5.5.12

Recensione "Hunger Games"


leggeri spoiler

Tanti anni fa vidi un filmetto delizioso, dolcissimo, talmente originale che l'ho tenuto nel cuore da allora.
Si chiamava Pleasantville.
E parlava di due fratelli che entravano per magia dentro il televisore.
Dentro, per l'appunto, Pleasantville, una sit-com degli anni 50.
E piano piano vi portavano la vita, il colore, in un mondo altrimenti tutto in bianco e nero.
Con immensa gioia ritrovo quel regista, Gary Ross, dopo tutti questi anni, ben 14.
Io ne avevo 21 e credevo ancora che il mondo potesse colorarsi sempre di più, piano piano, ma inesorabilmente.

Forse Hunger Games strizza l'occhio a quelli che 21 anni ce l'hanno adesso, ma sarebbe un delitto pensarla così. Io mi sono perso nella storia raccontata, perso negli occhi della Lawrence (giovane attrice straordinaria), perso anche nelle banalità, nella storia d'amore adolescenziale, nelle forzature del plot (i due tributi di colore del distretto povero numero 11, il sapere già chi vinceva, il sapere già chi sarebbe rimasto per ultimo, tutto telefonato).
Mi sono perso perchè ho amato sentirmi raccontare una storia, vedere come tra rimandi e rimandi (Battle Royale su tutti ma anche Truman Show si fa sentire parecchio) c'è ancora chi ama scrivere qualcosa di diverso .
E ho amato la prima ora del film,  la magnifica e gelida scena della Mietitura con quelle giovani vite che camminano in schiera verso un destino forse terribile (forte il richiamo ai campi di concentramento), con quella specie di regina cattiva, così diversa dal suo popolo, che gioca con le loro vite cercando un consenso e un'empatia che mai avrà, con il telefonatissimo ma comunque efficace sacrificio della protagonista.



Hunger Games già, i giochi della fame, perchè il popolo in questo distopico futuro nella sua stragrande maggioranza  la fame la soffre davvero, e più sei lontano dalla capitale peggio stai (identico a In Time in questo).
24 giovani, 2 per distretto, devono partecipare a questo gioco al massacro dove solo uno vince. E' così che lo "Stato" esercita il suo Terrore, riuscendoci in pieno peraltro.
E mi è piaciuta la Parata, l'Addestramento, le Interviste.
Tutto è sfarzo ipocrita, 23 giovani moriranno ma gli abitanti di Capitol City, quegli assurdi, colorati, snob e gelidi abitanti vogliono questo, vedere dal vivo e in tv lo spettacolo della morte ( Live, per parlare di un film che ho odiato profondamente che trattava all'incirca lo stesso tema dovrebbe impallidire a confronto).
La Lawrence è meravigliosa, ha anima, ha mestiere, dà profondità al suo personaggio senza sforzo alcuno.
E il suo personaggio ti prende sin da subito, e probabilmente finirai per amarlo. La scena della dimostrazione agli sponsor in questo senso ti cattura.
Poi cominciano i giochi, per me, credo a differenza di molti, parte più debole del film.
E se avevamo ancora dubbi li dissipiamo subito, quello che poteva essere un gioco al massacro effettivamente quello è: un massacro.
In tutta la seconda parte le scene telefonate abbondano, tutto è già scritto.
Tante ingenuità è vero, ma io mi sono immerso nell'atmosfera sin dal principio e in quella sono rimasto.



Ed ho trovato splendido, forse momento emotivamente più alto del film, il saluto che la protagonista dà al distretto non suo, il distretto che aveva appena assistito alla morte di una sua giovanissima figlia.
Cinema per giovani forse, ma capace di rubare l'occhio, trattare tematiche importanti, avere dolcezza e stile dove molti altri film a lui similari hanno ammiccamenti, belle faccine e volgarità.
E il cast è da pelle d'oca con i grandissimi Stanley Tucci e Woody Harrelson su tutti.
Mi sono divertito, interessato e moderatamente emozionato.
Ho trovato lievi e non fastidiose tutte le ingenuità della trama.
Mi è sembrato un film (un libro) scritto con intelligenza e girato con classe.
Mi accontento di poco forse.
Sarà il viso della Lawrence.
Sarà che ogni tanto mentre lo vedevo ripensavo a due fratelli che coloravano il mondo.
Sarà che 21 anni si possono avere per sempre.
Finchè la vita ci dice di no.

( voto 8 )

39 commenti:

  1. Come sai, non ho trovato tutto il ritorno emotivo che ha colpito te, e anzi, mi è parso tutto così buonista e retorico da farmi rimpiangere una meraviglia come Battle Royale.
    Peccato, perchè le idee di fondo restano interessanti.

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    1. James, hai ragione, quel retorico che dici te io forse l'ho trasformato in "telefonato".
      Però mi è sembrato tutto lo stesso semplice e puro, non pacchiano nella retorica.
      Come se il film ci dicesse "o.k, qui vogliamo emozionarvi con tutte le banalità possibili, ma lo facciamo con garbo e a bassa voce".

      Ecco, a bassa voce, Hunger Games mi sembra che le emozioni le sussurri.
      Sarà la Lawrence che mi fa dir questo.

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  2. Mr Daewoo le appiccico qui il mio pensiero sulla pellicola in oggetto. Come potrà vedere non sono esattamente concorde col suo giudizio, ma da quel che ho potuto intendere la sua è stata più una recensione "di cuore" che non di testa. Ergo, a conti fatti, il nostro pensiero non è poi così dissimile.

    "Hunger games" è sicuramente un discreto prodotto che ti traghetta senza eccessivi problemi fino al suo epilogo, questo però non è certo dovuto all'abilità del regista (pessimo nelle scene pseudo-action, dove quel che resta è solo una gran confusione, soprattutto nella prima parte quando va a rappresentare la vita nel distretto) o alla sapienza della sceneggiatura (a tratti davvero ridicola, vedi la scena in cui la Lawrence si rifugia su di un albero, e la combriccola di tributi cattivissimi, nonché arcieri provetti, desiste dal proposito di infilzarla dopo un paio di tentativi goffi e svogliati, assurdità totale), quanto soprattutto all'ottima performance dell'attrice protagonista.

    Questa ragazza oltre ad essere incredibilmente figa, dimostra un talento davvero non comune fra le sue pari età. Riempie la scena, riesce a dare spessore e credibilità alla sua condizione di abitante di un disgraziato "distretto" (forse l'unica a riuscirci), ha forza da vendere e riesce a tratti a tappare i tanti vuoti presenti in questa storia.

    Il potenziale c'era tutto in realtà, di certo i romanzi saranno interessanti, ma se mi vai a ripulire la connotazione principale di quello che doveva essere uno scontro mortale e disperato fra ragazzi, ovvero la violenza pura e cruda...beh è evidente che il risultato finale sarà un'altra semi-ciofeca per ragazzi, pronta a sostituire quella di twilight puntando più sul peraltro debole romanticismo che sulla forza del dramma e della suspense. Pur essendo ovviamente di gran lunga superiore alla saga vampiresca eh, beninteso.

    Personaggi solo abbozzati, un Lenny Kravitz inspiegabilmente vicino alla protagonista ma poi scomparso nel finale, un Woody Harrelson bravo sì ma anche lui piuttosto fluttuante in questa sceneggiatura mal curata, un'occasione persa per toccare il cuore dello spettatore con la vicenda del tributo più tenero e piccolo di età (eppure era piuttosto agevole riuscirci).

    Non ho visto "Battle Royale" ma a questo punto lo recupererò al più presto per fare i dovuti confronti.

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    1. Ah ah DFZ, sai perchè rido?

      Perchè avevo appena letto la tua ottima, ottima, riflessione sul film già nel blog di James.

      Hai ragione in tutto caro, anche nel fatto che io a volte (molto spesso) scriva più con il cuore che con la testa (vedi Ben X, Biutiful, Melancholia, The Road e decine di altri).

      Poi ero solo al cinema (nel senso senza nessuna persona con me), una situazione che mi capita raramente ma che amo da morire. Situazione che mi mette in contatto con la pellicola in un modo molto intenso.
      Forse è quello che mi ha fregato.

      Oh, ma te quando recensisci?

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    2. Ho scritto sto commentino da cani, mamma mia.

      Stavo vedendo i voti del fantacalcio in contemporanea, abbi pazienza...

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    3. ahahah... capisco. Ma si alla fine lei ha visto tutto, lei ha riconosciuto il Male presente in questa pellicola, ne ha persino individuato l'alcova con tanto di via e numero civico.

      Quel che non ha voluto fare è soltanto stanarlo, portarlo in superficie, palesarlo a sé prima che ai suoi lettori, smascherarlo. Lei l'ha lasciato lì, silente e tranquillo, in questo senso si è rivelato magnanimo ed innamorato (della Lawrence ovviamente, non certo del film).

      Ebbene lei dovrebbe vergognarsi sa? ahah.. un critico e sceneggiatore come lei non può permettersi di abbandonarsi alle ragioni del cuore, capisce? Lei non può, deve farlo per noi lettori, dannazione. Deve farlo per uno come me che ha dovuto leggere la sua stroncatura a quello show monumentale che è "The Avengers", per poi visualizzare un 8, dico OTTO, come votazione di questa modesta teen-opera.

      Mr Daewoo stia molto attento eh, attenzione, non si azzardi mai più. E per la seconda volta, peraltro, mi ritrovo qui a dire "cazzo, finalmente uno come me", quando leggo che lei suole recarsi in solitaria al cinema per godersi a pieno il suo bravo filmozzo. GRANDISSIMO, lo faccio da sempre spesso anch'io, è il TOP.

      Guardi, è da poco che mi son deciso a buttare giù due pensieri su ciò che amo, in primis sulla mia cara Settima Arte. Ho messo su un bloghettino e vediamo come gira la cosa, di certo devo un attimino capirci di più su come gestirlo (magari la contatto in privato e le pongo un paio di quesiti in merito). Mi fa immenso piacere già soltanto rintracciare persone che amano il Cinema come me, anche se solo virtualmente, dato che fra i miei amici e conoscenti c'è un bel po' di superficialità e banalità a riguardo. Come scritto sul mio blog ho necessità di confronti di un certo tipo sull'arte in genere, perché credo che per gente come noi sia una vera e propria necessità, una fuoriuscita da sto triste e piatto mondo "reale" pieno zeppo di automi e teste di cazzo.

      Di sicuro ho in programma di analizzare un po' i registi e le opere che amo e che stimo, ora vediamo mr. Lei è un grande comunque, maledetto.

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    4. Io ti amo DFZ.

      Te dimmi ora come si fa.

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  3. Ho riletto la recensione e il suo commento in risposta al dr Ford, mi sono sforzato di immaginare il film senza la sua protagonista o con una qualsiasi interprete di grido che non fosse la Lawrence.

    Ebbene, per quel che mi riguarda, la "risposta" al suo dubbio "sarà la Lawrence che mi fa dir questo" è assolutamente si, è proprio la Lawrence a far respirare questo film. Il suo sguardo è l'unico sguardo, attraversa tutto il resto e lo ricopre, lo migliora, lo filtra. Quindi mr Daewoo io posso capire il suo pensiero, probabilmente e molto più semplicemente a me tutto ciò non è bastato.

    Quindi se obiettivamente e tecnicamente il film resta una delusione, visto da una particolare soggettiva risulta invece diversamente ponderabile, sondabile, interiorizzabile. Ed è quello che probabilmente è successo a lei, mio caro collega cinefilo, sempre e solo secondo il mio modestissimo giudizio.

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    1. O forse ci si sta facendo solo troppe pippe su sto film. La verità è che sta tipa ha fatto fessi e lessi entrambi, è un incanto di femmina e tanti saluti a tutti, piuttosto e anzichenò.

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    2. Oddio DFZ, sai che mi stai assolutamente convincendo?
      Ma che m'ha fatto la Lawrence sant'Iddio, che m'ha fatto?

      otto (OTTO) (8) a un film che ha una sceneggiatura che va sui due binari di un trenino.

      Il fatto è che ero partito con quel viso stampato sulla locandina impresso nella mente, ero da solo al cinema, L'ho Vista e probabilmente alla Capacità Critica ho aperto la porta della sala e gli ho detto di aspettarmi fuori a fumare.
      Poi uscendo l'ho recuperata ma era terribilmente stanca e gelosa che avessi tenuto solo il Cuore dentro la sala con me.

      e poi mi ha rinfacciato moltissimo che non è la prima volta che accade, che anche a casa ogni tanto la rinchiudo in bagno finchè il film non è finito.

      Ora mi ha posto una condizione, o l'abbandono per sempre o la riprendo con me.

      Che fare?

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    3. Niente, non deve fare niente se non provare un po' di vergogna e soprattutto confessare tutto a sua moglie. Pervertito.

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    4. E' più grave che io amo lei o lei?

      In un caso il lei è per dare del lei, nel secondo per la femmina.

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    5. Avevo inteso, amore.

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  4. film ottimo. un filino sotto il romanzo da cui è tratto, ma comunque davvero interessante. prossimamente 1 o forse 2 post approfonditi al riguardo... :)

    e pleasentville era un altro piccolo capolavoro!

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    1. Azzo Cannibale, questa non me l'aspettavo. Leggerò con interesse le sue motivazioni, ma è molto strano che dal regista del super-film per super-famiglie "Seabiscuit" lei tiri fuori un giudizio addirittura più che discreto. La cosa mi incuriosisce non poco, le dirò ;)

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  5. Ma come, mi stavo appena autonvincendo di aver visto un altro film e te ora mi dici che è ottimo?

    Volete mandarmi fuori di testa brutti complottisti?

    Verrò a leggerti con piacerissimo.

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    1. Non stoppi il processo di autoconvinzione, non ceda al lato oscuro della Lawrence, maledetto Daewoo.

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  6. Non c'è niente di male a giudicare i film prima con il cuore che con la testa... e poi, in effetti, di fronte a una come Jennifer Lawrence è difficile resistere: le ho dedicato ampio spazio sul mio blog, è l'ultimo dei miei 'amori cinefili'. Quindi... quanto ti capisco !

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    1. Ah ah Kelvin, io con DFZ scherzo perchè tanto lo so che purtroppo per me il cuore sarà SEMPRE davanti a tutto.

      Verrò a trovarti!

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    2. Ci tengo a chiarire che in ambito cinematografico io sono spettatore puro e candido come un bimbo eh, il cuore è sempre stato al primo posto anche per me, anzi gli snob pseudo-intellettualoidi a tutti i costi mi hanno sempre infastidito parecchio. Cultore dei Rocky, Rambo, Indiana Jones, Ritorno al futuro, (un enorme pezzo della mia esistenza) e potrei continuare ancora per molto, sempre in ambito 100% cuore di paglia.

      Il punto è che stiamo parlando di enormità finite nell'immaginario di milioni di ex infanti come lo siamo stati noi, generazione anni '80. Stiamo parlando di cult movie, a prescindere da gusti e quant'altro. Però ecco, onestamente non riuscirei ad andare "di cuore" su un film come "Hunger games", proprio no. E di testa è quel che è, un film grandemente imperfetto, credo in modo piuttosto oggettivo.

      Poi la Lawrence è uno spettacolo, incantevole. Però non è che ora ogni film in cui recita una strafiga debba diventare necessariamente un prodotto riuscito sol per questo, altrimenti ogni pellicola di una Megan Fox sarebbe da Oscar, e non mi pare proprio sia il caso.

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    3. QUi non parliamo semplicemente di strafighe DFZ.
      Qui parliamo di una che ha il fuoco della recitazione dentro, altro che Megan Fox Crime.

      Che sia bella è solo la ciliegiona.

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    4. Si, ma in ogni caso una Lawrence infuocata (in tutti i sensi eh, vedi coreografia "distretto 12" by Kravitz-Tommassini per la parata pre-torneo, peraltro una delle cose migliori dell'intera pellicola) non basta per avere un grande film, siam sempre lì.

      E comunque lei ormai è tornato sui suoi passi, è bastato un intervento di Cannibal Smith per piegare la sua volontà. Mi sento deluso e di già tradito, voglio il divorzio.

      Chiami quel finocchio di Signorini e gli comunichi la cosa, grazie.

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    5. dammi l'orecchio DFZ

      (ho letto tutto quello che hai scritto sul film qui e altrove. Hai perfettamente ragione,credo,su tutto ma ormai ho preso una posizione, devo tenerla!)

      Hunger games è meraviglioso, lei non capisce nulla di cinema.

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  7. uh, c'è la barra dei commenti! devo approfittarne! ma che dico se questo non l'ho visto e, ehm... a vedere il trailer manco mi ispira molto...?
    ok, dico che cercherò invece pleasentville, via!

    (ah, non c'entra ma ripensavo ai supereroi e volevo chiederti: ma super l'hai visto??? daiiiiiii, guarda super! è angosciante e splatter come piace a te!)

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    1. Spetta Cikettina, io mica contesto i supereroi in genere ma le megaproduzioni piene di effetti speciali.

      Super se non sbaglio è tipo Kick Ass o Defendor no?
      Supereroi per modo di dire insomma.
      Ben venga!

      Un altro che ho amato moltissimo è Watchmen ma lì c'è un testo sotto che è di una forza e complessità incredibile, altro che Povia che vole il tesseratto e chiamano i 4 dell'Ave Maria per faglie male.

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    2. "Super" a me è piaciuto tantissimo, e quella Juno lì è uno spettacolo di peperino sexy, sempre perfettamente a suo agio in ogni film cui prende parte (vedi anche nell'ultimo, sufficiente e nulla più, "To Rome with love" di Woody Allen).

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    3. Specie nel misconosciuto Hard Candy.
      Concordo.

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  8. Pleasantville lo avevo amato alla follia, un piccolo, delizioso gioiellino.
    Hunger Games invece, purtroppo, dopo una prima parte visionaria e interessante si sgonfia proprio in quei giochi banalissimi, telefonati e privi di emozioni che non siano quelle solite di un filmetto per adolescenti.
    Peccato, perché il cast di contorno è perfetto (un po' meno quello dei giovani attori protagonisti, di cui si salva, appunto, solo la Lawrence).
    Adesso sono curiosa di leggere il libro.

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    1. Eh, ormai non so più come difendermi carissima.
      Le vostre critiche sono assolutamente inattaccabili.

      Ma mi sono immerso nell'atmosfera, mi ha fregato.

      Oh Babol, ci eravamo conosciuti per qualche horror scrauso vero?

      Devo ricominciare a cibarmene.

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  9. L'onestà intellettuale di mr Daewoo è merce rarissima di questi tempi, un plauso a lui. Lei è un grande, dico davvero.

    Con affetto, suo marito/moglie.

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  10. Sono più rosso di un pomodoro a grappolo maturo.

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  11. bella recensione!compliments!Se c'è bisogno di sostegno per il film io sono qui! e a quanto pare abbiamo anche il sostegno del cannibal per cui ce la possiamo fare ahaha:)

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    1. Grazie Alessia!

      dammi l'orecchio (citazione di circa 9 commenti sopra)

      (in realtà io sono davvero convinto che Hunger Games sia davvero un ottimo prodotto, lotterò per difenderlo fino all'ultimo)

      ho sbagliato del tutto valutazione sul film, non è che appena sufficiente.

      Ciao!

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  12. Ho visto il film ieri ed ho appena letto la tua recensione.
    Purtroppo a me il film non e' piaciuto MA la tua recensione e' fantastica, soprattutto nel finale quando scrivi:

    "Sarà il viso della Lawrence.
    Sarà che ogni tanto mentre lo vedevo ripensavo a due fratelli che coloravano il mondo.
    Sarà che 21 anni si possono avere per sempre.
    Finchè la vita ci dice di no."

    Questo si' mi ha emozionato.

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    1. Grazie Iacopo!
      Se hai letto i commenti avrai visto come mi è sorto più di un dubbio sulla valutazione che ho dato al film.

      Ti ringrazio moltissimo di quello che dici alla fine. Se qualcuno si emoziona un pò con le mie emozioni mi fa emozionare.

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  13. ho scoperto questa recensione solo oggi... E soprattutto ho scoperto questo blog solo oggi... Meglio tardi che mai! :)
    Grazie per le emozioni!

    da una Cinemaniaca che spesso guarda le pellicole fin troppo con il cuore che con la testa! ;)

    p.s. Ho amato tantissimo il libro e apprezzato la pellicola vuoi perchè anch'io pensavo un po' a Pleasantville, vuoi perchè la Lawrence è meravigliosa (l'avevo già trovata straordinaria in Winter's Bone).

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    1. Ma grazie a te!

      Non parliamo di cuore, mi frega sempre mannaggia. Eppure in teoria ho studiato cinema in maniera molto analitica, e vabbeh.

      Grazie di tutto Lit :)

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