15.4.12

Recensione: "This must be the place"

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"Questo deve essere il posto" avrà pensato Aloise Lange dopo aver scoperto chi era quella specie di relitto umano che gli si è presentato davanti. La neve del resto la vedevano anche loro dall'altra parte del filo spinato, la giovinezza e la spensieratezza, in quella neve, la persero tutti, buoni e cattivi. Non c'è posto migliore di questo, freddo, innevato, sperduto, fatale.

"Questa deve essere l'ora" avrà pensato Aloise Lange, perchè si può scappare un'intera vita da qualcosa o da qualcuno, anche da se stessi, e Aloise Lange questo lo sa, ma poi l'ora arriva e forse in questo caso meglio tardi che mai anche se Cheyenne pensa che tardi è sempre e semplicemente tardi. Questa è l'ora, inutile combattere, e se non è stato lui a trovarmi è giusto che l'abbia fatto Cheyenne.

"Questo deve essere il modo", ecco, questo Aloise Lange non l'ha pensato di certo, perchè in situazioni come queste più che pensare una certa cosa la si spera proprio, si spera che parta quel colpo di pistola a cancellare per sempre un'esistenza che, colpevole o no, ha un peso troppo grande su spalle troppo piccole, si spera che il cerchio si chiudi in maniera definitiva, che i pensieri  fuggano per sempre. Lange apprezza l'inesorabile bellezza della vendetta, la perseveranza che porta alla sua grandezza. Ci sono però vendette più ironiche ma infinitamente più terribili, vendette che chiudono il cerchio in maniera ancora più perfetta, e il Giotto in questione è Cheyenne, che un colpo lo spara, da una macchina fotografica però, e poi manda quel corpo rinsecchito a camminare nel freddo contrappasso dei ricordi. A volte si può esser nudi per mettersi nei panni di qualcun altro.

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"Questo deve essere il mio nuovo inizio" avrà pensato Cheyenne, che per 40 anni ha portato i propri 15 anni sotto chili di cerone e rossetti che reggono un giorno intero.
Perchè un conto è sentirsi bambini per sempre, un altro esserlo davvero.
Questo è il mio nuovo inizio, lo sa Cheyenne che fuma la sigaretta della maturità, che torna quel figlio che aveva dimenticato di essere, che quel cerone, barriera di una vita, ora può toglierselo di dosso.
E se Sorrentino in ogni inquadratura, in ogni movimento di macchina, in ogni musica rasenta così la perfezione da sembrar finto a me non frega nulla.
Se Messi fa per la 35° volta le sue serpentine io non dico "che palle", io godo.
E godo di Sorrentino anche se tante volte quelle serpentine, quegli uno due straordinari, quei cucchiai magnifici, non portano a nulla.
Come con la terribile scena di David Byrne, quasi una decina di minuti completamente fuori dal resto, una marchetta davvero fastidiosa (mi riferisco all'estenuante carrellata indietro della canzone, non al dialogo).
O come quell'indiano che sale e scende dal pick up come  Dio solo lo sa.
O come quel meraviglioso ma quasi inconcepibile finale che in maniera troppo brusca e forse semplicistica ci regala un altro uomo cancellando in un amen decenni della propria vita. Ma il figlio mai stato figlio prima o poi doveva tornare, i cerchi, l'abbiamo detto, si chiudono sempre. Meglio tardi che mai, stavolta anche Cheyenne sarà d'accordo, perchè quel sorriso, alla fine, esce fuori anche a lui.
Cheyenne chiude tutti i cerchi, quelli che ha cominciato lui e quelli che ha dovuto solo finire.
Tutti piccoli cerchi di piccole storie perchè quello più grande, quello della Storia, non si chiuderà mai.

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"Questo doveva essere il mio destino" avrà pensato probabilmente l'ex bambino che ha saputo suonare la chitarra.
Forse si può ancora recuperar tutto.
Una madre.
Una sorella.
Una moglie.
Sè stesso.
Meglio tardi che mai John Smith.
E lascia perdere quella specie di pelota spagnola.
Metti l'acqua in quella piscina e non aver paura di tuffartici dentro.

( voto 8 )

28 commenti:

  1. è probabile che io non l'abbia capito, né, ma l'ho trovato vuoto, slegato, manieristico, superficiale, rattoppato. e anche se lo considero cmq una spanna sopra la cinematografia italiana del momento, resta (ma secondo me, ovvio) molto al di sotto delle reali possibilità di sorrentino che finora non ne ha sbagliata quasi mezza.

    e su tutto piglierei a schiaffoni penn quando fa le faccette con la bocca a cuore.

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    1. vuoto: mmm, non credo ma può sembrarlo
      slegato: sì, ci può stare assolutamente
      manieristico: va in pendant col vuoto no? se non credo alla prima non credo nemmeno a questa ma anche qui la tua osservazione è molto plausibile
      superficiale: sì, ma è il personaggio principale ad apparire poco profondo, il film lo segue
      rattoppato: o.k, sì, diciamo attacabile in tutti i suoi aspetti che facciamo prima

      ma te l'ho fatta anche io la faccia a cuore ogni tanto.
      Mi odi?

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  2. Sto con Ciku.
    Tanta maniera e niente cuore.
    Salvo solo il finale e, paradossalmente, quell'estenuante saggio di tecnica sul pezzo dei Talking heads.

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    1. O.k, capisco.
      Mettimi il link che vengo subito.
      Dai, quel saggio di bravura c'entrava come i cavoli a merenda.
      Son contento che salvi il finale però.

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    2. Mi ero perso la risposta.
      Ecco il link!
      http://whiterussiancinema.blogspot.it/2011/10/this-must-be-place.html

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  3. Del film ricordo sopratutto il finale che mi ha colpito moltissimo...

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    1. Anche a me Antonella, anche a me.
      Se poi lo si intende come l'ho inteso io è ancora più incredibile.
      Ciao!

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  4. Film imperfetto (per quel che ci capisco) che pero' mi e' piaciuto molto; bellissima la recensione, mi ha colpito la frase:

    "[...] Cheyenne, che per 40 anni ha portato i propri 15 anni sotto chili di cerone e rossetti che reggono un giorno intero."

    Complimenti, sono felice di avere scoperto questo blog.

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    1. E' il blog ad essere felice di aver trovato te.

      Grazie di tutto, a presto!

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  5. Ciao.A volte ritorno.Vidi questo film e ricordo che mi piacque molto.Cheyenne:trovai il personaggio a dir poco affascinante (Sean Penn a mio avviso ha fascino da vendere,seppur non è bello,ma personalmente non mi ha mai affascinato la bellezza perfetta).Ma le battute che dice con quello sguardo triste e con la lentezza nella voce a mio avviso sono pazzesche.Il ragazzino che appena si mette a cantare e Cheyenne tranquillamente gli dice di calmarsi,perchè la chitarra non era ancora stata accordata.La battuta che non ti aspetti.La ricerca della verità su ciò che era successo al padre di Cheyenne in campo di concentramento:l'umiliazione subita da un ufficiale nazista.Il suicidio di un ragazzo che aveva ascoltato un pezzo di Cheyenne.(all'epoca cantante di un gruppo). Cheyenne non si riprenderà mai più.Il suo sguardo mi ricorda vagamente un clown dallo sguardo truccato e triste.Ogni tanto mi ascolto il pezzo dei Talking Heads.

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    1. Però Erika credo che Cheyenne si riprenda, eccome.
      Non so se hai letto la rece ma il finale, con il ritrovamento avvenuto, con il ritorno a casa "ripulito" , la sigaretta, tutto fa pensare che Cheyenne non esista più, adesso c'è un uomo finalmente maturato, finalmente libero da quel personaggio.
      Cheyenne magari non si riprenderà più, ma l'uomo che era sotto Cheyenne sì


      (mi ricordo tutte le scene che citi, ancora la memoria va...)

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  6. La rece l'ho letta,ma onestamente non ricordo nulla dell'indiano!!! (Bisogna che lo riguardi,non ricordo quasi nulla). Sì ho sbagliato a scrivere che Cheyenne non si riprenderà mai più.Lui cercherà la verità su suo padre e la verità per quanto dolorosa,rende liberi.Cheyenne aveva un affare in sospeso che è riuscito a risolvere e di conseguenza a essere libero.Anche per quanto riguarda il suicidio del giovane:il ragazzo probabilmente anzi sicuramente aveva già problemi per conto suo ma Cheyenne si riteneva responsabile della sua morte.Ma il vero uomo,l'uomo maturo era lì,doveva essere solo aiutartoo per essere tirarto fuori.Essere se stessi è una cosa bellissima,ma non sempre facile.

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  7. Grazie e ti auguro la buona notte:-). A presto.

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    1. Scusa per la brevità del mio commento ma avevi detto tutto quello che c'era da dire. Sul ragazzo morto non è che durante il film mi sono fermato a pensarci, serve solamente a livello narrativo per capire che c'è qualcosa nel passato di Cheyenne che lo tormenta. E non solo quello.

      Notte anche a te.

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  8. Ieri sentivo dei rumori delle botte nel vetro e ho pensato al terremoto.Non avevo pace.Allora sono andata a vedere al computer e ho visto che ha tirato in Umbria.Voi l'avete sentito?Spero stiate bene.A presto.

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    1. Sei troppo cara.
      Purtroppo sto bene, nessun terremoto. Credo che si sia sentito nell'Umbria orientale, quella vicino alle Marche e quindi anche un pò a voi in effetti

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  9. Grazie.Beh cavolo per fortuna che stai bene!!! Perchè purtroppo?.Ricordo bene quando tirò in Umbria e anche da noi ci fu quello sciame sismico nel 2000. Poi pochi anni fa in Emilia. Una volta avevo la sensazione di qualcosa di strano.(non era più il periodo delle scosse a Faenza). Sentivo dei boati e nonostante non volessi ammettere quello che pensavo non c'era nulla da fare.La sensazione era quella.Poi ad tratto ho un sentito un rumore strano tipo siluro e poi le scosse.L'epicentro era a Santa Sofia a circa cinquanta km da dove abito io.Stavolta ho sentito rumori al vetro,l'unica cosa era l'orario nel computer ho visto l'ultima scossa alle 23.30.quando mi sono alzata era più tardi. Buona Notte e a presto:-))

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    1. E' vero, le nostre zone questi anni con i terremoti hanno avuto a che fare più volte.
      Quello terribile nostro lo ricordo bene (anche se poi in realtà a livello di vittime ne fece davvero pochissime) anche perchè in quel periodo feci l'obbiettore di coscienze nella Gualdo Tadino da pochissimo terremotata.
      Comunque te mi sa sei molto sensibile a captare le scosse, io molto meno.
      Il purtroppo era una battuta.
      Anche se non fino in fondo.
      Grazie ancora, a presto :)

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  10. S' nel terremoto del 1997 le vittime non furono tante.L'Umbria tra l'altro è bellissima. Non so dire se sia sensibilità.Sì quella volta lo ricordo bene quando tirò a Santa Sofia e tra l'altro fu distrutta da un terremoto.E' vero a volte ho percezioni,ma non sempre sono piacevoli.Posso raccontarmela ma non c'è nulla da fare.Quella volta speravo fossero tuoni,addirittura fuochi artificiali.No sapevo cos'era.Quando tirò in Emilia la prima volta ero a letto e ricordo che mi ero rigirata nel letto e sentivo la porta della camera sbattere di continuo e uno dei quei sonagli che suonano col vento ed e'appeso al lampadario giù in corridoio.E io ero lì che guardavo la porta che sbatteva che sbatteva di continuo e .Non sentii la scossa successiva (una settimana dopo circa) quella dove ci furono anche dei morti e molti a Faenza avevano le vertigini quel giorno si sentivano strani.Beh spero proprio che il purtroppo fosse una battuta, la frase "anche se non fino in fondo" non mi è piaciuta molto,sono un un po' rimasta lo ammetto.A presto:-)

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    1. Sì, ma questa è la trama di un corto horror, la rubo :)

      Non ci far caso a quello che dico e scrivo, ho un umorismo nero pessimo

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  11. Umorismo nero pessimo interessante.Sto riflettendo su questa cosa.La ritengo affascinante..Ma che film dell'horror era?

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    1. No, dicevo che se leggevi il tuo commento sembrava che raccontassi un horror per certe suggestioni e immagini, solo questo :)

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  12. E'vero,non avevo fatto caso presa a raccontarti l'episodio...ma in effetti l'atmosfera è un po stile villaggio dei dannati..sai i faentini che si sentono strani dopo aver sentito la scossa,trasformati....la porta che sbatte continuamente.Intanto mi è anche presa la sgrigna. Ho i goccioloni. Comunque hai il mio permesso per fare un corto con le mie suggestioni e immagini.Immagina puoi.E io che ti chiedo pure che film horror fosse!!!! Questa è bella .Però se fai il corto coi miei dati vorrei pure la recensione e il voto.Buonanotte e a presto:-))

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  13. Interessante! Pensa pure al titolo "Che ne dici di tremori notturni?"O "la porta che sbatte nella notte"poi per il fare il corto potrebbero pensarci quei ragazzi che fecero il corto dell'esame di chimica(? )O non mi ricordo più dai che dopo erano diventati tipo zombie...Buonanotte domani ho la sveglia presto.!!! E a presto:-) Ciao!!.Lavori ancora alla Perugina?

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    1. Ma quelli stanno in Sicilia, e quando li becco?

      Riguardo l'ultima domanda sì e no. Nel senso che sì, in teoria sono ancora un loro operaio ma noi stagionali si lavora solo da agosto a febbraio, quindi sono già due mesi che sono a casa e se non trovo altro ci starò altri 4.5

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  14. E'vero stanno in Sicilia.Però quel corto che avevano fatto era troppo forte.Certo che hanno della bella inventiva.Sì ricordo che mi avevi detto che era un lavoro stagionale,chissà quanti cioccolatini ti sogni la notte,magari che t'inseguono!!!!! Ma anche io non è che sia messa meglio e al momento dove lavoro non sono neppure in regola Con i clienti mi trovo molto bene.Buonanotte e a presto:-)

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