Torna dopo parecchio tempo la rubrica dei corti.
Che poi inserire Terror! tra i corti è in realtà abbastanza forzata come operazione visto che è più un collage-omaggio rispetto ad un corto "sceneggiato" e anche la durata, vicina ai 24 minuti, lo avvicina al confine del mediometraggio.
Comunque per una rece approfondita andate da FrankViso di
io non l'ho ancora letta, lo farò appena pubblico qua, ma di sicuro sarà una rece di altissimo livello come tutte quelle del suo blog, forse, dopo la chiusura di Eraserhead, il blog qualitativamente (per scelta di pellicole e per il modo in cui se ne parla) migliore che conosca.
Proprio oggi e proprio dal suo blog ho saputo dell'esistenza di questo Terror!
Non ho resistito.
Comunque, Terror! è un grande e originale omaggio a tutti i gialli/thriler/horror degli anni 80.
Ma è la sua costruzione il punto di forza.
Il regista Ben Rivers accorpa tutti questi spezzoni come se fossero un unico grande film del terrore e per farlo usa la scena(e) madre(i) di tutti i film d questi generi, ossia quella della suspense antecedente all'arrivo dell'assassino.
Lavorando praticamente sempre in montaggio analogico Rivers accomuna vari spezzoni che raccontano medesimi momenti, dalla soggettiva dell'assassino sulle varie case da "assalire" ai primi segnali di disagio delle vittime, dall'aggirarsi in casa per controllare alle luci che si spengono, dalla ormai maturata certezza di non esser soli alla richiesta d'aiuto, dai telefoni che squillano alle prime urla fino ad arrivare alla fughe e poi, improvvisa, straripante, l'esplosione finale della violenza, le morti, il gore più spinto.
E' vero, a volte il montaggio presenta dei punti deboli (scene che non rispettano il climax ascendente ma ci sembrano invece far fare un passo indietro) e anche nelle morti ce ne sono alcune che niente hanno a che fare con i luoghi e con la "costruzione" che avevamo visto fino a quel momento ma il film funziona, eccome se funziona.
E così tra Evil Dead, Argento (!), Halloween e tanti altri piccoli e grandi film del genere (io ne ho riconosciuti pochissimi) questo Terror! è sicuramente una chicca per appassionati.
E alla fine l'ultima scena l'ho trovata sensazionale.
Ragazzi, l'horror è un gioco.
Un meraviglioso gioco per gente che forse sotto sotto non vuol crescere.
Beh, all'anima delle due cavolate :D
RispondiEliminaHai descritto chiaramente e in modo dettagliato l'evolversi del film invece, cogliendone nella maniera più naturale possibile lo spirito, alla fine; l'horror è un gioco, meraviglioso. Hai perfettamente ragione, ho apprezzato moltissimo questa recensione, veramente, bravissimo come sempre!
Approfitto qui da te, allora, per elencarti gli spezzoni che ho riconosciuto:
Vabbè, tralasciando Evil Dead, Venerdì 13, Nightmare e Halloween (i primi capitoli, gli originali per eccellenza), mi ha fatto piacere trovarci in mezzo il grande Fulci con "Paura nella città dei morti viventi", "L'aldilà" e "Zombi 2". Di Argento ho individuato "Tenebre" e un breve frammento di "Suspiria" se non sbaglio, ma di suo ne appare anche un altro del quale però non ricordo il titolo (forse è quello con Tony Musante?). Poi c'è Carpenter (oltre ad Halloween) con "Il signore del male" e tra momenti più gore, "Re-Animator" di Gordon. Infine, chicca che segnalavo da me: "Non si deve profanare il sonno dei morti" di Jorge Grau ;)
Buona serata Caden, e grazie!
No dai, è una rece basic come poche, per i corti voglio restar sempre corto anche io, almeno lì...
EliminaMa sì, l'horror è un gioco, quella sequenza finale quello ci vuol dire.
Anche te hai letto l'ultima sequenza come allegoria di tutto, hai parlato di finzione, siamo là, valgono entrambe le letture che poi, alla fine, forse stessa lettura sono.
Avevo riconosciuto Fulci ma non sapevo quale titolo, ho visto Tenebre, Halloween, La Casa, Venerd' 13 ma anche io mi sono accorto di Re Animator, anche perchè è abbastanza riconoscibile come sequenza.
Poi c'è il leggendario scoppio della testa di Scanners, anche se messo un pòa catzum, non c'entrava nulla con quanto visto prima, luoghi mai visti e modalità che niente hanno a che fare con il killer in agguato (anche se attraverso la mente sì).
Se ne appare un altro di Argento ho chi ci toglie dall'impiccio, ora la chiamo
grazie a te
E' vero, c'è anche "Scanners", che però in effetti non si abbina per nulla col resto. A dire il vero anche le due scene di "Re-Animator" sono messe lì, un pò a casaccio... Resa complessiva ottima però.
EliminaP.S. Ti ho lasciato un nuovo messaggio sul post di "Miss Violence"...
Sì, anche Re Animator c'entrava come i cavoli a merenda.
EliminaE c'entrava pure poco quella magnifica morte sotto il treno, mi sembra di averla già vista, mi rinfreschi?
Non ti preoccupare a segnalarmi i messaggi, non ne manco uno ;)
Eh, credo che anche quella scena faccia parte del film di Argento che mi sfugge... Potrebbe essere uno dei suoi primissimi film, antecedenti a Profondo Rosso, forse.
Eliminanon mancherò:)
RispondiEliminaFammi(cci) sapere
Eliminanon è fammicci eh
tony musante = dario argento = l'uccello dalle piume di cristallo nella scena della lampadina. Poi Tenebre per la chiave che penzola dalla porta all'inizio, oltre che alla meravigliosa scena della mano mozzata (Dario stava dando il meglio di se con un body count assurdo tra l'altro!, mi si stringe il cuore di gioia quando vedo questi frame)
RispondiEliminaBoh... io l'ho trovato abbastanza inutile e noioso: il valore finale del collage e' inferiore alla somma dei valori dei singoli spezzoni.
RispondiEliminaIn una cosa ha centrato il segno: nel mostrare che, nonostante tanti film horror siano fotocopie di altri, terribilmente noiosi e manieristici, alla fine valgono la pena di essere visti per le creative e visivamente impressionanti esplosioni di gore.
L'altro lato della medaglia di una valutazione di Terror è questo.
EliminaIl lavoro ha dentro molti errori, non è perfetto, nè nel montaggio nè nell'intensità.
Ma rimane un lavoro di ricerca e un omaggio al genere abbastanza importante secondo me.
E la struttura mi piace moltissimo
suspense
esplosione del gore
è tutto un gioco
semplice ma perfetta
il tuo appunto è ottimo e condivisibile però