11.5.14

Recensione: "Ballata dell'Odio e dell'Amore"



presenti spoiler

Sinceramente, è uno scherzo?
Dove sono piazzate le telecamere?
Avevo sentito parlare di questo Balada triste de trompeta come di un piccolo gioiello, di un irriverente capolavoro d'autore, di un mix tra Fellini e Tim Burton o altre, alla luce dei fatti, cazzate simili.
Ma questo, signori, è puro trash.
Ora, è facile usare la malinconia e il lato terribile dei clown, la magia del circo, la Storia e credere di fare film d'autore. Chiunque unisce questi elementi .troverà moltissima gente pronta a cascarci.
Ma questo è puro trash.
A un certo punto uno dei protagonisti racconta una barzelletta.
"Un padre va all'Ospedale dove la moglie ha appena partorito. Chiede all'infermiera quale sia il figlio. L'infermiera glielo mostra e poi inizia a sbatterlo violentemente contro il muro (l'attore con un pollo mima violentemente il gesto). Il padre disperato gli dice cosa sta facendo, gli ha ucciso il piccolo. "Ma tanto era già nato morto" - gli risponde l'infermiera"
Ecco, il film è tutto qua. Non fa ridere, è grottesco, è fastidioso. Quella barzelletta è manifesto del film.
Ora, io non so se De la Iglesia volesse fare un cult trash. In quel caso c'è riuscito. Ma ho sentito voci che parlano di film d'autore, di metafora grottesca, di accusa alla Guerra vestita da film di genere come nel meraviglioso, quello sì, Labirinto del Fauno.
Il problema è che sto film più che da De la Iglesia sembra scritto da Rita Della Chiesa.
Chi l'ha esaltato forse non si è accorto di una delle sceneggiature più disastrose nella storia recente del cinema.



Ogni scena è attaccata all'altra in modo disastroso, sembra quasi un trailer, causa-effetto, giorno, notte, giorno in azioni da 5 minuti, gente che si sposta e poi è sempre là.
Il clown triste conosce lei, la sera vanno alla casa degli orrori su invito di lei (di già?), poi sono al circo, poi 2 minuti di circo, poi la sera escono e vanno al luna park, poi sono al circo. Sembra tutto lì intorno.
Per non parlare di quando lui distrugge la faccia a lui.
A proposito, molto simpatica la scena, lui li trova che trombano e allora "tromba" lui.
Comunque...
Quello fugge per il bosco (velo pietoso) e la scena dopo è già un uomo delle caverne, e la scena dopo lo trovano degli ex generali (la catenina, mavafanculo) e diventa il loro cane, e la scena dopo si deturpa la faccia senza motivo e la scena dopo diventa un clown killer. Passaggi così, di devastante pochezza. Ogni 3 minuti lo spettatore si chiede "perchè"? Un montaggio fantozziano. Il clown cattivo la notte dell'agguato è dal dottore che tenta di rimettergli a posto la faccia. Intanto l'altro fugge. Poi vediamo la MATTINA il primo che va in un bar e si vede sfigurato in montaggio alternato con quell'altro che ancora fugge, e mi pare di sera.
Glissiamo sul tentativo di far ridere, col nano che ripete 35 volte della moto, con la moglie del dottore, con tanti personaggi che provano ad esser simpatici ma se questa è la comicità della Spagna sono contento di esset nato qua.
Il grassone che corre nudo poi? Disgustoso, non so se dovrebbe far ridere, disgustoso.
Ma si continua così, la Storia è sempre sullo sfondo o prepotentemente in campo e la si usa in un modo per cui gli storici avrebbero dovuto bloccare la distribuzione.
Continua fino alla fine il metodo delle scenette attaccate l'una all'altra senza motivo.
Il clown c'ha il furgoncino dei gelati, non se sa come, il clown fugge da 20 carabinieri non se sa come chè prima ce l'hanno in braccio, poi uno spara e poi lui è in cima alla collinetta e i poliziotti in fondo.

Risultati immagini per ballata dell'odio e dell'amore scene

E alla fine c'è l'apice di questa scrittura disastrosa.
I protagonisti sono in una miniera, poi dentro un bellissimo palazzo e poi in cima ad una torre.
In 3 inquadrature.
Fotografia molto bella, suggestive le location, sempre fortissimo il fascino del circo e l'appeal che danno i clown, è per tutti questi motivi che il film si salva dal disastro.
Gli attori non si distringuono dagli animali del circo, meno male che il clown cattivo è molto bravo.
Il protagonista è Massimo Marianella grasso.
Ma qui mi sa che la gente è rimasta ipnotizzata dai clown e non ha visto uno dei film più disastrosi degli ultimi anni.
E poi lei che regge i loro 200 kg nello strapiombo, e poi mica si sa che succede e le scelte che fanno.
Ma alla fine ci sono due clown che piangono perchè per la loro avidità hanno perso entrambi la "cosa" che volevano. In quella che è la scena più riuscita del film.
Già, la "cosa", perchè se davvero De la Iglesia o chi ha esaltato il film crede che in questa pellicola si racconti in qualche modo l'amore allora, con tutto il rispetto, credo che non è mai stato innamorato.
Non c'è amore nella ballata. C'è la voglia di parlare di tutto, della vita e della morte, dell'amore e dell'odio, della Storia e della malinconia.
Ma raccontare ste cose in un modo così trash e approssimativo è impossibile.
Alle 2.50 di notte chiamo mio fratello perchè l'avevo costretto a vedere il film (era su RaiMovie) dicendogli che fosse un capolavoro.
Tremo, magari anche lui è caduto nella trappola di De la Iglesia e della facce dei clown.
La telefonata comincia con un'offesa a me.
Del resto della stessa nemmeno scrivo.
Oh, meno male, siamo in due almeno.

( voto 5,5)

24 commenti:

  1. Come ti ho già scritto su faccuabucco, parte alla grande, ma si svolge in maniera davvero malfatta.Peccato, perché la scena finale e quel discorso fatto da uno dei personaggi (non siamo noi, è questo paese che è malato) sono di una bellezza quasi straziante!

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    1. La scena finale sì, quella frase invece m'è sembrata una paraculata d'autore.
      Comuqnue devo vedere altro di De la Iglesia, c'è una certo senso estetico ed una cifra che se azzecca il film giusto può piacermi.

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  2. Non mi aveva entusiasmato, eppure le idee ci sono tutte.
    Del resto, anche il regista è assolutamente incostante.

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    1. Le idee non bastano se poi scrivi un film coi piedi.
      Ma che sto regista possa essere interessante ci credo

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  3. pure io ne avevo letto bene bene. hai ridimensionato la mia curiosità

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    1. No, invece voglio che te lo vedi perchè devo capire se siamo io e mio fratello quelli a non capirci una sega

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  4. discontinuo forse, la prima parte mi è piaciuta di più, però mi è piaciuto.
    forse a uno spagnolo comunica di più, chissà.

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    1. Quello sicuro, il film oltre ad avere una comicità che probabilemnte da loro funziona è talmente legato alla storia della Spagna che a loro comunica sicuramente di più.
      Se poi ha funzionato non lo so :)

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  5. Se dici che è puro trash e poi gli dai 5,5... allora lo devo guardare!

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    1. Ah ah, il problema è che io l'ho visto come trash, molti altri come gemme d'autore.
      Nel sito che frequento i voti dall'8 al 9.5 abbondano.
      Quello che ti assicuro Michele è che magari il film può davvero essere un gioiello ma a sceneggiatura è disastrosa...

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  6. A me la prima parte non era nemmeno dispiaciuta, poi prende una piega non so se più sgradevole o delirante e non si capisce dove voglia andare a parare...

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    1. Confermo con il peggioramento nel secondo tempo ma i prodromi c'erano già nel primo, altrochè...

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  7. anche per me una porcheruola trash, che sprofonda in un finale rovinoso...
    e non è manco un trash di quelli divertenti. che ballata triste

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    1. Ecco, è proprio quello, è trash ma non divertente.
      Non lo so, più ne leggo in giro e più lo esaltano.
      Vacce a capì qualcosa...

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  8. Sgradevole, odioso, a tratti agghiacciante..

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  9. Sembrerà strano ma mi hai messo voglia di vederlo nonostante la stroncatura. La locandina comunque è una trappola per polli

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    1. La locandina è meravigliosa, una delle migliori che ricordi.
      Ma anche il film a livello visivo è quello eh, merita.
      Te sei talmente particolare, geniale e strano che magari andrai in brodo di giuggiole co sto film.
      Anche io volevo andarci, il soggetto e lo stile erano fantastici.
      Ma un film va anche scritto per diamine.
      E' un trip, potrebbe piacerti Faina.
      Io ero talmente basito e allibito che dal silenzio che c'era avrei potuto sentir scoreggiare una mosca (cit)

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  10. non ci siamo andati leggeri nemmeno noi.
    http://icineuforici.blogspot.it/2012/11/alex-de-la-iglesia-ballata-dellodio-e.html

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  11. Con occhi bassi che passano veloci da uno all'altro, a tanto bassa voce da non venir sentito:
    ...a me, mi piacque...

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    1. Ah ah, ma devi dirlo forte!
      Sai che a me piace il contraddittorio e sono sempre in dubbio con i miei giudizi.

      In realtà piace a tanti Edo, ad alcuni tantissimo poi (magari anche a te).

      Ma ti assicuro che OGGETTIVAMENTE ha una sceneggiatura disastrosa.

      Però l'ambientazione, l'originalità, il suo saper dissacrare, il coraggio, l'atmosfera e mille altre cose possono fare di questo film un cult, me ne rendo conto

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  12. Come al solito un brivido di soddisfazione, leggo il post e trovo le mie parole. Conosco bene le opere e la traiettoria di De la Iglesia, avendolo quasi amato quando ancora non del tutto maturi entrambi. Ho quasi detestato questo film, nonostante abbia tutti gli elementi che potrebbero farne un film che mi dovrebbe piacere, inclusa la prova drammatica del protagonista Carlos Areces, precedentemente comico demenziale secondario, unica cosa secondo me riuscita solo per la fiducia che da spettatore avevo riposto in lui e poi dimostratasi non sprecata in altri film successivi. Eppure il film risulta più demenziale dell'umorismo televisivo di cui faceva parte, il tentativo d'autore più infantile che abbia mai visto, e quello che per me è stato il punto d'inflessione del declino di De la Iglesia in quello che si è dimostrato poi, approfondendo questo goffo ed involontario trash d'autore con le Streghe di Zugarramundi ed il Bar, facendo finta che Mi Gran Noche neanche esista. De la Iglesia è profondamente spagnolo e quasi non capisco quanto chi non conosce la Spagna e la cultura spagnola possa capire dei suoi film, ma vi assicuro che anche i riferimenti culturali sono ridicoli. Non basta la metafora Clown/bando repubblicano, Zampanò/bando nazionalista e la bella Spagna maltrattata da entrambi per salvare un frullato di pop e trash e fare di lui un Tarantino iberico.

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    1. ecco, sono questi i commenti che arricchiscono una analisi, un regista e un contesto

      ricordo perfettamente la tua conoscenza del mondo spagnolo

      contentissimo di averti rivisto Artemis ;)

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