18.2.21

A poem from Istanbul - Story of my "non-essential" travel - di Nicola Bozzo - I Corti de Il Buio in Sala




 In questo ultimo terribile anno, un anno in cui il mondo ha dovuto sia rinchiudere sè stesso che rinchiudersi in sè stesso, vedere questo corto del mio amico Nicola Bozzo diventa ancora più bello, liberatorio.

Le magnifiche immagini di Istanbul 

("Su di un ponte chilometrico di Istanbul
magnifica e geniale,
che riesce a trasformare
il mare in fiume 
e viceversa,
il fiume in mare"
cantava Silvestri)

 il testo raccontato, quei colori, la musica di sottofondo, tutto fa sì che questi 4 minuti diventino emozionatissimi, anche grazie alla grande sensibilità artistica di Nicola.
Un corto che fa bene all'anima, che fa venir voglia di prendere e andare, che regala luce al buio, colore al grigio, vita alla tristezza, speranza alla rassegnazione.

Grazie Nicola, sono convinto che l'emozione che ho provato io la proverà chiunque lo vedrà.
E speriamo un giorno di fare qualcosa insieme, magari con un viaggio.

"E poi ti svegli
hai bisogno di ridere e d'amore
vuoi luce
volti
vuoi vita
una vita
la tua vita"




5 commenti:

  1. Hai ragione è molto emozionante questo corto.
    Soprattutto adesso , in questo momento storico.
    D’altronde racconta quello , penso che tutti abbiamo bisogno di ritrovare la nostra Instambul.
    Io vorrei veramente avere quel compasso e quella mappa e uscire dai miei anni non solo con la testa😁
    Tornare a viaggiare “fisicamente “...speriamo di farcela presto.
    Un passaggio del corto mi ha ricordato un video musicale abbastanza famoso ma immagino che sia molto facile essere in tanti ad aver omaggiato quei meravigliosi posti .
    Lei è bellissima.
    Complimenti davvero a Nicola e a tutti quelli che hanno realizzato il corto e a te che l’hai postato

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    1. Nicola ha una grande sensibilità e un senso del bello spiccatissimo

      Davvero, ci sono inquadrature magnifiche

      Poi lui ama prendere e andare, anche solo, in posti per niente comodi (ora sta montando un doc sul Nepal), ha la vera anima del documentarista

      Spero di riuscire ad andare ad Istanbul, quest'ultimo anno grazie all'esempio di una persona e al sentimento verso di lei, al covid e ad una forte autocritica personale la voglia di partire è davvero tanta

      dai, primo viaggio che fai è Perugia, ahah

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  2. Un corto perfetto. Mi è piaciuto tantissimo. Il "senso del bello" di Nicola Bozzo si vede e si sente tutto. Istanbul emerge con tutta la sua complessa bellezza. Mi ha ricordato un capitolo di "Istanbul" di Orhan Pamuk, il capitolo intitolato "Tristezza", in cui l'autore parla del sentimento dello huzun, qualcosa di assimilabile al distacco (dalla persona amata e da Dio), all'assenza, alla malinconia, e che caratterizza un'intera cultura. Nel verso conclusivo del corto, "ma quanto durerà la notte?", sulla scia di quella musica, di quei colori e di quei volti, io ci ritrovo un po' di huzun. E tanta emozione.

    E bellissimo è anche "Under the dust", altro corto di Nicola Bozzo che ho trovato in rete. Anche qui, siamo in India, ci sono immagini, musica e versi davvero splendidi.

    Ma quante cose belle si scoprono grazie a Il buio in sala ;)
    Grazie!

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    1. Pensa che Nicola mi ha mandato Under the dust un anno fa e ancora non l'ho visto...

      Ma in buona fede, perchè volevo vedere tutte le sue cose per bene e farci un post. Poi niente, tra una cosa e l'altro ancora nulla

      interessantissima la cosa che dici, non conoscevo nè l'autore nè il concetto di huzun :)

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