15.1.17

Il Collezionista, il grande cinema da vedere e portare a casa (4): La Vita è Meravigliosa, Ti amerò sempre, Io sono Li




Ed eccoci finalmente arrivati alla quarta puntata della rubrica di Daniele.
Pescando nella sua incredibile collezione di dvd questa volta ci parla di un immortale capolavoro del cinema americano, La vita è meravigliosa, dell'esordio alla regia dello scrittore francese Philippe Claudel e di un piccolo ma molto stimato film italiano, Io sono Li

LA VITA E' MERAVIGLIOSA

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Classico capolavoro assoluto di uno dei grandi maestri e icone del cinema americano che corrisponde al nome di Frank Capra. Un evergreen che anche con il passare degli anni (è del 1947!) non perde un grammo del suo smalto, con uno stile e una profondità di contenuto che dovrebbe portare tutti alla visione, cinefili e non. Clarence, un angelo di seconda classe, pasticcione, per conquistare le ali deve salvare la vita a George Bailey che, dopo una vita spesa per gli altri, sta per suicidarsi a causa della bancarotta della propria Società di Mutui e Prestiti, fondata da suo padre per aiutare le persone disagiate. Le vicissitudini di  George sono raccontate in flashback, dall'infanzia fino all'arrivo di Clarence che, per dissuaderlo dal tragico proposito, gli mostrerà un mondo alternativo orrorifico, in cui lui non esiste, tutte le persone che ha aiutato sono in disgrazia e la società che lui ha contribuito a migliorare è un inferno. Capra è uno dei padri fondatori del cinema americano, ha saputo rivoluzionare le favole contestualizzandole nella società rendendole immortali, come questa opera che rimane nell'olimpo di Hollywood. Perfetta tra l'altro da vedere in questo periodo di feste natalizie appena concluse.

Etichetta: DNA
Supporto: Blu-Ray
Formato Video: 1,33:1 1080p
Formato Audio: 2.0 Mono Dolby Digital: Italiano Inglese
Sottotitoli: Italiano NU
Extra: Memorie personali di Frank Capra Jr., L'ultima intervista a Frank Capra.

Commento: Edizioni buona per una pellicola del 1946, Video discreto, audio sufficiente anche se migliorabile, negli extra interessante l'ultima intervista a Frank Capra.

TI AMERO' SEMPRE

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Dopo 15 anni di reclusione per aver ucciso suo figlio, Juliette esce di carcere e viene accolta in casa da sua sorella Lèa, che vive con due figlie piccole adottive, suo marito e il cognato che ha perso la parola. 
Il reinserimento nella società non sarà facile. 
L'opera prima come regista di Philippe Claudel, scrittore di successo, è un esordio coraggioso ed intenso, basato su un tema -quello del reinserimento nella società dopo il carcere- per nulla facile e di solito soggetto a patetismi e ad alto rischio di retorica.
 Il coraggio viene però premiato perchè ne esce un film esempio di drammaticità unico. Insieme ad atmosfere rarefatte e bergmaniane il ritmo al quale assistiamo è lento ma non noioso, funzionale alla storia che va in parallelo al lento reinserimento di Juliette, ripudiata da tutti e mal vista dalla società. Altra nota di merito è la presenza e la bravura di una Kristin Scott-Thomas perfetta nel ruolo, il suo viso scavato e svuotato vale più di mille parole, parole che, in effetti, spesso infatti non sono presenti, come se la protagonista avesse eretto un muro intorno a se che nessuno può frantumare. Col tempo però, mattone dopo mattone, il muro viene divelto, grazie anche a molti personaggi comprimari che faranno riflettere Juliette, oltre alla famiglia di sua sorella e a sua sorella stessa, tutte persone che riusciranno a reinserirla non solo nella società ma anche a reintegrarla psicologicamente in una realtà della quale lei era completamente avulsa. Il finale poi della pellicola cambia completamente il tono della stessa elevando il tutto ad un'opera più che riuscita di uno scrittore che sa come si fa il lavoro di raccontare storie che toccano la sensibilità di ognuno di noi.

Etichetta: Dolmen
Supporto: DVD
Formato Video: 1,85:1 Anamorfico
Formato Audio: 2.0 Stereo Dolby Digital: Italiano Francese - 5.1 Dolby Digital: Italiano Francese
Sottotitoli: Italiano
Extra: Trailer, Spot, Intervista al regista, Scene tagliate con commento regista

Commento: Video più che sufficiente, audio discreto, extra discreto dove troviamo un'ora di intervista al regista, spot, trailer, scene tagliate.

IO SONO LI

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Shun Li (Zhao Tao) lavoro in un laboratorio tessile nella periferia di Roma.
 Venuta dalla Cina ha lo scopo di pagare un debito e ottenere i documenti per far venire in Italia suo figlio rimasto in patria. Un giorno viene trasferita a lavorare in un'osteria a Chioggia, una città-isola della laguna veneta, dove cercherà di adattarsi al posto, alla lingua e al dialetto, ma con non poche difficoltà nei confronti degli abitanti del luogo ad eccezione di Bepi (Rade Sherbedgia), slavo di origine, che vive da 30 anni in Italia, poeta pescatore. Al suo esordio nel cinema di finzione Andrea Segre (all'attivo molti documentari) sceglie un tema delicato come l'immigrazione e la difficoltà di integrarsi nel nostro paese, e lo fa in modo sincero e molto intimo, raccontando la storia e la quotidianità di una comunità, come quella di Chioggia, immersa d'acqua, formata da pescatori e lavoratori umili. Con quel tocco documentaristico, senza essere invadente, Segre delinea con sguardi e poche parole una storia di integrazione con tutte le difficoltà che comporta, preconcetti e diffidenze di un paese che ha radici malate e poco incline al cambiamento. Probabilmente in terra straniera l'unica persona che può capire uno straniero fino in fondo è un'altra straniero, come lo è Bepi, slavo venuto in Italia 30 anni fa, l'unico che realmente comprende le difficoltà di Shun Li e veramente l'unico che riesce a starle accanto, probabilmente rivedendo sè stesso nella cinese. Ma nel film non solo l'italiano vede di malocchio lo straniero, anche la comunità cinese che offre lavoro a Shun Li ha delle perplessità nei confronti degli italiani, fino al punto di arrivare a proibire i rapporti interpersonali tra la cinese e il pescatore/poeta Bepi. Una storia toccante, che mette in luce molti aspetti dell'essere umano, il bigottismo e l'incapacità di vedere oltre la differenza razziale e la paura di essere sopraffatti dal "diverso".
 In questo sono bravi sia la protagonista ma anche soprattutto Rade Sherbedgia, che fornisce un'interpretazione intima e sofferta, sensibile e calamita, oltre ai bravi comprimari come Giuseppe Battiston, Roberto Citran e Marco Paolini. Tecnicamente da sottolineare la fotografia di Luca Bigazzi, sempre all'altezza, che rappresenta il luogo in modo esemplare, con il porto, l'acqua, le barche e l'atmosfera del mare. Una pellicola che è lontana dall'essere un capolavoro, che ha delle pecche, che a tratti cade nel didascalismo, ma è un'opera molto intima, che esalta le piccole cose, che va a sondare l'animo più sensibile fino a scavare nel profondo con poesia e lirismo. Una storia quotidiana di amicizia, compassione, amore, una storia di nostalgia e di quanto due anime solitarie possano fare l'una per l'altra, molto più di un paese intero.

Etichetta: 01 Distribution
Supporto: DVD
Formato Video: 2,35:1 Anamorfico
Formato Audio: 5.1 Dolby Digital: Italiano
Sottotitoli: Italiano
Extra: Assenti

Commento: Video discreto con buoni colori, audio più che sufficiente, extra assenti.

6 commenti:

  1. Avrò visto cento volte La vita è meravigliosa. E continua a farmi piangere. Come la prima volta.

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    1. Ciao Franco,

      Il film di Capra è immortale, uno di quei film che mettono tutti d'accordo :)

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  2. "La vita è meravigliosa" che film natalizio all'ennesima potenza

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    1. Ciao Patalice,

      Nel periodo natalizio è l'ideale, ma per la forza e il significato che ha va bene tutto l'anno ;)

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  3. Di Io sono Li mi piacque molto il tono intimo per l'appunto, delicato, quasi rarefatto. Così come mi piacquero l'atmosfera creata per l'ambientazione e la dinamica dei rapporti fra i personaggi, assai naturali, come se gli attori non fossero attori ma persone reali.
    Stesso registro che mi ha fatto apprezzare un altro suo film: La prima neve.

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    1. Quelli che elenchi sono anche secondo me i pregi della pellicola di Segre ;)

      La Prima Neve mi ha convinto meno però, secondo me meno potente, meno intimo.

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due cose

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3 ciao