Madonna quanto t'ho voluto bene Luciano.
Presidenze pazzo, contraddittorio, con quell'aria bonaria ma anche sottilmente viscida, che quando ti vedevo non so se era più forte la voglia di abbracciarti o scapparmene via.
Un anno ho avuto l'abbonamento in tribuna e t'ho visto più volte, là con la tua panza e la tua bionda compagna, sempre pronto ad esultare come nessuno o incazzarti come una biscia, in quel tuo bipolarismo vulcanico che è diventato leggenda.
Sei stato un uomo molto discutibile, talmente discutibile che te ne sei fuggito dall'Italia per non avere problemi, e per goderti la tua vita da ricco a Santo Domingo.
Eppure devo a te a tuo figlio tutte le più grandi emozioni che il calcio nella mia città mi ha regalato.
Ed è incredibile che te ne sei andato ora, adesso che dopo più di 15 anni è tornato Serse, il tuo Serse.
Ma quante cose mi legano a te, quante.
Io a Foggia a vedere lo spareggio per andare in serie B.
Un viaggio lunghissimo, una vittoria bellissima.
E poi dopo scoprire che te avevi venduto un cavallo a un arbitro e la promozione non vale più.
Io a Roma col mio amico Christian, vestiti con la maglietta di Nakata prima ancora che iniziasse il campionato.
La gente che vedeva sti due giovani con la maglietta del Perugia di un giapponese, tutti a prenderci in giro.
E i giapponesi, invece, che si avvicinavano, che erano stupefatti, che ci facevano foto.
Poi Nakata alla prima giornata ne fa due alla Juve e nessuno ci prende più in giro, tutti lo amano.
Te, con i tuoi acquisti esotici senza senso, te che compri un cinese che dimostra 50 anni e non si regge in piedi, te che compri gli iraniani perchè a Perugia sei amico di quelli che vendono i tappeti persiani, te che compri un coreano ma poi sto coreano ci butta fuori dai mondiali e allora te decidi di venderlo, te che compri insieme a tuo figlio giocatori dall'Eccellenza, dalla serie C2, dalla serie C1, e sti semiprofessionisti formano un Perugia che arriverà ottavo in campionato.
E avremo Grosso e Materazzi, nati praticamente qua - arrivati in serie A grazie a voi - che non solo alzeranno la Coppa del Mondo ma saranno i due giocatori più importanti di quella squadra.
Te che per la prima volta porterai una allenatrice donna, la Morace, ad allenare professionisti uomini.
Te che addirittura proverai a portare una calciatrice donna a Perugia, la Prinz mi pare, ma le regole non te lo permetteranno.
Te che mi hai regalato Marco Negri, il mio più grande idolo di sempre, come uomo e come calciatore, e solo la nascita di Ginevra mi ha portato a cambiare le mie password sostituendo quelle con la sua data di nascita.
Te che litigavi con tutti, urlavi come un pazzo, ci facevi sganasciare dal ridere.
Tutto quello che te e Riccardo avete fatto rimarrà unico in Italia.
VI ridevano dietro tutti, ci ridevano dietro tutti, e invece eravamo grandi, grandissimi, pur con tutte le cazzate che facevamo.
Sei riuscito ad ingaggiare anche il figlio di Gheddafi, un non-calciatore che aveva solo un sogno, giocare contro la Juve.
E solo contro la Juve giocherà.
Ho scoperto della tua morte adesso, chissà quante altre cose potrei scrivere, chissà quanti ricordi mi verrebbero ancora in mente.
Ma in questo sono come te Luciano, vulcanico ed istintivo, e ti ho scritto in 5 minuti.
In questo mondo non esiste più un Gaucci, forse nemmeno potrebbe esistere.
I folli, i matti, quelli non corretti politicamente, quelli che si comportano male ma fanno cose uniche, non hanno più asilo in un mondo dove uscire dal seminato equivale a considerarti dagli altri quasi un mostro.
Il mondo di oggi ha bisogno di essere rassicurante e corretto.
Non ti saresti trovato bene qua, hai fatto bene a fuggire, anche se l'hai fatto da testa di cazzo.
Grazie di tutto
L’ho conosciuto il buon Luciano...era il ‘99 o duemila, all’epoca ero un arbitro di calcio di serie C ( Lega pro per i millennials ), dovevo arbitrare la Viterbese ( squadra ambiziosa, Liverani la stella ). Mi sto cambiando con i miei assistenti, all’improvviso si spalanca la porta degli spogliatoi ed entra un omone con una biondona impellicciata al seguito ( presumo la stessa che vedevi tu in tribuna ) : “ Buongiorno, sono il Presidente “ e, in un attimo, fa un giro dentro le docce ed il bagno...” Qui non c’ero ancora stato, fate una bella partita, tanto vinciamo noi “ e via, seguito dalla bionda...un tornado...per la cronaca la partita finì in pareggio, ma quell'anno la Viterbese venne promossa in C1
RispondiEliminatestimonianza bellissima
Eliminail Liverano trequartista prima che Cosmi lo rese il più grande play italiano dell'epoca
e a sto punto come non ricordare Grosso, anche lui trequartista a Chieti
Eliminapoi da noi Liverani play, Grosso terzino sinistro
tra l'altro una tipologia di terzino sinistro visto poche volte, alto, lento, tecnico
ma tutti in quella squadra sono diventati grandissimi, senza di noi sarebbero restati in C
cioè, ha giocato titolare in serie A gente come Gatti che poi ha faticato in Eccellenza
che poi a me Gatti piaceva, l’avevo preso anche al fantacalcio...quando poi scelse la maglia nr 44 divenne uno dei miei idoli calcistici dell’epoca...poi ne ho perso le tracce ( e se dici che ha faticato in Eccellenza non ha fatto una bella fine )
EliminaHo esagerato un pò con Fabio (che a livello giovanile ha giocato contro dei miei fratelli e nemmeno spiccava troppo)
Eliminaera un giocatore di serie c ma con un cuore pazzesco e un amore per la sua perugia che lo hanno fatto arrivare oltre le sue possibilità
però la sua dimensione era la C credo, nemmeno la B
mi pare abbia smesso a 30 anni
Belli i post extra cinema, belli i tempi di una volta. Gran personaggio gaucci, prorpio vero che oggi un gaucci non potrebbe esistere (o cmq non durerebbe).
RispondiEliminaQuanta nostalgia provo ultimamente...
grazie...
Eliminae oggi con Cosmi in panchina e Luciano lassù il Perugia vince fuori casa e si porta per la prima volta a 2 punti dalla seconda
Ma non scherziamo. Ci manca pure di rimpiangere Gaucci
RispondiEliminapensa te...
EliminaBellissimo, ma hai rivelato le tue password a tutti i lettori
RispondiEliminafacepalm
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