Divertentissimo, dissacrante, politicamente scorrettissimo e, a suo modo, molto intelligente, The Hunt è probabilmente una delle meglio cose che potete trovare su Netflix, almeno riguardo il genere.
Un gruppo di Elite rapisce 12 persone e li porta in una zona rurale.
Per far cosa?
Per cacciarli e ucciderli.
Il motivo? lo scoprirete.
Film geniale, pieno di ritmo, personaggi riusciti, situazioni paradossali, e che racconta quasi meglio di un documentario questo strano mondo di oggi in cui moltissimi si fingono pieni di valori, tolleranti, ecologisti, ambientalisti, inclusivi, moralmente eccezionali per poi essere, invece, persone terribili capaci anche di uccidere e avere controvalori molto peggiori dei (finti) valori positivi posseduti.
Non manca anche una mordace critica ai complottisti che quasi mai hanno ragione, a volte ce l'hanno e altre volte hanno talmente tanto torto da far venir voglia che il complotto, poi, esista davvero.
Tante morti (ma il film è divertente) colte citazioni (Orwell, Esopo), una miriade di situazioni e personaggi simbolo dell'ipocrisia di cui ormai il mondo social di oggi trabocca.
E una grande protagonista, deliziosa e insopportabile.
E una Hilary Swank memorabile e bellissima.
Oh, per me questo è una perla.
Un gruppo di Elite rapisce 12 persone e li porta in una zona rurale.
Per far cosa?
Per cacciarli e ucciderli.
Il motivo? lo scoprirete.
Film geniale, pieno di ritmo, personaggi riusciti, situazioni paradossali, e che racconta quasi meglio di un documentario questo strano mondo di oggi in cui moltissimi si fingono pieni di valori, tolleranti, ecologisti, ambientalisti, inclusivi, moralmente eccezionali per poi essere, invece, persone terribili capaci anche di uccidere e avere controvalori molto peggiori dei (finti) valori positivi posseduti.
Non manca anche una mordace critica ai complottisti che quasi mai hanno ragione, a volte ce l'hanno e altre volte hanno talmente tanto torto da far venir voglia che il complotto, poi, esista davvero.
Tante morti (ma il film è divertente) colte citazioni (Orwell, Esopo), una miriade di situazioni e personaggi simbolo dell'ipocrisia di cui ormai il mondo social di oggi trabocca.
E una grande protagonista, deliziosa e insopportabile.
E una Hilary Swank memorabile e bellissima.
Oh, per me questo è una perla.
PRESENTI SPOILER !!
Ok, questo è una bomba (e che ci sia dietro Lindelof poteva essere già un segnale).
The Hunt è un film dissacrante, intelligente, divertentissimo, politicamente molto scorretto e che sa sorprenderti più di una volta.
Ecco, ho scritto "politicamente" perchè è abbastanza ovvio come il film, in quel senso, racconti gli Stati Uniti, i suoi diversi credi e i suoi partiti. Ma, come sapete, essendo pochissimo esperto dell'argomento non mi lancio in nessuna analisi in tal senso, preferendo quelle più "antropologiche" e sociali.
Ecco, ho scritto "politicamente" perchè è abbastanza ovvio come il film, in quel senso, racconti gli Stati Uniti, i suoi diversi credi e i suoi partiti. Ma, come sapete, essendo pochissimo esperto dell'argomento non mi lancio in nessuna analisi in tal senso, preferendo quelle più "antropologiche" e sociali.
Un gruppo di elite (avvocati, imprenditori etc...) rapisce 12 persone (per motivi che vedremo) e li porta in una zona rurale.
Per far cosa?
Per divertirsi a dargli la caccia e ucciderli.
E sì, il film come schema (il luogo aperto, le armi, la caccia, le classi sociali) ricorda un sacco Hunger Games ma con una storia e un mood completamente diversi.
E sì, il film come schema (il luogo aperto, le armi, la caccia, le classi sociali) ricorda un sacco Hunger Games ma con una storia e un mood completamente diversi.
Per quanto mi riguarda lo dico da subito, The Hunt ha tante qualità e difetti praticamente zero, ovviamente sempre restando nel suo genere, quello dell'intrattenimento, anche se qua molto più caustico e "intelligente" del normale.
Funziona da morire l'incipit, sia nell'aereo (nel quale avvertiamo questa "misteriosa" presenza della leader) sia i primi minuti nella foresta.
Funziona da morire l'incipit, sia nell'aereo (nel quale avvertiamo questa "misteriosa" presenza della leader) sia i primi minuti nella foresta.
Ed è bellissimo come in 3-4 minuti muoiono uno dopo l'altro i personaggi che, ci avremmo scommesso, sarebbero stati i protagonisti assoluti (quando poi vedi Emma Roberts morire per prima ti gasi, capisci subito che è un film fuori dagli schemi).
Con la ragazza divisa a metà che poi muore nella stessa buca da cui era uscita capisci subito che anche il mood sarà quello di "divertiamoci insieme", mood che in film come questo è perfetto, non come in altri in cui rovina tutta l'impalcatura.
Il punto più forte di The Hunt, però, è il suo "messaggio" o tematica principale, ovvero il mordace racconto dell'ipocrisia galoppante nel mondo moderno.
Il film ti spiazza perchè ti mostra come i cattivi (i "ricchi") siano in realtà quelli dai buoni sentimenti e dai grandi valori.
Ma lo fa in una maniera così esagerata e parossistica che capisci subito quanto quella che viene raccontata è solo una grandissima ipocrisia, quella del "io ho dei grandissimi valori" ma poi, in realtà, sono un pezzo di merda che uccide gente innocente.
Così i ricchi (bianchi) tremano solo all'idea di dire o sentire "negro" ("non dire quella parola che inizia per "n" "), sono contro l'aborto, cercano di non dire "ragazzi", con la "i", perchè parola non inclusiva, sono salutisti (magnifica la scena del vecchio che pensa di aver ingerito il veleno che loro stesso avevano messo nelle bibite ma in realtà la moglie gli parlava della quantità di zucchero), vegani, ambientalisti, criticano gli altri anche solo per l'indossare un kimono ("è appropriazione culturale!") e addirittura preferiscono morire piuttosto che essere risparmiati in quanto donne (per la "parità dei diritti").
Il film è in questo straordinario, ogni battuta o ogni azione di questa elite che uccide in nome dei valori è perfetto specchio del mondo di oggi, specie social (e il film ha grandissimi legami coi social network, anzi, le vittime vengono scelte in base a quello che hanno detto o fatto nei social) dove tutti tendono a mostrarsi belli, virtuosi, inclusivi, tolleranti e illuminati ma in realtà la maggior parte delle persone resta meschina, cattiva, non empatica e sfrutta la propria posizione di potere per schiacciare gli altri.
E il film si basa totalmente su questa ipocrisia, su questa maschera, su questo discernere cosa è vero e cosa non lo è, e lo fa anche attraverso due citazioni.
Una è quella de "La fattoria degli Animali" di Orwell (che i ricchi probabilmente - e anche qui il film è geniale nel mostrare l'analfabetismo funzionale di tanti - travisano completamente, chiamando Palla di Neve, in senso dispregiativo, la loro "vittima" più importante - la protagonista del film - dimenticando che quel personaggio è semmai simbolo positivo di quello che vorrebbero essere loro) mentre l'altro è un ampliamento de "La lepre e la tartaruga" di Esopo, favola che qui si conclude col massacro, da parte della Lepre, di tutta la famiglia della Tartaruga, Tartaruga compresa.
Chi è quindi Palla di Neve nel film, loro o lei?
E chi la Lepre e chi la Tartaruga?
Su questo il film pone l'accento, su questo scambio delle parti per cui chi vince è chi perde, chi perde è chi vince, chi è buono è il cattivo, chi è il cattivo il buono.
Ed è talmente tutto surreale e non intellegibile che si arriva ad altri due paradossi.
Il primo è che, si viene poi a scoprire, questa "caccia" FORSE in realtà nemmeno esisteva ma proprio perchè i "complottisti" (generalizzando così possiamo definire il gruppo delle vittime) fossero certi della sua esistenza allora il gruppo d'elite, che per colpa di quel sospetto aveva avuto grandi svantaggi (si era creato un caso mediatico) decide di inventarsela davvero, di farla davvero.
Insomma, i complottisti credono in un complotto così grande e, con la loro stupidità, fanno un danno così enorme che quel complotto lo facciamo diventare reale.
Con la ragazza divisa a metà che poi muore nella stessa buca da cui era uscita capisci subito che anche il mood sarà quello di "divertiamoci insieme", mood che in film come questo è perfetto, non come in altri in cui rovina tutta l'impalcatura.
Il punto più forte di The Hunt, però, è il suo "messaggio" o tematica principale, ovvero il mordace racconto dell'ipocrisia galoppante nel mondo moderno.
Il film ti spiazza perchè ti mostra come i cattivi (i "ricchi") siano in realtà quelli dai buoni sentimenti e dai grandi valori.
Ma lo fa in una maniera così esagerata e parossistica che capisci subito quanto quella che viene raccontata è solo una grandissima ipocrisia, quella del "io ho dei grandissimi valori" ma poi, in realtà, sono un pezzo di merda che uccide gente innocente.
Così i ricchi (bianchi) tremano solo all'idea di dire o sentire "negro" ("non dire quella parola che inizia per "n" "), sono contro l'aborto, cercano di non dire "ragazzi", con la "i", perchè parola non inclusiva, sono salutisti (magnifica la scena del vecchio che pensa di aver ingerito il veleno che loro stesso avevano messo nelle bibite ma in realtà la moglie gli parlava della quantità di zucchero), vegani, ambientalisti, criticano gli altri anche solo per l'indossare un kimono ("è appropriazione culturale!") e addirittura preferiscono morire piuttosto che essere risparmiati in quanto donne (per la "parità dei diritti").
Il film è in questo straordinario, ogni battuta o ogni azione di questa elite che uccide in nome dei valori è perfetto specchio del mondo di oggi, specie social (e il film ha grandissimi legami coi social network, anzi, le vittime vengono scelte in base a quello che hanno detto o fatto nei social) dove tutti tendono a mostrarsi belli, virtuosi, inclusivi, tolleranti e illuminati ma in realtà la maggior parte delle persone resta meschina, cattiva, non empatica e sfrutta la propria posizione di potere per schiacciare gli altri.
E il film si basa totalmente su questa ipocrisia, su questa maschera, su questo discernere cosa è vero e cosa non lo è, e lo fa anche attraverso due citazioni.
Una è quella de "La fattoria degli Animali" di Orwell (che i ricchi probabilmente - e anche qui il film è geniale nel mostrare l'analfabetismo funzionale di tanti - travisano completamente, chiamando Palla di Neve, in senso dispregiativo, la loro "vittima" più importante - la protagonista del film - dimenticando che quel personaggio è semmai simbolo positivo di quello che vorrebbero essere loro) mentre l'altro è un ampliamento de "La lepre e la tartaruga" di Esopo, favola che qui si conclude col massacro, da parte della Lepre, di tutta la famiglia della Tartaruga, Tartaruga compresa.
Chi è quindi Palla di Neve nel film, loro o lei?
E chi la Lepre e chi la Tartaruga?
Su questo il film pone l'accento, su questo scambio delle parti per cui chi vince è chi perde, chi perde è chi vince, chi è buono è il cattivo, chi è il cattivo il buono.
Ed è talmente tutto surreale e non intellegibile che si arriva ad altri due paradossi.
Il primo è che, si viene poi a scoprire, questa "caccia" FORSE in realtà nemmeno esisteva ma proprio perchè i "complottisti" (generalizzando così possiamo definire il gruppo delle vittime) fossero certi della sua esistenza allora il gruppo d'elite, che per colpa di quel sospetto aveva avuto grandi svantaggi (si era creato un caso mediatico) decide di inventarsela davvero, di farla davvero.
Insomma, i complottisti credono in un complotto così grande e, con la loro stupidità, fanno un danno così enorme che quel complotto lo facciamo diventare reale.
E Palla di Neve, lei, era veramente la donna che cercavano?
E quella fattoria in Croazia è stata acquistata per la caccia o la Swank l'aveva presa per sè?
Il film ti pone mille quesiti ma non per regalare mistero o divertirsi con lo spettatore ma proprio per raccontare la ridicolaggine del mondo che viene mostrato, quello dove ogni frase, ogni azione, ogni battaglia, ogni valore di chicchessia (specie se gridato al mondo) può essere clamorosamente smentito, "debunkato", smascherato.
Non esistono personaggi "puliti" nel film, sono tutte persone a loro modo ridicole.
Tra le scene da ricordare tutta quella nella "finta" stazione di servizio coi due anziani (le maschere a gas, il massacro, le battute sui negri, quella sul resto delle sigarette), quelle dei clandestini e dei militari croati (che ridere quel complottista razzista che alla fine aveva ragione sul fatto che l'altro fosse veramente un finto clandestino - a rimarcare quello più volte detto, il politicamente scorretto del film e questa doppia faccia di tutti i protagonisti), il cameo del grande Macon Blair (attore feticcio di Saulnier e ottimo anche come regista), il massacro "militare" che fa lei di tutti i ricchi nella baita, il flash back nel quale scopriamo le assurde motivazioni alla base di tutta la caccia e poi l'incredibile contro finale con la Swank.
(che è molto più bella adesso che da ragazza) attrice che è stato un piacere per me ritrovarmi avanti dopo tantissimi anni.
Questo scontro è gustosissimo, coreografato alla grande, comico nelle armi usate (vedi il mixer) o in alcune dinamiche (il tuffo per salvare il milionario champagne) e lunghissimo, tanto che mi ha ricordato quelli, indimenticabili, tra Peter e il Pollo.
Tra le scene da ricordare tutta quella nella "finta" stazione di servizio coi due anziani (le maschere a gas, il massacro, le battute sui negri, quella sul resto delle sigarette), quelle dei clandestini e dei militari croati (che ridere quel complottista razzista che alla fine aveva ragione sul fatto che l'altro fosse veramente un finto clandestino - a rimarcare quello più volte detto, il politicamente scorretto del film e questa doppia faccia di tutti i protagonisti), il cameo del grande Macon Blair (attore feticcio di Saulnier e ottimo anche come regista), il massacro "militare" che fa lei di tutti i ricchi nella baita, il flash back nel quale scopriamo le assurde motivazioni alla base di tutta la caccia e poi l'incredibile contro finale con la Swank.
(che è molto più bella adesso che da ragazza) attrice che è stato un piacere per me ritrovarmi avanti dopo tantissimi anni.
Questo scontro è gustosissimo, coreografato alla grande, comico nelle armi usate (vedi il mixer) o in alcune dinamiche (il tuffo per salvare il milionario champagne) e lunghissimo, tanto che mi ha ricordato quelli, indimenticabili, tra Peter e il Pollo.
E quell' "ops" finale quando Crystal (la nostra protagonista) rivela alla Swank di non essere la persona giusta (ma quasi sicuramente lo era, è stata solo una battuta cattiva finale per far morire l'altra facendola credere di aver scazzato tutto) è davvero tanta roba.
A proposito, la protagonista è un altro dei plus del film.
Faccia da schiaffi, stronza, cinica, al tempo stesso insopportabile e deliziosa, vero manifesto di questo film così tanto double-face in ogni aspetto.
E quel finale quando lei entra nell'aereo vestita di tutto punto (impagabile la faccia della hostess) e si sbafa insieme a lei di caviale e champagne (in questo ribaltamento di ruoli sociale riuscitissimo) è la degna conclusione di un film che, per me, nel suo genere è una piccola perla.
A proposito, la protagonista è un altro dei plus del film.
Faccia da schiaffi, stronza, cinica, al tempo stesso insopportabile e deliziosa, vero manifesto di questo film così tanto double-face in ogni aspetto.
E quel finale quando lei entra nell'aereo vestita di tutto punto (impagabile la faccia della hostess) e si sbafa insieme a lei di caviale e champagne (in questo ribaltamento di ruoli sociale riuscitissimo) è la degna conclusione di un film che, per me, nel suo genere è una piccola perla.
7.5 / 8 - -
Ciao Giuseppe. Questo film credo di averlo visto nel periodo pandemico e mi diede l'impressione di un prodotto abbastanza stereotipato nel volere ironizzare, criticare un vivere sistemico della nazione confinante a sud del Canada. Mi riesce difficile ormai usare il termine società come trovo anche complicato inbattermi in opere davvero dissacranti e spiazzanti che diano un senso di nuovo e non gia visto, come poteva accadere qualche decennio fa. E vale, per me, anche da noi o forse sono io che sono cresciuto bene godendo di una satira senza paletti o forse MALE. Il genere horror, in senso lato, riesce ancora ad affrontare e a scardinare gli schemi sistemici nei quali piu o meno viviamo. Ma questo film credo di no. Va beh, fine del pippone. Paolo67.
RispondiEliminaPaolo, ma hai problemi così grandi con gli Usa tanto da fare una parafrasi per nominarla? ahah
Eliminabeh, ma - a parte il fatto che non ti sia piaciuto che ci sta alla grande - The Hunt racconta non tanto la società in senso lato ma quella, americana e non, di questi giorni.
Per me lo fa benissimo (raramente film affrontano la questione dei social e dei complottisti) e l'ho trovato divertentissimo.
Non lo catologherei nè sugli horror nè tantomeno sugli horror "impegnati". Ma è più una commedia sanguinolenta molto cazzona ma secondo me anche molto centrata sul tema che affronta
sul Forest non diciamo più nulla ma se continua così prossimo anno rischi di vederlo qua da noi in qualche coppa, ahah
Vero. Ognuno vede in modo differente e sente in maniera diversa un film. Io lo trovo asettico. Comunque, "When Evil Lurks" l'hai poi visto? perche ricordo che aspettavi la proiezione in sala. Sono curioso di poter leggere la tua eventuale recensione. Sempre tanti saluti. Buona giornata. E si, aspettiamo la fine della Premier.😎
EliminaSì! lo vidi al cinema ma era un periodo dove scrivevo ancora meno di adesso ;)
Eliminaper me paolo primo tempo incredibile, da horror dell'anno. Secondo terribile, sembra un altro film. Conto di rivederlo e scriverne :)
Scusa, imbattersi e non inbattersi. Maledette piccole tastiere.😁 Paolo67.
RispondiElimina«rivela alla Swank di non essere la persona giusta (ma quasi sicuramente lo era»: Per quel che vale, personalmente mi ero convinto che la Swank avesse veramente sbagliato persona. Avendo indagato tanto sui precedenti di “Palla di Neve” avrebbe scoperto per esempio che aveva una significativa esperienza militare (certo, potrebbe essere una balla anche quella dell'Afghanistan, ma sicuramente ha molta familiarità con il combattimento e le armi).
RispondiEliminaGrazie per avermi fatto scoprire questo film che mi era sfuggito!
Prego!
EliminaMa sai Daniele, la cosa che non mi torna di quella vicenda è un'altra.
Cioè, lei aveva un canale youtube in cui parlava di quelle cose, lo fanno vedere anche nel flash back in cui decidono chi rapire.
Quindi sanno benissimo com'è fatta, non è solo un nome, ma un volto.
Quindi non capisco tutta quella parte dove dice "in realtà avete sbagliato persona", mi sembra un errore talmente grossolano che ho paura di essermi perso qualcosa io...
Già, non mi ricordavo che si vedesse la sua immagine in quel flashback! Continuo ad avere l'impressione che i cacciatori avessero, per esempio, mischiato per sbaglio immagini e post di persone diverse. L'impressione è che facciano le cose di fretta (la Swank dice “I don't need to hear more”), ma in effetti il film non lo chiarisce bene (forse di proposito).
EliminaBisogna rivedere quella scena ma a me sembra che si veda proprio palla di neve nel suo canale you tube (o quello che è) accusare la Swank. Tanto che, appunto, a lei basta questo.
Eliminaboh, mi sembra abbastanza incredibile in questo senso tutto il discorso sul finale, o è un clamoroso errore di sceneggiatura o c'è qualcosa che non capiamo ;)
Rivisto adesso, fanno vedere un canale di lei dove dice proprio che "Athena Stone (la Swank) uccide uomini e donne innocenti"
Eliminaboh...
È uno dei compari della Swank a dire che lei lo dice. Cioè potrebbe essere che lui ha preso cose varie, magari di persone diverse (immagini, post sui social e altro) e le attribuisce a un'unica persona. Questa, ripeto, è solo la mia sensazione.
EliminaAh, vero vero, non sentiamo la voce direttamente.
EliminaSarebbe "strano" che il compare accusa una persona che in realtà non ha detto nulla (perchè avercela con lei) ma in effetti non abbiamo prove
meglio così ;)
Infatti, non abbiamo prove. A me personalmente, dal punto di vista narrativo, diverte più l'idea che pensasseroo di avere a che fare con una sbandata, mezza drogata, che entrava e usciva di galera, e invece si sono trovati di fronte una veterana cazzutissima.
EliminaAnche se in realtà, appellandola "Palla di neve" la consideravano comunque il nemico numero 1.
EliminaMa questo probabilmente deriva anche solo dal fatto che quella aveva detto (o pensavano avesse detto) di odiare la Swank, in maniera diretta
quindi anche pensassero che fosse una sbandata comunque era già designata come nemico principale
sì sì, funziona
Già che ci siamo, hai per caso qualche consiglio (o sconsiglio) su altri film o serie con Betty Gilpin? Ammetto che non la conoscevo e che ora sono curioso di rivederla in altri ruoli, con quel viso interessante e quello sguardo da matta (spero solo per questo tipo di ruolo).
EliminaAnche io mi sono innamorato di lei, una faccia da schiaffi assurda (secondo me funzionerebbe tantissimo anche nei comici).
Eliminama controllai la filmografia e, come pensavo, era la prima volta che la vedevo :)
so solo che ha fatto molti episodi di una serie abbastanza cult, Glow
speriamo di ritrovarla
Infatti, ad majora per Betty!
EliminaÈ da molto che non scrivo qui, tempo fa ero più presente e avevamo dialogato più volte di vari film
RispondiEliminaSono il ragazzo amante di fantascienza e film indipendenti che ogni tanto ti ha girato qualche chicca
Se posso permettermi, guarda ti prego TI PREGO Nine Days dell'esordiente Edson Oda
È uno di quei film per cui ci si innamora di questa arte
Ciao!
Eliminaricordo che c'era un ragazzo con la tua "figura" ma non lo ricordo con questo nickname
in ogni caso appuntato il titolo, direi che ne sei abbastanza entusiasta :)
il titolo qualcosa mi dice ma proprio giusto come titolo, non ne so niente
Buona Sera Giuseppe. Scusa se mi intrometto, io l'ho visto oggi su Prime seguendo il consiglio di Walternativo, che ringrazio, e almeno una volta merita. Ha un finale stupendo che merita la visione delle due ore. Durante lo scorrere del film continuavo a ricordare il nome di un regista che so hai apprezzato molto per un altro film per scoprire nei titoli di coda essere uno dei produttori esecutivi nonché punto di riferimento di Edson Oda. Potrebbe risultare di tuo gradimento. Buona Notte. Paolo67.
RispondiEliminaMa ti stai scusando di cosa?
EliminaPrimo puoi anche intervenire e parlare di pollo alla cacciatora, ma figurati intervenire per questo bellissimo "scambio" tra lettori, magari fosse sempre così
no dai, dimmelo il nome del regista su, non credo sia un grosso spoiler, ahah
Ma che bello aver creato una discussione su questo film! E mi fa piacere aver consigliato bene un seguace di questo bellissimo sito
RispondiEliminaP.S. si sono io ahhaha ma non mi ricordo il mio vecchio nickname
Ahah, ero sicuro avevi un altro nick!
Eliminain realtà potremmo farcela, basterebbe che ti ricordi un film che hai commentato di sicuro ;)