Sei anni fa vidi quasi per sbaglio la prima puntata di una nuova serie, Lost. C'era qualcosa, qualcosa... Vidi la seconda, la terza... 20 minuti fa, dopo 6 lunghi e intensissimi anni, l'ultima. Penso di essere tra i pochi (non più di un centinaio credo) ad averlo seguito dal principio, in "diretta" dalla prima puntata. Non so se un giorno proverò a recensire l'intera serie, mi limiterò stasera a parlare di "The End", l'ultima, magnifica, epica, straordinaria puntata.
La morte fa parte della vita, lo si sa. Tutti, PRIMA O POI moriremo. Prima però c'è la vita, c'è tutto il resto.C'è un gruppo di persone che vuoi per destino, vuoi per fede o per l'intercessione di qualcuno, si è ritrovata a vedere la propria vita legata INDISSOLUBILMENTE l'uno all'altro. Hanno vissuto insieme storie straordinarie, gioie, amori, sconfitte, paure, in molti casi addirittura la morte. Tutte queste persone sono UN'UNICA persona, tante parti di una sola cosa. Il destino li ha portati a schiantarsi insieme in un'isola, il destino ha voluto che in qualche modo la vita di ognuno si sia legata a doppio filo a quelle degli altri. Tralasciando le varie situazioni, tutte le storie, tutte le vicende, tutta la meraviglia dell'intera serie, c'è però un dato incontrovertibile : prima o poi, chi sull'isola chi altrove, chi ventenne chi (forse) dopo secoli, tutti, prima o poi, sono arrivati alla fine, al "The End", alla propria morte. Tralasciando religioni e filosofie, Lost ci racconta che alla morte del corpo sopravvive però una coscienza, un'anima, o in qualunque altro modo volete chiamarla. Tutti i personaggi di Lost, o meglio, tutte le anime dei personaggi di Lost, si sono ritrovate in un limbo, in una dimensione anticamera di qualcos'altro. Nessuna, NESSUNA, può "andare avanti", raggiungere quel qualcos'altro,la bianca luce dell'eternità. Nessuna può farlo singolarmente perchè i personaggi di Lost sono singole parti di una cosa unica. Qui sta la magia dell'ultima puntata. Queste anime hanno bisogno di un risveglio, di un evento che dia loro la consapevolezza di essere quello che sono, anime appunto. Solo il contatto l'uno con l'altro può dare quella scossa, il ricordo di ciò che fu (ossia la vita passata insieme) e di quello che è stato, la propria morte. Non c'è un tempo in questo limbo. Il tempo lo vediamo noi, lo calcoliamo noi, ma non c'è. Il limbo è uno stato mentale, un luogo dell'anima, dove quest'ultima ricerca quella degli altri. E' una ricerca forse inconsapevole, ma come in vita il destino unì queste persone, così postmortem avviene la stessa cosa. Prima o poi queste coscienze erano destinate a ritrovarsi, o per caso o perchè una già consapevole farà in modo che ciò avvenga. E in quel momento, solo in quel momento, quando tutte saranno di nuovo assieme, si potrà "andare avanti", vivere per sempre l'uno con l'altro non più nel limbo ma nella stanza accanto, la suite delle anime. Non ci sono parole per descrivere il messaggio che ci lascia "The End". Molti l'hanno criticato (o almeno è stato così in America e sarà anche in Italia); gente che ha banchettato per 6 anni a tartufo con Lost, si è permessa di sputare sul piatto. Fa paura, fa paura questo finale. La morte fa paura a tutti, ma chi l'ha bocciato non riesce a concepirla, infila la testa sottoterra. Se si sforzasse capirebbe che la morte che ci ha sbattuto in faccia l'ultima puntata di Lost è al contrario uno dei più bei inni all'amore, all'amicizia, alla SPERANZA, alla VITA che mai opera d'arte ci abbia mai regalato. L' occhio di Jack che si chiude,paragonabile per intensità, importanza,significato emozione e genialità (antitesi tra la primissima e ultimissima immagine della serie) ai più grandi momenti della storia del CINEMA, l'occhio di Jack che si chiude non è altro che l'estasi finale che ognuno, credente o no, dovrebbe augurarsi per la propria fine, un buio mai così lucente.
Solo tra anni e anni si capirà veramente che cos'era Lost. Ora lo si reputa la più bella serie mai creata, "semplicemente" questo. Come in poesia, in letteratura, in pittura, in scultura molte opere hanno oltrepassato la soglia della bellezza per entrare in un'altra dimensione che va al di là dell'eccellenza delle singole arti che rappresentano, una dimensione magica nella quale il cuore e la mente umana faticano a cogliere tutti i significati, così farà questo effetto Lost in cinematografia.
( voto 10,5 )
trovo la tua analisi sul messaggio di lost molto interessante, però ritengo che in questo momento tu stai mettendo un pò la testa sotto la sabbia e non vuoi vedere ciò che realmente è una serie televisiva che per anni ha coinvolto il pubblico con fatti, scienza, misteri, cose reali e materiali e tutto questo in sintonia con la fragilità dell'essere umano, già la morte, concetto che ha accompagnato per tutta la serie i nostri protagonisti, che però sono l'antitesi di quello che hanno proposto alla fine, un miscuglio di demagogie e filosofie, ribaltando completamente quello che ci avevano sempre proposto, e cioè che pochi sono sacrificabili per il bene di molti, perchè salvare l'isola, proteggerla dal così detto " uomo nero" e non farlo scappare era neccessario per proteggere l'umanità, e tutto questo anche a costo del bene più prezioso che un uomo possiede: la vita, e tutte questo in perfetta armonia con il libero arbitrio, la possibilità che avevano ognuno di loro di fare una scelta, sia morale che materiale, che poi inevitabilmente portava delle conseguenze, che potevano essere positive o negative. Ma oserei dire che mai e poi mai un sacrificio o una morte innocente era seguita da una qualche forma di ricompensa ultraterrena o di pace spirituale, ma bensì con il completo oblio della disperazione, rabbia e insieme di sentimenti umani che racchiude la morte, quindi non è vero che l'ultima puntata ci ha messo davanti alla morte, la morte è sempre stata li, presente sin dall'inizio, con la sua presenza ingombrante e asfissiante, ma ci ha messo davanti a tutto l'opposto, cioè l'importanza del singolo, che la morte non è la fine ma l'inizio, e che le scelte che un uomo compie sono irrilevanti perche tanto alla fine io sarò ricompensato, addirittura anche con la redenzione, quindi loro invece di dare importanza al sacrificio, lo hanno minimizzato, lo hanno reso piccolo piccolo. Jack che chiude gli occhi è una delle cose più belle che ho mai visto ma perde di significato appunto perchè tanto alla fine, la morte non è la conclusione ma solo l'inizio, quindi tutto il loro persorso a perso di significato, la loro vita stessa a perso di significato. Non voglio criticare la loro scelta nella trama della storia (visto e considerato che io l'ho sempre seguita e mi sono appassionato), non mi interessa è sempre una serie televisiva, con i suoi pro e contro, mi permetto però di criticarla a livello concettuale, loro non hanno portato nessuno novità a livello idealistico filosofico, anzi hanno fatto un miscuglio di demagogie, culture e filosofie, senza proporre nulla di effettivamente originale da questo punto di vista, quindi secondo me esageri quando dai a lost tutto questo clamore, è stata una serie fantastica forse la più bella se tiriamo la somma di tutto l'insieme, ma dal punto di vista umano l'ultima puntata non mi lascia niente, solo rabbia, per un finale che ha cancellato l'importanza della vita stessa, appunto dell'essere "umano" mortale, fragile e impotente rispetto all'oblio e al nulla.
RispondiEliminaRodrigo, non è che abbia capito benissimo il tuo discorso anche perchè mettere il primo punto dopo 21 righe lo rende un pochino difficile da seguire. Cercherò di rileggerlo con calma. Non farne per forza un fatto di religione. L'ultima puntata ci ha raccontato che alcune persone, anche un gruppo, può essere legato anche dopo la morte e anzi, senza questo legame non raggiunge la completezza necessaria per la propria "pace" ma sarà sempre in ricerca di qualcosa. Vita sminuita? Io direi esaltata. Solo se in vita crei certi legami, solo se in vita compi certi sacrifici, solo se in vita ti leghi ad un altro in quel modo, dopo essa avrai la possibilità e capacità di ritrovarsi e andare avanti.
RispondiEliminaP.S: quindi tutto il loro persorso a perso di significato, la loro vita stessa a perso di significato. Lo sai che sti errori me fanno diventà scemo...
Anche io l'ho capito poco. Forse con qualche segno di punteggiatura in più e qualche parolone in meno sarebbe stato comprensibilissimo. Nonostante tutto è nettamente la volta che ha scritto meglio, forse perchè una delle poche che era serio.
RispondiEliminaDa quello che ho capito penso di essere d'accordo con tutti e 2.
Quello che abbiamo visto è talmente grande e magnifico che la maggior parte se ne renderà conto tra anni ed anni, quando si accorgerà che niente si avvicinerà di più a quest'opera, mentre basterà una sola scena di Lost alle 2 di notte per emozionarlo. Almeno per me, e non mi sento pessimista oggi, è qualcosa di irripetibile e matematicamente inarrivabile. Quanto al finale dell'occhio, eh-eh (risata di Mughini(non so se ce l'avete presente)), e sottolinerei anche nello stesso luogo e sempre con il cane, ho saputo che si sta facendo un brainstorming con le migliori menti del mondo per creare una parola che lo descriva senza minimizzarlo. Per ora semplicemente non ci sono parole...
Quello che vuole dì Rodrigo credo sia quello che praticamente ho detto io. L'argomento del finale, il dopo-morte, è una cosa talmente gigantesca o meglio, è il concetto più grande che ci sia, così da far ritenere qualsiasi cosa accostata a lui inesistente. Quindi penso che non accetta che tutto quello che abbiamo visto sia inutile. Perchè in effetti sono inutili tutte le cose dell'isola rispetto alla morte, insomma conta obiettivamente poco il momento in cui moriamo se dopo c'è cmq un eternità da vivere.
Però però però, c'è un però. Credo che occorre che ci diamo insieme una spiegazione "terra terra" del Limbo per apprezzare di più il cmq capolavoro Lost. Facciamoci delle domande che portino ad una spiegazione che possiamo comprendere.
Allora questo limbo abbiamo detto che è uno stato mentale, ma è uno stato mentale dei protagonisti o del genere umano?
Cioè ad esempio Keamy si trovava veramente nel limbo o era creato dall'illusione dei lostiani?
Sempre Keamy, è morto nel limbo. Cioè?
(dipende molto dalla domanda precedente)
Questo limbo è una specie di seconda vita e quindi ognuno ha rivissuto anche l'infanzia?
Forse parte dal momento più felice della propria vita, che infatti per tutti loro coincide con il volo Oceanic?
Se è così si spiegherebbe perchè tutti sono con lo stesso aspetto. Mi spiego, Kate potrebbe anche essere morta a 90 anni ma si rivede nel momento più bello della sua vita. Quindi fosse così tutti i ricordi prima del volo ovviamente oltre ad essere finti, perchè del limbo, sono inventati no?
Per andare nell'eternità devono essere insieme, ma non è il limbo un'eternità cmq? (io ci firmerei ad esempio)
Per risvegliarsi era utile come abbiamo visto il tocco con il vero amore. Ma considerando Sayid, come si può paragonare la storia di 7 giorni con Shannon con l'amore strepitoso per Nadia?
Sempre riguardo Sayid, Flocke gli aveva detto che gli avrebbe fatto rivedere Nadia. Era consapevole del Limbo?
FUORI DAL LIMBO
Ma che succedeva se Flocke andava via dall'isola?
In realtà aveva perso i poteri, quindi niente?
Ce ne sarebbero centinaia de domande, ma oggi non c'è pace. Sto a scrive dalle 5.
Lo so che sono domande assurde, proprio perchè riguardano una cosa che non si può concepire, ma se diamo logica all'illogico molti si possono ricredere in positivo.
Per me ripeto è un capolavoro, mi ha rovinato.
Come posso vedere altro?
Ho appena finito di vedere l'ultima puntata di Lost...purtroppo ora devo uscire, a dopo per i commenti.
RispondiEliminaMa anticipo che sono rimasto non deluso ma DELUSISSIMO da questo finale...
Per risvegliarsi era utile come abbiamo visto il tocco con il vero amore. Ma considerando Sayid, come si può paragonare la storia di 7 giorni con Shannon con l'amore strepitoso per Nadia?
RispondiEliminaHo una connessione imbarazzante, per questo rispondo a rate. Intanto riguardo questo rispondo vhe non è vero che serve l'amore per il tocco, deve essere semplicemente tra i personaggi "collegati" dal destino (almeno 4,5 casi lo dimostrano. Questo risponde anche alla seconda parte. Shannon faceva parte dell'Oceanic, dell' isola, del gruppo che il destino ha legato in vita e in morte, Nadia no. Potrei rispondere a tutto ma non serve a niente, è normale che una puntata (intendo entrambe le 2 parti) pregna come questa divida fortemente. Per me è forse la più bella dell'intera serie, vivere un'ora e mezza di emozioni così capita raramente. Errori in Lost? Ce ne saranno a decine, è indubbio, ma fare un esame autoptico della serie è da ingrati o da persone che non sanno godersi la vita e cercano sempre di rovinarsela. Secondo voi è giusto cercare una frase, vicenda o capitolo sbagliato nei Karamazov? Secondo voi ha senso vedere lo sbaffo di colore nell'Urlo di Munch? Secondo voi è importante ricercare una metafora sbagliata nei Fiori del Male? Lasciamo questo agli specialisti, ai cavillosi, ai freddi, e prendiamoci tutte le emozioni e storie che ci ha dato Lost, prendiamole, carichiamole sulle spalle e portiamole con noi.
Alessandro può dire quello che gli pare. Noi abbiamo banchettato a tartufo per sei anni, lui si è abbuffato in 8 mesi. La percezione cambia, e parecchio.
RispondiEliminaE comunque il voto e' riferito alla serie, spero si sia capito. Che poi io metta un 10 anche alla fine è personale, ma se qualcuno qui non da il massimo dei voti all'intera serie perde il diritto di scriverci.
RispondiEliminaChe tanto ci scrivono in tanti...
Prima che i detrattori scrivano leggete questo interessante estratto da un'intervista a uno sceneggiatore di Lost. Non fa che confermare quello cui la notte stessa abbiamo detto con Tommaso e Giordano.
RispondiEliminaIl mondo dei sideways è dove le cose diventano veramente cool in termini di teologia e metafisica. Lost ci mostra come nella nostra vita siamo tutti collegati ad un certo numero di persone, anime gemelle per così dire. Ci sono persone cui siamo collegati durante i momenti più importanti della nostra vita (che poi sono le parole di Christian), queste sono le persone che incontriamo da una vita all’altra.
Alla base di Lost ci sarebbe quindi l’induismo ed un sacco di altre filosofie religiose, il tutto riunito nel concetto che inconsciamente i Lostaways hanno creato un mondo dove possano esistere come nel purgatorio finché non si risveglieranno e si ritroveranno l’uno con l’altro. Quando si saranno trovati, potranno andare avanti. Lost è uno show sul concetto di vita nell’aldilà, secondo lo show ognuno si crea il suo purgatorio sideways con le loro anime gemelle trovate nel corso della vita, e restano lì finché, tutti insieme, non sono pronti ad andare avanti. Anche se non siete persone religiose o comunque spirituali, l’idea che viviamo e moriamo insieme è profonda e commovente.
Queste persone dovevano essere insieme su quell’aereo, avrebbero dovuto vivere quell’esperienza, non tanto per Jacob ma perché l’universo o Dio volevano che così fosse. Lost è stato sempre scienza vs fede, ed alla fine ha scelto la fede, una scelta che risponde alla domanda di fondo dello show, una risposta che è di fondo al mistero dell’Isola, dei personaggi, di ogni svolta narrativa. E quanto poi vorrete estrapolare da questa risposta è affar vostro“, spiega l’autore del messaggio, che fa l’esempio di come alla fine della prima stagione di Lost pensammo che la risposta fosse nella botola, poi scoprimmo che quella botola era una stazione, una di tante.
E secondo il messaggio, il purgatorio/flashsideways è contrapposto all’Isola, quando Michael dice ad Hurley che lui non può lasciare l’Isola, è perché con le sue azioni si è dimostrato indegno; i protagonisti che abbiamo visto alla fine erano tutti collegati tra loro e solo tutti insieme si sono risvegliati e sono andati avanti.
Sono tutti collegati e destinati a stare insieme per l’eternità, ma non sono collegati ad Anna Lucia, Daniel, Rousseau, Alex, Miles, Lapidus, etc. Eppure parte di queste persone esistono nel mondo parallelo, ma quando potranno accedere alla loro versione della chiesa è una cosa che dobbiamo decidere noi, anche se al misterioso sceneggiatore piace pensare che prima o poi anche loro troveranno le loro anime gemelle, che però non sono collegate alle persone sull’Isola.
Ben non è potuto entrare nella Chiesa perché non si è connesso con le persone di cui aveva bisogno, deve svegliare la Rousseau, Alex, Ana Lucia (forse), Ethan, Goodspeed, suo padre ed il resto delle persone. Per ripulirsi dai suoi peccati deve fare di più che essere il numero due di Hurley, deve essere quello che Hurley e Desmond hanno fatto per i nostri Losties, aiutarli a connettersi tra loro, e solo dopo potrà andare avanti.
Ma la ragione per cui Ben non è nella Chiesa non è solo questa. E’ stata scritta alla fine della prima stagione e non è mai cambiata. Gli stessi sceneggiatori hanno detto (e nessuno gli ha mai creduto) che sapevano la fine di Lost sin dal primo episodio. Originariamente Ben doveva apparire solo per tre episodio, poi è diventato una parte importante dello show: potevano cambiare il finale e metterlo nella chiesa, invece gli hanno dato un brillante momento con Locke fuori dalla chiesa…e poi tutto è finito”. Per chi se lo chiede, la fine – da quando Jack tocca la bara a quando l’occhio di Jack si chiude – è di JJ Abrams l’hanno mantenuta.
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RispondiEliminaDunque, ho tantissime cose da scrivere...Premetto subito che capisco che quel 10.5 a Lost è riferito all'intera serie e che condivido pienamente: mai una serie TV (non ne ho viste moltissime a dir la verità, l'unica altra serie completa che io abbia mai visto, o che ricordo al momento di aver visto nel suo intero, è X-Files) mi aveva affascinato, emozionato, estasiato come è riuscito a fare Lost. Lost me lo porterò sempre nel cuore; ogni personaggio, ogni momento emozionante...tutto fa parte di un mondo che io ricorderò sempre con grandissimo piacere...E non nego che questo The End mi abbia fatto commuovere.
RispondiEliminaDetto questo, no, non mi sta bene. Apparte la spiacevole sensazione di essere un pò preso in giro dagli autori che, messi all'angolo da loro stessi e da tutti i misteri che hanno creato in sei stagioni ed a cui non sono riusciti a dare uno straccio di risposta, l'hanno buttata sulla misticità, sulla religione, sul metafisico riempiendo queste ultime puntate di abbracci per ammorbidirci e farci dimenticare tutte le pippe mentali fatte per cercare di dare una spiegazione razionale a tutto.
Il messaggio dato è altissimo e magnifico, e Giuseppe lo ha descritto mirabilmente. Ma mi puzza di piano-B, di via di fuga; bastavano tre serie per dare un messaggio simile, non capisco perché riempire il tutto con misteri che rimangono irrisolti. Alla luce di questo finale, che significato assumono tutte queste domande che non otterranno mai risposta? Il significato filosofico/metafisico/religioso non mi soddisfa, da Lost mi aspettavo altro e non la solita lezioncina che l'importante è il viaggio non la meta, l'importante sono le persone che incontri nella tua vita ecc..
Lost mi ha affascinato sin dall'inizio perché per 5 serie non si è mai neanche minimamente accennato a miracoli, magie, soprannaturale; ed alla fine, ecco che tutto lo si liquida con questo, con una semplice storiella, un mito.
RispondiEliminale voci cosa sono? ah giusto, fantasmi. Non ci avevo pensato! Ma per favore. Ho rinunciato alle risposte già tre settimane fa, quando il fratello di Jacob, dopo 20 anni vissuti con i romani, dice:
"Me ne andrò! Mi basterà girare questa ruota che sto costruendo!" Ah bè, giusto...logico. Per non parlare della incredibile differenza di destini capitata all'uomo che lavorava alla Dharma mentre scavava e si avvicinava alla fonte magnetica e quello visto nelle ultime puntate dove quel posto sembra innocuo.
Elenco qui una serie di domande lasciate senza risposta, che potrebbero proseguire ancora per molto, a cui non si ci è degnati di dare un minimo di risposta:
- I numeri
- La statua
- Il tempio e i geroglifici
- Le guarigioni
- Il motivo per cui le gravidanze non superano i 6 mesi sull'isola
- Il fumo nero
- Walt
- Il magnetismo dell'isola
- L'isola che si sposta nel tempo e nello spazio
- La ruota che sposta l'isola
- La Dharma...chi sono? cosa cercano?
- Widmore...cosa cerca?
- La Black Rock come ha fatto a finire in mezzo all'isola?
- Il passaggio dalla ruota che sbuca in Tunisia
- L'allungamento incredibile della vita di alcuni
- Come fa Jacob ad andare e tornare sulla terra ferma?
- Quali sono le regole del "gioco" tra Jacob e Smocke?
- Perché bisogna proteggere / distruggere l'isola?
- Chi è il bambino fantasma?
- Il faro? Chi l'ha costruito? Come fa il resto del mondo a specchiarsi lì?
- Perché il fratello di Jacob (di cui non si sà il nome) non potrebbe lasciare l'isola (quando ancora non era il fumo nero)?
- Chi è la madre di Jacob?
- Cosa è la sorgente? La faccenda del tappo..??
Questi sono solamente alcuni degli innumerevoli quesiti che in 6 anni gli sceneggiatori ci hanno messo davanti. E che assumono significanza in virtù del fatto, assodato, che l'isola ESISTE (semmai non esiste e/o è una sorta di purgatorio l'ALT visto in questa sesta serie)... Non si contano poi le allusioni nei dialoghi in cui si alludono a presunte risposte liquidate con "non è il momento" o "ora non è importante".
Quello che voglio dire è: perché inventarsi tutto questo per regalarci poi un finale con un messaggio si significativo ma...completamente fuori dal contesto?
Penso che il mio sentimento sia comprensibilissimo...e devo dire che, come ha scritto qualcun'altro...nel finale io mi sono seduto sulla panchina affianco a Ben e non sono entrato.
Altri misteri:
RispondiElimina- Perché Ethan aveva quella forza sovraumana quando rapisce Charlie
- Eloise
- Perché Smocke/Locke non può attraversare la barriera magnetica?
- Il pendolo di Foucalt
Fino ad essere ripetitivo...perché inserire tutte queste cose se si voleva dare un significato religioso?
Ale io la penso come te praticamente su tutto, nonostante in realtà alcuni dei misteri che hai scritto li hanno spiegati. Però credo che non sono andati a fondo non perchè non sapevano che fa, ma perchè non avevano obiettivamente tempo per spiega tutto, come ho già scritto. Le 6 serie erano decise ormai e con tutto quello che hanno creato, iniziare a spiegare ogni cosa significava non andare avanti. Per me con una serie in più riuscivano a di tutto, ma ci sono persone più in alto degli autori purtroppo. Penso anche io che il finale sia fuori dal contesto (ho già scritto tutto quindi non mi ripeto), ma è cmq strepitoso.
RispondiEliminaDi questo invece non mi stancherò mai di ripeterlo perchè credo che almeno una volta al giorno ci penserò per sempre: il finale dell'occhio è qualcosa di allucinante che renderebbe Lost la serie più bella anche se all'interno ci fosse stato solo Amici di Maria De Filippi. E pensare che era una cosa quasi facile da pensare considerando la ciclicità e la perfezione di ogni puntata, e proprio per questo è ancora più geniale. Il vedere una cosa che nessuno vede pur essendo sotto gli occhi di tutti.
Veramente, sarei potuto essere molto più polemico, ma questo cazzo di finale e il modo in cui è arrivato (gli ultimi 3 minuti in cui Jack cammina morente intervallato dalla riunione), è una cosa dove mi posso solo inchinare e piangere dalla gratitudine per quello che ho visto...
Senza voler essere troppo ripetitivo nel criticare...ma di tutti i misteri elencati non c'è ne sta uno a cui hanno dato una risposta come si deve...Forse Tommaso si riferiva a questi presunti misteri svelati:
RispondiEliminaa) Fumo Nero
Parliamo chiaro, abbiamo capito cosa sia il fumo nero? Di cosa è fatto? Perché si è creato (o come è stato creato)? O perché all'inizio ammazza all'impazzata senza motivo (ricordate i piloti dell'aereo?) e poi si calma non appena gli danno una rappresentazione umana agendo in modo razionale?
b) Widmore
Voi avete capito cosa cerca in fondo? Magnetismo, per fare soldi, ok. Ma cosa sà dell'isola? Cosa sà di Jacob, del fumo nero, di tutto? Perché Ben non poteva ucciderlo?
c) Dharma
Faceva esperimenti scientifici sulle proprietà dell'Isola. Ma come hanno fatto a trovarla? I rifornimenti perché continuavano ad arrivare anche dopo la fine del progetto?
d) Numeri
Ok, sappiamo che sono legati all'equazione di Valenzetti. Ma cosa significano? Perché all'inizio hanno una importanza grandissima e poi...puff! Non se ne parla più? Se sono solo coincidenze tutto quello che accade ad Hugo...ok, non è un mistero. Ma non vedo perché inserire tali coincidenze in vista di un finale come quello che c'è stato.
Poi vabè, se accettiamo come risposta che Richard vive in eterno (o almeno finché Jacob vive) perché è stato "toccato" da Jacob o che l'isola resta a galla finché il tappo della sorgente è al suo posto...ok non c'è neanche un mistero, però...come vedete se andiamo a scavare non è stato spiegato davvero nulla.
E mi pare davvero difficile credere alla tesi che in realtà gli autori avrebbero una risposta per tutto e che gli è mancato solo il tempo....
Ok, basta, ho finito di fare il critico antipatico a cui non sta bene mai niente :-)
Se la connessione e il tempo me lo permetteranno farò un bel post (il bel non è riferito alla qualità ma al fine) in cui cercherò di spiegare il meglio possibile perchè non ha senso questo accanimento o comunque delusione per l'ultima puntata.Altrimenti lo faccio quando torno.
RispondiEliminasecondo voi me metto a legge tutto l'ambecedario?????siete matti...
RispondiEliminaCosa disse il pupazzo di neve all'altro pupazzo di neve?
http://spopolamenti.files.wordpress.com/2007/07/lost-simpson.jpg
RispondiEliminahttp://tecnoculto.com/wp-content/uploads/los_personajes_de_lost_simpsonizados.jpg
Sei il migliore Cecca!
RispondiEliminaGrandissimo post. Io pure ho colto questo significato.
RispondiEliminaLost è un'opera monumentale, paragonabile alle grandi opere della letteratura. Un'opera irripetibile, irraggiungibile.
Sottoscrivo ogni tua parola.
Io pure sono tra quei folli che l'hanno seguita dall'inzio, da quel lontano 2004. E ho dovuto soffrire 6 anni tra una stagione e l'altra!
Ho avuto pure la malsana idea di analizzare quest'ultima serie episodio per episodio...cosa che ti risparmio.
Ma se sei anche tu così appassionato forse ti piacerà il mio LOST GREATEST HITS: http://eyeswideciak.blogspot.com/2010/06/lost-greatest-hits.html
Ciao e grazie della visita!
Valentina
Lost mi ha accompagnato per anni, i suoi personaggi e suoi misteri mi sono entrati sotto la pelle e sono diventati parte di me; la fine della serie si e' portata via quella parte di me.
RispondiEliminaQuello che provo quando ripenso a Lost e' paragonabile alle sensazioni legate al ricordo di una grande storia d'amore ormai finita: sono stati tutti giorni belli e memorabili? No, assolutamente no: tante imperfezioni e alti e bassi (se la serie fosse durata 3-4 anni sarebbe forse stata perfetta), soprattutto verso la fine; ma non ha senso analizzare i dettagli di ogni singolo giorno, gli errori (tanti)... e' il valore che ti rimane dentro quello che conta veramente.
Tanti momenti bassi nelle ultime stagioni (quando gli eventi, sempre più clamorosi e assurdi toglievano lo spazio all'approfondimento della psicologia dei personaggi, ridotti ad automi/parodie di se stessi) non cancellano il grande valore del tutto; lo splendido finale che (per fortuna!) non e' stato scritto per spiegare ma per salutare/congedare/celebrare/commuovere i personaggi di questa incredibile storia, mi rimarrà sempre dentro: seguire Jack, sempre piu' debole, verso quel bosco in cui, ormai lo avevamo capito, sarebbe morto per chiudere il cerchio perfetto con la prima puntata mi ha emozionato tremendamente... mentre guardavo speravo di vedere quello che poi ho visto, rappresentato pero' con una perfezione da brividi assoluti.
Bravo Jacopo, analisi molto obiettiva.
EliminaIo con Lost non riesco ad esserlo.
Sto post fu scritto a 20 minuti dalla Fine, il cuore batteva all'impazzata.
Se vuoi diventar matto leggiti gli oltre 100 commenti al post precedente.
Grazie!