò sì

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    3. Sì, un tentativo lo faccio comunque (commento inutile, ma mi serve per vedere se sti cialtroni di google m' han sospeso l' account, per qualche motivo mi hanno dato un warning e non mi fa postare su youtube)

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    4. Ammonito!

      alla moviola non si riesce a capire perchè insomma

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    5. haah ma che ne so, forse perché a un tizio interessato ad uno studio più approfondito di una delle ragazze di Tag avevo risposto con un link del trailer di Antiporno (dove è protagonista), trailer che tra l' altro sta su youtube. Forse alla parola "porno" è scattato il trigger come nel meme ahah

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    6. Ecco, allora la moviola ha funzionato

      ma non era fallo

      che poi fallo con un porno ce sta bene

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    7. Vabbè l' importante è che posso postare qui, youtube mi frega poco, poi pure c' hai l' esperienza dei commenti fantasma :) In compenso questa mini discussione canalizzerà verso il tuo blog ancor più persone in cerca di "fregna" :D

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    8. Ahah

      sto pensando anche di iniziare a mettere foto nude

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    9. Di che si stava parlando?
      Mi son perso in "foto nude". Sottinteso -donne-? (E -uomini- visto l'affluenza femminile a questo blog che non può restare a bocca asciutta)
      O è un riferimento a foto artistiche il cui soggetto è appunto non avere soggetto?

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    10. No no, non ci potevi arrivare, tranquillo

      giorni fa avevo messo su fb una statistica sulle parole chiave usate per arrivare nel blog
      beh, c'era "fregna"

      tutto qui ;)

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  8. Ok, mi hai convinto
    È da vedere
    E inizio a pensare che superiori sia caratteristica dei film del Sundance film festival, che fino ad adesso non mi hanno mai deluso

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    1. Beh, sì, statisticamente i film del Sundance sono di livello più alto rispetto ai "grandi".
      Però per "superiore" io intendo forse una cosa diversa.
      Non tanto la bellezza (come vedi a qualcuno non è manco piaciuto) ma quell'essere così diverso, così libero e anarchico che, a prescindere dal giudizio, fa di Swiss Army Man una pecora bianca, coraggiosa, quasi estrema, unica.
      Sono i film che cerco

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    2. L'ho visto ora.
      Cribbio l'ho visto. E sarò strano io, sarà che avevo bisogno di cinema, sarà che e che e che
      Che ho pianto dalla bellezza.
      Sì. È superiore.

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  9. ho appena finito di vederlo ed è meraviglioso. Film dell'anno.

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  10. a me è piaciuto, ma alla fine per capirci veramente qualcosa sono arrivato qui a leggere la tua ottima rece ;D

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    1. Ahah, più onesto di così ;)

      ma non credo sia una recensione che dia tante risposte, è solo come l'ho vissuto io ;)

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  11. Recuperato oggi. Film meraviglioso, colonna sonora spettacolare, regia e scrittura originali, Dano e Radcliffe sopra le aspettative.

    Dimmi cosa si può voler di più!

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    1. Niente Luca, niente, non si può volere niente di più ;)

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  12. Ho curato l'adattamento in italiano di questo film... Per tutto il tempo sono stata immersa in un mondo surreale che non avrei mai creduto di poter comprendere. Forse uno dei film più belli che mi è capitato di lavorare.
    Complimenti per la recensione...Emozionante e fantasticamente calzante!

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    1. e allora "vi" ringrazio, non avrei mai creduto che Swiss Army Man arrivasse da noi

      e sentire queste cose da una addetta ai lavori fa tanto piacere

      grazie ancora ;)

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  13. Complimenti per la recensione, non è un film facile da descrivere ,ma è facilmente consigliabile. Passata la paura dei primi 25 minuti, poi il film ti prende e non ti lascia piu. Approvo quello che dici su Gondry , è la cosa che ho pensato piu volte mentre lo guardavo.
    Amo Paul Dano e molto meno Redcliff,ma in questa pellicola si compensano in tutto e regalano una grande performance.
    Credo sia un opera prima e questo da' ancora piu appeal al prodotto.
    Grande colonna sonora, trovate geniali e una regia sorprendente.
    Fa arrabbiare doverlo vedere in dvd, saltando la sala, in un annata tra le piu tristi degli ultimi 20 anni.

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    1. io la vedo all'opposto, considerando la nostra distribuzione ringraziamo il cielo che è uscito almeno in dvd ;)

      sai? non so se darti completamente ragione o un pò torto riguardo la stagione cinematgrafica. Perchè se è vero che di capolavori forse non ne abbiamo avuti credo che a fine anno faticherò a non segnalare almeno una ventina di titoli sull'8

      c'è anche da dire che i cinemini qui di perugia trasmettono titoli che altrove non si vedono

      sì sì, opera prima

      ovviamente concordo con tutto quello che dici

      e grazie ;)

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  14. Uno dei film indipendenti più bizzarri che abbia mai visto. L'avventura di Hank col su coltellino svizzero umano ha un suo fascino: nei momenti musicali, nei riferimenti cinematografici disseminati nella storia e soprattutto nelle interpretazioni dei due attori, che riescono a rendere poetica e delicata anche una storia in cui la colonna sonora è formata in gran parte da sonorissimi peti. Credo che questo sia uno di quei film che possono risollevarti il morale nei momenti di bisogno. Originale ed autentico, una vera chicca del cinema moderno. Complimenti per la recensione.

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    1. vero, uno di quei film che fanno "bene", non è che se ne trovino tanti in giro di questo livello

      forse il film più originale visto negli ultimi 5 anni

      e anche tanto coraggioso

      grazie mille

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  15. l'ho visto stasera quasi per caso. e sono molto contento di questa casualita'. un film veramente bello, che forse ci mette una mezz'oretta a partire, ma poi parte, e vola. la vita, le emozioni, i rapporti umani, tutto alternato con del non-sense molto divertente. hank e manny riprendono a vivere insieme, e i loro personaggi possono essere interpretati i tanti modi. ma, alla fine, il messaggio e' anche abbastanza chiaro. la vita, con tutte le sue sfaccettature, e' bella e va vissuta, come vada vada. grazie hank, e grazie manny, che con quei sorrisi alla fine potrebbero farvi apprezzare un pochino di pi' la vostra, di vita.

    inoltre, tecnicamente parlando, io amo paul dano, quindi mi piace sempre osservare i suoi lavori, spesso con personaggi difficili e sempre un po' outsider, ma da lodare anche radcliffe, che si dimostra sempre piu' bravo e capace di scrollarsi di dosso la figura di potter.

    bel film davvero, era tanto che non mi divertivo e appassionavo cosi'. una gran viaggio!
    consigliatissimo!

    io ho scritto le mie due parole.
    tu, come al solito, hai scritto una recensione fantastica!
    -ma7

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    1. ciao!

      beh, due parole ma perfette ;)

      sì, vero, sto film è un maledetto inno alla vita, sempre e nonostante tutto

      all'amicizia, al rinascere, all'apprezzare le piccole cose, al riscatto e, forse soprattutto, all'essere sè stessi

      Dano è impressionante, visto in 5 film e ce l'ho stampato davanti in tutti e 5, indelebile

      voglio rivederlo ;)

      il film dico

      alla prossima

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  16. Mah...film senza senso, trovarci qualcosa è veramente un esercizio di stile. Continuavo a chiedermi cosa stessi vedendo e alla fine non ho trovato una risposta a questa domanda!!

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    1. la cosa buffa è che anche chi, come me, l'ha adorato si chiedeva continuamente cosa stesse vedendo ;)

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  17. E che cazzo vuoi dire?
    Chi non ama il cinema davvero non sa che si perde...una roba così pazza e volgare ma pure poetica. Due pazzi i registi/scrittori, ma pure gli attori e chi l'ha prodotto. Bellissimo però che ci siano riusciti

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    1. una scommessa, una pazzia, una cosa senza senso

      una meraviglia

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  18. Non c'e' una vera origine, o una vera fine, non so definirlo, ho aspettato dove andasse a parare, immaginando che non andava a parare, ma è certo: è
    assolutamente superiore - Come chi ha scritto sopra, condivido: un gran bel viaggio

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  19. Ciao ho visto il film. L'ho adorato in tutto. Vorrei un parere (sono una che purtroppo non si accontenta del "è così e basta!").
    Nella scena dell'attacco dell'orso,Manny fa riferimento ai pensieri che cambiano e si trasformano, c'é un flash in cui si vedono loro nel bus nel bosco,i 2 si girano come se stesse avvenendo un impatto,c'è qualcosa che si spezza. Secondo te è plausibile che ci sia stato un incidente nella vita di Hank e che l'abbia portato nello stato in cui si trova ora? E che Manny sia uno delle vittime dell'incidente. E comunque tu che spiegazione ti sei dato? Come fa uno a ritrovarsi in un'isola deserta dal nulla?
    Poi Hank ha il taboo della parola ritardato e ci conferma che gli pesi questa parola anche nelle scene finali con il padre. Probabilmente il ragazzo era già in cura e il padre se ne vergogna o non ci è mai andato proprio perché era un'etichetta imbarazzante per il padre...
    la Io adoro certi film perché mi faccio sopra altri 100 film miei.Non scrivo bene come te. Mi scuso in anticipo.Spero di essermi spiegata.

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    1. periodaccio Ivy

      arrivo appena posso, entro domani credo

      (p.s: ancora non ho letto nulla, leggo sempre quando rispondo)

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    2. ma guarda che cose interessantissime hai tirato fori, ahah

      mannaggia, sono a due anni e 3 mesi dalla visione, non riesco a ricordare così nel dettaglio...

      direi che niente di quello che hai scritto io l'avevo pensato ma mi paiono considerazoni interessanti, profonde e in qualche modo anche geniali

      se mai lo rivedrò lo farò prorpio per "controllare" queste cose che dici

      ora semmai sento un paio di amici che l'hanno visto da poco, vediamo se hanno voglia di intervenire (non ci spero ma non si sa mai)

      ma de che, scrivi benissimo

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  20. Lui non si è mai trovato su un'isola deserta, è sempre stato a pochi metri dalla cittadina.
    Sì sentiva un rifiuto della società, un inutile "merda" ("ma un giorno saremo merda e allora la mia merda e la tua merda si mischieranno").
    Scusate la parola ma del concetto il film ne parla fino ad abusarne.
    Sì sente un rifiuto, abbandonato dalla madre (involontariamente) e dal padre (colpevolmente), quindi si auto-abbandona mentalmente, fino a cercare di abbandonarsi anche fisicamente, in quell' angolo di mondo dove le cose vuote e inutili vanno a morire e a mischiarsi alle altre cose vuote e inutili.
    L'amico è un pretesto della mente, l'ultimo disperato tentativo di aggrapparsi alla vita.
    È il se stesso bambino, qualcuno da educare (o rieducare), qualcuno che è spontaneo ed innocente, che impara un sacco di nuove cose ma ancora non è pronto al mondo reale.
    Qualcuno che è "strano", che verrebbe "preso in giro a scuola", che verrebbe "costretto a cambiare scuola", che sarebbe chiamato "ritardato".
    Ma è quel bimbo che mentre impara, scopre le meraviglie e non smette di fare domande, quello che con la fantasia può fare tutto, inventare una realtà e piegarla a proprio piacere.
    Ed è così che il protagonista insegna a sé stesso i motivi per i quali vivere, le piccole cose, si rimprovera per non avere avuto coraggio, si dice di non sentirsi vuoto ed inutile.
    Sì ricorda di essere speciale, perché in fondo ognuno può esserlo.
    Quando si ritrova quasi nella normalità tituba, le idee delle quali si stava convincendo stentano e le sicurezze crollano.
    Forse non è ancora pronto, forse non lo sarà mai, però da oggi ha una consapevolezza nuova: la sua stranezza non lo farà sentire ritardato e non si sentirà inutile.
    Cercherà di essere sé stesso, libero come non è stato mai.

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    1. Se ci pensi questa isola non isola praticamente nella città richiama anche Castaway on the moon

      e anche lì c'era una deriva umana e il modo, naufragando, per ritornare alla vita

      bellissima sta tua lettura, mi convince molto

      tra l'altro, a memoria, mi pare piuttosto nuova anche

      ora che l'ho letta non riesco a non appoggiarla, paradossalmente rende il film meno "strano" (perchè completamente metaforico) ma ancora più profondo

      grandissimo, una delle lettura più belle e originali lette sti mesi su qualsiasi film

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  21. Il paragone con Castaway on the Moon è fantastico e azzeccatissimo.
    Che poi quello è uno dei film che alcuni mesi fa mi hanno riportato seriamente nel mondo del cinema, quindi dei commenti e delle recensioni.
    Sono felice ti sia piaciuta la mia lettura

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  22. Potrei scrivere tanto su questo film ma ripeterei solo quanto già detto.
    Potrei dirti che gli interpreti sono straordinari, ma l'hanno già detto.
    Potrei dirti che ho riso molto, ma invece mi sono anche commossa.
    Un film surreale, profondo, grottesco, tenero, malinconico e dolce, un film strano ma bello, bello incredibilmente bello. Sono banale ma hai già detto tutto nella recensione, io posso solo consigliare di guardarlo in DVD perché il "dietro le quinte è fantastico". Una coppia di registi pazzi, una troupe folle, la realizzazione, la colonna sonora, gli effetti speciali tutto ci viene spiegato ed è un altro bellissimo film.
    Posso solo aggiungere che Paul Dano è stato il regista alla sua prima esperienza del film che ha vinto al TFF nel 2018, e che ho visto: "Wildlife".
    Che altro dire di più?

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    1. eh, la pazzia che descrivi del dietro le quinte un pochisno arriva nel film, solo se si è pazzi si può girare una cosa del genere

      film coraggiosissimo che è arrivato a quasi tutti quelli che lo hanno visto, davvero una perla

      c'ero a quel TFF ma l'ho mancato ;)

      magari mi ci imbatto :)

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  23. Poco da dire su questo Film, se nonché è grazie a film come questi il mio amore profondamente l'arte cinematografica.. sublime sotto ogni punto di vista

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  24. Avevo visto questo film qualche anno fa rimanendone molto colpito, oggi l'ho rivisto ed è stato ancora bellissimo, film veramente superiore in cui bisogna immergersi per poterlo capire sennò si rimane ad osservare solo ciò che mostra, che può essere considerato solo volgare o brutto, invece è tutto perfetto, cercavo delle recensioni e questa penso sia la migliore di tutte! ho talmente tante cose nella testa che vorrei dire riguardo questo film che non so da dove iniziare ma quello che penso io è che manny esiste veramente nell'universo del film. ho letto molta gente dire cose molto metaforiche e giustissime che penso anche io, ma secondo me in base a quello che ci viene mostrato, tutto quello che succede nel film succede veramente, secondo me uno dei momenti chiave è quando manny scopre di essere morto e dice che allora è stato gettato via anche lui come un rifiuto, forse è una specie di critica verso alcuni modi di trattare i corpi morti (alla fine lui sarebbe stato sepolto senza funerale), e attraverso questa vogliono ironizzare mostrando che in realtà quando qualcuno muore può tornare in vita se c'è qualcuno che gli vuole bene e che lo cura, inoltre un corpo morto può essere anche multiuso, quindi non va trattato come un rifiuto... questa potrebbe essere una chiave, il resto poi è bellissimo, insegna che non bisogna reprimersi, non bisogna avere paura di mostrarsi, che alla fine tutti scoreggiano e tecnicamente non c'è nulla di male ma per un qualche motivo nella nostra società bisogna nasconderle, e magari chi nasconde quelle col proprio migliore amico chissà cos'altro nasconde... penso potrei finire a scrivere troppi pensieri riguardo questo film haha, ma una cosa secondo me è certa, manny era vero in quanto è stato filmato e osservato, e forse proprio l'ultima esclamazione del film ne è la prova

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    1. hai scritto in flusso di coscienza, non c'è nemmeno un punto, fenomeno!

      ti ringrazio molto per i complimenti...

      tutte le cose che hai scritto sono molto sensate, condivisibili e belle :)

      sì, è un film che racconta l'affetto, l'amicizia, il prendersi cura in un modo talmente straordinario (e originale) da renderlo unico

      esatto, quando lo filmano abbiamo l'unica prova che era veramente reale

      e comunque è sempre stato reale per noi :)

      un abbraccio

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  25. visto, finalmente

    https://markx7.blogspot.com/2022/07/swiss-army-man-un-amico-multiuso-dan.html

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    1. che film amico...

      e dice che il loro ultimo, che esce da noi a ottobre, sia ancora più folle

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  26. Visto ieri, grazie alla tua splendida iniziativa sulle opere prime per colmare quello che mi è sfuggito e senza il blog non avrei recuperato. Ho trovato il film splendido e folle, quelle opere che compiono la magia di andare oltre il proprio valore, perché lo sguardo di chi vede per osmosi riesce a sua volta ad amplificarne la profondità, la poesia, lo stupore. Queste opere hanno un potere intrinseco: dare una nuova capacità allo sguardo dello spettatore, un tocco magico che per quell’ora e mezza cambia il tuo modo di vedere e poi un pochino sarai cambiato anche tu. È lo scopo dell’arte, quella vera: arrivare direttamente al cuore senza passare per la testa. mettiamola così. Sul film è stato scritto tutto quello che c’era da osservare, capire e amare. Solo aggiungo una cosa: se è vero che manny è anche solo metaforicamente una proiezione di hank nell’insegnare a se stesso a riavvicinarsi alla vita (nella sceneggiature egli esiste davvero), è anche vero che rappresenta la necessità di essere ricordati – dopo la morte - per l’amore che qualcuno ha provato per noi (come condivisione profonda di sé con qualcuno, comunque vissuta). E’ come se non potesse morire davvero finché qualcuno non lo ricordi (molto azzeccata la lettura di “Anonimo 9 agosto 2021 22:29”) e per poter far questo deve ricominciare da dove tutto è dimenticanza: un mucchio informe di oggetti inutili rimessi insieme dalle emozioni che rendono tale l’esistenza, a comporre la vita; e lui insieme a loro ne diventa parte venendone così accolto dalla memoria (quella vera fatta di ricordi delle persone, non quella retoricamente commemorativa). Un fantasma che vaga in cerca di una solitudine da liberare, piuttosto che prigioniero della sua solitudine o uno zombie che invece di nutrirsi di esseri umani si nutre di umanità, divenendo lui umano invece di trasformare in morti viventi gli uomini. Figura che eleva il Paradosso al poetico. Geniale.

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    1. Anche qui un mesetto ;)

      Contento che quella lista sia servita!
      Bellissima la tua definizione generale dei film "alla Swiss Army Man", mi ci ritrovo completamente

      Sono film unici, che arrivano al cuore e che ognuno di noi vive a modo suo, proprio perchè talmente non conformi alle regole e non strutturati in maniera canonica che siamo poi noi a dovergli dare una forma

      E' molto interessante questa "vostra" (ci metot anche l'anonimo) lettura si come il film possa raccontare anche di come grazie all'amore e al ricordo possiamo tenere in vita persone e cose già morte o dare forma a cose ormai informi (appunto per la morte)

      queste tue bellissime righe sembrano quasi la trama di quel gioiello che è Coco alla fine, e sì, è vero, ci possono essere tante cose in comune

      l'unica differenza, forse, è che mentre Coco racconta dei nostri affetti qui si va se possibile oltre, ovvero in una dimensione più ampia dove qualsiasi uomo per poter "tornare in vita" può farlo grazie all'amore e al ricordo anche di un solo uomo che non l'ha mai conosciuto

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