LA MAFIA NON È PIÙ QUELLA DI UNA VOLTA
di Franco Maresco
FUORI CONCORSO
Filippo Tassinari
A 25 anni dalla strage di Capaci e via D’Amelio, il regista, accompagnato dalla fotografa Letizia Battaglia, decide di realizzare un documentario sulle celebrazioni ufficiali della ricorrenza. Sulla sua strada compare anche Ciccio Mira, bislacco organizzatore di feste di piazza, che sta organizzando un evento “parallelo”
Si ride molto, ma amaramente.
Si ride molto, ma amaramente.
Voto: 7
WAITING FOR THE BARBARIANS
di Ciro Guerra
CONCORSO
Filippo Tassinari
Un magistrato amministra un avamposto ai confine dell’impero: oltre c’è il deserto e i barbari. La sua amministrazione, fondamentalmente pacifica, verrà messa in discussione dal colonnello, inviato dal regno.
Una storia senza luogo e senza tempo, antica e contemporanea, con qualche piccolo difetto sulla fluidità ma tuttavia piacevole.
Una storia senza luogo e senza tempo, antica e contemporanea, con qualche piccolo difetto sulla fluidità ma tuttavia piacevole.
Voto: 6 e ½
BOROTMOKMEDI (The Criminal Man)
di Dmitry Mamuliya
ORIZZONTI
Filippo Tassinari
Un uomo assiste casualmente ad un omicidio: la vittima è un famoso calciatore. L’evento criminale diventa una fissazione per l’uomo che visita ripetutamente il luogo dei fatti, cerca di conoscere le persone coinvolte, provando ad entrare nella psicologia di vittime e colpevoli.
L’unico vero difetto del film è la lunghezza che rende a tratti faticoso il percorso disegnato dal regista nella costruzione psicologica di una mente criminale.
L’unico vero difetto del film è la lunghezza che rende a tratti faticoso il percorso disegnato dal regista nella costruzione psicologica di una mente criminale.
Voto: 6 e ½
ZUMIRIKI
di Oskar Alegria
ORIZZONTI
Filippo Tassinari
Documentario dove il regista è il protagonista di una esperienza sulla ripetizione di un ricordo: vivere isolato nel luogo dove ha trascorso la sua infanzia, sulle sponde di un fiume nel centro dei paesi baschi, dove i suoi nonni avevano una capanna.
Purtroppo si salva poco di un documentario che risulta troppo autoreferenziale e con una vocazione poetica affetta da lirismo.
Purtroppo si salva poco di un documentario che risulta troppo autoreferenziale e con una vocazione poetica affetta da lirismo.
Voto: 5
ROGER WATERS US + THEM
di Sean Evans, Roger Waters
FUORI CONCORSO
Filippo Tassinari
Il concerto dell’ultimo omonimo tour del fondatore e genio creativo dei Pink Floyd, Roger Waters.
Se amate i Pink Floyd e non siete stati al concerto, è una buona occasione per recuperare.
Se amate i Pink Floyd e non siete stati al concerto, è una buona occasione per recuperare.
Voto: 6
THE BURNT ORANGE HERESY
di Giuseppe Capotondi
FUORI CONCORSO
Filippo Tassinari
James, affascinante critico d’arte, è ospite con Berenice, fiamma del momento, nella villa di un ricchissimo collezionista. Qui ha la possibilità di intervistare Jerome Debney, pittore fuori dalle scene da 50 anni, dopo che le sue opere furono distrutte da un incendio.
Il film rimane indeciso se mantenere il tema del dramma e della follia di un uomo e la sua avidità o fare un discorso sull’arte e a chi è destinata. Nel dubbio diventa mediocre e allo spettatore non rimane che un pugno di mosche.
Il film rimane indeciso se mantenere il tema del dramma e della follia di un uomo e la sua avidità o fare un discorso sull’arte e a chi è destinata. Nel dubbio diventa mediocre e allo spettatore non rimane che un pugno di mosche.
Voto: 5
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