14.12.10

Recensione: "The Experiment (2001)"




Interessantissimo film tedesco appena remaked dagli americani con nel cast prezzemolino Adrien Brody.
Pur nella sua tragicità, crudeltà e valore etico e sociologico, The Experiment non è altro che la trasposizione adulta, deviata, distorta, parossistica di uno dei giochi d'infanzia più classici, Guardie e Ladri. Probabilmente il taglio un pò televisivo (punto debole di certo cinema tedesco), sporco, è insieme un pregio e un difetto che può far storcere un pò il naso alle nuove generazioni amanti di atmosfere più lucenti e patinate, cinematografiche nel senso commerciale del termine.
Venti persone, in cambio di una cospicua somma di denaro, decidono di fare da cavie ad un'esperimento: 14 giorni in un carcere, alcuni guardie, alcuni prigionieri. Gli scienziati hanno l'obbiettivo di veder sia a che punto e a quali soprusi può portare una situazione di comando, sia dall'altra parte analizzare quanto la perdita di libertà e di diritti morali e civili possa condurre i carcerati alla ribellione, allo sconforto, alla pazzia. L'esperimento sfuggerà di mano ai medici e presto le guardie, totalmente immedesimate nel proprio ruolo, assumeranno il comando di tutto, giungendo alle peggiori barbarie, persino contro gli stessi scienziati.
Interessante notare come un gruppo di persone che parte alla pari durante i "provini" possa piano piano essere completamente scisso in dominatori e sottomessi. L'abuso di potere è, psicologicamente, una delle condizioni più forti e allettanti per portare l' Uomo ad un rapido cambiamento. In questo senso straordinaria l'interpretazione di Justus von Dohnányi nelle parti di Berus, un timido e disadattato impiegato che, approfittando della situazione, diventa un vero e proprio aguzzino, leader decisionale ed emotivo delle guardie. Supera addirittura in bravura l'ottimo Bleitbreu, attore formidabile, qui nei panni di Tarek, il protagonista.




Lampanti i rimandi della pellicola alla deriva del reality, una specie di Grande fratello privo di regole, e sottotraccia non mancano i riferimenti all'Olocausto, praticamente tara ineliminabile da un certo cinema tedesco d'impegno. Il riferimento però che più mi piace notare è quello con l'immenso Cecità di Saramago, probabilmente uno dei romanzi più potenti degli ultimi 50 anni. Anche lì, sebben per motivi completamente diversi, delle persone erano costrette in cattività in un luogo chiuso, senza possibilità di uscire e lasciate al proprio destino. Anche lì ben presto si formano due distinti gruppi di buoni e cattivi che porteranno all' inevitabile scontro per la supremazia e la sopravvivenza. Certo, non si raggiunge la profondità, acutezza e valore sociologico dell'opera del sommo portoghese, ma anche The Experiment nel suo piccolo può portare a più di una riflessione. Non ho amato per nulla la storia d'amore del protagonista, totalmente gratuita a mio parere, con l'unico obbiettivo di arrivare a una situazione di deus ex machina finale e, probabilmente, di dare delle note un pò più umane, romantiche e malinconiche ad un film che altrimenti sarebbe stato di un cinismo unico. Magari.

( voto 7 )

11 commenti:

  1. Dae, ti ho premiato!
    Passa dalle mie parti a dare un'occhiata!

    RispondiElimina
  2. VOTAZIONI CINEMAeVIAGGI 2010 AWARDS - PREMIO CRITICA BLOGGERS

    Salve,
    nell'augurarti Buon Natale vorrei invitarti a far parte di una giuria "virtuale" per l'assegnazione del premio di una delle categorie dei miei CINEMAeVIAGGI AWARDS 2009 che decretano i migliori film dell'anno.
    Sto invitando tutti i blogger che trattano cinema, anche marginalmente, a votare tre film in ordine di preferenza.
    Se fossi interessato, trovi le (brevi) istruzioni ed il form per votare a questo indirizzo:
    VOTAZIONI CINEMAeVIAGGI 2010 AWARDS - PREMIO CRITICA BLOGGERS
    Ti ringrazio da subito e di nuovo… Buon Natale!
    AmosGitai
    (((CINEMAeVIAGGI)))

    RispondiElimina
  3. "Das experiment" è un film che ho molto apprezzato.
    Esperimento sociologico che mai sfocia nel film di genere, pur arrivando ad avere scene davvero crude. Inoltre la presenza durante tutto il film di parti recitate anche per gli scienziati (eliminate dalla sceneggiatura del remake) lascia sempre aperta la porta di comunicazione con la realtà e trasmette maggiormente la sensazione della perdita di controllo su un'escalation di eventi imprevedibili (o forse no).

    Ho appena visto il remake americano e devo dire che ci guadagna in termini di fotografia, luci, cast... ma ci perde su tutto il resto!
    Non c'è più traccia della scomoda sensazione che si provava a veder ruzzolare giù dalla montagna il sassolino e vederlo ingrossarsi ora dopo ora, minuto dopo minuto, fino a diventare una valanga... qui la valanga è già bella che servita!
    Le risposte provocatorie dei detenuti, gli atteggiamenti subito psicotici dei secondini che al secondo giorno si producono già in torture e tentati stupri...

    Alcune forzature poi non mi sono andate giù, ne cito una su tutte.
    Nel primo film uno dei detenuti ha una crisi allergica dopo essere stato obbligato a finire il suo latte. Ma ci può stare, le regole sono regole e farle rispettare ciecamente senza ascoltare le ragioni di chi hai di fronte può avere contraccolpi imprevedibili! Tutt'altra atmosfera nel remake in cui un diabetico da ore in chiara crisi glicemica viene lasciato li ad agonizzare in virtù delle regole... ma dov'è l'imprevisto? questo è omicidio bello e buono! E siamo appena al 2-3 giorno!

    Inoltre gli scienziati stessi (invisibili ma presenti) vengono percepiti come aguzzini punto e basta! Qui non c'è nulla che sfugga al controllo, solo violenza lasciata correre...
    ed il risultato (almeno per me) è che si cominci a strizzare l'occhio a tutt'altro genere di cui francamente ne ho gli scatoloni pieni!

    Mio personale (ed emotivo) giudizio:
    Das experiment 7,5
    The experiment 6-

    Scusate il piccolo ot, ma il paragone tra i due film(s) è emerso spontaneo.

    Cià wagliò!

    PS: Auguri a tutti! E che il nuovo anno ci porti solo il meglio, in sala e fuori! ;)

    RispondiElimina
  4. Ciao Drugo! Direi che il tuo confronto tra i 2 film è perfetto, mi hai fatto capire perfettamente il taglio del remake. Interessante l'osservazione sulla mancanza delle scene recitate tra gli scienziati, direi che nel film tedesco queste sono decisive per farci capire che davvero tutto è sfuggito di mano e non che i medici auspicavano fin dall'inizio a un collasso simile (come io pensavo). Ti invito per l'ennesima volta a postare recensioni, sarebbe bello avere 2 voci. Ciao!

    RispondiElimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  6. Giuseppe, grazie per i tuoi ripetuti inviti!
    La verità è che sono stimolato a scrivere qualcosa dalla lettura dei tuoi commenti, senza i quali non potrebbero esistere i miei.

    La prossima volta farò così: anziché pubblicare un commento proverò a scrivere una piccola recensione e te la invierò per posta. Poi deciderai tu cosa farne. ;)

    Ancora auguriiii!

    PS: Il post cancellato era sostanzialmente equivalente al primo. Avevo ri-postato il commento perché mi sembrava che prima mi avesse dato un messaggio di errore. Poi ho visto che era tutto ok e ho cancellato. ;)

    RispondiElimina
  7. Drugo, ora mi fai proprio arrabbiare... Troppa umiltà e modestia! Scrivi benissimo, sei intelleigente, hai sensibilità, ancora mi fai il titubante "non so se sono in grado"? A parte che per me anche una riga andrebbe bene, non è mica un magazine specializzato, poi te sei anche di livello, ma che scherziamo. Te manda tutto quello che vuoi per mail, io metto locandina e il tuo nome. Magari hai anche amici che possono o scrivere i comunque partecipare. Più il blog diventa vivo più andrà avanti. Ciao!

    RispondiElimina
  8. ciao, scrivo per la prima volta. complimenti per le recensioni, sono anche molto divertenti e coinvolgenti, al di là delle caratteristiche del film. Devo dire che pure io ho visto sia il film tedesco che il remake statunitense e sono d'accordo sulla superiorità del primo. Mi permeto di aggiungere qui un link a wikpedia, sull'esperimento carcerario di Stanford, che credo tu conosca e che ho la sensazione che abbia ispirato i due film http://it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_carcerario_di_Stanford

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se fai commenti così articolati (ma anche se li facessi molto più basici) benvenuto!

      Grazie per i complimenti.

      Sì, sapevo di quella cosa ma non ne avevo mai letto un documento, grazie!

      Leggo subito

      Elimina
  9. Che bello: non son l'unico ad aver notato la televisionarietà del film (non sapevo fosse una caratteristica del cinema germanico, vedendone poco) e, soprattutto, non sono l'unico ad aver odiato l'inutilissima storia d'amore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, non erano due caratteristiche così scontate da "condividere"...

      Bene così!

      Elimina

due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao