In un'altra vita sono stato un istruttore di tennis.
Mai stato fortissimo, nemmeno forte, avevo uno stile tutto mio. E anche nell'insegnamento certo non potevo ambire a nulla di importante ma probabilmente avevo una sola qualità, facevo star bene i bambini o chiunque facesse i corsi con me.
Interrompendo per un attimo i Tipi da Videoteca voglio scrivere due cazzate su questa mia vita precedente.
IL PALIO DI SIENA
Sono ad un torneo a Montepulciano.
L'avversario non è niente di che, e io di solito le partite con quelli più scarsi le vincevo sempre avendo nella forza mentale e nella competitività (sana) la mia dote migliore.
Mi ruba una palla, evidentissima (oh, voi non ci crederete ma non ho mai rubato una palla in vita mia, centinaia e centinaia di partite, credo che in molti possano confermarlo).
Mi ruba la seconda palla, addirittura dentro la riga, nemmeno sopra la stessa.
Ogni volta che tiro a mezzo metro dalle righe la palla è fuori, incredibile.
Purtroppo io non so incazzarmi, prendo tutto a ridere.
"Ma me stai a prende per il culo?" gli dico
"No, perchè?" mi fa lui.
"Me stai a chiamà tutte le palle fori, su, non fa il coglione che ce l'ho gli occhi eh"
"Gioca" mi dice lui, sprezzante.
Non capisco, di ladri immatricolati ne ho incontrati moltissimi sui campi da tennis ma quello là stava sfidando la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Vince il primo set, ovviamente.
E si fionda alla sedia del cambio campo, prende il cellulare e, nascondendo la bocca, lo sento comunque dire:
"E' iniziato?"
e poi
"E il Mossiere c'ha fatto?"
Purtroppo per lui io sono appassionato di sport, di quasi tutti gli sport, e quella parola la conosco bene.
Vado da lui e gli fo:
" Che contrada tieni?"
Lui, togliendo il cel di dosso e nascondendolo:
"Ma che dici? giochiamo!"
"No no, tu ora mi dici che contrada tieni"
"Ma dove?"
"Al Palio"
"La Lupa"
"Ecco, allora fa na cosa va, vallo a vedè il Palio che ancora fai in tempo che il Mossiere ce mette sempre due ore a fallo partì. Io co uno che se mette a fa il ladro perchè se deve move a vedè il Palio de Siena non ce gioco. Hai vinto. E magari te vince anche il Palio la Lupa, come la Madon...."
E me ne esco dal campo, abbastanza incazzato, lo ammetto.
Passo davanti al circolo e comunico il risultato, Palio batte Armellini 6-4 rit...
MOON BALL
Torneo paesano, l'unico nel quale avevo ambizione di vincere l'intera competizione o andare comunque in finale (anche se 5,6 giocatori buoni c'erano sempre...).
Io facevo tutto, seguivo tutte le partite, aprivo il campo, gestivo, se potevo arbitravo pure (ricordo a tutti che il tennis è quasi sempre autoarbitrato).
Sono là al campo e aspetto i due sfidanti.
Arriva il primo, niente da dire su di lui.
Arriva il secondo, un personaggio incredibile, quasi finto.
Solo il mezzo con cui arriva lo erige a idolo.
Un taxi.
Ma non come passeggero, il taxi è il suo.
Bassissimo, i capelli di un bianco immacolato e foltissimi, a formare un fungo che in confronto Branduardi è calvo.
Una persona squisita.
"Ciao Giusi, oggi non sono tanto in forma che ho mangiato come un maialino" mi fa (e io sta frase dopo 10 anni non me la scordo mai)
"Ma no, vedrai che ce la fai, sei più forte di lui, lo conosco"
"Sempre caro te, speriamo dai"
Entra in campo.
Ora, il suo stile è unico, ve lo giuro, e moltissimi in quegli anni si sono divertiti con lui (in senso buono). Sto fungo bianco che gioca a due all'ora e si fionda a rete quando non te l'aspetti, un signore di 50 anni con una passione sfrenata e una correttezza impressionante.
Ma quel giorno, vuoi il caldo, vuoi il maialino mangiato, vuoi quel che cazzo ti pare, iniziò a fare qualcosa di francamente insopportabile, roba che avrei preferito giocare contro il doppio misto Tatangelo-D'Alessio in confronto.
Ogni, ripeto OGNI palla che gli arrivava, lui faceva la MOON BALL.
Ossia, per capirsi, quella che fanno tra i secondi 11 e 16 questi fantastici giocatori
Allo stesso ritmo poi eh.
Chi ha giocato a tennis sa che alla terza moon ball che ti fanno inizi a giocare in campo con 3 palline, quella iniziale e le due che ti sono cadute a terra a te da sotto i calzoncini.
Beh, lui l'ha fatta SEMPRE.
Il fatto che fossi l'unica persona a vedere la partita un pò mi dispiacque, perchè certe cose vanno condivise, un pò rese la cosa ancora più epica.
L'avversario, ogni volta che Branduardi era girato a raccattare le palline, guardava verso me e mi faceva:
"Ma che cazzo sta a fa?"
E io scuotevo la testa ridendo come un pazzo:
"Non lo so, ti giuro, non lo so".
La cosa durò altri 10 minuti. Quello "normale" cominciò a smashare da tutte le posizioni, senza alcuna logica o voglia di fare il punto, solo per la rabbia di colpire al volo quegli infiniti campanili.
Almeno una decina di palle finirono non fuori dal campo, ma fuori dal paese.
Alla 237° Moon Ball l'avversario si arrese, gettò la racchetta fuori e urlò:
"Hai rotto il caaaaaaaazzzzzzoooooooooo!!!!!!"
Uscendo dal campo.
Partì a razzo con la sua macchina e io restai solo con Branduardi, alquanto scosso.
Mi chiese solo:
"Ho giocato male?"
"No" gli risposi, "avresti battuto anche me oggi"
In fin dei conti, nient'altro che la verità.
IL TOPING
Campionato a squadre, tarda mattinata.
Io avevo appena giocato la mia partita, vincendola e avevamo già disputato anche la seconda (nell'incontro a squadre si giocano 4 singolari e 2 doppi).
Il nostro terzo giocatore non c'è...
E' il suo turno.
Lo chiamo al cellulare.
"Oh, ma che cazzo stai a fa, sta a te!!!"
"Ma che?"
"Devi giocà dio bono, c'è già l'avversario sul campo!"
"Te non te rendi conto che sto a fa!"
"Dai su, non me frega un cazzo, vieni, movete!"
"Peppe, sto a scopà"
"---"
"Hai capito?"
"Sì, ho capito, ma non poi smette?"
"Vabbeh su, arrivo"
"Prima de arrivà vieni però" (o.k sta battuta l'ho aggiunta adesso)
Nel tempo che lui smetteva quello che stava facendo io intanto comunicavo l'incresciosa cosa ai miei compagni.
"Sta a scopà? ma a mezzogiorno? ma non lo sapeva che giocava?"
E proprio mentre stavo tornando al telefono per sapere se si stava muovendo un mio compagno gli urlò dal mio cellulare:
"Scendela!!"
("Scendila", ossia togli la ragazza dal tuo corpo)
Dopo pochi minuti il nostro grande giocatore arriva, visivamente stanco ma anche eccitato, pieno di adrenalina. Prima di scendere in campo ci mima un gesto, senza dir nulla.
E il gesto è quello che si potrebbe fare per mimare lo spostamento di un grande vaso, i due palmi aperti, lontani tra loro, come per afferrare qualcosa di grande, e poi il gesto di togliere quel qualcosa da dosso.
La situazione è surreale, ma le risate sono incontenibili. L'immagine è troppo forte, lui steso sul letto che afferra il corpo sopra di lui e lo "scende".
Mente entra in campo senza sapere nemmeno con che mano teneva la racchetta uno dei miei compagni, indicandolo, mi fa: "Vedi, ha fatto uso di toping"
Sempre divertenti sti racconti. SCENDELA!! :-)
RispondiEliminaNo, ma la cosa è abbastanza misogina eh...
EliminaPerò è spettacolare dai, ahahaha
Ma come hai fatto a non mette il rioncetto di tennis con la partita di vazzana che ogni colpo aveva il suono del piano di eyes wide shut?
RispondiEliminaBah...
Mi sembra ho scritto 1 sul titolo...
EliminaQuella ovviamente è giù venuta fori con Fernando e Federico ma raccontarla è impossibile
forse
La foto in apertura mi fa rimpiangere di non essere stato mai uno sportivo praticante.
RispondiEliminaAnvedi, il mio "misterioso" Trasimeno ;)
EliminaNo, ma se fosse stato in quella maniera non avrei mai smesso di fare l'istruttore eh.
E credo che non ci sia bisogno dello sport per trovare situazioni di quel tipo, specie nel mondo di adesso.
Però, ecco, un pò di sport farebbe bene comuqnue. :)