10.1.15

Recensione: "The Town"

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E' sempre bello poter dire di essere al pari della filmografia/bibliografia di un autore.
Hai quella sensazione di completezza, di perfezione.
Certo, qui non stiamo parlando nè di Kubrick nè di Kafka e non abbiamo nemmeno davanti gigantesche filmografie hitccockiane o infinite bibliografie proustiane (che là anche solo uno basterebbe per tutti) ma insomma, anche nel piccolo e nel non eccelso raggiungere questi min-obiettivi non è male.
Ecco quindi che mi trovo ad aver visto anche la terza regia di Ben Affleck, dopo gli ottimi, bellissimi, Gone Baby Gone ed Argo.
E, che dire, se non fosse per quella faccia un pò così, se non fosse per quel fisico un pò così, se non fosse per una carriera un pò così, ecco, credo che tutti staremmo qui a considerare il buon Ben (da me ribattezzato Ben di Dio ispirato dall'amore folle di una ragazza per lui ) come uno dei massimi registi mainstream hollywoodiani contemporanei. Diciamo degli under 40 (o appena sopra) uno dei primi 5.
Credo che questi tre film possano essere o rappresentare un ideale cofanetto sul crimine.
Il crimine che lavora silenziosamente nella corruzione e nel marcio di Gone Baby Gone, quello Internazionale di Argo e quello più classico, d'azione, di delinquenza e rapine di The Town.

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Altro grande film comunque, granitico, di fortissima matrice letteraria dietro.
Chi mi legge sa che se io vedo un inseguimento in macchina o una sparatoria di solito ho un rigetto pari solo nel vedere film in costume ottocenteschi.
Ma quando queste scene, oltre ad esser girate magnificamente, sono solo uno dei tanti pezzi del puzzle, uno dei mezzi insomma, e non il fine del film, allora va benissimo.
The Town è così, un film che gioca molto con il cambio di ritmo, passando più di una volta da quello classico da crime che racconta di indagini e di rapporti umani difficili a quello frenetico, adrenalinico di alcune scene d'azione notevolissime.
Credo vinca la sua battaglia in entrambi i fronti.
Certo, per quanto riguarda le scene d'azione, i colpi della banda, c'è veramente poco da dire.
Basterebbe il prologo, basterebbe l'epilogo, anche se probabilmente il migliore, quello che rimane più impresso, quello visivamente più bello e meglio costruito resta il centrale, con quelle inquietanti maschere da suore e un inseguimento girato da Dio.
Ma anche l'altra parte funziona molto bene malgrado, e in questo dispiace dovermi accodare alla critica pecorona (nel senso non qualitativo ma quantitativo) devo anche io confermare le non eccelse qualità recitative di Affleck, dal volto abbastanza monoespressivo e perennemente rincoglionito (a sto punto io lavorerei ancora più di sottrazione e metterei una maschera fissa alla Gosling).

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Magnifico invece Renner, uno di quegli attori che regala sempre qualcosina ai film che interpreta. Il suo criminale pazzo, violento, cinico e senza più niente da perdere è probabilmente l'ago della bilancia dell'intero film, quello che tiene costantemente la pellicola in un eccellente equilibrio.
Non è un caso infatti come in un film di tensione quasi costante, di spari e morti ammazzati, di rischi e pericoli dietro ogni angolo io abbia trovato la scena del bar, con quel tatuaggio da non dover vedere e quel Renner fintamente affabile il momento più teso dell'intero film.
Bravissima anche lei, da me già incensata nel Il Mistero di Rockford. E bellissima, ca va sans dire.
Ci sono momenti di stanca, ci sono ridondanze e ripetizioni, manca asciuttezza, e ho trovato un filino pericoloso far passare il protagonista, Affleck (vero e proprio criminale, da mettere in galera a vita) come un personaggio persino positivo.
Ma resta un grandissimo thriller.
E quel "giornata di sole" nella telefonata (grande rimando a una frase buttata là durante il film) l'ho trovato davvero notevole.
E poi alla fine, Ziwataneo...

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Impossibile non andare con il pensiero a quel capolavoro di film.
Un messaggio nascosto nella terra dove uno fu nascosto nei sassi,.
Io ci sono ancora, un giorno se vuoi mi troverai là.
Andy ci andò subito, Claire ancora non può, e forse non potrà mai.
Ma è sempre bello avere uno Ziwataneo.
Sempre bello avere un Montauk.
Sempre bello avere un posto dove incontrarsi ancora.

24 commenti:

  1. In effetti , dici benissimo tu all'inizio, personalmente sono un po' prevenuta verso Be( fosse meno bello!!!!!!), ma questa tua recensione con le sue ultime fatiche , mi induce ad andare a vederlo quanto prima..
    Buon pranzo e un abbraccio!

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    1. Ma non hai visto nessuno dei 3 Nella?
      Vai con Gone Baby Gone, il suo primo, quello più piccolo ma, forse, il più bello.

      Appena pranzato, un abbraccio anche a te :)

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  2. Film davvero bello! Come regista, Ben ci sa davvero fare. perché quindi si ostina a recitare?

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    1. Dai, recitare può recitare. Certo che se al posto suo piazzasse un fuoriclasse i film da bellissimi diventerebbero spettacolari.
      Ma vedrai, credo, che almeno nelle sue regie non salterà più la barricata

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  3. molto solido e bello questo film. renner credo sia migliore di affleck come attore, per lo meno ha un ventaglio maggiore di espressioni. rebecca hall è molto graziosa, poi woody allen, qualche anno dopo, ce l'ha pure fatta vedere più passionale. anche a me è piaciuta molto nel MISTERO DI ROCKFORD, che m'è pure garbato come film.

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    1. E' davvero brava.
      E ha una bellezza non banale.
      Sul confronto Renner-Affleck nemmeno da discuterci :)

      E' vero, sottovalutato quel thriller...

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  4. A me è piaciuto anche Jon Hamm, lo conosco poco, ma qui non è da sottovalutare. Concordo appieno con la regia di Ben, come lo chiami, da attore l'ho sempre recepito "stitico".

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    1. Bravissima Santa, me l'ero appuntato anche io l'interpretazione di Hamm (aiutata da un bellissimo persomnaggio per me) ma poi tra una cosa e l'altra l'ho dimenticato.

      Stitico è buffo e pertinente.
      Poi è strano che a qualcuno faccia caca... a quel punto :)

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  5. Ottimo film davvero. Anche se, nelle mani di gente come Mann, avrebbe spaccato.

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    1. Ci sta, ci sta.
      Un pelo di sporcizia in più e un protagonista coi controcazzi e spaccava

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  6. Il film l'ho visto un po' di tempo fa e mi era piaciuto molto: il suo limite maggiore e' che il film e' un esplicito remake e omaggio a heat di mann che secondo me e' un film inarrivabile. Infatti in una scena ha usato la stessa identica musica e nella versione extended ben affleck guarda alla tv heat....

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    1. Una volta feci un post sui film più importanti che non avevo visto.
      Heat era tra questi.
      Heat è tra questi.
      Comunque sì, non parlerei di remake (o meglio, non esplicito) ma di grande omaggio e ispirazione senz'altro.
      Se non sbaglio Heat ha nella scena dell'accordo tra i due quella più famosa e "importante",ecco,qui forse manca quell'accordo no?

      Ottimo commento comunque

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  7. Certo, hai ragione, diciamo che ben ha rifatto heat e soprattutto ha salvato il protagonista e la sua storia d'amore quando invece de NIro ci lasciato le penne.

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  8. Comunque heat lo devi recuperare....l'ultimo grande film di deniro e la pacino

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    1. Ma assolutamente!

      Anche se m'hai praticamente detto il finale :)

      (tranquillo, io sono l'uomo spoiler per eccellenza)

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  9. Bel film, anche se ci stanno tutti i limiti che hai sottolineato tu.
    La scena al bar, quando lui gli copre il tatuaggio, credo sia quella più tesa (forse anche più del bellissimo inseguimento centrale).

    Ma Heat devi vederlo Giusè.

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    1. A proposito: cosa intendi quando dici che manca asciuttezza?

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    2. Asciuttezza proprio nel senso in cui l'ho usato, opposto alla ridondanza.
      Vedi, ci sono due tipi di asciuttezza per me.
      La prima è quella collegata al plot, ossia al saper raccontare una storia nel modo più essenziale possibile, senza scene riempitive (messe o per spettacolarità o semplicemente ridondanti, che mostrano e sottolineano cioè qualcosa che già sapevamo), la seconda invece alle singole scene, alla costruzione di esse. Una stessa scena può esser girata e mostrata in modo asciutto ed essenziale oppure caricata di mille orpelli, inutili o no (dialoghi, colonne sonore, azioni, pathos etc..).
      Ora non mi ricordo bene il film ma se ho scritto quello vuol dire che almeno 4,5 volte mi sono detto o che quella scena fosse inutile ai fini del racconto o che alcune scene avessero esagerato in qualcosa.

      Eh, lo so che devo vederlo...

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  10. Ah ok, ora ci siamo. Allora: ho pensato la stessa cosa a proposito del quartiere; nel senso che il film ritorna spesso, ma proprio tramite i dialoghi, sul suo degrado. Ecco, questo l'ho trovato ridondante anch'io. E vabbè la faccia di Ben Affleck, ridondante anche quella :)
    Però come regista mi piace parecchio.

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    1. La faccia di Affleck è ridondante nella sua asciuttezza. :)

      Assolutamente, 3 film tutti sull' 8 o poco oltre, veramente incredibile.
      Questo era quello che più difficilmente si "prestava" a me, ma niente da dire, gran bella roba :)

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  11. Heat lo trovo ridondante plateale, si puo' essere ridondanti di nascosto? Un qualcosa di cui ci vergogniamo come gli stupri subiti durante l'infanzia ma li teniamo nel cuore come primi assaggi di amore e ci ostiniamo riportarli come tali a fiumi di consenso generale? Affleck lo trovo ogni ruolo meglio, ed anche il suo 'essere patetico' apprezzo sempre di più. Lo avevo da una vita The Town ma non mi ispirava ma mi hai trasmesso l'amore per lui :). Poi uomini con una mascella squadrata e la barba di tre giorni mmm...

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    1. Cavolo, sto commento è al tempo stesso interessante, divertente, strano ed inquietante, dimme te come devo prenderlo, ahaha

      intendo la prima parte

      che dici, a 5 giorni invece è troppo la barba?

      (contento ti sia piaciuto...)

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    2. Faccio bene allora a trattenermi dal commentare i 15 film più strambi che hai visto. La peluria va benissimo in tutti i contesti :)

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    3. anche sui mostri con un occhio solo? ;)

      ahaha

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