Come ogni blog che si rispetti a fine anno
c'è il piacevolissimo obbligo di cercare di convogliare tutto il meglio e il
peggio dell'appena conclusa stagione cinematografica nelle attesissime (??)
classifiche.
In ognuna di queste cercherò di fornire
delle piccole linee guida atte a capire il criterio di selezione adottato.
La prima che propongo è una carrellata di
piccoli film, praticamente nessuno mainstream, che per un motivo o per l'altro
meritano a mio parere almeno un'occhiata. Sono film di cui alcuni soltanto che
per un pelo non sono entrati nei fantastici 15. Come avviene sempre per le mie
classifiche io me ne frego dell'anno di produzione, sono le MIE visioni 2011.
Ah, dimenticavo, qua non c'è classifica,
solo una normale rassegna. Rassegna di cui sono abbastanza orgoglioso perchè
abbraccia tanti generi e stili.
Come sarà in tutte le altre classifiche, i
link rimandano alle mie recensioni.
1 CALVAIRE
Visto il 1° gennaio 2011, non poteva farmi
cominciare meglio un anno di straordinarie visioni.
Gioiello nerissimo, piccola produzione
belga, un film allucinato e allucinante, coraggioso, fastidioso e di
un'originalità incredibile.
Un pò Psycho un pò Rebecca la prima moglie
ambientati nel desolante scenario della campagna belga. Psicologicamente
fortissimo presenta una delle scene più assurde che abbia mai visto in vita
mia, quella della danza nel bar.
2 DEAD SET
Una settimana dopo Calvaire mi imbatto in
questa miniserie televisiva inglese assimilabile in tutto e per tutto a un
lungo film. Credo fortemente che sia quanto di meglio il cinema e il piccolo
schermo abbiano offerto in questi ultimi anni in fatto di morti viventi. Qui
l'epidemia scoppia fuori dagli studi del Grande Fratello inglese. I ragazzi
della Casa, inizialmente ignari di tutto, piano piano saranno coinvolti
nell'apocalisse. Grande originalità, gran ritmo, grandi effetti, grandi attori
e una cattiveria, un cinismo, che probabilmente dall'altra parte dell' Oceano
non avrebbe portato a quello splendido finale.
Probabilmente è il film più conosciuto
presentato in questa rassegna. Questo non significa che consigliarlo una volta
in più faccia male...
Cartone tanto stilizzato e semplice nel
tratto quanto grande e profondo nelle tematiche trattate sa regalare momenti di
divertimento assoluto, altri di pura poesia (i petali della nonna), altri
ancora di profonda riflessione. Biopic assolutamente sui generis, è un omaggio
alla memoria e all'attaccamento, malgrado tutto, alle proprie radici che ha
pochi eguali nella cinematografia moderna.
Questo chiamarlo piccola produzione è
anche troppo. Location racchiuse in pochi km quadrati, 4 attori di cui uno è lo
stesso regista e soltanto una piccola grande idea. Uno dei film più
intelligenti visti quest'anno, un viaggio attraverso il tempo e
all'ineluttabilità del proprio destino. Si resta affascinati e allo stesso
tempo kafkaniamente turbati. Piccolo esempio di come si possa far qualcosa di
grande senza avere una lira in tasca. Per chi amava tanto i telefilm della
serie "Ai confini della realtà".
Uno Stand by me più secco ed asciutto. Un
piccolo gruppo di ragazzini con tutta l'immaturità, la dolcezza, l'istintualità
e la cattiveria che solo quei difficilissimi anni dell'adolescenza possono
nascondere. Poi, d'improvviso, il vis a vis con la morte e col senso di colpa.
Diventare adulti in un giorno e scoprire che tornare indietro in certi casi non
è possibile.
Quei ragazzini seduti ognuno diviso
dall'altro sulla spiaggia hanno lasciato la propria innocenza nella barchetta
in mezzo al lago.
Finalmente un pò di leggerezza!
Il mondo degli adulti visto dai bambini,
una pellicola così spensierata, dolce e divertente che sarebbe un delitto non
vedere almeno una volta. Nicolas e i suoi amici sono spettacolari, alcune gag
irresistibili. Si vede la matrice francese, sembra di assistere, fin dai titoli
di testa, ad un Amelie sul mondo dei bambini.
Commedia degli equivoci rivista in una
chiave completamente nuova e divertente.
Per una famiglia non c'è niente di più
adatto.
Mi sono attirato dietro un pò di critiche
per la recensione forse troppo entusiastica a questo prodotto italiano. Il
problema è che l'essermi ritrovato in sala un film di questo livello proprio
non me l'aspettavo. Componenti tecniche di altissimo livello, location
perfette, una colonna sonora coi controcazzi e un ritmo che non cala mai.
L'unico problema del film di Alemà è l'essere italiano perchè altrimenti lo
considereremmo al livello di tante produzioni horror-survival europee. Storia
cruda e cattivissima, da vedere assolutamente.
Una casa, una telecamera e quattro
ultraottantenni (minimo...), questo è bastato a Gianni Di Gregorio
per tirar fuori una perla di semplicità acclamata sì da tutta la nostra
critica ma colpevolmente dimenticata dal pubblico. Film che nella sua
semplicità nasconde un coraggio incredibile, nella sua genuinità una (quasi)
spietata critica al nostro mondo che più va avanti più vuole fare a meno dei
vecchi.
Guardatele ste 4 vecchiette perchè almeno
due di loro sono qualcosa di irresistibile.
E Gianni è sì un bamboccione di 60 anni,
ma con un cuore grande così.
9 LA BANDA
In questo elenco ho parlato tanto di
semplicità, dolcezza, leggerezza. Beh, tutte qualità riscontrabili anche in
questo piccolo grande film egiziano. Probabilmente esagero, ma il personaggio
del Generale è uno di quelli in assoluto che più ho amato in questa stagione
cinematografica, talmente dolce e misurato, dignitoso ed orgoglioso che ti
entra nel cuore senza che faccia praticamente nulla. Lasciamo perdere la
cornice del film, la questione israeliana, prendiamo il film per quello che è,
un piccolo racconto fatto di uomini, solidarietà, amori mancati, musica e sensi
di colpa.
E un concerto da fare.
Per ridere malinconicamente.
Qualcosa che non si era mai visto prima.
Un film d'avventura, un soft horror che per la prima volta nel cinema mette in
primissimo piano i troll, la leggendaria e affascinantissima creatura che
imperversa nei bochi nordici. Un'idea geniale di sottofondo (la partecipazione
del governo norvegese), creature una diversa dall'altra realizzate in maniera
strepitosa, alcune scene incredibili ed anche una piccola valenza culturale,
raccontare a tutto il mondo credenze, miti e tradizioni che sono patrimonio di
un popolo.
Divertente, avventuroso, a volte anche
inquietante. Un cult.
Che bella carrellata, sei riuscito davvero ad incuriosirmi molto; di tutti questi ho visto solo La Banda (e concordo con la tua recensione).
RispondiEliminaMi piace il tuo spaziare di genere in genere, senza pregiudizi. :-)
Ti ringrazio ma...non è vero. Nel senso che di pregiudizi ne ho tanti, evito come la peste i sentimentaloni, vedo con molta fatica le commedie, scanso accuratamente tutto il cinema degli effetti speciali e dell'action.
RispondiEliminaPer il resto (c'è rimasto qualcosa?) vedo di tutto. :)
No, però sti 10 sono molto eterogenei, è vero.
Solo un caso.
Un saluto alla nuova lostina.
The Troll Hunter lo avrei messo al primo posto :P Comunque concordo, sono tutti interessanti!
RispondiEliminaWayne, ma come specificavo questa non è una classifica, solo una rassegna.
RispondiEliminaE se vuoi proprio saperlo The Troll Hunter tra questi è quello che ha rischiato di entrare di più tra i migliori 15 film dell'anno, quelli sì messi in classifica.
Quindi la penso come te...
Buon anno!
Dae, ottime proposte.
RispondiEliminaAlcune sono decisamente apprezzate anche dalle mie parti.
Proporre cose non conosciutissime è uno dei grandi pregi della blogosfera.
Un appunto per Biancaneve, che ormai mi vedrà come il fumo negli occhi: ho letto Lost? Buona visione!
Direi che sarai pronta a bersagliare anche il mio omonimo Sawyer! ;)
Ti rispondo io per Biancaneve.
RispondiEliminaLost l'ha già finito e possiamo dire che anche lei è caduta nella rete.
Per il resto al limite ti risponderà lei.
a parte persepolis e nicolas che avevo visto già e calvaire, dead set e at the end... (dio, come mi ricorda keanu reeves la tipa della locandina) che non vedrò probabilmente mai, gli altri li ho conosciuti grazie alle tue recensioni. quindi mersì messiè. sei prezioso!
RispondiElimina:-)
certo certo, però un film che è affiancato al numero 1 fa sempre il suo effetto :)
RispondiEliminaCiku: io un'occhiata la darei anche a quei 3, alla fine uno è un drammatico (Calvaire), un altro un thriller (quello con Keanu Reeves) e solo l'ultimo un horror sì, ma talmente particolare che vale la pena.
RispondiEliminaGrazie di tutto. Le classifiche ancora son tante però, rimani sintonizzata.
Wayne: ah ah, hai ragione. Però l' 1 vicino ce l'ha lo stesso...
No, in realtà, e non l'ho specificato, sono in ordine cronologico.
ottima rassegna! Los Cronocrimenes è un vero gioiello così come Dead Set e Calvaire.
RispondiEliminaMi tocca vedere Troll Hunter.
@ Mr. James Ford
RispondiEliminaAl massimo ti vedo come il fumo nero :-D
(scherzo, ovviamente).
Non porto rancore. Anche se siamo distanti mille miglia a proposito delle tematiche su cui abbiamo discusso sul tuo blog, questo non significa che io pensi male di te come persona.
Un po' come succede in Lost, bene e male, buono e cattivo, sono solo concetti limitati e contingenti che si compenetrano a vicenda. ;-)
Purtroppo ho già finito di vederlo, e lo dico con sommo dispiacere perché è stata un'esperienza fantastica che vorrei ripetere all'infinito (ma suppongo che, al contrario di quello che accade in Lost, tornare indietro nel tempo non si possa).
Sawyer è uno dei miei personaggi preferiti: inizialmente mi stava un po' antipatico, è vero, ma poi si è rivelato (perché, come dice Laura Dern in Inland Empire: "le persone non cambiano. Si rivelano") nella sua essenza e l'ho molto amato. Come ho amato ognuno di loro, persino il "cattivone" Ben, in realtà personaggio complessissimo.
E, soprattutto, ora ho finalmente capito da dove viene il tuo nick ;-)
Buon anno, a te, a Oh Dae-Soo e a tutti i lettori del blog.
Biancaneve, per una volta mi tocca non discutere con te! ;)
RispondiEliminaMi è piaciuta molto la frase sul "rivelarsi": concordo, e oltretutto Sawyer ha avuto un inizio difficile anche con me, nonostante sia ora uno dei personaggi del piccolo schermo che ho amato di più in tutta la mia vita di spettatore.
Nick e carriera criminale a parte, poi, io e il buon James Ford originale abbiamo avuto parecchi punti di contatto, dalle fasi più "selvagge" a quelle di tranquillità.
Buon anno anche a te.
Buon Anno a te!
RispondiEliminaGiuro che non sapevo niente della vostra discussione, potrei sapere dov'è per capirci qualcosa?
Ciao Frank! (avevo saltato il messaggio)
RispondiEliminai 3 che citi (anzi 4, compresi i troll) sono proprio quelli a cui tengo più, se non altro perchè i più originali e particolari.
Gli altri sono tutti bellissimi film ma di generi abbastanza catalogabili.
Auguri!
Di questi ho visto solo Troll Hunter e sono d'accordissimo con te.. quasi per caso lo avevo visto tra l'elenco di film a noleggio, mi ha incuriosito l'ho preso e mi ha piacevolmente stupito. Credo che ora mi guarderò un paio degli altri, di alcuni già avevo un leggero sentore di buono e ora sono ancora più convinto
RispondiEliminaPio, non conosco i tuoi gusti altrimenti su questi 10 ti indirizzerei senz'altro su qualcosa. Fidati dell'istinto!
Elimina(comunque non sei il famoso Pio di filmscoop vero?)