1.6.13

Recensione "Solo Dio perdona (Only God forgives)"

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Rino Tommasi direbbe che la mia statistica con Refn è troppo giovane per aver valore. Nel senso che io del
talentuosissimo regista danese ho visto soltanto le ultime due opere, l'indecifrabile e affascinante Valhalla Rising ( a mio modo di vere la miglior fotografia nel cinema recente) e il meraviglioso Drive, anche questo in qualche modo film unico nel suo genere.
Insomma, vado a vedere Only God Forgives con un 2 su 2 mica da ridere.
Beh, sono rimasto deluso, e non poco.
Credo che Refn abbia voluto firmare il suo capolavoro lasciandosi trasportare un pochino troppo dal suo talento.
Il film racconta la vendetta della vendetta della vendetta della vendetta, un incredibile domino di conti da regolare nello scenario ora putrido e fatiscente, ora lussuoso e lucente di Bangkok,
Proprio le ambientazioni sono qualcosa di unico, dai luridi e stretti vicoli del mercato alle incredibili suite a 5 stelle, Refn l'occhio per le location ce l'ha, mamma mia se ce l'ha. E tutte queste location sono restituite all'occhio dello spettatore da un'ancor magnifica fotografia, che gioca con le penombre e con i colori in modo da far girar la testa, specie con quel rosso della residenza di Gosling. Alcuni movimenti di macchina sono da pelle d'oca, su tutti, a mio parere, una carrellata avanti lentissima in quella specie di officina che è talmente bella da restarci secchi.

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Ora, però...
Perchè in un film così nudo e crudo, violento e vendicativo fare il Lynch ogni 3 minuti?
Va bene esser visionari, va bene mischiare la realtà con il sogno, ma perchè così tante volte?
E poi, soprattutto, come Refn giustifica tutto questo?
Sapete cosa c'è di strano in sto film?
Che tutto sembra fatale, ieratico.
Ogni scena, ogni personaggio, ogni parola sembra racchiudere al suo interno quest'aura misteriosa, trascendentale, non so come spiegarmi meglio se non con il termine "fatale".
Tutti parlano poco, tutti sembrano IL personaggio per eccellenza, nessuno sembra avere un appiglio un pò più duro con la realtà. Sembra che ci siano 6,7 guru nel film. E' un caso raro per cui tutti i personaggi, il poliziotto, Gosling, alcuni scagnozzi, la madre di Gosling, tutti sembrano dei in terra, esseri superiori che con i loro gesti e le loro parole (poche) diventano dispensatori e depositari del bene o del male.
Difficile spiegarmi.
Non sono cazzoni alla Tarantino malgrado il film, alla fine, sia praticamente una copia di un suo film con Lynch a sostituirlo 2 giorni a settimana alla regia (io ho visto tanto Twin Peaks in alcune atmosfere, voi?).


Le scene cult non mancano (la cena con la madre, la sparatoria, la tortura con gli spilloni) e con questo film abbiamo la conferma che Refn la violenza la sa mostrare come pochi.
Ma la sensazione che ogni sequenza tenti di essere LA sequenza mi ha lasciato perplesso.
Ho vissuto le stesse sensazioni avute con Sorrentino ma là le emozioni che mi sono rimaste addosso sono state tantissime, qua praticamente nessuna.
Starei cauto a gridare al capolavoro perchè pur avendone i crismi la sensazione di trovarsi davanti a un film sbagliato è davvero forte.
Una cosa però non la dimentico di certo, lo sguardo incredibile di quel bambino in quell'officina.
Non esagero, ma quello sguardo vale quasi il prezzo del biglietto.
Vedere per credere.

( voto 7 )

44 commenti:

  1. Mamma mia, mi sono accorto che praticamente non ho affrontato una sola tematica del film, che rece di merda... :)

    scritta di fretta, sarà la delusione...

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  2. Aspettavo la tua recensione. Però un 7 non mi sembra una delusione così grossa.
    Di sicuro non è un capolavoro, e dividerà il pubblico. Io l'ho trovato di una lentezza quasi imbarazzante, ma in qualche modo mi è piaciuto. Le mie amiche in compenso l'hanno trovato una sontuosa presa per il culo. Ma ne parlerò lunedì.
    (Buonanotte)

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    1. Buonanotte :) (t,ho fregata eh?)

      dai, ho fatto una recensione ridicola ma bene o male almeno la sensazione che mi ha lasciato si è capita.

      aspetto allora

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    2. Io ho la scusa del jet lag, e tu? :)

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    3. Non ci credo, m'hai rifregato...
      Ho scritto a quell'ora e sono andato a dormire tutto contento per questo e invece la Poison vampira ha riscritto.
      Te il jet lag, io sono un pirla.

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  3. beh dai, voto 7, lo stesso che gli do io, quindi non ti ha deluso, quando ho letto il tuo mess nel mio blog, ero certo per te era un film sotto la sufficenza e invece....

    Cmq direi che concordo in pieno con la tua ottima rece, poi se ti va dai una letta alla mia, grosso modo la pensiamo alo stesso modo ;-)

    PS Di Refn ti consiglio anche Bronson

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    1. Bronson so già che mi piacerebbe molto, ho sfiorato di vederlo più volte.
      Mah, al film in sè la sufficienza faticherei a darla ma è talmente forte in alcune componenti che ecco il 7.

      torno a leggerti

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  4. No, per me non raggiunge la sufficienza. Refn a mio modestissimo parere è uno dei registi più sopravvalutati degli ultimi tempi. Non ho visto Pusher, ma gli ultimi film che ha diretto sono fatti con lo stampino: da Valhalla Rising in poi abbiamo sempre un omaccione forzuto e (molto) laconico che diventa, suo malgrado, paladino dei derelitti... ma se in Drive questo plot funzionava a dovere, qui la sceneggiatura proprio non regge e le continue scene di violenza più che disturbare stancano. Un film troppo sopra le righe e troppo grottesco per risultare credibile. E, permettimi, su Valhalla Rising posso anche essere d'accordo con te sulla splendida fotografia. Però, per dirla alla Verdone, ho lasciato le palle sulla poltrona... a Venezia (proiezione ufficiale) c'era la sala piena, ma alla fine eravamo rimasti in una decina. Molti dei quali in stato di abbiocco (io comprteso).

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    1. la sceneggiatura più che non reggere è di una banalità davvero non prevista...
      Hai ragione, le insufficienze a sto film possono essere più che meritate ma fotografia, location, alcune scene e un paio d'attori funzionano alla grande.
      Ah ah,Valhalla Rising potevo mettergli un 4 come un 8, ho cercato di decifrarlo e immaginarmi che sia bello ma ho fatto uno sforzo...

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    2. Pur nella sua inesorabile lentezza Valhalla Rising è un gran film e se devo essere onesto a me non ha annoiato più di tanto.

      Cmq il top di Refn resta Drive ;-)

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  5. Nonostante l'entusiasmo mostrato, definisci perfettamente i difettacci di quello scemo di Refn, da fima a ciondo.
    Ho gia' detto altrove che qui si rivela quello che era ai tempi di VR, tolto dalla parentesi leccaculista yankee di Drive, con tutto quello che ne consegue di negativo.
    Hai mai letto la rece a 4 manii che ne facemmo da me, di VR? Ecco....
    (Fa piacere dimostrarsi preveggente,ogni tanto)

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    1. No, mettimi il link.

      E vedi che sorpresa t'ho fatto oggi :)

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    2. http://cinematografiapatologica.blogspot.it/2011/12/valhalla-rising-regno-di-sangue-2009-di.html

      Sorpresa??
      MA COME?!?!?!? DOVEVAMO FARLA INSIEME!!!!!!!!

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    3. avercene di "scemi" come Refn

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    4. Non per fare il lombrosiano a tutti i costi : ma l'hai mai guardato bene in faccia?
      Basterebbe una sua intervista, per rendersene conto. Fasullamente autoriale e proiettato a "Grandi Discorsi" in cui si perde da solo: è pur sempre un povero nerd danese.
      Io stò ad un passo dal titolarlo ufficialmente il "Micheal Bay degli hipster" (Un passo = un altro film)

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    5. Non sono d'accordo mi spiace, ho letto le sue interviste e non mi pare che sia simile ad un Bay, ne che sia un nerd.

      A mio modesto parere è un grande regista, che ha scazzato qualcosa eh, Fear X e Pusher non mi sono piaciuti x niente, ma gli altri film son molto belli (Drive su tutti).

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    6. Sono perfettamente d'accordo a metà con entrambi :)

      giocher, per la rece arrivo presto, mi serve calma e attenzione

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  6. Che palle, io non sono ancora riuscita a vedere né questo né La grande bellezza e mi incuriosiscono entrambi tantissimo ç__ç

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    1. Guarda, questo se te lo perdi non succede nulla, Sorrentino per me è un capolavoro invece.
      Ciao Babol!

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  7. Visto ora... boh., da una parte entusiasta dall'altra estremamente deluso.

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    1. Stessa cosa io...
      Tornassi indietro metterei un 6

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    2. uhm, no no dai socio, 6 è poco, ok non è da massimo dei voti, ma nemmeno da semplice sufficenza, se non altro per la bravura del cast e certe scene che sono di un suggestivo impressionante.

      Io nell'imdb gli ho dato 7, a drive ad esempio ho dato 8 e forse meritava anche qualcosa in più

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    3. Cavolo socio, ma allora siamo davvero in sintonia completa visto che 7 l'ho dato anche io e a Drive un bell'8,5 (il tuo 8 e qualcosa in più).
      No, il mio 6 che darei adesso più che altro è per la delusione.

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  8. ho visto questo film ieri sera. come te avevo buone aspettative dopodrive e come nel tuo caso il film mi ha deluso.
    un regista che fa un film lento come questo, secondo me cammina sempre sul filo del rasoio perchè l'incorrere in un passo falso è sempre dietro l'angolo. Con drive in qualche modo gli è andata bene, qua no.
    Comunque ho apprezzato moltissimo la dedica nei titoli di coda al grande Alejandro Jodorowsky regista di El topo, film che se ben ricordi ero tentato di proporti per la rubrica visti per voi
    ciao


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    1. Esatto Alessio, vedo che bene o male siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda.
      Sì sì, ho visto la dedica e ricordo il tuo consiglio :)

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  9. secondo me non hai parlato delle tematiche del film perchè rimangono coperte da quello che è uno spesso strato di lentezza e, come la chiami tu, fatalità, che sfocia quasi nell'apatia, presente in praticamente ogni scena.
    C'è da dire che riguardando quasi ogni scena singolarmente la resa è di molto superiore ma tutte insieme appesantiscono troppo, andrebbe rifatto con le 3-4 scene migliori e le altre riviste con più dialoghi e meno fatalità.
    Io però ho amato il pubblico del cantante/poliziotto/karateka/sadico/killer

    Proiettato nella Grecia antica sarebbe divenuto forse il manifesto degli stoici, Seneca avrebbe fatto Gosling

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    1. mamma mia, due commenti molto interessanti, grazie...

      allora, prima FIlippo

      se riesco a leggerti bene tra le righe mi sembra che siamo quasi del tutto sulla stessa lunghezza d'onda...
      come piace dire a me in questo film c'è grande verticalità ma scarsissima orizzontalità, molti sanno creare scene, pochi inserirle in delle grandi storie

      interessantissima la "battuta" sugli antichi Greci ma forse è vero il contrario, Goslign avrebbe fatto Seneca... :)

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    2. Il tuo discorso su orizzontale/verticale l'avevo già visto nella recensione di Django ma se me lo spieghi meglio ti ringrazio.
      Verticale intendi la complessità psicologica e la ricchezza del carattere dei personaggi
      Orizzontale intendi lo sviluppo e l'evoluzione che hanno questi personaggi durante la trama
      Ho capito così, è giusto?

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    3. sì, proprio per Tarantino ne parlai

      no Filippo, è molto più semplice

      reputo un regista verticale quello che sa costruire perfettamente le singole scene, corte o lunghe che siano, importanti o no che siano
      poi all'interno della scena sì, magari riesce anche a caratterizzare bene il personaggio ma non è necessario

      invece un regista orizzontale è quello che sa raccontare una storia, che riesce a mettere le scene una dietro all'altra in modo perfetto

      è come se prendi un grafico, la singola scene la costruisci da un punto a ad un altro punto nell'asse verticale, il racconto da un punto a agli altri in quello orizzontale

      o facendo l'esempio di una casa o di una impalcatura come spesso la definisco io è come costruire colonne di mattoni perfette ma lasciare un buco tra una e l'altra

      poi in una singola scena, magari molto lunga, ci può essere anche orizzontalità, ossia, il film può andare avanti, evolversi e tutto, ma nell'insieme alcuni registi faticano a saper raccontare

      sono definizioni mie, non so se rendono o se sono già state utilizzate

      spero di essermi chiarito :)

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    4. Credo di si, la prossima volta che ti scriverò un commento sotto un film ti dirò anche se per me prevale l'orizzontale o il verticale così vediamo se ho capito e se siamo d'accordo

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    5. ah ah, o.k, ma il 90% del film bene o male hanno i due assi di pari valore, è inutile parlarne in questi termini.
      Poi il 10% invece eccellono o comunque sono sbilanciati in una delle due.

      L'esempio lampante è, mi ripeto, Tarantino.
      Con lui la costruzione delle singole scene è 100 volte più riuscita e più potente della costruzione di una storia.

      Poi vabbeh, in un film come Pulp Fiction l'orizzontalità non c'è nemmeno per montaggio ma la somma delle parti è straordinaria...

      Filì, partecipa al Visti per voi

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  10. non lo so dae, non lo so. se da una parte non si mettono in dubbio le capacita' di regia e fotografia del ragazzo, da un'altra parte mi pare che refn ogni tanto non sappia farci con le sceneggiature. io sarei pure per l'estetica, per un film che e' bello, come opera da vedere, e su questo refn e' ottimo. ma secondo me ogni tanto ci vorrebbe anche la brillantezza di trama. ecco, se refn avesse una sceneggiatura da, chesso', kaufman, potremmo avere uno dei film migliori della storia. sono d'accordo con la tua recensione percio' (anche se a me e' piaciuto il fatto di ogni scena che sembrava fosse LA scena). mi aspetto molto, apparte gli scherzi, da nicolas: e' giovane e ha fatto film, a prescindere, molto belli.
    su questo in particolare, comunque, vorrei dire che il tema mi e' piaciuto; la vendetta della vendetta ecc ecc, mi piace. l'avrei solo, forse, sviluppato leggermente di piu'. ma anche cosi' per me il film e' un 7 pieno, e io sono molto corto con i voti.
    gosling inutile parlarne.
    fotografia e regia da manuale, anzi meglio.
    e sottolineerei la colonna sonora, che come in tutti i suoi film e' molto riuscita.
    insomma, questi ultimi 4 suoi film sono tutti molto interessanti, e se con il quinto ci mette un po' piu' di sviluppo trama stiamo apposto, altrimenti accettiamo i temi nascosti che ci offre, perche' come regista ci sa fare, e magari vuole imporsi con questo suo stile "misterioso". vedremo.

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    1. ma tu mi citi kaufman così, sei matto?

      riguardo la forza di goni singola scene concordo, piace anche a me, ma serve una struttura più solida (o paradossalmente di converso,più geniale) a contenerle, del resto lo dici anche te.

      tutta la tua seconda parte è così condivisibile che non devo aggiungere altro

      di valhalla rising che mi dici?

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    2. ti dico che a me e' piaciuto. insomma, mi piace questo tipo di regia, e (in valhalla) mi e' piaciuto anche il modo di gestire i dialoghi. pochissimi, ma ogni cosa e' come se fosse sentenza, importantissima. un po' come le scene di only god forgives, anche in valhalla abbiamo quel grado di epicita' quasi sempre. devo dire che forse lo metto un gradino, giusto uno, sopra only god forgives. la fotografia e' sempre eccezionale, le luci (citta' e natura nei due film) sono stratosferiche, ma forse, e dico forse, in valhalla abbiamo un po' piu' di movimento. beh certo, parlare di movimento tra questi due film e' come parlare di una gara di lumache, senza dubbio, ma non so, forse ho rischiato di meno il sonno in valhalla. sui temi, sono buoni entrambi i film, sugli attori idem, fotografia e regia di stampo refn. insomma, piu' scrivo e piu' mi accorgo che refn ha un suo stile ben definito, e puo' essere un pregio alla sua eta'. comunque, sulle scene di combattimento ci sa fare eh, mi piacciono un sacco come le gestisce.

      (scusa per aver citato ColuiCheScriveSceneggiatureCheNonDeveEssereNominato, mea culpa)

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    3. condivido rigo per rigo, davvero

      un regista con uno stile sarà sempre migliore di uno che magari fa un film più bello ma senza mettere niente di suo

      la fotografia di Valhalla, per me, è il top degli ultimi anni, primo posto proprio

      sull'Innominato non ti seguo mannaggia....

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    4. eheh avevi scritto "ma tu mi citi kaufman così, sei matto?".
      stavo scusandomi per quello!

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    5. mamma mia come so messo, era talmente evidente...

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  11. Film recuperato ieri che non mi ha convinto.
    Come dici bene tu, qui Refn sembra voler imitare un po' Tarantino ed un po' Lynch (due registi che amo); il problema e' che non ha la classe di questi ed il risultato e', secondo me, un piccolo disastro: scene oniriche poco accattivanti, fotografia da luna park, personaggi involontariamente buffi (il poliziotto, la madre), alcune scene senza senso (come il combattimento a mani nude).
    Qui sembra che il regista si sia preso troppo sul serio.

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    1. Non lo so se Refn non ha classe, vedendo Drive e Valhalla ti direi che ne ha pure troppa. Ma qui na cacato fuori dal vaso, ha esagerato, forse in un eccesso di onnipotenza ;)

      Siamo perfettamente d'accordo pare, anzi, te sei ancora più critico.

      Ci sta ;)

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  12. Ciao giuseppe ...finalmente ho visto questo Refn ....

    oltre a far parte delle mie "promesse" ero tanto curiosa di vedere se il regista aveva mantenuto quello che mi aveva promesso con Drive e Valhalla......

    no ...a quanto leggo neppure tu sei soddisfatto , ma per me è stato molto peggio , una delusione vera ...alla fine tu riesci a dare un 7 !?!

    qui si è perso in un arzigogolio di immagini , fotografie , colori , santini e null'altro ;
    niente anima , nessuna emozione , personaggi che non posso nemmneo definire sopra le righe ...nulla ... statico ....
    leggevo poca fa recensioni in cui , ovviamente , si cercano parallelisnmi con il suo ( splendido ...) Valhalla e potrebbero dividersi tra chi ammette che per chi aveva apprezzato il primo non può che restare deluso da questo e chi al contrario troverà conferma del suo "genio"....
    io credo che a prescindere dal fatto che a qualcuno possa essere piaciuto questo "Dio" , non si possano davvero fare paragoni tra i due film.
    Leggo da più parti , ed anche qui, riferimenti a Lynch e Tarantino; io non conosco Lynch ( ...quelle poche volte che ho tentato di avvicinarmi ai suoi lavori mi sono bloccata ....) mentre conosco molto bene Tarantino ; secondo me con Drive e Valhalla , Refn aveva dismostrato una certa presonalità , un modo tutto suo di reinterpretare diverse tematiche , una originilatità abbinata ad un buon mestiere , qui ha sbagliato tutto, forse perchè voleva imitare altri , non so , di sicuro per me non c'entra nulla con Tarantino e nemmneo con il proprio stile che spero recuperi al più presto per poterne godere ancora .
    Un saluto dalla Dolly

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    1. Ahah

      ho dato 7??

      pensa che nei miei ricordi era una sufficienza stiracchiata...

      ma "mi capisco", i miei voti sono quanto più di oggettivo ci possa essere (ovviamente secondo i miei parametri soggettivi!!) quindi un film tecnicamente da 8.5 posso portarlo a 7, ecco, ma non tanto più giù.
      Sono tantissime le voci che creano un giudizio e Solo Dio perdona in alcune è formidabile...
      Penso anche a Revenant, per me cocente delusione ma 7.5 finale

      "qui si è perso in un arzigogolio di immagini , fotografie , colori , santini e null'altro ;
      niente anima , nessuna emozione , personaggi che non posso nemmneo definire sopra le righe ...nulla ... statico ...."

      ecco, come al solito te sei tranchant ma il mio ricordo non è tanto dissimile da sto tuo elenco...

      Beh, i due film in qualcosina ina ina si richiamano ma, ecco, se il primo aveva una potenza trascendentale pazzesca questo non ce l'ha. Rimane una certa sospensione di regia, un fascino comune, un'estetica e altro

      guarda, il mio riferimento a Tarantino era più che altro, lo spiego nei commenti, alla capacità di Refn di saper creare scene strepitose a discapito dell'orizzontalità del plot

      certo hanno due stili completamente diversi

      poi vabbeh, con te parlare di Tarantino è difficile, come con me di Trier ;)

      ciao!

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  13. Personalmente sono uno dei pochi, che lo reputa l'apice, il capolavoro di Refn

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    1. Vero, uno dei pochi che lo considera il suo capolavoro. Ma ad apprezzarlo molto sono comunque in tanti

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao