Quello africano è certamente il cinema che fa più fatica a venir fuori. Oltre all'ovvia minor produzione (certo non hanno Hollywood nè tanto meno Bollywood...) è più che altro la mancanza di distribuzione al di fuori dei propri confini a far sì che alla fine rimanga un cinema da festival, da rassegne. Non è un caso che anche questo buon prodotto, Daratt, abbia avuto visibilità (pochina in effetti...) soltanto grazie alla Biennale di Venezia. Certo, anche il cinema asiatico e quello indiano fino a poco tempo fa non esportavano quasi niente ma avevano alla base la produzione di una quantità di film enorme (superiore a quella Usa probabilmente) ed alla fine, e meno male, gli argini si son rotti.
Atim ha perso il padre prima ancora di nascere nella guerra civile del Ciad. Scopre alla radio che lo Stato ha concesso l'amnistia a tutti i criminali di guerra. Per Atim è allora giunto il momento di partire e andare a vendicare personalmente l'assassinio del padre. Scopre che il colpevole ha una panetteria. Si fa assumere.
Film che basa tutto (o quasi) sulle dinamiche emotive sia dello spettatore che degli stessi protagonisti. Atim si ritrova a lavorare per l'assassino di suo padre ma in realtà il suo unico scopo è trovare il coraggio e l'occasione per ucciderlo. D'altro canto però Nassara, l'ex criminale, inizia a voler profondamente bene al ragazzo tanto da considerarlo dopo un pò di tempo alla stregua di un figlio. E' qui la forza del film a mio parere. Nassara non ha figli, anzi nel corso del film la sua compagna ne abortirà uno. C'è quindi l'unione impossibile (dato il fatto di sangue su cui cementa le proprie basi) tra un ragazzo che avrebbe voluto un padre e un uomo che vorrebbe un figlio. Atim corre il rischio di iniziare a intravedere una figura paterna proprio nell'uomo che gliel'ha tolta.
Si arriva al finale.
Il difetto principale di Daratt è l'assoluta incapacità di cambio di ritmo, sia nel plot che nel coinvolgimento emotivo. Il film si prende i suoi tempi per raccontare ma tranne che nel bel finale (ma prevedibile), non alza mai il livello di attenzione dello spettatore. Sembrano poi assolutamente forzate e un pò banalotte alcune sequenze come l'attesa del nonno nel deserto, l'aggressione al poliziotto e quasi inconcepibile la scelta di far parlare Nassara attraverso un apparecchio che poggia alla gola, il tutto a causa di un tentativo di sgozzamento che aveva subito in passato (simile al povero Mario Frigerio del caso Olindo e Rosa Bazzi per intenderci). Tale scelta dona ancor più lentezza al film e se inizialmente può esser suggestiva, andando avanti stanca molto. Probabilmente vuole testimoniare che anche i carnefici hanno avuto i loro morti e i loro feriti ma c'erano mille modi per farlo venir fuori. In conclusione un bel film consigliato a tutti quelli che amano il cinema delle storie (e della Storia) ma niente che rimanga impresso per sempre.
( voto 6,5 )
però loro hanno la Bollywood dei poveri(ssimi): Nollywood!
RispondiEliminaho letto solo qua e là, perché questo è uno di quei film che ho in lista da una vita e ancora non ho visto. sempre dello stesso regista ho letto commenti entusiastici su Un homme qui crie, dello scorso anno.
Non la conoscevo proprio, grazie della segnalazione! In realtà è un aapunto pertinentissimo dato che, fonte wikipedia,:
RispondiElimina"Secondo la CNN, Nollywood già nel 2004 aveva un giro d'affari di 250 milioni di dollari, distribuendo circa 200 home video ogni mese.Uno studio condotto nel 2009 dall'Istituto di Statistica dell'UNESCO ha rivelato che nel 2006 la produzione di film in Nigeria aveva sorpassato quella statunitense, collocandosi al secondo posto dopo l'India per numero di produzioni cinematografiche mondiali."
Quindi il problema è solo nella distribuzione evidentemente. Sono convinto che il cinema orientale sforni ancora più pellicole (se tutti fanno come Miike...) ma probabilmente non rientrano in tali statistiche perchè non hanno anche loro i loro Studios ufficiali. O forse sì?
Ciao!
scusa il fuori tema ma abbiamo pensato di rispondere qui alla tua domanda tecnica :)
RispondiEliminadevi andare su "nuovo post", sopra la barra del titolo ci sono tre link: "nuovo post" "modifica post" e "modifica pagine", clika su quest' ultimo. ti si aprirà una scheda con un pulsante blu con su scritto "nuova pagina", clikaci sopra: a questo punto ti si aprirà una pagina tale e quale a quella di quando scrivi un normale post! scrivici quello che vuoi e inserisci pure tutte le immagini che vuoi, le funzionalità sono le stesse dei post! per fare un elenco di link scrivi il titolo del film (o qualsisasi altra cosa tu boglia collegare) poi lo selezioni e cliki su "inserisci link", ti si aprirà una casellina dove inserirlo poi dai l' OK e il link è inserito :) idem per tutti i link che vuoi mettere!
una volta finito pubblica la pagina.
Come per i post sarai libero di modificarle o aggiornarle come e quando vuoi, basta che dalla pagina "nuovo post" cliki su "modifica pagine" (come ti dicevo all' inizio, purtroppo non cè un link diretto dalla bacheca, perciò tutte le volte dovrai andare su "nuovo post" -_-) e arriverai alla pagina con il tasto blu, solo che sotto ci sarà l' elenco di tutte le pagina che hai creato!
ricorda che le pagine vanno in pubblicazione in automatico senza la possibilità di essere commentate (anche perchè di solito sono elenchi di qualcosa e noi veri e proprio post), per cambiare questa opzione basta fare così: in fondo alla casella dove stai scrivendo la tua pagina cè il link "opzioni post", clikaci e ti si apriranno una serie di, appunto, opzioni fra cui la possibilità di cosentire i commenti.
ma non è finita quaaaa XDDDDD
una volta pubblicata la tua prima pagina devi andare su "design", poi vai su "aggiungi un gadget", il quarto dovrebbe essere "pagine"! selezionalo ed aggiungilo: ti dovrebbe chiedere dove vuoi posizionare le tue pagine, se lateralmente nella barra dei gadget o sotto il titolo del blog (normalmente si aggiungono li così sono subito visibili, come abbiamo fatto anche noi!). questo nuovo gadget ti permette di scegliere quali pagine visionare e in che ordine verranno organizzate, a priscindere dall' ordine di pubblicazione.
dovrebbe essere tutto! ti assiucriamo che è più difficile a dirsi che a farsi ;D buona fortuna!!!