21.4.15

Recensione: "La Casa Muda" (Silent House)

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spoiler devastanti dopo la linea divisoria. Ho cercato di dare una spiegazione ed una lettura al finale, legga solo chi ha visto il film



Io credo sinceramente che noi gli Insidious, Ouja e compagnia bubusette cantante ce li meritiamo davvero...
Finisco di vedere l'uruguayano (o uruguagio?) La Casa Muda e per una volta, incuriosito dall'aver visto un film così atipico, mi fiondo a vedere 2,3 voti prima di scriverne.
E trovo insufficienze a destra e manca oppure sufficienze stiracchiate come per fargli un favore.
E poi invece al 3 x 1 di Wan (i due Insidious + The Conjuring) mettono 8 come se piovesse.
Eh, ma è il solito discorso, ormai il nuovo horror è quello dei megabaracconi con i mostri forniti di dolby surround, mica questo qua, che lavora di sottrazione, crea un'atmosfera pazzesca ed è realizzato senza una lira...
Purtroppo, va ammesso, La Casa Muda ha 2,3 enormi difetti che non ne fanno quell'assoluto gioiello di genere che almeno la prima parte mi aveva lasciato credere (eravamo, per me, sui livelli di Them, che per chi scrive è un capolavoro).
Ma qual è la caratteristica principale del film?
L'essere stato realizzato in un piano sequenza.
Forse in realtà ce ne saranno 3,4 (ci sono due scene di buio totale -di cui una pure lunga- in cui probabilmente è intervenuto il montaggio) ma poco cambia. Anche perchè il primo prende almeno 50 minuti...
E cosa leggo che scrivono per denigrare il film?

Mah, è un esercizio di stile fine a sè stesso.
Dicono.
Ma vi rendete conto realizzare un film in piano sequenza cosa comporta?
E farlo poi come questo, dentro una casa, al buio, spostandosi di continuo, vi pare poco?
Il piano sequenza è protagonista del film, senza sarebbe stato un normalissimo e discreto film horror.
Dicono.
E allora?? Il piano sequenza c'è, come ci può essere una grande sceneggiatura, un grande colpo di scena o un grande attore, però mentre tutti sti elementi agli altri film non li togliamo, a questo sì.
Io dico, gustiamocelo, che nessuno di noi saprebbe farlo.

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Laura deve rimettere a posto, insieme al padre, il giardino e la casa (sperduta e praticamente abbandonata) di un loro amico che ha deciso di metterla in vendita.  Decidono di dormire là per poi iniziare i lavori l'indomani mattina. Laura comincia a sentire dei rumori, in casa c'è qualcuno.
Stop.
Per almeno un'ora dell'ora e un quarto totale non c'è praticamente scrittura in questo film, nulla, soltanto Laura che si muove per casa, al buio. L'atmosfera, a mio parere, è straordinaria, altro che new wave horror. Siamo al buio, ci muoviamo dentro casa con lei, senza mai uno stacco, in tempo reale. La location è perfetta, ogni passo e le assi di legno crepitano, ogni stanza è piena di cose ed oggetti, ogni angolo buio sembra nascondere qualcosa.
Poi il film, nel finale, prenderà una piega del tutto inaspettata, sia a livello umano che come colpo di scena di sceneggiatura.
L'attrice offre una prova formidabile, 75 minuti con la camera addosso, al buio, senza la minima possibilità di sbagliare un solo passo o gesto (e con il rischio grandissimo e continuo dello sguardo in camera).
L'operatore (non so se sia lo stesso regista) la stessa cosa, un vero funambolo.
Credo che in sala, come dicono i concorrenti del Grande Fratello eliminati "sto film avrebbe spaccato", facendoti immedesimare come pochi altri.
La prima sequenza con la radio accesa del padre, le scene in cui per mostrare quello che accade vengono usati gli specchi, le foto al buio (già visto sì, è vero, ma il film è pieno di clichè o cose già viste, penso alla culla, penso ai teli di nylon alla Them o anche al colpo di scena, ma vanno anche sapute usare le cose), la bambina luminescente in fondo al bosco, ce ne sono di momenti davvero notevoli.
E mi è piaciuto moltissimo questo continuo oscillare tra ghost story ed home invasion.
Io ho trovato geniale (non l'avevo mai visto prima) il momento in cui il punto di vista della camera diventa soggettiva di un personaggio, così, senza soluzione di continuità. Pazzesco.
Ma c'è più di un problema..
Ed è tutto nella scrittura.
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Il primo è perchè per 3/4 del film, come accennavo, non c'è praticamente sceneggiatura.
Il secondo perchè quando questa finalmente arriva lo fa in un modo così assurdo e insensato che rischia di far crollare veramente tutto.
La chiamerei la Sindrome di Alta Tensione (in effetti la figura di lei, nel finale, è un mix praticamente perfetto tra la ragazza del film di Aja e la protagonista, con relativo finale, di The Descent).
Ma anche qua l'idea di base in realtà era ottima. Ed è qualcosa che scopriremo con certezza solo durante i titoli, qualcosa che fa più paura del film stesso probabilmente. Quelle foto che scorrono dimostrano che non solo Laura era l'amante dell'amico del padre, ma che ai festini partecipava il padre stesso, forse pure arrivando all'incesto.
Nacque una bimba, i due decisero di ucciderla, e il film non è altro che la vendetta di Laura.
Sì, o.k, ma i buchi di sceneggiatura che si aprono non solo sono grossi, ma incolmabili.
Perchè anche pensando alla doppia personalità (lei che uccide e bracca ma allo stesso tempo si sente braccata) il film crollerebbe lo stesso perchè sarebbe tutto un falso, visto che noi stiamo sempre con lei e le due aggressioni avvengono in altre stanze. A quel punto tornerebbe d'aiuto la ghost story, come se il fantasma della figlia l'avesse "aiutata" nell'impresa. Ma se accettiamo questo allora dobbiamo nuovamente cancellare la schizofrenia di lei che, DOPO i titoli di cosa, è chiaramente visibile. Insomma, pur con una buona idea di partenza (e umanamente terribile) il film purtroppo non ha possibilità di appigliarsi a niente per non, almeno in parte, crollare.
Peccato, resta un ottimo horror d'atmosfera realizzato in maniera essenziale ma allo stesso tempo virtuosistica.
E se non piace per nulla scaricatevi Insidious.

(voto 7 )



22 commenti:

  1. Non so se tu abbia visto la prima versione o il remake, ma sinceramente non so quanto possa cambiare. Io sono una di quelle che non è riuscita ad apprezzarlo. Concordo assolutamente con quanto dici nella prima parte: atmosfera, momenti interessanti, splendida la questione dell'unico piano sequenza...ma non mi basta.
    Forse sono io che sono troppo pretenziosa, eh, probabilissimo. Ma volevo più passione, più intrigo, più stimoli. Che mi sono mancati, quindi per me sì interessante il progetto, ma in altre mani.

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    1. No no, spetta Marika, in certi casi aver visto l'originale o il remake (operazione che di per sè non mi dà quasi mai fastidio) è molto differente...
      Non a caso ho messo La Casa Muda e ho detto subito che è uruguayano, per far capire quale ho visto.
      Quindi, se hai visto questo o.k, rispetto il tuo parere (ci mancherebbe!) ma se hai visto l'americano sono sicuro al 1000 % che non valga questo.
      Un pò Rec e Quarantena.
      Comunque sei in maggioranza te eh, è piaciuto a pochi ;)

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    2. Ahggià mi ero persa quella riga in cui lo specifichi.
      E per la questione originale-remake, facevo riferimento solo a questo film, eh, non in generale. Io sono proprio una di quelle a cui l'operazione remake (spesso, non sempre) dà molto fastidio.

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    3. Eh, lo so, ma ancora non mi hai detto quale hai visto!!

      E' decisivo per capire se la pensiamo diversamente sullo stesso film o no :)

      comunque credo tu abbia visto l'originale, così, ad intuito, leggendo tra le righe

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    4. Sì, l'uruguayano, perdoname

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  2. Mi è capitato spesso di leggere sto titolo di sfuggita, ma non sapevo minimamente che esistessero due versioni. Da come ne scrivi però, questa uruguayana potrebbe piacermi (sottrazione, claustrofobia/buio, unico ps), almeno le caratteristiche sembrano esserci tutte. Mi ispira... Per una volta mi indirizzi tu nel recupero? ;)

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    1. Beh, ora non esageriamo, non è certo un film a la Frank :)

      però secondo me, errori di sceneggiatura a parte, è interessantissimo.
      E l'atmosfera m'è piaciuta da matti, ance se forse dopo un pò comincia ad essere ripetitiva...
      Frank, come sai mai scaricato, vedo in streaming.
      E anche in streaming quasi tutti i file erano chiusi o bloccati.
      L'unico libero, mi sembra, era Videopremium.
      In ogni caso trovi i link su Cineblog.
      Per il download non so...

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  3. Ecco, io ho apprezzato sia gli horror di James Wan (che atmosfera!), sia questo (anche se ho visto il remake americano, con una grandiosa Elizabeth Olsen, fresca fresca di nomination agli Oscar). Ricordo qualcosina del finale, storia di abusi familiari?, ma non mi sono andato a leggere gli spoiler perché conto di vedere questa versione in tempi brevi!

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    1. Ma tu sei giovanissimo Mr Ink, è normalissimo che apprezzi Wan, anche perchè lui è il profeta del nuovo horror. Sei cresciuto con lui, se io avessi la tua età probabilmente sarei un fa anche io.
      Ognuno ha le sue epoche e di conseguenza le sue "poetiche".
      Mi interesserebbe moltissimo che tu lo riveda, non solo per sapere la tua opinione ma per sapere, se ci sono, le differenze con l'americano.

      La Olsen è bravissima, vista in Red Lights e Godzilla :)

      Mi dispiace, da quando ci conosciamo, non esser venuto mai a leggerti ma non c'è MAI stato (o almeno io non mi sono accorto) un film/libro comune, che avessi cioè già letto/visto.

      Ma so che sei bravissimo ;)

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  4. Io la penso come te, Caden, quindi faccio parte della minoranza. L'idea del piano sequenza continuo è interessante e coraggiosa (sarebbe stato molto più semplice ed efficace girare il film in modo tradizionale), che però ha danneggiato certe componenti (vivacità dell'intreccio) a favore di altre (atmosfera). Ad ogni modo, non penso si tratti di un esercizio di stile o un virtuosismo tecnico, ma di una precisa scelta narrativa... penalizzata da una sceneggiatura così così. Però mi è piaciuto e, un giorno, lo riguarderò (stavolta senza sottotitoli).

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    1. Benvenuto!

      E complimenti per il commento, corto ma molto molto competente (si vede subito).

      "L'idea del piano sequenza continuo è interessante e coraggiosa (sarebbe stato molto più semplice ed efficace girare il film in modo tradizionale), che però ha danneggiato certe componenti (vivacità dell'intreccio) a favore di altre (atmosfera)."

      questo lo scrive chi ne capisce

      guarda, con una scenggiatura non dico diversa (perchè a me l'idea della vendetta dagli abusi e dalla bimba persa piace moltissimo, e anche la sfumatura ghost) ma più curata veniva fuori na roba grossa...

      ciao!

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  5. Ciao. Ti ringrazio per i complimenti. In effetti, da grande volevo fare il regista, poi ho ripiegato sullo scrittore dilettante... Forse, per rendere questo film memorabile, sarebbe bastato un pochino di cattiveria in più e un ritmo meno compassato. Ripeto, però, che per me è un tentativo interessante di sviluppare una tecnica hitchcockiana (vedi Nodo alla Gola) in chiave contemporanea.

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    1. Beh, mica male come ripiego :)
      (a parte che il 99% delle nostre vite sono ripieghi, ma questo è un discorso lungo)

      sulla cattiveria non concordo, anzi, le rivelazioni finali fanno venir fuori un quadro che più aberrante e cattivo non poteva essere (o lascia presagire).
      Invece sul ritmo compassato, sull'intreccio spartano e su altri piccoli difetti che abbiamo trovato sono assolutamente d'accordo.
      Sulla tecnica niente da dire, è l'anima del film.
      Ma è quella, come giustamente hai detto, che però poi ha portato agli inevitabili difetti

      ciao!

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  6. Salve, sono un appassionato ma non sono solito commentare in rete.
    Voglio fare un'eccezione per questo film.
    Faccio parte della minoranza: mi è piaciuto.
    Per non ripetere gli ottimi commenti positivi e negativi che ho letto fino ad ora parlerò di ispirazione.
    Trovo sia un termine molto importante e spero che, sopratutto i più giovani (mica tutti, eh), imparino a valutare un progetto tenendo in grande considerazione l'idea di base, l'audacia di tentare il difficile o il difficilmente apprezzabile dal grande pubblico.
    L'ispirazione fa azzardare e aumenta il rischio di fallimento ma solo l'ispirazione può portare a qualcosa di unico e grande.
    Non credo che questo film sia unico e, sopratutto, grande.
    Non di meno mi dispiaccio a vederlo votato male con fare sprezzante, sopratutto perché viene confrontato con mediocri pellicole fin troppo osannate (commenti letti altrove, qui oggi ho letto pareri più che ponderati e ragionevoli, anche quelli negativi)
    Ritengo che questo sia il frutto di anni di pseudo arte legata alla società "fast": tutto e subito, che non impegni ma che non annoi, che convinca tutti e che venda.
    Il rovescio della medaglia è che i prodotti artistici sono quasi sempre monotoni, banali, mediocri cloni di cloni; non osano, non smuovono, non lasciano niente.
    L'ispirazione fa un'artista, non gli incassi, non la longevità, non gli sponsor...

    Nota: non so se la scelta di rivelare elementi fondamentali della trama negli scatti fotografici durante i titoli di coda sia stata una necessità per colmare buchi di sceneggiatura oppure una scelta artistica, in entrambi i casi è uno dei più grandi colpi di genio cinematografici che io ricordi (spero nessuno mi dica che l'idea è già stata vista)

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    1. Ciao!

      A me pare che siamo perfettamente d'accordo no?
      Ho scritto tutta la prima parte di rece sia esaltando le stesse cose che dici te sia criticando lo stesso tipo di cinema che dici te.
      Quando parli di società e filmografia fast, argomento in questo blog preso e ripreso più volte, è come quando io parlo degli Insidious, prodotti in serie solo ben confezionati che servono ad impaurire con trucchetti veloci e che non hanno niente a che fare con la vera paura per me.
      FIlm come La Casa Muda invece osano, hanno coraggio, si prendono i loro tempi rischiando così anche di non piacere all'80% del pubblico.
      Se non fosse per quel crollo oggettivo (ho provato a salvarlo in tutti i modi ma niente) della sceneggiatura nel finale per me questo era un horror da 8.
      E da far vedere a tutti i nuovi registi.

      Anche io ho trovato formidabile l'idea delle foto, sti cazzi se già vista o no

      ciao!

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  7. Mì è piaciuto. Certo fa venire parecchie domande. Laura sapeva che i due adulti avevano ucciso l abambina? Come l'ha presa? quanto tempo prima è capitato? lei aveva dimenticato tutto? Sembra amichevole con loro.
    Rivedere le foto le fa capire tutto quel che è successo? aveva rimosso? Il fantasma della bambina a questo punto fa fuori i due adulti. Laura di colpo cambia comportamento I festini e il delitto erano avvenuti tutti in quella casa? Come può Laura ritornarci?
    Al di là di tutto mi è piaciuto.

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    1. uff, quanto vorrei risponderti con cognizione...

      ma sono domande troppo specifiche che a più di un anno dalla visione non riesco a rispondere

      anche se ricordo bene o male tutto quello che citi

      però in rece mi pare che parlo un pò di tutto no?

      forse qualche risposta, o almeno la mia risposta, la trovi là

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  8. Questa recensione avrei potuto scriverla io. Sono d'accordo al 120% con il punto di vista del recensore. Bravo/a. Riccardo G.

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    1. ahah, grazie mille ;)

      ti ho risparmiato la fatica allora dai ;)

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  9. Un film troppo intrigante per essere votato in maniera del tutto negativa, soprattutto comparata alle pellicole commerciali e banalotte che noi tutti oggi vediamo nei cinema. Certo, tedioso per i primi quaranta minuti dove non si vede altro che il nulla e il buio, sceneggiatura quasi vuota, ma una grande prova attoriale della protagonista, buone scene di tensione (soprattutto ottime quelle della bambina nel bosco e in casa, con lo scattare delle foto al buio) e, soprattutto: ottimo il finale, inaspettato e alla ''Alta Tensione'' (che io amo alla follia). In linea di massima un film interessante, che avrebbero potuto decisamente sviluppare meglio.

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    1. Ciao!

      gran bella analisi Caroline ;)

      Ma è impossibile dimenticare o non ricordare che il film è un unico piano sequenza, una cosa sempre pazzesca (vedi l'appena recensito Victoria)

      e che quindi i momenti di nulla e le sceneggiatura basica sono caratteristica praticamente obbligatoria di questa tecnica. Impossibile creare buoni intrecci o storie notevoli con un'ora e mezza di unica inquadratura.

      Caroline, io Alta Tensione dovrei rivederlo.
      Quel colpo di scena ha fatto la storia. Geniale sì ma in almeno un paio di punti veramente fa cadere le braccia per inverosimiglianza.
      Però è un film che vale a prescindere da quel pazzo finale

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