presenti leggeri spoiler del finale
Se c'è un terribile periodo oscuro mai venuto completamente alla luce nella nostra storia recente questo è sicuramente quello delle dittature cilene ed argentine degli anni 70 e dei primi anni 80, anni di terrore contraddistinti dal terribile fenomeno dei Desaparecidos, ovvero quelle persone rapite per motivi (o presunti tali) politici dalle forze governative e poi letteralmente scomparse. Si scoprirà poi che dietro queste sparizioni si nascondevano campi di concentramento, torture e nella maggior parte dei casi la morte. Memorabile fu lo scandaloso Mondiale di calcio del 1978 in Argentina quando tutto il mondo si divertiva e festeggiava tra le strade del paese malgrado si sapesse benissimo quali orrori e torture si perpetrassero nelle stesse strade. Il Governo usò il Mondiale (tra l'altro vinto "rubando", ma non poteva non essere così) per nascondere la verità e far apparire l'Argentina come un gioioso e tranquillo paese in democrazia.
Tutto questo cappello perchè credo che
qualsiasi film tratti tali argomenti abbia questo come merito principale, ossia
far conoscere, a chi non ne avesse mai sentito parlare, una pagina di storia
terribile che soltanto i numeri e le motivazioni (non definitive come la
celebre soluzione finale) possono far apparire come tragedia minore rispetto,
ad esempio, alla Shoah.
E se qualcuno nel Cinema ha preso il tema
di petto, in modo molto drammatico come nello splendido Garage Olimpo ed altri
in modo quasi paranormale come in Immagini, ecco che Polanski affronta la
tragedia con un'evocativa (nel senso che mostra nulla) trasposizione
cinematografica di una piece teatrale di pochi anni precedente (curioso come
sia dello stesso impianto il suo ultimo film, Carnage, e come anche il titolo,
letteralmente "massacro" possa essere abbinato per motivi diversi ad
entrambi i film) .
La qualità maggiore del film è proprio la
coerenza di Polanski perchè sarebbe stato facilissimo inserire nel film
terribili flash back, inserti atti a mostrare tutto quello che nella pellicola
viene soltanto raccontato. Sarebbe stato facile far presa sul pubblico e
realizzare un film shock di denuncia pieno zeppo di immagini nude e crude (si
parla di elettroshock, sodomia a ragazzine, torture devastanti, umiliazioni
disumane) ma il grande regista polacco mantiene fino alla fine la sua impronta
teatrale, la sua unità di luogo (una casa sperduta), tempo (una nottata) e
azione (una coppia che tiene segregato un presunto ex torturatore del regime).
E così la storia di Paulina, la donna che
riconosce in quel dottore-piombato quasi per caso in casa sua- il torturatore
che da ragazzina la martoriò fisicamente e psicologicamente, è semplicemente la
storia del tentativo di far venire a galla la verità storica, una storia sì di
vendetta, perchè altro non può essere, ma di una vendetta più etica, morale che
fisica. Paulina rappresenta tutte le vittime innocenti di quella tragedia, il
dottor Miranda tutti i carnefici e l'avvocato Gerardo, il marito di Paulina,
quello Stato che in teoria vorrebbe sì far venir fuori tutto quello che successe
ma in realtà sembra essere soltanto spettatore passivo, entità che più che
indagare e condannare sembrerebbe preferire soltanto dimenticare. E non è un
caso che durante gli stupri subiti da Paulina il medico usasse ascoltare La
Morte e La Fanciulla di Schubert, archetipi perfetti per simboleggiare il
regime dittatoriale dell'epoca (la morte) e l'innocenza della maggior parte
delle loro vittime (la fanciulla).
Ad una prima parte un pochino lenta e
ingarbugliata segue un'ora serratissima, in cui più di una volta lo spettatore
è disorientato e arso dal dubbio se quel dottore sia stato veramente il
torturatore che ricorda Paulina (tecnica simile a quella di Hard Candy e Il
Dubbio). La Weaver è perfetta, Kingley, con quell'aria luciferina, sempre
grande.
Il finale è gestito in maniera perfetta.
Il pathos della telefonata a Barcellona mentre contemporaneamente Paulina porta
Miranda alla scogliera, la confessione di Miranda (tutta in primo piano senza
nessuno stacco sul piano d'ascolto nè di Paulina nè di Gerardo, davvero
notevole ed inusuale), l'umiliante perdono, forse peggiore della morte, che
Paulina concede al medico, il concerto finale sulle stesse note di Schubert con
quello scambio di sguardi.
Davvero grande cinema.
Ed utile, se mai fosse possibile, per non
dimenticare.
( voto 8 )
Completamente d'accordo, Dae. Dalla questione terribile dei Desaparecidos - Garage olimpo stupendo - al tocco di Polanski.
RispondiEliminaBellissimo film.
aneddoto: secoli fa ero a casa di mia zia che, per un motivo che nn ricordo, dovette uscire e mi disse: se vuoi mettiti su un film. iniziando a sgarfare tra le videocassette ne intravidi, nascosta in un angolino, una porno. indecisa, alla fine optai per la morte e la fanciulla. non c'è niente da fare. polanski non riesco a farmelo piacere. forse avrei fatto meglio a sceglier l'altra.
EliminaOvviamente d'accordo James.
EliminaCiku: ma non è che hai proprio visto l'altra? Prova a ripensarci, in quello di Polanski non c'è nemmeno una scena di sesso, se ne hai vista almeno uno era l'altro.
Vatte a vedè Quasi Amici al cinema, mi ha letteralemnte conquistato.
Piacerebbe anche a te, sferzante e al tempo stesso molto profondo.
è sempre un piacere sentirti parlare così bene di un regista a cui sono tanto affezzionato. Grazie Dae!
RispondiEliminaAh ah, grazie di che... Se un film è bello c'è poco da far marchette per i registi :)
EliminaNon ho capito se l'hai visto però.
si, non ho aggiunto nulla alla tua rece perchè non lo ricordo bene, anzi, non lo ricordo quasi per niente. È passato troppo tempo da quanto l'ho visto e ora sono qui con i ricordi annebbiati. Vedendo tanti film si finisce così, con la mia memoria si intende :D. Quello che mi infastidisce è che la mia mente ha ancora conservato il posto ad alcuni che a dir poco fanno schifo! vorrei mandarli via per lasciare spazio ad altri film come questo. Sono fuori è? XD Dai, me lo rivedrò così la smetto di tirarti matto XD
RispondiEliminaBella ed interessante recensione per uno dei film più grandi di Polanski!
RispondiEliminaL'ambientazione claustrofobica all'interno di un appartamento o comunque in un ambiente che si restringe progressivamente intorno ai personaggi è un po' il segno distintivo del suo cinema: Repulsion, Cul de sac, Il coltello nell'acqua, L'inquilino del terzo piano, Carnage, ma anche Luna di fiele... in alcuni di questi ci sono scene girate anche in esterni, ma le tragedie (reali, concrete, o soltanto dell'anima) si consumano sempre all'interno. Gli spazi chiusi ed angusti credo che nel suo cinema rappresentino i confini della mente, l'impossibilità di evadere dalla propria ristrettezza mentale che la cultura (in primis quella borghese) ha plasmato e definito.
L'idea alla base de La Morte e la Fanciulla, ossia della vittima che incontra il suo aguzzino è, direi, universale, non nuovo nel cinema, basti pensare a Il portiere di Notte. Quel che Polanski rende originale è appunto il riuscire ad apporvi il suo marchio stilistico e a farne un'opera che, pur prendendo spunto da un reale fatto storico (appunto il regime dittatoriale argentino), diventa parabola della condizione umana.
Concordo con te: oltre alla Shoah, ci sono state tante altre tragedie nella Storia dell'umanità, eppure vengono narrate poco nel cinema, forse perché sono state limitate geograficamente.
Un saluto. :-)
Mamma mia Biancaneve, dovresti scrivere l'autobiografia di Polanski!
EliminaGrazie del commento, davvero interessantissimo.
Guarda, la vicenda dei Desaparecidos mi ha preso sempre moltissimo, la trovo incredibile perchè non credevo che in un paese civile e negli anni 70, 80 si potessero ancora commettere tali errori, aberrazioni simili.
Voglio ancora approfondire di più, magari con qualche lettura.
Ciao!
Uno dei miei Polanski preferiti, forse quello a cui sono più legata emotivamente.
RispondiEliminaE la tua analisi è davvero bellissima...
Bellissima de che...
EliminaTroppo buona...
Sì, gran film, davvero strano che venga considerato così minore nella carriera di Polanski.
Forse più che per la qualità è colpa del taglio del film, una piccola opera con 3 attori ed una stanza.
adoro Polanski
RispondiEliminaio visti solo 4 o 5 uno più bello dell'altro
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