10.1.23

SONDAGGIO MIGLIOR FILM DISTRIBUITO IN ITALIA NEL 2022 - REGOLAMENTO COMPLETO - VOTATE!!!

 


Torniamo finalmente all'appuntamento più amato da tutti, quello del Mega Sondaggio sul miglior film uscito quest'anno in Italia.
Per una incredibile coincidenza negli ultimi 3 anni ha votato sempre lo stesso numero di persone, 113, 113 e 113.
Riusciremo ad arrivare a quelle cifre??
Forza!
A seguire c'è tutto l'elaborato regolamento, per favore leggetelo perfettamente, è veramente inutile votare senza averlo letto!

ricordo i vincitori delle passate edizioni

2016 Il Figlio di Saul
2017 Arrival
2018 Il Sacrificio del Cervo Sacro
2019 Parasite
2020 (sondaggio non fatto, ma lo faremo)
2021 E' stata la mano di Dio


POTETE VOTARE FINO A 10 FILM, DARO' COME PUNTEGGI 15, 13, 11, 9, 7, 6, 5, 4, 3, 2

NUMERO MINIMO DI FILM VOTATI: 5

POTETE VOTARE ANCHE SENZA GERARCHIA, IN QUEL CASO TUTTI I FILM PRENDONO 6 PUNTI

VALGONO SOLO I FILM USCITI IN SALA IN ITALIA NEL 2022, CONTROLLATE CON GOOGLE, MYMOVIES O COME VOLETE

QUESTO VUOL DIRE CHE ANCHE TITOLI USCITI ALTROVE ANNI PRIMA MA DA NOI SOLO NEL 2022 SONO ASSOLUTAMENTE IN GARA

SE AVETE VISTO IL FILM IN STREAMING ILLEGALE - A PARTE UNA TIRATA D'ORECCHIE - STICAZZI, SE IL FILM HA AVUTO DISTRIBUZIONE IN SALA O PIATTAFORMA NEL 2022 LO VOTATE LO STESSO.
 QUINDI CONTROLLATE CHE TUTTE LE VOSTRE MIGLIORI VISIONI 2022, ANCHE QUELLE FATTE IN RETE, SIANO POI STATE ANCHE DISTRIBUITE

VALGONO ANCHE GLI ORIGINALI DELLE VARIE PIATTAFORME (NETFLIX, PRIME ETC...) USCITI NEL 2022. ANCHE MUBI ITALIA!

NON VALGONO I FILM VISTI IN DEI FESTIVAL MA POI NON DISTRIBUITI UFFICIALMENTE E, OVVIAMENTE, NEMMENO I FILM CHE FINO AD OGGI HANNO AVUTO VITA SOLO IN RETE 

PREFERIREI CHE METTIATE I VOTI QUA NEL BLOG (dico agli amici di fb) PERCHE' SAREBBERO VISIBILI A TUTTI E, SOPRATTUTTO, NON AVREBBERO LA VOLATILITA' DEI SOCIAL, RESTEREBBERO QUI PER SEMPRE (ma vanno bene ovunque, Guardaroba, Pagina Fb del blog, Telegram, anche col piccione viaggiatore)

10 SE FARETE DEGLI ERRORI VE LO DIRO' NEI COMMENTI. SE NON CORREGGERETE SCALERO' IO ELIMINANDO I TITOLI NON VALIDI

11 AVETE TEMPO PER VOTARE FINO ALLA MEZZANOTTE DI MARTEDI 17 GENNAIO (per capirsi quando scatta mercoledì)
FINO A QUELLA DATA POTRETE ANCHE MODIFICARE IL VOSTRO VOTO PIU' VOLTE, MAGARI RECUPERANDO QUALCHE FILM!

12 ALCUNI FILM USCITI NEL 2021 MA SOLO NELL'ULTIMA SETTIMANA, A CAVALLO DEI DUE ANNI INSOMMA, IO LI CONSIDERO IN GARA. OGNUNO DI VOI USI IN QUESTI CASI I PARAMETRI CHE VUOLE

13 NON VALGONO VOTI ANONIMI!!

14 SE NON VI RICORDATE I FILM CHE AVETE VISTO QUEST'ANNO O ANCHE SE NON SIETE SICURI CHE SIANO ELEGGIBILI ASPETTATE UN PO' DI GIORNI E TROVERETE QUA DENTRO TANTISSIMI TITOLI NEI COMMENTI DEGLI ALTRI, COSI CHE POTRETE POI PIU' FACILMENTE FARE LA VOSTRA CLASSIFICA

15 QUEST'ANNO, A DIFFERENZA DI TUTTI I PRECEDENTI, NON CREDO COMMENTERO' OGNI VOSTRO VOTO. QUESTO PERCHE' BLOGGER VA IN TILT DOPO 200 COMMENTI E RISPONDENDO A TUTTI SIAMO SEMPRE ARRIVATI A QUEL LIMITE. SICURAMENTE COMMENTERO' I VOTI SBAGLIATI, QUELLI DUBBI E QUELLI CHE ME CAPITANO :)


194 commenti:

  1. Primo assoluto, ovviamente,
    1. Everything Everywhere All At Once.
    Di seguito:
    2. Pinocchio di Guillermo Del Toro
    3. The Northman
    4. The Fabelmans
    5. X - A Sexy Horror Story (e solo perché Pearl non lo hanno ancora distribuito. Malnati)

    Ah beh, in realtà il primo sarebbe All Jacked Up and Full of Worms, peccato che l'abbiamo visto solo noi privilegiati al festival XDXDXDXD

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    1. Cattivona con solo 5!

      ahaha, se l'avessero distribuito sarebbe primo incontrastato!

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  2. come sai attendo sempre questo "EVENTO"

    parto dal 10° posto ... per creare del pathos, ops per renderti più complesso il calcolo

    10° posto – AMSTERDAM (2022) Disney
    I film corali che piacciono a me, divertente, intricati, ma con un messaggio forte che, in teoria, le masse dovrebbero assimilare
    9° posto – IL MALE NON ESISTE (2022) Sky
    L’IRAN in 4 storie a tema “pena di morte”. Capace di far riflettere. Attualissimo
    8° posto – AMERICA LATINA (2022) Cinema
    dopo lo strepitoso “Favolacce”, i f,lli Innocenzo tornano con un gran film che ha diviso la critica
    7° posto – THE BATMAN (2022) Cinema
    dopo la visione cinematografica ero troppo arrabbiato per godermelo. Rivedendolo le mie critiche si sono stemperate.
    6° posto - RRR (2022) Netflix
    ignorante al limite del demente, ma gran cinema spettacolare capace di raccontare, divertire e intrattenere
    5° posto – BLONDE (2022) Netflix
    Altra pellicola divisiva. Gran cinema ben distante dagli asettici biopic
    4°posto – TOP GUN: MAVERICK (2022) Cinema
    Il sequel perfetto. Da giovane fan della pellicola originaria ho ritrovato tutto quello che volevo, senza effetto amarcord/malinconia
    3°posto – LICORICE PIZZA (2022) Cinema
    PT Anderson difficilmente mi conquista alla prima visione, questa volta sì. Fresco
    2° posto – BONES AND ALL (2022) Cinema
    Wow che sorpresa, un film che nel suo insieme è qualcosa di nuovo. Mi ha emozionato
    1° posto – EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE (2022) Cinema
    The Winner is... l'assurdo e il genio si fondono in un qualcosa che fa "scopa" con i miei gusti


    escono per pochissimo
    UN EROE e THE FABELMANS

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    1. c'entra nulla, ma stessa classifica con le serie TV?
      10° BORIS (stagione 4) su Disney+ (2022)
      09° SEVERANCE (stagione 1) su Apple+ (2022)
      08° RAISED BY THE WOLVES (stagione 2) su Sky (2022)
      07° MAMMALS (stagione 1) su Prime (2022)
      06° HOUSE OF DRAGON (stagione 1) su Sky (2022)
      05° EUPHORIA (stagione 2) su Sky (2022)
      04° WINNING TIME (stagione 1) su Sky (2022)
      03° ANDOR (stagione 1) su Disney+ (2022)
      02° THE BOYS (stagione 3) su Prime (2022)
      01° BETTER CALL SAUL (stagione 6 – finale) su Netflix (2022)

      restano fuori per poco ...

      DOPESICK (miniserie) su Disney+ (2022)
      SERVANT (stagione 3) su Apple+ (2022)

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    2. Forse farò una cosina anche per le serie e i non distribuiti Ste

      grazie della solita super classifica!

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    3. nel caso POSSESSOR entra al 6° posto e tutti gli altri scalano di un posto

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  3. 1 Memoria
    2 fire of love
    3 you won’t be alone
    4 men
    5 spencer
    6 Athena
    7 the humans
    8 decision to leave
    9 ernest and Celestine
    10 triangle of sadness

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    1. Classifica da modificare.. t mando un altro nome al posto di Decision to leave, nei prossimi giorni

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    2. Ecco la lista ufficiale , aggiornata:

      1 Vortex
      2 fire of love
      3 Memoria
      4 you won’t be alone
      5 men
      6 spencer
      7 Athena
      8 Pleasure
      9 the humans
      10 triangle of sadness

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  4. 1 Crimes of the future
    2 Nope
    3 Del Toro's Pinocchio
    4 The Fabelmans
    5 La fiera delle illusioni
    6 Avatar
    7 Ennio
    8 Vortex
    9 The northman

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  5. Caro Giuseppe, rieccoci, ancora una volta, per il tradizionale riepilogo annuale.
    T'invio quindi la mia lista aggiungendo, come ho sempre fatto, anche quella relativa alla serie di cui, come sai, non sono affatto un amante.
    10 – Barbarian (Zach Cregger).
    Il vero esordio per questo regista americano che si rivela essere un promettente talento che ha delle interessanti qualità. Un horror che parte in un modo e termina in tutt’altro con una trama che viene rivoltata a metà film effettuando un totale cambio di prospettiva. Niente di indimenticabile, soprattutto nel finale, ma un lavoro che può e deve lasciare soddisfatti, soprattutto guardando il resto del panorama del genere…
    9 – The Outfit (Graham Moore).
    Il regista di “The Imitation Game” ritorna sulla scena con questo thriller a camera chiusa dove spicca la grande prova di Mark Rylance. Tutto in una sartoria, tutto in una notte, pochi personaggi e tantissima tensione. Cosa accadrà fino all’alba e chi uscirà vivo dalla sartoria?
    8 – Slumberland (Francis Lawrence).
    Il regista di “Io sono Leggenda” e della saga di “The Hunter Games” torna in sella con questo bel film con protagonisti la sconosciuta Marlow Barkley e il famosissimo Jason “Acquaman” Momoa.
    Apparentemente un film per ragazzini in salsa Disney, in stile “Jumanji” (a me però ha ricordato maggiormente l’ingiustamente sottovalutato “Tomorrowland” di Brad Bird), in realtà un film di avventura e azione (con ottimi SFX) che presenta un messaggio non banale. Ottime le prove di entrambi i protagonisti. Da rivalutare.
    7 – Fall (Scott Mann).
    Il regista inglese, autore del sottovalutato “The Tournament” (2009), riesce a realizzare una pellicola che trasuda tensione da ogni fotogramma. La trama sembra essere l’emblema della noia: due ragazze che scalano una antenna televisiva di circa 610 mt posta in mezzo ad un deserto. In realtà, lo spettatore non riuscirà a rilassarsi neanche un minuto perché accadrà di tutto e di più. Una delle sorprese dell’anno.
    6 – Ambulance (Michael Bay).
    Lo sanno tutti, Bay è uno tra i registi più oditati al mondo per le particolari caratteristiche delle sue scene (azione iperattiva, rallenty, etc.) e per i suoi lavori monotematici. Tutte critiche che personalmente condivido ma che non m’impediscono di valutare, di volta in volta, i suoi film con la giusta obiettività. Ambulance è il miglior film di azione dell’anno, senza se e senza ma, che probabilmente s’ispira a lavori come “Sugarland Express” di Spielberg ma che mantiene una sua personalità. Gli attori (Gyllenhall e Eiza Gonzalez) sono in ottima forma ma la stessa trama dimostra di non avere tempi morti. Bay avrà sempre gli stessi difetti ma stavolta bisogna riconoscere il fatto di aver realizzato un ottimo lavoro.
    5 – Thirteen Lives (Ron Howard).
    Un lavoro descritto da tutti come un documentario (quindi anche “Apollo 13” lo è?) ma che si rivela, invece, un ottimo film dotato di enorme spettacolarità e tensione. Non è importante sapere l’esito reale della storia bensì osservare come il talentuoso regista americano sia riuscito ad imprimere un forte senso di claustrofobia a tutta la vicenda. Da vedere.
    4 – Men (Alex Garland).
    Il regista inglese è davvero l’unico discepolo vivente di Kubrick?
    Probabilmente si e Men non fa altro che confermare questa convinzione. Un horror atipico, denso di simbolismi, non facile da capire in tempo reale ma dotato di un fascino straordinario. Non siamo ancora giunti alla quadra definitiva ma Garland si sta, pericolosamente, avvicinando all’orbita del Maestro.

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  6. 3 – Quando Dio imparò a scrivere (Oriol Paulo).
    Il maestro spagnolo del thriller (dall’ottimo “Con gli occhi dell’assassino” alla gemma “The Body”, dall’esemplare “Contrattempo” al passo falso de “Durante la tormenta”) ritorna al suo livello con una sorta di “Shutter Island” spagnolo. C’è familiarità narrativa con il film di Scorsese ma anche tante differenze.
    Tre piani visivi differenti: cosa crede la protagonista, cosa credono i coprotagonisti e cosa ha visto lo spettatore?
    Finale spiazzante.
    2 – Avatar: la Via dell’Acqua (James Cameron).
    Considero Cameron il miglior regista vivente e con questa nuova fatica, a distanza di 13 anni, dimostra, ancora una volta, di essere il punto di riferimento per l’intero movimento tecnologico cinematografico.
    Tecnicamente il film crea un nuovo “Stato dell’Arte” in tutti i comparti (SFX in primis) e sebbene la trama sia alquanto lineare, molteplici sono le tematiche poste in gioco. Per lo spettatore non si tratta solamente di “sbornia audiovisiva” ma c’è di più, un insieme di argomenti affrontati in modo semplice ma non superficiale con attori che si rivelano essere all’altezza del compito particolarmente impegnativo.
    Se il Cinema è meraviglia allora “Avatar” è la quintessenza del Cinema!
    1 – Everything Everywhere All at Once (Daniel Kwan & Daniel Scheinert).
    A 6 anni di distanza da “Swiss Army Man”, la coppia di registi americani se ne esce con un lavoro fantasmagorico!
    Con una strepitosa Michelle Yeoh (già protagonista de “La Tigre e il Dragone”), coadiuvata da Jonathan Ke Quan ( Data, il ragazzino inventore dei “Goonies” e Short Round in “Indiana Jones e il Tempio Maledetto”) e da una meravigliosa Jamie Lee Curtis, il film si rivela essere una azzeccatissima interpretazione del concetto scientifico-quantistico del “multiverso” e delle realtà parallele.
    In questo lavoro c’è tutto: azione, commedia, comicità, drammaticità, fantascienza.
    Un nuovo “Cloud Atlas”, una nuova “Lucy”?
    No, semmai una interessante e mai banale descrizione di ciò che è realmente la Vita e in cosa consista il suo significato più genuino. Da vedere assolutamente.

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    1. La tua solita classifica aliena (in senso buono), piena di film di genere (il tuo amato) e con tantissima piattaforma

      di certo con te si scoprono sempre nuovi titoli

      grazie per la solita cura e tempo nello scrivere così tanto, come sai dei film che non ho visto non leggo, quindi ho letto solo Men di cui, e lo sai, devo leggere MOOOOOLTO di più da parte tua (è sempre lì su "da leggere", non scappa)

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    2. Giuseppe, abbiamo già parlato, negli anni passati, di questo discorso, se ti ricordi. Ognuno ama le varie forme d’Arte in maniera personale (ed io odio quando si vogliono nascondere i propri gusti e/o preferenze dietro commenti/recensioni sofisticate o dal linguaggio sopraffino) e ritengo sacrosanto il diritto a mostrare i propri gusti senza alcuna forma di timidezza.
      Si possono amare il Cinema, la Musica, la Letteratura e tutte le altre forme artistiche senza, per questo, amare tutti i generi e sottogeneri in modo incondizionato? Si, assolutamente SI!
      Non ho voluto (anche perché l’ho ritengo assolutamente fuori luogo) nominare tutti quei film a cui, volendo essere benevolo, non avrei dato un voto superiore a 4, eppure molti di questi sono nominati tra i top 5 di svariate liste!
      Giusto così, i gusti non sono sindacabili e proprio negli interventi di quegli utenti che motivano le loro scelte trovo soddisfazione perché dalle loro parole emerge tutta la genuina passione e amore per quel o quei particolari generi cinematografici.
      Per rispondere alla mia analisi di “Men” dovresti rivederti il film e, comprendo, che non è una cosa da poter fare al termine di una giornata stancante…
      P.S. Non so perché mi è stato cancellato il post relativo al quinto e quarto posto delle serie, ad ogni modo non è nulla d’importante.

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    3. Fate finta di non vedere quel "l'ho ritengo"!!!!!!
      Ma da dove mi è uscito???

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    4. No no, ma infatti, la penso come te

      E quando dico che ami il genere mica è un'accusa, anzi...

      Probabilmente qualche titolo che hai messo non mi direbbe niente (di 2/3 son quasi sicuro) ma liste così personali sono una manna e uno sguardo "altro" rispetto a tutte le altre

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  7. Per quanto riguarda le serie, sebbene le detesti come forma narrativa e nonostante veda forse l’1% della produzione annuale, ritengo di dover menzionare:
    5 – Quella notte infinita (Oscar Pedraza).
    Una azzeccata serie spagnola che si svolge, interamente, nella notte di Natale in un penitenziario psichiatrico. Nella Santa Notte la Polizia traduce un pericolosissimo killer nel suddetto carcere (che tutto è tranne che essere di massima sicurezza), dove dovrà rimanere per circa due giorni, al termine dei quali verrà trasferito in un carcere dotato di adeguate misure di sicurezza. Il killer è in possesso d’informazioni che potrebbero colpire duramente la Polizia e il sistema politico nazionale mentre il Direttore del penitenziario, nonostante non sia d’accordo nell’accettare questo delicatissimo compito, è costretto a garantire la protezione al detenuto nonostante la scarsità di poliziotti e di personale civile, nonostante debba garantire l’ordine e il rispetto delle regole a detenuti psicolabili e nonostante la struttura carceraria non offra adeguate condizioni di protezione dall’esterno. In un carcere, istintivamente, si pensa ad evadere, ad accedere all’esterno, qui invece le cose si ribaltano…
    Un commando di una ventina di uomini armati di tutto punto prende d’assalto il penitenziario con l’obiettivo di trovare il killer e rapirlo per evitare che possa andare al processo sbandierando al giudice tutto quello di cui è a conoscenza. Di fatto quindi le cose si ribaltano: non detenuti che vogliono evadere ma gente che vuole entrare, a tutti i costi, dentro il penitenziario.
    Da questo momento inizia una lotta, decisamente impari, tra le due fazioni e, contemporaneamente, i detenuti psicolabili vogliono approfittare della situazione per scatenare una rivolta ed evadere.
    Decisamente un bel lavoro a cui dovrebbe seguire una seconda parte.
    4 – The Sandman (Neil Gaiman, David Goyer, Allan Heinberg).
    Tratto da un fumetto scritto da Gaiman tra il 1988 e il 1996 avente come protagonisti gli Eterni, una sorta di divinità che esistono fin dall’Alba dei Tempi.
    La storia si basa su una di queste divinità (Sogno) e Morfeo, il Re dei Sogni, viene interpretato, in maniera magistrale, da Tom Sturridge, con una prova che lo spettatore difficilmente dimenticherà.
    Sebbene ci siano dei momenti di calo, la serie dimostra di tenere alta l’attenzione in ogni puntata. Spettacolari le scenografie e decisamente azzeccati i vari personaggi. Ci sarà probabilmente una, doverosa, continuazione.
    Affascinante.

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  8. 3 – 1899 (Baran Bo Odar, Jantje Friese).
    La coppia di autori di “Dark” creano un secondo lavoro altrettanto affascinante e ancor più ambizioso.
    La storia si svolge nell’anno 1899, all’interno di “Kerberus”, una nave che sta attraversando l’Atlantico verso gli Stati Uniti, piena di tanti migranti che sperano di trovare sul suolo americano tutto quello che in Europa non sono riusciti ad ottenere: lavoro e sicurezza economica.
    Durante il viaggio, la nave riceve un messaggio di aiuto da parte della “Prometheus”, nave appartenuta alla stessa compagnia di navigazione a cui appartiene il “Kerberus” e che era stata, ufficialmente, data per scomparsa alcuni mesi prima; erano state fatte molte ricerche ma non erano mai state trovate ne vittime ne lo stesso natante.
    Il Comandante sa che, in relazione al Regolamento Navale Internazionale, bisogna prestare obbligatoriamente soccorso e pertanto modifica la rotta dirigendo il “Kerberus” verso il “Prometheus” non senza la protesta della maggior parte dei passeggeri. Nel momento in cui il Prometheus viene avvistato, il Comandante, insieme ad alcuni uomini dell’equipaggio e ad alcuni personaggi protagonisti, con una scialuppa si reca sulla nave scomparsa rendendosi conto che non c’è alcun passeggero, eccezion fatta per un bambino che ha uno strano oggetto tra le mani…
    Da qui inizierà una serie di eventi che renderanno sempre più misteriosa l’intera vicenda.
    Rispetto a “Dark” la narrazione è sicuramente più lineare e il dipanarsi della trama avviene, sapientemente, in modo graduale.
    Ottime le interpretazioni dei vari attori e spettacolare l’intera messinscena, peccato che la stagione termini senza, di fatto, aver dato risposte che erano già previste nelle altre due rimanenti stagioni.
    E’ storia di qualche giorno fa che Netflix ha cancellato la seconda stagione per motivi di costi di produzione ritenuti troppo onerosi. Peccato, davvero un grande peccato…
    2 – Alice in Borderland (Shinsuke Sato).
    La stagione iniziale venne trasmessa nel 2020 e due anni dopo è uscita quella finale. Trasposizione molto fedele del manga di Haro Aso, narra la storia di un gruppo di ragazzi che, improvvisamente, si ritrovano in una Tokyo totalmente disabitata dove, per sopravvivere, è obbligatorio superare delle prove (i cosiddetti “game”) di vario tipo, da quelle prettamente fisiche a quelle psicologiche, da quelle d’intelligenza a quelle di gruppo.
    Entrambe le stagioni sono decisamente all’altezza per ritmo, ambientazione, scenografie, musica ed interpretazioni. Il mistero si risolverà solo nella parte finale dell’ultima delle sedici puntate e la storia terminerà. Da guardare senza indugi.

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  9. 1 – Scissione (Ben Stiller, Aoife McArdle).
    Ebbene si, il famosissimo comico Ben Stiller si rivela essere un regista di talento e riesce ad ambientare la storia dell’esordiente sceneggiatore Dan Erickson in modo eccelso.
    Pensare che un esordiente riesca a creare una storia di così alto livello emotivo e psicologico fa davvero pensare che Erickson abbia davvero notevolissime potenzialità come scrittore che, spero, possa continuare a dimostrare in futuro. La storia è apparentemente semplice e contemporaneamente alquanto complessa.
    Il tutto si svolge ai giorni nostri dove una azienda americana, la Lumon Industries, ha inventato un intervento chirurgico al cervello denominato “scissione” (severance) che provoca, in coloro che si sottopongono all’operazione in modo volontario, una totale divisione tra la memoria “lavorativa” e quella “privata”.
    In sostanza, dalle 9 alle 17 i dipendenti non ricordano nulla della loro vita privata e le conseguenti problematiche e dall’uscita dall’ufficio fino alla ripresa del servizio la mattina seguente non ricordano nulla di quanto fanno e accade all’interno della Lumon.
    La storia inizia con l’arrivo, dentro la Lumon, di una nuova collega (evidentemente anch’essa sottoposta alla scissione) che viene affidata al personaggio interpretato, ottimamente, da Adam Scott, un dipendente che da quasi due anni lavora alla Lumon e che aiuta Helly (Britt Lower) a prendere confidenza con gli altri colleghi, con l’attività lavorativa e con gli stessi strani effetti della “scissione”.
    Di puntata in puntata Mark (Adam Scott) ed Helly inizieranno ad avere sempre più dubbi sulla realtà che davvero li circonda e i misteri andranno sempre più ad aumentare.
    Con una ottima Patricia Arquette, la serie si dimostra essere assolutamente azzeccata e la seconda, obbligatoria, stagione sembra che sarà trasmessa nel 2024 (la prima stagione infatti non conclude la storia).
    Una serie che fa pensare e riflettere in maniera profonda, non quanto “Devs” ma ad un livello molto vicino.

    Il 2022 è andato, avanti con il 2023...

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    1. Anche qui non posso leggere ma Severance è nettamente la serie che mi interessa di più, da mesi. Deve esse veramente bellissima. Alice vidi la prima puntata ma mi fece un brutto effetto. Certo troppo poco per giudicare

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    2. "Alice in Borderland" è davvero fatta bene, molto bene e te lo dice uno che non ha mai letto alcun manga...

      "Severance" è un piccolo gioiello di scrittura, vedi tu...

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    3. Sì, ma son gusti, io ho visto la prima puntata e mi ha super infastidito come personaggi e sceneggiatura

      Severance invece sono sicuro lo adorerei

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  10. (Parte 1)
    Eccoci arrivati all’evento più atteso dell’anno: il sacro sondaggione de Il Buio In Sala, che, al di là del divertimento intrinseco (forse meno per chi dovrà poi assemblare i nostri voti), diventa ciclicamente occasione per stilare un resoconto (si spera lucido) dell’anno appena trascorso. In questo 2022 è stata un’impresa non così immediata, per l’abbondanza di tanti titoli buoni ma in cui sono mancati personalmente (di sicuro per fattori soggettivi e di gravi lacune ahah) immensi capolavori (com’era stato l’anno scorso “Drive my car”, eccezionale e d’eccezione) e le grandi e imprevedibili scoperte (il “Re Granchio” che difesi in questa sede in più occasioni).
    Ma, nonostante magari la mancanza di colpi di fulmine, di inaspettati innamoramenti e di quella lotta tra indimenticabili che spesso qui trova spazio, il 2022 rimane personalmente l’anno ufficiale del ritorno: a ritmi di visione più normali, alla presenza di un’esperienza in sala più capillare (seppur ahimè troppo spesso desolata) e quell'atmosfera festivaliera che tutto riempie. E sarà forse proprio per questo motivo che nella classifica che segue abbondano i film che vivono di energia, di sogno, della voglia di cercare (se non creare) alternative dove sembrano invece non essere possibili. Ma se dovessi ritrovare un fil rouge tematico ricorrente (perlomeno in questa classifica) sarebbe sicuramente il guardare: guardare per riordinare pezzi e ricordi in Stringimi Forte, guardare per uccidere e spettacolarizzare in Nope. Ma ancora domandarsi il perché di uno sguardo (politico e libero) in Gli orsi non esistono. O cosa fare invece quando per un’intera esistenza non si è mai stati guardati per davvero come in Saint Omer.

    Ma passiamo al dunque:

    1. Licorice Pizza:
    è il film di PTA che ho amato di più in assoluto, non perché sia il più perfetto, ma anzi proprio perché il buon Anderson abbandona il tecnicismo sfrenato (di scrittura e di regia) per lasciarsi andare alla passione più sincera, lasciarsi divertire nel girare, nell'incontrare i suoi amici di sempre e immortalarli in una dimensione di amore per le immagini che diventa abbraccio a 24 fotogrammi al secondo. La prima posizione che è rimasta tale dalla sua visione in sala, perché ogni volta che ci ripenso voglio correre, senza fine.

    2. Stringimi forte:
    Uno dei film più belli sul ricordare, sulla memoria come tentativo (fallimentare) di riordinare pezzi distrutti, ora bruciati, ora congelati. Riordinarli per sovrapporli e confrontarli, nel farli esistere come paradosso emotivo tanto quanto accadeva in Petite Maman di Celina Sciamma. Una sinfonia dei ricordi che continua a risuonare all’infinito anche quando le mani sulla tastiera del pianoforte non si muovono più. “È umano”. Che le note scorrano senza tregua, ora come quarti, ora come ottavi, lì dove un lunghissimo silenzio assordante non lascia più scampo.

    3. Nope:
    L’opera forse più matura di Peele sul guardare e sull’essere guardati. Di sguardi che uccidono proprio perché a loro volta guardati, attraverso occhi meccanici di telecamere che in quell’ossessivo osservare artificiale consumano la vita di chi hanno davanti, senza pietà alcuna. Telecamere che rimuovono strati di libertà, ingabbiano spazi ed emozioni di chi stanno inquadrando in uno sguardo consumistico e capitalistico in cui tutto diventa guadagno, spettacolo, prodotto, ma soprattutto, si pensa, diventi proprio. Ma allora chi è in gabbia? Chi guarda o chi viene guardato?

    4. Esterno Notte:
    A prescindere da come la si voglia definire (film o serie) rimane un’opera imponente, una psicopatologia politica per capire l’eredità storica che ci è rimasta dal caso Moro, il testamento schizofrenico che ci hanno lasciato quei controcampi di vita che intersecano tutto: la politica, la fede, la famiglia.

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    1. (Parte 2)

      5. Gli orsi non esistono:
      Panahi torna ad indagare le grandi questioni di sempre, incrociate tra infiniti fili rossi e altrettante sottotrame parallele. Perché riprendere, perché guardare, perché rimanere e non andare via, oltre il confine iraniano apparentemente così facile da superare? I perché diventano risposte invece che domande. E il recente arresto del regista lo dimostra con un’attualità sconfortante.

      6. Saint Omer:
      L’invisibile a processo, chiamato a testimoniare in un’aula di tribunale. Una giovane donna senegalese arriva in Francia con il sogno di lasciare un segno, ma prima ancora viene condannata dal processo della vita a non esistere per nessuno, a diventare fantasma. Un film processuale lento ma dolorosissimo, di un perturbante che si insinua silenzioso (e invisibile per rimanere in tema) come il miglior Haneke.

      7. Alcarras:
      Ad Alcarras ci sono terreni sconfinati, talmente immensi che ci si può girare per una notte intera. Lì crescono alberi da frutto che sembrano una miniera d’oro, infinita come nelle migliori fiabe. Pesche soprattutto, tantissime e senza fine. Le casse si riempiono, qualcuna viene mangiata. Non bastano le braccia e le persone per raccoglierle. Ma arriverà il mondo contemporaneo a rompere la magia della fiaba. Il progresso come lo chiama qualcuno. La devastazione come la vedono gli agricoltori. Pannelli fotovoltaici come li vediamo noi. E nel quadretto famigliare protagonista ognuno reagirà a quel massacro di sogni in modo diverso. E allora non resterà che giocare, come i bambini, perché è l’unica cosa che ci tiene in vita, l’unica cosa che non ci potranno togliere.

      8. Red Rocket:
      Il nuovo meraviglioso e umanissimo film di Sean Baker. Un ex porno attore e le sue irrefrenabili bugie autoriferite tornano a casa nella periferia desolata texana, tra le fiamme di petrolio fumante, i tralicci della luce sulla strada e gli infiniti chilometri da percorrere in bici, mentre una compressa blu fa improvvisamente tornare ad essere prestanti e felici. Ma come sempre dentro i mondi dai colori sgargianti di Sean Baker per la vita non c'è bisogno di nessuna pasticca.

      9. Princess:
      Roberto De Paolis reinventa magistralmente (decostruendolo) il realismo magico che tanto mi sta a cuore, passando da una “magia del bello” ad una “magia del tragico”, dove ad essere in decadenza è innanzitutto il modo di sognare. Princess è infatti una prostituta nigeriana. Princess si chiama anche Pamela, Julia, cambia parrucca e colori degli occhi a seconda dei clienti. Il suo potere è essere tutto, e poter offrire (quasi) tutto. Concedere in quel labirinto di alberi fatati della periferia romana una seconda chance a chi non ce l’ha fatta, a materializzare per pochi minuti (o secondi) il sogno frustrato di un qualunque uomo, in cui l’unico alfabeto possibile è quello dei soldi. Princess, ovvero la favola dei principi e delle princesse, non caduti sotto l’incantesimo dell’innamoramento, ma sotto la maledizione del denaro.

      10. Siccità:
      Film demolito da praticamente chiunque, va per me ben oltre alla semplice rappresentazione dell’epoca pandemica, risolvendo quella strabordante retorica di Don’t Look Up sul futuro desolante che ci attende. Perché nel nostro mondo, quello che Virzì qui tratteggia magnificamente, è in corso una crisi più umana che umanitaria, di voci corali che non si parlano più, imprigionate nella nostalgia di un’eternità fa, in preda ad una solitudine ormai diventata troppo confortevole per potersene privare.

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    2. Grazie del bellissimo commento Rick (mi riferisco a tutta la prefazione)

      e di tutte le minirecensioni...

      ho potuto leggerne solo due, ahaha

      st'anno abbiamo proprio visto cose diverse

      ma la sai una cosa? quando hai mesos sti commenti ho sognato ma ce n'era un altro con altra roba? tipo non distribuiti, festival e cose del genere?

      mi sembra addirittura parlavi di torino, boh

      forse non era qui nel blog?

      se non torni a leggere vengo a chiedertelo in privato

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    3. Grazie a te Giuse!
      Sì, in effetti altri anni abbiamo avuto classifiche abbastanza sovrapponibili, a sto giro zero ahah (a parte Nope che svetta per entrambi - e che tra l'altro sono riuscito a recuperare solo in extremis).
      A parte i titoli mancati in pieno, devo dire che tanti dei film della tua top si inseriscono personalmente tra gli ottimi dell'anno di cui non riesco però ad innamorarmi fino in fondo e che citavo ad inizio commento, dovrei rivederli forse (tipo Athena e Spencer).

      C'era sì un commento ulteriore, ma è scomparso nel nulla, non so il motivo ahah Citavo qualche titolo aggiuntivo fuori classifica e i festivalieri (con una dedica speciale al TOHorror e a tutti voi amici del blog). Ora lo riscrivo!

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    4. Riprovo ad aggiungere qualche nota aggiuntiva tra i meritevoli “fuori classifica" (divisi in due commenti perché sennò poi scompaiono ahahh):
      Gli esclusi per pochissimo:
      -Pinocchio (Guillermo del Toro, Mark Gustafson), e del suo burattino in stop motion più vivo degli esseri umani, nato da un gesto di rabbia e morto infinite volte per trovare il senso di un corpo di legno dai chiodi storti.

      -Margini (Niccolò Falsetti): opera prima travolgente e piena di energia, intrisa del miracolo giovanile di una band punk che sogna ancora un mondo in cui la musica possa esplodere dalle casse, mentre tutti hanno paura del rumore della vita. Il film (insieme a Licorice Pizza) che consiglierei per far tornare a ribattere il cuore.

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    5. Provo a scrivere qua in un commento separato una piccola selezione di titoli festivalieri (e pertanto fuori classifica) - sperando che qua il commento permanga senza scomparire nel vuoto cosmico ahaha

      -Dry Ground Burning: l’unico vero e proprio colpo di fulmine dell’anno, un documentario di fantascienza distopica, sovversivo e grondante ribellione in ogni fotogramma, denso e aspro come l’oro nero che viene estratto dall’arido terreno. In mezzo alla mitologia del reale ai tempi del Brasile dittatoriale, la leggenda di una gasolineira che con il petrolio ha sconfitto il sangue.

      -Rodeo: la forza magnetica e incendiaria dell’adrenalina più pura e di chi in sella ad una motocicletta urla al mondo la propria libertà furiosa, anche dove tutto è pistoni senza cuore. Perché tra i pirati dell'asfalto c’è una sirena selvaggia delle due ruote in grado di sovvertire quell'ordine corsaro, lì dove i sogni hanno l’odore di kerosene.

      -Manticore: il limite ultimo dei desideri più oscuri, il confine tangibile della fantasia proiettato ai nostri tempi, quelli in cui esistono visori di realtà virtuale, dove l’immaginazione è reale e la realtà più orrorifica delle peggiori creature mostruose.

      -Mandrake: il film che più mi lega a questo spazio del Buio In Sala, perché è simbolo di quel gruppo di amici del blog ritrovati nell’anno appena concluso al TOHorror, ma che si fa anche iconico, in una foto scattata proprio in quell’occasione, del primo solenne incontro di persona con uno di questi amici, dopo tantissime conversazioni in forma scritta nate sopra (e attorno) al cinema. Avrà quindi sempre un significato speciale, ma ciò non toglie che sia un film profondamente autentico, di vero genere e dei suoi mostri. Perché nessuno vorrebbe essere una strega, nascere nell’oscurità del corpo, ma a volte si è costretti a diventarlo. Una maledizione, più che una scelta. Un’esigenza pur di sopravvivere: diventare strega pur di rinunciare alla malattia umana del corpo. La malattia della maternità.

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    6. Meno male hai recuperato questi due commenti, sono bellissimi (oltre che interessanti)

      non mi rispondere più qui Riccardo che con le mie risposte andiamo verso i 150 commenti e rischiamo, ahah

      Dai, Mandrake film simbolo, ci sta ;)

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  11. Preferisco il film didascalico con l'uomo che capisce l'errore e rimedia.
    Si tratta di un padre che a un certo punto della sua vita si accorge che ha un grande desiderio. Rivedere la figlia abbandonata che ormai ha 20 anni.
    Questo padre è maldestro sbagliano l'approccio con la figlia. Forse questo suo tentennare lo aiuta perché la ragazza, un passo alla volta, si avvicina al padre. Un abbraccio, grazie anche alla Rumba Therapy.
    Niente spunta. Ho un indirizzo.

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    1. bel commento ma con un solo voto non posso renderlo valido!

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  12. Ciao!

    1) Everything Everywhere All at Once
    2) Flee
    3) Barbarian
    4) Fresh
    5) Pinocchio (Del Toro)
    6) Belfast
    7) The Fabelmans
    8) Black Phone
    9) The Batman
    10) Cha Cha Real Smooth

    I primi due sopra tutti gli altri. Le altre posizioni sarebbero intercambiabili, ma alla fine ho deciso quest'ordine :)

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  13. 1º posto THE FABELMANS. Un film perfetto, non una scena sbagliata.
    2º ENNIO. Un documentario su note di cui si sa tutto, raccontate creando un’emozione nuova.
    3º GLI ORSI NON ESISTONO. Il film più coraggioso dell’anno.
    4º ATHENA. Travolgente film di assedio con piani sequenza impossibili. Incredibile scarica di energia.
    5º DOCTOR STRANGE NEL MULTIVERSO DELLA FOLLIA. Fa ridere, fa paura ed è una grande avventura che sovverte ogni aspettativa.
    6º SPENCER. Una fiaba al contrario, una chiave di lettura straordinaria.
    7º NICK CAVE- THIS MUCH I KNOW TO BE TRUE. Piango sempre per la bellezza di questi documentari.
    8º SAINT OMER. Una delle migliori riflessioni sull’essere donna e straniera di sempre.
    9º TOP GUN: MAVERICK. Blockbuster dell’anno.
    10º PINOCCHIO (di Guillermo Del Toro). Il miglior adattamento di Pinocchio di sempre.

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  14. Anche quest'anno, a mio parere, non è stato un anno cinematograficamente sconvolgente.
    Tuttavia una top ten si tira fuori:
    Un altro mondo [Stéphane Brizé]
    Moonage Daydream [Brett Morgen]
    Tàr [Todd Field]
    La donna del mistero [Park Chan-wook]
    The Fabelmans [Steven Spielberg]
    Maigret [Leconte Patrice]
    Full time [Eric Gravel]
    Lamb [Valdimar Jóhannsson]
    Stringimi forte [Mathieu Amalric]
    Gli orsi non esistono [Jafar Panahi]
    Il corsetto dell'imperatrice [Marie Kreutzer]
    I due film più belli in assoluto non li ho inclusi perché li ho visti in anteprima, credo che non siano ancora usciti:
    Il Naso o la cospirazione degli anticonformisti [Andrey Khrzhanovskiy]
    The fire within [Werner Herzog]

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    1. due cose fabrizio, anzi tre

      sei un fabrizio che conosco?

      sono in ordine gerarchico o tutti alla pari?

      Il film di park non vale purtroppo, se sono in ordine gerarchico scalo e puoi aggiungerne uno, se sono tutti alla pari tolgo (e puoi aggiungerne uno)

      speriamo torni a leggere ;)

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    2. Anche Tar non vale, quindi scalo ancora e volendo hai due slot ;)

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    3. Io spero che torni a leggere perchè ti devo dare anche la notizia che invece Il Naso è uscito da noi al cinema

      a leggerti lo metteresti primo

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    4. Eccomi, mi chiamo Fabrizio Bellanca, non credo che ci conosciamo.
      Ti rimetto la classifica con gli aggiornamenti che mi hai dato tu (e ti ringrazio!):

      1) Il naso o la cospirazione degli anticonformisti [Andrey Khrzhanovskiy]
      2) Un altro mondo [Stéphane Brizé]
      3) Moonage Daydream [Brett Morgen]
      4) The Fabelmans [Steven Spielberg]
      5) Maigret [Leconte Patrice]
      6) Full time [Eric Gravel]
      7) Lamb [Valdimar Jóhannsson]
      8) Stringimi forte [Mathieu Amalric]
      9) Gli orsi non esistono [Jafar Panahi]
      10) Il corsetto dell'imperatrice [Marie Kreutzer]

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    5. Sì sì, ti conosco, hai molte interazioni con la pagina

      grazie!

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  15. Mi manca un sacco di roba purtroppo (tipo Licorice Pizza) ma vado pure io.

    1. The Fabelmans
    2. Esterno Notte (vale? Boh, metto un film in più per sicurezza)
    3. Tàr
    4. Triangle of Sadness
    5. X: A Sexy Horror Story
    6. Broker - Le Buone Stelle
    7. Elvis
    8. Nope
    9. Elvis
    10. Nostalgia
    11. The Northman
    12. The Batman
    13. Glass Onion - Knives Out

    Ciofeche dell'anno:
    1. The Menu
    2. Everything Everywhere All At Once
    3. Don't Worry Darling

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    1. Solito deficiente che sono, ho messo Elvis due volte. Lo lascio al 7° posto.

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    2. Ahah

      Comunque devo togliere Tar! scalo tutto

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  16. 1 Cha Cha real smooth
    2 Bones and all
    3 Triangle of sadness
    4 Ennio
    5 Piccolo corpo
    6 Bardo (Iñarritu)
    7 Spencer
    8 Licorice pizza
    9 The northman
    10 Stutz

    P.S. Mi manca Avatar, qualora riuscissi a recuperarlo in tempo e mi dovesse sconvolgere modificherò :)

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    1. Edit:
      1 Bones and all
      2 Possessor
      3 Cha Cha real smooth
      4 Triangle of sadness
      5 Ennio
      6 Piccolo corpo
      7 Bardo (Iñarritu)
      8 Spencer
      9 Licorice pizza
      10 The northman

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  17. 1) "Licorice Pizza" (USA, 2021) di Paul Thomas Anderson;
    2) "Crimes of the Future" (Francia, Grecia, Canada, UK, 2022) di David Cronenberg;
    3) "Il Signore delle Formiche" (Italia, 2022) di Gianni Amelio;
    4) "Triangle of Sadness" (Svezia, Germania, Francia, 2022) di Ruben Östlund;
    5) "The Fabelmans" (USA, 2022) di Steven Spielberg;
    6) "Rimini" (Austria, Francia, Germania, 2022), di Ulrich Seidl;
    7) "La panthère des neiges" - "La Pantera delle Nevi" (Francia, 2021) di Marie Amiguet, Vincent Munier;
    8) "Esterno Notte" (Italia, 2022) di Marco Bellocchio;
    9) "Margini" (Italia, 2022) di Niccolò Falsetti;
    10) "Nope" (USA, 2022) di Jordan Peele.

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  18. CLASSIFICA 2022
    1. Bones and All: un capolavoro in tutti i comparti, dalla musica (Trent+Atticus, una garanzia) alla fotografia, dalla sceneggiatura alle prove attoriali (Mark Rylance magistrale), un distillato di generi diversi miscelati alla perfezione.
    2. America Latina: i D'Innocenzo mi hanno conquistato con la loro opera formalmente più matura, che spinge molto in alto l'asticella delle loro ambizioni autoriali.
    3. Le otto montagne: un film che mi ha smosso qualcosa di profondo, di intimo, di infantile, e conquista il gradino più alto del podio per le lacrime versate durante la visione.
    4. The Northman: un lavoro dal respiro epico, dal sapore ancestrale, che mi ha appagato pienamente, nonostante la ritenga un'opera inferiore rispetto ai precedenti lungometraggi di Eggers.
    5. Triangle of Sadness: una commedia sapiente, saccente, grottesca, esagerata, esasperata, provocatoria nonostante superficiale, che ha saputo farmi piegare dalle risate, a ragionare su temi attuali e a meditare su grandi domande filosofiche.
    6. Boiling Point: il film in piano sequenza più intimo e introspettivo che abbia mai visto (vissuto), denso di emozioni travolgenti, di personaggi profondi - pur se accennati - e di situazioni coinvolgenti.
    7. Athena: il film in piano sequenza più tecnicamente sbalorditivo che abbia mai visto (vissuto), che sfoggia una padronanza tecnica impressionante *in funzione* del racconto di banlieue che mette in scena; pur non sfoggiando l'estetica cruda e viscerale dei videoclip che hanno portato fama a Gavrais, risulta la sua opera più strutturata e matura.
    8. Piccolo corpo: una fiaba atavica che dà vita al folclore del nordest italiano, quello dei racconti orali intrisi di salsedine, di montagna, di vita, di morte.
    9. Mad God: uno sguardo dentro gli incubi più reconditi, un inferno vivo, pulsante, organico, putrescente, di orifizi e deiezioni. Un capolavoro visionario partorito dopo 30 anni di gestazione dalle sapienti mani di Phil Tippet e dei suoi alumni.
    10. Nope: l'opera più matura e completa di Peele, una dissertazione sullo spettacolo e sul successo attraverso lo spettacolo e il successo con una stratificazione enorme di livelli di lettura.

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    1. Proseguo il commento precedente per condivisione e confronto su altre visioni importanti.

      FUORI CLASSIFICA
      11. Crimes of the Future: la summa di Cronenberg.
      12. Spencer: sensazioni vividamente kubrickiane.
      13. Vortex: devastante, il Noè più intimo.
      14. Memoria: esperienza mistica, onirica e sensoriale.
      15. Speak No Evil: il miglior thriller horror del 2022, dopo la visione si ha bisogno di espiazione.
      16. Men: il Garland minore ma un horror sopraffino.
      17. Kimi: Soderbergh che cattura l'essenza del lockdown da covid e la inserisce con maestria in un piccolo thriller d'appartamento.
      18. Everything Everywhere All at Once: il film più visionario del 2022.
      19. You Won't Be Alone: potenzialmente il miglior folk horror dell'anno, penalizzato da prove attoriali poco consistenti ed effetti speciali pratici poco convincenti.
      20. Red Rocket: Sean Baker colpisce di nuovo, assoluta maestria nel narrare il disagio sociale attraverso la commedia.

      SERIE TV
      1. Christian: incuriosito dopo la piacevole visione di "La Stanza", ho approcciato il nuovo lavoro di Lodovichi con gran curiosità, trovando una miniserie fresca che gioca (con) e interpreta il genere supereroistico, sulla scia del Jeeg di Mainetti.
      2. Pistol: Danny Boyle sbarca in TV con una miniserie che attraverso un lavoro minuzioso di estetica e di montaggio ricostruisce la nascita del movimento punk britannico, che diventa imprescindibile dopo l'incredibile coincidenza con i recenti decessi della regina Elizabeth II e di Vivianne Westwood.
      3. The Bear: Uncut Gems in una panineria di Chicago; sceneggiatura notevole nel tratteggiare i personaggi, fotografia elegantissima nel dare vita alla città.
      4. Love, Death & Robots: la terza stagione di una delle mie serie antologiche preferite su Netflix, vale la visione anche solo per l'episodio "Jibaro" di Alberto Mielgo.

      RECUPERI IN SALA
      1. The Worst Person in the World: sarebbe finito dritto nella top 10 dello scorso anno.
      2. The Italian Banker: in un'imponente villa palladiana si dipana quest'opera teatrale dai toni fiabeschi ma fortemente radicata in fatti di cronaca recente che hanno coinvolto il crollo di una delle maggiori banche del nord est.
      3. Lo chiamavano Trinità (versione restaurata): vedere sul grande schermo uno dei capisaldi della commedia western all'italiana è stata un'emozione inaspettata.
      4. Videodrome (versione restaurata): una delle opere seminali di Cronenberg, perfetto ripasso dopo il suo lavoro più recente.

      DELUSIONI
      - Rapiniamo il Duce
      - Bullet Train
      - Studio 666
      - C'mon C'mon
      - Belfast

      VISIONI MANCATE
      Piove: ho sofferto molto per la distribuzione penosa che mi ha impedito di vedere questo film, che ha tutte le carte per essere in linea con le mie preferenze. Spero in un recupero in sala quanto prima, mi dispiacerebbe doverlo vedere su piattaforma.

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  19. Buon pomeriggio,
    inserisco, in ordine di preferenza, la mia decina di film 🙂

    Bones and all
    Spencer
    Ennio
    Le nuotatrici
    Re Granchio
    Don't look up
    Rimini
    Speak no evil
    After love
    Vortex
    House of Gucci


    Riccardo Paoli

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  20. @Riccardo Paoli

    Don’t look up è del 2021 non credo possa valere.
    Scusami se mi permetto.
    Ciao

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  21. Visto che l’anno scorso ho dovuto sbirciare dai colleghi commentatori per ricordarmi i titoli, quest’anno ho sapientemente e minuziosamente creato una nota nell’iphone in cui mi sono appuntata tutti i film che ho visto, di cui nominerò solo quelli che ho gradito di più.
    Sono usciti almeno 10 titoli che avrei tanto voluto vedere e che noto siano stati nominati più volte. Li recupererò ma ahimè non possono essere presenti nella mia classifica.

    1. Spencer, voto 15
    2. Black Phone, voto 13
    3. Nope, voto 11
    4. Crimes of the future, voto 6
    5. Bones and all, voto 6

    Spero di non aver sbagliato con le votazioni numeriche

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  22. voto i miei 5 2022 senza classifica e senza entusiasmo: Nope, Crimes of the future, Paris 13 arrondissement, Triangle of sadness, the humans

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    1. aggiungerei solo "This much i Know to be true" di Andrew Dominik ma non so se è votabile visto che è un video/concerto/intervista di Nick Cave

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    2. Postilla alla postilla, aggiungo anche sundown di Michel Franco, spero di non aver dimenticato altro.

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  23. 1 crimes of the future
    2 Paris 13 arrondissement
    3 Esterno notte
    4 nostalgia
    5 un altro mondo
    6 Elvis
    7 la stranezza
    8 bones and all
    9 licorice pizza
    10 the fabelmans
    11 un eroe
    12 nope
    Purtroppo non posso votare As bestas, il film splendido di Rodrigo Sorogoyen che se fosse uscito in Italia sarebbe primo nella mia classifica per distacco.
    Ho pensato a lungo se inserire Blonde o no, non ho ancora capito se mi è piaciuto molto o se invece mi ha infastidita. Un po' entrambe le cose, ma alla fine l'ho lasciato fuori.
    Tanti non li ho ancora visti ahimè, spero di rimediare.

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    1. Credo che As Bestas sarà una delle bombe del prossimo anno...

      ahah, hai fatto bene a ricordarmi che sei Loredana, ogni volta penso che è uno dei tanti Lorenzo che conosco

      recupererò paris ;)

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  24. PS sono Loredana Flacco 🙂

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  25. 1) FAIRYTALE
    2) IL NASO O LA COSPIRAZIONE DEGLI ANTICONFORMISTI
    3) MAD GOD
    4) CRIMES OF THE FUTURE
    5) ATHENA
    6) WHAT DO WE SEE WHEN WE LOOK AT THE SKY?
    7) SPEAK NO EVIL
    8) PICCOLO CORPO
    9) RE GRANCHIO
    10) TROMPERIE

    più qualche altro che mi sfugge...

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  26. Ciao Giuseppe
    Il mio elenco senza ordine di preferenza.

    Vortex
    Ennio
    Piccolo corpo
    Pinocchio
    My policeman
    Lamb
    Nostalgia
    This much i know to be true
    Spencer
    Sundown

    Ho il dubbio per Lamb e My policeman...nel caso modifico 😉
    Alma

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    Risposte
    1. Ciao Alma, ci conosciamo? che a volte con i nick non capisco chi sono persone che magari conosco sui social

      controllato, vanno bene tutti ;)

      (davvero bellissima lista)

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    2. Sono Carmen Soresi su fb, anche se ultimamente frequento poco o nulla 😥

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  27. Come scritto nel post prometto chje leggerò con attenzione tutti

    intanto sto rispondendo live solo agli errori e ai dubbi, poi lo farò anche random

    intanto ringrazio i 5-6 amici che hanno votato dedicando alla cosa tutta quella passione e tempo da scrivere veri e propri saggi :)

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  28. Dal mio preferito al decimo posto:

    1) Effetto notte (M. Bellocchio)
    2) Un eroe (A. Farhadi)
    3) Triangle of sadness (R. Ostlund)
    4) La notte del 12 (D. Moll)
    5) Elvis (B. Luhrmann)
    6) Ahed's knee (N. Lapid)
    7) Flee (J. Rasmussen)
    8) Tori e Lokita (Dardenne)
    9)Love life (K. Fukada)
    10) Crimes of the future (D. Cronenberg)


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  30. Non ne ho visti tanti, tra quelli con la dicitura 2022 ecco però i miei migliori (se c'è altro poi vedo, ma per adesso va bene cosi):
    1. The Northman
    2. Apollo 10 e mezzo
    3. Doctor Strange nel Multiverso della Follia
    4. The Adam Project
    5. Prey
    6. The Batman

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    Risposte
    1. Ho controllato tutti i migliori visti uno per uno ed alla fine ecco quella definitiva:
      1. The Northman
      2. Licorice Pizza
      3. Apollo 10 e mezzo
      4. Una famiglia vincente - King Richard
      5. Doctor Strange nel Multiverso della Follia
      6. Belfast
      7. The Adam Project
      8. Possessor
      9. Prey

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    2. No, ma te sei un grande, me hai fatto scoprì che Possessor è valido!!

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  31. Ciao Giuse, inserirò film del 2022 e poi qualche menzione speciale che comprende anche il 2021 nonostante sia uscito nel 2022.
    1) Moonage Daydream
    2) Everything Everywhere All At Once
    3) Darkling
    4) You Won't Be Alone
    5) Nope
    6) Speak No Evil
    7) Esterno Notte
    8) Godland
    9) Rimini
    10) Triangle of Sadness

    Menzione speciale 2022:
    - Aftersun
    - One Day One Day
    - Gli Ultimi Giorni dell'Umanità (non sono sicuro sia uscito in sala)
    Questi 3 sono film troppo personali e intensi per essere valutati oggettivamente

    Menzione speciale film 2021 usciti nel 2022
    1) Vortex
    2) Spencer
    3) Il Male Non Esiste
    4) Sundown

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  32. 1 Piccolo corpo
    2 Il male non esiste
    3 Crimes of future
    4 Ennio
    5 Spencer
    6 Nope
    7 Tra due mondi
    8 Ennio
    9 Full time
    10 Bones and all

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  33. NOTA: ho dovuto dividere il commento in due, spero che ciò non ti arrechi troppi disturbi o danni. Ho passato più di un'ora a riflettere ed esprimere tutto quello che sentivo necessità di dire su questi film che di mettermi a tagliare pezzi ora non avevo proprio cuore. Perdonami.

    Una classifica che ha stupito anche me mentre la scrivevo, quest'anno. Ho guardato la lista dei film che ho visto quest'anno e molti film che ero sicuro avrei voluto mettere non me la sono poi sentita, avevo troppi dubbi. Altri film invece tutt'ora stento a credere sono nella mia classifica definitiva. Il cinema alla fine è anche quel che ti lascia a distanza di tempo, inaspettatamente.

    N. 9 (3 punti) - Men di A. Garland
    Un film che appena sono uscito dalla sala mi aveva deluso. E tutt'ora probabilmente se penso alle due precedenti opere di Garland mi lascia un po' di amaro in bocca. Sicuramente un film che ha meno da offrire sul piano della riflessione rispetto a ciò cui il regista ci ha abituati, ma rimane comunque una pellicola solida, quadrata, che funziona.

    N. 8 (4 punti) - Cip e Ciop: Agenti Speciali di A. Schaffer
    Negli anni '80 si chiamavano film per famiglie. Perché i bambini i film non li vedevano mica da soli, tra fratelli anche molto più grandi che non avevano altri passatempi cui dedicarsi senza uscire e genitori con cui si condivideva l'unica televisione di casa. E a tutta la famiglia quei film potevano, anzi dovevano, piacere. Negli ultimi anni ho notato che i film indirizzati a un pubblico più giovane sono appunto per quel solo pubblico più giovane. Cip e Ciop Agenti Speciali è sicuramente un film pop moderno, colmo di quel citazionismo che contraddistingue nel bene e nel male questo nostro XXI secolo, ma traspare che lo spirito che lo anima è lo stesso dei film della mia infanzia. Ci si diverte con una storia classica, sicuramente prevedibile, ma senza risultare per questo banale o noiosa. I più piccoli vengono catturati da un mistero che è nelle loro capacità risolvere, senza però rovinare loro l'esperienza pura della storia. Per noi rimane la nostalgia di quando vedemmo per la prima volta Chi ha incastrato Roger Rabbit in VHS.

    N. 7 (5 punti) - Everything Everywhere All at Once di D. Kwan e D. Scheinert
    Un film che non poteva mancare in una top 10 2022. Everything etc. è la semplice dimostrazione che i film evento possono essere qualcosa di più rispetto alla vuota riproposizione di effetti speciali sempre più esasperati (ed esasperanti). Si percepisce la tanta dedizione da parte di tutti coloro coinvolti nella produzione. Non pensavo avrei anche riso così tanto.

    N. 6 (6 punti) - Belfast di K. Branagh
    E' raro nell'era di internet andare a vedere un film completamente a scatola chiusa. Per me Belfast è stata la sorpresa di questo 2022. Nonostante si trovi sotto a The Febelmans questo è stato senza dubbio il mio film "a tema familiare" (come Everything, Avatar 2, o appunto Fabelmans, per intenderci) preferito dell'anno, un anno in cui senza volerlo ho visto parecchie pellicole (anche di anni passati) che si occupano di famiglie disfunzionali. Branagh è sempre una scommessa (ricordo che sempre suo e di quest'anno, ma non altrettanto performante, è Assassinio sul Nilo...), ma Belfast è stato sicuramente una puntata vincente.

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    1. NOTA: continuazione della classifica di cui sopra. Purtroppo dovrò dividere ancora con un terzo commento. Mi sento parecchio in colpa, scusami...

      N. 5 (7 punti) - The Fabelmans di S. Spielberg
      Nonostante quanto detto riguardo a Belfast l'amore che qui emerge per il cinema (non inteso come astratto sentimento di riverenza o dedizione, ma puramente e concretamente come quegli occhi lucidi in una sala buia, la schiena curva verso lo schermo come a volervi entrare dentro) permettono alla pellicola di ottenere quei punticini in più. La scena con Michelle Williams commossa nel vedere il film di Sammy mi ha fatto provare le stesse sensazioni salvifiche che provo guardando una delle mie scene preferite in assoluto, quella del cinema di Hannah e le sue sorelle. Sono andato con aspettative molto alte e forse per questo, pur essendo stato uno dei migliori film che ho visto quest'anno (contando anche i recuperi) parte di me è leggermente delusa. Nulla però che non andrà via dopo che il film si sarà sedimentato per quello che è e non per quello che io volevo fosse. Forse se l'avessi visto prima e non avessi dovuto aspettare questa sera stessa avrei avuto il tempo di metabolizzarlo maggiormente e metterlo anche più in alto nella classifica. Ma la contingenza fa parte di una classifica, quindi il me del futuro mi perdonerà per questo 5 posto, forse troppo basso.

      N. 4 (9 punti) - The Menu di M. Mylod
      Da quando sono uscito dalla sala ad ora ho cercato di limitare al massimo di parlare o anche solo riflettere su questo film. Il personaggio di Tyler, interpretato da Hoult, l'ho vissuto non solo come una chiara critica a tutti noi che spesso ci perdiamo all'interno delle nostre disquisizioni cinematografica, ma anche e soprattutto come una richiesta. Sospendi il giudizio, almeno questa volta, e goditi semplicemente l'esperienza. I colori, i suoni, le emozioni, le immagini - in breve, goditi il film. Non "spegni il cervello", anzi, ma non permettere alle rotelle nel tuo cervello, sempre così frenetiche e desideriose di formarsi un'opinione a riguardo di tutto, di rovinarti l'esperienza. Anzi, di rovinarCI l'esperienza, anche a noi, dice il regista con il resto del cast e delle figure professionali coinvolte, che questi film li facciamo, ancora, spinti innanzitutto dall'amore per la narrazione e la pellicola. Se non ti piace il tutto a gioco finito va bene lo stesso, ma accetta il tuo ruolo di spettatore per la durata del film e se ci riesci anche un po' più a lungo, permettici, almeno questa volta di fare il nostro lavoro come era dapprincipio inteso: stupirti, emozionarti, coinvolgerti.

      N. 3 (11 punti) - Le otto montagne di F. Van Groeningen e C. Vandermeersch
      Ero molto indeciso tra la terza e la seconda posizione per questo film. Alla fine ho optato per il terzo posto perché, a differenza di quanto accadrà per la prossima posizione, non ho molto da dire a riguardo. Un film bellissimo, emozionante, puramente narrativo nella migliore delle accezioni.

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    2. NOTA: ultimo strascico della classifica. Grazie per la comprensione.

      N. 2 (13 punti) - Don't Worry Darling di O. Wilde
      Tutt'ora non riesco a smettere di pensare a questo film. Credo che Wilde sia riuscita a toccare tanti temi senza mai scadere nel cliché, trattandoli con sensibilità e delicatezza. I rapporti tra i generi sono sicuramente un tema caldo su cui è facile non solo offendere qualcuno, ma anche e soprattutto dire ovvietà. Qui, oltre a essere funzionali a un thriller psicologico dalle tinte fantascientifiche ed horror, i rapporti tra i generi servono anche a denunciare chiaramente che alla fin fine il vero nemico è e sempre sarà una società capitalistica in cui non c'è spazio per nulla di autentico. Senza essere apologeta e scadere in un maschilismo reazionario Wilde si mantiene all'interno di una corrente fortemente femminista ma non per questo cieca delle più ampie problematiche in cui la parità dei sessi, inevitabilmente, si trova. Sul piano tecnico sono rimasto felicemente sorpreso, con una car chase finale chiara, funzionale, narrativa, ma comunque adrenalinica. Io personalmente ho un problema con le scene d'azione caotiche e fini a se stesse, di cui le car chase ritengono siano tendenzialmente l'esempio più concreto, l'apice della noia. Qui la narrazione non si ferma, pur rimanendo una scena alla thriller classico in cui il focus è l'adrenalina: il montaggio lineare, che permette di seguire ogni passaggio dell'inseguimento, rivela che la storia può e deve continuare a evolversi attraverso questi momenti dinamici e d'azione, non sospendersi per lasciare spazio a un vuoto rumore confusionario come accade anche in film che altrove riescono a mantenere un livello a volte anche alto, ma proprio sulla car chase scivolano (per citare l'esempio più rappresentativo di quest'anno, The Batman con la sua gratuita e mal gestita car chase con tanto di esplosioni).

      N. 1 (15 punti) - The Northman di R. Eggers
      Un film a cui non sono ancora riuscito a trovare difetti. Eggers decide di parlare a un pubblico ampio a differenza di quanto fatto con il suo precedente The Lighthouse, ma lo fa senza cambiare assolutamente le regole del suo gioco, che rimangono le stesse di sempre. Senza abbandonare l'approccio fortemente e spiccatamente autoriale The Northman risulta comunque un film dal ritmo incalzante dei blockbuster moderni. Senza rinunciare a scene d'azione potentemente emotive Eggers tuttavia le limita a 3/4 sequenze che arrivano esattamente quando la storia le richiede. Un equilibrio che sembra resuscitare i grandi classici epici e storici del secolo scorso e che ci ricorda che il cinema è fatto sia di intrattenimento che tecnica, in una decade che sembra polarizzare i due termini, fino a quasi contrapporli. Grazie mille per questa esperienza.

      Spiace per Nope che non sono riuscito a recuperare, probabilmente sarebbe stato il 10 film qui mancante, dove di preciso però non saprei.

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  34. Del 2022 ho visto davvero poco purtroppo. Ci provo lo stesso:
    1. Lamb
    2. After love
    3. Piccolo corpo
    4. Nostalgia
    5. Spencer
    6 America latina
    7. C'mon c'mon
    8. X a sexy horror story
    9. Licorice pizza
    10. Vortex

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  35. Vado coi mei:
    1 Athena
    2 Stringimi forte
    3 Esterno notte
    4 America latina
    5 Rimini
    6 Le buone stelle
    7 Le otto montagne
    8 Watcher
    9 Speak no evil
    10 The northman

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    1. Ciao Giuseppe, mi son dimenticato di inserire la notte del 12, che mi era piaciuto...lo puoi mettere per favore al quinto posto,scali tutti gli altri, eliminiamo northman, che mi aveva lasciato un po' perplesso, buona domenica!

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  36. Eccoci, senza una particolare preferenza:
    Moonage Daydream
    Triangle of Sadness 
    Everything Everywhere All at Once
    La nuit du 12 
    Nope
    As bestas 
    Heojil kyolshim 
    Men
    Crimes of the Future 
    Licorice Pizza 

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    1. Sperando torni a leggere dobbiamo toglierti Sorogoyen e Park che escono tutti e due al cinema tra poco qua da noi ;)

      quindi ne metto 8 parimerito, se poi vuoi aggiungere qualcosa torni qua ;)

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  37. Grazie per la risposta !

    Eccone altri due allora (spero vadano bene):
    - Ennio
    - Un eroe

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  38. mia classifica
    1 Ennio
    2 Athena
    3 Everything everywhere...
    4 Vortex
    5 Kurdbun Essere Curdo
    6 Nine Days
    7 Tar
    8 Blonde
    9 Spencer (anche se lo avevo messo nella mia 2021)
    10 Triangle Of Sadness

    donatello

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  39. 1) You won't be alone - Goran Stolevski
    2) Everything everywhere all at once - Daniels
    3) Le 8 montagne - Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch
    4) Belle - Mamoru Hosoda
    5) Boiling point - Philip Barantini
    6) Memoria - Apichatpong Weerasethakul
    7) What do we see when we look at the sky - Alexandre Koberidze
    8) Licorice pizza - Paul Thomas Anderson
    9) After Yang - Kogonada
    10) Spencer - Pablo Larraín

    Fuori di pochissimo:
    Pinocchio, The Northman, Athena, Vortex, Finale a sorpresa, Alcarràs, Cha cha real smooth

    Altri film che ho particolarmente apprezzato:
    Lamb, The menu, Bardo, Men, Bones and all, Argentina 1985, Entergalactic, Brian and Charles, Nope, Gold, Apollo 10.5, Lunana, Flee, Red rocket, Belfast, Ennio, La fiera delle illusioni, Nine days, After love, Quel giorno tu sarai, Sundown

    Delusioni dell'anno:
    The Fabelmans, the Batman, don't worry darling, c'mon c'mon, Elvis

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  40. 1) Le otto Montagne
    2) Serre-moi forte
    3) Entergalactic
    4) Forever Young
    5) Triangle of sadness

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  41. 1) the fabelmans
    2) Ennio
    3) Spencer
    4) Licorice Pizza
    5) la persona peggiore del mondo
    6) Nido di Vipere
    7) Argentina 1985
    8) Athena
    9) il capo perfetto
    10) everything everywhere all ar once

    Sku

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  42. 1. Piccolo corpo
    2. Flee
    3. Miracle
    4. Esterno notte
    5. Spencer
    6. Monica
    7. Piove
    8. Fire of love
    9. Nope
    10. La fiera delle illusioni

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  43. 1. Ennio
    2. Stringimi forte
    3. America Latina
    4. Le 8 montagne
    5. Brado
    6. C'mon C'mon
    7. Nope
    8. Athena
    9. The Batman
    10. Causeway

    alla fine faccio una classifica di emozioni, restano fuori film importanti come Everything, Triangle, Fabelmans, Il grande giorno, Licorize, Piccolo Corpo, Lamb, Lunana, Margini e altro ancora ma fra quelli visti questa è la mia lista dei 10. (Vittorio Dal Ben)

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  44. Voto a seconda di ciò che ho visto prima del sondaggio....l'anno scorso è stato un delirio perchè causa altri recuperi avevo rinviato molti film datati 2021....quest'anno è andata meglio perchè ho portato avanti recuperi e 2022, anche se molti titoli ancora mi mancano :)

    (metto tra parentesi la posizione del film,avendoli prima scritti e poi dopo votati)
    --------------------------------------------
    AMERICA LATINA (3)
    LICORICE PIZZA (6)
    LA RAGAZZA HA VOLATO (2)
    SUNDOWN (5)
    ATHENA (4)
    VETRO (8)
    AFTER LOVE (9)
    IL LEGIONARIO (7)
    ENNIO (1)
    TOP GUN:MAVERICK (10)

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  45. Licorice Pizza
    Nope
    Vortex
    Spencer
    The Batman
    Athena
    Crimes of the Future
    Everything Everywhere All at once
    Men
    The Humans

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  46. 1 Boiling point
    2 una femmina
    3 Spencer
    4 nostalgia
    5 le otto montagne
    6 blonde
    7 Rimini
    8 Nope
    9 The Northman

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  47. 1) Una femmina
    2) Spencer
    3) Nostalgia
    4) Le otto montagne
    5) Piccolo corpo
    6) Boiling point
    7) The Northmen

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  48. Athena
    Everything Everywhere all at once
    White Noise
    The northman
    Licorice Pizza
    Crimes of the future
    Pinocchio
    Amsterdam
    Men
    Apollo 10 e ½

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    1. Cavolo, senza numerini è sempre ambiguo, gerarchico o tutti alla pari? speriamo torni a vedere...

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    2. perdonami sono in ordine da 1 a 10

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  49. Un saluto a tutti. Ecco la mia classifica:

    01) The house (AA.VV.)
    02) Everything everywhere all at once (D. Kwan & D. Scheinert)
    03) Lamb (V. Johannsson)
    04) Moonlit winter (Lim Dae-hyung)
    05) Piccolo corpo (L. Samani)
    06) Un eroe (A. Farhadi)
    07) Il male non esiste (M. Rasoulof)
    08) La donna del fiume - Suzhou river (Lou ye)
    09) Red rocket (S. Baker)
    10) Apollo 10 e mezzo (R. Linklater)

    11) The fabelmans
    12) Crimes of the future
    13) After love
    14) Hatching - La forma del male
    15) Una vita in fuga

    Non ho visto, purtroppo, Alcarras, Rimini, Gli orsi non esistono e Manticora che potevano, probabilmente, toccare le mie corde.

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    1. Non me risulta Moolit Winter nè sala nè piattaforma...

      Ti ho scritto anche su fb, speriamo rispondi in uno dei due luoghi ;)

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  50. Ciao pubblico la Classifica di mio figlio

    Mattia Blu Tacconi

    1 Everything everywhere all at once
    2 Top gun
    3 Licorice pizza
    4 Northman
    5 The Batman
    6 The House
    7 Amsterdam
    8 Bones and all
    9 Bullet train
    10 RRR

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  51. HGW/7 mette Possessor primo e scala tutto

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  52. Ciao!

    Ecco la mia classifica:

    1. Triangle of Sadness
    2. The Menu
    3. Men
    4. Everything everywhere all at once
    5. Esterno notte (considerato parte 1 e parte 2)
    6. Le otto montagne
    7. Bones and all
    8. Ennio
    9. Top Gun: Maverick
    10. Finale a sorpresa

    I tre peggiori:
    1. The northman
    2. America Latina
    3. Amsterdam

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  53. 1:Bardo,la cronaca falsa di alcune verità. 2:Spencer 3:The Babelmans 4:Ennio 5:Bones and All 6:The Batman 7:Watcher 8:Run sweetheart run 9:The gray man 10:El Paramo:terrore invisibile.

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    1. Per favore se puoi torna a dare un nome, in teoria gli anonimi non li prendiamo

      Il problema è che il voto è "vero", interessante e particolare, quindi sarebbe un peccato

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    2. No vabbeh, ho scoperto che L'UNICO anonimo è il milgior amico, Vieri

      ahahha

      che tra l'altro inserisce Speak no Evil nono e scala il resto

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  54. Ciao, Giuseppe! Questa la lista che ho scelto (al netto dei film che sono riuscito a vedere e saranno sempre troppi quelli che per ora mi sono perso). Ben quattro su dieci sono italiani a dimostrazione che da noi la fascia alta sa esprimere qualità. In generale (tranne che per Esterno notte) si tratta di opere dal soggetto “minimale” che però vola alto proprio grazie alla propria leggerezza. Storie piccole dagli immensi dettagli. Il cinema che mi piace e che alla fine resta. Peccato per i molti che ho dovuto eliminare per raggiunti limiti di lista (nell’ordine cito The menu, Niente di nuovo sul fronte Occidentale, Men, Belfast, Nope, La conferenza… e potrei continuare; titoli da aggiungere in coda alla lista in caso qualcuno dei presenti non sia ammissibile). Ho controllato le date di uscita nelle sale a Roma di quelli prodotti nel 2021 e le ho scritte tra parentesi per facilitare il compito. E’ stato bello ripercorrere i film visti per un intero anno, perché momenti così importanti non sbiadiscano.
    - Nostalgia
    - A Chiara (07/12/22)
    - Un eroe (05/01/22)
    - Esterno notte
    - Un altro mondo (01/04/22)
    - Il signore delle formiche
    - Licorice pizza
    - Addio Signor Haffman (27/01/22)
    - Athena
    - Il prodigio

    Grazie!

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    1. Nicola, sentito privatamente, mi dice che sono in ordine gerarchico

      Devo togliere A Chiara, scala tutto ed inserisce The Menu al decimo posto

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  55. Ciao Giusè, ecco la mia Top 10:
    1° - BARDO, FALSA CRÓNICA DE UNAS CUANTAS VERDADES (Alejandro González Iñárritu) – Un fiume in piena di immagini (costruite da un mago della fotografia, Darius Khondjii), emozioni, umanità (nell’accezione di insieme di donne e uomini sottoposti alle limitazioni della natura umana) che accompagna il protagonista durante il suo viaggio nel suo “bardo” (termine buddista che indica lo stato intermedio, di transizione o liminale tra la morte e la rinascita). Cinema purissimo ed altissimo di un Maestro!
    2° - ENNIO (Giuseppe Tornatore) – Morricone ha messo la sua musica al servizio del cinema…Tornatore ha ricambiato il favore usando il suo cinema per ricordare il grande artista, sfornando un capolavoro di emozioni!
    3° - JOHN AND THE HOLE (Pascual Sisto) – A fine visione, mentre ero ancora folgorato dalla scrittura di questo film, sono apparsi i titoli di coda: “written by Nicolás Giacobone”, sì proprio lui, il co-sceneggiatore di Biutiful e Birdman! Un vero gioiello!
    4° - IL MALE NON ESISTE (Mohammad Rasoulof) – Senza dubbio ,per me, il film più potente del 2022!
    5° - SPEAK NO EVIL (Christian Tafdrup) – “Sei con la tua mamma e il tuo papà, non ti può succedere niente….”
    6° - VORTEX (Gaspar Noé) – Noè ci porta nel vortice della vecchiaia: stupendo! …con un Dario Argento che non ti aspetti…
    7° - LA NOTTE DEL 12 (Dominik Moll) – Un pellicola che dietro ad una classica struttura da thriller cela un altro MEN…
    8° - PICCOLO CORPO (Laura Samani) – Lo avevo amato al TFF del 2021, un predestinato alla mia top 10 del 2022
    9° - MIRACLE - STORIA DI DESTINI INCROCIATI (Bogdan George Apetri) – Altro piccolo miracolo di scrittura!
    10° - SUNDOWN (Michel Franco) – Un film sullo schermo e almeno due fuori…Tim Roth a livelli mai visti prima….

    Chiudo il post con un auspicio per il 2023: la distribuzione di MANTICORA (di Carlos Vermut)…

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  56. Ecco la mia, ho letto su fb che si puó inserire Possessor quindi lo vado a piazzare senza indugi in primissima posizione:

    1. Possessor
    2. The Fabelmans
    3. Everything everywhere all at once
    4. La Abuela
    5. Nostalgia
    6. Pinocchio
    7. Nope
    8. Watcher
    9. Nightmare Alley
    10. Thirteen Lives

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  57. Se dovessi eliminarmi la Abuela ci piazzerei all quiet on the western front in decima con gli altri tutti a scalare verso l'alto :)

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    1. Ahah, ma sai che ti stavo giusto rispondendo riguardo La Abuela???

      Trovo tante notizie di annuncio di uscita da noi ma niente di ufficiale, sia sala che streaming

      cerchiamo meglio ;)

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  58. Si, ammetto che è l'unico film che ho visto in streaming i******e, esatto quella parola lì 🤣🤣

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    Risposte
    1. E' che ci sono annunci sia di sala che di piattaforma ma poi niente...

      Ma ricordo di averlo "visto" a casa del mio amico che ha Prime spagnolo, ahah
      stavamo per vederlo e poi non aveva sub ita

      ti posso chiedere chi sei su fb?

      Elimina
  59. Certamente, Luca Piscopello :)

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  60. Eccoci anche quest'anno.
    La mia classifica, dal "peggiore" al migliore, è:

    10. Gli alberi della pace
    9. Un eroe
    8. Cha cha real smooth
    7. Thirteen lives
    6. Photocopier
    5. The Northman
    4. Athena
    3. Pinocchio di Del Toro
    2. Il male non esiste
    1. Avatar - La via dell'acqua

    Ho un dubbio solo su Photocopier, un bel thriller indonesiano uscito su netflix passato completamente inosservato...fatemi sapere se devo cambiarlo!

    Purtroppo mi mancano ancora diversi film (tra tutti Everything everywhere - per cui prevedo un posto moooolto in alto nella classifica finale del blog - e Nope), spero di recuperarli al più presto!
    Un saluto!

    RispondiElimina
  61. Ciao, ecco la mia
    primo posto mai in discussione per il documentario sul grande Marc-André Leclerc
    1 The Alpinist
    2 Athena
    3 Lamb
    4 Triangle of sadness
    5 Everything everywhere all at once
    6 Spencer
    7 Flee
    8 Le 8 montagne
    9 Nope
    10 Licorice pizza

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  62. Ciao, ecco la mia piccola classifica:

    1) Nope
    2) Possessor
    3) Vortex
    4) Lamb
    5) Speak no evil: qui al quinto volevo metterci X di Ti West e lasciare (a malincuore) fuori Speak no evil, che sebbene mi abbia turbato e lasciato un senso di sfiducia nell'umanità che mi ha ricordato un pochinoino Martyrs, a mente fredda ho capito non avere (forse) un perché. Poi però mi è sembrato di tradire l'emozione per la ragione, e alla fine anche se potrebbe non avere molto senso come film voglio comunque lasciargli il beneficio del dubbio.
    6) THE INNOCENTS: inserisco anche questo perché, nonostante l'aspetto soprannaturale non sia organizzato a puntino, sul lato psicologico mi è piaciuto.

    Avevo detto che questi ultimi due mi avevano deluso ma riflettendoci mi ha deluso più X di Ti West che volevo mettere ma ho lasciato fuori.

    Sarò scemo?

    RispondiElimina
  63. 1. Ennio
    2. Triangle of sadness
    3. L’immensità
    4. Gli orsi non esistono
    5. Il signore delle formiche


    Silvia Marcello

    RispondiElimina
  64. Nightmare Alley
    The Batman
    Lamb
    Avatar
    The Fableman
    Nope
    A Chiara
    Aftersun
    America Latina
    Licorice Pizza

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anna sostituisce i due sbagliati con Spencer e Nostalgia

      e tutti parimerito sono

      Elimina
  65. Nightmare Alley
    The Batman
    Avatar
    Lamb
    Nope
    The Fableman
    A Chiara
    Aftersun
    America Latina
    Licorice Pizza

    Non so se l’ho pubblicata la pubblico di nuovo sono stordita

    RispondiElimina
  66. Risposte
    1. Sì sì, gliel'ho già segnalato su Fb, sperando legga

      anche Aftersun non vale

      e non si capisce se è gerarchica

      Anna facci sapere ;)

      Elimina
  67. La mia top 10, tutti a pari merito (Giuseppe/José):

    Athena
    Crimes of the future
    Everything Everywhere all at once
    La notte del 12
    Nido di vipere
    Nope
    The Innocents
    Triangle of sadness
    Un anno, una notte
    Hatching

    fuori classifica, ma per me assolutamente meritevoli di visione:

    Barbarian
    Il ritratto del duca
    Nanny
    Nine Days
    Omicidio nel West End
    Possessor
    Speak no evil
    The Menu
    You won't be alone

    Saluti e buona votazione

    RispondiElimina
  68. Adoro il momento del sondaggione de Il Buio in Sala.
    Uno degli appuntamenti più belli e attesi dell’anno :)
    E ingrazio tutti per gli splendidi titoli che hanno tirato fuori, ho preso nota di tutti quelli che non conoscevo.

    Premessa 1
    Non ho visto una marea di film, alcuni dei quali (per esempio: Everything Everywhere All at Once, Bones and All, Triangle of Sadness, Men, ecc.) credo mi possano piacere davvero tanto, e avrebbero potuto trovare spazio nella mia personale top ten. Nei prossimi mesi li recupererò.

    Premessa 2
    È stato per me un anno di grandi e grandissimi film (tra le uscite 2022 e recuperi vari), pertanto non è stato così facile lasciarne alcuni, che pure ho amato, fuori dalla magica decina.

    Premessa 3
    Seppure eleggibile, ho deciso di non inserire Possessor (che avrei messo sul podio, per capirci: per me è un’opera meravigliosa e potente), perché è una visione di due anni fa e, inoltre, per “rispetto” ai film effettivamente visti quest’anno.

    Dunque:

    1. You Won’t Be Alone
    Non il più bello, forse, ma è il film che più mi ha fatto innamorare, che più mi ha dato da pensare.

    2. Nope
    L’esperienza in sala più bella dell’anno. Film splendido, mi ha conquistato da tutti i punti di vista, dotato di grande forza narrativa, il "western moderno" più riuscito.

    3. Le Otto Montagne
    Le vette del cuore dell’uomo sono le più difficili da scalare. Per me, il miglior film italiano dell’anno.

    4. Lamb
    Adoro questo genere di cinema. Rarefatto e allegorico, glaciale e infuocato, sofferente e spietato.

    5. Licorice Pizza
    L’ho adorato. La visione in sala è stata spettacolare. Opera preziosa e importante, che ho sentito mia fin dall'inizio, uno dei più bei film sul fuoco che genera l'amore, che non può essere che una corsa continua.

    6. Vortex
    Una meravigliosa, struggente, tormentata, inquieta, malinconica, elegiaca, necessaria discesa nel maelstrom.

    7. The Northman
    Amo Eggers e il suo cinema. E questo film: una storia di vendetta, di fuoco, di violenza, di destini che devono essere compiuti, di padri e di figli, di madri e di morte, di divinità e di lupi, di lacrime che contengono intere esistenze.

    8. Nostalgia
    Visto a fine luglio, in un cinema all’aperto sulle pendici del Vesuvio, sullo sfondo c’era Napoli illuminata… Avevo da poco perso mia nonna, che era tutt a vita mì. Era anziana e non autosufficiente, molto spesso provvedevo io a lavarla. Quella scena mi ha ucciso…

    9. Apollo 10 e mezzo
    Perché anche io sono stato sulla luna ma nessuno potrà mai saperlo.

    10. America Latina
    Un film che mi ha dato la conferma di una cosa che già sospettavo: il cinema dei D'Innocenzo è quello che meglio racconta la crisi epocale del maschio contemporaneo e della figura paterna.

    Altri film che ho apprezzato, e che ho faticato a tenere fuori:
    11. The House (una delle metafore più belle viste quest’anno).
    12. Athena (visivamente splendido, l'ho amato molto, pur fermandosi un attimo prima di farmi innamorare).
    13. Pinocchio (impossibile non amarlo)
    14. Quando Dio Imparò a Scrivere (il solito ottimo Paulo, autore raffinato, che mi incanta ancora una volta, ma senza strapparmi il cuore)
    15. After Yang (un tentativo di poesia)
    16. X – A Sexy Horror Story (sorprendentemente bello)
    17. Emergency (una piccola, piacevole sorpresa)
    18. Hustle (perché io adoro Adam Sandler)
    19. Bullet Train (molto rumore per qualcosa di buono)
    20. The Fabelmans (aspettative e pretese altissime, non completamente soddisfatte)
    21. Amsterdam (perché amo Christian Bale)

    Altre piacevoli visioni:
    Troll, Jaula, Nanny, BigBug, Terrifier 2, I Came By, Belfast, Glass Onion, ecc.

    Un abbraccio, Giuse :)))

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    Risposte
    1. Caro Roberto,
      Spero mi perdonerai se mi inserisco qua nei commenti (e spero mi perdonerà anche Giuseppe se faccio salire il contatore commenti ahaha), ma è impossibile non rimanere sempre affascinati da ciò che scrivi e consigli. Che meravigliosa classifica, piena di passione e di sensibilità (le tue righe su Nostalgia mi hanno sinceramente commosso) e ricca personalmente anche di titoli mancati che però grazie alla tua poetica guida spero di recuperare quanto prima (mi riferisco per esempio a Vortex, Lamb, You Won’t Be Alone). Mi sono segnato tutto, con la certezza di andare sul sicuro, fidandomi ciecamente del tuo sguardo poetico.
      Un abbraccio, caro Roberto

      Elimina
    2. Riccardo, sei veramente troppo buono con me, ogni volta mi emozioni, e lo dico sinceramente. Dai un senso alle mie parole. Sarò felice di sentire il tuo parere a proposito dei film che citi, ho la sensazione che possano piacerti molto. E grazie anche per i preziosi commenti con cui hai condito la tua bella lista, i tuoi pensieri non sono mai banali e mi arricchiscono sempre.
      Un grande abbraccio :)))

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  69. Per me è sempre difficilissimo stilare una classifica, soprattutto in questo caso che le prime posizioni sono quasi intercambiabili tra loro. Ad ogni modo, questo l'ordine definitivo per me:
    1: Triangles of sadness
    2: Aftersun
    3: Bones and all
    4: Le otto montagne
    5: Licorice pizza
    6: Ennio
    7: Belfast
    8: Leonora addio
    9: Il signore delle formiche
    10: Nostalgia

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  70. 1. Bones and all
    2. Spencer
    3. Licorice pizza
    4. Speak no evil
    5. Lamb
    6. Everything everywhere all at once
    7. The fabelmans
    8. Crime of the future
    9. The batman
    10. Avatar - la via dell'acqua
    In ordine di preferenza.
    Ciao :)

    RispondiElimina
  71. Finalmente l'appuntamento cinematografico più importante dell'anno è tornato.

    1) Everything Everywhere All At Once - Daniel Kwan, Daniel Scheinert
    2) Decision To Leave - Park Chan Wook
    3) Speak No Evil - Christian Tafdrup
    4) Spencer - Pablo Larrain
    5) Athena - Romain Gavras
    6) Vortex - Gaspar Noè
    7) Possessor - Brandon Cronenberg
    8) Nope - Jordan Peele
    9) Crimes Of The Future - David Cronenberg
    10) Los Renglones Torcidos De Dios - Oriol Paulo

    Chiedo conferma riguardo alla non uscita italiana di "The Midnight Maiden War" di Ken Ninomiya. Altrimenti l'avrei inserito al nono posto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già accorto di un errore, decision to leave non va bene. nuova classifica:

      1) Everything Everywhere All At Once - Daniel Kwan, Daniel Scheinert
      2) Speak No Evil - Christian Tafdrup
      3) Spencer - Pablo Larrain
      4) Athena - Romain Gavras
      5) Vortex - Gaspar Noè
      6) Possessor - Brandon Cronenberg
      7) Nope - Jordan Peele
      8) Crimes Of The Future - David Cronenberg
      9) Los Renglones Torcidos De Dios - Oriol Paulo
      10) Men - Alex Garland

      Elimina
  72. È probabile che qualcosa cambi, ecco la mia lista provvisoria:

    1 - Everything everywhere all at once
    Se si potesse fare, darei 30 punti solo a questo. Un film bellissimo che mi è entrato nel cuore

    2 - America latina
    Forse quello che mi è piaciuto meno dei fratelli D'Innocenzo, ma resta un bel film

    3 - Nope
    Un bel blockbuster

    4 - X
    Ho preferito di gran lunga Pearl, comunque godibile

    5 - Licorice pizza
    Molto carino, l'amore adolescenziale

    6 - Spencer
    Non vorrei metterlo in lista, ma non mi sembra nemmeno giusto lasciarlo fuori. Diana per la triliardesima volta, diciamo che non ne sentivo il bisogno ecco

    7 - Speak no evil
    Horror non horror

    8 - The house
    Curioso

    9 - Glass Onion
    Blockbuster che non annoia

    10 - Pinocchio
    Carino ma non il mio genere


    Restano fuori:
    - Athena (bello ma non il mio genere)
    - Il prodigio (niente di nuovo sotto il sole)
    - White noise (l'ho trovato noiosissimo)

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    1. Ho visto anche The Menu e Barbarian, ma non me la sento di inserirli in classifica, quindi resta invariata :)

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  73. Contea Sergej: 16 Gennaio, 2023

    Ciao Giuseppe, grazie per tutte le tue iniziative e come sempre, sono felice di partecipare al tuo Blog.....

    Allora, anno deludente, difficile fare una classifica, quindi a tutti lo stesso punteggio..sintetico come un codice binario perchè il cane ....che cazz....


    Crimes of the Future David Croneberg

    Film malato e forse anche depravato, se non vi piace, posso capire, ma lasciate stare gli Artisti

    Non sarai sola di Goran Stolevsky

    Eccellente film folk-horror elegante e malefico, come una favola nera che non vuoi ascoltare capace di turbare dal primo al penultimo secondo, peccato per il finale.

    Possessor di Brandon Croneberg

    Grazie a HGW/7 e a Caden che mi hanno ricordato questo film (2020). Uno dei migliori horror-psicologici per gli amanti del genere, da vedere.

    Vortex di Gaspar Noé

    Lo split screen che diventa Psichedelico...vedere per credere

    Nope di Jordan Peele

    Davvero un gran bel film con una Regia impeccabile. Voto Alieno (9) e poi...la Scimmia cosa c'entra? (voto 10)....;)


    Senza voto

    Everything Everywhere All at Once di Daniel Kwan e Daniel Scheinert

    Un Mappazzone senza fine dove c'è tutto e non c'è nulla

    Delusioni

    The Northman di Robert Eggers

    Non si salva niente e nessuno. Lui è quello di "The Witch" e "Lighthouse", cioè sono cazzi, roba da Top Ten. Tutto questo lo manda in Tilt e inizia il sadomasochismo del piacere di essere tagliati(oltre un ora da produttori Farisei). Risultato: Flop al botteghino e Lui che frigna...mmmhhh...forse hanno fatto bene a sforbiciare....

    The Fabelmans di Steven Spielberg

    Autocelebrazione con autoAwards annesso, film melenso e patetico perfetto nel palinsesto di Rai1 da trasmettere dopo "La storia di Padre Pio" e prima del Doc. di Alberto Angela " Compio 76 Anni e non mi vergogno di proporre questa roba"

    Avatar-La via dell'Acqua di James Cameron

    Come sparare contro la Crocerossa, 450 milioni di dollari buttati nel Cesso, mi chiedo il perchè?


    Novita Gennaio 2023....imperdibili...

    Film: Decision to Leave di Park Chan-wook.....imperdibile...voto 9-

    Serie Tv: Copenhagen Cowboy di Nicolas Winding Refn....voto 8,5

    ...e con questo ho detto tutto.....Ciooooo Giuseppe.....:)....ahhoooo...ma tu quando ci presenti la tua lista .....

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  74. i miei 10 del 2022 senza gerarchia

    . After Love . Athena .Bardo .Bones and All
    . Everything Everywhere all at once
    .Licorice Pizza .Memoria. Speak no evil .Spencer
    .Triangle of sadness

    le mie serie

    Severance
    Slow Horses
    Black Bird
    The Offer
    Christian

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  75. Ecco la lista dei 10 film - veramente pochi per me!
    In ognuno dei tanti film belli visti quest'anno ho trovato cose, segni, tracce, magia, orrore, superstizione, stupore, emozioni... e non sono poi riuscita a fare una classifica vera e propria quindi l'ordine è ininfluente e sono da considerare pari merito.
    Ogni film, a suo modo, ha colmato le crepe nel mio sguardo di spettatrice e del mio essere: luci e ombre, suoni e silenzi, presente e futuro mescolati alle memorie personali - un viaggio tra qui e l'altrove.

    Il male non esiste
    (Iran) Quattro storie diverse testimoniano la fragilità umana, il peso della sottomissione al potere che non concede, se non a carissimo prezzo, la possibilità di scegliere tra il bene e il male, ribellandosi alle ingiustizie. Film che quasi con prepotenza impone la domanda: e io che avrei fatto?

    Bad roads
    (Donbass) Quattro episodi, cattivissimi, si susseguono senza pause o titoli; li lega la crudeltà di un conflitto che non risparmia niente e nessuno, in un paese lacerato dove la normalità è ormai solo brutalità, cieca lotta e vili espedienti per la sopravvivenza.

    Destello bravío
    (Estremadura, Spagna - settimana Santa) Bellissime inquadrature, dei quadri direi, in cui si muovono affascinanti ritratti femminili. Tra emancipazione e tradizioni, complicità femminile, riunioni "sessualmente liberatorie", rabbia ed emarginazione; donne senza tempo e da sempre succubi del maschilismo. Film che non sono riuscita a classificare, audace, surreale, magico: un'opera prima bellissima.

    Paris 33Arr
    (Parigi) Appena inizia già mi piace: un volo tra i palazzi dalle finestre accese, in ognuna un frammento di ordinaria umanità… prosegue che è una bellezza: un bianco nero bellissimo che esalta il racconto: un uomo e due donne approfittati dal sistema e, a loro volta, approfittanti e alla ricerca costante di soluzioni per necessità di soldi, per sesso, per amore… Si può dire tantissimo con la forza della leggerezza

    Lamb
    (Islanda) Il film radica nel profondo di questa terra irreale e nel vissuto della coppia protagonista e si sviluppa nelle immagini di una natura potente e nei lunghi silenzi, voci e anima del film.
    Un incanto terrificante che ribalta l'idea dell'agnello quale animale mite, vittima da sacrificare, trasformandolo in essere inquietante e sacrificante. É Il film che ho atteso di più.

    Rimini
    Nebbia, grigio, freddo… c'è qualcosa di più lontano dall''idea che abbiamo della città? Le riprese lunghe e lente raccontano la fugacità dell'esistenza, di quello che rimane e di quello che si è perso. Tristissimo e bellissimo

    What Do We See When We Look at the Sky?
    (Georgia)
    Un’ode al cinema, quello che si veste di magia e come in una fiaba fa di una piantina, di un semaforo, di una grondaia messaggeri degli intrecci del fato - che rimescola le esistenze e cambia le fattezze a due giovani innamorati - che racconta di un mondiale di calcio che più bello non si può e lo fa vincere a chi non lo vinse (mondiali 2014) - con in finale che é un atto d'amore verso il cinema e che stupisce e incanta.


    Flee (doc-animazione)

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  76. (seconda parte)

    Crimes of the Future.
    Altro mondo (futuro).
    Quando è normale che i corpi producano organi che non servono a niente e vengano estratti chirurgicamente durante esibizioni pubbliche, che individui si alimentino di plastica, che la chirurgia estetica sfiguri, che sia impossibile sentire il dolore, allora parliamo di Cronenberg (padre). Superlativo!

    Mother lode.
    (Perù)
    da Lima alle Ande, nella città "più vicina al cielo" nella miniera più pericolosa dove si estrae l'oro. La storia, percorso di formazione del giovane protagonista, è anche storia di molti altri che per sfuggire alla miseria affrontano lavoro bestiale, sacrifici e privazioni immani; il bianco e nero molto carico rende i bellissimi paesaggi andini drammatici, dei figli di una natura matrigna e spogliandoli da ogni incanto.

    Vortex
    (Parigi)
    Gaspar Noé non smette di stupirmi con un film potente e intimo: gli ultimi giorni di vita di una vecchia coppia in una casa, anch'essa protagonista, colma di testimonianze della loro vita passata; il presente è routine che inghiotte ciò che è stato e restituisce a lei l'Alzheimer, a lui (un sorprendente Dario Argento) i resti di un vecchio amore adultero e l'ossessione per il cinema: "tutto quello che vediamo, che sembriamo non è che un sogno dentro un sogno… Il cinema, intendo la sala, è il luogo più adatto, crea l'atmosfera più giusta per esternare i nostri sogni, per comunicarli perchè è tutto buio e non devi interagire con gli altri.
    È quando sei a letto e sogni.
    Il cinema è questo."

    E mi piace finire così.

    Altri titoli che non hanno trovato spazio ma non sono da meno, su tutti:
    Spencer
    You won't be alone
    Sundown
    Esterno notte
    Gli orsi non esistono
    Humans
    La pantera delle nevi

    E poi:
    Athena
    Un figlio
    Alcarràs
    After love
    Tori e Lokita
    Utama - le terre dimenticate
    Everything Everywhere All At Once

    E i documentari:
    Fire of love
    This much I know to be true
    Kurdbun-essere curdo

    RispondiElimina
  77. Ho dimenticato di indicare Piccolo corpo e Stringimi forte, non posso non citarli.
    P.S. mia figlia mi ha detto che dovrei scrivere come mangio ma, per quanto a tavola io possa essere maiala, quando scrivo mi viene naturale così, un po' antico e di maniera, "aulico" dice lei.

    RispondiElimina
  78. 1. Forever Young - Les Amandiers
    2. America latina
    3. Bones and All
    4. Un eroe
    5. Astolfo
    6. Belfast
    7. Lamb
    8. Don't worry darling
    9. The Menu
    10. Il signore delle formiche

    Purtroppo devo ammettere numerose e gravissime lacune, e due in particolare: non ho avuto ancora modo di vedere né The Northman, né Licorice Pizza, ovvero il film di uno dei miei preferiti fra i registi giovani (Eggers) e quello del mio preferito fra i registi viventi (P.T. Anderson).

    RispondiElimina
  79. 1- Spencer
    2- The humans
    3- Ennio
    4- America Latina
    5- Nope
    6- Aftersun
    7- Possessor
    8- The menu
    9- Matrix resurrection
    10- Nine days

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  80. 1-Astolfo
    2-Un eroe
    3-America Latina
    4-Bones and all
    5-Lamb
    6-The menu
    7-The wonder-il prodigio
    8-Il signore delle formiche
    9-La stranezza
    10-Don't worry darling

    e a causa mia Michele qui sopra non ha potuto vedere Licorice Pizza e riservargli d'ufficio il primo posto :(

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  81. Dal primo al decimo in ordine

    1 - Crimes of the Future
    2 - Triangle of Sadness
    3 - Everything Everywhere all at once
    4 - Spencer
    5 - Nostalgia
    6 - Possessor
    7 - Licorice Pizza
    8 - Quando Dio imparò a scrivere
    9 - Vortex
    10 - The Northman

    Lacune dell’anno che sicuramente sarebbero state in questa lista: Le otto montagne, Aftersun, Nope, X, America Latina
    Spiace. 11esimo sarebbe Athena

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  82. Grande Giusè, eccoci qua.

    1. Pinocchio
    Non saprei neanche spiegarti perché questo film mi sia piaciuto così tanto. Poco male. Tra sua “escremenza” e le due fate me lo porterò dietro per un sacco di tempo.
    2. Everything Everywhere All At Once
    Per una buona oretta ero convinto fosse una bella porcheria, invece si è rivelata un’esperienza a dir poco esaltante.
    3. Vortex
    Pistola alla testa sceglierei comunque Amour, però Vortex resta magnifico. Mi ha fatto venir voglia di andare da mia mamma e abbracciarla fortissimo.
    4. You won’t Be Alone
    La sorpresa dell’anno. Forse il film che mi ha posto più domande senza darmi risposte. Mi spiace solo non essere sufficientemente intelligente per riuscire a trovarle, queste risposte. Nessun problema, me ne sono già fatto una ragione.
    5. Spencer
    Senza la tua “sponosorizzazione” forse non l’avrei nemmeno visto. E sarebbe stato un gran peccato.
    6. Nope
    Dentro c’è tantissimo. Forse anche troppo. Però che bello essere riuscito a vederlo al cinema.
    7. Speak No Evil
    Ultima mezz’ora raggelante. Filmone.
    8. Aloners
    Spero sia valido, ricordo di averlo visto su Mubi pochi mesi fa. Una bella, diversa e inaspettata riflessione sulla solitudine che, molto amaramente, ho sentito tremendamente mia.
    9. Incroyable Mais Vrai
    Sempre assurdo e divertente, con un paio di personaggi a mio avviso davvero sontuosi. Mi spiace sia stato un po’ sottovalutato.
    10.Boiling Point
    Dei moltissimi prodotti usciti quest’anno su cibo/cucina, è sicuramente quello che mi è piaciuto di più. Stephen Graham un gigante.

    Peccato per Aftersun e Pearl che sarebbero stati in posizioni molto alte e che l’anno prossimo difficilmente mi andrà di metterli in classifica. Piaciuti molto anche Athena, Macbeth, Ninjababy, The House e The humans. Peccato essermi perso Rimini, Cronenberg e, come al solito, praticamente tutti gli italiani. “Deluso”, con delle virgolette molto spesse, da Ostlund e Garland.
    Dio benedica il sondaggione.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  83. Al decimo posto, al posto di The Humans, mettici Ninjababy. Mi è dispiaciuto tropo vederlo lì in fondo haha

    RispondiElimina
  84. Sto leggendo tutti i commenti, al solito è bellissimo farlo

    E come tutti gli anni vorrei rispondere a tutti ma ogni anno, così facendo, abbiamo mandato in tilt il post per quel cazzo di bug a 200

    ora siamo già a 151 e domani secondo me rischiamo un'altra ventina

    potrei quindi non rispondere ma sono commosso in generale da tutti i voti e ovviamente ancor di più da chi ha scritto dei veri e propri saggi

    quindi semmai farò alla fine un ringraziamento più mirato

    ovviamente ogni voto è un dono e sono tutti uguali ma credo che chi ha perso decine di minuti a scrivere meriti un saluto in più

    RispondiElimina
  85. Non è stato facile ma questa è la mia sudatissima classifica '22 senza gerarchie:

    After love
    Argentina, 1985
    Everything everywhere all at once
    Il male non esiste
    Lamb
    Piccolo corpo
    The Batman
    The Fabelmans
    Un eroe
    Un'ombra sulla verità

    In panchina:
    Alcarras
    Barbarian
    Miracle
    Un altro mondo

    Daje

    RispondiElimina

  86. 1) Licorice Pizza
    2) Avatar - La via dell'acqua
    3) Nope
    4) Fire of love
    5) Flee
    6) Triangle of sadness
    7) The Batman
    8) Bones and All
    9) Apollo 10 1/2
    10) La notte del 12


    RispondiElimina
  87. Il sondaggione è arrivato (mancava a tutti), l'anno è quel che è, quindi dopo tanto pensare, bando alle ciance e mi lancio subito. Indietro però, con la mente a quei 365 giorni delle cui emozioni, esperienze e frustrazioni, il cinema è stato come sempre il vettore più bello.

    2 punti, Il Gatto con gli Stivali 2
    Non gli avrei dato una lira (anzi, un pesos). Però l'ho visto, quasi per caso, e se il cinema è anche sorpresa e soddisfazione questo film Dreamworks il posto l'ha meritato tutto. Sia chiaro, dimentichiamo i fasti di uno studio che sfidava a testa alta la Disney, ma la creatura di Katzenberg e Spielberg è ancora lì, in quella nicchia dove si può osare un po' di più. E allora, ecco che dopo un prologo ai mille all'ora il beniamino felino deve affrontare la sua ultima vita, dopo averne sprecate otto. Nessun finto dramma, nessuna pretesa di "attualità", solo una bellissima morale (apprezzare la propria vita, perché non tornerà) incarnata in un'avventura piena d'azione e fantasia. E poi? E poi c'è il meraviglioso black humor delle otto morti. C'è la stanza di Big Jack Horner, con la sua marea di citazioni/perculate alle fiabe. C'è un personaggio di Pinocchio (che anno pieno per Collodi) che dubito abbia mai avuto così tanti grattacapi come Coscienza. C'è una spalla comica, Perrito, finalmente con psicologia e utilità diverse dal far ridere i marmocchi. C'è il Gatto, genialmente ridotto, contro natura, a fare il micio da compagnia. E poi che bello nella foresta dei cristalli, quando scopre che possiamo essere i peggiori nemici di noi stessi. C'è Kitty, gli immancabili occhioni dolci, e quel ricordo del mancato matrimonio che sembra girato da Sergio Leone. E infine c'è lui, il Lupo Cattivo (ma lo è davvero?), grigio mietitore, coi suoi occhi satanici e le sue falci, a cui "nessuno è ancora scappato". Tanto di bello, che spiace non poterselo ascoltare con un doppiaggio italiano degno di questo nome, e avere invece quattro personaggi che cianciano in un napoletano farlocco per ragioni imperscrutabili... da vedere in lingua originale, che almeno c'è il ritorno del grande Antonio Banderas in uno dei suoi ruoli più iconici. Giudizio sospeso sull'animazione stile Into the Spiderverse, creativa ma preferivo il vecchio realismo al sapore di western.

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    1. 3 punti, Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
      Questo è l'anno dei sequel fortunati evidentemente, ci sta persino un film Marvel. Mai l'avrei detto, specie quando il film in questione sembra che lo odi mezzo mondo. Forse, quella sera al cinema avevo così tanto bisogno di rivedere Sam Raimi che il resto non ha avuto e non ha più importanza. Il grande disegno, i riferimenti, quella cavolo di serie Wandavision (Wanda-che???): io ho visto solo un uomo di cinema, espletate le solite direttive dall'alto, sfogarsi, divertirsi, giocare come un bambino con uno dei franchise più redditizi della storia. Non solo con dolly e prospettive sballate, che quello siamo capaci tutti, ma col suo umorismo, la passione per l'orrore, i suoi personaggi tristi e falliti. Sì, perché qui nessuno ottiene ciò che vuole, che siano madri perdute, un'amata mai dimenticata, dei figli mai avuti, davanti a cui puoi solo piangere perché ti vedono come una strega (mentre alla televisione c'è Biancaneve e i Sette Nani, tocco di classe). Oppure puoi capire che l’unica alternativa è essere grati per quell’esistenza in cui siamo capitati, conclusione che vale un viaggio con innegabili intoppi, qualche attore giovane non eccelso, quote di roba imposta dall’alto, un finale a cazzottoni mica tanto convincente. Ma pure un road movie col solito affidabile Strange e la sua figlioccia acquisita quasi per caso America, quella sequenza intrippata di viaggio tra i multiversi, scenografie meravigliose come la scala infinita nel palazzo diroccato, la battaglia mentale con tutto quel bianco e la nuvola rossa, quella a colpi di note, una delle più creative ed esaltanti viste quest’anno. Quelle cose che ti aspetti solo da Sam Raimi, che ti può prendere la Olsen, una delle donne più belle della Terra, e ridurla ad un mostro grignante coperta di sangue, o lo stesso Cumberbatch, e mettergli un mascherone gommoso in faccia per fargli fare lo zombie trasportato da una legione di spiriti, o renderti così gli Illuminati, incapaci e sonoramente cestinati dopo dieci minuti. Insomma, in questo film, mi tocca essere sdolcinato, c'è amore. Non per i soldi, non per i fan urlanti (che hanno aspettato dieci minuti di titoli di coda per beccarsi Bruce Campbell che si autocita, quanto godo!); ma per il Cinema, e per coloro che lo amano almeno quanto quel matto di Raimi.


      4 punti, Nido di Vipere.
      Con un pizzico di cinismo, credo che questo film coreano in altri anni se ne sarebbe stato tra le menzioni onorevoli. Anzi, l’ho visto mesi fa e onestamente ricordo pure molto poco, ma mi riprometto di tentare una seconda visione. Proprio questa voglia di rivederlo mi spinge a metterlo in classifica, perché sulla carta c’è tutto quello che piace a me: l’avidità umana scaturita da una borsa di soldi, personaggi molto cattivi o molto stupidi, in pieno stile Coen, la polizia coreana incapace, quel mondo del lavoro spietato, cattiveria, umorismo nerissimo. Soprattutto, è un esordio, che mette in luce quanto ormai i coreani siano anni luce avanti agli occidentali (spagnoli a parte), come stile, ritmo, costruzione della narrazione, capacità di veicolare messaggi e critiche. Il solito, grande cinema della penisola, sebbene non al suo meglio.


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    2. 5 punti, Licorice Pizza.
      Ecco un autore che rispettavo, Paul Thomas Anderson, e che invece stavolta ho adorato. Sceso dalle complicate orologerie dei suoi progetti precedenti, cosa poteva scegliere per divertirsi e divertirci, se non un’ode alla nascita di un amore? Non solo a quello a dire la verità, ma anche ad un magico tempo andato, quello storico degli anni ’70 e quello mentale della giovinezza, dove ci sono tutti i suoi amici, quelli vecchi a far follie - Sean Penn in moto, a fare il solito matto egocentrico che gli riesce tanto bene, Cooper a fare il matto e basta – quelli nuovi a rapirci il cuore, come la scoperta Alana Haim e famiglia, e persino il figlio di uno mai dimenticato, che se continua così sarà grande come il compianto padre. È uno di quei film che fanno star bene, Licorice Pizza, e ti lasciano con quella sensazione di calore e piacere per aver visto qualcosa di grande, anche se fa di tutto per stare in piccolo. Aggiungo una riflessione: non è il primo, Anderson, tra gli autori un minimo affermati, a volgere le spalle e guardare al passato col meglio del suo cinema. L’altro, Wes, con The French Dispatch, Tarantino ormai da anni, Scott con The Last Duel, quest’anno Spielberg con The Fablemans, almeno un altro paio nella classifica più sotto. Che questo bisogno di guardare altrove, spesso accompagnati dalla nostalgia, sia un riflesso della crisi e disillusione che viviamo in Occidente? Se non è un bel pensiero, lo è almeno che possiamo immergerci a nostra volta in pellicole tanto belle.

      6 punti, Nightmare Alley.
      Non ho visto Pinocchio, ma mi consolo ripensando alla precedente creatura di Del Toro, di cui si è parlato decisamente molto meno, l’ennesimo tassello di questo preoccupante trend degli ottimi film in costume economicamente disastrosi, disertati da quello stesso pubblico adulto a cui si rivolgono. Eppure Nightmare Alley è grande cinema: ha scopo, ha visione, ha ambizione, zero paura di comunicare ciò che vuol dire. È un atto di coraggio nella stessa filmografia del regista messicano, che stavolta toglie ogni dubbio e imbastisce una storia senza il minimo elemento sovrannaturale, con la geniale trovata aggiuntiva di ambientarla proprio tra quelle fiere, quei fenomeni da baraccone, artisti e truffatori che sulla creduloneria ci campano. Un mondo crudele, rappresentato senza i filtri che piagavano il precedente adattamento del romanzo con protagonista Tyrone Power, forse l’unico elemento superiore di esso, visto che il pur bravo Bradley Cooper è un po' troppo vecchio per il ruolo in cui vorrebbero proportelo. Strepitoso invece il resto del cast, che ti accompagna dalla miseria della vita di strada, tra alcolismo e vicoli da incubo nella prima parte, ai palazzi e lo sfarzo del potere nella seconda. Fino alla inevitabile deflagrazione, in un terzo atto sanguinoso, dove la neve si sporca come già avevano fatto le coscienze, e un finale disperato, degno della tragedia a cui abbiamo assistito. “Ecco: l’uomo bestia.”

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    3. 7 punti, Diabolik Ginko all’Attacco!
      Oh, sarà un problema mio, ma i Diabolik dei Manetti mi piacciono. So che sono ben lontani dalla perfezione, probabilmente come cinema non valgono quanto, pensando all’ultima posizione, i film di un Del Toro. Eppure, vale lo stesso discorso di Gatto con gli Stivali, il cinema è anche sorpresa, ammirazione. E io sono sorpreso e ammirato che nell’Italia attuale si possa fare una cosa simile, un film coi soldoni ma popolare nello spirito di quel fumetto che lo ispira; con maestranze che non hanno nulla da invidiare al cinefumetto americano, anche perché non è sensato e nemmeno interessante copiarlo (come invece faceva un’operazione altrettanto lodevole, Freaks Out). Le macchine, gli ambienti, ma soprattutto le maschere, un effetto speciale talmente bello che viene quasi da piangere pensando che è “nostro”. E non c’è solo tecnica, questo sequel è libero dalla farragine dell’introduzione, necessaria al primo capitolo: può buttarsi subito nell’avventura, con quel prologo sul Monte Grisa travestito da museo - rivedere la Ghenf triestina fa sempre piacere, come riconoscere certi scorci della Milano-Clerville – e i titoli fumettosi accompagnati da una canzonetta bondiana, com’era “Amore vieni a Ghenf” per dare quel tocco di veridicità in più. C’è il giusto intrigo, la giusta ingenuità - metà dei problemi si possono risolvere con la dinamite, fa molto albo di Topolino – e una trama talmente semplice che mentre stai, un poco deluso, cercando la complessità quasi te la fa sotto il naso. E poche cose, al cinema, sono più soddisfacenti di un finale che ti migliora tutto il resto. Poi, il sottotitolo lo dichiara apertamente, il vero protagonista di ciò che rimane è Ginko. E di nuovo, sarà colpa mia, Mastrandrea avrà sempre la stessa espressione ma io non riesco ad odiarlo, c’ha quel carisma malinconico che me lo rende simpatico a pelle. Bocciata assolutamente invece l’idea di affiancargli la Bellucci come Altea, in una prova di recitazione a dir poco scandalosa. Anche Marinelli nel primo lo trovavo legnoso e fuori parte, Giacomo Gianniotti è stata invece una sostituzione felicissima: non è Diabolik del fumetto, quello è impossibile da replicare, ma ha la simpatia giusta, la stronzaggine giusta e un’ottima chimica con Eva. Su Miriam Leone mi levo il cappello e basta, sembra nata per fare Lady Kant e non ci vorrei nessun’altra al suo posto. A questo punto attendo il terzo: se danno il ben servito agli attori raccomandati e sviluppano le potenzialità (magari in qualche ruolo femminile, tipo le ballerine dell’inizio), il mio voto nel sondaggione se lo prenderanno anche in futuro.

      9 punti, Love Life.
      Un dramma intimo, delicato, senza fronzoli. Che ha l'aggiunta non da poco, per me che guardo ormai con affetto all'annuale appuntamento col Lido, di essere stata una delle sparute scoperte di un'edizione Veneziana decisamente sottotono. Ne ho anche parlato, proprio nel resoconto dell'ultima Mostra, e non mi ripeterò più di tanto. Di nuovo devo però ricordare il pregio maggiore di questa perla, la dolce, quasi rassegnata infelicità che la pervade, come l'hanno solo i migliori drammi giapponesi, lievi, sempre pronti a trasformare il riso in lacrime e le lacrime in riso. Un film che fa bene, un film che si è intrufolato gentilmente nel mio cuore, coi suoi fragili personaggi, teneri come la loro sorellina spirituale Amanda; un film, come da titolo, che ti fa amare la vita.

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    4. 11 punti, Io sono l’abisso
      Incredibile come del miglior film italiano dell’anno non ne abbia parlato nessuno, praticamente l’abbiamo visto solo io, Carrisi e la mamma di Carrisi (ma pure su quest’ultima ho dei dubbi). “La ragazza nella nebbia” era un segnale di qualcosa che stava emergendo, “L’uomo del labirinto” un film unico, schiacciato dai difetti della sua abnorme ambizione ma per questo ancora più affascinante. “Io sono l’abisso” è una conferma piena, una dichiarazione di maturità, una prova del nove brillantemente superata. Nessuno fa film in Italia come Donato Carrisi, già scrittore di bellissimi libri, ma evidentemente anche regista di talento, che sa fare qualcosa di totalmente italiano e completamente avulso al nostro mercato allo stesso tempo, lontano sia come idee che geograficamente dal solito cinema romano o al massimo napoletano. Questa storia di orrore e colpe, che fuoriescono da quell’abisso che possono essere le famiglie, ambientata sull’apparentemente placido lago di Como, ha un pregio su tutti: l’immersione. Non si limita a farsi vedere, inghiotte e lascia andare solo al riaccendersi delle luci in sala, con gli strumenti della suspence tanto cari a Hitchcock, ma la confezione e i temi necessari all’anno domini 2022. Riesce con intelligenza a prendere la premessa thriller più abusata del mondo, la solita storia del serial killer disturbato, darci tutte le informazioni all’inizio e poi ingannarci per le due ore successive, costruendo nel frattempo una tragedia del tutto umana ed empatica (soprattutto sul finale e quella scena al centro commerciale, mio dio…). Anche grazie, va detto, ad attori fantastici, diretti senza una sbavatura - in primis la giovane, straordinaria protagonista, Sara Ciocca, che c’era anche in America Latina e ha doppiato Megan nel film omonimo fresco fresco di sala: sì, ne sentiremo parlare – e a disposizione di personaggi finalmente sfaccettati e tridimensionali. In un anno in cui il giallo cinematografico ha dato il peggio di sé, grazie Io sono l’abisso, grazie Carrisi per questo gioiello.

      13 punti, The Northman
      La storia di Amleto (prima di Shakespeare), di sua madre, di suo padre, dello zio che lo uccise, della slava dalla foresta di betulle che amò. Del Fato, delle Norme col volto cieco di Bjork o gli occhi visionari di Dafoe, degli Dei, del poeta che li invoca prima di questa storia di sangue (“cantami o diva…”), delle Valchirie urlanti, del mondo violento neanche mille anni dopo Cristo, tra Rus, Scandinavia e Islanda, mare ghiaccio e fuoco. E infine, lì in fondo, che rimane? Il vuoto di una vendetta? Il Valhalla? Una discendenza, bambini guerrieri che danzeranno pregando la Madre Terra? Di sicuro rimane il Cinema con la maiuscola, quello di Robert Eggers e il suo secondo capolavoro.

      15 punti, Belle.
      Infine non si può che ritornare qui, al Giappone, agli anime da me tanto amati, al mistero del disegno animato che si fa arte pura. E lo faccio con l’unico film, quest’anno, che mi ha emozionato, mi ha commosso, mi ha esaltato nell’azione, meravigliato nella visione, fatto canticchiare senza sapere una lingua, fatto sperare o temere, stretto il cuore guardando facce nella pioggia, nascoste dietro lentiggini e inadeguatezza della vita reale o maschere virtuali in un mondo alternativo. Ma soprattutto, è l’unico film, per quante volte lo riguardi, che mi abbia fatto ridere e piangere in egual misura. Per questo e altro, Belle è il mio film preferito del 2022.

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    5. Menzioni onorevoli: Persino in un anno che non esito a definire scarso, alla fine rimane sempre qualcosa fuori, che non per questo vale di meno, in primis Battle Royale: eh sì, alla fine non l’ho messo, ho voluto premiare titoli più recenti. Nessuno può negare però che per la prima volta è arrivato al cinema da noi, questo capolavoro immortale del grande Fukasaku, uno dei film più influenti post-2000. Poi, Omicidio nel West End (una elegante, simpatica, seppure sfalsata, alla maniera moderna, parodia del genere investigativo), A plein temps (film francese – che poi anche qui, il titolo è perfettamente comprensibile o traducibile, perché devi metterlo in inglese? Bah, misteri eleusini – meravigliosamente ansiogeno, non lo metto in classifica solo perché lo vidi a Venezia nel 2021), America Latina (a parte quel brutto spiegone finale chiaramente imposto, esperienza misteriosa e disturbante), Bullet Train (film d’azione simpatico e senza pretese, perfetto per la sala. Ma fatevi il favore e leggetevi il libro “I sette killer dello Shinkansen” da cui è tratto, mille volte più profondo e malinconico), Men (mamma mia che delusione gli ultimi venti minuti di questo film, ma non elimina l’aria conturbante e affascinante data da Garland a tutto ciò che viene prima), Triangle of Sadness (anche qui, il primo capitolo mi ha fatto sperare nel capolavoro dell’anno, che con la seconda, prolissa parte è andato a farsi benedire. Però ho riso, tanto, ho riflettuto, un po’ alla buona, e mi sono perso negli occhi tragicamente scomparsi di Charlbi Dean), Memoria (ammetto che è un film non proprio sulla mia lunghezza né pienamente compreso, ma al cinema è stata una visione a suo modo unica), The Deer King (fosse solo per l’animazione saremmo da top 5, peccato per la storia non narrata al meglio). Recuperi in sala: L’Avventura (probabilmente il più bel film italiano che abbia mai visto, e non poteva essere che di Antonioni), Le lacrime amare di Petra von Kant (un classicone tra i film da stanza chiusa, dalla fama meritata), La persona peggiore del mondo (l’avessi visto prima sarebbe finito nella mia top 2021, senza dubbio), Porco Rosso (non sarà il mio preferito di Miyazaki, l’adattamento a tratti una sofferenza, ma scoprirlo in sala è stata una meraviglia, attendendo per il 2023 il suo nuovo film). Recuperi casalinghi (piattaforme, tv, dvd e quant’altro): Shadow (film del mio amato Zhang Yimou criminalmente non passato in sala, dove sarebbe stata l’estasi dei sensi, con alcune delle più belle scene del cinema cinese degli ultimi anni), Assassinio sul Nilo (del 1978, mica quella poracciata di Kenneth Branagh, forse il peggior film dell’anno. Mia Farrow, David Niven, Angela Lansbury, Bette Davis, Olivia Hussey, Lois Chiles, Maggie Smith, Jane Birkin, il mitico Peter Ustinov a fare Poirot, in un Egitto vero ed esotico, senza trucchi digitali, uno di quei rari adattamenti migliori del libro stesso, comunque consigliato assieme alla versione televisiva con David Suchet. Meraviglia), Manhunt (questo film di John Woo, tra l’altro sempre uscito da Venezia, credo non abbia minimamente l’amore che merita, due ore che volano come le bianche colombe, tra thriller honkonghense, atmosfera rarefatta giapponese, umorismo, azione), La favolosa storia di Pelle d’Asino (uno dei migliori adattamenti fiabeschi e musical di tutti i tempi, con canzoni strepitose, una Catherine Deneuve divina, amore per la materia e un finale “alla francese” che con ironia metacinematografica ribalta tutte le carte), Appaloosa (senza western io non vivo, e finalmente ho recuperato quello del grande Ed Harris, che tra i post-2000 è considerato, a ragione, tra i migliori), Conan il ragazzo del futuro (quanto avrei voluto crescerci con questo anime).

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    6. Festival: da Venezia, ripeto le mie considerazioni, è uscito ben poco, ma una menzione meritano di sicuro i grandi thriller Aru Otoko e Obet/Victim, l’immaginifico Bardo di Inarritu, il piccolo gioiello Nezhou, tra non molto in sala in Italia, la fantastica commedia ucraina Ljuksemburg Ljuksemburg, e il mio preferito, El Akhira, sulla storia del pirata Barbarossa e la mitica regina di Algeri Zaphira. Menzione onorevole allo straordinario (nomen omen) horror comico Extra Ordinary, originariamente passato a Trieste, ma visto nella sua costola di Verona, la mia città: l’Extra Sci-fi Festival, minuscolo evento di appassionati nato proprio nel 2022 e che non posso non ricordare con affetto, specie dopo essermi improvvisato intervistatore con uno degli organizzatori. Infine, una singola giornata al ToHorror: Polaris è un film distopico sperimentale che non mi ha detto granché, Mandrake un bel film di streghe e maternità nordirlandese. Li rimembro entrambi con la gioia dei dolci ricordi, legati ad un pranzo col gruppo del Buio in Sala, una visita turistica e pazze corse per la bella Torino con un amico di penna, finalmente incontrato e il momento cristallizzato, dalla foto con una talentuosa regista delle Isole Britanniche.
      Buona fortuna con la conta del Sondaggione, e che il Cinema sia sempre con noi.

      (P.S. scusate la valanga di commenti, quest'anno ho proprio esagerato hahaha)

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  88. 1 Ennio
    2 Everyrhing Everywhere all at once
    3 Athena
    4 Quando Dio imparò a scrivere
    5 Finale a sorpresa
    6 Amsterdam
    7 The Adam Project
    8 The tender bar

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  89. Innanzitutto ringrazio come sempre questo spazio perché permette di conoscere e soprattutto incuriorirmi sempre di film nuovi e registi. E ringrazio anche coloro i quali hanno argomentato le proprie scelte, per permettermi di ampliare o aggiungere nuovi spunti e prospettive.
    Qui un'umile classifica (pur non essendo riuscita a vedere alcuni dei film che mi hanno maggiormente incuriosita, come Everything everywhere all at once o Licorice Pizza):
    1) Spencer
    2) Bones and all
    3) Esterno notte
    4) Le otto montagne
    5) Cmon cmon

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  90. 1) Triangle of Sadness
    2) Le Otto Montagne
    3) Avatar
    4) Bones and All
    5) Every Thing Everywher all at once
    6) C'mon C'mon
    7) Il Signore delle Formiche
    8) Licorice Pizza
    9)Crimes of the future
    10) Le Nuotatrici

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  91. 1. Non sarai sola
    2. Memoria
    3. Saint Omer
    4. Bones and All
    5. Speak No Evil
    6. What We See When We Look At The Sky?
    7. Una madre, una figlia
    8. Alcarras
    9. Cha Cha Real Smooth
    10. CODA

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  92. Ciao a tutti, senza gerarchia :

    - Nel nostro cielo un rombo di tuono (Milani)
    - Finale a sorpresa (Cohn-Duprat)
    - Everything everywhere all at once (Daniels)
    - Athena (Gavras)
    - Nope (Peele)

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    1. Commovente che un sardo (lo deduco dal tuo cognome) abbia messo il primo film :)

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  93. Buonasera,
    questa la mia classifica, purtroppo vivendo in provincia non ho potuto vedere tutto quello che volevo:
    1. Licorice Pizza
    2. the Fabelman
    3. Crimes of the future
    4. Esterno Notte
    5. Nope
    6. Elvis
    7. Vortex
    8. Blonde
    9. Red rocket
    10. Spencer

    non ho capito se bisogna anche elencare le serie, ma comunque metto le mie prime quattro:
    1. this is going to hurt
    2. the offer
    3. slow horses
    4. winning time
    5. The dropuot

    scissione decisamente sopravvalutata

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    1. Magari per le serie qualcosa farò, ci sto pensando

      no no, non bisognava, ma tanti l'hanno fatto ed è sempre un arricchimento

      ora torno dentro la macchina altrimenti mi mangi

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    2. ok, no problem. Comunque aggiungerei nido di vipere, al posto di spencer, ahahahah

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  94. 1. No Bears
    2. Bones and All
    3. Saint Omer
    4. Licorice Pizza
    5. Pinocchio di Guillermo del Toro
    6.Argentina 1985
    7.Nope
    8.Il signore delle formiche
    9.Flee
    10. Broker

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  95. Ecco i miei film del 2022 senza gerarchia!

    - Spencer
    - Licorice Pizza
    - The Fabelmans
    - Ennio
    - The Batman
    - Elvis
    - La fiera delle illusioni
    - Avatar
    - Top Gun Maverick
    - Nostalgia

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  96. Nope
    Gli spiriti dell'isola (Banshees of inisherin)
    La ragazza della palude
    Rumore bianco
    Godland
    Everything Everywhere all at once
    Aftersun
    A Chiara
    The Boy The mole the fox and the horse
    To Leslie



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    1. Ciao, purtroppo non sono validi:

      Gli spiriti dell'isola
      Godland
      Aftersun
      A Chiara
      To Leslie

      Se torni a leggere puoi votare altri 5 film, inoltre dovresti specificare se i titoli sono in ordine di voto o tutti a pari merito.
      Grazie.

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    2. cavolo che casino
      allora sostituisco quei 5 con
      Cyrano
      The Quiet Girl
      Decision to leave
      Men
      Ennio
      tutti parimerito

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    3. Ahah, purtroppo non valgono nemmeno Park (esce a febbraio da noi) e The Quiet Girl (stessa cosa)

      ma va bene così, ne abbiamo 8 e tutti parimerito :)

      ovviamente se ne vuoi mettere altri due no problem

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  97. Dei pochissimi visti e senza classifica:
    Ennio
    Spencer
    Il prodigio
    Nostalgia
    Close
    Le otto montagne

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  98. Questa è la mia classifica:
    1 LE OTTO MONTAGNE
    2 THE FABELMANS
    3 NOSTALGIA
    4 IL MALE NON ESISTE
    5 IL RITRATTO DEL DUCA

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  99. Questa è la mia classifica (anche se quest’anno ho visto pochi film rispetto a quanti avrei voluto 😩):
    1) La fiera delle illusioni (Nightmare Alley)
    2)The Northman
    3)Piccolo corpo
    4) Le 8 montagne
    5) Illusioni perdute
    6)The Fabelmans

    Il 6 sostituisce il 5 se questo non è votabile.

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    Risposte
    1. Sono Antonio. Scusa ma era la prima volta che commentavo e mi è partito anonimo 😅.

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    2. Aggiungerei anche alla 7^ posizione un eroe perché è bellissimo e me l’ero dimenticato

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    3. Benissimo, aggiunto :)

      Ah, Illusioni Perdute va bene, uscito 30 dicembre 2021, quindi prima settimana a cavallo di due anni

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  100. Ecco la classifica finalmente:

    1) Crimes of The Future
    2) You Won't Be Alone
    3) Athena
    4) Spencer
    5) Suzhou River
    6) Possessor
    7) L' Angelo dei Muri
    8) America Latina
    9) After Yang
    10) Vortex

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  101. 1- everything everywhere all at once
    2- nope
    3- avatar
    4- Glass onion
    5- x
    6 - The Menu
    7- Barbarian
    8- Licorice pizza
    9-america latina
    10-the house

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  102. Finalmente voto anche io!

    1 Spencer
    2 You won't be alone
    3 Possessor
    4 Nope
    5 Athena
    6 Piccolo Corpo
    7 Miracle
    8 Nostalgia
    9 America Latina
    10 Men

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  103. Innanzitutto un saluto a tutti 🙂
    Ho aspettato l’ultimo momento perché ho approfittato degli ultimi giorni per vedere qualche film che mi ero perso,ma mi sono accorto che erano troppi 😅 comunque una volta vista la classifica finale recupererò sicuramente 😉

    Ecco la mia classifica
    1 Belle
    2 Piccolo corpo
    3 Gagarine proteggi ciò che ami
    4 Un eroe
    5 Le otto montagne
    6 Nope
    7 Spencer
    8 La fiera delle illusioni nightmare alley
    9 The fabelmans
    10 Sundown

    Ho letto che è record quest’anno 🎉complimenti a tutti
    E GRAZIE soprattutto a Giuseppe 👏

    Alessandro Cantoni

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  104. 1. Nostalgia
    2. Il male non esiste
    3. Piccolo corpo
    4. America Latina
    5. Triangle of sadness
    6. Il colibrì
    7. Lunana - il villaggio alla fine del mondo
    8. Nido di vipere
    9. Le otto montagne
    10. Il signore delle formiche

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  105. Ciao Caden
    Avrei voluto argomentare di più, ma è venuta fuori un pò così la classifica, tutta pari per democrazia.
    After love
    Dove và il dolore? Cosa resta di noi?
    Alcarras
    Cosa succede quando non si può più raccogliere? Cosa si fà quando non sono più le stagioni a battere il tempo?
    Esterno notte
    Una storia che continua a sanguinare, film neccessario.
    Full time
    Che fatica lavorare così, ma è necessario.
    Tante le corse sono presenti nei film di quest'anno, con diverse valenze e fortunatamente non tutte così stressanti.
    Licorice pizza
    Quanto tempo ci vorrà per crescere? Così canta Nina Simone.
    Nostalgia
    Nostalgia canaglia, è ingenuo pensare di poter tornare indietro e ritrovare tutto immutato. Certi errori si pagano.
    Spencer
    Per raccontare una vita basta scegliere pochi giorni, pochi giorni perfetti, quando ci si perde per poi ritrovarsi finalmente liberi.
    Sundown
    Con gli ultimi bagliori di luce, del giorno e della vita, il linguaggio si riduce e le parole lasciano il posto alle pulsioni.
    The humans
    La casa è la vera protagonista, poco illuminata e spoglia, le finestre non permettono affacci e distrazioni, le pareti diventano il telo di proiezione delle fratture umane.
    Vortex
    Come dice la canzone, la rosa ci ricorda la brevità e fragilità della nostra vita.
    Anche qui una casa è protagonista, piena della storia dei protagonisti, rappresentazione dell'horror vacui umano, fà da cornice proprio quando la mente inizia a perdere i suoi riferimenti.

    Altri consigli sparsi visti al cinema:
    Saint Omer La maternità è la sua negazione. Intenso e doloroso.
    Il bel bianco e nero di C'mon c'mon e
    Les Olympiades - Paris, 13 arr.
    Non male Finale a sorpresa.
    Peccato per la storia personale di Crialese, L'immensità , forse troppi ingredienti ma non son mancate scene emozionanti.
    In questi due film Penelope è un pò sopra le righe, la preferisco con Pedro che dosa bene.
    La stranezza teatro è vita. Bel terzetto a sorpresa.
    Le otto montagne da vedere in sala. Un amicizia collaudata, bello ritrovarli dopo Non essere cattivo.
    Nope non è tanto il mio genere ma la visione in sala mi ha intrigato.
    Quel giorno tu sarai - Evolution
    il dolore quanto dura? per quante generazioni?
    Gagarine su Mubi,
    Poesia della resistenza. Adorabile Don Chisciotte.
    Ma anche il percorso di rinascita di "Gritt su Mubi. Bello

    Appunti disordinati, scusa scusaCaden!
    France Basile

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

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