Come i più attenti avranno notato
quest'anno sto andando un pochino a rilento con il blog.
Tutto è un insieme di diversi fattori che
non sto nemmeno a spiegare.
Il fatto è che comunque i film li sto
vedendo lo stesso ma molte volte, più che il tempo, non ho quell'oretta di
concentrazione per poterne scrivere come si deve.
Sono indietro anche di moltissime risposte
ai vostri commenti (ma voi continuate a farli, al massimo domani recupero
tutto), indice proprio di testa altrove.
Per non perdere definitivamente le
impressioni di alcuni film, ecco che inauguro (e spero, non farò più) questa
rubrichetta di mini recensioni. Lo farò per quei film il cui ricordo, per colpa
della mancata recensione, si è un pò offuscato.
Magari per voi è pure meglio, per me no,
anzi, di solito per scrivere i miei pipponi mi contengo anche...
RED STATE
Ecco, il film di Kevin Smith è senz'altro
uno di quelli di cui avrei voluto parlare in maniera esaustiva vista l'assoluta
originalità della cosa e il genere perfettamente nelle mie corde. Questa
recensione saltò, a differenza delle altre, perchè persi il mio fogliettino di
appunti e mi misi almeno una settimana a cercarlo...
Saranno passati 3 mesi adesso, è
durissima...
Senza ombra di dubbio le potenzialità per
portare a un film straordinario c'erano tutte, soprattutto per l'atmosfera di
delirio religioso e l'ambientazione nella piccola chiesetta/comunità in
campagna dove una specie di setta alla Charles Manson vive la propria vita
sotto la magnetica presenza di Abin Cooper, un pastore completamente pazzo.
Il film prende moltissimo e ha le
potenzialità per piacere a un pubblico vastissimo (dall'horror al thriller, da
drammatico al grottesco) ma ha notevoli momenti di stanca e poche trovate in
corso d'opera preferendo scene, come la sparatoria ad esempio, dilatate al
massimo. Meraviglioso però il finale con quella sirena che suona più volte.
Meraviglioso sia per lo spettatore, che per un attimo si trova d'improvviso a
credere a qualcosa di davvero sorprendente, sia per il nuovo significato che
quella scena regala alla pellicola. E se non fosse delirio religioso? Se non
fosse pazzia o chissà quale forma di pianificata convenienza di Abin Cooper? Se
quella, alterata o no, fosse davvero Fede?
E se i carnefici in realtà fossero
semplici vittime?
Grande John Goodman.
E c'è Melissa Leo...
(voto 7,5)
SOUL KITCHEN
Commedia acclamatissima dovunque, forse
anche un pelino sopravvalutata.
In generale non guardo commedie ma non
posso esimermi dal non dare un'occhiata a film che raccontano il fantastico
mondo della gastronomia, mia passione primaria insieme allo sport (anche perchè
questo è antidoto alla prima) e, ovviamente, il cinema.
Le vicende tragicomiche del greco
d'America Zinos, gestore di una specie di ristorante abusivo dall'abominevole
cucina, raggiungono punte di comicità assolute, specie grazie alle
straordinarie interpretazioni di tutti gli ottimi protagonisti (tra i quali
anche l'ottimo Bleitbreu).
In realtà il problema di Soul Kitchen è lo
stesso di Red State, un fantastico ed originale spunto iniziale che piano piano
comincia ad evidenziare una cronica mancanza di idee, una sceneggiatura che
piano piano si stabilizza su uno status quo che non porta niente di nuovo.
Rimane tutto molto gradevole e le scene da ricordare non mancano (il sesso
selvaggio con l'ispettrice, tutta la sequenza dell'asta, scritta
magnificamente) e c'è almeno un personaggio, quello del cuoco pazzo, veramente
indimenticabile.
Praticamente ci troviamo davanti a un
Ratatouille in salsa greco-turco.tedesca, il ristorante che da fallito torna in
auge, che dalle stelle torna alle stalle e poi la piccola e dolce rinascita
finale.
Ma il topolino rimane 2 spanne sopra.
( voto 7 )
LITTLE ODESSA
Questo è l'esordio alla regia di quel
James Gray che ho amato molto nel sottovalutatissmo Two Lovers. In realtà il
mondo filmico di Gray, come carriera dimostra, è molto più vicino a questo
Little Odessa, una cinica e spietata storia di sicari e legami familiari mai
risolti, una vicenda pervasa sin dall'inizio da un'atmosfera fatale che, ahimè,
troverà conferma nel grandioso finale.
SPOILER ! incredibile come Edward Furlong,
il fratellino di American History X, in carriera abbia fatto praticamente solo
due film validi, quello e questo, e in entrambi interpreta il fratello minore
affascinato dal maggiore (lì nazi, qui killer) che per un macabro gioco del
destino troverà la morte al posto suo.
Tutti grandi gli attori (il protagonista è
Tim Roth), e splendide alcune sequenze, come le due esecuzioni, quella portata
a termine in controluce e quella solo umiliante al padre, e il finale con
quello sparo attraverso i panni stesi.
Ottimo cinema di genere con la pretesa, in
parte riuscita, di scavare ed analizzare dei delicatissimi rapporti famigliari,
quelli di una madre morente, di un padre duro ed inflessibile, di un ragazzino
che ha bisogno di punti di riferimento e di un uomo che ha imparato troppo bene
le leggi della giungla.
Consigliato, eccome.
(voto 7,5 )
PIRATI ! BRIGANTI DA STRAPAZZO
Visto al cinema ovviamente.
Beh, ottima sorpresa davvero anche perchè
sono praticamente entrato all'oscuro di tutto e quando ho visto che avevamo la
cara e vecchia plastilina (dalla locandina non si capiva) mi sono messo subito
di buonumore.
Ritmo a volte travolgente, insomma, sempre
di pirati stiamo parlando, alcune gag sono davvero perfette e i personaggi
molto carini (anche se nessuno geniale o indimenticabile). L'idea di mischiare
una storia piratesca di ricerca del bottino con le vicende scientifiche del
Prof. Charles Darwin (cioè, è davvero uno dei protagonisti del film eh),
il tutto sullo sfondo della Londra cupa e nebbiosa di metà 800, è davvero
originalissima.
Qual è il problema del film? Che tutto è
buono, tutto, ma niente dannatamente buono.
Incredibile poi che alcune trovate (come i
viaggi in mappa o i foglietti della scimmia) vengano ripetuti così tante volte
da farne perdere completamente l'effetto comico.
E il protagonista, sinceramente, non è che
mi abbia conquistato più di tanto.
Non vorrei perchè doppiato da De Sica (tra
l'altro buon doppiatore ma la mia stima nei suoi confronti non va oltre
questo).
Malgrado tutto, consigliato anche questo.
( voto 7)
ho visto solo due film su quattro:Soul Kitchen e Little Odessa.Anche io amo moltissimo Two lovers mentre per il carinissimo Soul Kitchen il ricordo è quello di una sala cinematografica neanche tanto piccola(più di 300 posti) piena come un uovo perchè era l'unico giorno di programmazione.Piena a tal punto da convincere i gestori della sala a mettere in programmazione regolare il film.Red state mi intriga, Pirati...beh vedremo se i bimbi fanno i bravi!
RispondiEliminaCiao carissimo.
RispondiEliminaNon ti preoccupare eh, risponderò al tuo commento del'altra volta, devo solo rimettere insieme i pezzi.
Come vedrai Two Lovers (che mi avevi consigliato) l'avevo già visto (e recensito).
Soul Kitchen mi aveva preso moltissimo ma ho notato un momento di stanca nella parte centrale abbastanza pronunciato.
Rimane una commedia godibilissima e diversa da tante altre.
Per Red State non so cosa dirti, ancor conosco poco delle tue passioni.
Ah, vedo che il seme ha dato frutti anche da te, sono contento. :)
Mi associo a Bradipo per l'amore per Two lovers.
RispondiEliminaAvrei dato qualcosina in più sia a Red State che a Soul Kitchen.
Comunque, tendenzialmente, siamo sulla stessa linea.
Beh, per Two Lovers siamo 3 su 3...
EliminaStrano, è stato un pò massacrato a destra e manca.
Voti bassi, forse è vero, ma entrambi i film mi avevano preso così tanto che poi la delusione per non aver mantenuto del tutto le promesse mi ha un pò intristito...
Red State poteva essere bello in maniera devastante, c'è riuscito solo in parte.
E comunque ne ho scritto troppo tardi, dovrei rivederlo.
Ciao James!
su 2 lovers avevo già espresso la mia idea qui. su red state hai ragione tu. e poi mi sembra finire in un batter d'occhio. gli altri non li ho visti. amen.
EliminaMmm cikettina, sono andato a rileggere i tuoi due commenti di allora ma lo sai che leggendoli ancora non si capisce se poi eri riuscita a vederlo tutto o no?
EliminaSoul Kitchen ti piacerebbe, Little Odessa è un genere su cui ti conosco poco, dei cartoni mi sembra ti freghi poco o nulla.
Ecco, autopsia finita.
Un caro saluto.
2 lovers sì che l'ho visto e resto dell'idea che gioacchino abbia deciso coscientemente di usare la moretta come ripiego.
Eliminasoul chìccen ce l'ho e, dati i vostri commenti, ho deciso che sarà il mio prossimo. di odessa bu, potrei tentare una visione in futuro e i cartono mi piacciono, perché no?
Sto stronzo de Gioacchino Fenice.
Eliminaah, dei cartoni ricordavo male evidentemente.
La Cucina dell'Anima merita, anche il crime ma certo non va nelle tue priorità.
Oh, ma sto Synecdoche???
non trovo i sottotitoli del secondo tempo!!! mannaggialamiseria!
EliminaQuella porca a zozza della miseria!
Eliminaok, visto soul chìccen. storia carina e bravi gli attori. non ho riso manco mezza volta, però. son d'accordo col tuo voto.
EliminaJames Gray è bravissimo, in "Little Odessa" molto, anche per merito di Tim Roth e in "Two lovers" moltissimo, anche per merito di Joaquin Phoenix.
RispondiElimina"Soul Kitchen" mi è piaciuto moltissimo, non è un capolavoro, ma si esce dal cinema sorridenti, il che non è poco.
Kevin Smith è in lista.
Cavolo, ma Two Lovers allora è proprio amato, non me l'aspettavo.
EliminaJoaquin Phoenix è straordinario, speriamo che torni.
Red State vale la pena, senza dubbio.
Ciao!
Red State è un film che spiazza e morde, con uno dei finali più incredibili che si possa immaginare... sono contento che ti sia piaciuto :)
RispondiEliminaSoul Kitchen è simpaticissimo, nulla di eccezionale, ma mi ha fatto ridere di gusto, e questo lo ha reso un piccolo cult personale.
Little Odessa è bello tosto: è stato proprio con questo film che ho iniziato ad adorare Tim Roth e, ovviamente, Gray che, per inciso, finora non mi ha mai deluso... :)
Finale incredibile per un film che poteva essere straordinario.
EliminaVengo da te!
Vedo che SOul Kitchen accontenta tutti, meglio così :)
Tosto sì, non lascia niente allo spettacolo, drammaticamente bello. Sì, Tim Roth è un grande, può far tutto.
Red State morde e spiazza, e poi quel finale è da brividi...
RispondiEliminaSoul Kitchen mi ha fatto morire: piccolo cult personale :)
Little Odesse: amore a prima vista con Gray, ottima regista che, finora, non mi ha mai deluso. :)
direi che De Sica lo hai stimato fin troppo :)
RispondiEliminaSoul Kitchen lo recupero subito, lo stesso vale per Little Odessa (che ho molta voglia di vedere)
Red State gli avrei dato mezzo voto in più giusto perchè il finale mi ha preso parecchio. Vero, le scene con le sparatorie sono tirate per le lunghe. Quel film è un concentrato di pallottole (nella seconda parte) e parole (nella prima parte) ciao :)
Red State personamente sarebbe stato da 9 ma ad un certo punto io e mio fratello ci siamo detti "oh, ma è mezz'ora che non accade praticamente nulla".
EliminaPoi quella sirena mi ha fatto venire i brividi e la metafora finale in tribunale ricordo fosse bellissima ma ormai dopo mesi il ricordo è veramente offuscato.
Little Odessa è nelle tue corde di sicuro.
Rieccomi tornato ai vecchi tempi, commentando film di un'altra era geologica, 10 anni....Visto stasera "Red State": al solito, concordo con la tua analisi, bello, ma troppo verboso e poco horror, ma su quest'ultimo si può anche soprassedere, solo io me lo aspettavo più su quel versante. Goodman è sempre lui, un grande, mentre è stata una piacevole scopra Parks che, ahimé, non ricordavo in passato, anche perché so che era un attore feticcio di Tarantino ma io non amo Tarantino, come si sa...cioè, lo so io in realtà...Volevo anche segnalarti una mia e-mail, che ti avevo scritto il 28 aprile, ma in effetti mi dicevi che non guardi tanto le e-mail, quindi ti dico qui quello che ho scritto. Si trattava di un piccolo suggerimento su un filmetto che ho visto, del 1990, "Brain dead", di un certo Adam Simon, con Bill Pullman e Bill Paxton. Magari poi lo conosci giù perché il cinefilo giustamente sei tu, però, se non lo avessi visto, magari, se lo trovi, dagli una possibilità. a proposito di Bill Pullman, mi ha fatto ridere una recensione che ho letto non ricordo più dove, nella quale si diceva che, strano il suo destino, ha lavorato con, tra gli altri, Wes Craven e David e Lynch e lo si ricorda per "Balle spaziali".....Buona notte
RispondiEliminaMe lo ricordo abbastanza bene Red State...
EliminaE' uno di quei soggetti che adoro ma ricordo che il film ad un certo punto prende una piega un filo deludente
Goodman è straordinario, l'ho scoperto più "dopo" che quando era in auge
Ho visto la mail! non ho risposto perchè rispondo sempre dopo giorni,anche settimane, ahah
Non so se hai visto il blog ma non vedo film da, bog, due settimane. In realtà uno ne ho visto, al cinema (ultimi 15 film che ho visto 14 in sala,ho un blocco assoluto per le visioni a casa) ma devo ancora scriverne da 4 giorni
E' per questo che ogni suggerimento per me è bellissimo (anche umanamente) ma proprio difficilissimo da attuare. Con due film al mese visti, con 4 piattaaforme dove ne ho appuntati 100, con 200 film in file bellissimi da vedere, con tutti quelli che escono in sala, ecco, ogni nuovo suggerimento diventa quel 1/1000 che ho possibilità di vedere
però il genere di film di cui parli è quello che un tempo, specie con amici, avrei visto subito
non sono un cinefilo!
so veramente poco e niente e vedo meno film di qualsiasi persona incontri per strada ;)