Quello che accade negli ultimi 10 minuti di Atlantide è un qualcosa di così bello, impressionante ed emozionante che raramente avevo visto prima in sala.
Qualcosa di "tecnico", è vero, ma talmente straordinario che acquista una valenza sensoriale, emozionale, oltre che metaforica.
Ma tutta l'ultima mezz'ora di questo film così strano ed unico, un film che racconta di una generazione di giovani veneziani completamente staccati dalla società, una generazione nichilista che pensa solo ai propri barchini e alla laguna, tutta l'ultima mezz'ora di questo film è qualcosa che si avvicina molto all'esperienziale.
Ma tutta l'ultima mezz'ora di questo film così strano ed unico, un film che racconta di una generazione di giovani veneziani completamente staccati dalla società, una generazione nichilista che pensa solo ai propri barchini e alla laguna, tutta l'ultima mezz'ora di questo film è qualcosa che si avvicina molto all'esperienziale.
Prima ho faticato, tanto, non solo per la dilatazione eccessiva delle scene ma per il trovarmi davanti quasi sempre la stessa cosa.
Eppure il film è un continuo regalarci una perla dietro l'altra. E raccontando del Nulla alla fine ci sembra che racconti del Tutto, persino della vita e della morte.
Svuotate i vostri occhi prima di vederlo.
Perchè si riempiranno completamente.
La macchina da presa è a pelo d'acqua per i canali di Venezia.
Vediamo due mondi, quello di sopra fatto di cose vere e dure e quello di sotto fatto solo di riflessi, intangibile.
Poi la macchina da presa da verticale va orizzontale.
E quei ponti che erano sopra e sotto sono adesso a destra e sinistra, a formare una specie di forma vulvoidale di disarmante bellezza.
Anche i palazzi, ovviamente, tutti ai lati.
E quei ponti che erano sopra e sotto sono adesso a destra e sinistra, a formare una specie di forma vulvoidale di disarmante bellezza.
Anche i palazzi, ovviamente, tutti ai lati.
E per un tempo che non si può calcolare (3 minuti? 7? 12? impossibile, l'estasi ti toglie il senso della durata) noi spettatori ce ne stiamo lì ad assistere a qualcosa di troppo grande, davvero troppo grande, roba che ti commuovi anche se non c'è un solo elemento per farlo, ti commuovi solo per il bello, una delle commozioni più misteriose, pure ed affascinanti che possono capitare a noi esseri umani, quella di sentirsi gli occhi lucidi solo per la bellezza delle cose.
Ormai ci dimentichiamo il vecchio mondo, quello delle cose che stanno in verticale, e siamo in questo limbo magico che, oltre che visivo, diventa anche sensoriale e metaforico.
Metaforico di che non lo so, perchè questo film così unico e strano alla fine di che parla non si sa bene.
Ma forse quel viaggio finale è come un viaggio dell'anima (alla Enter the void, grazie Rocco), un viaggio finale verso qualcosa di più grande dell'uomo.
Prima c'era stata una morte (in una scena che mi ha dato i brividi perchè mi ha portato, in maniera quasi speculare, al finale di The Crescent), poi c'erano stati dei ragazzi che, per parecchi minuti, ci avevano traghettato per i canali di Venezia.
E poi loro scompaiono, e ci ritroviamo davanti solo questa soggettiva ribaltata che, se non si era capito, ricorderò come una delle esperienze visive più forti della mia vita in sala.
La morte quindi, poi questa specie di traghettatori, quasi fossero dei Caronti 17enni, e poi questa inquadratura trascendentale, sovrumana, sovrasensoriale o sovratecnica, sovra qualsiasi cosa.
Eppure io avevo faticato per larghi tratti del film.
Sin dall'inizio ne avevo amato la cura estetica (delle inquadrature all'inizio, della fotografia andando sempre più avanti), ne avevo amato l'ambientazione lagunare (Venezia però arriverà dopo quasi un'ora), ne avevo amato forse persino i personaggi, che di complesso non hanno nulla, sono solo ragazzi mostrati per quel che sono, senza background, senza conflitti.
Dicevo avevo amato tutto questo eppure la dilatazione delle scene, quel "non accader nulla" e, soprattutto, la ripetitività delle stesse scene (perchè io li amo i film dilatatissimi ma se mi mostrano per 10 volte le stessa cosa dilatata alla fine cedo), tutto questo a tratti mi aveva quasi ucciso.
E a Rocco aveva ucciso ancora più che a me tanto che ad un certo punto:
"Peppe me sa che io esco"
"Peppe me sa che io esco"
"Ok, ti capisco, ma manca solo mezz'ora"
"Sì, ma è estenuante"
e poi ti ritrovi invece che finisce il film e lui ti dice che è forse una delle cose più belle viste quest'anno.
Perchè questo è un film che ha bisogno di compirsi per essere giudicato, ha bisogno di completarsi per essere capito, ha bisogno di ultimarsi per essere amato.
E sì, è così, vedi l'ultima mezz'ora e un senso poi arriva, anche se è il senso più strano e affascinante di tutti, è il senso del non senso, quello per cui ti sembra di aver assistito al tutto e al nulla, quello per cui forse tutte le cose che trovi belle del film derivano dal fatto che mancano nel film.
E sì, è così, vedi l'ultima mezz'ora e un senso poi arriva, anche se è il senso più strano e affascinante di tutti, è il senso del non senso, quello per cui ti sembra di aver assistito al tutto e al nulla, quello per cui forse tutte le cose che trovi belle del film derivano dal fatto che mancano nel film.
Perchè è un film nichilista che racconta una generazione di giovani nichilista, che non crede a niente, che oltre al proprio barchino sembra non aver nulla.
Se c'è un obbiettivo nella vita è forse solo quello di intagliare a mano in un tronco della laguna la velocità massima raggiunta col motoscafo.
E' incredibile come in tutto il film la "società" non esista, esistono solo sti ragazzi, la laguna e i loro barchini. Non ci sono interazioni sociali, non ci sono piazze, non ci sono negozi, non ci sono lavori, non ci sono genitori, non ci sono problemi della vita, non ci sono orari, non c'è nulla se non laguna e barchino, in un film quindi atemporale quindi, che poteva essere qui ed ora come qui ed allora, in qualsiasi tempo.
Prova timidamente ad emergere la figura di una dolce ragazzina che forse, almeno lei, nell'amore, ci crede veramente, che forse vorrebbe eradicare da quella laguna - sempre che una radice possa fissarsi nel mare - quel ragazzo che sembra vivere solo per il suo scafo.
Non ce la farà, finirà la sua storia in un letto in cui invece di due volti sono due schiene a guardarsi.
Non ce la farà, finirà la sua storia in un letto in cui invece di due volti sono due schiene a guardarsi.
Era tra l'altro la prima scena di terraferma, arrivata dopo una sequenza da ennesimo infarto visivo, quella di lui con la bici, di sera, con quelle luci artificiali arancioni, roba che solo in Violet avevo visto (direi che sono due scene quasi identiche) anche se nel film belga, almeno nel finale, si era riusciti ad arrivare persino oltre con quella ripresa a mezz'aria che, ora che ci ripenso, potremmo paragonare alla ripresa a mezz'acqua del finale di Atlantide.
Ma torniamo a quel nichilismo di cui sopra.
Come detto sembra che il mondo al di fuori di quel microcosmo di acqua e barchini non esista.
Ma torniamo a quel nichilismo di cui sopra.
Come detto sembra che il mondo al di fuori di quel microcosmo di acqua e barchini non esista.
Appare solo una volta, in un'altra sequenza magistrale, quella in cui vediamo passare lentissimamente una gigantesca nave crociera.
Eccolo il mondo reale, quello delle persone che vivono nella società, è là dentro, e lo vediamo solo per un minuto. E' il mondo sfarzoso e ricchissimo di vacanze per pochi, è un mondo lontanissimo da questi ragazzi di cui non conosciamo il ceto sociale ma che ci sembrano comunque estranei a tutto quello.
Il nostro protagonista, Daniele, sembra quasi un demente, ma non nel senso offensivo del termine, quanto per questa sua assoluta mancanza e distacco dalla realtà per come noi la conosciamo.
Il nostro protagonista, Daniele, sembra quasi un demente, ma non nel senso offensivo del termine, quanto per questa sua assoluta mancanza e distacco dalla realtà per come noi la conosciamo.
Non è un caso che dorma nel barchino, quasi a rendercelo ancora più personaggio simbolo di una vita-altra che con la nostra c'entra nulla.
Ci sarebbe quella dolcissima ragazza per portarlo "da noi" ma a lui, di lei, frega nulla, per lui c'è solo un numero da segnare in un tronco e fughe sempre più veloci per scappare dalla guardia di finanza.
Ed è così che una volta lasciata Maila se ne andrà a Venezia con un'altra ragazza, in un viaggio che è un trip, senza senso, senza meta, senza senno.
Che meraviglia però, che meraviglia veder quella ragazza danzare (ah, la colonna sonora è a tratti portentosa), sfiorare con la testa ogni ponte, fregarsene di tutto.
E poi arrivano a Venezia e sotto i ponti fanno sesso.
E Ancarani, il regista, ci regala quella che forse, finale a parte, è la vera perla visiva del film, una scena dall'alto di sesso con luci verde e rosse, luci "reali", del barchino.
Siamo veramente vicini alla video arte (e all'Arte pura), eppure stiamo vedendo qualcosa che, credo, sia terribilmente reale, quasi non modificato.
Poi ci sarà una ellissi temporale, Daniele è stato pestato, la ragazza non c'è più, non capiamo cosa sia successo, forse lei l'ha tradito, forse l'ha portato dove lo avrebbero picchiato (Daniele aveva rubato un'elica), forse quella scena di esercitazione di boxe è spiegazione di tutto.
Ma non ce ne frega un cazzo, Atlantide è un film anti narrativo, praticamente privo di sceneggiatura, è un'esperienza visiva e sensoriale che ha il difetto di diventare completamente tale solo nell'ultima mezz'ora ma, come detto, quella mezz'ora dà senso ed eleva anche tutto quello che abbiamo visto prima.
Potrei parlare del granchio con la sigaretta, potrei parlare di quell'assurdo dialogo in cui Maila dice "così ci rovina il film", un qualcosa di inaspettato ed inspiegabile, una cosa che avevo visto, lì ancora più anarchica ed arbitraria, solo in Japon di Reygadas.
Potrei parlare della magnifica scena dei fuochi d'artificio, potrei parlare di quando finalmente arriva Venezia in tutta la sua indisponente bellezza, o di quel tramonto, o di quella sequenza con drone indietreggiante che arriva in campo lunghissimo tutta giocata sul viola (anche qui Reygadas, sembra l'incipit di Post Tenebras Lux), di quell'inseguimento di notte con quei due barchini che sono un tripudio di colori, di quel tronco inquadrato solitario che sembra quasi hitchcockiano, un elemento crime che solo noi sapremo a cosa porterà, di quel barchino in fiamme, di Venezia che si allaga come solo lei, consapevole e tranquilla, sa allagarsi.
Potrei parlare della magnifica scena dei fuochi d'artificio, potrei parlare di quando finalmente arriva Venezia in tutta la sua indisponente bellezza, o di quel tramonto, o di quella sequenza con drone indietreggiante che arriva in campo lunghissimo tutta giocata sul viola (anche qui Reygadas, sembra l'incipit di Post Tenebras Lux), di quell'inseguimento di notte con quei due barchini che sono un tripudio di colori, di quel tronco inquadrato solitario che sembra quasi hitchcockiano, un elemento crime che solo noi sapremo a cosa porterà, di quel barchino in fiamme, di Venezia che si allaga come solo lei, consapevole e tranquilla, sa allagarsi.
Mamma mia, sono talmente tante le cose che mi resteranno scolpite negli occhi che ogni ora che passa dimentico la fatica provata, la noia che a tratti faceva capolino.
Ma niente, mi resta un film stupendo che racconta di una generazione senza sogni, senza rapporti, senza nulla, una generazione che prova a fare la bulla e la dura ma poi sul proprio barchino ci sono le confezioni del Kinder Pinguì e dell'EstaThè a ricordarci che, senza che loro se ne accorgano, quello sono, bambini poco più che cresciuti.
Un film che racconta di un'esistenza senza ideali che poi porta alla morte, porta a non si sa cosa.
Porta a noi che vaghiamo per i canali di una Venezia ribaltata di novanta gradi.
Porta a questo.
E cosa sia questo non lo so.
Mi basta il privilegio di averlo visto
8
Interessante non lo conoscevo...se vuoi approfondire sul tema ti lascio il link
RispondiEliminahttps://misterieprofezie.blogspot.com/2019/05/mito-di-atlantide-da-platone-cayce-da.html
ahah, non c'entra una fava, non hai letto niente del post ma è bello così ;)
EliminaAhaah! Gli ultimi dieci minuti del film li devi guardare piegando la testa verso sinistra o comunque mettendoti orizzontale rispetto allo schermo della tele😂
RispondiEliminaComunque meglio quelle inquadrature rispetto all’effetto da cinema 3d delle scene sul barchino che ti fanno venire il mal di mare a guardarle-))
Comunque bello dai..finto ma bello !
Finto intendi il finale no?
Eliminache, se ci pensi è "vero", semplicemente tutto visto da un'ottica diversa ;)
io i9nvece quelle scene verdi e rosse le ho trovate bellissime...
No , finto un po’ tutto il film ( almeno per me che son della provincia di Venezia e la città la conosco abbastanza bene).
RispondiEliminaNo intendevo proprio quelle scene dove grazie all l’inquadratura ti sembra di stare pure in te in barca con il tipo che la guida.
Come il cinema in 3D.
Ma ci torno.
Ciao
sì, son curioso di cosa trovi finto, davvero!
Eliminaah, cre3do che intendi allora quando il gruppo va a venezia,capito
Ciao sto provando a pubblicare ma non ci riesco..
RispondiEliminavediamo se c’è la faccio-:)
Sai che è ?
RispondiEliminaHo scritto troppo forse e blogger non mi fa pubblicare.
Strano perché una volta ti diceva che superavi il limite di caratteri e non poteva pubblicare il commento.
Credo sia quello il problema.
Se sto commento appare allora ho ragione io.
Devo fare un taglia e incolla per pubblicarlo .
L’hai segnalato come un documentario ma per me non lo è.
RispondiEliminaFinto, artificioso ..non so come chiamarlo ma non vuole essere il mio un giudizio negativo , assolutamente.
Immagino sia una scelta artistica del regista realizzare un film in questo modo.
Credo che abbia voluto già dal titolo raccontare una realtà “ sommersa” nascosta a tanti ..azzarderei a dire che l’ha scoperta solo lui-:)
Non fraintendere , credo poco ai motori truccati dei barchini alle gare a quella realtà che ha fotografato lui ,
credo poco a dei ragazzi emarginati come Daniele e Maila , anche perché a Venezia e laguna di giovani ne son rimasti veramente pochi.
Soprattutto dediti alla coltivazione e raccolta delle castraure come fa Daniele all’inizio del film -:)
Credo poco ai dialoghi surreali dei due per accentuare il fatto che siano proprio così “ ignoranti” e senza sogni.
Allora diciamo che la storia così come l’ha raccontata Ancarani mi ha convinto poco.
Ma non ne faccio un dramma..il film l’ho apprezzato.
Sai che c'è?
EliminaHo una amico e uan amica di quelle parti, giovani, che invece mi hanno detto che hanno amato Atlantide per come racconta una piccola realtà che conoscevano molto bene.
Ora mi confondete, ahah
Alla fine noi vediamo un ragazzo "contadino" ed è vero, ce ne saranno pochissimissimi ma Atlantide tutto dà l'impressione che ce ne siano tanti, anzi, da umbro la sensazione che ho avuto è proprio quella che dici te, che quella cosa ormai i giovani non la fanno più
Anche il discorso del loro dialogo e dei senza sogni non credo che sia "della laguna", è un discorso tra due giovani come ce ne sono milioni al giorno
Ma forse te intendevi, con "credo poco", al fatto che quei discorsi siano stati scritti?
Se è quello ma certo! Atlantide è sì un documentario (nel senso che i giovani sono del luogo, le cose che vediamo reali etc,..) ma è un ibrido (come ormai sono tutti i documentari), ovvero ha anche una piccola storia scritta e dei dialoghi senz0altro preparati
Alla fine parlano di più le immagini dei dialoghi ma è quello che vuole raccontare che mi arriva senza troppo entusiasmo.
RispondiEliminaIl film è bello esteticamente ha una regia e fotografia pazzesca.
Ho letto che il film racconta o fa vedere non proprio quella Venezia da cartolina che conosciamo tutti.
Ecco qua c’è da sottolineare cosa si intende per cartolina?
Se per cartolina intendi la Venezia che conoscono tutti ,quella turistica .può starci .
Ma se intendi cartolina come fotografia un po artefatta allora no non ci sta per me.
Per me Atlantide ha tante scene da cartolina sia per quanto riguarda la laguna , Il monastero di San Cristoforo della Pace , Sant’Erasmo e Venezia infine, mai così spettrale come in questo film.
Tante inquadrature comunque plastiche rese ancora più artificiose dall’uso di luci per niente naturali.
Eh, esatto, alla fine poi i dialoghi sono 4 in croce... (e non la parte migliore, concordo)
EliminaMa anche qui quello che dici è assolutamente oggettivo, Atlantide è "un'opera d'arte"
tutto sta se uno lo vede come artistico o artificioso, la radice è la stessa, il giudizio no
io ho amato proprio questo suo lato artistico, le sue luci, la fotografia, le inquadrature. Se non fosse per questa magnifica "finzione" mi sarei annoiato e non l'avrei apprezzato tanto
insomma, quello che te vedi come difetto per me è il pregio principale
Se all’inizio ti sorprendono, poi ti ci abitui e diventano un po’ scontate.
RispondiEliminaC’è poco movimento nonostante le scene in barca.
E a tratti il film fatica ad andare avanti diventando noioso.
Poi capisco l’intenzione del regista di portarci dentro un viaggio psichedelico , frastornarci con la musica trap che esce a palla dai woofer così amata dalle nuove generazioni .. proprio come quelle che descrive il film.
Ma il risultato a me non convince perché rispetto il suo racconto , la sua visione artistica anche di queste generazione ma personalmente non credo che la generazione tick toc sia così superficiale .
Per farti capire il concetto di finto che mi ha lasciato un po’ perplesso oltre all’uso delle luci , certi tramonti in laguna sono irreali , il volo degli uccelli ,sopra il frate nell’orto , che sembrano uscire dallo schermo e le traiettorie che disegnano nel cielo.
Però non lo vedere come qualcosa di negativo eh…anzi credo che vederlo al cinema sto film deve essere stato veramente uno spettacolo per gli occhi.
Ma non credo che basti una buona regia , dei virtuosismi con la telecamera , un montaggio eccellente a gridare al capolavoro ,Madonna sto parlando come uno che si intende ci cinema , scusa e a proposito di Madonna: la scena della tipa bionda inquadrata dal basso verso l’alto che balla , si atteggia tra le calle di Venezia mentre Daniele la porta in giro con la barca mi ha ricordato dannatamente il video di Like a Virgin ahaha!!!
Tornando a bomba dicevo , puoi avere una bella confezione dal punto di vista estetico ma se questo non ti trasmette qualcosa alla fine ti resta poco.
Non son diventato matto neanche per i barchini illuminati al neon che sfrecciano in laguna sembravano tanti alieni con i loro visi “ colorati “ con l’effetto termico che ricorda le immagini rosse e blu che si ottengono con il doppler.
Non bastano quegli ultimi dieci minuti a farmi cambiare idea.
Anzi son stati una mezza delusione.
Mi aspettavo dalle tue parole che ne so che cliffhanger!
Invece dopo la sorpresa iniziale di quelle immagini “ distorte “ e soggiunta un po’ di delusione.
Perché? Perché avevo capito il trucco.
Sul rischio di noia, lo avrai letto, concordo
EliminaSul lato artistico ho risposto sopra, capisco che intendi ma io dico "meno male!"
Sì, è stato un vero spettacolo, infatti de sto film non mi resterà il ritmo, i personaggi o la storia, ma proprio le inquadrature, i colori, i movimenti di macchina
No no, non è un capolavoro, assolutamente. Ma per me, lo sai, quei dieci minuti finali lo sono ;)
Cavolo,non me lo ricordo quel video, devo rivederlo ;)
Latua delusione è legittima e ben argomentata. Calcola anche che io quei 10 minuti li ho visti al cinema eh e, ti giuro, sembrava di esser dentro quel vortice. Non dico che tutto il film doveva esse visto al cinema ma la straordinarietà di quel finale solo lì lo puoi vivere
Il trucco c'è, ma io lo chiamerei l'arte (o almeno il tentativo di fare arte)
Non voglio sicuramente dare consigli , non ne ho le competenze, te potrai dire prova te a fare qualcosa del genere.
RispondiEliminaE ci hai pure ragione , per questo il film va premiato ma se io che son nessuno mi accorgo dopo un po’ del trucco vuol dire che c’è da correggere qualcosa no ?
Non scherzavo quando ti scrivevo che ho piegato la testa per seguire come si muoveva l’inquadratura in quella specie di caleidoscopio che sono gli ultimi dieci minuti del film.
E se capisci il trucco ..ecco ,peccato !Perché dava veramente l’impressione che la laguna fosse lei come un animale marino .…fossi te la laguna , vedessi con i suoi occhi.
Per me quei dieci minuti finali son stati belli ma pure uno scivolone.
Poi per finire, facciamo dei paragoni.
Cinema sensoriale , è inutile questo film sperimentale ti porta verso questa definizione no?
..fino ad adesso se penso a questo tipo di cinema non ho trovato niente di più potente di Amer di Cattet e Forzani.
Ma pure La vita nuova di Grandieux .. (a proposito che fine ha fatto Il Calvario ,Michelangelo me pare si chiamasse) per carità ho visto solo quelli è finora Atlantide mi pare il più debole.
Vabbè prendila per quello che è un’esternazione che lascia il tempo che trova.
Alla fine Atlantide è un bel film, esteticamente parlando con qualche difetto ma chi non ne ha?
Adesso devo vedermi altri film prima che scada l’abbonamento gratuito con I Wonder .
Mazza c’è ne sono che già ho in dvd come Act of killing e il sequel , Le stagioni di Louise però ho messo gli occhi su Titane e quel film dal titolo strano Euth..qualcosa , quello del giustiziere di cani , cioè uccide gli animali che soffrono .
Hai presente ?me l’avevi passato per mail ma non son riuscito a scaricarlo prima che scadesse il tempo ( ancora prima del covid )
Ma c’è ne sono diversi …che meriterebbero.
Cazzo ..non se fa bene al cinema inteso come distribuzione di quei film d’essai farsi un abbonamento a scadenza .
Cioè usufruire del periodo gratis e poi non fare l’abbonamento a pagamento.
Però se ci rifletti sai quando ti dicevo tempo fa di far vedere i film a gratis per invogliare poi un eventuale pubblico ad avvicinarsi a un determinato cinema che purtroppo è snobbato dai circuiti main stream.
Sto discorso di farsi l’abbonamento per una settimana e poi non rinnovarlo non è poi tanto distante del concetto che esprimevo io e che ti ha fatto incazzare come una bestia-:)
Ahah, Calvario!
EliminaNon so, sparì da un giorno all'altro, non ricordo se ci furono problemi, a me pare di no
Mmm, non sono d'accordo nel mettere Atlantide sulla tipologia alla "Amer", però ho capito il tuo punto di vista
(comunque anche a me piaciuto più Amer)
cavolo, Euthanizer è in piattaforma? questa è una notiziona, non lo avrei mai detto...
Titane vedilo, so curioso de che dici ;)
eh, ricordo quel discorso ma non nei minimi dettagli, come lo dici adesso lo capisco anche, ma se mi incazzai a bestia evidentemente avevo ragioni per farlo, ahah
dio caro, ho risposto a tutto!
Cazzo ho scritto davvero tanto!
RispondiEliminaSai che devo ancora leggere la tua recensione de sto film!
RispondiEliminaSi QUELLO..che titolo difficile però!
Appena finito di vedere.
Ecco direi che quegli ultimi dieci minuti di film valgono veramente tutto il film.
Li ho proprio desiderati , penserai che son una persona cattiva ma quando ha dato fuoco al tizio che a sua volta aveva dato fuoco al cane ..guarda ho proprio desiderato quell’epilogo e il problema è che non mi ha fatto neanche pena il tizio .
Ahah, ricordo che anche per me (e per altri) quel film ha messo in crisi tanti nostri valori morali
Eliminain questo è coraggiosissimo, quasi estremo
e, in qualche modo, ti capisco ;)
Complimenti per la recensione. Sono totalmente d'accordo..... è un'opera d'arte.
RispondiEliminagrazie infinite...
EliminaHo letto la tua recensione.
RispondiEliminaPenso che mai come stavolta hai riassunto con la tua introduzione quelli che per te ha significato questo film-:)
Io mi concentro sul quell’ultima mezz’ora di film che continui poi a sottolineare per quasi tutta la recensione, se veramente questo virtuosismo di camera solleva l’intero film.
Ma sai più che a te lo chiederei a Rocco -:)
La tua risposta mi pare già molto chiara.
È questo forse uno dei tanti dubbi che ti lascia Atlantide.
Ho sentito un mio amico che lavora a Venezia e mi ha detto de sti barchini e della musica a palla.
Questo è tutto quello in comune con il film , poi è chiaro che semmai guardasse il film mi direbbe la sua sulle cose reali in comune con il film di Ancarani.
Su quello che hai scritto te percepisco che troppo entusiasmo sui virtuosismi con la camera ti ha un po’ annebbiato quello che racconta il film.
Te ha detto che non ha una sceneggiatura ( è scarso) e forse quelle immagini che raccontano senza parlare non si fanno ricordare o son deboli.
La scena del ragazzo che fugge inseguito dalla guardia di finanza mostra poi molto chiaramente che teneva droga nascosta nei sedili del barchino.
Te de sta cosa non ne hai parlato.
Forse fa solo da cornice alle immagini.
Quando scrivi di ragazza dolce riferendoti a Maila , secondo me te sei troppo buono.
Quella , come Daniele sopravvive a quello che le riserva il destino.
Non c’ha voglia di far niente .
Lasciamo perdere la profondità dei dialoghi tra i due : chi va piano va alla morte , chi va forte resta sano ..ecc
O quando dice alla sua amica che non vuole più andare a scuola perché la professoressa c’è l’ha con lei.
Ma il summa lo raggiunge durante la scena della manicure : cosa fai durante il giorno ?’E lei , niente!
Lasciamo perdere lui..Daniele.
Non so veramente dove te ci hai visto sta dolcezza a me è parso più il ritratto di una sempliciotta senza voglia di lavorare o far che nella sua vita.
Poi te parli di una generazione svogliata , priva di sogni ecc..
A me sembra che gli unici emarginati siano solo loro due.
Il discorso che fa Maila quando dice che avrebbero potuto partecipare al film ( a me sembra voglia sfondare la quarta parete con questa esternazione) solo se avessero deciso di diventare amici di quegli altri ( gli altri ragazzi dei barchini “ bene”).
Credo ci sia una specie di conflitto di classe perché Daniele e lei sono ai margini.
È un po’ come noi da ragazzi che invidiavi chi c’aveva la moto mentre noi arrancavamo sui Ciao.
Certo non ci sentivamo così emarginati come loro due.
Poi quei ragazzi per bene sono gli stessi che ballano sul molo quando dietro passa la nave della costa crociera.
Sono quelli dei barchini..non sono quelli che stanno dentro la nave eh..!
Il discorso che fai sull’essere ancora bambini non lo condivido molto.
Qua secondo me c’è una caduta di stile del regista che forse avrà voluto ringraziare gli sponsor?
Io la vedo così.
La Costa crociere con tanto di logo ben in vista nella scena .
E le merendine della Kinder magnate dai due rapper durante l’esibizione della loro canzone.
Per me son due scene che non c’entrano un cazzo con il film.
Per il resto opera d’arte.
Lo scrivo qua alla fine perché spero non leggano gli anonimi.
Ma a me un commento come quello che ti ha lasciato l’anonimo sopra mi lascia sempre perplesso.
Un po’..secondo te ha veramente visto il film e letto la tua recensione?
Mah..?
Eccoci qua ;)
Elimina1 Beh, ma se ti ha detto de sti barchini e della musica a palla ti ha detto tutto praticamente, non c'è altro, ahah. Però sì,sarebbe bello se lui lo vede per avere una testimonianza semidefinitiva se quello che vediamo in Atlantide è molto documentaristico o molto romanzato
2 Non è che mi ha annebbiato il film, è di gran lunga la cosa che mi è piaciuta di più e quella che ricorderò "per sempre". Tutta la prima ora probabilmente resterà un ricordo vago
3 Beh, ma dolce è contrario di intraprendente? Può essere fancazzista e nichilista, ma dolcissima lo stesso eh, ahah
4 Ora non ricordo bene il film riguardo sta cosa che loro due sono diversi da tutti gli altri, emarginati, gli unici senza voglia di lavorare e senza sogni. A pelle la mia memoria mi dice che tutta la gioventù del film era assimilabile in questa, certo semplicistica, affermazione.
Ma, ecco, di loro due diversi da tutti no, non mi era parso. Ma mi fido
5 Non ho capito il discorso dei ragazzi della nave... Certo che sono quelli dei barchini, noi di chi c'è dentro la nave non sappiamo niente, è solo l'unico sguardo su un mondo diverso che abbiamo nel film
6 Sul discorso del racconto di una generazione che fa la voce grossa ma in realtà è molto infantile sono pienamente convinto, e la scena delle merendine per me la più bella del film a parte tutto il finale
7 siamo in disaccordo su tutto quanto il film, ci sono tantissime interviste di Ancarani se vuoi appurare magari qualche "verità". Io non lo faccio, non sopporto sentire la voce dei registi, il film deve essere mio, come deve essere di ogni singolo spettatore
8 boh, può essere un utente molto carino che ha voluto lasciare un complimento e un commento su un film che ha amato come uno che ha commentato senza leggere la recensione ma solo per "spingere" il film (non serve a niente un commento nel blog a farlo, ma tutto fa brodo)
quindi no, non so se ha letto la recensione (penso proprio di sì ma non posso essere sicuro) ma non vedo perchè non debba aver visto il film, ahah, se non ha visto il film a che serve dire che è un gran film?
Qua sono io a non seguirti più.
RispondiEliminaHo dovuto rileggere quello che ho scritto perché non capisco la tua risposta.
La settima.
Veramente non capisco che ti ho chiesto per ottenere quella risposta-;)
Siamo in disaccordo ?
Normale .
Che verità dovrei appurare? Quella di Ancarani!
Ma no va bene così mi tengo il film come l’intendo io e me basta .
Alla prossima..c’ho un filmone da scrivere sul Guardaroba che smuoverà tutto il tuo pubblico non c’ho tempo per altro..ahaah!!
No no, la risposta la confermo, hai solo capito male il tono
Eliminadico che abbiamo letture diverse sul film, parecchie, e se vuoi toglierti il dubbio di quello che il film voleva mostrare puoi vedere le interviste di Ancarani
che io non ho visto
mi riferisco a quando parli dei temi che affronta il film o come li affronta, magari nelle interviste del regista capisci se è come dici te o come dico io
oppure, appunto, fai come me, non andare a cercarti niente e tieniti il "tuo" Atlantide e io il mio, che è sempre la cosa migliore ,)
Figurati se mi cerco le interviste ai registi.
RispondiEliminaSu Prime era pure disponibile..assieme al film.
No la penso come te.
Alla fine cambia poco “capire “ la storia o quali erano le intenzioni di Ancarani , la parte da leone mai come in questo film la fanno le immagini.
allora siamo perfettamente d'accordo su questo, ahah :)
EliminaA me il film è piaciuto ma sembra più raccontare dei ragazzi delle isole (Burano, torcello, Sant'Erasmo) piuttosto che quelli di Venezia 'città'. Io cmq sono cresciuto nei dintorni tra fine anni 90 e inizio 2000 e i personaggi sono realistici anche per la campagna veneziana-trevigiana
RispondiEliminaAssolutamente, non credo (spero) di aver scritto che racconta dei ragazzi veneziani di città, nel caso mi scuso ;)
Eliminaeh, ognuno mi dice una cosa diversa, tra chi dice sia molto realistico e chi per niente
credo a te via ;)